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Boeing, ulteriore ritardo per il programma 737 MAX 10

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Written by Samanta Musai
Diplomata in Scienze Economiche, con parte del mio percorso formativo svolto presso l'Université Paris-Est Créteil a Parigi, ho conseguito una specializzazione in Amministrazione Aziendale. La mia professione di analista è incentrata sulla geopolitica e sulla macroeconomia.
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Boeing, una delle maggiori aziende produttrici di aeromobili al mondo, ha annunciato un leggero slittamento del programma per il 737 MAX 10, che spera riuscirà a certificare e consegnare il prossimo anno. Il dirigente di Boeing Commercial Airplanes, Stan Deal, aveva previsto a dicembre che la certificazione MAX 10 sarebbe potuta avvenire alla fine del 2023 o all’inizio del 2024.

Fondata nel 1916 a Seattle, negli Stati Uniti, Boeing ha sviluppato e prodotto una vasta gamma di aerei commerciali e militari, tra cui il Boeing 747, il Boeing 737, il Boeing 787 Dreamliner e il Boeing F/A-18 Super Hornet. Boeing è anche coinvolta in una serie di attività aeronautiche e spaziali, tra cui la produzione di satelliti, la realizzazione di sistemi di difesa e la fornitura di servizi di supporto ai clienti.

foto e icona di un aereo
Ulteriore ritardo per Boeing per la consegna del suo top di gamma

All’inizio di questo mese, l’azienda ha confermato che le consegne sono state ritardate poiché un fornitore non aveva completato i processi relativi alla pulizia e all’adesione della vernice sui serbatoi centrali: il primer all’interno del serbatoio del carburante deve essere rimosso e riverniciato prima che Boeing possa consegnare l’aereo.

Boeing dovrà inoltre pagare dei costi aggiuntivi a causa di un problema di qualità del fornitore di carburante KC-46: non ha però rivelato il valore preciso degli oneri aggiuntivi, che saranno annunciati come parte dei guadagni del primo trimestre della società.

Boeing vince l’accordo contro Airbus in Giappone

Japan Airlines, compagnia aerea giapponese con voli nazionali e internazionali, ha annunciato oggi il suo primo ordine per il Boeing 737 MAX, dando inizio al suo piano di acquisto di 21 aerei per rinnovare la flotta. Il valore dell’accordo si aggira intorno ai 2,5 miliardi di dollari e sancisce la vittoria di Boeing contro il rivale europeo Airbus, che stava negoziando con la compagnia giapponese per il suo A320neo.

Yuji Akasaka, presidente di JAL, ha dichiarato che l’azienda ha intenzione di introdurre i nuovi aerei nella sua flotta a partire dal 2026, anche a causa del ritardo annunciato. L’autonomia e l’efficienza di combustibile del 737 MAX ridurranno inoltre le emissioni di carbonio del 15% rispetto agli aerei attualmente operanti e che saranno presto sostituiti.

Boeing si è così assicurata l’accordo del valore di almeno 2,5 miliardi di dollari per la vendita di 21 dei suoi 737 MAX a Japan Airlines: quest’ultima possiede prevalentemente aerei Boeing ed ha utilizzato il 737-800 di Boeing come suo principale aereo narrow-body. Un narrow-body aircraft è un aereo a fusoliera stretta, conosciuto anche come aereo a corridoio singolo, con una larghezza che consente l’allestimento di 5 o 6 posti adiacenti per ogni fila, in classe economica, su corridoio singolo.

foto di un aereo di JAL
Boeing è intenzionata a mantenere il suo potere sul mercato giapponese

Boeing ha una posizione storicamente dominante per le vendite sul mercato giapponese. Tuttavia, Airbus si è fatto strada nell’ultimo decennio, soprattutto grazie ad un ordine del 2013 da parte di JAL per i suoi jet A350 wide-body, accordo realizzato mentre Boeing cercava di risolvere un problema alla batteria del suo 787 Dreamliner.

Gli Airbus A320 a corridoio singolo vengono utilizzati dall’unità Peach di ANA e Jetstar Japan di JAL: Boeing invece si è adoperata per garantire che il suo MAX si assicurasse un posto nella flotta principale della compagnia nazionale giapponese. Boeing ha, infatti, ufficialmente un concorrente sul mercato giapponese e deve cercare di ridurre il vantaggio di Airbus nel mercato dei narrow-body. L’attuale flotta di 48 Dreamliner di JAL fa impallidire gli 11 A350 di proprietà di Airbus, ma l’accordo preso nel 2013 aveva ufficialmente sollevato dei dubbi sul fatto che Boeing avrebbe continuato a dominare il mercato giapponese.

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