domenica, Ottobre 6, 2024

La sterlina prende fiato dopo il rally di agosto

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La sterlina perde terreno nei confronti del dollaro e dell’euro. Gli investitori hanno sostanzialmente monetizzato il rally della valuta britannica, portando a casa i profitti del più grande rialzo mensile che la sterlina abbia registrato nel corso degli ultimi dieci mesi. Decisione presa in vista della comunicazioni dei dati sul mercato del lavoro statunitense, che è prevista per la fine della settimana.

Dando uno sguardo ai dati di questi giorni appare evidente che il clima estivo che ha contraddistinto il mese di agosto ha contribuito ad incrementare la spesa dei consumatori nel Regno Unito. Gli acquirenti hanno speso molto in cibo e bevande, anche se questa allegria ha contribuito solo in misura parziale a sostenere la sterlina.

Come si è mossa la sterlina

Nel corso del mese di agosto la sterlina ha guadagnato il 2,13% ed ha registrato il più forte rialzo a livello mensile dallo scorso mese di novembre 2023. In mattinata viene scambiata a 1,31165 dollari, perdendo lo 0,2% sulla valuta statunitense. Rispetto alla scorsa settimana ha perso l’1,2%, quando veniva scambiata a 1,3269 dollari.

Nei confronti della sterlina l’euro è salito dello 0,1% scambiato a 84,295 penny, registrando un rialzo per il terzo giorno consecutivo dopo aver sfiorato il minimo ad un mese alla fine della scorsa settimana. Barclays ha messo in evidenza che la spesa dei consumatori effettuata con le sue carte di credito è aumentata dell’1% su base annua nel corso del mese di agosto: un dato in controtendenza rispetto a quanto visto a giugno e a luglio.

Un sondaggio effettuato dal British Retail Consortium ha messo in evidenza che la spesa effettuata nei negozi è aumentata dell’1% su base annua nei negozi, registrando il più forte aumento dal mese di marzo.

I rapporti che abbiamo appena citato concordano con altri sondaggi che sono stati condotti tra le aziende e i consumatori, dai quali parrebbe che l’economia britannica è destinata a crescere ad un ritmo sostenuto nel corso della seconda metà dell’anno. Anche se potrebbe segnare un rallentamento rispetto ai tassi che sono stati registrati ad inizio anno, in un momento nel quale l’economia era ancora in lieve recessione.

Gli strateghi di Lloyds spiegano che si è finalmente arrivati ad un punto nel quale è possibile ipotizzare una solida crescita nei valori al dettaglio. Nel caso in cui si dovesse verificare questa situazione si potrebbe registrare un miglioramento dei volumi sottostanti, piuttosto che rispecchiare un semplice aumento dei prezzi.

Sterlina, la miglior performance

Senza dubbio la sterlina è una delle principali valute che hanno registrato la migliore performance nei confronti del dollaro. Almeno nel 2024. Finora, infatti, è stato registrato un rialzo del 3,1%: l’euro, rispetto alla moneta Usa, ha registrato un aumento dello 0,2%. Seguono la corona norvegese, che ha registrato un calo del 4,5%, battendo, in negativo, il -3,6% dello yen giapponese.

A condizionare positivamente la sterlina è principalmente l’aspettativa dei trader, i quali ritengono che ai tassi del Regno Unito ci vorrà molto più tempo per scendere in modo significativo rispetto a quelli della zona euro o degli Stati Uniti.

La Banca d’Inghilterra si riunirà tra due settimane per stabilire la politica monetaria, ma il mercato dei derivati ​​mostra che i trader vedono poche possibilità di un altro taglio di 25 punti base dopo quello di giugno. Novembre è la riunione più probabile perché ne venga fatto un altro.

Tra sei mesi, gli operatori prevedono che i tassi britannici possano essere di circa 75 punti base più bassi rispetto a quelli attuali. Inizialmente il calo previsto era di 120 punti base dei tassi statunitensi entro quella data.

Pierpaolo Molinengo
Pierpaolo Molinengohttps://www.pierpaolomolinengo.com/
Laureato in materie letterarie e giornalista pubblicista iscritto all'Albo dal 2002 [Link di verifica iscrizione all'Albo]. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin da subito, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.

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