News

Cina, continuano i segni di recupero: bene i dati sui consumi e fiducia sulla produzione industriale

Published

on

A poco a poco sembra che finalmente l’economia cinese stia riuscendo a uscire dal circolo vizioso che si è innescato con la pandemia ed è proseguito con la crisi immobiliare nazionale. Anche se rimangono dei problemi legati al mondo degli immobili e all’indebitamento delle province, le cose iniziano a muoversi sul calendario economico. Da poche ore sono stati pubblicati i nuovi dati sui consumi e sulla produzione industriale, che per l’economia cinese sono di primaria rilevanza. Al contrario di quanto avviene in Occidente, infatti, in Cina il tasso d’inflazione non sta dando problemi alla banca centrale e la crescita economica è ciò su cui i mercati si stanno realmente concentrando.

Le vendite al dettaglio di maggio hanno battuto le attese degli analisti, salendo del 3,7% su base annua contro una previsione del 3%. La produzione industriale invece si è fermata al di sotto delle aspettative, con gli analisti che avevano previsto un aumento del 6% contro un dato effettivo del 5,6%. Da ultimo, gli investimenti in capitale fisso -macchinari, impianti, ecc.- delle imprese cinesi sono aumentati del 4% rispetto allo scorso anno. Anche se la produzione industriale è stata al di sotto delle attese, si sta comunque parlando di un aumento estremamente grande anche per un’economia emergente come quella cinese.

Si conferma un’apertura dell’anno positiva per l’economia cinese

Tolto l’immobiliare, segnali positivi

La produzione industriale è cresciuta leggermente meno rispetto a quanto previsto, ma i settori che hanno visto le performance migliori sono esattamente quelli su cui il governo cinese sta puntando. Stanno andando molto bene il settore high tech e la produzione di semiconduttori, mentre i veicoli elettrici stanno soffrendo al pari di quanto sta capitando in tutto il mondo. Indubbiamente i nuovi dazi europei sugli EVs possono far storcere il naso, ma nel complesso l’apparato produttivo cinese rimane in pieno slancio. La politica di Pechino, basata sull’esportare verso paesi che sono politicamente amici e che non hanno un forte apparato industriale, funziona. Le esportazioni verso Asia Centrale e Sud-Est Asiatico stanno più che compensando il terreno perso in Europa e negli Stati Uniti.

Un elemento particolarmente interessante riguarda gli investimenti in attivi fissi, che sono stati più bassi delle attese dello 0,2%. Se si guarda alla composizione di questo dato, è interessante notare come il risultato inferiore alle attese sia dovuto esclusivamente all’immobiliare. Il calo degli investimenti in immobili da parte delle società cinesi è stato più alto del previsto, mentre contemporaneamente si nota un interessante aumento di investimenti in tutte le altre tipologie di attivi fissi. Se si escludono gli immobili, l’aumento dei capitali diretti verso gli attivi fissi è stato di oltre l’8% su base annua.

L’attività dei consumatori cinesi è fondamentale per non basare l’economia solo sulle esportazioni

Forte ripresa dei consumi

A sorprendere è soprattutto il dato sui consumi, che nel contesto attuale dell’economia cinese è particolarmente importante. Un settore in cui questo aumento della spesa dei risparmiatori è evidente sono i viaggi: ci si aspetta che il numero di passeggeri cinesi nelle vacanze estive del 2024 sia superiore al 300% su base annua. Ormai la paura per la pandemia è passata e il paese è tornato al suo dinamismo economico, cosa che nel corso del tempo potrebbe anche migliorare la posizione del mercato immobiliare. Il mercato interno è fondamentale per la trasformazione della Cina in un’economia avanzata e i dati sui consumi sono stati sufficienti a compensare quelli sulla produzione industriale; in apertura di settimana, c’è fiducia per i mercati cinesi.

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Trending

Exit mobile version