Ford: 90.000 veicoli da richiamare negli USA

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Written by Alessio Ippolito
Attivo nel settore del digitale dal 2008, ricopro il ruolo di CEO e fondatore di ALESSIO IPPOLITO S.R.L. Editore, un'entità che possiede una rete di oltre 70 siti internet, concentrata sul mondo degli investimenti finanziari. Registrato presso l'Ordine dei Giornalisti di Roma dal 22/02/2022. Attualmente, sono il direttore responsabile della rinomata pubblicazione sulle criptovalute, Criptovaluta.it. A marzo 2023, ho assunto inoltre la direzione di TradingOnline.com, espandendo ulteriormente il mio impegno nel giornalismo finanziario.
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Attivo come analista economico dal 2009, collaboro con TradingOnline.com dove fornisco approfondimenti sul Forex, sulla macroeconomia e sul mercato azionario, prestando particolare attenzione alle economie in ascesa quali quelle di Turchia, Brasile, Indonesia e Cina. Ricopro inoltre il ruolo di caporedattore per il rinomato giornale online Criptovaluta.it, una risorsa chiave per chi è interessato al settore delle criptovalute e del Bitcoin. Il mio interesse si estende al mercato degli ETF, soprattutto quelli negoziati a New York, mantenendo sempre un'attenta osservazione sulle dinamiche di mercato.
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Il gruppo Ford dovrà richiamare alla base 90.736 veicoli per problemi relativi a valvole che potrebbero presentare dei malfunzionamenti in fase di marcia. La notizia arriva dalla National Highway Traffic Safety Administration – agenzia che si occupa appunto di sicurezza stradale negli USA e di tutto quello che riguarda anche questo tipo di operazione. Il problema sembrerebbe riguardare modelli che non sono mai stati commercializzati in Europa – e nello specifico Bronco, F-150, Edge, Explorer, ma anche Lincoln Aviator e Nautilus, se equipaggiati con i motiri da 2.700cc o 3.000cc Nano EcoBoost.

Il richiamo presso la casa madre servirà per effettuare verifiche su ogni singolo motore dei veicoli sottoposti a recall e eventualmente procedere a sostituzione. Una tegola su modelli relativamente popolari di Ford, il cui recall è stato comunque indicato a piazze chiuse. Piazze che lunedì dovranno esprimersi sul titolo del gruppo, in un periodo già complicato per il mondo auto.

Ancora problemi per Ford

A parlare è la massima autorità in termini di regolamentazione del settore auto negli Stati Uniti, autorità che dopo le dovute analisi ha preferito procedere con l’obbligo di richiamo per diversi veicoli del gruppo che condividono però uno specifico motore per quanto in due versioni diverse.

A causare problemi una valvola specifica che ora dovrà essere verificata prima di poter tornare su strada. I modelli che sono stati richiamati sono stati prodotti e commercializzati tra il 2021 e il 2022 e sono specifici per il mercato statunitense. Sui nuovi modelli sembra che il problema in questione sia stato corretto e che dunque non ci saranno necessità di recall.

Martedì, alla riapertura delle piazze, vedremo la reazione delle stesse sul titolo Ford, in un momento già complesso per il mercato dell’auto – attaccato da un lato dai più competitivi modelli cinesi e dall’altro da una domanda interna che – al netto degli incentivi – langue.

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