Fusione nei chip AI coreani in chiave anti NVIDIA

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Written by Alessio Ippolito
Attivo nel settore del digitale dal 2008, ricopro il ruolo di CEO e fondatore di ALESSIO IPPOLITO S.R.L. Editore, un'entità che possiede una rete di oltre 70 siti internet, concentrata sul mondo degli investimenti finanziari. Registrato presso l'Ordine dei Giornalisti di Roma dal 22/02/2022. Attualmente, sono il direttore responsabile della rinomata pubblicazione sulle criptovalute, Criptovaluta.it. A marzo 2023, ho assunto inoltre la direzione di TradingOnline.com, espandendo ulteriormente il mio impegno nel giornalismo finanziario.
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Attivo come analista economico dal 2009, collaboro con TradingOnline.com dove fornisco approfondimenti sul Forex, sulla macroeconomia e sul mercato azionario, prestando particolare attenzione alle economie in ascesa quali quelle di Turchia, Brasile, Indonesia e Cina. Ricopro inoltre il ruolo di caporedattore per il rinomato giornale online Criptovaluta.it, una risorsa chiave per chi è interessato al settore delle criptovalute e del Bitcoin. Il mio interesse si estende al mercato degli ETF, soprattutto quelli negoziati a New York, mantenendo sempre un'attenta osservazione sulle dinamiche di mercato.
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L’enorme quota di mercato incamerata da NVIDIA fa gola a molti, che pensano anche al merge per essere più competitive sul mercato. È arrivato l’ok per la fusione di due diversi produttori di chip dedicati ai complessi calcoli di cui l’intelligenza artificiale ha bisogno. Siamo in Corea del Sud e le due società che hanno deciso per il merge – le cui negoziazioni erano partite già giugno – sono Rebellions e Sapeon Korea. Aziende che per dimensioni non potranno ancora competere con NVIDIA né pensare di impensierirla sua scala globale, ma che al tempo stesso segnalano come lo scontro si farà, giorno dopo giorno, sempre più intenso.

Il settore AI rimane uno dei più interessanti anche per l’indotto hardware, ovvero per i chip ad alte prestazioni che sono sempre più richiesti da questa industria. Una corsa che è stata anche responsabile per il tramonto di vecchi giganti del settore chip e che sta continuando a definire il mondo degli investimenti e anche delle aspettative sul futuro delle borse.

Hynix, SK Telecom e non solo

Dietro questi due nomi, e nello specifico dietro quello di Sapeon, che saranno quasi sconosciuti agli investitori europei, ci sono anche gli importanti investimenti del produttore di chip per memorie Hynix e anche quello di SK Telecom.

Il gruppo che risulta dalla fusione non è ancora quotato in borsa, né a Seul né altrove, per quanto questo passaggio potrebbe diventare necessario in ottica di sviluppo di un concorrente credibile allo stra-dominio di NVIDIA.

Negli USA, ormai da tempo, anche OpenAI sta cercando di sviluppare una propria filiera per la produzione di chip – e con ogni probabilità altre ne arriveranno sui mercati, per un comparto che rimane il più caldo delle borse USA e mondiali. Per ora però di motivi di preoccupazione per lo stato di salute di NVIDIA non sembra ce ne siano.

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