Borse asiatiche ferme in attesa di nuovi dati. PIL Giappone aumenta paura
Con le borse giapponesi che sono chiuse per festività nazionale, gli occhi degli analisti e degli investitori sono puntati su altre piazze asiatiche, in attesa della prima sessione della settimana in Europa. India statica con il suo Nifty 50, nonostante le azioni di Adani Group perdano quasi il 3%, a causa di accuse di conflitto di interessi con i regolatori. Statici anche i più importanti indici della borsa cinese, mentre fa relativamente meglio Hong Kong, per quanto in modo assai modesto (+0,15% a metà sessione).
Vola invece la borsa di Seul, meno sensibile alle preoccupazioni dei principali hub finanziari del continente asiatico in termini di recessione e anche di rallentamento dell’economia cinese: KOSDAQ, KRX 100, KOSPI si avviano alla chiusura tutti con crescita intorno all’1%, dato molto interessante se paragonato a quanto sta avvenendo altrove, da Mumbai a Shanghai.
Si attendono i dati più importanti della settimana
Per quanto riguarda l’Asia, oltre ai dati “esogeni” a queste economie, come i dati sull’inflazione USA che arriveranno già mercoledì alle 14:30 ora italiana, ci sarà da seguire i dati del PIL giapponese, che arriveranno alle 01:50 di giovedì. Sono dati di enorme importanza e che potranno condizionare non solo il mercato giapponese, ma a cascata tutte le principali borse asiatiche.
Il crollo della scorsa settimana è partito proprio da Tokyo, testimoniando il ruolo centrale (e per molti da grande malato) del mercato giapponese, in particolare quando in attesa di dati o decisioni economiche importanti.
Per il resto, proprio grazie alla chiusura di Tokyo, le borse asiatiche giocano d’attesa per quella che sarà una settimana di alta tensione, nonostante un mese di agosto che anche a quelle latitudini non è storicamente caratterizzato da grandi volumi. Calma agostana che però sarà agitata dalla concomitanza di tanti fattori X nel corso dei prossimi giorni.