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Sterlina in rally, perché è necessario stare attenti
Il rally della sterlina desta preoccupazione in molti analisti, che temono un cambio repentino di passo. A cosa stare attenti.
Nei confronti del dollaro la sterlina ha raggiunto i massimi degli ultimi due anni e mezzo. Brilla anche nei confronti dell’euro. A sostenere la valuta britannica, secondo alcuni analisti, ci potrebbero essere alcune scommesse speculative sui tassi di interesse, le quali, però, si potrebbero sgonfiare in un mercato ancora scosso dalle turbolenze che hanno caratterizzato l’inizio di agosto.
Quotata ad 1,32 dollari, la sterlina è andata oltre il prezzo obiettivo fissato dalla maggior parte degli analisti per il 2024. A sorprendere è soprattutto la ripresa che la valuta britannica ha registrato dai minimi a 1,03 dollari, dopo che Liz Truss, ex primo ministro dell’Inghilterra, aveva reso noto il mini-Budget di settembre 2022.
Sterlina, un rally che rende nervosi
Quali sono le motivazioni dietro al rally della sterlina? Secondo alcuni osservatori sarebbero le previsioni secondo le quali la Banca d’Inghilterra possa mantenere i tassi di interesse più elevati rispetto alla Bce o alla Fed. Una situazione che determina anche un vero e proprio rovescio della medaglia: la sterlina è più vulnerabile nel caso in cui le previsioni dovessero cambiare.
Nick Rees, analista senior di mercato di Monex Europe, ha spiegato che, molto probabilmente, nel corso del tempo si possa assistere ad una deviazione delle previsioni: questo fattore potrebbe portare ad una maggiore volatilità. Secondo Rees il valore attuale della sterlina riflette la crescita economica prevista nel Regno Unito, ma starebbe completamente ignorando il rischio che la Banca d’Inghilterra possa tagliare i tassi più rapidamente di quanto previsto dai mercati in questo momento.
Molti trader ritengono che i tassi del Regno Unito possano diventare più alti di quelli degli Stati Uniti nell’arco di un anno. Ricordiamo che la BoE ha provveduto a tagliare i tassi di 25 punti base il 1° agosto, portandoli al 5%. I mercati, già oggi, hanno scontato altri 40 punti di tagli entro la fine del 2024. Contestualmente è previsto che la Bce possa portare i tassi al 3% nell’arco dello stesso periodo.
Sterlina, cosa conviene fare?
È bene sottolineare che i trader sono cauti sulle improvvise vendite di valute con tassi di interessi elevati. Soprattutto dopo che, nel corso del mese di agosto, sono state fatte operazioni di carry trade per un valore complessivo di circa 250 miliardi di dollari: ricordiamo che gli speculatori hanno preso in prestito yen giapponesi per acquistare degli asset che permettevano di ottenere rendimenti più elevati.
Una massiccia liquidazione delle posizioni finanziate in yen, avvenuta solo poche settimane fa, ha danneggiato le valute ad alto rendimento, dal peso messicano al rand sudafricano, mettendo in luce la popolarità della sterlina.
La sterlina è cresciuta di quasi il 3% rispetto all’euro da inizio anno ed è la valuta principale con la migliore performance rispetto al dollaro, con un rialzo del 4%.
Sostanzialmente la valuta è stata rafforzata dalle speranze di una maggiore stabilità politica in Gran Bretagna dopo la vittoria del Partito Laburista di luglio. Ma non solo: la sterlina ha beneficiato anche della ripresa dell’economia da una lieve recessione registrata nel corso del 2023.
Fatte queste premesse è bene sottolineare che il primo bilancio di ottobre del nuovo governo britannico presenta rischi di tagli alla spesa o di aumenti delle tasse, che dovrebbero tenere sotto controllo l’elevato debito nazionale della Gran Bretagna, ma potrebbero anche danneggiare la crescita.
Rob Wood, economista capo del Regno Unito presso Pantheon Macroeconomics, ha affermato che il mantenimento di tassi elevati da parte della BoE potrebbe frenare l’economia negli anni a venire, con un potenziale impatto negativo sulla sterlina.
Shahab Jalinoos, responsabile della strategia FX del G10 di UBS, ha affermato che i mercati dei cambi sono rimasti tesi dopo lo shock dello yen di inizio agosto e potrebbero diventarlo ancora di più con l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali statunitensi di novembre. Le operazioni di carry trade tendono a prosperare quando i mercati sono calmi, rendendo la sterlina vulnerabile a futuri episodi di volatilità, ha affermato.