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La rivincita di Atene: i mercati promuovono il nuovo fondo sovrano e le riforme economiche
Dal paese più indebitato d’Europa, che ha messo in dubbio l’intera tenuta della Moneta Unica più di 10 anni fa, alla nascita di un fondo sovrano. È la storia di come la Grecia ha rimesso in sesto le sue finanze pubbliche e di come la nazione sia riuscita a convincere i mercati di avere dei solidi fondamentali di lungo termine. Il paese sta riuscendo a passare velocemente le riforme economiche necessarie per migliorare lo stato dei conti pubblici e sta riuscendo a direzionare la spesa pubblica in un modo molto produttivo. Ci sono voluti quasi 13 anni per trasformare il paese dopo la crisi dell’Eurozona, ma ora sembra che i bond greci siano sempre di più tra i preferiti di Wall Street.
Non soltanto il rendimento delle obbligazioni ha chiuso la giornata in calo e continua a diminuire ormai dall’inizio dell’anno, ma lo spread con i Bund tedeschi si chiude sempre di più. Già oggi la Grecia paga sul proprio debito sovrano degli interessi più bassi rispetto a quelli italiani, e presto potrebbe riuscire a sorpassare anche il rischio di credito di Spagna e Portogallo. Un esempio di come le giuste riforme, sul lungo termine, diano i risultati sperati.
Nasce il fondo sovrano greco
Anche se inizialmente avrà una dotazione di soli €300 milioni, rendendolo uno dei più piccoli in assoluto, oggi nasce il fondo sovrano greco. I fondi sovrano sono istituzioni nazionali che investono il denaro pubblico con l’obiettivo di ridistribuire la ricchezza all’interno del paese. L’obiettivo è quello di alimentare il fondo con una serie di iniziative provenienti da veicoli finanziari già esistenti in Grecia, tra cui alcuni grandi fondi gestiti dall’agenzia per le privatizzazioni e dalle varie holding che gestiscono imprese pubbliche. In passato questi veicoli finanziari sono già riusciti a ottenere €10 miliardi per il salvataggio del paese nel 2011, per cui è probabile che anche in questo caso possano giocare un ruolo importante.
Una volta finanziato propriamente il fondo, i proventi verranno impiegati per finanziare progetti legati all’energia rinnovabile, nuove infrastrutture e tecnologie emergenti. Il governo greco ha chiesto a BlackRock di occuparsi della gestione del fondo, assicurandosi che non ci siano ingerenze tra la macchina pubblica e le decisioni di investimento. Dopo il nuovo fondo sovrano dell’Irlanda, che ha già ottenuto una dotazione di oltre €2 miliardi, anche la Grecia si unisce al club élitario dei paesi europei che dispongono di questo strumento.
Altre privatizzazioni in arrivo
Oltre a continuare sulla strada della riduzione del debito pubblico, la Grecia sta continuando anche con la privatizzazione. Da poco le tre principali banche greche hanno visto azzerarsi del tutto la quota di proprietà ancora in mano al settore pubblico, mentre ora anche nel mondo dei trasporti pubblici si punta alla privatizzazione di diversi servizi. La vendita di quote nelle società pubbliche aiuterà ad alimentare il fondo sovrano, garantendo che ci siano le risorse sufficienti per continuare a far crescere il capitale investito. In un momento in cui la Francia sta attraversando il suo peggior momento di aumento dello spread dal 2011 a oggi, anziché penalizzare il debito greco per le dimensioni ridotte dell’economia, i mercati stanno premiando la prudenza fiscale del paese.