Azioni Bancarie
Le azioni bancarie rappresentano una parte rilevante del settore borsistico di ogni Paese e da sempre uno dei comparti maggiormente scelti dagli investitori. Il loro peso specifico è ancora più alto per il FTSE MIB e per Borsa Italiana nel suo complesso, con Intesa Sanpaolo e Unicredit che occupano rispettivamente il 4° e l’8° posto tra le società più capitalizzate del Paese.
La nostra guida sulle azioni bancarie ha scelto sette titoli sui quali può essere conveniente investire oggi, un paniere di azioni composto dai migliori istituti bancari mondiali, tenendo conto delle diverse realtà geografiche, dei diversi tipi di istituti (dalle banche retail a quelle più spiccatamente d’affari) e delle prospettive delle economie che le sostengono.

La nostra analisi completa un comparto che fa parte dei portafogli di tutti i grandi investitori – come ad esempio Warren Buffett, che continua ad applicare il suo Value Investing scegliendo anche tra le migliori azioni del settore bancario.
Ci possono essere anche opportunità di breve periodo, per chi cerca profitti subito senza interessarsi di seguire percorsi di lunga durata. Il punto di forza del settore è di offrire azioni molto diverse tra loro, sia per orizzonte che per prospettive di crescita. Il nostro compito sarà di accompagnare i nostri lettori alla scoperta dei migliori.
Caratteristiche principali azioni Bancarie:
🥇Migliori titoli: | Maggiori titoli bancari |
👍Conviene comprare oggi: | Sì, le opportunità sono buone su diversi titoli del comparto |
⚡Come comprare azioni bancarie: | Trading in CFD / Azioni Pure DMA / In banca e Posta |
📈Previsioni: | Le previsioni nel complesso sono al rialzo, sia sul breve che sul lungo periodo. |
✅Broker consigliati: | eToro / Capex.com / Capital.com / FP Markets |
👍Conviene acquistare azioni bancarie oggi?
Sì, le azioni bancarie sono – oggi come ieri – un ottimo comparto sul quale investire, a prescindere da quali siano le nostre strategie. Non tutti i titoli bancari possono essere inseriti con successo all’interno di qualunque portafoglio, ma rimane il fatto che ne esistono a sufficienza per integrarsi in ogni stile di investimento.

La nostra risposta affermativa è motivata da studi approfonditi, che hanno tenuto conto sia dell’analisi tecnica, sia dei particolari strumenti di analisi fondamentale che devono essere utilizzati per valutare le banche. Rimangono aziende sui generis almeno rispetto al comparto produttivo, rappresentato da chi commercializza beni di consumo o servizi su larga scala.
Ci occuperemo delle particolarità del settore delle azioni bancarie nel corso del nostro approfondimento. Per ora, forniamo un riassunto delle principali particolarità che dobbiamo considerare prima di decidere sulla convenienza del comparto bancario.
- Strettamente legate al livello economico generale
Non dovrebbe essere un mistero per nessuno. Le banche crescono con maggiore facilità quando operano in economie in crescita, sane e con buone opportunità di investimento. È questo che ha contribuito a far crescere il valore di mercato delle banche di tanti paesi emergenti ed è lo stesso fattore che rende le banche USA tra le più gettonate tra gli investitori.
Gli istituti di credito fanno maggiore fatica in economie al rallentatore, come possono essere quella italiana e quella giapponese, anche in virtù di altri fattori dei quali potremo occuparci tra poco.
- Strettamente legate a fattori macroeconomici
Su tutti il tasso di interesse che è stabilito dalle banche centrali. Da un lato i tassi bassi possono ridurre il costo del capitale delle banche, dall’altro rendono la raccolta più difficile e quanto prestato meno produttivo. Le banche si muovono cercando di galleggiare sulle mutevoli condizioni macro-economiche delle economie in cui operano.
Il biennio 2022-23 ha visto il più rapido aumento dei tassi di interesse nella storia europea e americana, con l’euro che ha toccato anche nuovi record in fatto di tassi applicati dalla BCE. Una situazione che potrebbe premiare molto i titoli del comparto, specie se non dovesse causare una recessione.
- Value investing
Il settore bancario ha sempre giocato una parte importante negli investimenti con strategia Value Investing. Ne è la riprova l’attuale composizione del portafoglio del value investor per eccellenza, Warren Buffett. Perché questa preferenza? Perché le banche, quando solide, possono offrire una crescita costante del capitale investito, senza enormi rischi.

Questo non vale nei momenti di crisi e non vale per tutte le banche, ma è vero che con un’analisi fondamentale svolta nel modo giusto – e le banche richiedono strumenti diversi da quelli degli altri comparti – si possono scegliere titoli molto utili per le strategie di Value Investing.
- Il regolatore
È considerato uno dei rischi per i profitti in proiezione – e questa è una conclusione che non abbiamo tratto da soli, ma che è parte da sempre dell’analisi che gli specialisti svolgono sulle banche.
Tuttavia è necessario tenere conto del fatto che le banche si trovano sempre ad un interstizio complicato delle economie. Le decisioni delle banche centrali e dei governi si riflettono fortemente sulle banche, in misura maggiore che sugli altri comparti. Del rischio del regolatore parleremo più avanti. Per ora dovremo tenere conto del fatto che la convenienza delle banche va valutata anche in relazione a questo fattore.
- Too big to fail?
Per moltissimo tempo le banche sono state considerate too big to fail, ovvero troppo grandi per fallire. È ancora vero? Oppure si tratta di un vecchio adagio che oggi non ha più corrispondenza con la realtà? I governi hanno dimostrato di arrivare a soccorso di gruppi bancari molto spesso. Tuttavia questa non può essere garanzia di nulla per noi investitori.

Monte Paschi di Siena è stata tecnicamente salvato dal governo italiano, ma i detentori delle azioni potrebbero essere di avviso diverso, perché hanno perso quasi tutto. Nel complesso, il dissesto di una banca, che sia o meno conseguente in un fallimento, non è mai conveniente per chi investe.
- Un settore prevedibile
La prevedibilità non è un fattore da sottovalutare quando si investe, perché riduce la volatilità e gli imprevisti a cui si potrebbe andare incontro. Il rendimento delle operazioni bancarie dipende essenzialmente da due soli fattori: crescita economica e tassi di interesse. Se in un dato periodo storico è facile prevedere l’andamento di queste due variabili, diventa facile per riflesso intuire come potrebbero muoversi le azioni bancarie.
- Il problema europeo
Dall’analisi degli andamenti dei titoli che abbiamo scelto per il settore bancario, emergeranno quadri molto diversi tra i gruppi che operano negli Stati Uniti e i gruppi che hanno sede principale in Europa. Segno di due mercati che divergono in maniera sempre più netta, con il primo che continua a rimanere molto più redditizio anche per le banche. Sarà questo un problema che purtroppo in Europa, a livello politico, si continuerà a considerare come causa del cattivo stato dell’economia e non come effetto. Le azioni europee sulle banche vanno tenute maggiormente sotto controllo, soprattutto quando le abbiamo in portafoglio.
- Perché conviene?
Dopo questo quadro, non sempre edificante, è lecito chiedersi perché riteniamo di investire comunque in azioni bancarie. In realtà ciascuno dei gruppi che andremo ad analizzare presenta una finestra per l’investimento molto interessante, con la certezza, dall’altro lato, di aver investito in aziende la cui performance futura può essere calcolata con una certa precisione. Capire i movimenti delle banche su mercati è, per chi vuole applicarsi, più facile che farlo su altri comparti.
🏦Dove comprare azioni Bancarie
©TradingOnline.com ti consiglia l’uso delle migliori piattaforme trading, opportunamente testate e certificate dal nostro team, per acquistare le azioni bancarie online.
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Le azioni bancarie sono l’anima di ogni listino di borsa e i broker – anche se hanno scelte ridotte – li includono sempre o quasi. Abbiamo l’imbarazzo della scelta per investire su questo specifico parco di titoli per quanto concerne gli intermediari da scegliere. Non tutti però possono offrire la stessa qualità, la stessa convenienza e gli stessi strumenti.
Le prime due grandi famiglie di intermediari per investire sulle azioni bancarie sono i broker che offrono CFD, ovvero i Contratti per Differenza e quelli che invece propongono accesso diretto ai mercati, tramite la modalità DMA. In entrambi i casi possiamo operare sia sul breve che sul lungo periodo, sebbene non tutti gli strumenti che possono tornarci utili siano inclusi in entrambe le modalità.
eToro offre a listino oltre 4.000 titoli, molti dei quali azionari e su tutti i principali mercati del mondo. È un broker 100% europeo e che è dotato di regolare licenza per operare nel nostro continente. Licenza che prevede delle ottime garanzie a favore di chi investe e del suo capitale.
eToro è nato come centro fintech, per offrire servizi integrati di investimento, che oggi ha perfezionato in una piattaforma accessibile via web, con strumenti avanzati di analisi tecnica, analisi fondamentale su tutti i titoli presenti a listino, social trading e anche i CopyPortofolios, panieri di beni scelti su titoli affini. È presente ad esempio il portafoglio Short Banks, che permette di replicare automaticamente una vendita allo scoperto sul settore bancario – che include molti dei titoli che andremo a segnalare.
Ottima la presenza anche di titoli bancari: sono infatti a listino tutti i magnifici sette che andremo a citare all’interno della nostra guida, nonché dei buoni titoli anche di minore impatto sulla borsa italiana, americana, tedesca, francese. Buona anche la presenza di titoli sulle borse minori europee. Chi cerca dei buoni titoli azionari di banche troverà da questo broker una scelta vasta e pressoché unica.
Lo possiamo testare senza impegno con il conto demo gratuito – che include 100.000$ di capitale virtuale, che possiamo utilizzare a nostro piacimento per fare trading di breve o lungo periodo – per testare le nostre strategie di investimento e soprattutto i titoli bancari migliori.
Capital.com è un broker puro CFD – con a listino oltre 4.000 titoli. Anche in questo caso siamo davanti ad un broker che permette di investire su tutti i titoli che andremo a citare nel corso della nostra guida, dato che copre con grande profondità i mercati azionari USA, Europa e anche del Lontano Oriente. Uno dei migliori broker in circolazione, grazie anche ad una piattaforma proprietaria, ricca di strumenti di analisi tecnica facili da implementare.
All’interno di questo broker troviamo anche un sistema innovativo di intelligenza artificiale, che segnala in automatico le nostre scelte errate in termini di composizione del portafoglio, indicandoci quali sono gli investimenti sbagliati che potremmo correggere.
Capital.com propone anche commissioni molto basse, sia in forma di spread che come commissioni overnight, che rendono questo broker uno dei più convenienti a livello mondiale. Anche in questa circostanza abbiamo a disposizione un conto demo completo e gratuito – con 1.000$ di capitale virtuale che sono liberamente rinnovabili.
FP Markets è un broker di origine australiana, che oggi opera anche tramite una filiale europea, con regolare licenza e con tutte le tutele che si possono desiderare per la copertura del proprio capitale. È tra i broker preferiti dagli specialisti, grazie ad un’ampia offerta di strumenti tecnici avanzati. Si parte da MetaTrader, la migliore delle piattaforme per il trading online, condita anche da un servizio di VPS, per chi vuole impiegare i propri Expert Advisor anche a piattaforma chiusa e con la massima velocità di esecuzione.
FP Markets è broker solido, con una buona scelta di titoli azionari – anche sul mercato USA. Si può provare in versione demo gratis – con 100.000$ di capitale virtuale e possibilità di attivare anche più conti, nel caso in cui dovessimo terminare il denaro.
IQ Option ritaglia la sua offerta intorno alle necessità di chi vuole investire con pochi capitali. Permette infatti di aprire un conto di trading reale con soli 10$ e basta soltanto 1$ per aprire una posizione. Così, anche con pochi capitali, potremo operare con una giusta diversificazione del nostro investimento.
La scelta di azioni non è sicuramente delle più ampie, ma possiamo comunque trovare alcuni dei migliori titoli del comparto bancario. Ottima la piattaforma accessibile via web, che può essere utilizzata con successo anche da chi non ha grande esperienza nel trading online. Possiamo investire con IQ Option anche partendo dal conto demo gratuito, che include la possibilità di investire con 10.000$ di capitale virtuale. Anche con questo broker, potremo operare senza rischi, per capire se può essere la piattaforma che faccia al caso nostro o meno.
⚡Come comprare azioni bancarie
Chi vuole investire sulle azioni bancarie oggi ha disposizione diversi canali per farlo. Dovremo scegliere un intermediario in grado di offrire accesso alle borse europee, alle borse USA e per chi vuole puntare ad Hang Seng Bank, ad un broker con accesso alla borsa di Hong Kong. Ci sono diversi broker trading che possiamo utilizzare con queste caratteristiche, sia via CFD sia invece per chi vuole operare in modalità DMA.
- Per chi è conveniente operare tramite CFD
Come abbiamo visto dall’analisi tecnica, sono diversi i titoli che sul breve periodo, anche tra i migliori del settore bancario, potrebbero in realtà perdere valore. In questi casi gli strumenti che ci vengono messi a disposizione dai broker CFD possono tornare molto utili.

Su tutti parliamo della vendita allo scoperto, strumento che permette di investire puntando al ribasso su qualunque tipo di titolo, compresi quelli che abbiamo elencato qui. Inoltre abbiamo accesso al mondo della leva finanziaria, che permette di moltiplicare l’andamento del titolo sui mercati, a parità di capitale impegnato.
Le commissioni overnight – che pure ammontano a pochi centesimi – possono comunque avere un impatto sul lungo e sul lunghissimo periodo. E in quel caso potremmo rivolgerci a broker che offrono anche accesso in modalità diretta.
- Per chi è conveniente investire tramite DMA
Per chi guarda al lungo periodo, l’accesso in DMA può essere la soluzione giusta. Non sono disponibili infatti la vendita allo scoperto e la leva finanziaria, ma eviteremo di pagare le commissioni overnight.
Ci sono broker – come ad esempio l’ottima piattaforma eToro – che offrono azioni a zero commissioni – rimuovendo dunque l’ultimo dei problemi tipici dell’accesso diretto, ovvero una spesa alta per le transazioni. Cosa che appunto, oggi, non esiste più. Questa può essere la soluzione ideale per chi guarda verso orizzonti lontani con i titoli bancari, pur non potendo avere la possibilità di puntare su un ribasso e senza poter moltiplicare l’andamento del nostro titolo.
- Investire con banche e Poste
Banche e poste rimangono una soluzione che riteniamo essere di basso livello, per chi vuole fare trading in un settore di azioni sparpagliate ai quattro angoli del mondo. Il primo dei problemi di questo tipo di soluzioni sono sempre le commissioni, altissime sui titoli esteri e comunque importanti anche sul mercato italiano.

Commissioni che sarebbero comprensibili se avessimo poi a disposizione strumenti di alta qualità – o comunque migliori di quelli offerti dai broker specializzati. Invece purtroppo dovremo accontentarci di strumenti spesso vecchi, senza possibilità di organizzazione degli ordini e con limitate capacità di analisi. Questa via rimane, almeno a nostro avviso, la peggiore che abbiamo effettivamente a disposizione per investire in questo tipo di titoli – quelli bancari – e anche per la gestione degli altri tipi di investimento.
Investire in titoli bancari: Il Trading Online
Con il trading online abbiamo le migliori modalità operative, soprattutto se vogliamo cogliere occasioni che possono presentarsi anche su mercati lontani dall’Italia, come il NYSE e anche i mercati del Lontano Oriente. Procederemo con due ordini di prova, uno con la piattaforma eToro e l’altro con Capital.com: ci permetteranno di capire come operare su questi titoli, utilizzando le piattaforme effettive che utilizzeremo quando passeremo all’investimento con capitale reale.
- Acquistare azioni pure JP Morgan con eToro
Piazziamo il primo ordine sulle azioni JPM, utilizzando il conto demo gratuito di eToro, conto demo che prevede l’accesso a 100.000$ di capitale virtuale, utile per ogni tipo di investimento.
APRIAMO IL CONTO: il primo passo da fare è l’apertura del conto dimostrativo del broker. Se non l’abbiamo già fatto, seguiamo il link, inseriamo le nostre generalità, una password e anche un nickname – ovvero un soprannome con il quale ci identificheremo sulla piattaforma. Ricordiamoci sempre di inserire un indirizzo e-mail valido – dato che è qui che riceveremo la nostra mail di attivazione. Basterà cliccare sul link che troveremo in mail per avere accesso alla piattaforma di eToro.
TROVARE LE AZIONI JPM: abbiamo due vie per individuare sulla piattaforma le azioni di JPM. Possiamo utilizzare la barra ricerca, che troviamo in alto. Digitiamo JP e ci verranno subito segnalate le azioni del gruppo. In alternativa utilizziamo la via più lunga. Andiamo su Mercati>Azioni>Scambio>NYSE per accedere al listino sul New York Stock Exchange. Scegliamo JPM dal listino, clicchiamo su COMPRA e avremo accesso alla schermata per gli ordini di eToro.
ORDINE: inserire l’ordine è molto semplice. Possiamo infatti inserire il volume, calcolato in dollari USA, di azioni da acquistare. Possiamo anche inserire uno stop loss – che chiude l’ordine automaticamente quando si sarà raggiunto un certo livello di perdite. In alternativa potremo utilizzare anche il take profit, che ci permette di chiudere l’ordine automaticamente raggiunto un certo livello di profitto.

Ricordiamoci di lasciare la leva finanziaria impostata su 1X, dato che solo così avremo accesso agli ordini in modalità DMA. In caso contrario passeremmo alla modalità CFD, che verrà comunque prontamente segnalata dalla piattaforma. Quando saremo pronti con il nostro ordine, potremo cliccare su APRI POSIZIONE (a mercati aperti), oppure su IMPOSTA ORDINE (a mercati chiusi, o con ordine condizionale).
- Acquistare azioni Unicredit in CFD con Capital.com
Il secondo ordine che verrà piazzato in questi esempi è sulle azioni di Unicredit, tramite il conto demo gratis di Capital.com, broker che permette di investire su oltre 3.000 titoli tramite contratti per differenza. Anche in questo caso la procedura è molto semplice e permette di essere operativi in pochi minuti.
APRIAMO IL CONTO DEMO: chi non ha ancora un conto dimostrativo con Capital.com può aprirlo seguendo il link, inserendo mail e una password scelta al momento per essere subito operativo. Vale lo stesso di quanto detto poco sopra. La mail deve essere valida, perché è qui che poi attiveremo il nostro conto. Saremo subito trasportati dentro la piattaforma di trading del broker.
CERCHIAMO IL TITOLO UNICREDIT: trovarlo non è difficile. Potremo utilizzare anche in questo caso il titolo tramite la ricerca. Inseriamo Unicredit e lo troveremo all’interno del listino centrale. Chi preferisce non utilizzare la ricerca, potrà seguire il listino Azioni, poi Italia e scorrere fino a trovare Unicredit. Clicchiamo su COMPRA sul titolo, per passare alla schermata di ordine.
LA SCHERMATA DI ORDINE: anche in questo caso siamo davanti ad una schermata molto semplice. Possiamo scegliere la quantità di azioni – il limite nel caso di Unicredit è 1. Potremo anche scegliere un ordine condizionale che si attivi per l’acquisto ad un determinato prezzo. E anche in questo caso abbiamo a disposizione stop loss e take profit. Quando saremo pronti con il nostro ordine, potremo cliccare su ACQUISTA.

NOTA SULLA LEVA: Capital.com opera con leve fisse, a 1:5 per le azioni. Se vogliamo cambiarle, possiamo andare in Impostazioni>Conto per cambiare la leva e adeguarla alle nostre necessità.
Dove conviene investire in azioni bancarie? Confronto piattaforme
Abbiamo tre diversi canali, che abbiamo analizzato poco sopra, per investire sulle migliori azioni bancarie. Con questo prospetto tabellare possiamo rapidamente confrontare i pro e i contro di ciascuna soluzione.
Caratteristiche | Broker CFD | Broker DMA | Banca e Posta |
---|---|---|---|
Commissioni: | Spread variabili e 0 commissioni fisse | Spread fissi + variabili (con eToro zero commissioni) | Commissioni di transazione e sul totale investito |
Investimento minimo: | 0,1 | 50 USD | Variabile (almeno 1.000 euro) |
Analisi tecnica: | Disponibile | Disponibile | Disponibile sulle piattaforme trading professionali |
Investire al ribasso: | Disponibile | Non disponibile | Non Disponibile |
Conto demo: | Disponibile | Disponibile | Non Disponibile |
Formazione: | Disponibile | Disponibile | Disponibile su FinecoBank |
Script intelligenti: | Sono disponibili EA su Metatrader. | Non disponibile | Non disponibile |
Leva finanziaria: | Fino a 1:5 | Non Disponibile | Non Disponibile |
Approfondimenti: | Migliori broker CFD | Migliori broker DMA | N.d. |
A seconda di quali siano le nostre necessità, potremo scegliere di fare trading e investimenti con l’una o l’altra soluzione. Con un’altra conferma: banche e Poste presentano diverse problematiche in termini di funzionalità, servizi e commissioni, che le rendono meno performanti rispetto ai broker in DMA o con CFD.
📊Previsioni azioni Bancarie 2023
Il 2023 si è aperto come un anno da ricordare, nel bene e nel male, per le azioni bancarie. Da una parte i tassi di interesse elevati delle banche centrali hanno portato a un forte aumento della redditività degli istituti di credito, senza però provocare un aumento dei crediti in sofferenza. Questo è un dato molto positivo che, nei dati trimestrali pubblicati fino a questo momento, ha visto premiati i grandi gruppi bancari soprattutto in Europa.
Dall’altra parte, il fallimento di quattro banche americane -Silicon Valley Bank, Silvergate Bank, Signature Bank e First Republic Bank- ha portato a una forte incertezza sulla tenuta delle banche più piccole, soprattutto negli Stati Uniti. I tassi di interesse in rialzo hanno portato a una reazione a catena fatta di prelievi in aumento, necessità di vendere in perdita le obbligazioni comprate nel 2020-21 per far fronte ai prelievi e mancanza di fiducia da parte dei clienti. L’Eurozona ha passato questo momento indenne, mentre Credit Suisse ha segnato il più clamoroso tracollo bancario dai tempi della crisi del 2008. I fattori da considerare al momento sono:
- Il possibile arrivo di una recessione, tanto negli Stati Uniti quanto in Europa;
- Il prezzo dell’energia in calo, con la previsione che l’economia faccia meglio in Europa rispetto all’anno passato senza impennate nel prezzo del gas;
- L’eventualità che la crisi geopolitica si aggravi, con una escalation dell’invasione dell’Ucraina o uno sbarco cinese a Taiwan;
- La possibilità che i tassi rimangano alti ancora a lungo, anche se non più necessariamente in crescita, facendo continuare il periodo di grazia della redditività delle banche.
Un qualunque evento positivo o negativo può anche modificare – e in modo concreto – quanto previsto anche dai migliori analisti. Tuttavia, da TradingOnline.com concentriamo sempre le previsioni più attendibili e tracciamo un consenso solido tra gli analisti.

- Previsioni JP Morgan & Chase 2023
JP Morgan & Chase ha approfittato al massimo della situazione difficile delle banche regionali. Ha rilevato molti dei migliori asset di Silicon Valley Bank e, dopo il crollo di First Republic Bank, ha subito raggiunto un accordo con la FDIC per acquistare gli attivi della banca. In questo modo, JP Morgan ha trasformato una crisi in una grande opportunità.
La divisione legata agli investimenti sta soffrendo leggermente il poco dinamismo sui mercati finanziari, con poche aziende che stanno decidendo di quotarsi in Borsa in questo momento. Tuttavia, il mondo delle obbligazioni corporate sta decollando grazie ai rendimenti elevati di questo periodo e sta parzialmente compensando i mancati affari legati alle IPO.
- Previsioni Bank of America
Bank of America risulta ben posizionata per poter beneficiare dei tassi di interesse in rialzo. Parliamo infatti di una banca tradizionale, con attività di raccolta e di investimento su strumenti come mutui e bond governativi. Nel complesso, si tratta di una delle banche americane meglio posizionate in questo momento.
Non è un caso che BoA sia anche una delle 5 azioni più rappresentate nel portafoglio di Berkshire Hathaway, dimostrando che anche Warren Buffett continua a credere fermamente nelle potenzialità del titolo. Una recessione potrebbe limitare la crescita del prezzo delle azioni, ma a differenza del 2008 non si teme un tracollo dei mutui e un boom dei crediti in sofferenza.
- Previsioni Unicredit
Nonostante il settore bancario italiano non sia in perfetta forma, il gruppo bancario Unicredit è tra le banche che, almeno secondo la maggioranza degli analisti, continua ad avere forti opportunità di crescita. Soprattutto ora che, con Buddybank, Unicredit si è finalmente avvicinata ai competitor in più forte espansione e al target di mercato più giovane.
Il gruppo Unicredit si sta dimostrando molto efficace anche nel continuare a investire in acquisizione e nell’estensione geografica del proprio business. A differenza di molte banche italiane, si tratta di una società davvero in grado di risultare competitiva anche sul piano internazionale.
Azioni Bancarie Target price
Riportiamo, allo scopo di fornire un comodo prospetto per valutare l’investimento, i target price delle azioni migliori del settore bancario, individuate dal consenso tra i principali analisti istituzionali.
AZIONE | Mediano | Alto | Basso |
---|---|---|---|
JP MORGAN CHASE | 160$ | 196$ | 145$ |
Bank of America | 35$ | 47$ | 29$ |
Unicredit | 25€ | 31.50€ | 19€ |
📊Azioni Bancarie previsioni lungo periodo 2024-2030
Corrediamo le nostre previsioni con una prospettiva anche di lungo periodo, per chi ha intenzione di entrare adesso sul mercato in ottica pluriennale, magari per collezionare i generosi dividendi staccati dalle azioni bancarie. Le previsioni di periodo così lungo sono relativamente inaffidabili e andrebbero prese, a maggior ragione, con un pizzico di giusto scetticismo.
Per JP Morgan & Chase risulta credibile una forbice di prezzo tra i 250$ e i 300$, da considerare anche nell’ottica di un aumento, importante, dell’inflazione attesa negli USA. Per quanto riguarda invece Deutsche Bank, il target più credibile è a quota 20,00€, nell’attesa che il settore bancario europeo possa tornare a correre, in recupero dalla crisi che ormai si porta avanti dal 2009.
Per Unicredit non è affatto assurdo poter pensare ad un target in quota 15,00€, sempre a livello medio, con il quale ci si dovrà confrontare comunque nel caso di fusione e inglobamento degli attivi di MPS.
🔍Analisi fondamentale azioni Bancarie
Le azioni bancarie sono molto particolari, nel senso che per valutarle ci si focalizza su aspetti che sono diversi da quelli degli altri comparti. Tra gli investitori esperti, valutare la qualità di un titolo bancario è un esercizio unico nel suo genere. Nella sezione dedicata all’analisi fondamentale delle azioni bancarie, rimane necessario ricordarsi della particolarità di queste attività e concentrarsi sugli aspetti più importanti.
Siamo abituati a fare analisi fondamentale tenendo conto della competizione, della potenziale crescita, della qualità del management. Sono aspetti sicuramente molto importanti per le banche, ma meno fondamentali che altrove. Per le banche a contare è il rischio – calcolato in relazione al settore specifico – il rate Price-to-book, il rate P/E (ovvero price to earnings), la solidità dell’istituto, il costo del capitale (che è determinato anche dai tassi di interesse).
Perché affidarsi a questi fattori? Perché sono molto indicativi dello stato di salute di una banca e perché sono gli stessi utilizzati dai migliori investitori del settore, istituzionali e non. Se non impariamo a far di conto con gli stessi criteri dei migliori investitori, non abbiamo alcun tipo di speranza di valutare correttamente questi titoli.
Azioni Bancarie: il difficile calcolo del rischio
Quando analizziamo il rischio di un’azienda non nel settore bancario, siamo abituati a valutare il debito di lungo periodo contro gli asset e a valutare la capacità, generale, di restituire il debito. Le banche operano invece con grandezze economiche diverse: è vero che possono perdere clienti anche a causa della concorrenza, ma i profitti che generano sono tutti dovuti ad una gestione dei rischi ottimale.

Tradizionalmente si dividono i rischi che una banca può correre in tre macrocategorie:
- Il rischio legato ai tassi di interesse
Una parte maggioritaria delle attività di una banca è legata all’andamento dei tassi di interesse. Quando i tassi di interesse scendono, per la banca diventa molto più facile gestire i depositi (che ricordiamo essere i passivi per un’attività bancaria), perché questi matureranno appunto interessi scarsi. Allo stesso tempo diventerà più difficile per la banca finanziarsi, perché con tassi di interesse bassi sui depositi, sarà minore la parte di pubblico disposta a depositare.
Per capire l’importanza del tasso di interesse per le banche, basterà considerare il fatto che l’intera attività di una banca può ricondursi allo sforzo per pagare il meno possibile sui depositi e generare il massimo possibile sul denaro prestato. Di questo tipo di attività, il tasso di interesse medio sul mercato è uno dei fattori più importanti. Le banche pertanto sono molto suscettibili alle politiche delle banche centrali.
Non è detto che una politica di tassi bassi generalizzata sia necessariamente buona per le banche. Prendiamo ad esempio quello che sta avvenendo in Europa e negli USA, con tassi prossimi allo zero. È vero che le banche possono finanziarsi a costi molto bassi, se non negativi. Ma è altrettanto vero che hanno enorme difficoltà a trovare impieghi produttivi per il denaro, dato che un gran numero di asset collegati ai tassi medi (vedi le obbligazioni) hanno rendimenti altrettanto negativi.
- Il rischio di controparte
Siamo abituati a pensare alle banche come alla controparte forte di ogni tipo di prestito. Dopotutto, quando acquistiamo una casa, si tutelano accendendo un’ipoteca. Così come hanno bisogno di garanzie per prestare denaro anche come prestito di consumo. In realtà le cose sono più complesse di così: le cose possono andare comunque male per la banca e un mutuo non restituito, ad esempio, è comunque una perdita economica – anche se dovesse attivarsi l’ipoteca.
Il caso della crisi 2008/09 è emblematico in questo senso: le banche (soprattutto negli USA) si sono ritrovate con un enorme parco immobili di proprietà, con il mercato crollato ai minimi storici e l’impossibilità di rivenderlo. Una delle analisi fondamentali che si fanno sui titoli azionari bancari riguarda proprio la qualità del credito che hanno erogato. Il che vuol dire la qualità dei debitori e la loro capacità di restituire quanto ottenuto in prestito.
- Il rischio del regolatore
Questo è un altro rischio, del quale si parla più frequentemente negli USA che in Europa, anche se in realtà entrambi i blocchi vedono interventi massicci del regolatore, soprattutto in seguito a crisi delle quali – a nostro avviso non correttamente – sono accusate le banche. Il rischio regolatore rimane uno dei più importanti per le banche, cosa che gli altri settori soffrono solo marginalmente. Per dirlo con altre parole, chi investe in un titolo del settore bancario deve fare i conti anche con il vento politico che inevitabilmente cambia, almeno nelle democrazie.
- Potrebbe interessarti leggere anche il nostro approfondimento sull’interesse composto.
Price-to-book
È un indicatore che vediamo riportato molto raramente all’interno delle analisi fondamentali degli altri settori. Indica il rapporto tra il prezzo dell’azione e il valore dell’azienda, ottenuto confrontando il valore degli asset, spogliato delle passività e quindi anche dei debiti. Per le banche diventa un fattore fondamentale – che tra le altre cose è ampiamente utilizzato anche nelle analisi dei value investor, anche in altri comparti.

Non esiste purtroppo una tabella di valori univoca da utilizzare quando decidiamo di analizzare un titolo bancario in forza del rapporto Price-to-book. Confrontando però quello delle diverse banche che abbiamo sul tavolo come opzioni di investimento, riusciremo a fare una valutazione almeno preliminare dei titoli che sono maggiormente appetibili.
P/E ratio
Ovvero il rapporto tra la capitalizzazione di mercato e l’utile netto dell’impresa. È un indicatore che viene utilizzato molto di frequente per la valutazione fondamentale di tutti i principali titoli del mondo delle borse. Tuttavia, riveste un ruolo ancora più importante per chi vuole investire in azioni bancarie.
Le azioni bancarie sono tipicamente considerate titoli con basso margine di crescita, soprattutto quando si tratta di grandi gruppi già consolidati. Per questo hanno un rapporto P/E basso rispetto alla media dei titoli quotati in Borsa. Non a caso molti titoli legati agli istituti di credito sono azioni value, con valutazioni piuttosto contenute rispetto ai risultati di esercizio.
Costo del capitale
Un valore di difficilissima valutazione per quanto riguarda le banche, perché almeno negli USA possono avere diversi strumenti fuori dal bilancio per finanziarsi. Tuttavia rimane il fatto che la maggiore fonte di finanziamento sono i depositi. E quando i tassi di interesse sono molto bassi, la difficoltà per gli istituti di ottenere depositi si fa esponenzialmente più alta. Uno dei compiti della banca è raccogliere liquidità al più basso costo possibile e prestarla con il più alto ritorno possibile.

Il costo del capitale è oggi, diffusamente all’interno delle economie sviluppate, molto basso – anche se in modo che possiamo considerare innaturale, per congiunture macroeconomiche – e problemi esogeni – che andremo ad analizzare tra poco per il settore bancario nello specifico.
Post Covid 19 e settore bancario
Nell’analisi fondamentale non può che essere inserita anche l’attuale situazione in termini di pandemia COVID e più nello specifico degli effetti che sta avendo sull’economia. La situazione non è ovunque la stessa: c’è stata sì una compressione importante delle attività economiche, ma non in tutti i paesi sviluppati si è assistito al calo che si è avuto in Italia in termini di PIL e di contrazione generale delle attività economiche. Ci sono però una serie di effetti che si sono avuti sul settore e che rendono il quadro leggermente più complicato, soprattutto alla luce dei titoli che abbiamo evidenziato nel corso della nostra guida di oggi.
- Rischio aumentato per il credito corporate
Ovvero per il denaro che è stato prestato alle grandi aziende. Il profilo di rischio di moltissime di queste aziende è sicuramente peggiorato e dunque è peggiorata l’esigibilità dei crediti da parte delle banche. Questo potrebbe avere delle ripercussioni importanti sulle banche scarsamente capitalizzate (in primis quelle italiane) ma non solo. Perché in realtà il problema, in assenza di una ripresa, potrebbe colpire tutti in egual misura.
- Rischio aumentato per il credito ai piccoli privati
Anche nella forma di mutui o di credito al consumo. La situazione reddituale media è peggiorata e nei paesi maggiormente colpiti da disoccupazione il credito di diversi prestiti può iniziare a deteriorarsi. È un problema affine a quello che abbiamo già valutato per il credito corporate di cui sopra. Anche questo apre a scenari particolarmente foschi per i gruppi bancari già in difficoltà.
- Sarà importante seguire gli stress test di FED e BCE
FED e BCE conducono, a partire dalla crisi del 2009, degli stress test che valutano la tenuta delle banche nel peggiore scenario possibile. La BCE, che più interessa chi opera sulle banche europee, utilizza diversi fattori, come il CET1, che gli istituti bancari sono tenuti a mantenere al di sopra dell’8%. Le banche che abbiamo inserito come papabili per gli investimenti all’interno di questa guida sono da considerarsi come tutte solide, almeno alle condizioni attuali.
🥇Migliori azioni Bancarie: conglomerato principali banche
La redazione di TradingOnline.com ha scelto i sette titoli bancari più interessanti del momento, utilizzando criteri univoci, che permetteranno in futuro di aggiornare questa lista, per mantenerla sempre attuale.
Abbiamo utilizzato diversi criteri, anche al fine di offrire un paniere variegato e non solo concentrato sulla capitalizzazione, sulle previsioni di breve termine e sulla quota di mercato.
- Capitalizzazione e rilevanza
Rimangono i criteri principali per scegliere, a nostro avviso, i migliori titoli bancari oggi presenti sui mercati. I titoli bancari sono spesso protagonisti dei listini dove sono ospitati e le dimensioni, almeno in questo settore, continuano a contare.
- Geografia
Nel paniere di sette titoli bancari migliori che abbiamo scelto conta anche la posizione geografica. Non ci siamo soltanto concentrati sulle banche americane o su quelle europee. Abbiamo scelto anche allo scopo di coprire quantomeno i paesi e le aree geografiche che possiamo considerare come economicamente sviluppate. Con un’attenzione particolare anche all’Italia, che porta in questa selezione tre diverse banche. Questo perché riteniamo che per chi investe nel nostro paese potrà avere maggiore facilità a seguire titoli che conosce e che sono parte della sua vita di tutti i giorni.
- Previsioni di lungo periodo
Come è evidente dalla sezione previsioni, soprattutto di lungo periodo, non tutte le banche che abbiamo citato hanno – secondo gli analisti – un futuro roseo. Perché investirci allora? Perché avendo a disposizione strumenti come la vendita allo scoperto possiamo fare profitti anche su titoli che non avranno buone performance.
Tutti i titoli che compongono il nostro paniere possono essere considerati come iconici, in un certo senso. Vuoi perché hanno estrema rilevanza nelle borse nelle quali sono citate, vuoi perché presentano oggi – in un settore comunque in difficoltà – delle ottime prospettive. Non sono gli unici titoli bancari di qualità che sono quotati nelle borse internazionali. Ma a nostro avviso è da qui che si deve partire.
AZIONI JP MORGAN CHASE | Specifiche |
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📱ISIN & SIGLA: | US46625H1005 – |
🏦Dov’è quotata: | NYSE |
⚡Dove comprare: | eToro / Capital.com / FP Markets / IQ Option |
👍Conviene comprare oggi: | Sì, ottime le previsioni anche sul lungo periodo |
JP Morgan Chase, nata dalla fusione tra i precedenti gruppi JP Morgan – come investment bank e Chase – per il banking retail, è oggi li più importante gruppo bancario degli Stati Uniti e con discrete possibilità anche su scala mondiale. È componente dell’indice S&P 100 e nel complesso uno dei titoli più importanti dell’intero palcoscenico americano.
Con un fatturato di quasi 100 miliardi di dollari e profitti netti di oltre 25 è uno dei gruppi più solidi anche sul piano finanziario e una scelta molto affidabile per qualunque tipo di portafoglio. Gli ultimi 2 anni in borsa sono stati caratterizzati da un rialzo dei prezzi superiore al 40%, cosa che in pochi titoli a livello globale sono stati in grado di far registrare.

È un gruppo che fa anche delle pubbliche relazioni uno dei suoi punti di forza, con una contiguità con la politica che pochi gruppi bancari al mondo sono in grado di vantare. JPM è anche molto attiva nella ricerca e nel fintech, seguendo molto da vicino il mondo delle criptovalute e gestendo anche una blockchain in proprio per le transazioni tra clienti trans-nazionali.
Un gruppo che nonostante abbia fatto la storia del banking mondiale, continua ad essere agile e attento alle ultime novità che il mercato è in grado di offrire. Sicuramente uno di quelli da seguire con maggiore attenzione e secondo noi la prima scelta per chi investe.
AZIONI DEUTSCHE BANK | Specifiche |
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📱ISIN & SIGLA: | DE0005140008 – DBK |
🏦Dov’è quotata: | Francoforte / Milano |
⚡Dove comprare: | eToro / Capital.com / IQ Option |
👍Conviene comprare oggi: | Previsioni poco ottimiste, ma sul lunghissimo periodo ci sono possibilità |
Scegliere oggi Deutsche Bank può sembrare un controsenso. Il gruppo viene fuori da tre anni pessimi che ne hanno dimezzato il valore, tra scandali di portata importante e una perdita di redditività in linea con tutto il continente europeo.
Tuttavia DB rimane un gruppo da oltre 20 miliardi di euro di fatturato, fortemente protetto dalla politica tedesca che conta e forte abbastanza da superare anche questo pessimo momento per tutto il settore, almeno in Europa continentale.

DB rimane un’azienda molto solida, che è stata in grado di navigare in acque pessime per oltre due anni, perdendo una parte rilevante della sua capitalizzazione in borsa, sempre però mai essere messa in discussione come centro nevralgico del capitalismo tedesco. Detto questo, è una delle banche che ha sempre faticato di più con la quantità di crediti deteriorati e con la compliance agli obblighi di trasparenza.
Se non siamo dei grandi fan del too big to fail, riteniamo comunque che un gruppo come DB non possa andarsene senza colpo ferire – dato anche il forte interventismo (legale ed economico) del governo tedesco a tutela dei suoi gioielli. Per noi può essere una scelta alternativa alle grandi banche americane, sebbene le stime di breve e medio periodo non siano granché interessanti.
AZIONI BANK OF AMERICA | Specifiche |
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📱ISIN & SIGLA: | US0605051046 – BAC |
🏦Dov’è quotata: | NYSE |
⚡Dove comprare: | eToro / Capex.com / FP Markets / Capital.com |
👍Conviene comprare oggi: | Sì, analisti tutti d’accordo sull’indicare Buy |
Malgrado la tormenta che ha colpito i gruppi bancari americani nella primavera del 2023, Bank of America ne è uscita indenne. Non soltanto: ne è uscita più forte di prima, perché molti clienti delle banche regionali si sono spostati verso le banche più grandi. Di conseguenza, BofA ha conosciuto un aumento dei depositi durante questo periodo e non ha dato alcun segno di cedimento. Non solo, ma i gruppi bancari più grandi sono sottoposti a controlli più stretti rispetto a quelli delle banche più piccole.
Bank of America è solida, ed è probabilmente la più “too big to fail” di tutte le banche private. Ha letteralmente coltivato le finanze di generazioni di americani, e ancora oggi rimane un punto di riferimento per tantissimi cittadini USA. Non avendo sviluppato un ramo di investment banking, è decisamente ben posizionata per trarre vantaggio dei tassi in rialzo senza soffrire altrettanto la poca attività sui mercati finanziari.

In pochi sanno che nella storia di Bank of America si cela in realtà un nostro connazionale. Fu infatti Amadeo Pietro Giannini a fondare Bank of Italy, che poi diventerà azionista di minoranza tra i fondatori di Bank of America.
Il gruppo ha inoltre acquisito, in seguito alla Crisi del 2008, Merrill Lynch, diventando da quel periodo uno dei principali gestori di capitali terzi di tutti gli Stati Uniti. Una crisi dalla quale comunque uscirà brillantemente, dopo una forte riduzione delle proprie operazioni. Il gruppo è tornato in forte espansione a partire dal 2015 ed oggi è uno dei più solidi sui quali investire a livello mondiale.
AZIONI UNICREDIT | Specifiche |
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📱ISIN & SIGLA: | IT0005239360 – UCG |
🏦Dov’è quotata: | Borsa di Milano |
⚡Dove comprare: | eToro / Capex.com / FP Markets / Capital.com |
👍Conviene comprare oggi: | Sì, buone prospettive di crescita per il titolo, soprattutto sul medio periodo |
Banca Unicredit è il primo gruppo bancario italiano per redditività e per presenza sul territorio. Non potrà forse competere, sulla carta, con quanto possono mettere sul piatto i grandi gruppi internazionali, ma continua ad essere uno dei punti di riferimento non solo in Italia e nei Balcani. Gruppo forte e solido, che recentemente è tornato agli onori della cronaca per la complessa operazione MPS.
Insieme a Intesa, è l’unica banca italiana che riesce a essere molto competitiva anche a livello europeo. Inoltre beneficia, nuovamente, del fatto che la Banca Centrale Europea stia adottando una politica aggressiva sui tassi di interesse per far fronte al rush di inflazione che è seguito agli anni della pandemia.

Chiaramente il gruppo ha sofferto gli effetti dell’invasione dell’Ucraina, alla quale è seguito il blocco delle operazioni in Russia. Una spiacevole eventualità che, in ogni caso, non ha intaccato il vero nucleo delle operazioni del gruppo. La limitata esposizione al mercato russo ha fatto sì che l’urto fosse facilmente attenuato dall’effetto dei tassi.
Il 2022 è stato un anno molto positivo per Unicredit, soprattutto nelle sue filiali extra-italiane. In Germania, la banca ha addirittura deciso di premiare i dipendenti con un bonus di 2.500€ al netto di tutte le imposte. Un chiaro segnale di quanto il management tenga alle sue risorse umane, che sicuramente ripagherà in termini di produttività.
I primi mesi del 2023 sono stati altrettanto positivi, come dimostrano i dati trimestrali. Fino a questo momento, l’azienda ha superato le attese degli analisti in termini di redditività. Non sembra, inoltre, che i tassi di interesse elevati della BCE abbiano avuto un impatto sulla quantità di crediti in sofferenza.
AZIONI INTESA SAN PAOLO | Specifiche |
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📱ISIN & SIGLA: | IT0000072618 – ISP |
🏦Dov’è quotata: | Borsa di Milano |
⚡Dove comprare: | eToro / Capital.com |
👍Conviene comprare oggi: | Sì, buone le previsioni a medio e lungo termine |
Grande banca italiana, nata dalla fusione tra Intesa e San Paolo e che oggi gestisce banche territoriali, banche di investimento, gestione delle assicurazioni, fondi comuni, Insurance, gestione sofferenze di gruppi terzi.
Un gruppi integrato che oggi opera sul territorio con oltre 90.000 dipendenti e con un fatturato molto vicino a quello di gruppi storici come Deutsche Bank. Uno dei fiori all’occhiello del capitalismo italiano, che oggi torna ad avere delle buone prospettive di crescita.

Intesa è riuscita a uscire molto bene dalla pandemia, con un bilancio solido e pochi crediti deteriorati. Molti di questi sono anche stati impacchettati e venduti a società veicolo, rimuovendoli dai bilanci del gruppo e permettendo alla banca di mantenere un ottimo indice di solidità. Non sarebbe così sorprendente che il titolo potesse arrivare a quota 3-3,50€ entro il 2025.
AZIONI MEDIOBANCA | Specifiche |
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📱ISIN & SIGLA: | IT0000062957 – MB |
🏦Dov’è quotata: | Borsa di Milano |
⚡Dove comprare: | eToro / Capital.com |
👍Conviene comprare oggi: | Sì, anche se non sul breve periodo |
Anche se di dimensioni ridotte rispetto agli altri gruppi che abbiamo citato nella nostra guida, Mediobanca rappresenta sempre il cuore del capitalismo italiano, anche in termini di azionisti. Oggi raggruppa tra gli investitori principali il gruppo Del Vecchio, il gruppo Bolloré, il fondo BlackRock e anche Mediolanum, a testimonianza dell’enorme rilevanza, anche politica, che il gruppo ex-pubblico ha sempre rivestito in Italia.
Non è però per ragioni di affetto che indichiamo MedioBanca come uno dei gruppi sui quali investire per il prossimo futuro. Le stime sono rialziste, con il consenso minimo che coincide con il prezzo attuale, limitando dunque eventuali danni nel caso in cui le cose non dovessero andare per il verso giusto.

Il gruppo MedioBanca rimane patrimonialmente solido e soprattutto ancora in grado di dire la sua all’interno del settore bancario italiano ed europeo, seppure principalmente come banca di affari e destinata al finanziamento di grandi operazioni finanziarie.
Investire in MedioBanca potrebbe sembrare una cattiva idea davanti a gruppi molto più performanti. Va però sottolineato che tolto il crack, molto forte, per il titolo, in seguito alla crisi COVID 19, negli anni precedenti aveva dimostrato di poter ancora dire la sua, con un percorso di crescita di lungo periodo durato oltre 4 anni.
AZIONI HANG SENG BANK | Specifiche |
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📱ISIN & SIGLA: | HK0011000095 |
🏦Dov’è quotata: | Hong Kong – 0011 |
⚡Dove comprare: | eToro / Capital.com / FP Markets |
👍Conviene comprare oggi: | Sì, anche se preferibilmente sul lungo periodo |
Hang Seng Bank è una delle banche più importanti di Hong Kong e della Cina ed opera come big player sia nel settore del retail banking, sia invece come banca di investimenti. Un titolo che forse in molti non si aspettavano di trovare all’interno di questa guida, ma he abbiamo inserito per diversi motivi.
È un titolo relativamente poco volatile, di un gruppo che è ha una parte di interessi rilevante in una zona del pianeta dove si continua a crescere in doppia cifra e che ha investimenti importanti in molte imprese locali di grande spessore.

L’outlook di medio e lungo periodo è sicuramente ancora incerto, ma questo non vuol dire che non potremo investire con profitto tenendo una posizione che parta dal forte calo che il titolo ha avuto in seguito all’esplosione della pandemia. La politica zero Covid di Xi Jinping ha sicuramente danneggiato il tessuto finanziario ed economico cinese, al punto che per il 2023 si prevede una crescita molto piccola rispetto a quelli a cui la Cina aveva abituato i mercati.
Per noi una buona alternativa per chi vuole operare al di fuori dei soliti continenti, ricordandoci che oggi possiamo operare sulle azioni di Hong Kong tramite gli stessi broker che utilizziamo per fare trading sulle azioni USA o europee.
💰Valore azioni Bancarie: quotazione in tempo reale
Riportiamo qui le quotazioni delle tre principali azioni bancarie che abbiamo selezionato per la nostra guida. Il grafico è un buon punto di partenza per analizzare i movimenti di prezzo recenti, sebbene questi – è sempre bene ricordarlo, non possono essere considerati in alcun modo come indice di performance futura.
- Grafico e quotazione in tempo reale JP Morgan
Partiamo dal grafico di JP Morgan & Chase, per la sua quotazione al NYSE di New York, borsa nella quale il titolo è tra i più importanti.
[GRAFICO CON QUOTAZIONE IN TEMPO REALE AZIONI JP MORGAN]
Performance che hanno portato il titolo ad avere un PE Ratio estremamente alto, che per alcuni degli analisti potrebbe essere indice di un sovrapprezzo dell’azione, che potrebbe scontare nei prossimi mesi o addirittura anni.
- Grafico e quotazione in tempo reale Unicredit
Passiamo ora al grafico, sicuramente non edificante negli ultimi mesi di contrattazioni, del gruppo italiano più importante, ovvero Unicredit. Un grafico che racconta sul medio periodo di un calo importante per il valore della prima banca italiana.
[GRAFICO CON QUOTAZIONE IN TEMPO REALE AZIONI UNICREDIT]
Un calo di medio periodo che potrebbe però essere interpretato anche come finestra molto positiva per prendere posizione lunga sul titolo e detenerlo fino alla rinascita. Le analisi però non vanno mai effettuate sul grafico ad occhi nudi. Utilizziamo gli strumenti di analisi tecnica che possiamo trovare presso qualunque grande piattaforma broker.
- Grafico e quotazione in tempo reale Deutsche Bank
Alleghiamo anche il grafico in tempo reale delle azioni Deutsche Bank, altro gruppo che viene fuori da 12 mesi non esattamente brillanti, costellati di problemi ma anche dalla ferma volontà dell’azionista pubblico di difendere il gruppo, anche da eventuali scalate ostili.
[GRAFICO CON QUOTAZIONE IN TEMPO REALE AZIONI DEUTSCHE BANK]
Anche in questo caso il grafico non può essere in alcun modo considerato come base dalla quale sviluppare un progetto futuro, se non dopo aver applicato analisi tecnica – e per chi investe sul lungo periodo analisi fondamentale, sull’andamento del titolo.
Andamento azioni bancarie
Il grafico comparativo riportato più in basso mostra le differenze tra l’andamento del settore bancario e l’andamento del mercato nel corso dell’ultimo anno. Per effettuare un confronto analitico, di seguito è possibile vedere il confronto tra l’andamento dell’indice S&P 500 e quello di un ETF che replica l’andamento delle banche statunitensi.

Come si può notare dall’andamento a confronto, le banche hanno performato peggio del mercato nel corso degli ultimi 5 anni. La differenza è però dovuta soprattutto alla crisi di inizio 2023, con il crollo di Credit Suisse e Silicon Valley Bank. Da quel momento, sembra che il comparto abbia diverse azioni sottovalutate e pronte a riprendere una corsa rialzista.
😀Azioni bancarie: approfondimenti e consigli utili
I nostri approfondimenti e consigli utili ci permettono conoscere altri dettagli sulle possibilità che sono offerte dal settore bancario, in termini di investimenti sulle azioni delle migliori società del gruppo. Dovremo parlare di quanto capitale destinare al settore bancario – sul totale – sui rischi che possono essere coinvolti e sui lotti minimi che vengono offerti dai migliori broker che offrono questo tipo di titoli.

Quanto investire azioni bancarie?
Le azioni del settore bancario sono inserite in tutti i principali portafogli diversificati, anche se facenti capo ad investitori istituzionali oppure privati, ma di grande professionalità. Sui mercati preferiamo sempre evitare di fare i – è gergo delle borse – salmoni e andare controcorrente. La scelta da parte di tantissimi fondi diversificati, di società di investimento e merchant bank di investire proprio nel settore, dovrebbe essere già un ottimo segno per questo settore.
Tuttavia, come per tutti i settori, è sconsigliato investire tutto il capitale all’interno di un solo comparto. Anche per il comparto bancario dovremo necessariamente fare riferimento alla diversificazione nella costruzione del portafoglio.
- Massimo il 20%, anche per chi vuole correre rischi
La diversificazione è importantissima in qualunque congiuntura economica e in qualunque momento storico. Anche se i titoli del settore bancario sono molto solidi e presentano, tutti o quasi, delle ottime prospettive a livello presente e futuro, è sempre indicato non eccedere oltre il 20% del totale del nostro capitale investito.
- Da accompagnare ad investimenti anti-ciclici
Gli investimenti sulle azioni bancarie vanno sempre accompagnati ad investimenti anti-ciclici, ovvero ad impegni di capitale su comparti e titoli che hanno correlazione inversa rispetto al ciclo economico. Parliamo di tutti quei beni e titoli finanziari che hanno un andamento positivo quando l’economia, per farla breve, va bene. L’oro può essere una buona alternativa, anche se secondo molti analisti, si starebbe affacciando anche Bitcoin come possibile bene rifugio, sebbene con rischi impliciti molto alti.
- In un portafoglio ben diversificato: non andare oltre il 10%
In un portafoglio ben diversificato, ovvero che investa in tanti diversi titoli e comparti, possiamo relegare le azioni bancarie anche al 10% sul totale del capitale investito. Condividiamo l’ottimismo di moltissimi analisti su questo specifico settore, ma riteniamo al tempo stesso che ci siano molti altri settori sui quali investire oggi. Dalle azioni delle aziende farmaceutiche, passando per il settore tech, le alternative, anche per i cassettisti, sono davvero molte.
Investire in azioni bancarie è rischioso?
Gli investimenti azionari sono sempre rischiosi, soprattutto rispetto a titoli storicamente più tranquilli, come le obbligazioni, soprattutto se sovrane e dotate di un buon ratinò. Sono rischiose anche le azioni bancarie, nonostante facciano riferimento a gruppi, come quelli che abbiamo individuato, storicamente solidi e con buone previsioni davanti.

Oltre ai rischi che abbiamo indicato nella sezione dedicata all’analisi tecnica, dovremo tenere conto anche di ulteriori rischi, che sono collegati alla natura di azioni di questo tipo di investimenti:
- Rischio di cambio
Per chi opera su titoli che sono denominati in valuta straniera. Nel caso in cui l’Euro dovesse apprezzarsi nei confronti del dollaro, ci troveremmo a fare i conti con una perdita complessiva del valore del nostro investimento, se fatto su azioni USA. Questo rischio può essere contenuto con operazioni di hedging sul Forex, anche tramite le stesse piattaforme che abbiamo scelto per l’investimento in azioni.
- Rischio ciclico
Anche le banche rispondono ai cicli economici e come abbiamo visto poco sopra, sono molto reattive nei confronti del cambio di trend a livello macro e microeconomico globale. Dovremo pertanto tenere conto di questi fattori e tutelarci, ricorrendo a strumenti quali la diversificazione, per ridurre l’impatto di eventuali crisi.
Lotto minimo per trading azioni bancarie
Uno dei vantaggi per chi investe con i broker di trading online è che oggi possiamo scegliere di fare operare con capitali molto ridotti, anche al di sotto del valore di una singola azione. I migliori broker di questo settore permettono infatti di operare a partire da 20 dollari per aprire un conto, come nel caso di Capital.com (qui per aprire la demo), o come nel caso di eToro (sempre con conto gratuito) a partire da posizioni da 50$.
Ci sono poi broker ancora maggiormente tarati sulle necessità dei piccoli e piccolissimi investitori: IQ Option (qui per il conto dimostrativo gratuito) permette di aprire un conto con 10$ e di iniziare a fare trading con posizioni da 1$, anche se la scelta di titoli è più ristretta rispetto a quella dei broker che abbiamo citato poco sopra.
🤔Azioni Bancarie opinioni e recensioni
Riportiamo in questa sezione le nostre considerazioni, opinioni e recensioni sul mondo delle azioni bancarie. Tenendo inoltre conto di quanto viene offerto, in termini di approfondimento, anche da siti terzi. Abbiamo selezionato infatti per i nostri lettori anche 5 forum nazionali e internazionali, che possano offrire buoni spunti di apprendimento e di discussione.
Migliori forum azioni bancarie
Come preannunciato, abbiamo selezionato 5 forum sia in italiano che in inglese, che sono degli ottimi luoghi digitali dove reperire informazioni sull’investimento in azioni bancarie. Li abbiamo scelti per qualità delle informazioni e anche per quanto possono offrire in termini di accoglienza e numero di utenti.
- Elite Traders
Uno dei migliori forum al mondo, in lingua inglese e dedicato tanti mercati sui quali si può investire a livello finanziario. Riteniamo che sia un forum da seguire sempre, a maggior ragione quando si parla di investimenti nel settore bancario, che viene seguito da diversi utenti di questo forum con una buona frequenza.
- Investing.com
Utile non solo per le quotazioni in diretta dei principali titoli, ma anche per quanto ha da offrire in termini di chat e forum su ciascuno dei singoli titoli quotati. Investing.com è una vera miniera di informazioni, anche quando questa è generata dagli appassionati del sito. Un buon posto per scambiare qualche chiacchiera informale – ma anche per parlare di strategie di investimento sui titoli bancari che ci interessano.
Un grande collettore di forum e di discussioni. Molti subreddit, questo il nome dei sotto-forum si occupano di finanzia, investimenti e azioni. Si può discutere molto liberamente di qualunque tema attinente alle azioni bancarie, con scambi molto interessanti con altri investitori, di piccola o grande taglia.
- FinanzaOnline
Il forum più importante in Italia tra quelli che si occupano di finanza ed investimenti. Possiamo seguirlo giorno per giorno per saperne di più su come si stanno muovendo i trader italiani. Possiamo anche aprire delle discussioni, condividere insight e strategie e anche chiedere spiegazioni su analisi tecnica e fondamentale che riguardano i titoli. Un ottimo posto da frequentare se investiamo ogni giorno.
- Stockaholics
Il forum completamente dedicato alle azioni – che abbiamo già citato in diverse guide su ©TradingOnline.com. Anche questo è un forum in lingua inglese, un ottimo punto per seguire le discussioni più interessanti sui titoli bancari internazionali. Da seguire prima, durante e dopo l’investimento.
Per completezza informativa, puoi leggere anche: Trading Online Opinioni
Azioni di Banca: la nostra opinione sull’investimento
Le azioni bancarie seguono – in parte – una logica diversa dagli altri investimenti, che abbiamo contribuito a chiarire con la nostra guida. Ad oggi sono, almeno secondo la nostra redazione, un comparto imprescindibile per chi vuole creare un portafoglio ben diversificato, che faccia riferimento ai migliori comparti presenti in borsa.
Ci sono moltissime azioni bancarie di qualità, che abbiamo prontamente citato e analizzato insieme ai nostri lettori e che sono oggi una buona opportunità di investimento anche per chi si avvicina per la prima volta al mercato.
Azioni che vanno comunque vagliate una per una prima di inserirle a portafoglio, tenendo conto delle particolarità di ciascun titolo, del mercato che rappresenta e nel quale opera, delle prospettive presenti e future.
Non mancano ottime scelte nel comparto, sia che ci si voglia muovere soltanto su Piazza Affari, sia che si voglia cercare qualche buona opportunità anche sul mercato USA o sulle piazze asiatiche.
Tenendo però sempre conto del fatto che i mercati nei quali operano le banche sono molto diversi anche per collocazione geografica, seppur gli strumenti di analisi da applicare siano fondamentalmente sempre gli stessi.
Le azioni bancarie possono regalare grandi soddisfazioni a chi le inserisce correttamente all’interno del proprio portafoglio di investimento e rimangono uno dei comparti da considerare per primi quando si inizia ad investire in borsa. Tenendo però conto del fatto che in momenti così turbolenti per le economie mondiali, il rischio incorporato in questo tipo i titoli non può che essere considerato come maggiore rispetto ad un tempo.
Considerazioni finali
Non esistono soltanto i titoli bancari italiani: oggi con i migliori broker abbiamo la possibilità di investire su tutti i migliori titoli del comparto, anche se quotati altrove. Partendo da questo presupposto possiamo davvero guardare con ottimismo alle azioni bancarie, dimenticando un po’ gli anni di crisi che hanno colpito, sempre nel comparto, proprio l’italia.
Anche quando investiamo in colossi come quelli citati nella nostra guida, rimane assolutamente necessario valutare caso per caso e tenere conto dei rischi, senza infatuarsi di titoli soltanto perché ben capitalizzati o con una ottima performance alle spalle.
In conclusione, possiamo però affermare che il comparto bancario continua ad essere apprezzatissimo da investitori su diversi mercati proprio perché duttile, variegato e ricco di potenziali soddisfazioni. Con i titoli che abbiamo scelto – e seguendo le indicazioni per le analisi di breve e lungo periodo, la soddisfazione dell’investitore può essere quasi certamente assicurata.
FAQ Trading in azioni Bancarie: domande frequenti
Conviene investire oggi sulle azioni bancarie?
Il comparto bancario offre ottime opportunità per investire oggi, principalmente sugli USA e in modo minore in Europa. Tuttavia le finestre per l’investimento ci sono, sia per chi vuole investire sul breve periodo, sia per chi preferisce il lungo periodo.
Come si può investire sulle azioni bancarie?
Abbiamo due diversi canali da utilizzare se vogliamo investire sulle migliori azioni bancarie. Possiamo scegliere o i broker che propongono CFD oppure in alternativa i broker che offrono trading in DMA. In entrambi i casi possiamo fare riferimento ad intermediari solidi, che offrono ottime piattaforme, commissioni e listini.
Quanto conviene investire sui titoli bancari?
Tra il 10% e il 20% del nostro capitale, a seconda del tipo di portafoglio che stiamo costruendo. Non è consigliato eccedere questa quota, anche se sono presenti sui mercati ottimi titoli, che oggi non lasciano spazio a dubbi sulla futura crescita.
Ci sono alternative alle azioni per chi vuole investire sulle azioni bancarie?
Tutte le azioni bancarie che abbiamo segnalato nella nostra guida sono parte dei relativi indici, presso le borse nelle quali sono quotate. In alternativa si possono scegliere prodotti a paniere, come possono essere gli ETF oppure i CopyPortfolios, che permettono di investire in portafogli di azioni selezionate, anche sul settore.
Quant’è il minimo per investire sulle azioni bancarie?
Dipende dal broker che andremo a scegliere. Con IQ Option possiamo investire a partire da 10$ per aprire un conto e poi con 1$ per ogni posizione. Con Capital.com serviranno invece almeno 20 euro di investimento. Chi sceglie invece eToro l’investimento minimo sulla posizione è di 50$.
Le azioni bancarie sono adatte ai principianti?
Le azioni bancarie sono titoli relativamente poco volatili, che sono spesso utilizzati dai cassettisti proprio per la loro solidità. Rimane il fatto che nonostante la media di questi titoli sia molto interessante, si dovrà studiare per inserirle nel nostro portafoglio e anche per fare trading di breve periodo.
Le azioni bancarie sono rischiose?
Sì, come tutti gli investimenti. Tuttavia si possono superare i rischi studiando correttamente l’investimento ed evitando operazioni di breve respiro. Nel nostro approfondimento sono presenti tutti gli strumenti per ridurre il rischio.