Guide Azioni
Comprare Azioni Petrolio
Le azioni petrolio sono tra i titoli più rappresentativi delle Borse mondiali, per un comparto che domina il settore energetico – e continuerà a dominarlo anche nel prossimo futuro. All’interno di questa categoria si fanno rientrare aziende attive sia nell’upstream che nel downstream, ovvero in gergo tecnico sia le compagnie attive in ricerca e estrazione che quelle attive nella raffinazione e distribuzione.
Nel nostro approfondimento finanziario abbiamo scelto sette titoli di questo comparto, quasi tutti su aziende verticali che oggi operano dalla ricerca al prodotto finito, anche attraverso la propria distribuzione.
Nel corso del 2022-23 si è fatto un gran parlare di questi titoli, con la crisi energetica europea -principalmente dovuta alla guerra in Ucraina- che ha fatto schizzare verso l’alto il prezzo del greggio. Tra ingerenze politiche e incertezza sulle mosse dell’OPEC, per tutto l’anno il mercato del petrolio è stato tra i più dinamici in assoluto.
Le aziende petrolifere sono di fronte ad una congiuntura importante per il loro settore: sia il pubblico che la politica spingono oggi per una rivoluzione verde e per una maggiore attenzione al settore delle energie rinnovabili, con gli idrocarburi che rappresentano un passato inquinante e possibilmente da dimenticare.
Le aziende che trattano petrolio, grazie al loro vantaggio tecnologico e di expertise, in molti casi operano anche nel settore del solare, dell’eolico e dei biocarburanti, per business integrati che potranno fare la fortuna, in futuro, anche degli investitori.
Caratteristiche principali azioni Petrolifere:
🥇Migliori società: | Migliori società azioni petrolio |
👍Conviene comprare oggi: | Sì. Ci sono grandi opportunità nel settore, soprattutto dopo un anno modesto per il settore |
⚡Come comprare azioni Petrolio: | Trading in CFD / Azioni Pure DMA / In banca e Posta |
📈Previsioni: | Rialzo sul medio e lungo periodo. Incertezza sul breve |
✅Broker consigliati: | eToro / Capital.com / FP Markets |
Le 5 migliori azioni legate al petrolio per il 2024
Scegliere tra diverse azioni petrolifere non è semplice senza avere una buona competenza specifica legata a questo settore. Elementi che un investitore deve considerare sono:
- Capacità di produzione, quasi sempre espressa in barili di petrolio giornalieri;
- Margini sul venduto, che dipendono in larga parte dalla capacità di un’azienda di estrarre petrolio a prezzi bassi;
- Rischio geopolitico, dipendente dai rapporti dell’azienda con i governi delle nazioni in cui conduce le proprie operazioni;
- Integrazione del business, cioè la quantità di passaggi della filiera del petrolio che un’azienda controlla. Alcune si occupano solo di estrazione, altre solo di raffinazione, altre ancora gestiscono tutto il processo fino alla distribuzione dei prodotti finiti al consumatore;
- Dimensioni dell’azienda, considerando che i colossi del settore sono quelli che riescono solitamente ad accedere alle migliori opportunità.
Ovviamente bisogna poi considerare i trend di mercato, perché il mondo del petrolio è interconnesso. Se i prezzi si abbassano, tendenzialmente anche le azioni ne risentono dal momento che le società generano meno profitti.
1. Eni
🎯Ticker | BIT: ENI |
📈Market cap | €47,7 miliardi |
💰Dividendo | 6,52% |
📊 P/E Ratio | 8 95 |
La società che al momento riteniamo più interessante per investire sul mercato del petrolio è proprio un’azienda italiana. ENI è una delle supermajor del petrolio, cioè una delle aziende che hanno una rilevanza mondiale in questa filiera. Le sue operazioni sono molto diversificate a livello internazionale e la valutazione dell’azienda, come spesso accade su Borsa Italiana, è decisamente più bassa rispetto ai fondamentali di quella delle società quotate negli Stati Uniti.
Approfondimento: Previsioni e analisi azioni ENI
2. Shell
🎯Ticker | LON: SHEL |
📈Market cap | $204 miliardi |
💰Dividendo | 4,08% |
📊 P/E Ratio | 11.13 |
Shell è la più grande realtà nata in Europa a operare sul mercato del petrolio, con una grande presenza globale che le assicura una forte diversificazione geografica. Si tratta anche di una delle aziende che riesce a ottenere, proprio grazie alle sue dimensioni, i migliori accordi con i fornitori e con i governi che appaltano i diritti di estrazione. Malgrado tutto questo, la valutazione è comunque molto bassa rispetto ai fondamentali di bilancio. Il dividendo è meno generoso rispetto a quello di ENI, ma comunque piuttosto interessante. Shell è anche una delle società più attive nel mondo dell’idrogeno verde, dell’energia rinnovabile e delle varie tecnologie che nel corso del tempo causeranno inevitabilmente una riduzione della domanda di gas e petrolio.
3. Chevron
🎯Ticker | NYSE: CVX |
📈Market cap | $286 miliardi |
💰Dividendo | 4,22% |
📊 P/E Ratio | 13.61 |
Chevron è una società americana, con operazioni internazionali ma essenzialmente diversa rispetto alle due azioni che abbiamo già esaminato. La presenza sul suolo americano permette all’azienda di sfruttare anche lo shale oil, cioè il petrolio ottenuto attraverso l’estrazione chimica dalle rocce intorno ai giacimenti esausti. Anche se i costi di produzione di questo tipo di petrolio sono più alti rispetto a quelli di altri metodi, quando il prezzo del petrolio supera i 40-50$ per barile diventa un’opportunità molto redditizia per le aziende come Chevron.
Altro elemento importante per la crescita di Chevron è il fatto di aver scoperto per prima dei grandi depositi di petrolio in Guyana. Una nazione che non è mai stata tra i produttori di petrolio e che invece, dal 2020, ha scoperto di averne grandi riserve. Chevron si è assicurata dei contratti molto convenienti a lungo termine per sfruttare queste riserve, cosa che in questo momento le dà un interessante vantaggio competitivo.
4. British Petroleum
🎯Ticker | LON: BP |
📈Market cap | $101 miliardi |
💰Dividendo | 4,82% |
📊 P/E Ratio | 6.84 |
British Petroleum rappresenta la principale azienda del Regno Unito nel campo del petrolio e ha una lunga storia alle spalle, che addirittura affonda le radici nel lontano 1907. Con un fatturato di $208 miliardi nel 2023 e più di 90.000 dipendenti nel mondo, l’andamento del titolo segue molto da vicino l’andamento dell’industria petrolifera più in generale. Si tratta di una delle aziende petrolifere che vantano il maggior numero di rating BUY da parte degli analisti istituzionali, dimostrando che Wall Street ha fiducia nei risultati futuri di British Petroleum.
5. ConocoPhillips
🎯Ticker | NYSE: COP |
📈Market cap | $132 miliardi |
💰Dividendo | 3,75% |
📊 P/E Ratio | 12.21 |
ConocoPhillips è un colosso americano che si specializza nell’esplorazione e nell’estrazione di idrocarburi. La società ha una forte presenza sia nel mercato del petrolio che in quello del gas naturale, ed è nota come una delle più efficienti nella ricerca di nuovi giacimenti. Attualmente la valutazione risulta piuttosto cara, cosa da tenere in considerazione quando si considera di comprare il titolo. Rispetto ad altre società del settore, tutti i multipli sono più alti e al tempo stesso il tasso del dividendo è più basso.
👍Conviene acquistare azioni petrolio oggi?
Il petrolio è un settore fortemente ciclico, storicamente segnato da momenti di boom e momenti di crisi. In base al prezzo del barile, le azioni del settore possono avere risultati completamente diversi e gli scenari possono cambiare drasticamente nel corso di pochi mesi. Sembra comunque che il 2023 si presenti come un anno favorevole per le azioni legate al greggio, visti i prezzi alti del petrolio che spingono a rialzo i margini e gli utili delle aziende connesse.
- Le politiche OPEC+ favoriscono gli azionisti
Il cartello OPEC+, formato dalle principali nazioni esportatrici di petrolio nel mondo, sta continuando a seguire una politica di scarsa produzione per mantenere alto il prezzo del barile. Questo assicura margini alti e concorrenza tra i compratori, favorendo il rialzo delle azioni connesse al mercato petrolifero. I tagli alla produzione, soprattutto da parte di Arabia Saudita e Russia, sono stati avviati nella seconda metà del 2023 e sono stati già confermati per l’inizio del 2024.
- Scarse prospettive a lungo termine
Nel corso degli anni ’30, già la gran parte delle economie sviluppate ha dichiarato la propria intenzione di mettere fine alla vendita di nuove automobili che siano alimentate da motori a scoppio. L’elettrico prenderà il sopravvento, anche considerando che ormai si tratta di una tecnologia efficiente e sempre più accessibile.
Il mercato del petrolio potrebbe andare incontro a un forte squilibrio, con domanda in calo anche da nazioni come Cina e India. Nei paesi emergenti, infatti, il trend di adozione dell’elettrico sembra già molto forte a giudicare dai dati anche a prescindere dalle politiche statali.
- La variabile del petrolio russo
In seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, il G7 e l’Unione Europea hanno introdotto un tetto di 60$ al barile per il petrolio russo. Mossa che inizialmente ha funzionato e ha calmierato le quotazioni mondiali: gli alleati di Mosca compravano petrolio in sconto dalla Russia, lasciando spazio a USA e alleati per spartirsi l’offerta dei paesi OPEC. Nel corso del tempo, però, la Russia è riuscita ad aggirare sempre di più le sanzioni e addirittura a chiudere quasi del tutto il suo gap rispetto alle quotazioni nel resto del mondo. Questo sta spingendo i prezzi in alto in tutte le piazze finanziarie, dall’Europa agli USA, favorendo le società petrolifere.
🏦Dove comprare azioni Petrolifere
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Le azioni petrolifere sono tra le più capitalizzate nei rispettivi listini e non è difficile avere accesso a questo tipo di titoli. Abbiamo, anche in termini di canali di accesso, l’imbarazzo della scelta.
Il canale più utilizzato oggi, soprattutto dai piccoli e medi investitori è quello dei CFD, i Contratti per Differenza. In alternativa possiamo sempre rivolgerci alla modalità DMA. Approfondiremo i vantaggi e gli svantaggi di ciascuna di queste due modalità, anche in relazione alle strategie di investimento che vogliamo implementare.
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⚡Come comprare azioni legate al petrolio
Come comprare azioni petrolio senza commissioni
Durata totale: 10 minuti
1. Scegliere un intermediario sicuro
La prima cosa da fare è assicurarsi di operare con un broker affidabile. Il nostro consiglio è quello di registrarsi su eToro per approfittare della possibilità di comprare senza commissioni tutte le azioni che abbiamo presentato all’interno della guida. Si tratta anche di una piattaforma molto intuitiva, con un’esperienza di navigazione chiara e ben strutturata.
2. Eseguire il deposito
Una volta completata la procedura di registrazione del conto, se tutto quanto è in ordine il broker procederà ad attivare l’account del cliente. A questo punto è necessario aggiungere i fondi sul proprio account di trading, così da poterli investire nelle azioni desiderate.
3. Cercare i titoli desiderati
All’interno della piattaforma di trading è possibile cercare qualunque strumento finanziario attraverso il menu, oppure utilizzando la barra di ricerca per digitare direttamente il nome della società su cui si vuole investire.
4. Comprare le azioni
Una volta identificata l’azione su cui investire, con il pulsante Acquista si può accedere alla schermata di conferma dell’ordine. Qui si può decidere quanto investire, se farlo con la leva finanziaria o meno, e si possono impostare i livelli di prezzo a cui si desidera che la posizione venga chiusa in automatico dal broker.
Dove conviene investire in azioni Petrolio? Confronto piattaforme
Dopo aver parlato dei tre canali principali per investire sulle azioni petrolifere, offriamo un prospetto analitico, che compara tutte le caratteristiche principali dei broker CFD, DMA e di Banche e Poste. Potremo così rapidamente decidere come convenga investire e quali siano le migliori opzioni che abbiamo sul tavolo per investire.
Caratteristiche | Broker CFD | Broker DMA | Banca e Posta |
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Investimento minimo: | 0,1 | 50 USD | Variabile (almeno 1.000 euro) |
Analisi tecnica: | Disponibile | Disponibile | Disponibile sulle piattaforme trading professionali |
Investire al ribasso: | Disponibile | Non disponibile | Non Disponibile |
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Approfondimenti: | Migliori broker CFD | Migliori broker DMA | N.d. |
È evidente che, a prescindere da quali siano le nostre necessità, i broker CFD e i broker DMA possono offrire molto di più in termini di servizi, di comodità e di risparmio. Con il vantaggio aggiuntivo di offrire dei conti demo gratuiti, per toccare con mano prima di prendere una decisione.
📊Azioni Petrolio previsioni lungo periodo 2025–2030
Le previsioni di lungo periodo sono ancora più volatili per il settore, dato che, con una guerra in corso e lo spettro di una possibile recessione, ci sono molti punti critici da considerare. In ogni caso la storia ci ha insegnato chiaramente che il mercato del petrolio è ciclico, e se ora stiamo vivendo un periodo di prezzi elevati arriverà un altro momento di prezzi in calo.
Gli squilibri di domanda e offerta, specie di natura politica, tendono a venire risolti nell’arco di 1-2 anni. Nel 2020 il petrolio era arrivato a non valere quasi nulla per via dei lockdown, nel 2022 è stata la commodity più chiacchierata insieme al gas. Il ciclo economico porta necessariamente il greggio a seguire queste ondate.
In ogni caso, è evidente come il calo di domanda da parte degli automobilisti nel 2020 abbia ridotto drasticamente le quotazioni di Borsa del WTI e del Brent. Questo fa ragionare facilmente sul fatto che, con il passare del tempo, l’aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili e l’adozione sempre più rapida delle auto elettriche minacceranno i prezzi delle azioni connesse al petrolio.
🔍Analisi fondamentale azioni Petrolifere
Gli analisi per il settore petrolio e gas utilizzano parametri diversi per la valutazione di lungo periodo, che effettuiamo con l’analisi fondamentale. Dovremo fare la conoscenza di rapporti che non siamo abituati ad utilizzare all’interno di altri comparti, data la specificità del settore estrattivo, nel quale tutte le compagnie petrolifere da noi citate in questa guida sono coinvolte.
Capire la catena del valore del settore petrolifero
Prima di analizzare i dati specifici di ogni compagnia petrolifera – e valutare il prezzo di ciascuna azione del settore – è bene fare un breve ripasso della catena del valore, che parte con la ricerca e termina con la distribuzione finale di carburanti e di altri prodotti derivati dal petrolio.
Il ciclo può essere riassunto come segue: si parte con le attività di ricerca e successivamente di estrazione. Il greggio – locuzione che rappresenta il petrolio ancora non raffinato – viene stoccato in attesa di essere raffinato. Tramite la raffinazione vengono realizzati i prodotti finali, che vengono poi stoccati per essere distribuiti.
Le grandi aziende petrolifere sono sicuramente sempre attive nel settore della ricerca e dell’estrazione. Possono poi controllare raffinerie oppure partecipare ad imprese occupano questo tipo di attività. Per fare un esempio concreto, possiamo pensare alla raffineria di Livorno di proprietà di ENI, o alle partecipazioni della stessa azienda all’interno di BayerOil o di PCK.
Le grandi compagnie petrolifere sono spesso in possesso anche di canali distributivi. Tornando ancora una volta ad ENI, possiamo pensare alle stazioni di benzina con lo stesso nome. Lo stesso vale per la maggior parte delle compagnie che segnaliamo, tra le migliori azioni petrolifere, nella nostra guida.
La correlazione tra prezzo del petrolio e prezzo delle azioni
Prima di passare ai fattori più tecnici è importante segnalare la correlazione tra i prezzi del greggio e il prezzo delle azioni delle migliori compagnie petrolifere. La correlazione esiste, sebbene non sia perfetta e sia variabile per ciascun titolo. Il grafico che riportiamo può facilmente illustrare la situazione.
C’è una correlazione importante che è evidente in relazione anche ai momenti di forte crisi del prezzo del petrolio. Questo è dovuto al fatto che l’attività estrattiva rimane la principale di tutte le compagnie petrolifere e una modifica, in basso, dei prezzi, renderebbe le loro attività precipue molto meno convenienti.
Chi investe in azioni petrolifere deve seguire anche il mercato del petrolio – tenendo sempre a mente il prezzo dei Futures in prima scadenza e anche quelli fino a 6 mesi.
Il fattore politico
Il petrolio è forse il più politico degli asset. Molte delle riserve sono di completa proprietà statale – e gli stati continuano ad essere in diversi casi azionisti di maggioranza o comunque di controllo delle principali imprese. Il caso di Saudi Aramco è forse il più evidente, dato che la compagnia è in borsa per una percentuale irrisoria delle proprie azioni, con la maggior parte delle quote aziendali che sono saldamente nelle mani della famiglia reale saudita.
In aggiunta, anche la già citata ENI è sotto il controllo statale – seppur quotata in borsa con tutto il suo capitale – e altre della nostra lista di migliori azioni hanno al loro interno conglomerati, più o meno importanti, che fanno capo al settore pubblico.
Ma il petrolio e le aziende che vi gravitano intorno subiscono la politica anche in altri sensi, talvolta anche con le armi e comunque al centro di grandi battaglie geopolitiche. Un esempio più recente è la lotta a quattro tra Grecia, Turchia, Italia e Francia per le concessioni di ricerca a largo di Cipro, soltanto l’ultimo degli esempi dell’enorme rilevanza politica dell’intero settore.
Oltre ad una situazione già di per se così complicata, si aggiungono anche organizzazioni transnazionali come l’OPEC, che raccoglie diversi dei paesi estrattori di petrolio. Fare un’analisi fondamentale del petrolio senza tenere conto di questi fattori, vuol dire ignorare una parte importante del movimento di questa materia prima – e di conseguenza anche dei movimenti delle azioni delle aziende petrolifere.
Gli strumenti di analisi fondamentale specifici sul petrolio
Per fare analisi fondamentale sul petrolio non possiamo affidarci ai soliti rapporti che siamo abituati ad impiegare negli altri comparti. Dobbiamo infatti fare riferimento ai multipli che sono più frequentemente utilizzati dagli specialisti che analizzano questo tipo di settore e le relative azioni.
- Enterprise Value / Proven Reserves
L’Enteprise Value è un valore che difficilmente troviamo utilizzato nelle analisi dei comparti non petroliferi. Sta ad indicare il valore complessivo di un’azienda, partendo dalla capitalizzazione di mercato, più il debito totale meno le riserve liquide e cash.
Il Proven Reserves altro non è che la quantità di riserve petrolifere provate delle quali l’azienda sarebbe, appunto, certamente in possesso. Questo è un fattore, per ovvi motivi, non applicabile ad alcun altro settore se non a quello estrattivo – o come si dice tra gli statunitensi – del settore upstream.
- EV contro EBITDA
Tutti conosciamo l’EBITDA. Nel caso delle azioni petrolifere può esserci utile perché nel confronto con l’Enterprise Value può offrirci, tanto per le aziende petrolifere quanto per quelle invece del gas, una misura interessante del valore effettivo dell’imprese.
- L’importanza del cash flow per azione
Un altro dei fattori dell’analisi fondamentale numerica che possiamo utilizzare per valutare le azioni del settore petrolifero è il cash flow per azione – o come viene annotato dagli americani, il Cash Flow per Share. Si tratta infatti di un valore decisamente più attendibile del classico P/E Ratio e offre un quadro molto preciso dell’attuale situazione di mercato e finanziaria di un’azienda petrolifera.
Molte delle aziende petrolifere sono oggi attive anche in altri settori
Il caso più tipico è quello delle aziende che trattano anche gas naturale – ENI ne è l’esempio più lampante all’interno di questo settore. Ma non è l’unico settore nel quale le aziende storicamente petrolifere si cimentano oggi.
BP ad esempio è praticamente da sempre attiva nel settore delle energie rinnovabili, così come lo sono la maggior parte delle azioni che abbiamo già citato come migliori nel nostro approfondimento.
Quando si fanno analisi approfondite sul settore, è bene considerare anche questi side business delle compagnie, che in molti casi sono economicamente rilevanti tanto quanto quello del petrolio.
Il movimento per un’energia pulita: come si muovono le aziende petrolifere
Il settore petrolifero, inquinante e scarsamente rispettoso dell’ambiente, oggi si trova a fare i conti con un solido movimento, tanto statale quanto tra il pubblico, che punta ad ottenere energie più pulite e quando possibile rinnovabili.
Da un lato è vero, come segnalano gli analisti più disincantati, che poco si può fare oggi senza petrolio e che siamo ancora tecnologicamente anni luce distanti da una soluzione completamente elettrica, soprattutto se quell’energia elettrica dovesse essere prodotta con fonti altrettanto green.
Dall’altro è chiaro l’impegno da parte di tutte o quasi le entità statali per favorire le forme di energia rinnovabili, anche con importantissimi incentivi. Molte delle aziende petrolifere che abbiamo segnalato oggi sono sicuramente in linea con questo nuovo atteggiamento, ma nulla, almeno sul breve periodo, potrà rimpiazzare i profitti del petrolio.
Il petrolio è insostituibile
E anche questo con buona pace di chi pensa di potersene sbarazzare in tempi brevi. Ad oggi il greggio, l’oro nero, è assolutamente insostituibile. È facile da trasportare, ha un altissimo potenziale energetico e ha costi bassi. Difficile trovare un alternativa sul breve periodo.
Questa particolare congiuntura di eventi non potrà che far rimanere a galla – e anzi mantenere come fondamentali per ogni sistema economico sviluppato – le aziende che si occupano direttamente di attività estrattive, di raffinazione e di distribuzione dei carburanti basati su idrocarburi.
Difficile l’arrivo di nuova competizione
Il comparto delle aziende petrolifere ha barriere all’ingresso altissime e riteniamo semplicemente impossibile che si affaccino sul mercato nuovi competitor. Almeno sotto questo aspetto i grandi player del comparto possono dormire sonni tranquilli e non temere che possano arrivare nuove compagnie a sottrarre parte del mercato.
Mai dire mai, soprattutto in un mercato dinamico, ma le condizioni per l’ingresso sono effettivamente troppo gravose per permettere a chiunque di poter entrare in questo mercato.
😀Azioni Petrolio: approfondimenti e consigli utili
Proseguiamo con la nostra analisi, aggiungendo degli strumenti ulteriori di valutazione dell’investimento nelle azioni petrolifere. Parleremo di quanto bisognerebbe investire sul petrolio e sulle aziende che lo trattano e dei rischi che sono associati con questo tipo di operazioni e con questo comparto.
Quanto investire azioni sul Petrolio?
Molte delle migliori azioni del settore petrolifero sono considerate, storicamente, come titoli adatti a chi opera come cassettista, a quegli investitori che comprano oggi, per detenere le azioni per lunghissimi periodi, accontentandosi anche di guadagni minimi, ma costanti.
La realtà degli ultimi anni però ci ha dimostrato come le azioni petrolifere possono essere piuttosto volatili, anche in funzione della correlazione al petrolio che abbiamo visto poco sopra. Ad ogni modo, le azioni delle principali aziende energetiche e petrolifere al mondo devono essere sempre inserite all’interno di un portafoglio diversificato, che ci consenta di distribuire i rischi del comparto.
- Anche per i più avventurosi, mai più del 10%
Riteniamo gli investimenti nel settore delle azioni petrolifere come tra i più rischiosi, tra i comparti più stabili. Non è come investire in start up o in società appena arrivate in borsa, ma i rischi sono mediamente superiori al settore industriale puro. Riteniamo che non si debba superare, a meno di non volere portafogli molto esposti verso questo settore, il 10%.
- In via generale, intorno al 5%
Per un portafoglio ben bilanciato e che guardi principalmente ad orizzonti di lungo e lunghissimo periodo, consigliamo di non superare la soglia del 5%. Una soglia più che adeguata, che possiamo inoltre dividere tra più azioni del settore petrolifero, scegliendo magari una società forte esclusivamente sul petrolio e una società invece energetica verticale.
Investire in azioni Petrolio è rischioso?
Investire nelle azioni petrolifere è sicuramente rischioso – così come è rischioso qualunque tipo di investimento, che sia finanziario o meno. Il rischio però può essere mitigato, ricorrendo principalmente ad una buona composizione del portafoglio e proteggendosi dai rischi collaterali.
- Contro il rischio di cambio
Alcune delle aziende che abbiamo citato sono quotate in valuta straniera. Questo ci espone ad un rischio di cambio, nel caso in cui USD (o ad esempio GBP o SAR) debbano perdere terreno nei confronti dell’Euro. Possiamo procedere in questo caso con una buona operazione di hedging, aprendo sul mercato del Forex una posizione contraria che possa fare da contraltare nel caso di evoluzioni negative, per noi, del mercato.
- Scegliere beni scarsamente correlati al petrolio
Tendenzialmente le compagnie aeree hanno una correlazione inversa con i prezzi del petrolio e dunque anche con i prezzi delle azioni petrolifere. Possono essere inserite in portafoglio per controbilanciare i rischi derivanti da un calo di prezzo della materia prima. Non sono le uniche però: anche il dollaro USA ha, per ovvi motivi, una correlazione inversa con il petrolio.
Lotto minimo per trading azioni Petrolio
Sono diversi i broker che offrono investimenti minimi e lotti altrettanto bassi per investire sulle azioni petrolifere. Di quelli che abbiamo consigliato nel corso della nostra guida non possiamo che segnalare eToro, che offre un minimo di 50USD di investimento per ogni tipo di azione.
Chi è a caccia di investimenti ancora più bassi e di lotti ancora più ridotti può puntare a Capital.com (qui anche in demo gratis), che permette di investire a partire da 20 euro per un conto reale e che permette inoltre di operare con il minimo di 0,1 azioni, oppure di 1 azione quando il prezzo è di per se molto basso.
Il record si ha però con IQ Option (qui per aprire il conto demo), che permette di investire con un conto reale a partire da 10 dollari e che al contempo offre accesso alle azioni con investimenti minimi di 1 dollaro.
🤔Azioni Petrolifere opinioni e recensioni
Le opinioni della nostra redazione sulle azioni petrolifere saranno integrate, in questa sezione, dalle informazioni che possiamo reperire sui migliori forum per conoscere il mondo delle azioni petrolio. Potremo così integrare la conoscenza di tipo didattico e pratico anche con quanto possiamo reperire sugli hub digitali nei quali possiamo scambiare informazioni con terzi.
Migliori forum azioni Petrolio
Citiamo qui i principali forum che si occupano anche di azioni petrolifere ed energetiche, forum che si sono contraddistinti negli anni per l’affidabilità delle informazioni, per la qualità dei partecipanti e delle discussioni.
- MT5.com
Anche se inizialmente focalizzato sul Forex e su MetaTrader, questo forum negli anni è riuscito ad evolversi e ad offrire ai propri visitatori uno spazio dove discutere di finanza a 360 gradi. Uno dei migliori forum sia per i tecnicismi e per le strategie di trading, sia invece per discutere direttamente di titoli, anche nel settore azionario che si occupa di aziende petrolifere.
Al suo interno possiamo trovare diversi tipi di sottoforum che sono dedicati al mondo della finanza. WallStreetBets è recentemente assurto agli onori della cronaca per l’affaire GameStop e non è il miglior posto dove trovare consigli. Tra finance e stocks si trovano però ottimi consigli anche per il settore petrolifero.
- Stockaholics
Per niente istituzionale, ma è forse questa la chiave del suo enorme successo. Per noi uno dei migliori forum al mondo per parlare di azioni, anche del settore petrolifero. In inglese, ma vale sicuramente lo sforzo.
- FinanzaOnline
Il forum storico degli investitori indipendenti italiani ed uno dei migliori anche in campo europeo. Si discute di un po’ di tutto, anche su altri mercati. Per chi vuole interloquire in italiano, il miglior forum che si ha oggi a disposizione, anche per le azioni petrolifere.
- Elite Traders
Altro forum in inglese e di grandissimo spessore. Per noi è da seguire sempre, a prescindere dall’impegno o meno sul mercato delle azioni petrolifere. Ottimi gli insight forniti con regolarità da alcuni utenti del forum. Nel complesso uno dei migliori forum finanza al mondo. Le azioni petrolifere sono seguite con grande costanza.
La nostra opinione sull’investimento in azioni Petrolio
Le azioni petrolifere rappresentano uno dei comparti storici delle borse mondiali. Non è assurdo pensare di continuare a puntare su un settore che in tanti, profeti di sventura, ritenevano prossimo alla morte.
Per quanto il mondo si stia muovendo per la transizione verso l’energia rinnovabile, i veicoli elettrici e l’idrogeno verde, il petrolio oggi rimane fondamentale e la IEA si aspetta che nei prossimi anni la domanda vada soltanto aumentando. Di conseguenza, le azioni petrolifere possono rimanere un investimento interessante per chi cerca dividendi e bassi multipli. In generale, è un settore ricco di azioni value che hanno valutazioni basse rispetto ai loro dati di bilancio.
Come sempre, la diversificazione rimane molto importante. Esporsi esclusivamente al settore del petrolio è estremamente rischioso, perché un crollo dei prezzi del barile implicherebbe un crollo del valore del portafoglio nel suo complesso. Al tempo stesso, se non ci si espone affatto a questo mercato, si rischia che il portafoglio accusi negativamente un boom del prezzo del barile che rende più cara l’energia per le imprese.
Considerazioni finali
Conoscere il settore delle azioni petrolifere è importante, anche per chi dovesse decidere di non investirvi. Le opportunità sono molte tra le grandi aziende del comparto – sul quale potremo investire anche in futuro, tenendo sempre d’occhio le evoluzioni dei prezzi e dell’analisi tecnica.
Pensare di avere un portafoglio ben strutturato senza il comparto petrolifero non è, secondo noi, possibile. La nostra analisi finanziaria del comparto va proprio in questa direzione.
Senza che ci siano forzature: le analisi che abbiamo realizzato possono essere sempre verificate con gli strumenti che ogni broker mette oggi a disposizione. Tenendo però sempre conto della particolarità del settore, che per molti versi opera secondo leggi proprie, e non secondo le stesse che regolano gli altri comparti.
FAQ Trading in azioni Petrolifere: domande frequenti
Conviene investire in azioni petrolifere oggi?
Il breve periodo sembra molto positivo per le società legate al petrolio, con un boom dei prezzi legato a solidi fondamentali: domanda in crescita e livelli di produzione mantenuti artificialmente bassi dal cartello OPEC+.
Come si investe sulle azioni petrolifere?
Tutti i migliori titoli del comparto petrolifero sono disponibili dai migliori broker. Essendo però società in genere multinazionali e quotate fuori dall’Italia – fatta eccezione per ENI, avremo bisogno di intermediari in grado di offrire accesso anche ai mercati stranieri.
Quanto investire sulle azioni petrolifere?
Un buon portafoglio, con un livello di equilibrio accettabile, dovrebbe puntare a quota 5%. Chi vuole rischiare qualcosa in più può puntare anche a quota 10% sulla composizione totale del portafoglio.
Ci sono alternative alle azioni per investire sulle aziende petrolifere?
eToro offre CopyPortfolios di livello sull’intero settore petrolifero. Tutti i migliori titoli del comparto sono comunque inseriti all’interno degli indici di borsa dei relativi paesi. L’acquisto di singole azioni rimane la migliore delle opportunità per chi vuole gestire in proprio l’investimento.
È rischioso investire in azioni petrolifere?
Le azioni petrolifere hanno livelli di volatilità importanti e sono legate al prezzo della materia prima sottostante. Tuttavia possiamo inserirle in un buon portafoglio per mitigarne i rischi, scegliendo azioni che siano inversamente correlate.
Quanto serve per investire sulle azioni petrolifere?
L’investimento minimo in azioni petrolifere dipende da ciascun broker. Capital.com offre investimenti a partire da 1/10 di ciascuna azione. eToro propone invece investimenti minimi a partire da 50$.
Le azioni petrolifere sono adatte a chi ha iniziato da poco?
Le azioni petrolifere non sono semplici da analizzare – ma con la nostra guida abbiamo svolto buona parte del compito. Chiunque voglia investire seriamente dovrà comunque imparare a fare i conti su questo mercato.
Guide Azioni
Comprare azioni Google Alphabet
In questo articolo analizziamo Alphabet, la casa madre di Google. E cerchiamo di capire come acquistare queste azioni e se sia conveniente farlo.
Alphabet è la holding che dal 2015 detiene la proprietà di Google e delle società controllate da Google. Ha sede a Mountain View, in California, e le azioni Google Alphabet sono scambiate sul Nasdaq. Essendo una delle poche società al mondo la cui capitalizzazione di mercato supera il triliardo di dollari, è uno dei titoli che registrano più volume e più interesse in assoluto.
È difficile persino immaginare le reali dimensioni di questa azienda, sia per i suoi numeri che per il suo impatto sul mondo. Anche i suoi servizi gratuiti, come Google Maps, hanno un valore estremamente alto per la società in cui viviamo. Non è quindi una sorpresa che il titolo abbia avuto una lunga storia di successo fin dalla quotazione in Borsa.
Alphabet non gestisce soltanto un motore di ricerca, ma una lunga serie di diramazioni che vanno dai sistemi operativi fino alla pubblicità online e allo streaming di video. Per questo Google è uno degli hub di innovazione che ogni giorno contribuiscono a spingere più avanti la frontiera tecnologica del mondo.
Azioni Google Alphabet – Introduzione:
📱ISIN & Sigla: | US38259P5089: GOOGL |
🏦Dov’è quotata: | NASDAQ 🇺🇸 |
💰Capitalizzazione: | ~2.15 miliardi di dollari |
⚡Sede: | Mountain View, CA, USA |
👍Conviene comprare oggi: | Sì |
📈Target price medio: | 209$ |
Broker consigliati: | Capital.com / FP Markets / eToro / Skilling |
Conviene acquistare azioni Google Alphabet oggi?
Le azioni Google Alphabet rimangono un’ottima aggiunta per la gran parte dei portafogli. Coniugando la stabilità di un’azienda molto solida al tasso di crescita di un colosso della tecnologia, è indubbiamente una delle poche società che può mettere d’accordo i value investors e i growth investors. Qualcuno potrebbe obiettare che Alphabet è già molto grande, per cui è difficile che possa crescere ancora; in realtà i dati di bilancio provano che non è così.
Le linee di business su cui l’azienda opera sono diverse, contribuendo a diversificare le entrate e a ridurre il rischio complessivo. L’utile netto cresce di anno in anno, mentre il colossale free cash flow dimostra l’ampia abilità di Google di autofinanziare la sua espansione. Inoltre, l’avvento dell’AI generativa offre tantissimo margine di crescita per le grandi società tech come Alphabet. Con Gemini e lo sviluppo dei primi chip per l’AI generativa direttamente progettati da Alphabet, la società sta minacciando da vicino la leadership di AWS e Microsoft Azure nel mondo del cloud:
La volatilità storica del titolo è minima, mentre il trend rialzista di lungo termine accompagna gli azionisti da ormai oltre dieci anni. Davvero difficile, soprattutto alla valutazione attuale, trovare dei motivi per cui non convenga investire in azioni Google Alphabet.
Dove comprare azioni Google Alphabet
FP Markets – Visita la piattaforma;
eToro – Visita la piattaforma;
Capital.com – Visita la piattaforma;
Trade.com – Visita la piattaforma;
Skilling – Visita la piattaforma.
Ci sono diverse opzioni per investire su Alphabet, ognuna con i suoi vantaggi e svantaggi specifici. Conoscere i metodi per esporsi all’andamento del titolo è molto utile per far sì che il profilo di rischio dell’operazione sia allineato con gli obiettivi di ogni investitore.
Quando si tratta di investire in Borsa, molte persone si ritrovano a fare le scelte giuste ma con gli intermediari sbagliati. Chi investe con i metodi tradizionali, come le banche, si trova quasi sempre a pagare costi fuori mercato in commissioni; chi investe online, dall’altra parte, talvolta lo fa senza sapere come evitare truffe.
- Investire a lungo termine in azioni Alphabet Google
La scelta più convenzionale per gli investitori interessati al titolo per le sue prospettive di lungo termine sono le azioni vere e proprie. In questo caso si opera direttamente sulle azioni Google Alphabet quotate in Borsa, diventando soci a tutti gli effetti.
In questo caso i broker consigliati dalla nostra redazione sono:
- FP Markets – Visita la piattaforma;
- eToro – Visita la piattaforma;
- Capital.com – Visita la piattaforma;
- Trade.com – Visita la piattaforma;
- Skilling – Visita la piattaforma.
Tutti e tre questi broker sono ottimi, autorizzati da Consob e permettono di non pagare commissioni sull’acquisto di azioni Google Alphabet.
- Comprare azioni Google Alphabet con broker trading online CFD
I CFD (Contracts For Difference) sono strumenti finanziari derivati che replicano sinteticamente l’andamento delle azioni. In parole più semplici, comprando un CFD non si diventa proprietari a tutti gli effetti dell’azione; si compra un derivato che in ogni istante ha sempre lo stesso valore del titolo, in questo caso Alphabet.
Il grande vantaggio di questi strumenti è la loro flessibilità, proprio perché sono contratti derivati negoziati al di fuori delle Borse Valori. Per questo motivo non possono essere soggetti a blocchi sullo short selling, è molto facile accedere alla leva finanziaria e si pagano costi molto bassi sulle compravendite.
Per investire sulle azioni Google Alphabet tramite CFD, i broker consigliati dalla redazione di TradingOnline.com® sono i seguenti:
- Capital.com – Visita la piattaforma
- FP Markets – Visita la piattaforma
- eToro – Visita la piattaforma
- Skilling – Visita la piattaforma
Questa è la scelta più raccomandata per gli investitori di breve termine, interessati a speculare sull’andamento del titolo nel corso di una o poche giornate di scambi.
- Comprare azioni Google Alphabet in Banca o in Posta
Acquistare azioni Google Alphabet in banca è forse la scelta più tradizionale, ma non la più conveniente. Le banche tendono a essere decisamente più costose rispetto ai broker online, mentre le loro piattaforme di trading sono solitamente meccaniche e difficili da utilizzare. Detto questo, alcune banche migliori di altre per comprare azioni Alphabet sono:
- Fineco
- Banca Sella
- Poste Italiane
Per un’operazione di compravendita su un pacchetto azionario, ci si può aspettare che una banca tradizionale chieda commissioni nell’ordine dei 12-19€. Cinque eseguiti al mese e si arrivano a sfiorare i 100€ in costi di intermediazione, per delle operazioni che hanno un costo vivo di pochi centesimi per gli istituti di credito.
Come comprare azioni Google Alphabet
Come investire in azioni Google Alphabet senza commissioni
Tempo necessario: 10 minuti
1. Registrarsi su un broker sicuro
Scegliere un intermediario affidabile e autorizzato da Consob è essenziale per garantire la sicurezza del proprio investimento. Meglio ancora se il broker offre bassi costi di intermediazione, una buona piattaforma di trading e una valida assistenza clienti. Il nostro consiglio è quello di registrarsi su eToro, per approfittare della possibilità di investire in Alphabet senza commissioni.
2. Aggiungere i fondi
Lo step successivo è eseguire il deposito per poter procedere con l’acquisto del pacchetto azionario. Ogni broker prevede un certo deposito minimo, che nel caso di eToro è di 50€. I metodi di pagamento accettati sono carte di credito, carte di debito, PayPal e bonifico bancario.
3. Cercare le azioni Google Alphabet
Ogni piattaforma ha un suo sistema per cercare gli strumenti finanziari al suo interno. Nel caso di eToro è sufficiente usare la barra di ricerca in alto al centro. Scrivendo “GOOG” si accederà subito alla schermata dedicata al titolo, dove viene riportato anche il grafico in tempo reale dell’andamento del prezzo delle azioni.
4. Eseguire l’acquisto
L’ultimo step prevede semplicemente di cliccare sul pulsante “Investi“. Si arriva così su una schermata in cui è possibile selezionare il numero di azioni da comprare, e una volta fatto anche questo si può confermare l’ordine. Dalla sezione “Portafoglio” è poi possibile monitorare l’andamento del proprio investimento e vendere le azioni quando lo si desidera.
Fornitura:
- 100€ per il deposito minimo
Strumenti:
- Computer o smartphone
- Connessione a internet
- Documenti d'identità
Dove conviene investire in azioni Google Alphabet ? Confronto piattaforme
Di seguito presentiamo un riassunto tabellare dei diversi canali attraverso i quali è possibile investire in azioni Google Alphabet. Sono paragonati fianco a fianco i pro e contro dei CFD, dell’acquisto di azioni reali attraverso i broker online o ancora attraverso i canali più tradizionali come banche e Poste Italiane.
Caratteristiche | Broker CFD | Broker DMA | Banca e Posta |
---|---|---|---|
Commissioni: | Spread variabili e 0 commissioni fisse | Spread fissi + variabili (con eToro zero costi di carico) | Commissioni di transazione e sul totale investito |
Investimento minimo: | 0,1 azione | 100€ | Variabile (almeno 1.000 euro) |
Analisi tecnica: | Disponibile | Disponibile | Disponibile sulle piattaforme trading professionali |
Investire al ribasso: | Disponibile | Non disponibile | Non Disponibile |
Conto demo: | Disponibile | Disponibile | Non Disponibile |
Formazione: | Disponibile | Disponibile | Disponibile su FinecoBank |
Script intelligenti: | Sono disponibili EA su Metatrader. | Non disponibile | Non disponibile |
Leva finanziaria: | Fino a 1:5 | Non Disponibile | Non Disponibile |
Approfondimenti: | Migliori broker CFD | Migliori broker DMA | N.d. |
Confrontando con attenzione tutte le opzioni a disposizione, risulta evidente il vantaggio competitivo del trading di CFD e azioni reali attraverso i broker online. Sotto ogni punto di vista che abbia un impatto concreto sui numeri di un investitore, queste due strade sono le più convenienti.
Previsioni sulle azioni Google Alphabet 2025
Alphabet, al pari delle altre Big Tech, ha tutte le carte in regola per un 2025 positivo. La società si sta dimostrando molto attiva nel cercare di ottimizzare i costi, avendo licenziato oltre 20.000 dipendenti lo scorso anno. Google sta anche cercando di mantenere il passo di Microsoft nel nuovo trend che sembra star conquistando il mondo della tecnologia, cioè l’intelligenza artificiale.
A prescindere dai risultati di quest’anno, in ogni caso, le azioni Google sono prevalentemente strumenti adatti agli investitori di lungo termine. Bisogna tenere conto del fatto che i fondamentali di Alphabet come società rimangono estremamente validi a prescindere dall’andamento di un trimestre o di un anno. Per questo motivo, comprare il titolo quest’anno con un orizzonte di lungo periodo rimane una buona decisione a nostro modo di vedere.
- La risposta a ChatGPT
Con l’avvento di ChatGPT, si è parlato molto del rischio che Google potesse venire messo parzialmente da parte. Le persone possono trovare molte risposte direttamente parlando con i chatbot basati sull’AI generativa, ma questa paura si è rivelata infondata. Attualmente ChatGPT riceve meno del 5% del traffico che ogni giorno Google genera sul proprio motore di ricerca, e per tutto il primo trimestre del 2024 il numero di utenti attivi del servizio di OpenAI non è aumentato.
Se da un lato la quota di mercato desktop di Google abbia registrato una leggera flessione, quella sul mobile è aumentata, registrando, complessivamente una crescita dal 90,85% al 91,1% su scala globale (dati provenienti da Companies Market).
Nel frattempo, Google ha presentato il suo chatbot Gemini. Rispetto al primo chatbot con AI presentato dalla società di Mountain View, cioè Bard, si tratta di un modello decisamente più avanzato e che offre gratuitamente alcune delle funzionalità per le quali altri utenti pagano un abbonamento mensile a ChatGPT.
- Ottimo miglioramento dell’efficienza
Oggi Google conta circa 150.000 dipendenti, contro i 187.000 dipendenti di inizio pandemia. Il 2024 è iniziato come il 2023 con l’annuncio di nuovi licenziamenti. Da inizio dello scarso anno Google ha lasciato a casa complessivamente 12.000 persone, il 6% della forza lavoro complessiva dell’azienda. A determinare i licenziamenti del 2023 sono stati principalmente i timori legati ad una recessione economica globale, avvenuta dopo il boom delle assunzioni mentre c’era la pandemia. Nonostante i licenziamenti, l’azienda ha continuato a crescere e portare innovazione. La produttività dei singoli lavoratori è aumentata e il modo in cui si sviluppano i progetti è diventato più efficiente.
PREVISIONI 2025: Le previsioni per il 2025 continuano ad essere positive. Le società sono tornate a spendere in pubblicità online, dando ai bilanci trimestrali di Google ottimi risultati in fatto di ricavi e di utile netto. Ci sono stati ottimi risultati anche per quanto riguarda Android, che continua a fornire grandi margini grazie alle vendite in-app provenienti dal Play Store. Google diventa anche sempre più fintech, con Google Pay che sta diventando il punto di riferimento per i pagamenti con carta di credito o debito da parte di chi usa dispositivi Android.
Nel frattempo si appresta anche un periodo di tassi d’interesse in calo per le principali banche centrali, un fattore estremamente importante da sottolineare. Storicamente i periodi di tassi in calo sono stati quelli che hanno portato alla maggiore espansione del mercato della pubblicità online, dando ancora più slancio a un titolo come Alphabet.
PREVISIONI LUNGO PERIODO: Nel lungo periodo è probabile che il tasso di crescita di Alphabet inizi a stagnare, su un orizzonte di 15-20 anni. Da una parte perché la società è già molto grande e quindi ha già stabilito una presenza capillare in tutti i settori in cui opera, dall’altra perché anche delle acquisizioni di aziende esterne -per quanto grandi- possono avere un impatto limitato su un business così grande.
L’eccezione potrebbe essere l’avvento del quantum computing, cioè dei computer quantici in grado di performare a livelli altissimi rispetto a quelli dei dispositivi tradizionali. Google ha già sviluppato il computer quantico più avanzato al mondo e questa tecnologia, se portata su scala commerciale, avrebbe le potenzialità per dare un impulso molto significativo al bilancio aziendale.
Azioni Google Alphabet: il target price
Di seguito riportiamo il target price fissato dagli analisti istituzionali per il prezzo delle azioni Alphabet.
Il target price più alto e quello più basso mostrano una differenza relativamente piccola. Questo denota una certa fiducia da parte degli analisti, anche considerando che la forbice tra questi valori era decisamente più alta appena un anno fa.
Alto | Mediano | Basso |
---|---|---|
240$ | 207$ | 170$ |
Analisi fondamentale azioni Google Alphabet
L’analisi fondamentale è sempre al centro del nostro modello di analisi dei titoli azionari. Nel caso di Alphabet diventa particolarmente efficace, dal momento che la società è già operativa da anni e quindi i dati reperibili da bilancio, management e investimenti sono ormai tanti.
Analisi concorrenza Alphabet
Alphabet opera in tanti settori diversi, per cui anche i competitor sono molti. Nel mondo dei sistemi operativi, il concorrente più accanito è sicuramente Apple: in particolare con iOS per dispositivi mobili, le due aziende si spartiscono l’intero mercato dei sistemi operativi e dei marketplace di applicazioni per smartphone e tablet.
Per quanto concerne i motori di ricerca, nessun rivale compete seriamente con le dimensioni di Google. Bing e Yahoo hanno una quota di mercato minima nei paesi occidentali, mentre Baidu è il leader di mercato in Cina e Yandex lo è in Russia. Tolte queste eccezioni geografiche, Google continua a dominare la scena della ricerca.
Passando al business dello streaming di contenuti, Alphabet può contare su Youtube che mantiene un suo posizionamento di mercato molto particolare e di grande successo. Youtube contribuisce anche a espandere il business della pubblicità online per Alphabet, un business nel quale Amazon rientra tra i concorrenti (con Twitch) e Meta è la principale rivale.
Azioni Google Alphabet: prospettive di crescita
Quando una società raggiunge le dimensioni di Google, non è facile capire come continuare a crescere. L’azienda però ci sta riuscendo: di anno in anno i ricavi e l’utile netto continuano ad aumentare, con gli ultimi anni che sono stati particolarmente favorevoli grazie all’espansione dei servizi di Google Cloud. Qui sarà fondamentale fare un passo avanti rispetto ai concorrenti sull’AI generativa, un tema su cui Alphabet sta già lavorando moltissimo.
Nel lungo termine, invece, l’azienda punta su due grandi investimenti: quelli nella Google Car e nei computer quantici. La Google Car sarà un veicolo elettrico e a guida totalmente autonoma, un progetto su cui la società lavora da anni ma che presenta ancora delle sfide tecnologiche importanti prima di poter essere prodotto su scala a prezzi competitivi.
I computer quantici, invece, sono una frontiera che avrà grandi implicazioni sul mondo dell’intelligenza artificiale e del machine learning. Potenzialmente può aprire la porta alla ricerca di nuovi farmaci, nuove soluzioni architettoniche, materiali e così via. Le potenzialità sono pressoché infinite, ma anche in questo caso ci vorrà ancora tempo prima che il tutto possa diventare accessibile al pubblico.
Alphabet: Business model
Il modello di business di Alphabet è piuttosto intricato, soprattutto dal momento che la società continua a effettuare acquisizioni e investimenti in nuovi progetti. Altri, come la business unit dedicata ai social network che avrebbe dovuto sfondare con Google+, vengono invece tagliati in quanto rami poco produttivi.
Analizzare le diverse unità in cui si divide il lavoro di Google richiederebbe un intero libro: è più intuitivo, e più logico dalla prospettiva degli azionisti, ragionare piuttosto in termini di fonti di ricavi. Per esempio, la pubblicità online accorpa Youtube, il motore di ricerca Google, Google Shopping e molti altri servizi che vengono monetizzati nello stesso modo.
- Pubblicità online
La pubblicità online rappresenta oltre l’80% dei ricavi di Alphabet, anche se la percentuale è in calo per via della continua espansione delle altre unità di business. La rete pubblicitaria di Google ha pochi rivali nel mondo, arrivando a raggiungere praticamente tutta la popolazione globale.
Google permette alle aziende di farsi pubblicità all’interno del motore di ricerca, posizionando i risultati sponsorizzati nella parte più alta della pagina in base alle ricerche degli utenti. Lo stesso avviene su Youtube, dove sono disponibili anche i formati di inserzione prima e durante i video. C’è poi la pubblicità display, che permette agli inserzionisti di mostrare i loro banner su GMail e sui siti web che hanno scelto di vendere i loro spazi pubblicitari a Google.
Da ultimo, si possono comprare pubblicità all’interno di Google Shopping -il motore di ricerca per gli acquisti- e all’interno del Google Play Store. Le app sviluppate per Android possono ulteriormente affidare a Google il posizionamento di banner pubblicitari all’interno dell’applicazione. Tutto questo permette al gigante californiano di avere una presenza capillare nel mercato, un’enorme mole di dati e un pubblico di inserzionisti fidelizzati.
- Software e app
Da quando Alphabet ha acquisito Android, è diventata il player più grande per quota di mercato nei sistemi operativi per smartphone e smart TV. Questo significa anche poter contare sui ricavi del Play Store, il marketplace di applicazioni che permette di scaricare giochi e app sui dispositivi Android.
Il boom dei pagamenti da mobile ha anche permesso a Google di espandere il suo business nel ramo fintech, con Google Pay che ormai è ampiamente diventato il metodo di pagamento contactless più comune per gli utenti Android. Questo è un ottimo business, sia perché Google percepisce una commissione su ogni pagamento, sia perché può avere più dati sulle abitudini di consumo degli utenti.
Interessante anche il fatto di poter vendere servizi in abbonamento, come lo spazio di archiviazione su Google Drive o a Youtube Music. Complessivamente il business di software e app ha un peso relativamente piccolo sul fatturato, ma il margine sul venduto è molto alto.
- Hardware
Google ha iniziato ad aprirsi una porta nel mondo hardware con i Chromebook e con il Google Pixel. Si tratta, rispettivamente, di computer portatili con sistema operativo basato su Android e della serie di smartphone firmati Google. Molto interessante è l’espansione che Alphabet ha avuto in questo segmento con Google Home, l’assistente domotico intelligente che a sua volta supporta app e funzionalità extra.
Il mondo hardware rimane comunque quello su cui Google ha meno interessi. Anche quando vende dei dispositivi fisici, l’obiettivo è sempre che questi supportino i software di Google su cui la società può continuare a lungo a generare ricavi a cui corrispondono costi pressoché nulli.
- Cloud
La suite di Google Cloud è il servizio che Alphabet ha realizzato come diretta concorrenza ad Amazon Web Services e Microsoft Azure. Le tre società si contendono duramente il ruolo di leader in questo settore, che genera margini estremamente alti e continua a crescere a un tasso impressionante di anno in anno.
Rispetto al totale del mercato del cloud, Google attualmente ha una quota di mercato prossima al 9%. Circa un terzo rispetto ad Amazon e la metà di quella di Microsoft; quest’ultima, negli anni scorsi, è stata la vera stella di crescita nel mercato cloud. In ogni caso Google continua a espandere il suo business anche su questo fronte, per cui è probabile che a perdere davvero da questa concorrenza a tre siano le società più piccole.
- AI generativa
Con Bard e poi Gemini, Google è entrata anche nel mondo dell’AI generativa. Un settore con fortissime prospettive per il futuro e che può portare a prospettive economiche davvero importanti per Google. Bisogna ancora colmare la distanza con OpenAI e Microsoft, ma Google non è una società che si lascia distanziare dalla concorrenza.
Google Management
I due fondatori di Google, Larry Page e Sergey Brin, hanno un ruolo ormai marginale nell’azienda. A guidare le operazioni quotidiane è Sundar Pichai, nominato CEO nel 2015 e considerato uno degli amministratori delegati più amati e rispettati della Silicon Valley. Ad affiancarlo nelle operazioni finanziarie e amministrative è la CFO Ruth Porat, che a sua volta ricopre questo ruolo dal 2015.
Dal momento che il business della società è così tanto diversificato, sono molto importanti i manager delle singole unità di business. A guidare lo sviluppo di Youtube, ad esempio, è la CEO Susan Wojcicki; il vertice della brand strategy è invece Karen Zuccala, dimostrando tra l’altro quanto sia eterogenea la cultura aziendale di Google: molti dei ruoli più importanti nell’azienda non sono ricoperti da persone nate negli Stati Uniti né da uomini.
Alla base della filosofia di management di Google c’è sempre stato il laissez-faire, cioè il lasciare che i dipendenti siano liberi di innovare e di dare voce alla propria creatività. I team sono molto flessibili e raramente i dipendenti si trovano a lavorare a lungo sullo stesso progetto. Inoltre la società ha investito su uffici dislocati in tutto il mondo, creando spesso team misti che cooperano da continenti diversi.
Questo stile di management permette a Google di rimanere veloce e flessibile, anche oggi che la società è diventata così grande e così ricca di unità di business diverse.
Andamento storico azioni Google Alphabet
Di seguito è riportato il grafico in tempo reale delle azioni Google Alphabet, dal quale è anche visibile l’andamento storico.
Azioni Google Alphabet: approfondimenti e consigli utili
Le azioni Google Alphabet sono sicuramente tra i titoli più interessanti degli ultimi dieci anni. Tutti i titoli del FAANG hanno scritto una parte di storia dei mercati finanziari, dal momento che hanno conosciuto anni di fortissima rivalutazione e volatilità minima. Detto questo, è importante ricordare che nessuna azienda può crescere all’infinito con la rapidità dei primi anni.
Ora che le aziende del FAANG iniziano a conoscere la maturità, alcune addirittura segnando uno stallo nei ricavi, diventa più difficile pensare a una rivalutazione così importante. Si stanno gradualmente mutando in azioni value, comunque molto valide per la loro stabilità nel corso del tempo.
Quanto investire in azioni Google Alphabet?
Le azioni Google Alphabet sono uno dei titoli più stabili a cui si possa pensare, ma che comunque può ancora rivalutarsi in un modo importante. Per questo è un titolo su cui si può investire in modo incisivo, dandogli un peso superiore alla media all’interno del nostro portafoglio.
All’interno del portafoglio di TradingOnline.com, accessibile e copiabile in automatico utilizzando il broker eToro -qui per registrarsi gratis-, abbiamo assegnato alle azioni Google un peso prossimo al 5% di tutto il capitale attualmente investito. Vale la pena di segnalare che questo riguarda il profilo di rischio e l’approccio agli investimenti dei nostri analisti, e non è un’indicazione valida per chiunque.
Azioni Google Alphabet Lotto Minimo
Il lotto minimo sulle azioni Google Alphabet dipende dal broker che si utilizza per investire sul titolo. Oggi è diventato estremamente flessibile operare sul Nasdaq, per lo meno se si utilizzano gli intermediari di maggior rilevanza che possono fare leva sulla loro scala per offrire condizioni più vantaggiose.
Nel caso del trading di CFD, ad esempio, aprendo un account su Capital.com è possibile iniziare a investire su Alphabet a partire da una singola azione. Considerando che il broker ammette una leva fino a 1:5, realmente basta il 20% del prezzo di un’azione per poter iniziare a investire su Google.
Chi volesse operare direttamente sulle azioni Google Alphabet, invece, con eToro (qui il sito) ha la possibilità di farlo approfittando delle azioni frazionali. Questa forma di investimento è sempre più popolare, perché permette agli investitori di acquistare quote di una singola azione senza dover comprare il titolo per intero. In questo modo si può investire a partire da 50$ su qualunque azione presente sulla piattaforma.
Le azioni Google Alphabet sono rischiose?
Le azioni Google Alphabet, pur essendo legate al settore tech, hanno un rischio piuttosto basso. L’azienda è tra le più grandi al mondo, e il Beta dell’azione negli ultimi 5 anni è stato di appena 1.06. Il Beta rappresenta la volatilità del titolo e delle opzioni connesse, ed è uno dei migliori indicatori del rischio di investire su una certa società.
Detto questo, è importante ricordare che i risultati passati di un’azione non sono sempre indicativi del futuro. Basta pensare alle azioni Meta per accorgersi che anche i colossi del FAANG, quando riportano risultati particolarmente imprevisti nei loro bilanci, possono subire perdite importanti in poco tempo. Detto questo, è difficile pensare che la stessa sorte possa toccare alle azioni Google.
🤔 Azioni Google Alphabet: Opinioni e recensioni reali
Di seguito riportiamo le opinioni reali degli investitori al dettaglio espresse sulle fonti di discussione più attive legate ai titoli azionari. I nostri redattori si sono premurati di scremare le fonti, in modo da evitare quelle dove sono riportate truffe o opinioni con secondi fini.
Azioni Google Alphabet – Forum di discussione migliori
I forum possono essere un posto interessante dove andare alla ricerca delle opinioni di altri investitori e di analisi da parte di persone esperte. Dall’altra parte è importante ricordare che non ci sono soltanto persone qualificate: i forum, specie quando l’attività dei moderatori è bassa, possono attirare persone che spacciano le loro analisi per oro -senza basi per dirlo- e truffatori.
- Finanza Online
Ancora oggi, dopo tanti anni, il FOL (Forum FinanzaOnLine) è uno dei pochi forum attivi in cui si parla di titoli azionari in italiano. I social network hanno indubbiamente ridotto le dimensioni della community, ma rimangono ancora attivi molti utenti storici con una grande reputazione.
- Stockaholics
Forum americano molto interessante per parlare di azioni, dal momento che queste sono anche l’argomento su cui si concentra tutta l’attività della community. Inevitabile che si parli spesso anche di Alphabet, proprio in virtù della popolarità del titolo.
- Stocktwits
Un forum più recente, dove si parla in inglese, realizzato in modo simile a TradingView. Ogni azione ha una sua bacheca, dove gli utenti possono parlare del titolo aprendo nuove discussioni o rispondendo ai messaggi di altri. Complessivamente uno dei pochi forum che sono riusciti a farsi strada nascendo già nell’era dei social.
Investire in azioni Google Alphabet: vendere o tenere? La nostra opinione
Le azioni Google Alphabet rimangono ancora oggi un caposaldo per il settore tech, uno di quei pochi titoli che quando ha oscillazioni forti nell’arco di una singola giornata è in grado di trascinare il Nadaq 100 con sé. La nostra opinione non può che essere positiva, specie quando si rapportano le prospettive future del titolo al suo prezzo attuale.
Le azioni Google Alphabet hanno trascorso il post-pandemia ottimizzando la sua struttura di costi e continuando a lavorare sui suoi grandi progetti, sia emergenti che ben affermati. Ora che la società ha seriamente colmato il gap da ChtaGPT, l’unico timore concreto è che a lungo termine i motori di ricerca basati sull’AI possano togliere quote di mercato alla società. Considerando anche i passi in avanti che Google sta facendo per recuperare la distanza da OpenAI nel mondo dell’intelligenza artificiale, questo dovrebbe essere un altro anno molto positivo per gli azionisti Alphabet.
Per evitare questa situazione e mantenere comunque intatti i piani di un’entrata graduale, si può optare per un broker che non richieda commissioni sugli investimenti in Alphabet. Come abbiamo già avuto modo di spiegare, eToro -qui per la demo gratuita- è attualmente il nostro broker di riferimento per gli investimenti in azioni americane. A prescindere da volume e frequenza degli ordini, non si pagano costi né fissi né variabili per investire in Alphabet.
Considerazioni finali
È davvero difficile trovare dei motivi concreti per non ritenere valide le azioni Google Alphabet. Poche società al mondo possono vantare dei fondamentali così forti. Un alto tasso di crescita, un’ottima solidità patrimoniale, una posizione competitiva ottima nei segmenti tecnologici più rivoluzionari e una quota di mercato dominante – specie con Android e Google – in quasi tutti i mercati geografici mondiali. Per gli azionisti che cercano ritorni interessanti a lungo termine a fronte di rischi contenuti, le azioni Google Alphabet sono indubbiamente da considerare.
Nessun investimento in azioni, nemmeno in un colosso come Google, si può dire completamente privo di rischi. Al tempo stesso, Alphabet presenta esattamente tutte le caratteristiche che un’ottima azione da comprare dovrebbe avere. Non è un titolo che può raddoppiare il valore dall’oggi al domani, ma è un’ottima azione da mantenere sul lungo termine.
Questa è l’opinione qualificata degli analisti di TradingOnline.com®, pur ricordando che le nostre analisi non rappresentano consulenze o consigli di investimento. Ricordiamo infine che la nostra redazione gestisce un proprio portafoglio su eToro (nome utente: tradingonlinecom), grazie al quale è possibile copiare in automatico i nostri investimenti e quelli di decine di migliaia di altri investitori.
FAQ Azioni Google Alphabet: domande e risposte frequenti
Conviene investire in azioni Google Alphabet?
La nostra opinione, basata soprattutto sull’analisi del valore intrinseco di Alphabet, è che convenga investire sul titolo in questa fase storica. I ribassi dello scorso anno permettono di comprare il titolo a un prezzo molto interessante.
Come investire in azioni Google Alphabet?
Per investire in azioni Alphabet ci sono diverse opzioni: i CFD, per le operazioni di natura più speculativa, oppure l’investimento DMA sulle azioni reali. Quest’ultima è la scelta più raccomandata per fare investimenti orientati al lungo termine.
Che differenza c’è tra Alphabet e Google?
Alphabet è la parent-company che detiene Google e varie altre società dello stesso gruppo. Queste includono, ad esempio, Youtube, Verily e DeepMind.
Quali sono le previsioni sul titolo GOOGL nel 2024?
Il target price medio fissato dagli analisti, in questo momento, è di 202$. La previsione di TradingOnline.com è invece di 198$, ma molto dipenderà da una possibile recessione e dai suoi effetti sulla spesa delle aziende in pubblicità online.
Dove sono quotate le azioni Google?
Le azioni Google sono quotate sul Nasdaq dal 2004. A oggi, il ritorno ottenuto dagli investitori che hanno comprato il titolo durante la IPO è stato di oltre 40 volte.
Dove acquistare le azioni Alphabet?
Per comprare azioni Alphabet vere e proprie, conviene utilizzare eToro in modo da non pagare commissioni. Per operare sui CFD, invece, i broker più raccomandabili sono Capital.com e FP Markets.
Chi è il CEO di Alphabet?
Il ruolo di CEO di Alphabet è ricoperto da Sundar Pichai, eletto a tale carica nel 2019 e già prima amministratore delegato della controllata Google.
Guide Azioni
Comprare azioni Netflix
Come si comprano le azioni Netflix? Ma soprattutto quali sono le migliori piattaforme sulle quali fare questo tipo di operazione? Ecco una breve guida redatta dalla nostra redazione.
Con oltre cinque milioni di abbonati registrati nel corso del terzo trimestre 2024, Netflix sembra essere uscita completamente dal tracollo che aveva registrato nel 2022. La società ha battuto le stime degli analisti su fatturato e utile, oltre che sulla sottoscrizione di nuovi abbonamenti. Questi ultimi non sembrano essere stati penalizzati da alcuni ritardi nella programmazione, determinati dallo sciopero che ha sostanzialmente bloccato tutta Hollywood nell’autunno-inverno 2023. Molti analisti, ad ogni modo, ritengono che il titolo sia sopravvalutato.
Le azioni Netflix ($NFLX) possono entrare a far parte di diversi profili di portafoglio: da quelli che cercano esposizione al mondo tech, a quelli che puntano sulla nuova generazione dei media. Analizzeremo l’andamento delle azioni, passando soprattutto attraverso l’analisi fondamentale per avere un quadro il più possibile preciso su questo specifico titolo.
La nostra analisi è aggiornata a ottobre 2024, dopo la presentazione dei dati trimestrali relativi al primo trimestre dell’anno.
Principali caratteristiche azioni Netflix:
📱ISIN & Sigla: | US64110L1061 – NFLX |
🏦Dov’è quotata Netflix: | NASDAQ 🇺🇸 |
📈Capitalizzazione: | $357 miliardi circa |
⚡Sede: | Los Gatos, CA, USA |
👍Conviene comprare oggi: | Sì |
📈Target price medio Netflix: | 750$ |
👌Broker consigliati: | Capital.com / FP Markets / eToro / Skilling |
Conviene acquistare azioni Netflix (NFLX) oggi?
Sì, oggi conviene comprare azioni Netflix soprattutto se si è investitori orientati al lungo termine. La società è cresciuta moltissimo nell’ultimo decennio, arrivando a raggiungere praticamente tutto il mondo. Questo limita il potenziale di crescita per il futuro, perché il vero boom di Netflix è già alle spalle, ma al tempo stesso mette la società in una posizione molto solida. I conti sono ottimi, la redditività continua a migliorare e Netflix mantiene un ottimo margine anche per aumentare i prezzi.
C’è anche un forte potenziale residuo nei mercati emergenti, dove per il momento Netflix pratica prezzi contenuti e offre anche la possibilità di abbonarsi gratis ma guardando pubblicità. A poco a poco, migliorando l’offerta e con la crescita economica di queste nazioni, Netflix potrà sfruttare di più il potenziale economico di aree geografiche come Asia, America Latina e Africa. Inoltre la società sta puntando molto sui videogiochi, una nuova unità di business che sta attraendo un numero sempre maggiore di nuovi clienti.
Complessivamente è un’azienda che continua a produrre un’ottima redditività per i suoi azionisti, che mostra una capacità di continuare a crescere e mantenere margini elevati. Inoltre il problema della concorrenza, di cui si è parlato tanto qualche anno fa, sembra ormai aver lasciato spazio a una leadership consolidata del mercato dello streaming da parte di Netflix.
🏦Dove comprare azioni Netflix $NFLX
FP Markets – Visita la piattaforma;
eToro – Visita la piattaforma;
Capital.com – Visita la piattaforma;
Trade.com – Visita la piattaforma;
Skilling – Visita la piattaforma;
Bitpanda – Visita la piattaforma.
Le azioni Netflix sono un titolo molto popolare e che pertanto viene offerto da diversi tipi di intermediari e da altrettanti tipi di canali. Abbiamo letteralmente l’imbarazzo della scelta, tenendo conto anche dei broker bancari che offrono accesso al NASDAQ. Come sempre, bisogna assicurarsi di operare con un intermediario sicuro e che offra i costi più bassi possibili.
Analizzeremo quanto possono offrire i broker puri, che operano sul mercato offrendo servizi avanzati che vanno dalle analisi tecniche presenti già sulla piattaforma, alla possibilità di fare vendite allo scoperto (Short Selling) e dunque cavalcare trend potenzialmente negativi per il gruppo Netflix.
In aggiunta abbiamo anche Poste Italiane – seppur con un’offerta che, come vedremo più avanti, è relativamente modesta sia per possibilità di interazione, sia per la gestione corretta del nostro investimento e dei nostri ordini.
- Investire in azioni Netflix
La scelta più tradizionale è quella di investire su Netflix direttamente attraverso le azioni quotate in Borsa. Questa è la decisione più coerente per chi ha intenzione di mantenere il titolo in portafoglio a lungo termine, o comunque di fare un investimento sulla crescita dell’azienda e non una semplice operazione speculativa sulle oscillazioni di breve termine. In questo caso i broker migliori sono:
- FP Markets – Visita la piattaforma
- eToro – Visita la piattaforma
- Capital.com – Visita la piattaforma
- Fare trading su Netflix con i CFD
Una scelta alternativa è quella di operare attraverso i CFD, che si sposa meglio con le necessità di chi vuole fare trading di breve termine. I CFD permettono di accedere facilmente alla leva finanziaria e alla vendita allo scoperto, offrendo esattamente ciò che serve a un investitore interessato a fare trading sulle piccole oscillazioni che possono verificarsi intraday o nel corso di poche giornate di Borsa. In questo caso si parla dunque di operatività speculativa, anziché di strumenti pensati per gli investitori di lungo termine come le azioni vere e proprie.
Ci sono diversi intermediari che offrono la possibilità di ricorrere a CFD sulle azioni Netflix:
- Capital.com – Visita la piattaforma
- FP Markets – Visita la piattaforma
- eToro – Visita la piattaforma
- Skilling- Visita la piattaforma
- Comprare azioni Netflix in Banca e Posta
Una ulteriore possibilità è quella di investire sulle azioni Netflix piazzando un ordine presso la propria banca o attraverso Poste Italiane. Normalmente questi istituti permettono di aprire un portafoglio titoli e di comprare azioni quotate sul Nasdaq, ma con lo svantaggio notevole di pagare costi di intermediazione molto elevati. Anche le piattaforme a disposizione dei clienti sono solitamente inferiori a quelle dei broker specializzati in intermediazione azionaria online, rendendo le banche tradizionali una scelta poco conveniente. Tra le più conosciute in Italia possiamo menzionare:
- FinecoBank
- ING Direct
- Poste Italiane
Come comprare azioni Netflix
Come investire in azioni Netflix
Tempo necessario: 10 minuti
1. Registrarsi su un broker sicuro
La prima cosa da fare è scegliere un intermediario sicuro con cui investire. È sempre importante verificare l’autorizzazione Consob di qualunque servizio con cui si comprano azioni; altri elementi importanti da valutare sono i costi di intermediazione, la qualità della piattaforma e l’assistenza clienti. Il nostro suggerimento è quello di registrarsi su eToro, approfittando della possibilità di comprare azioni Netflix senza commissioni con questo broker.
2. Eseguire il deposito
Lo step successivo è aggiungere fondi sul proprio account in modo da poter procedere poi con l’acquisto del pacchetto azionario. Ogni broker ha un suo deposito minimo, che nel caso di eToro è di 50€. I metodi di pagamento supportati sono PayPal, bonifico bancario, carta di credito e di debito.
3. Cercare le azioni Netflix
Ogni piattaforma ha un suo menu o una barra di ricerca che permette di trovare gli strumenti finanziari di proprio interesse. Nel caso di eToro, utilizzando la barra di ricerca in alto al centro e scrivendo “Netflix” si può accedere direttamente alla pagina dedicata alle azioni della multinazionale dello streaming online.
4. Comprare il titolo
L’ultimo step prevede semplicemente di cliccare sul pulsante “Investi”, con il quale si accede alla schermata di conferma dell’ordine. Qui bisogna soltanto scegliere il numero di azioni da comprare, dopodiché dalla sezione “Portafoglio” si potrà monitorare l’andamento del proprio investimento.
Fornitura:
- 100€ per il deposito minimo
Strumenti:
- Computer o smartphone
- Documenti d'identità
- Prova di residenza
- Connessione a internet
Dove conviene investire in Netflix NFLX? Confronto piattaforme
Caratteristiche | Broker CFD | Broker DMA | Banca e Posta |
---|---|---|---|
Commissioni: | Spread variabili e 0 commissioni fisse | Spread fissi + variabili (con eToro zero costi di carico) | Commissioni di transazione e sul totale investito |
Investimento minimo: | 50 USD | 100€ | Variabile (almeno 1.000 euro) |
Analisi tecnica: | Disponibile | Disponibile | Disponibile sulle piattaforme trading professionali |
Investire al ribasso: | Disponibile | Non disponibile | Non Disponibile |
Conto demo: | Disponibile | Disponibile | Non Disponibile |
Formazione: | Disponibile | Disponibile | Disponibile su Fineco |
Script intelligenti: | Sono disponibili EA su Metatrader. | Non disponibile | Non disponibile |
Leva finanziaria: | Fino a 1:5 | Non Disponibile | Non Disponibile |
Approfondimenti: | Migliori broker CFD | Migliori broker DMA | N.d. |
Tramite questa schermata potremo fare una comparazione immediata di quanto viene offerto dai tre diversi canali che abbiamo oggi per l’accesso alle principali piattaforme di trading e di investimento sulle azioni Netflix. Un confronto chiaro, che ci permetterà di capire chi, dove e quando scegliere come intermediario per le nostre avventure sui mercati online.
📊Previsioni azioni Netflix
Netflix continua a essere un ottimo titolo su cui investire. La società ha ormai ampiamente dimostrato di essere la vera regina dei film e delle serie TV in streaming. Benché sul mercato, ormai da tempo, siano presenti vari concorrenti – stiamo pensando, per esempio, a Disney, Apple TV, Amazon Prime solo per fare degli esempi – Netflix ha dimostrato di avere una leadership estremamente solida.
L’azienda ha lanciato con successo il suo piano basato sulla pubblicità, è riuscita a combattere il fenomeno degli account condivisi, ed è tornata a lanciare successi che fanno parlare di Netflix in tutto il mondo. Questi erano gli obiettivi strategici della società negli ultimi 3 anni e sono stati tutti quanti raggiunti, lasciando pensare che il futuro di Netflix possa riservare altre soddisfazioni importanti per gli azionisti.
- Forti investimenti nel catalogo
Sul fronte del catalogo, la società ha iniziato ad investire sulla programmazione in diretta, in modo da aumentare i contenuti che potrà vendere agli inserzionisti. Ma non solo Netflix ha iniziato a investire nella programmazione in diretta proprio come un modo per potenziare il content che deve vendere agli inserzionisti.
Tra l’altro dopo l’impatto degli scioperi ad Hollywood nel 2023, la produzione dei contenuti dovrebbe normalizzarsi entro il 2025. Tra le uscite previste nei prossimi mesi ci sono un nuovo film “Knives Out” e il “Frankenstein” di Guillermo del Toro, tra altri titoli di rilievo.
Netflix ha messo l’accento sulla creazione di contenuti premium e sulle potenzialità di coinvolgimento degli stessi.
- Introduzione del piano gratuito
Nel 2023/24 si è visto per la prima volta il vero impatto economico del piano gratuito introdotto dalla società. Pensato per fare breccia nei mercati emergenti dove il potere d’acquisto è minore, permette di guardare pubblicità prima e durante i contenuti ma senza pagare alcun abbonamento mensile. Inizialmente molto criticato e considerato rischioso per il business dell’azienda, in realtà si è rivelata una scommessa vinta: Netflix ha ottenuto un ottimo successo sia in termini di iscritti che in termini di margini.
- Concorrenza sotto controllo
Amazon Prime Video, Disney+, HBO, Apple TV e tanti concorrenti minori: fino a due anni fa, i concorrenti di Netflix si stavano moltiplicando e soprattutto stavano diventando sempre più competitivi. Nel corso del tempo Netflix però è tornata a dimostrare la sua leadership. Passato il tempo della pandemia che ha visto moltiplicarsi gli abbonamenti ai servizi di streaming, i consumatori sono tornati a scegliere con cura i servizi per cui pagare gli abbonamenti. Nel consolidamento generale del settore, Netflix è emerso come chiaro vincitore. Ora che Disney+ ha completato l’acquisizione di Hulu è possibile che Disney torni a essere un competitor agguerrito, ma ancora lontana dai numeri di Netflix.
- Previsioni 2025: breve periodo
Le previsioni di breve termine sono positive. Netflix è riuscita a trovare il mix di ingredienti necessario per fronteggiare la concorrenza nei mercati sviluppati e per attirare nuovi clienti nei mercati emergenti. Per il resto, la prospettiva di tassi in calo nel corso dell’anno dovrebbe fomentare la domanda per i beni non essenziali. Netflix potrà beneficiare di questo trend generale, crescendo insieme all’economia.
Nel nostro aggiornamento della guida di gennaio 2024, quando il prezzo del titolo era di 468$, avevamo previsto che entro la fine dell’anno le azioni sarebbero passate almeno a quota 525$. Già a metà dell’anno il nostro target price è stato demolito, dimostrando come la rincorsa del titolo non conosca limiti al momento. I 700$ per azione non sono soltanto un target possibile, ma ormai molto probabile.
- Previsioni 2025-2030: lungo periodo
Guardando al lungo termine, le cose si mettono diversamente. Netflix rimane il servizio più utilizzato per lo streaming di film e serie TV, per cui rimarrà tra i sopravvissuti di questo boom della concorrenza. Con crescita economica in calo e tassi di interesse in rialzo, i competitor meno forti tenderanno a lasciare spazio ai player più grandi. Inoltre Netflix sta puntando su mercati nuovi, come lo streaming sportivo e i videogames, che potenzialmente potrebbero dare grandi soddisfazioni nei prossimi anni.
Azioni Netflix Target Price
Il target price delle azioni Netflix è segnato dalla volatilità del titolo. La nostra redazione vuole ricordare, come sempre, che i target price lasciano il tempo che trovano e che storicamente sono stati dei pessimi strumenti per capire la direzione dei titoli azionari.
Target Price Medio | Target Price Alto | Target Price Basso |
---|---|---|
925$ | 730$ | 550$ |
🏦Analisi fondamentale azioni Netflix
L’analisi fondamentale è parte integrante delle strategie di value investing e abbina allo studio dei valori di bilancio anche alcune digressioni sulla qualità del management, sulle prospettive future del gruppo che stiamo analizzando e considerazioni anche sulla concorrenza. Ci rifacciamo, almeno in parte, alle lezioni di Warren Buffett, l’oracolo di Omaha, che pur non avendo in portafoglio azioni Netflix, può tornarci utile per valutarne la consistenza.
Analisi concorrenza Netflix
Il settore dello streaming è diventato molto competitivo nel corso degli ultimi anni: Disney+, Discovery+, Prime Video, Apple TV e Hulu sono tutti competitor molto seri. Netflix ha la concorrenza sotto controllo, ma non può assolutamente permettersi di abbassare la guardia.
Amazon, con il suo servizio Prime Video, è il competitor più forte che il gruppo Netflix si trova ad affrontare. Un gruppo molto ricco e che si può permettere di integrare i servizi di streaming all’interno del pacchetto Prime, che prevede spedizioni gratuite per acquista sullo shop e altri tipi di vantaggi. Netflix, di contro, è più caro e non può offrire servizi integrati. Sono questi i motivi che portano in molti a ritenere che Netflix possa avere poche chance di resistere. Noi non siamo dello stesso avviso, anche se la crescita di Amazon Prime Video andrà comunque verificata nel tempo.
Anche Apple offre dei servizi di noleggio video online – senza però poter competere, neanche lontanamente, con quanto offerto da Netflix. Questo è un concorrente che riteniamo essere di poco conto e che non potrà impensierire più di tanto il gruppo. Anche se Appel dovesse penetrare nel mondo dello streaming, riteniamo che il ritardo accumulato sia ormai oggettivamente troppo per pensare di impensierire Netflix.
Disney, che con il servizio Disney+ ha iniziato a fare una concorrenza molto forte a Netflix soprattutto per via del modello di business. Disney non punta tanto sugli abbonamenti diretti, quanto sulle partnership: ci sono vari operatori di telefonia, carte di credito e siti web che offrono Disney+ come benefit a chi si iscrive al proprio servizio. In questo modo, anche se il ricavo per utente di Disney+ è inferiore a quello di Netflix, la crescita della base di utenti si sta rivelando rapida. L’acquisizione completa di Hulu permetterà anche forti sinergie tra i due cataloghi.
HBO – che è molto forte negli States ma non granché al di fuori. La debolezza di questo player sul continente europeo lascia però in una situazione relativamente tranquilla Netflix, che non dovrà preoccuparsi troppo, se non negli USA, di questo concorrente. Il settore è piuttosto competitivo – anche se ognuno sta cercando di ritagliarsi una propria nicchia – anche per ridurre il grado di concorrenza. Netflix, almeno per il momento, è in buone condizioni e splendidamente posizionata.
Netflix: prospettive di crescita
Ora che Netflix raggiunge tutto il mondo, Netflix non può concentrarsi eccessivamente sulla crescita del numero di utenti. Quello che invece può fare è concentrarsi sui margini di profitto, aggiustando i prezzi e cercando di migliorare il servizio nei mercati emergenti per puntare ad aumentare gli utenti a pagamenti. Con la società che sta investendo molto in nuovi contenuti e più in generale sull’espansione della sua offerta specifica per ogni nazione, non dovrebbe essere un problema continuare la scalata dei margini nel corso dei prossimi anni.
Netflix business model
Il business model di Netflix è stato, per anni, decisamente innovativo. È infatti entrata in un mercato che era stato dominato, fino ad allora, dalla pirateria. Complice una stretta dei principali stati, Netflix è riuscita ad imporsi con un modello a pagamento, con versamenti di abbonamenti mensili in cambio di un catalogo in costante evoluzione.
- Rotazione del catalogo
Chi ha Netflix ha motivo di continuare ad essere abbonato. Da un lato infatti vengono sempre aggiunti nuovi titoli, dall’altro invece il catalogo è di dimensioni tali da rendere pressoché impossibile l’esaurimento dello stesso da parte degli utenti. Questo permette al gruppo di avere un alto tasso di fidelizzazione dei clienti. Il che, a fronte di costi quasi infinitamente scalabili, rende il gruppo molto profittevole.
- La produzione, per differenziarsi
La scelta di entrare in campo con delle produzioni proprie ha un significato ben preciso. L’azienda sta infatti cercando di diversificarsi dai pur tanti concorrenti che hanno un’offerta simile. Per molti, le serie prodotte da Netflix sono state il motivo che ha portato alla stipula del primo abbonamento. Un meccanismo che funziona e che ha reso Netflix leader del mercato. In questo tipo di business model, è seguita a ruota da Prime Video di Amazon, che potrebbe addirittura acquisire nomi importantissimi del settore per contrastare il predominio di Netflix in questo senso.
- Business scalabile quasi all’infinito
Come è proprio di tutti i business che si basano sulla proprietà intellettuale. Ogni cliente che viene aggiunto alla piattaforma è quasi utile puro. Cosa che rende il business molto allettante finché sarà in grado di espandersi. Un business model che è proprio anche delle software house e delle altre società che si occupano di servizi online.
Netflix management
Per quanto riguarda il management, abbiamo un’azienda che è ora guidata da due CEO, ovvero Ted Sarandos e Reed Hastings. Sono i comandanti in capo dell’azienda praticamente da sempre e sono uno dei punti di forza del gruppo. Siamo a tutti gli effetti davanti ad un management che negli anni è riuscito a fare la differenza per il gruppo e che oggi è uno degli asset più importanti che il gruppo ha a disposizione. Questo è un fattore di quelli attentamente analizzati da Warren Buffett per decidere se investire su un’azione o meno. Un fattore superato a pieni voti da Netflix.
Andamento azioni Netflix in tempo reale
Di seguito è riportato il grafico delle azioni Netflix, l’andamento storico e il prezzo in tempo reale. Il grafico è presentato da TradingView, una delle migliori piattaforme di trading in circolazione.
Azioni Netflix: approfondimenti e consigli utili
Non ci fermeremo qui nell’analisi di Netflix. Indicheremo infatti anche altre fonti informative e approfondiremo quanto c’è da sapere su Netflix al di fuori delle analisi più strettamente tecniche e fondamentali. Un atteggiamento che ci permetterà di avere una conoscenza piena di quanto viene offerto da questo titolo. Un’analisi che riguarderà anche aspetti strettamente operativi, come l’inserimento di Netflix all’interno di portafogli di investimento più complessi – e secondo diversi profili di rischio.
Quanto investire in azioni Netflix?
Netflix è un grandissimo gruppo, anche se questo non vuol dire che dovremmo riservargli il 100% del nostro capitale. A seconda di quale sia la nostra propensione al rischio, dovremo allocare una certa parte del nostro capitale per questo titolo. Per il mercato azionario, rimane fondamentale avere a disposizione un portafoglio diversificato, dove si sceglie non solo per comparto, ma anche per area geografica e, cosa più importante, per tipologia di azienda.
- Quanto rischio siamo disposti a correre?
Gli investimenti azionari sono, per loro stessa natura, volatili e rischiosi. Netflix, nonostante abbia un’ottima posizione di mercato – è un titolo relativamente rischioso. Pertanto valutiamo quanto rischio siamo disposti a correre per un investimento di questo tipo. A nostro avviso in un portafoglio ben diversificato Netflix non dovrebbe superare il 5% del capitale totale, a meno di non avere una propensione al rischio molto elevata.
Warren Buffett non è diventato il re degli stock market investendo a caso. Lo ha fatto in realtà scegliendo di investire in modo molto oculato e con una gestione millimetrica del proprio portafoglio e del proprio capitale. Questo è qualcosa che dovremo tenere sempre a mente prima di investire all’interno del mercato azionario – che si tratti di Netflix o di altra azienda. Un buon Money Management è la chiave per ottenere dei risultati senza esporsi eccessivamente ai rischi.
- Minimi per investire
Non sono più una questione importante per il mondo delle azioni. Ci sono diversi broker – pensiamo ad eToro con le sue azioni senza commissioni aggiuntive, che permette di investire piccolissime somme, a partire da una singola azione, come vedremo in un successivo approfondimento. Con questi minimi, è evidente, praticamente tutti possono avere un portafoglio ben diversificato all’interno del quale inserire le azioni di Netflix.
Azioni Netflix lotto minimo
Anche se le azioni Netflix viaggiano su livelli di prezzo molto alti, grazie gli investimenti con i CFD, abbiamo la possibilità di operare senza spendere una fortuna. Sì, perché questo tipo di broker offrono anche la possibilità di operare con azioni frazionate, riducendo enormemente il minimo di investimento utile per investire nel titolo.
Così, anche nel caso in cui dovessimo avere dei capitali piuttosto ridotti per i nostri investimenti azionari, potremo operare senza alcun tipo di problema – inserendo Netflix in un portafoglio diversificato, rispettando quel rapporto del 10% che abbiamo indicato come sano e utile per azioni di questo tipo. Si tratta di minimi che possono essere inoltre abbassati ulteriormente grazie alla leva finanziaria.
Le azioni Netflix sono rischiose?
Sì, le azioni Netflix sono rischiose come tutti i titoli azionari. Non dobbiamo pertanto pensare ad un investimento semplice e che ci renderà sicuramente ricchi. Questo non vuol dire però neanche che siamo davanti ad un titolo adatto esclusivamente a chi vuole correre rischi elevati. Tutt’altro, con una buona strategia di trading potremo approfittare della bontà di questo titolo modulando il rischio.
Nel complesso, dopo la grande crescita di valore, permane la possibilità di una correzione almeno sul breve periodo, che potrebbe causare a chi ha investito non per tempo a perdere del capitale. Chi ha un orizzonte però di lungo periodo, non dovrebbe vivere con eccessivo turbamento un eventualità di questo tipo.
Netflix è un titolo che merita, nella scala specifica del rischio che va da 1 a 7, un voto complessivo di rischio di 5. Un titolo non per tutti, ma d’altronde è di mercato azionario che stiamo parlando. Un mercato azionario che è da sempre uno dei più rischiosi ai quali possiamo avere accesso. E ricordiamoci anche che, secondo la legge fondamentale della finanza, senza rischi è difficilissimo, se non impossibile, portare a casa dei buoni rendimenti.
🤔Azioni Netflix Opinioni e recensioni
Oltre alle opinioni della nostra redazione siamo pronti ad integrare in questo nostro approfondimento le opinioni di terzi, purché qualificate, che aiuteranno chi vuole muoversi su questo mercato a comprendere più a fondo la natura di questo titolo, nonché ad analizzare quanto il titolo può effettivamente offrire a chi vuole investire.
Azioni Netflix Forum migliori
Per la nostra selezione di Forum dedicati alle azioni Netflix abbiamo inserito in questo approfondimento tre diversi hub digitali che permettono di saperne di più non solo di $NFLX, ma dei mercati finanziari e azionari in generale. Sono due in lingua inglese e uno in lingua italiana – e sono dei punti fermi che dovremmo tenere a mente se vogliamo davvero occuparci concretamente di azioni Netflix e di investimenti sui mercati finanziari.
- Reddit /r/stocks
Il sub-reddit che è dedicato al mondo degli scambi azionari. Il forum dei forum, che contiene discussioni molto interessanti – intavolate da persone che investono effettivamente sui mercati. Le discussioni avvengono in lingua inglese, ma ne vale decisamente la pena. Uno dei punti fermi, in particolare per chi vuole fare investimenti sul mercato americano.
- Stockaholics
Forum dedicato al 100% al mondo della azioni, con trader che arrivano da tutto il mondo e che sono di tutte le taglie. Grande spessore delle discussioni e clima molto gioviale contribuiscono a farne uno dei migliori forum che si occupano di finanza a livello mondiale. Concentrato principalmente sulle azioni – è un forum da tenere sempre tra i preferiti, anche per qualche idea sulla composizione del nostro portafoglio.
- FinanzaOnline
Il forum di finanza più frequentato in Italia. Per quanto riguarda il mondo delle azioni americane lo riteniamo inferiore rispetto agli altri che abbiamo citato, ma è comunque un buon diversivo per chi è a caccia di hub informativi in lingua italiana. Anche qui l’ambiente è molto amichevole, una delle caratteristiche che riteniamo essere fondamentali per giudicare la qualità di un forum.
Investire in azioni Netflix: La nostra opinione
Le azioni Netflix sono i titoli di un’azienda giovane, solida e con grandissimi potenziali di profitto. Basterebbe questo a far inserire all’interno i qualunque portafoglio un titolo di questo tipo, seppure i target price siano relativamente timidi. Netflix rimane comunque un unicum nel panorama delle azioni mondiali e uno dei titoli, almeno a nostro avviso, da seguire da vicino.
L’azienda ha dimostrato di non volersi accontentare e di puntare a ben altri settori. Le produzioni inoltre crescono di valore e di qualità e sono in grado di attirare anche network offline per la loro trasmissione. Altri introiti, segno che il modo di fare le cose di Netflix può generare dei profitti importanti e rivoluzionare ulteriormente un settore che tutti ritenevano praticamente inattaccabile.
Ci sono dei rischi? Certamente sì: il titolo è cresciuto a dismisura negli ultimi anni e – come abbiamo già ampiamente riportato all’interno di questo approfondimento – la possibilità di una correzione è concreta. Per questo motivo riteniamo che il modo migliore di approcciarsi a questo titolo sia sul medio e lungo periodo. Un periodo sufficientemente ampio per permettere al titolo di sbocciare.
Il tempo, inoltre, gioca a favore di Netflix. C’è ancora una larghissima fetta della popolazione, anche nei paesi cosiddetti sviluppati, che potrà entrare all’interno del mercato dello streaming video. Aumentando il numero degli abbonati per Netflix e, conseguentemente, i profitti.
Considerazioni finali
Netflix non è più un diversivo, ma un titolo che a tutti gli effetti può entrare a far parte di qualunque tipo di portafoglio. Un titolo di grandissimo spessore e che è rappresentante di un’azienda forte – e che non è più una sorpresa. Centrale nel mondo della fruizione dei contenuti, potrà continuare a conquistare quote di mercato.
La società ha dimostrato di saper mettere alle spalle la concorrenza, di poter continuare a migliorare i suoi margini e di avere ancora ottime prospettive di espansione dell’utile netto nel corso del 2024 e dei prossimi anni.
Questa guida rimarrà il punto di partenza fondamentale dal quale sviluppare la nostra strategia di investimento su Netflix. Un titolo per tutti, ma che deve essere inserito nel giusto contesto per offrire il meglio a chi investe.
FAQ Azioni Netflix: domande e risposte frequenti
Conviene investire in azioni Netflix?
Sì, conviene investire in azioni Netflix oggi. Siamo davanti ad un titolo con ottime prospettive sul medio e lungo periodo, anche se con un periodo di relativa incertezza sul breve. Netflix è un’azienda solida e che merita l’attenzione anche degli investitori più tradizionali.
Quanto costano le azioni Netflix ora?
Le azioni Netflix si aggirano intorno ai 790$ in pianta relativamente stabile. Il titolo, lo ricordiamo, è però uno dei più volatili sul mercato e violente variazioni di prezzo sul breve sono spesso all’ordine del giorno. Sulle pagine di TradingOnline.com continueremo ad analizzare il titolo e ad aggiornare i nostri lettori sui movimenti di prezzo attesi.
Come comprare le azioni Netflix?
Abbiamo a disposizione diverse alternative. Possiamo scegliere di operare via DMA, ovvero con acquisto diretto, oppure affidarci a quanto offrono i contratti per differenza, contratti che permettono di investire su replica di prezzo e con servizi integrati esclusivi.
Dove possiamo acquistare le azioni Netflix?
Ci sono diversi broker che riteniamo essere all’altezza di questa operazione. Nell’ordine i migliori sono Capital.com, FP Markets, eToro e Skilling. Broker che offrono un’ampia scelta in termini di piattaforme trading e che integrano servizi di livello elevato, ma accessibili a tutti.
Qual è il target price sulle azioni Netflix?
Il target price delle azioni Netflix è di 665$ secondo il consenso tra gli esperti. I meno ottimisti indicano come quota possibile 450$, mentre i più ottimisti segnalano un possibile prezzo di 800$. Sono target price che verranno costantemente aggiornati dalla nostra redazione.
Quali sono le previsioni sui titoli Netflix?
Sono rialziste sul medio e lungo periodo, con un outlook più incerto per quanto riguarda il breve. Non ci saranno comunque dei grossi scossoni, a meno che non arrivino notizie, in senso buono o meno buono sullo stato di salute dell’azienda.
Le azioni Netflix sono rischiose?
Tutti i titoli azionari sono rischiosi. Nel caso di Netflix siamo davanti ad un’azienda relativamente giovane, anche se ormai in profitto da anni. I rischi, dopo una crescita di questo tipo, sono accentuati. Ma riteniamo al contempo di essere davanti ad un’azienda molto solida per quanto riguarda la crescita futura.
Guide Azioni
Comprare azioni Juventus
Non è necessario essere tifosi della Juventus per investire su questo titolo azionario. Nella guida la nostra redazione analizza se conviene o meno investire nella squadra torinese.
Comprare azioni Juventus ci permette di diventare soci (anche se in piccolo) di uno dei club sportivi più importanti del mondo, in senso patrimoniale-finanziario e di titoli conquistati nella sua storia. Una possibilità da prendere in considerazione non solo se si è tifosi della squadra di Torino.
Juventus è una squadra, ma dietro ogni squadra c’è un business. Il mondo del calcio muove miliardi di euro ogni anno, con i grandi brand come Juventus che catturano una grossa fetta del giro d’affari. La società sta però affrontando un periodo complesso a livello finanziario, mancando i ricavi provenienti dalle competizioni europee.
Nel nostro approfondimenti sul titolo $JUVE applicheremo analisi tecnica e analisi fondamentale – con studio dei target price e degli aspetti specifici su questo titolo.
Principali caratteristiche Azioni Juventus:
📱ISIN & Sigla: | IT0000336518: JUVE |
🏦Dov’è quotata JUVE: | Piazza Affari |
💰Capitalizzazione: | €1,20 miliardi |
⚡Come comprare Azioni JUVE: | Trading in CFD / Azioni Pure DMA / In banca e Posta |
👍Conviene comprare oggi: | No |
📈Target price medio JUVE: | 2,04€ |
👌Broker consigliati: | Capital.com / eToro / FP Markets |
👍Conviene acquistare Azioni Juventus $JUVE oggi?
Sono diversi le motivazioni che ci inducono a ritenere che non sia un buon momento per investire nella Juventus. Se fino a poco tempo fa il club si trovava al centro di una bufera giudiziaria relativa ai suoi bilanci, oggi sono diverse le perplessità che ruotano intorno alla società
Ricordiamo che le accuse mosse contro la società erano quelle di falso in bilancio e fatturazioni false, cosa che a novembre 2022 ha portato addirittura tutto il Consiglio d’Amministrazione a dimettersi. Per una società di qualunque tipo, questo è un forte segnale di incertezza. Nel mese di luglio 2024 la procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio degli ex vertici aziendali. Ad essere indagati sono diversi manager, tra i quali emergono diversi nomi di spicco. Alcuni filoni di indagini non sono ancora chiusi.
Sono proprio le varie indagini in corso ad accendere un riflettore sul titolo: i dati di bilancio sono essenziali per valutare un’impresa. Specialmente per chi intende comprare le azioni di Juventus come un vero investimento, non come un’operazione da tifoso, è essenziale comprendere questo tassello. Un’azione si valuta da ricavi, utili, crescita, patrimonio e flussi di cassa. Per questo le aziende quotate sono tenute ad aggiornare trimestralmente questi dati.
Se non si può contare sul fatto che i risultati di bilancio siano attendibili, non si può nemmeno valutare il titolo. Al momento la componente sportiva della squadra sembra essersi salvata dal caos che ha travolto la componente amministrativa, ma per un azionista è la parte amministrativa a fare la differenza.
🏦Dove comprare Azioni $JUVE
FP Markets – Visita la piattaforma;
eToro – Visita la piattaforma;
Capital.com – Visita la piattaforma;
Trade.com – Visita la piattaforma;
Skilling – Visita la piattaforma.
Possiamo acquistare le azioni Juventus con tramite il trading online offerto dai broker – in modalità diretta o in CFD – o tramite istituti bancari e poste.
Le azioni Juventus non sono titoli ad alta capitalizzazione, ma possiamo comunque trovarli sui listini di qualunque intermediario operi a Piazza Affari. Anche se sono molto comuni, la scelta del giusto intermediario è fondamentale – perché cambiano gli strumenti che potremo utilizzare e la qualità delle piattaforme.
- Comprare azioni Juventus con i CFD
I broker CFD sono la scelta più comune per chi vuole investire sulle azioni Juventus. Anche se il titolo è a capitalizzazione bassa, dato l’impatto culturale delle squadre di calcio, tutti cercano di includerlo, anche quando la selezione di titoli su Milano è scarsa. I CFD sono contratti derivati che seguono 1:1 il prezzo del titolo sul mercato. Grazie alla loro conformazione, possono offrire servizi aggiuntivi anche ai piccoli investitori.
Nel caso di analisi negativa per le azioni Juventus, potremo vendere short, ovvero allo scoperto, guadagnando da eventuali ribassi del titolo. In alternativa, possiamo anche sfruttare l’investimento a margine con la leva finanziaria, che in Europa può arrivare fino a 5x. Sono diversi i broker che possono offrire questo tipo di investimento:
- FP Markets – Visita la piattaforma;
- eToro – Visita la piattaforma;
- Capital.com – Visita la piattaforma;
- Trade.com – Visita la piattaforma;
- Skilling – Visita la piattaforma.
- Comprare azioni $JUVE in accesso diretto
L’accesso diretto ci dà la possibilità di acquistare le azioni Juventus effettive, senza l’intermediazione di contratti derivati. Era una pratica molto costosa fino a qualche anno fa – che oggi broker come eToro (con la sua politica zero commissioni aggiuntive) ha reso appetibile anche ai piccolissimi investitori.
Investendo sulle azioni Juventus in modalità accesso diretto ai mercati può esser conveniente – alle condizioni sopra elencate – se quanto ci interessa è puntare sempre e soltanto al rialzo. I migliori broker ad offrire questo tipo di servizi sono:
- Comprare azioni Juventus tramite banche o Poste
Tutte le principali banche – e Poste Italiane – permettono di acquistare titoli della Juventus. Una scelta che per molti è più comoda (tutti hanno un conto in banca) e fonte di maggiore sicurezza (conosciamo la nostra banca da anni). Ci sono però delle limitazioni importanti presso questi canali. Dall’assenza di buone piattaforme a quella degli strumenti di analisi tecnica.
Applicare strategie di trading con strumenti ridotti non è semplice – e si finiscono per perdere occasioni di mercato importanti. Non sono gli unici problemi per il mondo delle banche. All’interno di questo contesto i miglior intermediari sono:
- FinecoBank
- ING
- Intesa Sanpaolo
- Servizio Poste Italiane
⚡Come comprare Azioni Juventus online
Come comprare azioni Juventus senza commissioni
Durata totale: 10 minuti
1. Scegliere la piattaforma
La prima cosa da fare è scegliere un intermediario affidabile, che offra anche bassi costi di negoziazione e una piattaforma semplice da utilizzare. Un ottimo broker per comprare azioni Juventus è eToro, che permette di investire direttamente sul titolo senza pagare commissioni.
2. Eseguire il deposito
Una volta aperto l’account, per procedere con gli investimenti è necessario aggiungere del saldo. Su eToro lo si può fare con carta di credito, carta di debito, PayPal e bonifico bancario. Il deposito minimo attualmente è di 50€ e, come da leggi europee, il broker richiederà una prova della propria identità prima di poter verificare l’account e sbloccare le operazioni di deposito e prelievo.
3. Cercare le azioni Juventus
Ogni piattaforma permette di cercare i titoli al suo interno in un modo diverso, solitamente con un menu o con una barra di ricerca. Nel caso di eToro è possibile farlo semplicemente scrivendo “Juventus” nella barra di ricerca in alto; il broker restituirà immediatamente come risultato la pagina dedicata al titolo.
4. Comprare le azioni
Cliccando sul pulsante “Acquista” o “Investi”, a seconda della piattaforma che si sta utilizzando, si accede alla schermata di conferma dell’ordine. Qui è possibile scegliere la quantità di azioni da comprare, ed eventualmente è possibile anche impostare dei livelli di prezzo che se raggiunti dal titolo faranno scattare la chiusura automatica della posizione.
Fornitura:
- 100$ per il deposito minimo
- Documento d'identità
- Connessione a internet
Acquistare azioni Juventus in Banca e in Posta
Possiamo comprare la azioni Juventus anche presso la nostra banca oppure tramite Poste Italiane. Il titolo, benché a capitalizzazione non eccellente, è presente in tutti i listini delle banche che operano su Piazza Affari. Una soluzione che però, lo avevamo anticipato, è a nostro avviso da scartarsi rispetto a quanto abbiamo visto prima.
LISTINI NON OTTIMALI: perché ci sono migliaia di titoli, con il 90% e oltre che è riconducibile al mondo dei fondi di investimento, che sono spesso gestiti dalle stesse società. E che quindi presentano problemi seri di conflitto di interessi.
PIATTAFORME: pessime, e comunque anche nel migliore dei casi non al passo con i tempi. Questo purtroppo rende molto difficile stare in pari con chi sceglie i broker per il trading online. Avremo maggiore difficoltà in termini operativi, anche se siamo dei principianti.
COSTI ESORBITANTI: anche sulle azioni italiane. Il trading online non prevede commissioni fisse, mentre la stragrande maggioranza delle banche, purtroppo, continua a farci pagare sia un fisso, sia una percentuale variabile su quanto abbiamo investito. In particolare per i piccoli e piccolissimi investitori, il confronto è impietoso.
Dove conviene investire in Juventus? Confronto piattaforme
Il confronto piattaforme di TradingOnline.com ci aiuterà a scegliere l’intermediario più utile per i nostri investimenti sulle azioni Juventus. Li abbiamo divisi per servizi, per commissioni e per presenza di strumenti di analisi del trend.
Caratteristiche | Broker CFD | Broker DMA | Banca e Posta |
---|---|---|---|
Commissioni: | Spread variabili e 0 commissioni fisse | Spread fissi + variabili (con eToro zero costi di carico) | Commissioni di transazione e sul capitale investito |
Investimento minimo: | 1 azione | 50 USD | Variabile (almeno 1.000 euro) |
Analisi tecnica: | Disponibile | Disponibile | Disponibile sulle piattaforme trading professionali migliori |
Investire al ribasso: | Disponibile | Non disponibile | Non Disponibile |
Conto demo: | Disponibile | Disponibile | Non Disponibile |
Formazione: | Disponibile | Disponibile | Disponibile su FinecoBank |
Script intelligenti: | Disponibili EA su Metatrader. | Non disponibili | Non Disponibili |
Leva finanziaria: | Fino a 1:5 | Non Disponibile | Non Disponibile |
Approfondimenti: | Migliori broker CFD | Migliori broker DMA | N.d. |
I broker CFD e in accesso diretto con il trading online sono superiori, su tutte le specifiche, a quanto proposto dagli intermediari bancari e dalle poste. I motivi che dovrebbero portarci ad una scelta diversa in questo senso sono oggi residuali – e inapplicabili alla maggioranza degli investitori e risparmiatori.
📊 Previsioni Azioni Juventus 2025
Le previsioni sulle azioni Juventus per il breve termine sono negative. A preoccupare sono principalmente le inchieste che non si sono ancora chiuse e il loro potenziale impatto nel futuro immediato. Il titolo potrebbe arrivare a quota 3,00-3,15€ se le cose dovessero procedere male dal punto di vista giudiziario. Bisogna ricordare che un processo così complesso richiede tempo per arrivare a termine, e come stabilito dalla Costituzione tutti gli imputati rimangono innocenti fino a prova colpevole.
- I fattori importanti per Juventus e il suo titolo
Juventus è una società sportiva, che vede i suoi introiti legati a tre tipi di entrate: ricompense per campionati e partecipazioni a competizioni internazionali, merchandising e stadio, nonché diritti TV. I fattori per il raggiungimento o meno dei target price ruotano tutti intorno a questa triade.
- Previsioni di lungo periodo JUVENTUS
Le previsioni di lungo periodo parlano di un target price superiore a 1,30€. Si tratta del prezzo a cui la società era valutata nel 2018, prima di tutta l’inchiesta PRISMA e del caos nel Consiglio di Amministrazione. L’azienda ha bisogno di recuperare la sua credibilità presso gli investitori dopo lo scandalo finanziario, ma è una strada in salita.
Prima di tutto, bisognerà fare chiarezza. Più di ogni cosa i mercati detestano l’incertezza, e oggi è molto incerta la situazione di Juventus. Non si potrà fare una vera valutazione dell’azienda prima di sapere se i conti siano stati ritoccati e per quanto, né si potrà sapere se seguiranno delle sanzioni che peseranno ulteriormente sulle casse del club. Il problema è come sempre che i tempi della giustizia in Italia sono estremamente lunghi, per cui è da anni ormai che si attende un verdetto finale su una vicenda che ormai sembra persino quasi dimenticata.
Azioni Juventus Target Price
Il Target Price Medio per le azioni Juventus è fissato a 2,04€ – con un solo analista istituzionale che ha espresso la sua previsione. Il target price è storicamente stato un indicatore poco affidabile persino nei casi delle società su cui sono disponibili decine di prevision. Considerando che per le azioni Juventus è disponibile la copertura di un solo analista, risulta un elemento davvero di poco conto.
Con tutta l’incertezza che ruota intorno alla Juventus in questo momento, è davvero difficile poter definire un target price preciso sul titolo. Se questo tipo di raccomandazione è già di per sé poco affidabile in generale, con due soli analisti ad aver fornito la propria opinione il target price fissato per Juventus diventa ancora meno credibile.
Alto | Mediano | Basso |
---|---|---|
2,36€ | 2,04€ | 1,73€ |
🏦Analisi fondamentale Azioni Juventus
L’analisi fondamentale delle azioni Juventus è diversa da quella dei titoli classici quotati in Borsa. Le società sportive, almeno in parte, rispondono a logiche differenti. Juventus è una delle poche società italiane (ed europee) ad essere quotate in borsa, nonostante il settore muova miliardi di euro ogni anno – segnale anche questo della specificità del mondo del calcio.
Analisi concorrenza Juventus
L’analisi della concorrenza della Juventus è di tipo sia finanziario, sia sportivo. Sono poche le società ad essere già quotate in borsa – con in Italia soltanto A.S. ROMA e S.S. Lazio ad aver intrapreso la stessa strada.
A livello europeo si muove qualcosa in più, con squadre come il Borussia Dortmund, Celtic, Arsenal, Manchester United che sono quotate presso i mercati finanziari dei rispettivi paesi. E sono soltanto queste le società che possiamo mettere in comparazione finanziaria con la Juventus.
Sul piano sportivo, oltre alle società italiane già citate, $JUVE dovrà vedersela anche con Milan, Atalanta, Inter e Napoli per la lotta ai primi posti del campionato, e in ambito europeo, dovrà cercare di mantenere saldo il suo posto tra i 16 club più importanti d’Europa che lottano per la Champions League e per vincere l’Europa League.
La concorrenza c’è – anche se nel calcio non contano soltanto i risultati, ma anche il blasone – con un collegamento tra numero di tifosi e risultati di breve periodo che è blando.
Juventus: prospettive di crescita
Le prospettive di crescita delle azioni Juventus sono legate allo stato di salute del club e dei suoi introiti. Un destino che è in parte maggioritaria nelle mani della squadra, con un’incognita esterna che è invece collegata al recupero di quando perso a causa del COVID.
- Digitalizzazione delle squadre calcistiche
Oggi sono brand a tutti gli effetti e possono guadagnare da settori come gli e-sports, così come dal mondo delle criptovalute – con Juventus che ha già creato il suo “fan token” per aggiungere una nuova fonte di ricavi. Lo sfruttamento massimo delle potenzialità commerciali e digitali del brand è uno dei canali più forti per il club.
- Risultati sportivi
Per un club che negli ultimi anni ci aveva abituato a vincere, almeno in Italia, a mani basse. Ultimamente, però, la squadra non è più riuscita a raggiungere il primo posto è stato un duro cambio di passo.
Tra premi e quote partecipazione, i risultati che verranno raggiunti in Italia e in Europa saranno fondamentali per la crescita del titolo nel breve e nel medio periodo. Chi compra oggi azioni Juventus si aspetta dei risultati migliori rispetto a quelli dell’ultimo anno.
- Legame con gli Agnelli: da rivalutare
Siamo lontanissimi dal calcio degli anni ’80. Da un lato siamo certi del fatto che la famiglia Agnelli non sia più disposta a farsi carico di spese faraoniche non sostenute da incassi altrettanto faraonici. Dall’altro la presenza del fair play finanziario in ambito europeo non permette anche a proprietà facoltose di fare spese folli.
Il legame tra l’andamento degli affari di Exor – che è la holding degli Elkann-Agnelli – e la Juventus deve essere fortemente ridimensionato. Va ricordato anche che Andrea Agnelli, per quanto non più Presidente, rimane di fatto tra i proprietari di Exor e di conseguenza del club sportivo.
Juventus: Business Model
Juventus è una società sportiva di calcio – che è stata tra le più innovatrici in Italia anche in termini di Business Model. Le iniziative prese qualche anno fa, compresa la maggiore attenzione al bilancio e lo stadio di proprietà, hanno aiutato $JUVE ad ottenere degli ottimi risultati sui mercati e anche in ambito sportivo.
- Stadio di proprietà
Che all’estero è ormai la normalità per i grandi club, ma che in Italia vede soltanto la Juventus (e altre poche società, anche nelle serie minori). Una scelta di questo tipo permette una gestione diretta degli oneri e dei ricavi, di mantenere l’impianto sempre al top e di migliorarne la redditività. Intorno agli stadi si creano universi commerciali importanti – motivo per il quale anche A.S. Roma (con maggiore insistenza) e A.C. Milan stanno cercando da tempo di raggiungere una soluzione del genere.
- Attenzione alle nuove tendenze
Dalle criptovalute e fan token al calcio femminile, passando anche per gli e-sports. La gestione delle attività diverse dal calcio maschile, per quanto meno redditizie, sono qualcosa sulle quali la Juventus punta in modo deciso.
- Gestione famigliare, ma non troppo
Juventus fa rima con Agnelli. E anche oggi, dopo la morte dell’avvocato (e dopo avventure finite male) a guida del club c’è uno dei rampolli della famiglia più importante di Italia. Andrea Agnelli, del quale parleremo nel capitolo dedicato al management, è un osso duro, che ha reso il club moderno, pur attirandosi qualche antipatia. Malgrado le dimissioni del consiglio di amministrazione che hanno seguito le accuse della Procura di Torino, la famiglia Agnelli continua a mantenere un forte controllo sul destino della Juventus.
- Tra i grandi club d’Europa
Anche se una sorella minore, anche per via di risultati in Europa non sempre entusiasmanti. Juventus rimane comunque una squadra conosciuta in tutto il mondo, con tantissimi tifosi anche fuori dall’Italia e un brand spendibile anche per la crescita economica del club.
Juventus: management
Il management della Juventus è da sempre legato alla proprietà della famiglia Agnelli. Alla guida del club, dopo le dimissioni dell’intero Consiglio di Amministrazione, troviamo comunque ancora Maurizio Scanavino.
Ora sembra che John Elkann sia interessato a una gestione più attiva del club, soprattutto attraverso la scelta di uomini di sua fiducia nel prossimo capitolo del management.
💰Azioni JUVE: quotazione in tempo reale e andamento storico
Le azioni Juventus sono in discesa rapida, mentre continuano i risultati ancora negativi sul fronte del profitto. Alleghiamo il grafico in tempo reale che ci permetterà di seguirne le evoluzioni minuto per minuto.
L’analisi del grafico non deve essere base per decisioni di investimento. Vanno sempre applicati gli strumenti dell’analisi tecnica, se quanto ci interessa è il trend atteso.
Azioni Juventus: approfondimenti e consigli utili
Aggiungiamo approfondimenti e consigli utili sulle azioni Juventus – che esulano da quanto abbiamo visto con analisi tecnica e fondamentale. Consigli che ci permetteranno di inserire in percentuale corretta le azioni $JUVE all’interno del nostro portafoglio e a comprendere i rischi.
Quanto investire in Azioni Juventus?
Juventus si è dimostrato un titolo relativamente stabile. Tuttavia riteniamo che non si dovrebbe superare il 15%. Una percentuale comunque alta per un titolo a bassa capitalizzazione e che dipende molto da fattori esogeni.
- I risultati sportivi contano tanto
I risultati sportivi sono tutto. Parafrasando un celebre dirigente della Juventus: “Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta”. Questo è valido anche per gli introiti. Chi arriva primo aumenta a dismisura i suoi guadagni – e può coprire le folli spese per l’acquisto e gli stipendi dei calciatori.
- L’1% è sufficiente
Una buona diversificazione in un comparto diverso da tutti gli altri. Un comparto che ha pochi rappresentanti in borsa. Difficile però salire sopra questa soglia con un portafoglio equilibrato. Anche per un fan sfegatato, riteniamo che non bisognerebbe investire più del 1% del proprio capitale su una società che manifesta questo livello di volatilità e incertezza.
- Prospettive di crescita
Difficile dire quali siano le prospettive per la Juve nel lungo termine. A pesare sul destino della società sono le varie pendenze giudiziarie ma anche le future mosse di Exor, l’azionista di riferimento.
Azioni Juventus lotto minimo
Il lotto minimo per investire sulle azioni Juventus è di 1 singola azione. Dati i costi ridotti dell’investimento, è un minimo alla portata di tutti. Faranno poi fede i minimi per aprire un account – che sono comunque bassi e accessibili a tutti.
Azioni Juventus: vendere o tenere?
In questo momento ci sentiamo di dire che sia meglio vendere le azioni Juventus. Le opinioni di TradingOnline.com® rappresentano esclusivamente i pensieri della redazione e non sono da intendersi come raccomandazioni d’investimento. Detto questo, abbiamo i nostri motivi per pensare che non sia un buon momento per investire sul club:
- Ci sono forti incertezze sul futuro della società e dell’eventuale nuova proprietà;
- Il club non sta più performando agli stessi livelli del periodo 2013-2021;
- Più in generale, il mondo del calcio sta affrontando non pochi problemi con debiti e interesse in calo.
A tutto questo si somma il fatto che la Juventus si trovi a fare i conti con un contesto economico segnato da alti tassi d’interesse e un’economia europea che sta crescendo molto poco. Le stime della Commissione Europea, nuovamente tagliate a settembre 2023, prevedono una crescita dello 0,8% nel 2023 e del 1,3% nel 2024. Anche per una società con dei bilanci sani, tassi alti e crescita bassa sarebbero un problema; per una società indebitata e con seri dubbi sulla trasparenza finanziaria, il problema non fa che peggiorare.
🤔Azioni Juventus: Opinioni e recensioni
Le opinioni e le recensioni sui titoli Juventus chiudono il quadro del nostro approfondimento. Da quello che pensa la nostra redazione, fino ai migliori forum che si occupano del comparto. Informazioni aggiuntive che possono essere cruciali per chi sta valutando se investire sulle azioni Juventus o meno.
Azioni Juventus migliori forum di discussione
Il calcio non è molto popolare nel paese più forte a livello finanziario, gli Stati Uniti. Trovare forum internazionali che si occupano, anche saltuariamente, di questo titolo, può essere difficile. Abbiamo comunque selezionato forum italiani e non per saperne di più sulle azioni Juventus. A caccia di altri trader che come noi vogliono investire in $JUVE.
- Borse.it
Il forum di riferimento per tutti i titoli quotati a Piazza Affari. Istituzionale, con ottimi investitori che partecipano ogni giorno e qualche tifoso, finanziariamente parlando, di Juventus FC.
- FinanzaOnline
Il forum italiano più frequentato in campo finanziario non poteva assolutamente mancare dalla nostra selezione. Anche qui la discussione non può che essere al 100% finanziaria. Da seguire sempre.
- Investing.com
Nella sezione dedicata alle quotazioni troviamo anche un servizio di chat utile per scambiarsi opinioni. Cerchiamo di separare le fisse per il calcio di alcuni internauti dagli aspetti più finanziari.
- VecchiaSignora
Per la prima volta nella nostra storia inseriamo un forum non finanziario. Ma Juventus è società sportiva – e le ultime chicche (che potrebbero anche muovere il mercato) si trovano spesso sui forum frequentati dai fan più sfegatati. Per questo segnaliamo VecchiaSignora, il forum storico dei tifosi bianconeri.
- EliteTraders
La provenienza britannica di molti utenti apre alle discussioni sul mondo del calcio e delle relative azioni. Il migliore, internazionalmente parlando, per discutere di azioni Juventus e delle nostre prossime mosse di mercato.
Investire in Azioni JUVE: la nostra opinione
In questo momento riteniamo che non ci siano i presupposti per un buon investimento in azioni Juventus. Almeno fino a che non saranno concluse le indagini e non sarà chiaro quale sarà il futuro della società, i rischi sono eccessivi. L’unica prospettiva interessante è la possibilità che il club venga venduto, cosa di cui si sta parlando, il che porterebbe a una OPA. In questo caso potrebbe essere offerto un prezzo interessante agli azionisti, ma è una speranza sottile a cui aggrapparsi.
Con i bilanci che vedono alto indebitamento e scarsa redditività, senza considerare il rischio che i bilanci stessi non siano autentici, ci sono troppi problemi per poter pensare di comprare azioni Juventus in questo momento. Inoltre il club non sta più dominando le competizioni italiane, non è ancora riuscito a raggiungere i massimi obiettivi in Europa, e l’interesse per il calcio sta diminuendo. Soprattutto tra i più giovani, oggi ci sono molte forme di intrattenimento alternative; al tempo stesso fare calcio costa sempre di più, con ingaggi e cartellini che diventano sempre più cari anche per via della concorrenza di club cinesi e medio orientali.
Considerazioni finali
I buoni investimenti si basano sui fondamentali delle società. I dati fondamentali più importanti sono quelli di bilancio. Se non si può confidare nel fatto che i dati di bilancio siano attendibili, allora non ci sono nemmeno le basi per poter fare una valutazione della società. Con questo, ovviamente, non stiamo dicendo che i conti siano stati truccati: spetta alla magistratura stabilire eventuali responsabilità. Già ora però sappiamo che esiste il dubbio che ci siano stati dei problemi, ed è sufficiente per non portarci né a comprare il titolo né a esprimere un giudizio positivo.
Anche se il nostro cuore dovesse essere bianconero, bisogna sempre pensare con la testa e affrontare il titolo con un atteggiamento finanziario e razionale, valutando tutti gli aspetti che abbiamo elencato in questo nostro approfondimento sulle azioni Juventus. Titolo non solo per tifosi, ma anche per chi cerca diversificazione vera all’interno del proprio portafoglio.
FAQ Azioni Juventus: domande e risposte comuni
Conviene investire in azioni Juventus?
No, oggi ci sentiamo di dire che non convenga comprare azioni Juventus. La società continua a essere nel mirino della magistratura per l’indagine sui conti truccati, cosa che potrebbe rivelare seri problemi nei bilanci depositati da Juventus negli scorsi anni. Questo potrebbe voler dire conti compromessi per l’azienda e un serio rischio di svalutazione del titolo.
Quanto costano le azioni Juventus?
Il prezzo oscilla da tempo intorno a 2€. Anche in concomitanza del calcio estivo e degli acquisti di calciomercato, difficilmente il prezzo riuscirà a muoversi. I target price che indichiamo della guida potrebbero essere raggiunti a stagione in corso e inoltrata.
Qual è il target price delle azioni Juventus?
Il Target Price Medio delle azioni Juventus è di 2,04€, e oggi il coverage è fornito da un singolo analista istituzionale. L’assenza di una copertura capillare da parte degli analisti si aggiunge ai problemi tipici del target price, storicamente considerato un numero poco attendibile.
Quali sono le previsioni sulle azioni Juventus?
Le previsioni sono ribassiste, soprattutto dopo che l’indagine PRISMA ha portato alla dimissione del CdA e a seri dubbi sulla credibilità dei bilanci depositati negli scorsi anni.
Dove acquistare azioni Juventus?
Possiamo acquistare le azioni Juventus presso tutti i migliori broker per il trading online. Nella nostra guida abbiamo scelto eToro e Capital.com, che offrono accesso a grandi piattaforme trading, oltre che a costi bassi e listini molto forniti anche di altri titoli.
È rischioso fare trading sulle azioni Juventus?
Sì, le azioni Juventus sono rischiose, anche se non eccessivamente volatili. Stiamo pur sempre parlando di una società a capitalizzazione relativamente bassa – e con l’incertezza dello sport che contribuisce alla difficoltà di fare piani chiari sull’espansione del gruppo. Possiamo inserire il titolo all’interno di un portafoglio ben strutturato per mitigare il rischio.
Come comprare le azioni Juventus?
Possiamo scegliere tra due categorie di broker: chi offre i contratti per differenza – e quindi anche leve finanziaria e vendita allo scoperto – oppure i broker in DMA, con meno strumenti ma costi mediamente più bassi. Nella nostra guida sono analizzate a fondo entrambi i canali.
Guide Azioni
Comprare azioni Intesa Sanpaolo
La nostra redazione ha elaborato un’analisi completa sul titolo Intesa Sanpaolo, spiegando come comprare le azioni Intesa Sanpaolo. Ma soprattutto analizzando il titolo e cercando di capire se è interessante inserirlo nel portafoglio.
Intesa Sanpaolo è il primo gruppo bancario in Italia nel settore privato, con una presenza diffusa su tutto il territorio nazionale, alla quale si accompagna anche un’importante struttura commerciale nelle assicurazioni e nell’investment banking.
Chi vuole investire sul settore bancario nazionale dovrà per forza di cose fare i conti con le previsioni e le analisi che riguardano il titolo della banca di Torino, che con una serie di fusioni e di acquisizioni durate più di un decennio oggi si impone sul mercato come gruppo di riferimento a livello nazionale.
I broker e gli intermediari finanziari che offrono accesso a questo titolo sono diversi, anche se non tutti a condizioni vantaggiose. Nel nostro approfondimento troveremo un’indicazione sui migliori canali da utilizzare, nonché una disamina tecnica e fondamentale dello stato del titolo oggi sul mercato. Tutti elementi fondamentali per chi sta decidendo di investire sulle azioni Intesa Sanpaolo. La nostra guida è aggiornata a novembre 2024 e riflette tutte le novità fino a questo momento.
Azioni Intesa Sanpaolo – Principali caratteristiche:
📱ISIN & Sigla: | IT0000072618 : ISP |
🏦Dov’è quotata ISP: | Borsa di Milano |
💰Capitalizzazione: | 68 miliardi di euro ca. |
👍Conviene comprare oggi: | Sì, guardando alla solidità degli ultimi anni |
📈Target price medio ISP: | 4,55€ |
Broker consigliati: | eToro / Capital.com / FP Markets |
👍Conviene acquistare azioni Intesa oggi?
Storicamente le azioni Intesa Sanpaolo sono sempre state volatili. Ma per il 2025 sembrano esserci delle buone prospettive, anche se rimane l’incognita dei tassi d’interesse. La società, infatti, ha battuto le attese degli analisti ed è riuscita ad archiviare i primi nove mesi del 2024 – che possono essere considerati a tutti gli effetti i migliori di sempre per l’istituto – con risultati in crescita. Le prospettive sembrano essere promettenti anche per il 2025. Intesa Sanpaolo, infatti, ha alzato il target di utile a quota 9 miliardi, un obiettivo senza dubbio superiore rispetto agli oltre 8,5 miliardi che erano stati previsti in precedenza.
In una nota l’istituto, per i primi nove mesi del 2024, ha visto un utile netto pari a 7,2 miliardi di euro e previsto a oltre 8,5 miliardi nell’intero anno.
Ricordiamo che nel biennio 2022-2023 le azioni di Intesa Sanpaolo sono cresciute fortemente grazie agli aumenti dei tassi della Bce. Nel 2024, invece, è iniziata la fase di riduzione dei tassi, che non è ancora terminata. I tagli ai tassi centrali diminuiscono il credit spread, cioè la differenza tra il costo del denaro per le banche e i tassi praticati ai clienti finali.
Anche se i dati del dei primi nove mesi 2024 sono andati molto bene, sono stati ancora condizionati dal fatto che i tassi della BCE rimangono fissi ai loro massimi storici. Oggi come oggi è molto difficile che gli utili e i ricavi possano tenere il ritmo che hanno tenuto negli ultimi anni.
La nostra opinione riflette esclusivamente le idee della redazione di TradingOnline.com® e non va interpretata come una consulenza d’investimento o un consiglio finanziario.
🏦Dove comprare azioni Intesa Sanpaolo
FP Markets – Visita la piattaforma;
eToro – Visita la piattaforma;
Capital.com – Visita la piattaforma;
Trade.com – Visita la piattoaforma;
Skilling – Visita la piattaforma;
Bitpanda – Visita la piattaforma.
Possiamo scegliere diversi canali per comprare le azioni Intesa Sanpaolo. Il gruppo è tra quelli con maggiore capitalizzazione all’interno della Borsa Italiana e qualunque intermediario proponga i titoli di Piazza Affari, include anche la possibilità di investire su ISP. I canali più importanti che abbiamo a disposizione sono i CFD, ovvero i contratti per differenza, oppure l’accesso diretto con l’acquisto di azioni. Ci sono differenze consistenti tra quello che viene proposto dal primo o dal secondo canale. Cosa che sarà oggetto della prima indagine del nostro approfondimento.
- Comprare azioni reali Intesa Sanpaolo
La via più diretta per investire su ISP è farlo comprando le azioni della società, che sono quotate sia su Borsa Italiana che a New York. Questi sono i migliori broker per comprare azioni di Intesa Sanpaolo:
- FP Markets – Visita la piattaforma;
- eToro – Visita la piattaforma;
- Capital.com – Visita la piattaforma;
- Trade.com – Visita la piattoaforma.
Comprare le azioni vere e proprie permette di diventare a tutti gli effetti soci di Intesa Sanpaolo, ricevendo i dividendi che spettano di anno in anno. Si tratta del modo più indicato per esporsi all’andamento della società nel lungo termine.
- Comprare Azioni Intesa Sanpaolo con broker trading online CFD
Il trading online tramite CFD è diventato, soprattutto negli ultimi tempi, molto popolare tra i piccoli e medi investitori. È una modalità di investimento a basso costo, duttile nella strumentazione che abbiamo effettivamente a disposizione per investire, sia su Intesa, sia su altri titoli.
Il primo dei vantaggi di una soluzione di questo tipo è la presenza di vendita allo scoperto, un sistema che permette di puntare sul ribasso dei titoli che abbiamo scelto. Se il trend di breve periodo di Intesa Sanpaolo dovesse essere ribassista, con questo strumento esclusivo dei Contratti per Differenza potremo investire con profitto comunque, cosa che non sarebbe possibile invece con quanto viene proposto dagli intermediari con acquisto diretto.
In secondo luogo con questo tipo di intermediari abbiamo a disposizione anche la leva finanziaria. Uno strumento che permette di moltiplicare l’andamento delle azioni Intesa Sanpaolo, sia per i guadagni che per le perdite che derivano dal nostro investimento. ESMA, l’ente europeo che regola i mercati finanziari e gli intermediari, fissa per la leva finanziaria un massimo di 1:5, dunque un moltiplicatore di x5. Aumentano i rischi, con la leva finanziaria, ma anche le possibilità di guadagno.
Sono diversi i broker che offrono, tramite CFD, le azioni ISP:
- Capital.com – Visita la piattaforma
- FP Markets – Visita la piattaforma
- eToro – Visita la piattaforma
- Trade.com – Visita la piattaforma
I CFD sono considerati strumenti speculativi. Sono indicati per il trading sul breve termine e sulle oscillazioni intraday, ma non per gli investimenti di lungo termine.
- Comprare azioni Intesa in banca o tramite Poste
Banca Intesa Sanpaolo è uno dei titoli principali della borsa di Milano. Anche se dovessimo rivolgerci alle banche classiche, oppure a Poste, non avremo difficoltà a trovare il titolo nei listini. Tuttavia questa soluzione, che è quella classica che siamo abituati ad utilizzare se siamo investitori e risparmiatori di lungo corso, oggi non è più quella che riteniamo essere preferibile. Ci sono, almeno rispetto ai principali broker che abbiamo appena analizzato, diversi punti critici, che devono pure essere analizzati prima di prendere una decisione.
Principalmente le critiche riguardo ai servizi di trading in questione sono due. La prima riguarda i costi eccessivi, spesso di 10-20€ per eseguito, contro l’assenza di commissioni prevista da broker come eToro, Capex e Degiro per investire in azioni italiane e americane; la seconda riguarda le piattaforme, molto spesso vecchie e difficili da usare rispetto alle alternative dei broker più conosciuti.
In questo caso le opzioni più popolari sono:
- FinecoBank
- ING
- Servizio Poste Italiane
⚡Come comprare azioni Intesa
Come comprare azioni Intesa senza commissioni
Tempo necessario: 10 minuti
1. Creare un account con un broker autorizzato
La prima cosa da fare è scegliere il proprio intermediario. La nostra piattaforma consigliata è eToro, che permettono di comprare le azioni reali Intesa Sanpaolo senza commissioni e in maniera intuitiva. Rispetto ai 15-20€ di costi di intermediazione medi delle banche, è decisametne più conveniente.
2. Eseguire il deposito
Una volta aperto il conto, il passo successivo è eseguire il primo deposito: nel caso di eToro si può iniziare con 50€ e i metodi di pagamento disponibili sono carta di credito o debito, PayPal e bonifico bancario.
3. Cercare le azioni Intesa Sanpaolo
Una volta che i fondi sono depositati sul conto, tutto è pronto per acquistare il titolo. Usando la barra di ricerca posta nella parte alta della piattaforma è possibile cercare le azioni Intesa Sanpaolo e accedere alla pagina dedicata al titolo.
4. Comprare il pacchetto azionario
Cliccando sul pulsante Investi si aprirà uno specchietto dove è possibile scegliere quanto investire e se farlo in leva oppure no. Nel caso di un’operazione senza leva si andranno ad acquistare direttamente le azioni reali, mentre usando la leva si passa in automatico ai CFD.
Fornitura:
- 100$ per il deposito minimo
Acquistare azioni Intesa in Banca e Posta
Abbiamo appena visto come utilizzare i principali canali del trading online per investire sulle azioni Intesa. Rimane disponibile in aggiunta il canale bancario e quello di Poste Italiane, che offrono accesso a Piazza Affari sempre, incluso in ogni offerta di investimento. Come avevamo anticipato, però, ci sono dei problemi enormi per chi vuole utilizzare questo tipo di canali, problemi che li rendono molto meno convenienti rispetto agli investimenti con strumenti avanzati e a basso costo che i migliori operatori del trading possono offrire.
Le piattaforme: sono quasi sempre inadeguate o comunque meno ricche di strumenti avanzati, tanto per l’analisi quanto per gestire gli ordini e i portafogli complessi. Scegliendo questo tipo di canali rinunciamo a priori ad essere in pari con i migliori investitori. C’è chi utilizzerà i broker che abbiamo appena analizzato, e che avrà dunque sempre un edge importante rispetto a noi per operare sui mercati.
I costi: soprattutto se siamo dei piccoli investitori, il sistema a commissioni fisse più commissioni variabili è sempre molto poco conveniente per chi investe in azioni. Le commissioni fisse finiscono per avere un impatto enorme sul nostro capitale e anche sui nostri eventuali profitti.
Il portafoglio: banche e Poste vantano migliaia di titoli, ma con una distribuzione in termini di mercato ampiamente rivedibile. Questo vuol dire rinunciare alle opportunità, che i broker per il trading online offrono, che possono presentarsi su mercati esotici, come possono essere quelli del lontano oriente. Laddove questo tipo di prodotti dovesse essere presente, potremmo comunque acquistarli soltanto a fronte di commissioni più alte. Le chance per una composizione ideale del portafoglio, per chi sceglie questo tipo di intermediari, si affievoliscono.
🤔Dove conviene investire in Intesa Sanpaolo? Confronto piattaforme
Per rendere più facile la scelta a chi vuole investire sulle azioni Intesa con il canale giusto, riportiamo qui una tabella che mette a confronto tutte le caratteristiche principali di broker CFD, broker DMA e anche degli intermediari bancari e postali. Così sarà più facile, per chi vuole investire nel modo giusto e più consono per le proprie necessità, individuare il canale migliore.
Caratteristiche | Broker CFD | Broker DMA | Banca e Posta |
---|---|---|---|
Commissioni: | Spread variabili e 0 commissioni fisse | Spread fissi + variabili (con eToro zero costi di carico) | Commissioni di transazione e sul totale investito |
Investimento minimo: | 1 azione | 50 USD | Variabile (almeno 1.000 euro) |
Analisi tecnica: | Disponibile | Disponibile | Disponibile sulle piattaforme trading professionali |
Investire al ribasso: | Disponibile | Non disponibile | Non Disponibile |
Conto demo: | Disponibile | Disponibile | Non Disponibile |
Formazione: | Disponibile | Disponibile | Disponibile su FinecoBank |
Script intelligenti: | Sono disponibili EA su Metatrader. | Non disponibile | Non disponibile |
Leva finanziaria: | Fino a 1:5 | Non Disponibile | Non Disponibile |
Approfondimenti: | Migliori broker CFD | Migliori broker DMA | N.d. |
Dalla tabella è evidente che chi vuole investire in Intesa Sanpaolo con il massimo della duttilità in termini di strumenti, la soluzione in CFD è quella preferibile. Tuttavia non tutti hanno le medesime necessità: utilizzando questo prospetto si potrà scegliere in autonomia e libertà, quali siano i prodotti più interessanti.
📊Previsioni azioni Intesa Sanpaolo 2025
Per il 2025 la maggior parte degli analisti hanno un approccio ottimista o cauto nei confronti del titolo Intesa Sanpaolo. Equita, per esempio, è ottimista: prevede, infatti, che le commissioni possano dare un forte contributo anche nel corso dei prossimi trimestre. Equita ritiene che il margine d’interesse possa crescere dell’8% su base annua, mentre le commissioni possano aumentare del 4%.
Leggermente più cauto è l’approccio di Mediobanca Research, che ha dato un giudizio neutrale sul titolo ed un target Price di 3,50 euro. Anche se ha riconosciuto che gli risultati della trimestrale possano superare il consenso, ha messo in evidenza che il margine di rialzo del capitale sia limitato.
Rating overweight e target price a 4,20 euro: questo è il giudizio di Barclays, i cui esperti hanno sottolineato come la diversificazione delle entrate di Intesa Sanpaolo potrebbe portare ad una crescita dei ricavi superiore alle attese. La solidità del bilancio, inoltre, permette una generosa remunerazione degli azionisti.
- Rischio di recessione nell’Eurozona
Il rischio concreto di una recessione in Europa, alimentato dai dati sulla produzione industriale che vedono continui cali nell’attività economica, sta aumentando. La Germania è totalmente in stallo, tra produzione industriale in calo da oltre due anni e immobili che hanno perso oltre il 10% del loro valore rispetto ai prezzi del 2021; nel frattempo anche la Francia non riesce a crescere e le economie periferiche, come Italia e Spagna, sono sempre più soffocate dal debito. Non è una situazione positiva e non è detto che abbassare i tassi centrali sia sufficiente per stimolare l’economia.
- La politica monetaria
La Banca Centrale Europea ha cambiato rotta ed ha iniziato ad abbassare i tassi d’interesse già da alcuni mesi. Per il futuro non ci sono delle indicazioni certe, dato che le prossime decisioni verranno prese man mano, a seconda dei dati che verranno resi noti periodicamente.
L’obiettivo della Bce è quello di sostenere l’economia reale nel caso in cui fosse necessario. La vittoria di Donald Trump negli Usa apre a qualche dubbio all’orizzonte su quale possa essere la politica della Fed sui tassi oltre oceano, dato che parte della sua politica economica potrebbe determinare un aumento dell’inflazione. Questo potrebbe far cambiare la politica monetaria intrapresa dalla Federal Reserve ed avere un impatto sulle decisioni future della Bce.
- Previsioni di lungo periodo sulle azioni Intesa
A lungo termine le previsioni sono decisamente meno incerte e complicate. Intesa Sanpaolo è una società grande, stabile e che opera in un settore essenziale per il corretto funzionamento dell’economia. Tutto questo porta semplicemente a pensare che Intesa continuerà a fare il suo percorso, distribuendo una parte generosa dei profitti agli investitori.
Azioni Intesa Target Price
Di seguito riportiamo i target price indicati dagli analisti, che mostrano una forbice piuttosto ampia di previsioni per il titolo. Come sempre è importante ricordare che i target price sono solo indicativi e che raramente si riflettono in previsioni accurate sull’andamento delle azioni.
Medio | Alto | Basso |
---|---|---|
4,50€ | 4,70€ | 4,10€ |
🏦Analisi fondamentale Intesa ISP
Non possiamo soltanto occuparci di target price e di analisi tecnica quando vogliamo prendere posizione all’interno del mercato sulle azioni Intesa Sanpaolo. L’analisi fondamentale punta ad offrire un quadro, possibilmente, di medio e lungo periodo, tenendo conto degli stessi fattori che in genere Warren Buffett utilizza per il suo Value Investing. Dalla posizione di mercato alla qualità del management, passando anche per i numeri più importanti per analizzare la situazione di mercato di un gruppo bancario.
Analisi concorrenza Intesa Sanpaolo
Intesa Sanpaolo è il primo gruppo bancario italiano per presenza di sportelli sul territorio e anche per volumi intermediati. Tuttavia questo non può voler dire che non abbia concorrenza. Tutt’altro, ci sono dei gruppi molto forti che cercano di colmare il gap all’interno del settore retail e anche per quanto riguarda la configurazione di questo gruppo come banca d’affari. Il rivale storico di sempre, sia sul suolo italiano sia in Europa è sicuramente Unicredit, gruppo che ha mire espansionistiche e che – si vocifera – potrebbe addirittura tentare la scalata a MedioBanca.
In ambito europeo i principali rivali rimangono Deutsche Bank e anche Santander, nonché le diverse realtà locali con le quali il gruppo deve necessariamente confrontarsi, seppur in genere con la maggiore possibilità di avere economie di scala interessanti e di integrare prodotti su tutto il territorio europeo.
La concorrenza è agguerrita e, almeno in ambito europeo, spesso maggiormente organizzata, più liquida e con situazioni di bilancio migliori. Ma questo è un problema che è condiviso da tutto il settore bancario italiano, invischiato in una crisi pluridecennale, dalla quale è ogni giorno più difficile uscire.
Intesa Sanpaolo: prospettive di crescita
Il gruppo Intesa Sanpaolo, come la maggior parte delle banche italiane, ha prospettive di crescita moderate. Una banca di queste dimensioni tende a crescere insieme all’economia, seguendo un andamento ciclico in base all’andamento del PIL e dei tassi. Per Intesa, così come per molte altre banche, la vera prospettiva per l’aumento della redditività nel tempo è l’efficientamento dei costi. Le filiali fisiche, molto costose ma sempre meno necessarie, vengono sostituite sempre di più dall’operatività online.
Chiaramente l’espansione internazionale di Intesa Sanpaolo potrebbe portare nuove opportunità, soprattutto nei mercati emergenti in Africa e nell’Est Europa. Bisogna comunque notare che l’esposizione a paesi politicamente instabili può essere rischiosa, come dimostrano gli asset che Intesa ha dovuto eliminare dal proprio bilancio a causa del conflitto in Ucraina.
Intesa Sanpaolo: business model
Intesa Sanpaolo è una grande banca integrata, che offre tutti i servizi della banca d’affari, della banca per il privato e le imprese, delle assicurazioni e anche della gestione di capitale conto terzi. Il gruppo controlla diverse Business Unit divise per campo operativo, che nel complesso compongono il gruppo ISP.
- Banca dei Territori
È e rimarrà la parte più importante del business dell’azienda. È costituita dalle banche sul territorio a marchio Intesa Sanpaolo e anche dalle filiali del gruppo Banca 5. Con questi marchi il gruppo è presente anche all’estero.
- International Banks
Ovvero appunto le banche internazionali gestite da Intesa Sanpaolo. Al momento il gruppo è presente con questa divisione in 12 paesi, tra Nord Africa e Europa Centrale. Il gruppo non è dominante in nessuno dei paesi, ma è comunque molto rilevante soprattutto in ambito business.
- IMI Corporate
La sezione banca di investimenti, tramite la quale Intesa diventa partner globale di grandi attività, sia da fornitore di liquidità sia in qualità di partecipante ai consigli di amministrazione. È una divisione che oggi vale meno di quella retail, ma anche questa di grande rilevanza per il business model del gruppo.
- Asset management
Tramite Uerizon Capital SGR, che gestisce fondi e altri prodotti strutturati offerti direttamente a mercato. Il gruppo non è tra i più rilevanti in Europa e in Italia, ma ha pur sempre il vantaggio di poter ricorrere ad una vasta rete di vendita, che può proporre direttamente i prodotti del gruppo.
- Assicurazioni
Delle quali abbiamo già parlato poco sopra e che sono la business unit che sta crescendo di più all’interno del gruppo ISP. Fideuram, Sanpaolo VITA, RBM Salute e Assicura sono tutte parti di questa business unit. Segno che ormai anche in Italia le grandi banche sono in realtà conglomerati verticali, in grado di offrire praticamente qualunque tipo di servizio legato al denaro.
Intesa Sanpaolo: Management
Il CEO o se preferiamo l’amministratore delegato di Banca Intesa Sanpaolo è Carlo Messina, ormai dal 2013. Dopo una lunga carriera in BNL, ha proseguito al Banco Ambrosiano Veneto, per poi entrare all’interno del gruppo Intesa nel 2007. Una lunga carriera all’interno del gruppo, con successi importanti nonostante il pessimo decennio per l’intero settore bancario italiano.
Il Presidente del CdA è invece Gian Maria Gros-Pietro, nato a Torino nel 1942 e in carica dal 2016. Una guida più simbolica che operativa, ma sempre vista come ancora in momenti di incertezza. Gros-Pietro ha lavorato per Consob in passato e ha dedicato larga parte della propria carriera alla guida di grandi società italiane come Atlantia, ENI e prima IRI.
💰Valore azioni Intesa: Grafico con quotazione aggiornata in tempo reale
Il grafico deve essere sempre inteso anche come storico dei prezzi, ovvero la rappresentazione del prezzo che il titolo ha avuto nel tempo. Può essere un buon punto di partenza per la nostra analisi sulle azioni Intesa, anche se dovremo comunque applicare quanto ci viene proposto dal mondo dell’analisi tecnica per avere un’individuazione dei trend più chiara.
🔑Azioni Intesa Sanpaolo: approfondimenti e consigli utili
Abbiamo raccolto anche altri approfondimenti – meno tecnici – e altri consigli che possono aiutare chi legge ad investire nel mondo corretto sulle azioni di Intesa Sanpaolo SPA. Sono consigli che utilizziamo per operare sul mercato azionario ogni giorno e che sono una degna integrazione al materiale, tecnico e non, che abbiamo già proposto su queste azioni.
Quanto investire in azioni Intesa Sanpaolo?
Gli investimenti in azioni devono sempre essere ben diversificati. Questo vale sia per il caso del comparto bancario, di cui Intesa Sanpaolo fa parte, sia per altri comparti e altre situazioni geografiche. Dobbiamo sempre partire da questo presupposto per capire quanto capitale destinare a questo investimento.
- Massimo il 3%
Riteniamo che per un titolo sì al rialzo, ma comunque relativamente rischioso e volatile, chi non vuole correre grossi rischi debba limitarsi al massimo a circa il 3% del proprio capitale totale. Chi vuole investire di più deve sempre farlo tenendo conto del rischio che andrà ad incorporare nel proprio portafoglio. Rischio che è particolarmente alto per tutto il comparto bancario e anche per i gruppi più solidi come Intesa.
- Investire anche in asset non correlati con l’andamento dell’industria e dell’economia
Dovremo inoltre andare ad investire possibilmente con un portafoglio che includa anche asset in correlazione inversa con la salute dell’economia. L’oro è uno degli asset classici per questo tipo di diversificazione, anche se non l’unico. Negli ultimi tempi si è affermato anche Bitcoin, sebbene anche qui i rischi siano elevatissimi e non in linea con le necessità di chi vuole operare con uno stile di investimento conservativo.
- Altre banche? Quelle americane sono poco correlate
I titoli del settore bancario italiano, come quelli di Intesa, possono essere inseriti anche in un portafoglio che comprenda già titoli bancari del settore americano. Le due economie sono oggi separate come non mai e i titoli, statistiche alla mano, in correlazione molto debole. Anche se abbiamo scelto titoli come quelli di JP Morgan, oppure di Wells Fargo, potremmo pensare di investire in Intesa Sanpaolo.
Azioni intesa: vendere o tenere?
Tutti gli investimenti azionari hanno un certo grado di rischio incorporato e questo è vero anche per quanto riguarda le azioni di Intesa. Pur se siamo davanti ad un gruppo assolutamente solido e tra i migliori d’Italia, non possiamo pensare che non sia incorporato un certo livello di rischio. Rischio che dovremo tenere in considerazione e, con gli elementi che ci sono messi a disposizione dai broker, modulare e controllare.
- Volatilità di breve termine
Considerando l’incertezza riguardo alla crescita economica europea, ai tassi di interesse e al tasso di inflazione, i prossimi 12 mesi potrebbero vedere un aumento considerevole della volatilità sulle azioni di Intesa Sanpaolo. Questo non significa che il titolo necessariamente dovrebbe performare male, ma è molto probabile che ci siano alti e bassi. Inoltre le azioni Intesa partono dal rialzo molto forte avuto nel corso del 2022-23, per cui è più facile trovare delle ragioni per un trend ribassista che per un forte trend rialzista.
- Incertezza per il settore
Il settore bancario italiano rimane una grandissima scommessa per tutti gli investitori in azioni. Ci sono infatti delle difficoltà oggettive per il settore che risalgono ormai alla crisi del 2009 e che il comparto non è stato in grado di superare. Intesa Sanpaolo è sicuramente una delle aziende posizionate in modo migliore e con maggiore reach sia commerciale diretto sia in termini di banca di gestione di affari terzi. Tuttavia il settore bancario italiano rimane il grande malato d’Europa e come tale dovrà essere considerato anche per il futuro di breve e medio periodo.
- Valutazioni più basse su Borsa Italiana
Le società quotate su Borsa Italiana tendono ad avere valutazioni più basse rispetto alle loro equivalenti quotate negli Stati Uniti. Per questo società come Stellantis, Autogrill e Roma Calcio hanno deciso di abbandonare la Borsa di Milano negli ultimi anni, con l’obiettivo di spostarsi all’estero o di ritornare a essere aziende non quotate. Per quanto questo significhi che gli investitori possono comprare aziende a prezzi più bassi rispetto alle valutazioni offerte da altri mercati, è anche un fattore limitante per la crescita del valore del titolo a lungo termine.
👍Azioni Intesa Sanpaolo: Opinioni e recensioni reali
In questa sezione indichiamo ulteriori opinioni e recensioni su Intesa, sia quelle della nostra redazione, sia segnalando i centri digitali, le piazze virtuali e i forum dove possiamo discutere di azioni Intesa con altri trader, in particolare se più esperti di noi. Questo aggiungerà alla nostra visione delle azioni Intesa ulteriori elementi, utili per prendere una decisione giusta per il nostro posizionamento di mercato.
Azioni Intesa Migliori Forum
Ci sono diversi forum che possiamo utilizzare per approfondire la nostra conoscenza del titolo e per operare al meglio con le nostre strategie, confrontandole anche con quelle di chi ha maggiore esperienza e segue il titolo da più tempo. Indichiamo i 5 migliori forum per le azioni Intesa Sanpaolo, con una scelta che include anche le migliori piazze virtuali straniere.
- FinanzaOnline
È il primo forum in Italia per numero di partecipanti e per qualità delle discussioni. Dato che Intesa Sanpaolo è un gruppo bancario italiano e uno dei titoli più importanti di Piazza Affari, le discussioni sul titolo sono all’ordine del giorno. Ottimo forum, per qualunque tipo di investimento finanziario.
- Reddit /r/investing
Anche se un forum americano, questa sottosezione di Reddit si occupa anche dei migliori titoli europei. E si parla, anche se non di frequente, anche delle azioni Intesa Sanpaolo. Servirà la lingua inglese, ma avremo anche la libertà di far partire dei thread e chiedere a chi ne sa più di noi sia di borsa, sia su questo titolo in particolare.
- InvestireOggi
Altro grande forum italiano e tra quelli da più tempo attivi nel mondo degli investimenti indipendenti. Siamo davanti ad un forum che per numeri non può competere con quanto viene offerto dai primi due che abbiamo citato, ma che è comunque un’ottima integrazione per chi è alla ricerca di buone discussioni su Intesa e sul settore azionario italiano.
- Borse.it
Il più ingessato dei forum che si occupano di Borsa Italiana, ma comunque un buon punto di riferimento, soprattutto per titoli come Intesa, che da sempre sono parte degli investimenti dei cassettisti, target di riferimento di questo forum. A nostro avviso un altro forum top, di quelli da tenere sempre tra i preferiti.
- Investing
Il sito che è il riferimento mondiale per le quotazioni dei titoli ci offre anche un’ottima sezione di forum e chat per tutti i titoli presenti. Un’alternativa molto valida agli altri forum che abbiamo indicato – dove è possibile discutere di Azioni Intesa Sanpaolo con altri trader e investitori come noi.
Investire in azioni Intesa: vendere o tenere?
Intesa Sanpaolo è il primo gruppo bancario italiano e sicuramente uno dei più solidi sui quali investire. A lungo termine rimane sicuramente una buona azione per i dividendi che stacca e per la sua posizione da leader nel mercato italiano, cosa che le consentirà sempre e comunque di produrre valore per i propri azionisti nel corso degli anni.
A prescindere dai fattori di incertezza che si manifestano sul breve termine, ci sono delle forti basi per essere ottimisti sull’andamento di Intesa a lungo termine. La società ha un business grande, profittevole ed essenziale per il funzionamento dell’economia italiana. Per questo sarebbe utile considerare la possibilità di investire gradualmente su questo titolo, anziché esporsi con tutto il capitale in un unico momento.
Considerazioni finali
Investire nel settore bancario è un’esperienza unica nel suo genere e che deve tenere conto di variabili diverse da quelle che siamo abituati a considerare negli altri comparti. Con Intesa Sanpaolo siamo davanti ad un grandissimo gruppo, dai fondamentali solidi e che sta uscendo brillantemente dalla crisi. Forse la migliore scelta nel settore bancario italiano oggi.
I rischi ci sono, ma questo è vero per qualunque tipo di titolo andremo ad inserire nel nostro portafoglio. Con Intesa i rischi sono gestibili, a patto di integrare questo investimento all’interno di un portafoglio solido e ben diversificato.
Tutte le analisi sembrano, almeno per il momento, convergere. Con il titolo che ha buone prospettive di crescita sia sul breve, che sul medio e lungo periodo. I motivi di preoccupazione per l’economia italiana sembrerebbero dover lasciare spazio, almeno per le azioni di Intesa Sanpaolo, ad un cauto ottimismo, che nel settore bancario italiano ormai non vedevamo da troppo tempo.
FAQ Azioni Intesa Sanpaolo: domande e risposte comuni
Conviene investire oggi nelle azioni Intesa Sanpaolo?
Non è un momento particolarmente favorevole per investire in Intesa Sanpaolo, ma nemmeno sfavorevole. A lungo termine, essendo la più grande banca italiana, rimane un investimento che paga dividendi generosi e con un basso livello di rischio.
Come possiamo comprare le azioni Intesa?
Il modo migliore che abbiamo oggi per comprare le azioni intesa è di operare tramite Contratti per Differenza. Sono titoli che rappresentano il valore delle azioni Intesa e che offrono strumenti aggiuntivi come vendita allo scoperto e anche leva finanziaria.
Quali sono le piattaforme migliori per investire in azioni ISP?
Abbiamo scelto nella nostra guida le migliori piattaforme per investire sulle azioni Intesa Sanpaolo. Sono ad oggi FP Markets, eToro e Capital.com. Abbiamo scelto queste piattaforme tenendo conto della qualità degli strumenti, della sicurezza e anche dei minimi di investimento e dei costi. Tenendo conto di tutti i criteri utili, questi oggi sono i migliori intermediari per questo titolo.
Qual è il target price sulle azioni Intesa Sanpaolo?
Oggi il target price più alto è fissato a 4,48€, quello più basso a 3€ e il target price medio è di 3,98€.
Le azioni Intesa Sanpaolo sono rischiose?
Sì, come lo sono tutti i titoli che vengono scambiati sulle Borse. Il rischio però è relativamente semplice da modulare e nella nostra guida indichiamo diverse strategie per contenerlo, anche inserendolo in portafogli in correlazione inversa rispetto al settore bancario.
Fonti e bibliografia
- https://www.ecb.europa.eu/pub/economic-research/resbull/2019/html/ecb.rb190716~62990c3aeb.en.html
- Heider, Florian & Saidi, Farzad & Schepens, Glenn. (2019). Life below Zero: Bank Lending under Negative Policy Rates. The Review of Financial Studies. 32. 3728-3761. 10.1093/rfs/hhz016.
- Malik, Faizan & Khan, Shehzad & Khan, Muhammad & Khan, Faisal. (2014). Interest Rate and Its Effect on Bank’s Profitability. Journal of Biological and Environmental Sciences. 4. 225-229.
- Boto-García, D., Álvarez, A., & Baños Pino, J. F. (2021). The effect of Euribor on banking profitability: evidence from the Spanish banking system. European Journal of Government and Economics, 10(1), 5-29. Citation Formats
Guide Azioni
Comprare azioni Microsoft
La nostra redazione ha preparato una guida su come comprare le Azioni Microsoft, dando uno sguardo all’andamento del titolo e alle previsioni relative a questa importante società.
Microsoft sta vivendo una terza giovinezza: da gruppo storico dell’informatica che aveva perso il treno degli smartphone, oggi l’azienda fondata da Bill Gates è invece leader in diversi settori avanzati, con i profitti e la capitalizzazione che continuano a crescere.
Microsoft ($MFST) è azienda leader dei sistemi operativi per PC, delle suite da ufficio e oggi tra le prime aziende al mondo dei servizi in Cloud, oltre ad essere proprietaria di servizi esterni come Skype (per le videochiamate). La società ha finanziato OpenAI e i suoi prodotti di punta, ChatGPT e DALL-E. Oggi raccoglie quello che ha seminato dopo la presidenza di Ballmer e si conferma uno dei gruppi più importanti del NASDAQ, uno dei maggiormente capitalizzati e uno dei più interessanti per gli investitori.
Il titolo è offerto da tantissimi intermediari, sia tra quelli classici, sia dai broker più moderni, che offrono condizioni più interessanti per chi vuole investire in azioni americane. Sia che si tratti di CFD, sia che invece si decida di acquistare direttamente azioni vere e proprie.
La guida di ©TradingOnline.com aiuterà i lettori a capire dove sta andando il titolo, quali sono le migliori prospettive e i migliori intermediari, a comprendere l’analisi tecnica e fondamentale che riguarda questo titolo.
Caratteristiche azioni Microsoft:
📱ISIN & Sigla: | US5949181045 : MSFT |
🏦Dov’è quotata MSFT: | NASDAQ 🇺🇸 |
💰Capitalizzazione: | ~3.070 miliardi di dollari |
⚡ Sede: | Redmond, WA, USA |
👍Conviene comprare oggi: | Sì, sia sul lungo periodo che sul breve. |
📈Target price medio MSFT | 408$ |
Broker consigliati: | Capital.com / FP Markets / eToro / Skilling |
👍Conviene acquistare azioni Microsoft oggi?
Oggi conviene acquistare le azioni Microsoft, soprattutto per chi è orientato al lungo termine. Non solo il titolo non è più sopravvalutato come lo era nel biennio 2020-21, ma ha anche aumentato notevolmente il suo valore intrinseco in questi ultimi anni. Oggi è soprattutto interessante la grande ambizione che l’azienda mostra nel campo dell’intelligenza artificiale. Avendo investito precocemente in OpenAI, la società dietro a ChatGPT, ora Microsoft può fare leva su questa tecnologia all’interno dei propri prodotti.
Questa nuova gioventù di Microsoft sta galvanizzando l’azienda sotto ogni fronte. I suoi servizi di cloud computing rubano sempre più quote di mercato ad Amazon Web Services, anche grazie al fatto di essere particolarmente adatti proprio per lo sviluppo di software basati su AI. Dopo l’introduzione di ChatGPT all’interno di Bing e di Edge, rispettivamente il motore di ricerca e il browser di Microsoft, questi servizi sono tornati a guadagnare quote di mercato per la prima volta dopo tanti anni. Ora la prossima frontiera è Copilot+, il sistema di AI integrato nella nuova generazione di portatili lanciati dall’azienda che presto aprirà una nuova era per il mondo dei laptop.
Visto il prezzo del titolo e vista la crescita che si prospetta per i servizi di Microsoft nel corso dei prossimi anni, sembra davvero un buon momento per comprare il titolo. In generale è comunque un tipo di azione che si sposa con gli investimenti di lungo termine, per cui comprarla nel “momento perfetto” non è una variabile così importante.
🏦Dove comprare azioni Microsoft
FP Markets – Visita la piattaforma;
eToro – Visita la piattaforma;
Capital.com – Visita la piattaforma;
Trade.com – Visita la piattaforma;
Skilling – Visita la piattaforma.
Le azioni Microsoft sono tra i titoli al mondo con la maggiore capitalizzazione e sono altresì quotati sul mercato azionari più importante del mondo, il NASDAQ. Che si tratti di fare trading in maniera più speculativa, oppure di acquistare le azioni per un portafoglio orientato al lungo termine, ci sono tante soluzioni possibili anche in qualità di investitori al dettaglio.
In alternativa è altresì possibile andare ad investire tramite intermediari classici, come possono essere banche e Poste italiane. Le differenze tra le diverse alternative verranno subito approfondite: quando si investe in un titolo d’oltreoceano come Microsoft ci possono essere divergenze importanti in termini di strumenti e soprattutto di costi.
- Investire in azioni Microsoft
La scelta più classica per chi vuole investire a lungo termine è quella di comprare le azioni vere e proprie, diventando a tutti gli effetti dei soci di Microsoft. Per farlo, la strada più conveniente oggi è utilizzare un broker online: rispetto alle banche tradizionali offrono una maggiore comodità, più controllo sulle operazioni e soprattutto molti meno costi di intermediazione. I migliori broker di azioni MSFT, rigorosamente autorizzati Consob, sono:
- FP Markets – Visita la piattaforma;
- eToro – Visita la piattaforma;
- Skillling – Visita la piattaforma
- Capital.com – Visita la piattaforma.
- Comprare Azioni Microsoft con broker trading online CFD
Il trading tramite CFD sulle azioni Microsoft permette invece di accedere a un’operatività più speculativa, utile soprattutto a chi vuole fare operazioni di breve termine e speculare su piccole oscillazioni dei prezzi. Grazie alla predisposizione per essere utilizzati con leva finanziaria e per fare vendita allo scoperto, i CFD si sono affermati come la scelta di riferimento per le operazioni di trading intraday sulle azioni.
I broker che offrono le migliori condizioni per investire in CFD su Microsoft sono:
- Capital.com – Visita la piattaforma
- FP Markets – Visita la piattaforma
- eToro – Visita la piattaforma
- Skillling – Visita la piattaforma
- Trade.com – Visita la piattaforma
- Comprare azioni Microsoft in banca o alle Poste
Microsoft è un titolo storico del NASDAQ e soprattutto uno dei più ricercati anche dai risparmiatori. Per questo lo troveremo a listino praticamente su tutti gli intermediari bancari e anche da Poste. Questo però non vuol dire che una soluzione valga l’altra o che dovremo accontentarci di quanto viene offerto dalle banche. Esistono infatti criticità importanti che rendono questa modalità di investimento meno conveniente, almeno in media, rispetto a quelle che abbiamo già analizzato: costi elevati, poco controllo e piattaforme decisamente non intuitive nella maggior parte dei casi.
Ci sono comunque intermediari di questo settore che offrono condizioni migliori di altri. Noi abbiamo selezionato quelli che riteniamo meritino un maggior approfondimento:
- ING
- FinecoBank
- PosteItaliane
I gruppi qui elencati hanno condizioni migliori della media ma rimangono, almeno a nostro avviso, molto indietro rispetto a quanto viene offerto da altri broker di altri settori, soprattutto quando il titolo che ci interessa è quotato al NASDAQ e pertanto su una borsa d’oltreoceano.
⚡Come comprare azioni Microsoft
Come investire in azioni Microsoft
Durata totale 10 minuti
1. Creare un account con un broker sicuro
Il primo passaggio riguarda la scelta dell’intermediario. È essenziale che questo sia autorizzato Consob per garantire la sicurezza degli investitori: meglio ancora se offre anche costi ridotti e una buona piattaforma di trading. A nostro avviso, la scelta migliore è aprire un account su eToro per approfittare anche della possibilità di negoziare azioni Apple senza commissioni.
2. Depositare i fondi
Lo step successivo è aggiungere fondi al proprio account. Nel caso di eToro, il deposito minimo è di 50€ ed è possibile depositare utilizzando PayPal, bonifico bancario, carte di credito e carte di debito.
3. Cercare le azioni Microsoft
Normalmente le piattaforme di trading hanno una barra di ricerca con cui trovare gli strumenti di proprio interesse. Su eToro, ad esempio, scrivendo “Microsoft” nella barra di ricerca situata in alto è possibile accedere alla pagina specifica dedicata a questo titolo.
4. Comprare il titolo
Cliccando sul pulsante “Investi” si accede alla schermata di conferma dell’ordine. Da qui si può decidere quanto investire. Una volta inviato l’ordine di acquisto del pacchetto azionario, si può controllare l’andamento del proprio investimento dalla pagina “Portafoglio”.
Fornitura:
- 100€ per il deposito minimo
Strumenti:
- Computer o smartphone
- Connessione a internet
- Documenti d'identità
Investire in azioni Microsoft Online
possiamo fare trading spendendo pochi centesimi – l’impatto è enorme soprattutto per chi non è un milionario e investe capitali risparmiati, che sono di piccola o media entità.
Dove conviene investire in Microsoft? Confronto piattaforme
Caratteristiche | Broker CFD | Broker DMA | Banca e Posta |
---|---|---|---|
Commissioni: | Spread variabili e 0 commissioni fisse | Spread fissi + variabili (con eToro zero costi di carico) | Commissioni di transazione e sul totale investito |
Investimento minimo: | 1 azione | 50 USD | Variabile (almeno 1.000 euro) |
Analisi tecnica: | Disponibile | Disponibile | Disponibile sulle piattaforme trading professionali |
Investire al ribasso: | Disponibile | Non disponibile | Non Disponibile |
Conto demo: | Disponibile | Disponibile | Non Disponibile |
Formazione: | Disponibile | Disponibile | Disponibile su FinecoBank |
Script intelligenti: | Sono disponibili Expert Advisor su Metatrader. | Non disponibile | Non disponibile |
Leva finanziaria: | Fino a 1:5 | Non Disponibile | Non Disponibile |
Approfondimenti: | Migliori broker CFD | Migliori broker DMA | N.d. |
📊Previsioni azioni Microsoft 2025
Le previsioni per Microsoft in questo momento sono positive sia a breve che a lungo termine. La società ha dimostrato un’altissima capacità competitiva nello scenario tech degli ultimi anni, diversificando sempre di più il proprio modello di business fino a raggiungere l’estremo successo di ChatGPT attraverso gli investimenti in OpenAI.
Microsoft non è più un’azienda che produce unicamente dei sistemi operativi. Lo è anche, ma soprattutto oggi è diventata un incubatore di società vincenti. Dal progetto Xbox in avanti, l’azienda ha continuato ad acquisire sempre più startup e trovare giovani realtà ad alto potenziale da annettere al proprio universo. Continuando a integrare i servizi e a migliorare l’offerta complessiva. La strategia di acquisire e scalare startup ha riportato Microsoft alla ribalta.
- Crescita di Microsoft Azure
Per oltre un decennio, nel mondo del cloud computing è stata Amazon Web Services a dominare la scena. Ancora oggi questa è la divisione di Amazon che contribuisce di più all’utile netto ed è leader di mercato a livello globale. Anno dopo anno, però, Microsoft sta riducendo le distanze dal servizio di Jeff Bezos in termini di qualità, funzionalità e quota di mercato.
Attualmente il consensus degli analisti è che questa divisione continui a crescere del 30% anno su anno fino alla fine del 2025. Questa è un’ottima notizia per gli azionisti, dal momento che i dati già presentati da Amazon negli anni scorsi evidenziano quanto redditizio questo settore possa essere. Nel Q1 2017, la quota di mercato di Azure era del 13,7%. A maggio 2024, la quota è salita al 25% (Fonte: Statista). Nel frattempo la dimensione del settore è quadruplicata, per cui nel complesso i risultati di Microsoft nel mondo cloud sono aumentati di 8 volte.
- Interessante l’acquisizione di Activision
Quando Microsoft ha deciso di acquisire Activision, non tutti hanno compreso a pieno questa mossa. Activision è una delle maggiori case di sviluppo nel mondo dei videogiochi, con la sua saga di punta Call of Duty che rimane uno dei più giocati a distanza di oltre un decennio dal primo titolo. Chiaramente, dal momento che Microsoft possiede Xbox, l’integrazione non è così incomprensibile; dall’altra parte, non sembra che le sinergie siano solo legate ai videogiochi.
Quando Microsoft ha lanciato la sua prima proposta ufficiale ad Activision, il management ha subito parlato di ingresso nel business del metaverso. Una risposta veloce e soprattutto molto forte ai pieni di Meta, che posiziona Microsoft in un ruolo da pioniere in quello che potrebbe diventare la prossima grande rivoluzione tech.
- Intelligenza artificiale
Microsoft è stata la prima grande realtà a sostenere finanziariamente OpenAI, la società che ha sviluppato ChatGPT. E continua a farlo sia attraverso iniezioni di liquidità nella startup che domina il settore dell’intelligenza artificiale, sia mettendole a disposizione i server di Microsoft Azure su cui far girare i modelli di allenamento dell’AI. Grazie a questa collaborazione, Microsoft ha un grande vantaggio nel mondo dell’intelligenza artificiale e la sta integrando sempre di più all’interno dei propri servizi.
Ora l’azienda ha anche presentato la prima generazione di portatili che avranno una scheda integrata esclusivamente per l’AI, insieme al sistema Copilot+ che permetterà di eseguire programmi di intelligenza artificiale integrata direttamente dal proprio PC. Questa è una soluzione a cui la società rivale più grande nel mercato dei portatili, cioè Apple, non ha ancora nemmeno accennato.
PREVISIONI 2025: Per il 2025 confermiamo il giudizio su Microsoft. È un buon momento per acquistare il titolo: anche se tutti i nostri target sono stati raggiunti, continuiamo a ritenere che le prospettive di breve termine siano molto buone e che il titolo potrebbe arrivare a quota 450$ nel corso del 2025.
Target price
Riportiamo qui i tre target price previsti dagli analisti per le azioni Microsoft, ovvero quello alto, quello medio e quello basso – tenendo conto delle diverse risultanze delle analisi degli specialisti.
Alto | Mediano | Basso |
---|---|---|
600$ | 491$ | 450$ |
🏦Analisi fondamentale azioni MSFT
L’analisi fondamentale è l’insieme degli strumenti e delle considerazioni che possono aiutarci a valutare Microsoft – o qualunque altra azienda – sul lungo e lunghissimo periodo. Qui non si parte dall’analisi del grafico, ma piuttosto da considerazioni che spaziano dai valori di bilancio, fino all’analisi della competizione e del management.
Analisi concorrenza Microsoft
Microsoft opera in diversi settori, tutti legati al tech, ma con concorrenza multiforme in relazione a ciascuno di essi. Non esiste, come ai tempi era con Apple, un arcinemico che si occupa degli stessi settori. La competizione più accesa nei settori dove opera Microsoft va dunque valutata volta per volta e settore per settore.
- Sistemi operativi
La concorrente principale nel settore dei sistemi operativi è sicuramente Apple, che con Mac OS offre alternative a tutti gli utenti ricreativi e anche alle aziende. Ad oggi Microsoft rimane estremamente preponderante nel settore, con una penetrazione nel settore business di oltre il 90% e nel settore consumer analogo.
- Suite Office
In questo specifico settore Microsoft può essere considerata come monopolista assoluta. Sebbene esistano soluzioni Free Software come Open Office – o fatte da Apple per i suoi sistemi operativi, il dominio della Suite Office è assoluto e totale. Questo sia su PC che su dispositivi mobili. Non esiste alcun tipo di concorrenza a questo tipo di dominio Microsoft, su un settore nel quale è dominante da oltre 20 anni.
- Console
Le console di gioco sono invece un settore molto più competitivo. XBOX di Microsoft subisce in questo senso competizione di Sony, con Playstation, e anche di Nintendo. XBOX rimane comunque uno dei franchise più popolari dell’intero settore e fonte di ottimi introiti per il gruppo.
- Servizi in cloud
Anche qui la concorrenza è molto accesa, con Microsoft che deve vedersela con la dominante AWS di Amazon, nonché con i servizi offerti anche da IBM, da Google e da tanti altri grandi gruppi del settore. Microsoft è però gruppo molto apprezzato anche in questo settore e offre delle ottime prospettive di crescita.
- Intelligenza artificiale
La prima società che minaccia la leadership di Microsoft è indubbiamente Google, che con Gemini ha fatto un primo tentativo di raggiungere il livello di OpenAI -fino ad ora, senza i risultati sperati-. Samsung ha anche annunciato di voler usare l’AI sui suoi nuovi dispositivi Galaxy, mentre Apple e Amazon per il momento non hanno ancora proposto delle alternative concrete a ChatGPT. In Cina c’è Huawei che si sta muovendo nello spazio dei PC e degli smartphone con sistemi di AI integrata, mentre guardando al mondo delle startup c’è Perplexity che si sta rivelando particolarmente competitiva nell’ecosistema dei motori di ricerca dotati di AI.
🏦Analisi fondamentale azioni MSFT
L’analisi fondamentale è l’insieme degli strumenti e delle considerazioni che possono aiutarci a valutare Microsoft – o qualunque altra azienda – sul lungo e lunghissimo periodo. Qui non si parte dall’analisi del grafico, ma piuttosto da considerazioni che spaziano dai valori di bilancio, fino all’analisi della competizione e del management.
Microsoft: prospettive di crescita
La grande prospettiva di crescita per Microsoft, in questo momento, è l’intelligenza artificiale. Ci sono due modi in cui la società può beneficiare -e in parte lo sta già facendo- del suo brillante investimento in OpenAI. Il primo è dalla pura e semplice rivalutazione: Microsoft ha investito in OpenAI firmando un accordo che prevede una rivalutazione massima di 100 volte del proprio investimento. Significa che Microsoft potrebbe guadagnare fino a 99 miliardi di dollari dal suo investimento.
Il più grande potenziale di questo investimento, però, è quello legato a Microsoft Azure. Microsoft ha dato prova che il suo servizio di cloud computing è il più avanzato al mondo quando si tratta di intelligenza artificiale e di AI generativa in particolare, soprattutto in questo momento. Tutte le società che vogliono lanciare grandi modelli di AI e machine learning, in questo momento, fanno fatica a non usare Azure per gestire le loro operazioni. Tutto ciò porta con sé un potenziale estremamente grande per Microsoft, anche considerando che il business del cloud computing porta con sé margini estremamente alti.
Microsoft: Business Model
Operando in diversi settori merceologici e di servizi, Microsoft applica diversi Business Model. Andremo qui ad analizzare quelli principali, che possono essere un ulteriore elemento di analisi per chi sta cercando di decidere adesso se comprare azioni Microsoft o meno.
- Sistemi operativi
Per quanto concerne i sistemi operativi per personal computer, Microsoft continua ad operare con un Business Model che punta alla completa integrazione con i produttori. La grande maggioranza dei computer che vengono acquistati ogni giorno ha già Microsoft Windows installato, con il produttore che paga una royalty all’azienda. Il sistema è pressoché lo stesso da oltre 30 anni e continua a garantire a Microsoft una penetrazione altissima nel mercato.
- Console
Per le console Microsoft gestisce completamente il ciclo economico. Produce per conto proprio l’hardware, gestisce il sistema operativo e sviluppa anche direttamente alcuni titoli. Per poi stringere accordi con le migliori imprese produttrici di intrattenimento digitale, al fine di allargare il suo listino di titoli disponibili. In questo senso il ciclo può essere paragonato in tutto e per tutto a quanto viene fatto da Sony con la sua PlayStation.
- Cloud
La penetrazione nel settore Cloud da parte di Microsoft è avvenuta, forse per la prima volta nella storia dell’azienda, da outsider, ovvero rincorrendo le aziende che dominavano già il mercato. L’azienda continua però a conquistare quote di mercato, offrendo servizi molti innovativi a prezzi competitivi, soprattutto nei confronti del competitor più importante, ovvero AWS di Amazon. Microsoft, forse per la prima volta nella sua storia, si sta facendo un nome senza poter fare da traino con con il suo brand, che nel settore valeva poco o nulla.
- Hardware
Per quanto concerne invece l’hardware sviluppato in proprio, con mouse, tastiere e anche con portatili Microsoft punta ad offrire prodotti di fascia di prezzo media e di grande valore per l’utente. La penetrazione nei settori delle periferiche per PC è buona, così come sta avendo un discreto successo Surface, il primo combinato tablet + computer ad avere un vero impatto commerciale, dopo diversi fallimenti, alcuni dei quali targati proprio Microsoft.
Rimane Microsoft un gruppo dalle strategie molto diverse e che ha avuto l’accortezza di separare, anche al suo interno, completamente i diversi scopi. I risultati oggi si vedono e il gruppo rimane forte su tutti i settori nei quali si cimenta.
Microsoft: management
Dal 2014 è CEO di Microsoft Satya Nadella, che era già un alto dirigente dell’azienda per i 20 anni precedenti. È stato presidente della sezione Server, per poi invece diventare CEO successivamente alla rimozione di Steve Ballmer. È sua la mente dietro la grande espansione del settore Cloud tramite Azure di Microsoft ed è lui l’artefice dei grandi successi commerciali recenti dell’azienda.
Ritenuto uno dei migliori manager degli Stati Uniti, Nadella è uno degli ulteriori motivi per i quali in moltissimi continuano a puntare su Microsoft per i loro investimenti. La CFO rimane invece Amy Hood dal 2013 a oggi, la prima donna a ricoprire questo ruolo nella storia di Microsoft. Altro manager estremamente importante nella gestione strategica è Brad Smith, vice presidente del CdA dal 2021 e vice presidente senior della società dal 2022.
Andamento azioni Microsoft in tempo reale
L’andamento delle azioni Microsoft può essere diviso in due fasi. Da un lato il periodo dalla prima quotazione, negli anni ’80 fino al 2014, fatto di valori relativamente stabili e di un cammino tipico da titolo da cassettista. Nel 2022 è stata colpita dal crollo dei titoli tech al pari di molte altre società del settore, ma il rintracciamento è stato comunque molto inferiore a quello di titoli come Meta e Netflix.
Dall’arrivo del nuovo CEO nel 2014, il titolo ha conosciuto una crescita particolarmente rapida. In questo caso, però, i titoli tech avevano il vento in poppa e hanno scritto una pagina di storia dei mercati finanziari per via dei loro continui rialzi. Oggi le cose sono cambiate, ma Microsoft mostra comunque una resilienza notevole sia nel suo business che in Borsa.
Azioni Microsoft: approfondimenti e consigli utili
Ci sono altri approfondimenti – anche di terzi – e consigli che possono aiutare ad orientare la scelta sulle azioni Microsoft. Approfondimenti e consigli che esulano dal solito approccio analitico, ma che possono essere comunque una buona aggiunta allo studio complessivo delle azioni Microsoft.
Quanto investire in azioni Microsoft?
Le valutazioni sul quanto investire sulle azioni Microsoft devono sempre partire da una strategia di diversificazione efficace. Anche se il titolo che stiamo analizzando presenta dei fondamentali molto solidi e nonostante ci sia un consenso totale sulla sua crescita futura, non è mai indicato dedicargli la totalità del nostro patrimonio. Vanno fatte – in fase di composizione del portafoglio – ulteriori considerazioni:
- Comparto
Anche se Microsoft si occupa di diversi comparti, stiamo pur sempre investendo nel settore tech. Più capitale destiniamo a queste azioni, meno spazio dovrà esserci per altre aziende di questo settore. MSFT va dunque considerata anche in relazione alle restanti grandi aziende del settore.
- Geografia
Microsoft è una multinazionale e opera in praticamente tutti i principali mercati del mondo. Questo non vuol dire però che non sia legata a doppio filo anche all’andamento dell’economia USA. Pertanto è consigliabile diversificazione anche in questo senso ed evitare di inserire Microsoft all’interno di un portafogli troppo sbilanciato verso le azioni USA.
Tenendo conto di queste due linee guida, dovremo poi passare al quanto effettivo investire in MSFT: la nostra idea è che idealmente tra il 5% e il 10% siano più che sufficienti, a patto che l’investimento sia in un portafoglio ben bilanciato prima di considerare nuovi inserimenti.
Azioni Microsoft Lotto Minimo
Uno dei vantaggi dei broker che abbiamo proposto è la possibilità di investire con minimi molto bassi, anche sulle Azioni Amazon. Nello specifico possiamo accedere – tramite il broker eToro (che qui è disponibile in demo gratuita) – ad un investimento minimo sulle azioni Microsoft di soli 100€, ovvero meno di 1/4 del valore della singola azione.
Con Capital.com (vai qui per un conto prova gratis) si può invece aprire un conto anche a partire da 20 USD – e con leva x5 potremo investire su una singola azione di Microsoft coprendo soltanto il 20% del valore della stessa.
Le azioni Microsoft sono rischiose?
Tutte le azioni del mondo sono rischiose e Microsoft non può essere esclusa. Pertanto la cosa più intelligente da fare, per chi volesse investire su questo titolo, è di considerare i rischi ai quali espone MSFT, rischi che abbiamo riassunto in questa nostra sezione. In generale è un titolo a basso rischio, considerata sia la volatilità piuttosto ridotta delle azioni e il grande business molto diversificato della società.
- Rischio di cambio
Per chi investe dall’Europa come noi rimane altrettanto importante il rischio di cambio. Microsoft rimane un’azienda americana ed è quotata in dollari. Una debolezza futura del dollaro rispetto all’euro potrebbe in parte vanificare eventuali crescite da parte di Microsoft. Chi investe sul NASDAQ (o sul NYSE) deve tenere conto anche di questo.
🤔Azioni Microsoft: Opinioni e recensioni
Raccogliamo in questa sezione opinioni terze e indicazioni su dove informarsi ulteriormente, insieme alle valutazioni della nostra redazione sul titolo Microsoft. Indicheremo inoltre anche i Forum dove è possibile scambiarsi opinioni sul titolo, forum che abbiamo selezionato per offrire ai nostri lettori soltanto il meglio che internet può proporre a chi si interessa di investimenti.
Azioni Microsoft forum di discussione migliori
I migliori forum per seguire le azioni Microsoft sono tre e li abbiamo indicati sia per affidabilità delle opinioni contenute, sia invece per apertura verso i nuovi membri. Seguire una buona community, quando si investe in borsa, è sempre un buona pratica da seguire. Motivo per il quale consigliamo ai nostri lettori di seguire gli hub e le piazze digitali che andiamo a segnalare:
- InvestireOggi
Forum sempre molto attivo e tra i principali in Italia. Si seguono anche in live diversi investimenti e le azioni Microsoft sono uno degli argomenti – da sempre – maggiormente dibattuti. Un buon forum per chi cerca uno spazio di discussione a tema finanziario in lingua italiana. Di buon livello anche se paragonato ai mostri sacri del settore in lingua inglese.
- Stockaholics
Uno dei migliori forum al mondo per chi si occupa di azioni, che nel caso delle azioni Microsoft (che hanno grande seguito anche internazionalmente) offre il meglio che si possa leggere su internet. Ottima anche la community: numerosa e accogliente nei confronti dei nuovi arrivati. Per noi rimane il miglior forum quando si parla di azioni internazionali. Vale la pena seguirlo, anche se si ha qualche difficoltà con l’inglese.
- Investing.com
Investing.com è un ottimo sito internet non solo per seguire le quotazioni dei principali titoli mondiali. Contiene una sezione di chat in fondo alle quotazioni di ogni titolo e una sezione separata Forum che sono tra le migliori al mondo per chi vuole scambiarsi opinioni in libertà su questo o quel titolo. Non aspettiamoci analisi professionali, ma il compito di forum è assolto più che egregiamente. Anche questo è un forum che consigliamo ai nostri lettori e che dovrebbe essere seguito sempre.
Investire in azioni Microsoft: La nostra opinione
Microsoft è una grande azienda da decenni. Chi ha investito per tempo ha goduto dei frutti – sia a livello di dividendi che di crescita del titolo – che l’azienda fondata da Bill Gates ha saputo elargire nel tempo ai suoi azionisti.
Quella di oggi è però una Microsoft molto diversa, che è guidata da un CEO molto dinamico e che è ha dato riprova di saper cogliere occasioni di mercato ancora non perfettamente materializzate. Cosa che fa sperare ancora di più nel futuro dell’azienda, che rimane una delle migliori del settore tech internazionale.
Microsoft si conferma un ottimo titolo sul quale investire, e ne ha dato prova continuamente. L’azienda è riuscita a gestire in modo brillante le sue risorse, continuando a ottenere grandi successi con le giovani realtà su cui ha investito nel corso degli ultimi dieci anni. L’azienda ha ottenuto grandi risultati con il cloud, con lo storage e con l’intelligenza artificiale, dimostrando che in pochi anni sono state vinte tante scommesse importanti.
Con un management ben organizzato, un’impronta mondiale e la nuova frontiera dell’AI, questo è uno dei momenti migliori nella storia di Microsoft. E i conti sono estremamente solidi, fornendo altre risorse da investire per continuare a crescere nei prossimi anni.
Conclusioni
Microsoft è tra le prime aziende per capitalizzazione al mondo e continua a dimostrarsi innovativa come poche aziende – nel suo comparto e in generale. Chi è a caccia di un buon titolo, con ottimi fondamentali e prospettive di crescita, può sicuramente valutarne l’acquisto.
Da tenere però a bada i facili entusiasmi: Microsoft arriva oggi da una corsa importante partita nel 2014 e chi vuole monetizzare sul medio periodo dovrebbe tenere conto di possibili rimbalzi e correzioni. Lo studio del titolo conferma delle buone, anzi delle ottime circostanze per chi investe oggi. Ma chi si espone sui mercati – se vuole raccoglierne i frutti migliori – dovrà sempre prestare la massima attenzione.
FAQ Azioni Microsoft: domande e risposte popolari
Conviene investire in azioni Microsoft?
Sia secondo l’analisi tecnica che secondo l’analisi fondamentale, oggi è conveniente investire in azioni Microsoft. Sono previsti rialzi sia sul breve che sul lungo periodo. Chi non ritiene le previsioni delle strumentazioni e degli esperti in linea con la realtà, può investire comunque con vendita allo scoperto.
Quanto costano le azioni Microsoft?
Le azioni Microsoft si aggirano tra i 390 e i 400 USD da qualche settimana. Il titolo viene da una crescita costante dal 2014 e segue nel prezzo, in rapporto, le altre grandi aziende del tech.
Come comprare azioni Microsoft?
Dove acquistare azioni Microsoft?
Le piattaforme migliori per investire in azioni Microsoft oggi sono FP Markets, Capital.com e eToro. Propongono interfacce professionali per analisi e gestione dell’ordine, commissioni basse e buoni listini di complemento.
Qual è il target price delle azioni Microsoft?
Il target price delle azioni Microsoft medio è di 491$. I più ottimisti tra gli analisti puntano a quota 600$, mentre i meno ottimisti, per il 2023, a quota 450$.
Quali sono le previsioni sulle azioni Microsoft?
Le previsioni sul titolo MSFT sono rialziste sia sul breve periodo che sul lungo periodo. Il titolo va monitorato comunque, anche se il consenso rialzista è solido e pressoché unanime.
È rischioso fare trading sulle azioni Microsoft?
Fare trading sulle azioni Microsoft è rischioso, così come è rischioso ogni tipo di investimento. Microsoft rimane comunque un titolo con una volatilità contenuta e con rischi moderati sul medio e lungo periodo.
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