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Azioni Stellantis: Come e dove comprare | Analisi 2025
Conviene comprare oggi azioni Stellantis? In questa guida la nostra redazione analizza il titolo e suggerisce su quale piattaforma acquistarlo.
Stellantis è il gruppo automotive nato dalla fusione di FCA e Peugeot. Controlla oggi 18 marchi del comparto automobilistico, con un’offerta che spazia dalle piccole city car fino ai veicoli commerciali e di trasporto di dimensioni più importanti. Un conglomerato di enormi dimensioni, che oggi opera attraverso tre paesi (Olanda, Italia e Francia) a livello amministrativo e con strutture produttive in tutto il mondo.
Le azioni Stellantis offrono esposizione a un gruppo diversificato e di importanza mondiale, che sta investendo molto anche sui veicoli elettrici. La valutazione è relativamente bassa rispetto ai produttori di auto quotati negli Stati Uniti, come spesso accade per le aziende quotate in Europa. Grazie alla valutazione conservativa della società, gli investitori hanno l’occasione di comprare il titolo a prezzi attraenti. La nostra analisi del titolo e delle piattaforme con cui acquistarlo è aggiornata a maggio 2024, poco prima della pubblicazione dei dati di bilancio dell’ultimo trimestre dell’anno.
Azioni Stellantis – Principali caratteristiche introduttive:
📱ISIN & Sigla: | NL00150001Q9 : STLA |
🏦Dov’è quotata STLA: | Milano (ITA) |
💰Capitalizzazione: | 37 miliardi di euro ca. |
⚡Come comprare azioni STLA: | Trading in CFD / Azioni Pure / In banca e Posta |
👍Conviene comprare oggi: | Sì |
📈Target price medio STLA: | 29,18€ |
Broker consigliati: | Capital.com / FP Markets / eToro / Trade.com |
👍Conviene acquistare azioni Stellantis oggi?
Il 2024 non è stato certamente uno degli anni più brillanti per Stellantis, che sta pagando dazio ad una serie di errori commessi nel Nord America – pensiamo principalmente alla politica dei prezzi e alla mancanza di modelli nuovi – e al rallentamento del segmento elettrico, le cui vendite non sono sufficienti a giustificare gli investimenti.
Dopo un 2023 la cui redditività è aumentata moltissimo le prospettive per il futuro non sono altrettanto rosee. A puntare il dito sui problemi di Stellantis è prima di tutto Equita, che ritiene che il titolo rimanga sotto pressione fino ad primo semestre 2025: i problemi sono legati ai prezzi, alla riduzione del magazzino, al lancio di nuovi modelli e alla gestione della base costi. Una serie di problemi, ad ogni modo, che non sono un’esclusiva di Stellantis e sicuramente non possono essere risolti in un batter di ciglio.
Gli esperti di Bernstein ritengono che Stellantis debba risolvere almeno quattro sfide:
- ottimizzare le scorte a breve termine negli Stati Uniti;
- appurare se gli Usa siano un mercato con un margine rettificato del 10% o del 15%;
- trovare un modo per affrontare le sfide strategiche che il mercato dell’Unione europea impone;
- trovare un modo per raggiungere gli obiettivi strategici per il 2030.
🏦Dove comprare azioni Stellantis
I broker dove acquistare Stellantis:
- FP Markets – Visita la piattaforma;
- eToro – Visita la piattaforma;
- Capital.com – Visita la piattaforma;
- Trade.com – Visita la piattaforma;
- Skilling – Visita la piattaforma.
Stellantis è una società quotata su diverse Borse e non è difficile trovare un intermediario con cui comprare il titolo. Sia i broker specializzati nel trading online, sia invece quelli classici, come banche e Poste. Non tutti i canali di investimento che ci offrono accesso alle azioni Stellantis sono però uguali. Ci sono differenze sostanziali, che dobbiamo considerare prima di fare la nostra scelta. I canali più popolari oggi sono i CFD, l’accesso alle azioni pure e i canali classici bancari e postali.
- Comprare azioni reali Stellantis
La scelta più classica è quella di comprare le azioni Stellantis vere e proprie, diventando azionisti della società e ricevendo i dividendi di anno in anno. Questo approccio è il più adatto agli investitori di lungo termine, che vogliono mantenere il titolo in portafoglio per diversi anni anziché speculare sulle oscillazioni di breve termine. In questo caso, le migliori piattaforme a cui rivolgersi sono:
- FP Markets – Visita la piattaforma;
- eToro – Visita la piattaforma;
- Capital.com – Visita la piattaforma.
- Comprare Azioni Stellantis con broker trading online CFD
I CFD – Contratti per Differenza – sono contratti derivati che replicano il valore delle azioni Stellantis. Significa che un CFD sulle azioni Stellantis non è un’azione vera e propria, ma un derivato che ha sempre lo stesso valore dell’azione vera e propria oscillando nello stesso modo. Questi strumenti sono adatti a chi vuole operare sul breve termine e con un approccio speculativo, dal momento che offrono facile accesso alla vendita allo scoperto e alla leva finanziaria. Per lo stesso motivo, però, sono anche poco adatti agli investimenti di lungo termine.
I migliori broker di CFD per comprare azioni Stellantis sono:
- FP Markets – Visita la piattaforma
- Capital.com – Visita la piattaforma
- eToro – Visita la piattaforma
- Trade.com – Visita la piattaforma
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- Comprare azioni Stellantis in banca o tramite Poste
Volendo è possibile utilizzare l’home banking o rivolgersi a Poste Italiane per acquistare azioni Stellantis. Il problema in questo caso è che si pagano delle commissioni molto alte, arrivando facilmente a 15-20€ per l’apertura di una posizione e altrettanti per vendere il pacchetto azionario. Se si investono cifre elevate entrano in gioco anche i costi variabili, rendendo davvero oneroso per gli investitori entrare sul mercato. In questo caso parliamo di istituti di credito come:
- FinecoBank
- Unicredit
- ING
- Servizio Poste Italiane
Nel 2023, fortunatamente, gli investitori hanno a disposizione soluzioni migliori per operare in Borsa. Con meno costi e piattaforme più facili da navigare, i broker online stanno ormai prendendo il sopravvento.
⚡Come comprare azioni Stellantis
Come comprare azioni Stellantis senza commissioni
Tempo totale: 10 minuti
1. Scegliere un intermediario sicuro
La prima cosa da fare è accedere a un broker sicuro per comprare azioni, possibilmente anche uno che offra una buona piattaforma e bassi costi di intermediazione. Il nostro consiglio è quello di comprare il titolo su eToro, per approfittare anche della possibilità di acquistarlo senza commissioni. Il processo di registrazione dura circa 5 minuti; come previsto dalle normative antiricilaggio, su qualunque piattaforma è necessario inviare la foto di un documento d’identità per aprire l’account.
2. Depositare i fondi
Una volta completate le procedure per l’apertura dell’account è possibile aggiungere i fondi con cui passare poi all’acquisto delle azioni. Normalmente i broker offrono diversi metodi di deposito, che nel caso di eToro sono carta di credito o debito, PayPal e bonifico bancario.
3. Cercare le azioni Stellantis
Ogni piattaforma prevede normalmente un menu interno e una barra di ricerca per selezionare lo strumento finanziario di proprio interesse. Nel caso di eToro, scrivendo “Stellantis” nella barra di ricerca in alto si accede alla pagina dedicata.
4. Acquistare il titolo
Cliccando su “Acquista” o “Investi” si può finalizzare la propria operazione. Prima di confermare l’acquisto bisognerà soltanto selezionare la quantità di azioni da comprare. Volendo è anche possibile impostare dei livelli di prezzo ai quali l’operazione verrà chiusa in automatico dal broker.
Fornitura:
- 100$ per il deposito minimo
🤔Dove conviene investire in Stellantis? Confronto piattaforme
A questo punto della nostra guida abbiamo già imparato a conoscere le caratteristiche delle piattaforme e dei canali che abbiamo a disposizione per investire in azioni Stellantis. Qui riportiamo un prospetto per la consultazione rapida, che ci permetterà di confrontare ciascuna delle caratteristiche importanti.
Caratteristiche | Broker CFD | Broker DMA | Banca e Posta |
---|---|---|---|
Commissioni: | Spread dinamici, no commissioni fisse | Spread fissi + variabili (con eToro zero commissioni) | Commissioni di transazione e sul totale investito |
Investimento minimo: | 1 azione | 50 USD | Variabile (dai 1.000 euro in su) |
Analisi tecnica: | Disponibile | Disponibile | Disponibile sulle piattaforme trading professionali |
Investire al ribasso: | Disponibile | Non disponibile | Non Disponibile |
Conto demo: | Disponibile | Disponibile | Non Disponibile |
Formazione: | Disponibile | Disponibile | Disponibile tramite FinecoBank |
Script intelligenti: | Sono disponibili EA su Metatrader. | Non disponibile | Non disponibile |
Leva finanziaria: | Massimo di 1:5 | Non Disponibile | Non Disponibile |
Approfondimenti: | Migliori broker CFD | Migliori broker DMA | N.d. |
Il confronto apre chiaramente alle possibilità e alle opportunità che sono offerte dai contratti CFD, con i DMA che sono subito secondi. Rimane comunque questa una decisione in capo a chi investe il proprio capitale: non tutti hanno le stesse necessità e non tutti possono essere soddisfatti dal medesimo canale.
📊Previsioni azioni Stellantis 2025
Nel mese di settembre 2024 il titolo Stellantis ha fatto un vero e proprio capitombolo a Piazza Affari dopo che è stato lanciato il profit warning sui risultati dell’anno. I titoli del gruppo hanno registrato una flessione a doppia cifra e sono scesi sotto la soglia dei 13 euro per la prima volta dall’ottobre 2022.
La situazione che sta attraversando in questo momento (novembre 2024) Stellantis è simile a quella di molti altri concorrenti da Volkswagen (sicuramente il caso più emblematico in questo senso) a Mercedes e Bmw. Il settore auto sta attraversando un momento difficile, che colpisce tutti i produttori piccoli o grandi che siano. Rimanendo su Stellantis, la società ha deciso di rivedere la guidante dei risultati del 2024, in modo da poter ponderare nel modo migliore le azioni per riuscire a far fronte ai problemi di performance in Nord America. Ma anche per riuscire ad affrontare nel modo migliore le dinamiche globali del settore.
Rimanendo fermi al 2024 Stellantis ritiene di riuscire a raggiungere un risultato operativo adjusted tra il 5,5% ed il 7%, in calo rispetto al precedente double digit. La riduzione è legata, sostanzialmente, per due terzi alle azioni correttive in Nord America: altri fattori includerebbero vendite inferiori alle attese nel secondo semestre 2024.
Inutile negarlo, il sentimento della maggior parte degli investitori su Stellantis è peggiorato in maniera vistosa dopo il profit warning. Ed Ditmire, responsabile delle relazioni con gli investitori, si era impegnato a sottolineare che la politica dei dividendi era quella di distribuire un payout dal 25% al 30%: l’intenzione è quella di spostarlo nella fascia più alta di questo intervallo. Ma per il momento sarebbe troppo presto per parlare di un ritorno sul capitale.
Le prospettive
Ma quali sono le prospettive di Stellantis per il futuro? Il gruppo automobilistico, stando alle parole di Tavares, sarebbe ben attrezzata per superare i momenti difficili e riuscire a vincere nel lungo periodo. Il 2024 è stato senza dubbio un anno di transizione, nel quale è iniziata la grande offensiva di elettrificazione negli Usa, che assorbirà gran parte delle risorse del gruppo automobilistico.
Natalie Knight, la Cfo Stellantis, spiega che l’azienda sta rispondendo con decisione alle sfide a breve termine, con l’ottimizzazione delle scorte e la contemporanea transizione generazionale dei prodotti. Nonostante le difficoltà a breve termine, restiamo fiduciosi nella nostra capacità di realizzare una redditività a doppia cifra, tra le migliori aziende automobilistiche del mondo.
PREVISIONI 2025: Secondo la maggior parte degli analisti il prezzo obiettivo di Stellantis è 14,26 euro, con una rima massima di 21,40 euro ed una minima di 11 euro.
PREVISIONI DI LUNGO PERIODO: sul lungo periodo -un arco da 5 a 10 anni- è probabile che il prezzo delle azioni Stellantis supererà i 35€ per azione. I prossimi anni si prospettano fatti di tassi di interesse in calo, un aumento considerevole delle opportunità nel settore delle auto elettriche e un significativo aumento dei consumatori che potranno acquistare auto per la prima volta nei mercati emergenti. Accompagnando tutto questo con un calo dell’inflazione attesa in Europa e negli Stati Uniti, le prospettive sono molto positive.
Azioni Stellantis STLA Target Price
Riportiamo qui i target price medi, alti e bassi di Stellantis, intorno ai quali si è formato il consenso maggiore. Sono target rialzisti e comunque solidi, sebbene la possibilità che si viri verso i target bassi rimane comunque concreta.
I target price sono stati storicamente poco affidabili per fare previsioni sull’andamento delle azioni. Nel caso di Stellantis, che riporta una distanza molto grande tra il target più alto e quello più basso, l’indicazione risulta praticamente inutile. In ogni caso è interessante segnalare che anche la previsione più pessimista prevede comunque un prezzo più alto rispetto a quello attuale del titolo.
Alto | Medio | Basso |
---|---|---|
23€ | 17€ | 11€ |
🏦Analisi fondamentale Stellantis STLA
L’analisi fondamentale sul titolo Stellantis è proprio il punto centrale su cui è costruita la nostra tesi ottimista. La società continua a mostrare sia un ottimo tasso di crescita dei ricavi, sia un ottimo tasso di crescita dei margini. Anche i fondamentali macroeconomici sembrano molto positivi in questo momento, soprattutto considerando la questione dei tassi d’interesse e del tasso di inflazione in calo. Inoltre è da considerare il vantaggio importante di avere una forte posizione competitiva a livello tecnologico.
Analisi concorrenza Stellantis
La concorrenza che oggi Stellantis si trova ad affrontare può essere considerata di due tipi. Da un lato abbiamo tutti i marchi storici dell’auto in campo internazionale. Dalle giapponesi Toyota e Honda, passando per il gigante tedesco Volkswagen, senza dimenticare anche gruppi che in Europa hanno forse meno fortuna, come Ford. Si tratta della vecchia guardia del mondo auto, che compete su un mercato ben definito.
Dall’altro lato esiste una concorrenza di nuova generazione, da considerare in questi termini non solo per l’età, relativamente giovane, dei progetti, ma anche e soprattutto perché si approcciano al mercato con un nuovo Business Model. Stiamo parlando ovviamente di Tesla, gruppo che sta rivoluzionando il mondo dell’auto elettrica – grazie ad un enorme vantaggio competitivo sulla qualità delle batteria. In aggiunta, il gruppo guidato da Elon Musk propone un nuovo business model, basato più sulla vendita di servizi che sull’hardware, che in questo caso sarebbe l’auto.
Gruppo Stellantis: prospettive di crescita
Le prospettive di crescita di Stellantis, in questo momento, sono soprattutto legate all’espansione della quota di mercato in paesi emergenti come Brasile, il resto dell’America Latina e il sud-est asiatico. In Europa e negli Stati Uniti è difficile che la posizione competitiva dell’azienda possa migliorare tanto più di così, ma rimane la possibilità di alzare la quota di mercato relativa a auto elettriche e ibride.
Questo rimarrà un importante trend di fondo nel mondo dell’automotive per molti anni a venire, ed è chiaro che Stellantis non voglia rimanere indietro rispetto alle concorrenti tedesche né rispetto ai produttori di EVs che hanno iniziato subito da questo segmento. Importante ricordare che, per una società di queste dimensioni, non è necessario strettamente vendere di più per far crescere i risultati. Spesso si tratta di ottimizzare i costi, migliorare la gestione della filiera logistica ed essere capaci di migliorare i margini.
Inoltre è molto interessante notare che, con l’acquisizione di una quota rilevante di Archer Aviation, Stellantis è ufficialmente entrata nel mercato degli eVTOL. Si tratta di una tecnologia emergente e ancora non operativa a livello commerciale, ma che potrebbe rivoluzionare il modo di spostarsi sulle medie distanze (30-200 km) nel corso dei prossimi 4-5 anni.
Stellantis: business model
Il business model di Stellantis è quello di un grande conglomerato dell’auto, che copre quasi tutti i segmenti, dalle city car fino ai modelli sportivi e di lusso (principalmente con il marchio Maserati), senza disdegnare anche l’importantissimo settore dei veicoli commerciali, coperti da Fiat Professional, da Ram Trucks.
- Marchi ancora separati
I marchi sono ancora separati e gestiti a compartimenti relativamente stagni. Le aziende per ora continuano ad operare in modo separato e non condividendo progetti e piattaforme. Con il tempo – e con la dovuta riorganizzazione interna, il business model dovrà necessariamente diventare più integrato.
- Indotto
Il gruppo controlla anche moltissime aziende dell’indotto, per un processo produttivo completamente verticale e interventi ridotti da parte di aziende terze e non controllate. Anche le controllate dalle società che hanno dato il via alla fusione dovranno con il tempo essere maggiormente integrate all’interno della nuova organizzazione.
- Offerta su tutti i segmenti
Questo è un punto sul quale riteniamo sia necessario tornare. Perché è parte del business model del gruppo e soprattutto della sua offerta principale. Dai piccoli veicoli per la città fino ai camion, Stellantis è in grado di offrire sul mercato praticamente di tutto, a prezzi relativamente competitivi almeno nel continente europeo.
- Il ruolo dei governi
È qualcosa di cui si parla malvolentieri sulla stampa, ma che dobbiamo sicuramente sottolineare nella nostra disamina. Perché siamo davanti a due gruppi che hanno dato il via ad una fusione, partendo da storie che si sono più volte intrecciate con quelle dei governi dei paesi di provenienza. E questo potrebbe essere un bene per il futuro, perché Stellantis ha fortissimo potere negoziale nei confronti di Francia e Italia (e di tutti i paesi nei quali appunto opera con le sue fabbriche).
- Noleggi e finanziamenti
Oggi quasi tutte le principali case automobilistiche sono diventate verticali anche per quanto riguarda il ciclo dei finanziamenti e della vendita. Non solo Stellantis è proprietaria di moltissime concessionarie monomarca, ma attraverso istituti quali FCA Bank e Leasys riesce anche a gestire la parte finanziaria legata alla commercializzazione delle auto. Un modo per trattenere maggiori profitti e per essere più elastici verso i clienti. Potrebbe sicuramente dare una mano ai profitti, cosa che in realtà sta già avvenendo da tempo.
Stellantis: management
Il management di Stellantis è, almeno per il momento, risultato della fusione tra i due gruppi. Il conglomerato è guidato in modo bicefalo, con John Elkann, che arriva da FCA, nel ruolo di presidente, e Carlos Tavares, ex-CEO di Peugeot, che è ora CEO del gruppo risultante dalla fusione. Tutto lascia pensare che, almeno per il futuro di breve periodo, le cose rimarranno così. Con il presidente che sarà espressione del gruppo Exor e il CEO invece della realtà francese.
Andamento e quotazione tempo reale azioni Stellantis
Azioni Stellantis, vendere o tenere?
In questo momento riteniamo che sia meglio tenere le azioni Stellantis. Non ci sono dei motivi concreti di preoccupazione che possano far pensare che sia meglio vendere il titolo, anche considerando che Stellantis sta pubblicando dati trimestrali molto solidi e in continuo miglioramento. Inoltre anche il piccolo dividendo pagato dalle azioni è comunque un valore aggiunto, e un motivo in più per mantenerlo in portafoglio.
Considerando che ci sono dei buoni motivi per pensare che il dividendo continui anche a crescere nel corso dei prossimi anni, per chi ha già il titolo in portafoglio al momento non riteniamo che sia conveniente prendere i profitti. La storia insegna che, salvo nei casi in cui ci sono dei motivi davvero molto forti per vendere un titolo, rimanere nel mercato e lasciare il portafoglio crescere nel corso del tempo è pressoché sempre la scelta migliore a lungo termine.
🔑Azioni Stellantis STLA: approfondimenti e consigli utili
La redazione di TradingOnline.com ha anche raccolto informazioni ulteriori, approfondimenti e consigli utili per chi vuole iniziare ad investire in azioni Stellantis. Dal quanto investire fino ai rischi, passando per qualche consiglio degli specialisti.
Quanto investire in azioni Stellantis?
Il settore auto è oggi uno dei più complessi da studiare e capire come muoversi non è facile per tutti, soprattutto se non si sono mai avute esperienze specifiche nel settore. Per questo motivo abbiamo raccolto qui le considerazioni della nostra redazione anche sul quanto investire in Stellantis.
- Nel complesso, meno del 20% sull’intero settore auto
Nel complesso non riteniamo che un portafoglio ben equilibrato debba esporsi per più del 20% sul settore auto. Anche nel caso di Stellantis dunque meglio non esagerare, soprattuto se si hanno in portafoglio già altri titoli del comparto. Il settore auto è in un momento complicato e sebbene nelle ultime settimane e negli ultimi mesi abbia performato bene sui mercati, è sempre indicato rimanere con soglie di guardia altre.
- Diversificare sempre
La diversificazione è la strategia di trading e di investimento di base per qualunque tipo di esposizione sul mercato. Il nostro consiglio è di tenerne conto anche e soprattutto se vogliamo investire nel comparto auto e dunque acquistare azioni Stellantis. Anche se il trend sembra essere rialzista, sempre meglio spalmare il rischio.
Azioni Stellantis Lotto Minimo
Le azioni Stellantis hanno un prezzo unitario relativamente basso e dunque non costituiscono problema per chi è a caccia di lotti minimi molto ridotti. Con i broker che abbiamo indicato come migliori per fare trading o investimenti su questo titolo, possiamo andare ad investire con somme molto ridotte.
Nel caso di Capital.com è possibile anche acquistare una sola azione, il che vuol dire impegnarsi, ad oggi, per una somma intorno ai 15 euro. Il tutto con un broker che ci permette di aprire un conto di trading a partire da 20 euro di investimento.
Con la piattaforma trading eToro potremo invece investire a partire da un minimo di 50$ o equivalente in euro, nel caso di azioni europee come Stellantis. Anche qui l’investimento minimo è molto basso e alla portata di tutti. Con la leva finanziaria potremo inoltre ridurre ulteriormente questo requisito.
Investire in azioni Stellantis è rischioso?
Le azioni Stellantis sono rischiose, come d’altronde lo sono praticamente tutti i titoli quotati oggi in borsa. Il mercato azionario comporta dei rischi più elevati, tradizionalmente, rispetto alle obbligazioni o a titoli comunque a basso rischio e magari a capitale garantito. Quello che possiamo fare è innanzitutto renderci conto dell’esistenza di questo rischio e poi modularlo ricorrendo agli strumenti idonei.
- Non investiamo con leva
Se il nostro obiettivo è quello di ridurre per quanto possibile i rischi che derivano dall’investimento in questo titolo, il primo passo da fare è ridurre l’esposizione. La Leva Finanziaria fa esattamente l’opposto: aumenta la nostra esposizione e di conseguenza anche i rischi. Consigliamo pertanto a tutti di operare tenendo conto di questa particolarità e non investire con leva finanziaria a meno che non si vogliano correre rischi importanti.
- Il rischio del comparto
Il settore automobilistico è, da più di un ventennio, il grande malato d’Europa. Questo perché al netto degli incentivi le vendite sono ormai basse, mentre rimangono da mantenere delle strutture industriali importanti e ancora labor intensive, ovvero con un gran numero di dipendenti. Quando avvengono delle fusioni come nel caso di Stellantis, i costi si abbassano e aumentano le economie di scala. Tuttavia il comparto – se dovessero disimpegnarsi i governi – diventerebbe molto meno redditizio.
- Concorrenza
Come abbiamo già visto nella sezione specificamente dedicata ai concorrenti, il mercato è agguerrito e si fa la guerra tutti i giorni anche su margini molto ridotti. Stellantis non è ancora posizionata al top per quanto riguarda le nuove tendenze, ovvero l’elettrico. Staremo alla porta a vedere se riuscirà o meno a integrarsi in questo nuovo modo di concepire l’auto e rispondere alle esigenze indotte dai governi.
👍Azioni Stellantis: Opinioni e recensioni reali
C’è tanto altro di cui poter discutere sulle azioni Stellantis, motivo per il quale abbiamo aggiunto, oltre alle opinioni e recensioni della nostra redazione, anche i forum presso i quali si discute più attivamente delle azioni del conglomerato dell’auto italo-francese. I forum – e questo lo ripetiamo molto spesso su TradingOnline.com, rimangono un’ottima fonte di informazioni per chi fa trading o investe, soprattutto quando scegliamo piazze digitali in grado di offrire buone discussioni e la partecipazione di utenti esperti.
Azioni Stellantis Migliori Forum
Stellantis è un titolo molto popolare tra gli investitori e dunque viene discusso praticamente su qualunque forum, anche non italiano, che si occupi anche marginalmente di azioni. Non tutti però possono essere considerati come utili o buoni. Per questo abbiamo preparato una selezione dei migliori 5 che abbiamo oggi a disposizione in rete.
- FinanzaOnline
Il primo forum in Italia, sia per quantità che per qualità. Per noi il punto fermo dal quale partire per informarsi su qualunque tipo di investimento finanziario. Essendo, per ovvie ragioni, focalizzato maggiormente sulle piazze italiane, lo riteniamo un ottimo forum per chi vuole investire sulle azioni di Stellantis o comunque informarsi sul titolo.
- Borse.it
Uno dei forum di riferimento per Piazza Affari. Si parla molto di Stellantis, che è e rimarrà uno dei titoli maggiormente apprezzati da cassettisti e trader sul lungo periodo. Sicuramente poco trafficato rispetto al primo che abbiamo citato, rimane comunque un buon hub informativo, dove troveremo moltissime persone e trader anche semi-professionisti per condividere idee e strategie.
- Investing.com
Il sito delle quotazioni incorpora ormai da tempo anche una sezione Chat e Forum che possiamo utilizzare per scambiarci idee ed opinioni, o per chiedere aggiornamenti, sul titolo Stellantis. Non sarà la migliore delle piattaforme in questo senso, ma è una buona integrazione, soprattutto se si frequentano già i forum che abbiamo indicato sopra.
- Reddit /r/investing
È un sito americano, frequentato maggiormente da Americani. Tuttavia rimane un ottimo luogo dove parlare di finanza, di investimenti e anche di azioni Stellantis. Anche se in inglese, ne vale sicuramente la pena. Da seguire sempre, sia se decideremo di investire su Stellantis sia invece se dovessimo decidere di passare la mano.
- InvestireOggi
Un altro forum italiano molto importante e molto frequentato. Ottima community, ottimi i thread, soprattutto per gli investimenti in tempo reale. Un’aggiunta al nostro parterre di forum che è il caso di seguire se vogliamo fare trading o investire sulle azioni del conglomerato Stellantis.
Investire in azioni Stellantis STLA: la nostra opinione
I target price sono stati storicamente poco affidabili per fare previsioni sull’andamento delle azioni. Nel caso di Stellantis, che riporta una distanza molto grande tra il target più alto e quello più basso, l’indicazione risulta praticamente inutile. In ogni caso è interessante segnalare che anche la previsione più pessimista prevede comunque un prezzo più alto rispetto a quello attuale del titolo.
Il comparto auto, checché se ne dica tra i fan delle azioni tech è tutto fuorché morto. Anche grazie a importanti campagne di incentivi le vendite continuano ad essere relativamente sostenute, così come lo sono i profitti. L’arrivo di nuovi player, inaspettato su un settore con barriere di ingresso così alte, ha creato incertezza, ma anche voglia di innovare.
Dovremo così valutare attentamente se riterremo Stellantis parte o meno della grande partita che si giocherà nei prossimi anni. Quello che possiamo dire adesso è che in realtà il gruppo è riuscito ad ottenere proprio dalla fusione una maggiore forza per essere competitivo sul mercato. Oggi chi investe in Stellantis sta comunque puntando su un gruppo solido, che nasce dalla fusione di due realtà altrettanto solide e che può giocarsela sicuramente alla pari con gli altri top player del settore.
Considerazioni finali
Un tempo era Fiat, poi fu il turno di FCA, dopo aver inglobato Chrysler e oggi è il turno di Stellantis. L’evoluzione dell’auto italiana è stata rapida e veemente ed oggi ci lascia con un gruppo in borsa di nuovo conio, con meno incognite rispetto al passato e con una prospettiva di investimento decisamente più solida.
Stellantis è un gruppo di prima fascia. Tutti coloro i quali sono interessati al comparto auto dovrebbero sicuramente tenere conto di questo titolo e partire proprio da questa analisi, per valutare le opportunità che sono offerte da questo titolo.
La valutazione rimane però personale. Gli analisti di TradingOnline.com non possono che fornire ai loro affezionati lettori tutti gli strumenti per valutare in modo indipendente la bontà del titolo e le prospettive future. Se sia o meno il caso di investirci è una conclusione da prendere individualmente, tenendo conto anche della specifica composizione del proprio portafoglio.
FAQ Azioni Stellantis: Domande e Risposte frequenti
Conviene investire sulle azioni Stellantis?
Stellantis è un gruppo neonato e di difficile lettura. Tuttavia gli indicatori tecnici e anche lo studio dell’analisi fondamentale segnalano rialzi importanti. Per il momento è conveniente investire in azioni Stellantis.
Quali sono le previsioni sul titolo Stellantis?
Le previsioni di breve, medio e lungo periodo sono tutte rialziste. Questo sembrerebbe essere un buon momento per investire su questo titolo.
Quanto costano le azioni Stellantis?
Stellantis ha un prezzo che si aggira intorno ai 20€ ormai da qualche tempo. Il titolo sembra essere incanalato tra questo massimo e questo minimo, con il prezzo che potrebbe però salire, se dovessero essere rispettate tutte le previsioni che abbiamo proposto nel nostro approfondimento.
Come comprare le azioni Stellantis?
Abbiamo diversi canali a disposizione per chi vuole investire in azioni Stellantis. I CFD, contratti per differenza, che offrono la possibilità di sfruttare sia la vendita allo scoperto, sia la leva finanziaria. Abbiamo in alternativa anche l’acquisto diretto tramite canali bancari, che però è meno conveniente.
Quali sono le piattaforme migliori per le azioni Stellantis?
Abbiamo selezionato, all’interno del nostro approfondimento, le migliori piattaforme trading per investire in Stellantis. Sono rispettivamente eToro e Capital.com, che ci permettono di operare con web app ricche di funzionalità, tramite intermediari che hanno regolare licenza e un’ottima reputazione, costruita negli anni.
Qual è il target price delle azioni Stellantis?
Il Target Price Medio individuato dagli analisti è di 23,77€€ per singolo titolo. Le previsioni più ottimistiche parlano invece di 27€ per singola azione. Quelle più pessimistiche invece puntano a 18€. I target price vanno comunque verificati volta per volta, cosa che ci preoccuperemo di fare noi di TradingOnline.com.
Le azioni Stellantis sono rischiose?
Tutti i titoli finanziari prevedono una certa quantità di rischio. Stellantis presenta i rischi tipici del comparto auto e quelli di un’azienda nata da poco e che fonde due realtà molto diverse tra loro. Tutto sommato il titolo però non presenta profili di criticità importanti.
Guide Azioni
Azioni da Dividendo: TOP Titoli che staccano la cedola!
Elenco delle migliori azioni da dividendo del 2025 da scegliere consigliate dagli analisti di TradingOnline.com. Top titoli che staccano le migliori cedole.
Le azioni da dividendo sono titoli che staccano dividendi particolarmente stabili ed elevati rispetto al prezzo del titolo. Sono strumenti che interessano soprattutto a chi cerca una rendita dal proprio capitale, più che una grossa rivalutazione nel corso del tempo. Grandi investitori, primo fra tutti Warren Buffett, hanno sempre dimostrato grande attaccamento alle value stocks e specialmente ai titoli ad alto dividendo.
Il dividend yield di un’azione viene spesso sottovalutato dagli investitori che hanno iniziato a interessarsi di Borsa negli ultimi 10-15 anni. Arriviamo da un periodo storico in cui le azioni growth senza dividendo hanno offerto ritorni stellari, spostando l’attenzione dalle società più stabili che dividono l’utile con i loro soci.
La storia dei mercati finanziari, però, ci insegna che i dividendi rappresentano uno dei driver principali per i ritorni di lungo termine. Al netto di quello che abbiamo vissuto con la rivoluzione digitale, è importante non dimenticare tutte le azioni che possono remunerare con dividendi crescenti i loro azionisti.
In questa guida, gli analisti di TradingOnline.com® hanno raccolto le loro migliori dividend stocks da tenere d’occhio per il 2025. Un mix di società italiane, europee, americane e asiatiche che dimostrano la capacità di mantenere in modo sostenibile alti dividendi e buone prospettive di crescita.
Azioni da dividendo – Riassunto:
💰 Conviene investire | Sì |
🔥 Rischio | Medio-basso |
💎 Ritorno potenziale | Medio-Alto |
📈 Migliori broker | FP Markets // Capital.com // eToro |
💡 Settori migliori | REITs, finanza, industriali |
🧐 Settori peggiori | Tech, EVs, utilities |
📊 Migliori da comprare | Vedi l’elenco |
Cosa sono i dividendi?
I dividendi rappresentano la parte dell’utile netto di una società che viene distribuita agli azionisti. Quando viene chiuso il bilancio annuale, ciò che rimane pagate tutte le spese -incluse tasse e interessi- è l’utile netto. Una società può decidere che cosa farne, avendo sostanzialmente due scelte a disposizione:
- Reinvestire il suo risultato d’esercizio nel business, espandendo le sue operazioni per generare ancora più utili negli anni successivi;
- Distribuire gli utili ai soci, cioè alle persone a cui l’azienda appartiene, lasciandoli liberi di decidere cosa farne.
Non tutte le azioni, dunque, staccano un dividendo. Alcune aziende sono in perdita, altre possono decidere di lasciare tutto il loro utile nelle casse aziendali per reinvestire su nuove infrastrutture, personale e così via. Normalmente sono le aziende più tradizionali, già affermate e con basse prospettive di crescita, che decidono di distribuire una quota maggiore degli utili come dividendi.
Nel caso delle società quotate in Borsa, a ricevere i dividendi sono gli azionisti. Come ricordava Peter Lynch, infatti, bisogna ricordare che le azioni da dividendo non sono biglietti della lotteria ma reali quote di partecipazione alla proprietà di un’azienda. In qualità di comproprietari della società, si è titolati a riceverne i dividendi.
Azioni da dividendo: le migliori 20 del 2025
L’elenco che presentiamo si compone di 20 diverse aziende scelte, prima di tutto, tenendo a mente del dividend yield. Per chi non fosse familiare con questo termine, si tratta del rapporto tra dividendo e prezzo del titolo espresso in percentuale. Questo, però, non è stato l’unico fattore che abbiamo tenuto in considerazione né dovrebbe mai esserlo.
Una società che stacca un dividendo alto un anno e non lo stacca l’anno dopo, presenta risultati molto volatili o è minacciata tecnologicamente da competitor più evoluti rischia di pagare bene solo nel breve termine. La logica di un cercatore di dividendi, invece, dovrebbe combinare i flussi di cassa prodotti dalle azioni da dividendo e le prospettive delle aziende sul lungo termine. Per questo abbiamo tenuto conto anche di altri elementi:
- Aumento del dividendo nel corso degli anni;
- Capacità di competere nel proprio mercato ora e in futuro;
- Volatilità dei risultati e dei dividendi nel corso del tempo;
- Tasso di crescita annuo del settore (CAGR);
- Possibilità di vedere aumentare il prezzo del titolo negli anni.
Attraverso tutti questi criteri di scelta abbiamo identificato dei titoli che possono comporre un portafoglio solido e diversificato per accumulare o addirittura vivere di dividendi. Interessante anche la possibilità di comprare molti di questi titoli senza commissioni (su azioni da dividendo estere) su eToro, inclusi tutti quelli quotati negli Stati Uniti, Regno Unito, Spagna e Germania.
#1 – Volkswagen
🔎 Ticker | XETRA: VOW3 |
💲 Valuta | EUR |
💰 Dividend yield | 7.81% |
📊 Prospettive di crescita | Medie |
Una società che indubbiamente non ha bisogno di presentazioni, essendo una delle più grandi produttrici di veicoli elettrici e non al mondo. Volkswagen stacca un dividendo estremamente alto e sta attraversando anche un periodo particolarmente favorevole dal punto di vista macroeconomico: i tassi d’interesse in calo nel 2024 potrebbero indubbiamente stimolare la domanda di automobili, così come la stabilizzazione del tasso di inflazione.
Un dividendo che supera il 7% non è assolutamente comune per una società così grande e consolidata, soprattutto considerando che si tratta di un’azienda molto forte anche in Cina e con un livello tecnologico molto avanzato sul fronte dell’elettrico. La situazione è molto simile anche per la seconda società di questo elenco.
Per chi volesse esporsi in modo più rischioso -ma potenzialmente redditizio- a un titolo altrimenti molto stabile, un’opportunità è comprare il titolo tramite Capital.com. Il broker offre la possibilità di investire in leva fino a 1:5 sulle azioni di Intesa, per cui potenzialmente il titolo può staccare un titolo di oltre il 40% rispetto al margine investito.
#2 – BMW
🔎 Ticker | ETR: BMW |
💲 Valuta | EUR |
💰 Dividend yield | 6.81% |
📊 Prospettive di crescita | Alte |
Non c’è dubbio sul fatto che BMW sia uno dei marchi più riconosciuti al mondo nel mercato automotive. Pochi, però, sanno che dietro alle berline ad alte prestazioni si nasconde un’azione ad alto dividendo che paga molto bene gli azionisti da tanti anni a questa parte.
Nel 2000, il gruppo ha annunciato un dividendo di 0,40€ per azione. Nel 2024, il dividendo è salito a 6€ per azione. In ventitre anni il pagamento ricevuto dagli azionisti è aumentato di 15 volte, dimostrando la capacità di BMW di continuare a crescere e produrre valore per gli investitori.
Oltre a essere un marchio già molto affermato, è anche uno dei player posizionati meglio per la rivoluzione elettrica che sta scuotendo dalle basi il mondo automotive. Non solo BMW è stata una delle prime case automobilistiche a vendere su scala commerciale auto familiari e supercar elettriche, ma è stata una delle prime a riuscirci in modo profittevole.
Il gruppo tedesco ha tutte le carte in regola per continuare il suo percorso di successo nel corso del tempo. Con la crescita dell’economia globale e il trend di adozione dei motori elettrici, siamo ottimisti per le prospettive di BMW nei prossimi 10-20 anni. Il titolo si può comprare su eToro senza costi, dal momento che fa parte dell’elenco di azioni da dividendo RealStock su cui il broker non applica commissioni di intermediazione.
#3 – Cairo Communication
🔎 Ticker | BIT: CAI |
💲 Valuta | EUR |
💰 Dividend yield | 7.60% |
📊 Prospettive di crescita | Basse |
Cairo Communications è un gruppo editoriale italiano gestito dal Presidente Urbano Cairo. Il gruppo non ha avuto grande fortuna online, mancando un tassello importante del cambiamento dell’editoria. Negli ultimi 10 anni ha comunque rivisto la sua struttura, riuscendo a dimostrarsi profittevole in modo costante.
Il 2024 si prospetta un anno migliore rispetto a quelli scorsi, per via dei tassi di interesse in probabile calo e il generale recupero della mercato della pubblicità che si nota già da diversi mesi. Il gruppo Cairo ottiene gran parte dei suoi ricavi proprio da questo revenue stream, ma a lungo termine le prospettive rimangono comunque solide. Nel frattempo gli azionisti ricevono un dividendo molto generoso, superiore al 7% del prezzo del titolo.
#4 – Shell
🔎 Ticker | LON: SHEL |
💲 Valuta | GBP |
💰 Dividend yield | 3.77% |
📊 Prospettive di crescita | Medie |
Shell è una delle supermajor del petrolio, una di quelle compagnie petrolifere così grandi da avere una voce importante in capitolo quando si guarda al mercato del greggio. La società ha sede a Londra e il suo dividend yield potrebbe non sembrare nulla di particolarmente speciale, ma è importante considerare l’aumento del payout agli azionisti nel corso del tempo.
Attualmente lo yield delle azioni Shell è basso, ma si tratta di sola apparenza. Il dividendo tende a essere correlato al prezzo del petrolio e non all’andamento generale dei mercati: questo significa che, all’interno di un portafoglio ben diversificato e orientato ai dividendi, questo titolo aiuta ad aumentare la decorrelazione tra i vari strumenti.
#5 – Vonovia
🔎 Ticker | ETR: VNA |
💲 Valuta | EUR |
💰 Dividend yield | 2.99% |
📊 Prospettive di crescita | Medie |
Vonovia SE è un REIT tedesco che gestisce oltre 500.000 appartamenti divisi tra Germania, Svezia e Austria. Per via dei tassi di interesse in rialzo, gli investitori hanno perso fiducia nel mercato immobiliare e la valutazione del titolo è crollata nel corso del 2022. Andando a guardare dati e prospettive per gli immobili residenziali in Europa, però, pare che il calo sia esagerato rispetto ai fondamentali del mercato.
Società così grandi possono sviluppare enormi progetti immobiliari, costruendoli da zero, nelle zone più esclusive delle città più ambite. Possono accedere a forti scontistiche sui costi di costruzione grazie al volume d’affari che procurano ai fornitori e hanno sistemi previsionali per capire quali immobili sia meglio liquidare e acquisire. Il rendimento netto è dunque molto maggiore di quello che potrebbe ottenere un privato.
Al momento è una delle azioni da dividendo su cui vorremmo puntare di più nel portafoglio di TradingOnline.com® su eToro. Per chi lo desidera, è possibile copiarlo gratis in automatico e ottenere da subito esposizione a tutte le società su cui investe la nostra redazione. Gli stessi redattori di TradingOnline.com® hanno investito una parte importante del loro portafoglio su questa società, e ci aspettiamo che la valutazione possa aumentare del 15-20% entro la prima parte del 2025.
#6 – Enbridge
🔎 Ticker | TSE: ENB |
💲 Valuta | CAD |
💰 Dividend yield | 7.58% |
📊 Prospettive di crescita | Medio-alte |
Enbridge è una società canadese che costruisce e gestisce infrastrutture per il trasporto del gas naturale. Fino a un paio di anni fa, questo era considerato uno dei business più stabili e prevedibili in assoluto. Con il forte cambiamento dello scenario geopolitico nel corso del 2024, però, è improvvisamente diventato un settore ad altissimo potenziale.
Nel momento in cui l’Unione Europea ha deciso di prendere le distanze dal gas russo, un’enorme quantità di flussi di gas naturale ha dovuto cambiare destinazione. Una svolta nel mercato con effetti di lungo termine, perché non è stato possibile reperire immediatamente e facilmente del gas sostitutivo a prezzi contenuti.
L’Unione importava gas naturale dalla Russia attraverso dei gasdotti che ora sono totalmente inutili. È diventato necessario realizzare nuove infrastrutture per la liquefazione e la gassificazione del metano: i paesi esportatori devono liquefarne di più per trasportarlo sulle navi e i paesi dell’Unione devono costruire centri di gassificazione e stoccaggio per riceverlo.
Tutto questo fa pensare a un aumento del giro d’affari per Enbridge e a un aumento del dividendo sul lungo termine. Ad esempio, si può investire sul titolo con Capital.com e approfittare del fatto che con questo broker le azioni Enbridge si possono comprare con commissioni basse.
#7 – Best Buy
🔎 Ticker | NYSE: BBY |
💲 Valuta | USD |
💰 Dividend yield | 4.46% |
📊 Prospettive di crescita | Medie |
Anche ai tempi del commercio online, ci sono aziende che riescono con i loro negozi fisici ad avere successo nella vendita al dettaglio. Best Buy è una catena di negozi di elettronica di consumo con punti vendita sparsi in tutti gli Stati Uniti e una larga base di clienti affezionati. Prezzi bassi, scelta e sconti fanno in modo che anche nel contesto odierno il business continui a generare ottimi numeri.
Negli ultimi 5 anni, l’utile netto di Best Buy ha rappresentato la metà della capitalizzazione di mercato dell’azienda. Niente male, sia in ottica di value investing che di rendita tramite dividendi. Ottimo anche il fatto che Best Buy abbia già dimostrato forte resilienza a periodi di recessione e inflazione, costruendosi la reputazione di titolo a prova di tempi difficili.
Il dividendo non è altissimo per gli standard europei, ma è comunque molto elevato per gli standard statunitensi. Inoltre è importante notare la crescita del flusso di cassa condiviso con gli azionisti: più che quintuplicato nel corso degli ultimi 10 anni, rendendo Best Buy una delle azioni regine per crescita del dividendo.
#8 – General Mills
🔎 Ticker | NYSE: GIS |
💲 Valuta | USD |
💰 Dividend yield | 3.70% |
📊 Prospettive di crescita | Medio-alte |
General Mills è una delle principali aziende mondiali di alimenti preconfezionati, con una storia che risale al 1866. La sede è a Minneapolis, ma l’impatto di General Mills arriva in tutto il mondo. L’azienda è famosa per i suoi prodotti popolari, come Cheerios, Häagen-Dazs e molti altri: il portafoglio di brand cresce e si rinnova continuamente nel corso del tempo. Negli ultimi anni, in particolare, la strategia ha iniziato a ruotare sempre di più sui prodotti per animali domestici.
Il titolo è quotato negli Stati Uniti, per cui registrandosi gratis su FP Markets è possibile comprarlo in sicurezza e con poche commissioni. Il dividend yield attuale è leggermente superiore al 3%, che può sembrare poco ma non lo è se si considera la crescita nel corso del tempo. Le azioni GIS sono state tra le più costanti in assoluto nell’aumentare le distribuzioni agli azionisti di anno in anno.
Le azioni di General Mills rappresentano un investimento interessante per coloro che cercano stabilità e un crescente flusso di dividendi. Le azioni da dividendo sono state tradizionalmente considerate una buona aggiunta a un portafoglio diversificato a causa della loro resilienza durante i periodi di volatilità del mercato, oltre che per il basso rischio generale del business dell’azienda.
#9 – Unipol
🔎 Ticker | BIT: UNI |
💲 Valuta | EUR |
💰 Dividend yield | 4.15% |
📊 Prospettive di crescita | Medio-basse |
Unipol è una delle più grandi compagnie assicurative italiane, un business estremamente solido che cresce poco ma produce utili e prospettive stabili. Il dividendo che supera il 4% è un motivo evidente per aggiungere questo titolo alla lista di quelli che possono remunerare molto bene gli azionisti attraverso la distribuzione degli utili.
Uno dei grandi vantaggi di Unipol è il fatto che l’azienda sia parte di un mercato interno difficilmente raggiungibile da nuovi competitor. Il settore delle assicurazioni in Italia si limita a crescere al passo dell’economia, senza necessariamente puntare a un’espansione all’estero ma senza vedere minacciato il business domestico.
L’utile prodotto negli ultimi quattro anni sarebbe quasi sufficiente a ripagare l’intera capitalizzazione di mercato, indicando che Unipol è un titolo deep value fortemente sottovalutato dal mercato. Ottima azione per raccogliere dividendi e free cash flow.
#10 – Adecco
🔎 Ticker | SWX: ADEN |
💲 Valuta | CHF |
💰 Dividend yield | 8.34% |
📊 Prospettive di crescita | Medie |
Adecco è una delle più grandi agenzie al mondo per la ricerca di lavoratori. Il gruppo si occupa di ricevere richieste da parte di aziende in cerca di lavoratori e di trovare talenti in grado di occupare con successo quelle posizioni. La presenza è forte in tutto il mondo e insieme a Randstad è leader di mercato.
Per avere una capitalizzazione da 5 miliardi di franchi, il gruppo ottiene delle performance molto buone in termini di utile netto e free cash flow. Il dividendo è notevole ed è sempre interessante, in ottica di diversificazione, considerare di ottenere esposizione a una valuta forte come il franco svizzero.
Il business delle risorse umane è ciclico e potrebbe soffrire leggermente nel breve termine, ma su un orizzonte più lungo non mancano le opportunità di crescita. Ormai è anche diventato facile trovare dei broker con cui negoziare azioni da dividendo sul mercato svizzero, e ancora di più grazie alla possibilità di usare eToro per comprare il titolo evitando completamente i costi di intermediazione.
#11 – Brasilagro
🔎 Ticker | BVMF: AGRO3 |
💲 Valuta | BRL |
💰 Dividend yield | 12.19% |
📊 Prospettive di crescita | Medie |
Azione molto interessante quotata in Brasile, che opera in uno dei settori più antichi dell’economia: agricoltura e allevamento. Un business che prospera in una nazione tanto grande, fertile e benedetta da un clima tropicale come il Brasile. Non a caso, si tratta di uno dei principali esportatori di materie prime agricole al mondo.
Brasilagro è talmente grande che, sommate, le sue proprietà basterebbero a coprire tutto il territorio svizzero e di più. Letteralmente, i terreni di questa società sono più grandi di molte nazioni. Nel corso del tempo le operazioni sono state estese anche a paesi confinanti, come Paraguay e Bolivia. Indubbiamente l’agricoltura può avere anni migliori e peggiori, ma un business così diversificato per estensione geografica tende a non risentirne troppo.
Le linee di business di BrasilAgro sono ben posizionate per il lungo termine, dal momento che il valore dei terreni tende a crescere nel tempo. Inoltre è sempre più prezioso il ruolo di imprese come questa in un mondo sempre più popolato, che necessita di sempre più cibo per poter sfamare tutti quanti.
Non molti broker permettono di operare sulle azioni da dividendo brasiliane, ma uno dei nostri preferiti offre anche questa possibilità: si tratta di Capital.com -qui per la demo 100% gratis-, con cui si può investire sul titolo con o senza leva finanziaria.
#12 – Icade SA
🔎 Ticker | EPA: ICAD |
💲 Valuta | EUR |
💰 Dividend yield | 18.05% |
📊 Prospettive di crescita | Medio-alte |
Icade è un REIT francese che opera soprattutto nella regione di Parigi, investendo in immobili destinati a uso commerciale o sanitario. Le due linee di business vengono portate avanti in parallelo e nel corso del tempo il management si è dimostrato molto capace di capire quali immobili liquidare e quali aggiungere al proprio portafoglio.
La capitale francese si è storicamente dimostrata un ottimo mercato per gli immobili. Soprattutto per i grandi progetti in cui è coinvolta Icade, che tendono a concentrarsi nei quartieri più esclusivi per i quali la domanda aumenta maggiormente nel corso del tempo.
Prima che la pandemia rimescolasse le carte, il dividendo stava crescendo di anno in anno a un ritmo prossimo al 10%. Ora che l’emergenza sanitaria è passata e la società si è dimostrata solida anche durante questo periodo, la prospettiva è ancora più interessante per gli anni a venire.
#13 – Vale SA
🔎 Ticker | NYSE: VALE |
💲 Valuta | USD |
💰 Dividend yield | 10.71% |
📊 Prospettive di crescita | Medie |
Vale SA è una delle aziende che staccano i dividendi più generosi in assoluto agli azionisti, se si considera la storia recente della società. Il motivo è soprattutto il fatto che si tratta di una società mineraria con un forte coinvolgimento in minerali che, grazie alla crescita del settore della guida autonoma, stanno registrando una performance ottima.
Nello specifico, attualmente Vale è il più grande singolo operatore al mondo nel mercato del nickel e persino la più grande società mineraria nel mercato del ferro. Due metalli estremamente importanti per l’economia, su cui Vale ha un peso specifico molto alto. L’azienda ha sede in Brasile, ma grazie alla quotazione delle azioni da dividendo anche negli Stati Uniti è possibile ora investire anche in dollari.
Oltre 74.000 dipendenti e più di 50 miliardi di dollari in fatturato annuo fanno di questa società una delle più importanti aziende minerarie mai esistite. Con il ritorno alla normalità per il mercato dei metalli, non ci aspettiamo comunque che il dividendo possa scendere sotto al 5% del valore del titolo; inoltre, anche in questo caso aprendo un account su eToro è possibile approfittare della politica di zero commissioni.
#14 – Rio Tinto
🔎 Ticker | ASX: RIO |
💲 Valuta | AUD |
💰 Dividend yield | 5.45% |
📊 Prospettive di crescita | Medio-basse |
Rio Tinto è una multinazionale australiana che opera nel mondo dell’estrazione mineraria ed è particolarmente coinvolta nel mercato dell’oro. Notoriamente l’Australia è una delle regioni con il sottosuolo più ricco di materie prime, e Rio Tinto è stata una delle prime grandi società a investire sullo sviluppo del settore in questa zona.
Con oltre 49.000 dipendenti, anche in questo caso parliamo di un vero e proprio colosso. Per quanto il mercato dei metalli sia ciclico, specialmente nel caso dell’oro, sul lungo termine l’effetto della ciclicità tende ad annullarsi da solo tra periodi migliori e periodi peggiori. Nello stesso tempo, il dividendo rimane mediamente alto e in regolare crescita.
A differenza di molte società che operano nel settore dell’estrazione mineraria, Rio Tinto non si concentra su un singolo metallo. Come nel caso di Vale, ci sono più linee di business. Questo contribuisce ad aumentare ulteriormente la stabilità dei risultati, in quanto un metallo potrebbe performare meglio e uno peggio durante lo stesso periodo.
Per il 2024 ci aspettiamo che il prezzo dei metalli possa aumentare, soprattutto in corrispondenza dei tagli ai tassi delle banche centrali, facendo ritrovare slancio al titolo.
#15 – Unilever
🔎 Ticker | LON: ULVR |
💲 Valuta | GBP |
💰 Dividend yield | 3.37% |
📊 Prospettive di crescita | Medie |
Unilever è uno dei più grandi conglomerati aziendali mai esistiti. Alcuni potrebbero non conoscere il nome della società, ma sicuramente il nome di molti dei brand in portafoglio è noto quasi a tutti: Algida, Dove, Magnum e Lipton sono solo alcuni dei nomi che compongono l’universo Unilever.
Il dividendo annuo non sembra particolarmente alto rispetto ad altri titoli che abbiamo menzionato nel corso della guida, ma è importante in questo caso considerarne la crescita sul lungo termine. Il dividendo di oggi è circa tre volte più alto di quello che il titolo staccava nel 2009, per cui chi ha pazienza ed è orientato sul lungo termine potrebbe davvero trarne grande vantaggio.
La Borsa di Londra è nota anche per i premium price che gli investitori sono disposti a pagare sulle azioni dividendo, per cui il valore delle quote di proprietà rappresentate dalle azioni da dividendo può aumentare lentamente ma stabilmente nel corso degli anni. Per chi volesse accelerare le cose, è sempre possibile investire su Unilever con Capital.com per approfittare della leva finanziaria.
Per quanto la leva possa causare della volatilità aggiuntiva, le azioni Unilever sono estremamente stabili. A ognuno la valutazione sul proprio profilo di rischio, ma il nostro team di analisti non disdegna qualche piccolo rischio extra quando è ben calcolato.
#16 – Sonaecom
🔎 Ticker | ELI: SNC |
💲 Valuta | EUR |
💰 Dividend yield | 2.69% |
📊 Prospettive di crescita | Medie |
Sonaecom è una società portoghese del settore delle telecomunicazioni, una controllata della parent company Sonae. Questa divisione si occupa di gestire quotidiani, canali televisivi e siti internet editoriali che guadagnano principalmente dagli abbonamenti dei clienti e dalle inserzioni pubblicitarie.
Il mercato portoghese si estende per affinità linguistica anche al Brasile, che rimane una delle nazioni con il maggior tasso di crescita al mondo. Il business di Sonaecom, concretamente, è poco minacciato dalla presenza di competitor e per questo l’azienda riesce a staccare dividendi importanti di anno in anno.
Con una capitalizzazione prossima agli 800 milioni di euro, Sonaecom è una delle azioni da dividendo small-cap europee più redditizie in termini di dividendo e di rapporto P/E. Il free cash flow negli ultimi anni è stato prossimo a zero, ma è da notare che questo è dovuto soprattutto a investimenti in capitale fisso che potrebbero pagare bene a lungo termine.
#17 – Iberdrola
🔎 Ticker | BME: IBE |
💲 Valuta | EUR |
💰 Dividend yield | 4.57% |
📊 Prospettive di crescita | Medio-alte |
Iberdrola è una delle più grandi società europee nel settore delle utilities, nonché leader di mercato in Spagna. L’azienda si occupa di generare e servire elettricità ai suoi clienti, al pari di Enel in Italia. La motivazione per cui Iberdrola risulta particolarmente interessante è che si tratta di una società molto attiva negli investimenti in energia rinnovabile, più delle sue dirette controparti europee.
Considerando quanto sarà importante lo sviluppo di questo settore nel futuro a medio e lungo termine, sicuramente non è un titolo da sottovalutare. Importante anche considerare il fatto che in Europa i prossimi anni saranno segnati da una ristrutturazione energetica, con investimenti accelerati nelle rinnovabili per sopperire in parte alle forniture interrotte di gas dalla Russia.
Per chi volesse valutare una mossa più speculativa rispetto al tenere in portafoglio il titolo per anni, una possibilità è usare i CFD di Capital.com per investire in leva. Dopo un 2023 da dimenticare, il 2024 si sta preparando a un 2024 che sembra avere delle caratteristiche completamente diverse: migliori prezzi fissi garantiti sui contratti e maggiori ordini, anche visto il recente accordo europeo per triplicare la capacità di energia rinnovabile installata entro la fine del decennio.
#18 – Aeroports de Paris SA
🔎 Ticker | EPA: ADP |
💲 Valuta | EUR |
💰 Dividend yield | 3.65% |
📊 Prospettive di crescita | Medie |
Come suggerisce il nome della società, si tratta dell’azienda che gestisce gli aeroporti di Parigi. Tra i più grandi e trafficati al mondo per ovvi motivi: turismo, viaggi di lavoro e scali dovuti alla rilevanza strategica di Air France nel panorama delle compagnie aeree europee. Al momento la società non sta staccando dividendi per via dell’impatto della pandemia, ma lo ha fatto regolarmente in passato.
Il dividendo di Aeroports de Paris è cresciuto a un ritmo molto vicino al 10% annuo nel corso del tempo. Nel frattempo l’utile netto atteso per il 2024 dovrebbe segnare un nuovo record, dal momento che secondo la IATA quest’anno batterà il record storico sul numero di passeggeri nei voli aerei.
#19 – Piaggio
🔎 Ticker | BIT: PIA |
💲 Valuta | EUR |
💰 Dividend yield | 7.40% |
📊 Prospettive di crescita | Medie |
Piaggio è un brand che ha scritto pagine di storia italiana: l’Ape, la Vespa e tutti i prodotti anche lanciati a marchio Aprilia raccontano il successo di questa grande azienda. Anche a livello sportivo, considerando che specialmente il marchio Aprilia è uno dei più antichi nel mondo del motociclismo.
Oltre a essere un simbolo di italianità felliniano, Piaggio è anche una solida azienda con un portafoglio di prodotti apprezzati in tutto il mondo. Cosa che le permette di mantenere margini elevati e soprattutto, ai fini della nostra guida, di distribuire un lauto dividendo agli azionisti.
Questa è una delle aziende italiane in cui riponiamo più fiducia, perché tutti i suoi brand godono di un forte riconoscimento internazionale e allo stesso tempo sono poche le minacce provenienti da nuove tecnologie e nuovi competitor. Persino nella prospettiva a lungo termine di moto e scooter elettrici, Piaggio è posizionata molto bene.
#20 – Cubesmart
🔎 Ticker | NYSE: CUBE |
💲 Valuta | USD |
💰 Dividend yield | 4.54% |
📊 Prospettive di crescita | Medio-alta |
Cubesmart è un self-storage REIT, cioè un trust di investimento immobiliare che investe in spazi dove le persone possono conservare i loro oggetti. Da qualche anno si vedono anche nelle grandi città italiane, ma rimangono un servizio tipicamente americano. Anziché accumulare le proprie cose nel garage o nella cantina di casa, molte persone preferiscono tenere gli oggetti che usano poco in questi box in affitto.
Questo tipo di servizio è ormai presente negli Stati Uniti da oltre 70 anni, motivo per cui non c’è assolutamente il rischio di vedere il self-storage scomparire da un giorno all’altro. Il business è molto semplice e produce ricavi prevedibili, dal momento che una volta costruiti gli spazi rimane soltanto da affittarli a terzi.
Come tutti i grandi REITs americani, anche CubeSmart è disponibile come azione RealStock su eToro e si può dunque comprare senza commissioni. Anche se il dividendo attuale non è altissimo rispetto al prezzo del titolo, la crescita nel corso degli anni è stata regolare e significativa. Sul lungo termine siamo piuttosto convinti che questo sia un REIT da tenere d’occhio.
Conviene investire in azioni da dividendo?
Per quanto i dividendi siano utili a chi cerca una rendita dai propri investimenti, non sono necessariamente la caratteristica più importante per valutare un’azione. Di fatto i dividendi rappresentano l’ammissione, da parte di un’azienda, di non essere in grado di investire il suo utile meglio di quanto farebbero gli investitori se lo ricevessero nelle loro tasche.
Per una società giovane, in forte espansione, reinvestire i profitti nel business aiuta a far aumentare ancora più rapidamente il ritmo a cui l’azienda genera denaro. In qualità di azionisti, il nostro obiettivo dovrebbe essere quello di veder rivalutare gli investimenti nel modo più efficiente possibile. Questo significa che una società dovrebbe staccare dividendi solo quando non è in grado di reinvestirli con una redditività migliore nel proprio core business.
Di fatto questo è il motivo per cui la maggior parte degli analisti utilizza il free cash flow per valutare un’azienda. Il free cash flow rappresenta la quantità di denaro liquido che una società può produrre dal suo business, che questa venga o meno distribuita con gli azionisti. Non a caso, mediamente i titoli con i dividendi più alti sono quelli che vedono il loro prezzo aumentare di meno nel corso del tempo.
Un altro motivo per cui i dividendi non sono sempre convenienti è la tassazione. Nel momento in cui un’azienda decide di condividere con gli azionisti una parte del suo utile, questo è solitamente soggetto a una ritenuta alla fonte e a una successiva imposta da pagare nel paese di residenza del socio. Per contro, se l’utile viene trattenuto e reinvestito, aumenta il prezzo del titolo ma non si incorre in nessuna tassazione fino al momento in cui lo si vende.
Nel caso si voglia comunque investire su azioni da dividendo, è utile scegliere un broker come eToro che offre delle semplificazioni molto concrete per la rendicontazione delle imposte. Inoltre non opera come sostituto d’imposta, permettendo agli investitori di mantenere la liquidità più a lungo prima di dover versare le imposte dovute.
Come funzionano i dividendi delle azioni?
Molti investitori scelgono di puntare su azioni da dividendo senza comprendere a pieno il modo in cui questi funzionino. In Italia, l’organo deputato a deliberare sullo stacco dei dividendi è l’assemblea dei soci. Negli Stati Uniti e nella maggior parte dei paesi anglofoni, invece, è il consiglio di amministrazione che delibera lo stacco dei dividendi e i soci si limitano a poter cambiare i direttori nel caso ritengano inappropriate le loro decisioni.
Una volta che la società ha stabilito il suo dividendo, viene stabilita anche una ex-dividend date. Le persone che posseggono il titolo alla data della ex-dividend date sono quelle che riceveranno il dividendo; in italiano abbiamo ormai adottato la terminologia inglese, ma talvolta si parla ancora di “data di stacco” del dividendo. Fa fede la proprietà dell’azione nel momento in cui apre la Borsa in questo preciso giorno.
Successivamente, di solito nell’arco della settimana successiva, arriva la data di pagamento. Questo è semplicemente il giorno in cui viene effettivamente fatto il bonifico ai destinatari del dividendo, che nel frattempo potrebbero avere anche venduto il titolo. Finché ne si era proprietari alla data di stacco, non fa differenza.
Il compito di ricevere e distribuire i dividendi spetta, da ultimo, ai broker di azioni da dividendo. Se ad esempio un investitore decide di investire in azioni su Capital.com, anche se si tratta di CFD azionari, sarà comunque Capital.com a fare in modo che nella data di pagamento del dividendo questo risulti correttamente accreditato sul conto dell’azionista.
L’impatto dei dividendi sulle azioni
La decisione di staccare un dividendo e l’entità di tale pagamento agli azionisti hanno un impatto diretto sulla quotazione delle azioni da dividendo. Una domanda tipica degli investitori alle prime armi è “Perché non dovrei comprare le azioni il giorno prima di ricevere il dividendo e venderle il giorno dopo?”. Questa è una domanda legittima, ma parte da una mancata comprensione dei rapporti tra dividendi e azioni.
Quando arriva la ex-dividend date, il prezzo del titolo cala dello stesso valore del dividendo staccato. Un’azione che chiude la sessione di Borsa precedente a 10€ e stacca un dividendo da 0,40€, ad esempio, aprirà il giorno successivo a 9,60€. Questo perché fino al giorno prima il valore del dividendo era direttamente incorporato nel prezzo del titolo.
Dal momento in cui il titolo apre durante la data di stacco, il suo prezzo torna a essere unicamente dettato dall’incontro tra domanda e offerta. Gli investitori potrebbero essere molto ottimisti sull’andamento della società e riportare il prezzo dell’azione ai suoi livelli precedenti molto in fretta, oppure essere pessimisti e trascinarlo più in basso.
Nel caso dei dividendi molto contenuti rispetto al prezzo del titolo, l’impatto potrebbe persino non essere accusato dall’andamento delle azioni da dividendo. Un dividendo del 1%, ad esempio, potrebbe essere semplicemente inferiore alla normale volatilità di un’azione nel corso di una seduta di Borsa.
Dove comprare azioni da dividendo
Il primo passo per investire in azioni da dividendo, ancora prima di scegliere quali titoli comprare, è affidarsi a un broker serio e conveniente. Ci sono diverse caratteristiche da valutare in un servizio di intermediazione, ma in primo luogo è imprescindibile che questo operi con una valida licenza a livello europeo e che sia autorizzato da Consob a svolgere il ruolo di broker in Italia.
Accertata la sicurezza del servizio diventa poi importante tenere conto di fattori come i costi di intermediazione, la facilità di utilizzo delle piattaforme, la qualità del servizio clienti e così via. Oggi sono migliaia le aziende che si contendono il capitale dei risparmiatori europei e può essere difficili navigare da soli questo mare di offerta. Per questo, gli analisti di TradingOnline.com® hanno approntato un elenco di servizi consigliati scelti in base a tutte le caratteristiche rilevanti per chi investe. Sono riportati nella tabella che segue.
FP Markets – Visita la piattaforma;
eToro – Visita la piattaforma;
Capital.com – Visita la piattaforma;
Skilling – Visita la piattaforma;
Trade.com – Visita la piattaforma;
Bitpanda – Visita la piattaforma.
La tabella viene aggiornata costantemente per riflettere sempre l’elenco dei servizi che riteniamo più meritevoli. Inoltre ricordiamo che tutti questi broker offrono la possibilità di fare trading online in demo, provandone così tutte le funzionalità con solo denaro virtuale.
Azioni da dividendo: la nostra opinione
TradingOnline.com® è gestito da una redazione di investitori, per cui noi stessi ci ritroviamo ogni giorno di fronte alla scelta degli strumenti finanziari su cui investire. Parlando di dividendi, solo una manciata di azioni da dividendo che distribuiscono l’utile agli azionisti fanno parte del nostro portafoglio azionario copiabile su eToro. Non perché sia “sbagliato” investire in azioni da dividendo, quanto per l’impronta orientata alla crescita del prezzo dei titoli che distingue il nostro orientamento.
Quando una società distribuisce larga parte dei suoi utili sotto forma di dividendi, sta implicitamente dicendo agli azionisti di non confidare troppo nella crescita del business. Per espandere fatturato e utili bisogna investire, e l’autofinanziamento è proprio la fonte più vicina e conveniente di capitale a disposizione delle aziende.
Per chi sta cercando di ottenere una rendita dal proprio capitale investito in Borsa, indubbiamente i dividendi rappresentano un modo efficiente e comodo di ritrovarsi ogni anno con flussi di cassa relativamente stabili. Non quanto quelli di un’obbligazione, ma mediamente più alti in termini di rendimento netto.
Dall’altra parte, chi investe per l’accumulo dovrebbe bilanciare bene il suo portafoglio tra azioni growth e altre azioni da dividendo più stabili da cui ottenere anche dei dividendi. Inoltre in questo caso è importante reinvestire il dividendo per sfruttare l’effetto della capitalizzazione composta nel corso del tempo.
Questa opinione è soprattutto il frutto dell’osservazione dell’andamento storico dei mercati. Dal 1930 al 2021 i dividendi hanno rappresentato in media il 40% del ritorno totale ottenuto dagli investitori (Fonte: The Power of Dividends, 2022, Hartford Funds). Una percentuale molto interessante, ma che dimostra comunque che il ritorno ottenuto dal capital gain è stato maggiore nel corso del tempo.
Considerazioni finali sulle azioni da dividendo
Le azioni da dividendo rimangono un solido investimento per tutti coloro che cercano rendita e stabilità dal proprio portafoglio azionario. Per quanto la crescita del prezzo dell’azione nel tempo sia limitata, reinvestendo i dividendi è comunque possibile ottenere un’ottima base per un piano di accumulo a lungo termine.
Una curiosità: dal gennaio 1992 al gennaio 2024, chi ha investito sullo S&P 500 prelevando i dividendi ha ottenuto un ritorno complessivo del 895,02%. Sicuramente una performance interessante, ma il capitale si sarebbe rivalutato meno di nove volte nell’arco di trent’anni. Questo risultato quasi impallidisce di fronte al ritorno del 1.690,05% ottenuto da chi ha reinvestito il dividendo, una performance quasi raddoppiata.
Il potere dei dividendi rimane indiscutibile, anche in questa epoca di azioni da dividendo tech che possono esplodere nell’arco di pochi anni. Specialmente per chi approfitta di broker come eToro -qui per la demo gratuita e illimitata-, che offrono la possibilità di investire su molte azioni da dividendo senza pagare commissioni. Nel caso specifico di eToro, l’elenco include tutte le stocks americane e molte di quelle europee: l’elenco completo è disponibile sul sito ufficiale.
Rimane infine interessante osservare la differenza tra i listini di Borsa americani e quelli europei: nella grande maggioranza dei casi, a parità di rischio i titoli europei presentano un dividend yield più alto. Anche per questo motivo, il numero di azioni americane presenti all’interno della nostra guida è piuttosto contenuto.
FAQ: Domande e risposte frequenti sulle azioni da dividendo
Come sono tassati i dividendi?
I dividendi per gli investitori al dettaglio, in Italia, sono soggetti a un’imposta del 26% dal momento che non raggiungono una partecipazione qualificata. Il dividendo potrebbe essere soggetto a ritenuta alla fonte, ed è importante verificare gli accordi tra l’Italia e la nazione dove la società ha sede per evitare la doppia imposizione fiscale.
A chi spettano i dividendi di un’azione?
I dividendi spettano a tutti gli azionisti proprietari del titolo alla data di stacco del dividendo. L’azione può anche essere venduta tra la data di stacco e la data di pagamento, ricevendo comunque il flusso di cassa previsto.
Chi versa la ritenuta sui dividendi?
Se un dividendo è soggetto a ritenuta alla fonte, è compito della società versare il dovuto importo all’erario. All’azionista, in questo caso, non spetta alcun obbligo.
Dove sono riportati i dividendi nel bilancio di un’azienda?
I dividendi vengono riportati nel rendiconto finanziario, il documento che riporta tutte le entrate e le uscite di cassa. Non trattandosi di costi né di ricavi, non sono riportati nel conto economico.
Cos’è un dividendo ordinario?
Il dividendo ordinario rappresenta una quota degli utili che una società ha realizzato durante l’anno precedente. Si tratta dunque di una parte dell’utile netto dell’esercizio appena concluso che viene distribuita ai soci.
Cos’è un dividendo straordinario?
Un dividendo straordinario non riguarda la distribuzione dell’utile netto dell’esercizio appena concluso. Si tratta della distribuzione di liquidità che l’azienda detiene nelle sue riserve e in cassa, per cui non è legato ai profitti dell’anno precedente.
Come evitare le tasse sui dividendi?
Un modo per evitare l’imposizione fiscale sui dividendi è investire in ETF ad accumulo: in questo caso ogni dividendo è subito reinvestito dal fondo nel suo patrimonio, senza distribuirlo agli azionisti. Di conseguenza, non nasce alcun obbligo fiscale finché non si vendono le proprie quote.
Guide Azioni
Comprare azioni NIO: Conviene oggi? Analisi e Previsioni
NIO Inc. è un’azienda cinese che si occupa della produzione di auto elettriche – e ad oggi, dato il grande mercato della Repubblica Popolare – anche uno dei principali concorrenti di Tesla. Malgrado il suo numero di veicoli venduti e il suo fatturato rimangano indietro a BYD, il più grande produttore di auto elettriche in Cina, NIO continua a essere un concorrente molto temuto soprattutto per la sua alta competitività tecnologica.
Un titolo che è ben posizionato anche sul trend dell’elettrificazione del mondo auto – che condurrà con ogni probabilità nei prossimi anni gli acquisti di tutto il comparto – e dove anche i marchi storici si stanno dando battaglia.
Dopo aver avuto un boom nel corso del 2020-21, le azioni NIO hanno iniziato ad attraversare un trend ribassista dovuto a diverse cause. Alcune di queste sono interne al settore: Tesla ha iniziato a praticare delle politiche aggressive di taglio ai prezzi, rendendo i suoi modelli più competitivi sul mercato; nel frattempo, l’economia cinese è stata in forte difficoltà per tutto il 2023. Il 2024 si è aperto con le stesse difficoltà, ma Pechino sembra avere un piano per rilanciare l’economia nazionale.
Principali caratteristiche Azioni NIO:
📱ISIN & Sigla: | US62914V1061: NIO |
🏦Dov’è quotata NIO: | NYSE, Hong Kong |
💰Capitalizzazione: | 9.95 miliardi di dollari circa |
👍Conviene comprare oggi: | Sì, con orizzonte di lungo termine |
📈Target price medio NIO: | 49.75$ |
👌Broker consigliati: | Capital.com / FP Markets / eToro / Skilling |
👍Conviene acquistare Azioni NIO oggi?
A nostro avviso, non è un buon momento per comprare azioni NIO. Addirittura può essere un momento per considerare di esporsi a ulteriori ribassi dell’andamento del titolo, che mostra dei fondamentali in forte indebolimento. Il mercato degli EVs si sta facendo estremamente complicato, con i produttori tradizionali che hanno ormai colmato gran parte del gap con le società specializzate.
Nel frattempo si stanno manifestando anche dei forti problemi legati all’andamento dell’economia cinese, il mercato principale dove NIO conduce vendite e operazioni. Nel frattempo continua ad allontanarsi il momento in cui la società dovrebbe finalmente diventare profittevole: l’ultimo bilancio annuale si è chiuso con $3 miliardi in perdite e il primo trimestre del 2024 ha dimostrato che la redditività non sta migliorando. Nel terzo trimestre 2024 la perdita netta pari a $721,0 milioni, che rappresenta:
- un aumento dell’11,0% rispetto alla perdita nel Q3 2023
- un leggero aumento dello 0,3% rispetto nel Q2 2024
Da ultimo, NIO non mostra più quel forte tasso di crescita che stava avendo nel periodo durato fino al 2022. Solo una parte di questo calo può essere spiegato dal fatto che l’economia cinese sia in difficoltà o che i tassi d’interesse siano molto alti; nel concreto, il vero problema è che i concorrenti stanno continuando a crescere velocemente. Nel Q1 2024 la società ha visto i ricavi aumentare appena del 6% su base annua, il che non è entusiasmante nel mondo degli EVs.
🏦Dove comprare Azioni NIO
FP Markets – Visita la piattaforma;
eToro – Visita la piattaforma;
Capital.com – Visita la piattaforma;
Skilling – Visita la piattaforma;
Trade.com – Visita la piattaforma;
Bitpanda – Visita la piattaforma.
La scelta per quanto riguarda i canali per acquistare azioni NIO è vasta. Il mondo degli investimenti, in particolare quello per i risparmiatori – i cosiddetti investitori retail – è cambiato considerevolmente negli ultimi anni ed è diventato molto più democratico. Potremo poi scegliere anche di accedere al mercato e comprare azioni NIO tramite broker specializzati, che offrono servizi di livello professionale (ma tarati su chi inizia da poco), cosa che soltanto qualche anno fa non avremmo mai potuto fare. Sia in modalità accesso diretto, sia invece utilizzando i cosiddetti CFD – dei quali parleremo più diffusamente tra pochissimo.
Rimane ovviamente aperta l’opzione Banca, oppure anche Poste Italiane, anche se su un titolo che è quotato il NASDAQ (o in lontano oriente) le convenienze sono davvero pochissime. Anche di questo però avremo modo di occuparci più avanti nel corso della nostra guida.
- Investire in azioni NIO a lungo termine
La scelta più comune, soprattutto per chi vuole investire con un orizzonte di lungo termine, è quella di investire su NIO comprando le azioni vere e proprie. In questo modo si diventa a tutti gli effetti azionisti della società, magari partecipando in futuro alle distribuzioni di utili.
Le migliori piattaforme per comprare azioni NIO sono:
- FP Markets – Visita la piattaforma;
- eToro – Visita la piattaforma;
- Capital.com – Visita la piattaforma;
- Skilling – Visita la piattaforma.
- Comprare azioni NIO con i broker CFD
La seconda strada percorribile è quella di fare trading sui CFD delle azioni NIO. Questi contratti derivati, pensati per essere negoziati in modo speculativo, sono più adatti agli investitori di breve termine e a chi vuole fare trading intraday. Offrendo la possibilità di accedere alla leva finanziaria e alla vendita allo scoperto, si adattano molto bene a questo tipo di operatività. In questo caso i broker consigliati sono:
- Capital.com – Visita la piattaforma
- FP Markets – Visita la piattaforma
- eToro – Visita la piattaforma
- Skilling – Visita la piattaforma
- Comprare azioni NIO: l’alternativa di banche e Poste
C’è anche questa possibilità per chi vuole comprare azioni NIO attraverso i canali se vogliamo… tradizionali. Tuttavia – ma questo sarà molto più chiaro più avanti nel corso della nostra guida alle azioni del gruppo – oggi parliamo di canali e intermediari che hanno perso il predominio del comparto e che offrono condizioni molto meno vantaggiose di un tempo. Costi molto alti, lungaggini burocratiche e piattaforme non all’altezza dei competitor più moderni hanno causato una migrazione di massa verso i broker online più moderni, decisamente migliori sia per servizi che per profilo di commissioni.
⚡Come comprare Azioni NIO
Come acquistare azioni NIO in sicurezza
Tempo necessario: 10 minuti
1. Scegliere un broker autorizzato da Consob
La prima cosa da fare per poter investire sul titolo in sicurezza è quella di aprire un account con un broker autorizzato da Consob. Ce ne sono diversi, ognuno con la sua offerta di piattaforme e con i suoi costi di intermediazione. Il nostro consiglio è di registrarsi su eToro, dove è possibile investire su NIO e su migliaia di altre azioni senza commissioni.
2. Eseguire il deposito dei fondi
Una volta verificata la propria identità con il processo guidato, obbligatorio per legge, si può procedere con il deposito dei fondi. Anche in questo caso, i metodi di pagamento accettati e gli importi minimi cambiano tra un broker e l’altro; nel caso di eToro, è possibile investire a partire da 50€ e utilizzando PayPal, bonifico bancario, carte di credito e carte di debito.
3. Cercare le azioni sulla piattaforma
Quando i fondi sono disponibili sul conto, si può passare al terzo step che prevede di cercare le azioni NIO sulla piattaforma di trading. Nel caso di eToro, tutto ciò che bisogna fare è scrivere “NIO” nella barra di ricerca in alto.
4. Acquistare il titolo
Cliccando sul pulsante “Investi” sulla piattaforma di eToro, o sull’analogo in qualunque altra piattaforma di trading, si possono selezionare il numero di azioni da comprare e il tipo di ordine da inviare al broker. Una volta confermata l’operazione, il broker la eseguirà e aggiungerà le azioni al nostro portafoglio titoli.
Fornitura:
- 100€ per il deposito minimo
Strumenti:
- Computer o smartphone
- Documenti d'identità
- Connessione a internet
Dove conviene investire in Nio Inc.? Confronto piattaforme
Per aiutare ulteriormente i nostri lettori nella scelta del giusto intermediario per comprare azioni NIO, alleghiamo una tabella sintetica e riassuntiva di tutte le principali caratteristiche che riguardano ciascuno dei canali a nostra disposizione.
Caratteristiche | Broker CFD | Broker DMA | Banca e Posta |
---|---|---|---|
Commissioni: | Spread variabili e 0 commissioni fisse | Spread fissi + variabili (con eToro zero costi di carico) | Commissioni di transazione e sul totale investito |
Investimento minimo: | 1 azione | 50 USD | Variabile (almeno 1.000 euro) |
Analisi tecnica: | Disponibile | Disponibile | Disponibile sulle piattaforme trading sicure |
Investire al ribasso: | Disponibile | Non disponibile | Non Disponibile |
Conto demo: | Disponibile | Disponibile | Non Disponibile |
Formazione: | Disponibile | Disponibile | Disponibile su FinecoBank |
Script intelligenti: | Sono disponibili EA su Metatrader. | Non disponibile | Non disponibile |
Leva finanziaria: | Fino a 1:5 | Non Disponibile | Non Disponibile |
Approfondimenti: | Migliori broker CFD | Migliori broker DMA | N.d. |
Anche con un colpo d’occhio rapido è evidente che quanto viene offerto da CFD e broker con accesso in DMA è di molto superiore a quanto hanno da mettere sul tavolo gli intermediari bancari. Cosa che emerge anche dai test che conduciamo nella redazione di TradingOnline.com – che utilizza tutti i servizi che propone poi sulle sue pagine, per offrire anche un’analisi di prima mano.
📊Previsioni Azioni NIO 2025
Sono diversi i fattori che andranno ad impattare sulle performance di NIO nel 2025. TRa questi, indubbiamente, ci saranno la crescita delle consegne dei veicoli, i progressi tecnologici e la domanda del mercato. Alcuni analisti ritengono che nel corso del prossimo anno le azioni NIO potrebbero registrare un movimento significativo, condizionato in maniera determinante da delle influenze interne, ma anche esterne
Entro la fine del 2025 si prevede che le consegne di veicoli di NIO raddoppieranno rispetto al 2023, riuscendo a raggiungere quota 165.000 unità. Questo dato è molto importante perché è sinonimo della forte espansione che l’azienda sta registrando e della costante domanda in arrivo dai consumatori. Con ogni probabilità l’aumento delle consegne dovrebbe contribuire a rafforzare la fiducia degli investitori e a far aumentare il valore delle azioni. Un ruolo cruciale per far migliorare l’appeal dell’azienda nel mercato sono le continue innovazioni effettuate da NIO nella tecnologia delle batterie. E, soprattutto, nella capacità di guida autonoma.
A pesare sul titolo, però potrebbero essere le condizioni di mercato più ampie e i potenziali rischi a cui la società potrebbe andare incontro. Il segmento dei veicoli elettrici risulta essere particolarmente competitivo: sono molti i costruttori che competono per potersi conquistare una fetta di mercato. A creare dei problemi, inoltre, ci potrebbero essere le interruzioni della catena di fornitura e le varie fluttuazioni economiche, che potrebbre determinare un pesante impatto sull’andamento delle azioni.
PREVISIONI LUNGO PERIODO: Difficile dire se la società riuscirà davvero a ritrovare la propria competitività, anche sul lungo termine. Questo anche in virtù dell’aumento della concorrenza domestica da parte di società come BYD, Lucid e Xpeng. Non è facile in questo momento credere nelle prospettive a lungo termine di una società che perde 6-700 milioni di dollari a trimestre e che non sta più crescendo rapidamente quanto prima. Ci sentiamo di dire che siamo pessimisti riguardo alle prospettive di NIO sul lungo termine.
Azioni NIO Target Price
Riportiamo un sintetico tabellare che ci aiuterà ad individuare in un pratico specchietto i target price previsti dagli specialisti.
Ricordiamo che i target price sono obiettivi di prezzo che gli analisti fissano con un orizzonte temporale di 12 mesi. Nel caso specifico di NIO, questo è un orizzonte temporale estremamente breve per valutare le reali potenzialità future -tanto nel bene quanto nel male- della società. Quando si tratta di growth stock in particolare, questo tipo di informazione è poco utile e poco attendibile.
Alto | Mediano | Basso |
---|---|---|
8.90$ | 5.84$ | 3.90$ |
🏦Analisi fondamentale Azioni NIO
L’analisi fondamentale su NIO è forse più importante che sulla media dei titoli che affrontiamo sul nostro sito, perché parliamo pur sempre di un’azienda che vive in una nicchia ancora relativamente ristretta, ma con grandi prospettive future.
Per intenderci, ci sono pochissime probabilità che il suo mercato di riferimento sia di taglia più piccola rispetto ad oggi – e sarà pertanto fondamentale, per comprendere le potenzialità di crescita, valutare il posizionamento dell’azienda all’interno del comparto.
Analisi concorrenza Nio Inc.
La concorrenza di NIO è costituita tanto da aziende che operano esclusivamente nel suo segmento, come Tesla, quanto dalle aziende che invece hanno iniziato a muoversi nello dell’elettrico da poco. Stiamo parlando – lo ribadiamo ancora – del futuro del mondo dell’auto, con nessuno dei gruppi che potrà escludersi e con tutti che stanno orientandosi verso questa tecnologia.
Quindi anche Stellantis, per rimanere almeno in parte nel segmento di prezzo sul quale opera NIO. Ci sono anche Renault, tutto il gruppo di auto giapponesi come Honda, e anche le coreane. Pertanto si tratta di un settore molto affollato, dove NIO dovrà sgomitare parecchio per affermarsi, in particolare in mercati lontani dalla Cina.
Vale la pena di segnalare già da questa sezione che NIO opera anche stazioni di ricarica – già in discreto numero all’interno del territorio di Repubblica Popolare Cinese. Il settore però, complici anche i piani di Green New Deal che sono partiti o partiranno in tutto il mondo.
NIO: prospettive di crescita
Indubbiamente NIO è una società molto proiettata verso il futuro, con una grande capacità di innovare. L’azienda ha avuto ottimi risultati in termini di sviluppo tecnologico fino a questo momento, ma si tratta ancora di una realtà non profittevole e non più in forte crescita. Saranno i prossimi 2-5 anni a dare realmente una direzione al business di NIO e a dirci quanto potrà arrivare a valere questa azienda.
- Guida autonoma
NIO, tanto quanto Tesla, Xpeng, Lucid e gli altri principali concorrenti nel mondo delle auto elettriche, stanno lavorando sullo sviluppo di soluzioni per la guida autonoma. Questo potrebbe essere il loro grande vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti più tradizionali, dal momento che NIO nasce già con un’impronta molto tech nel suo business.
- Crescita del mercato interno
Fino a questo momento, in Cina non abbiamo ancora assistito all’avvento di una società del peso che ebbe Ford negli Stati Uniti, Volkswagen in Germania o Fiat in Italia. Quando una nazione si sviluppa in modo diffuso sul piano sociale e industriale -cioè non soltanto per una piccola parte di cittadini più abbienti- è inevitabile che nasca un settore automotive locale.
La Cina, in qualità di nazione più popolosa al mondo, con il suo miracolo economico, rappresenta un mercato incredibilmente ricco di potenziale per le aziende del comparto automobilistico. E fin da subito, la clientela cinese ha mostrato una certa predilezione per le auto elettriche. Con la crescita economica della Cina, crescono anche le prospettive di NIO.
- Espansione internazionale
Se la Cina rappresenta il trampolino di lancio per NIO, il resto del mondo rappresenta la sua ancora di sicurezza. Non parliamo soltanto di crescita internazionale delle vendite, ma anche e soprattutto della nascita di nuovi centri di sviluppo e di produzione. Questo è un percorso comunque fortemente minacciato dai dazi. Già oggi è praticamente impossibile per NIO competere nel mercato statunitense, e se l’Europa dovesse seguire la stessa strada le cose si faranno molto difficili per la società.
- Onvo
Trovandosi in difficoltà nel mercato del lusso, NIO ha deciso di puntare sul grande punto di forza degli EVs cinesi: la produzione a basso costo. Per questo, a maggio 2024, la società ha presentato il suo nuovo brand low cost che sfrutterà le batterie di BYD e CATL per contenere i prezzi. L’obiettivo è produrre almeno 7 modelli entro il 2030, che possano competere nella fascia 20.000-35.000$. Questo è potenzialmente un progetto in grado di aiutare NIO a fare un salto di dimensione, ma sbagliare l’esecuzione sarebbe estremamente pericoloso per una società già molto indebitata.
Leggi anche: Come comprare azioni Tesla
NIO: Business Model
Il Business Model di NIO è su più livelli e non riguarda soltanto il mondo delle auto elettriche. Il gruppo è infatti attivo anche nella produzione e nella commercializzazione di batterie, anche in modalità battery as a service, nonché nella costruzione e implementazione di colonnine di ricarica.
- Controllo di tutto il ciclo
Dalla produzione fino alla commercializzazione di tutto quanto attenga al mondo dell’auto elettrica. NIO punta a creare, un po’ alla Tesla, un ciclo completo dell’elettrico nel suo controllo, all’interno del quale poter ospitare anche soluzioni tecnologiche minoritarie della concorrenza.
- Forte presenza in Cina, ma pronta all’internazionalizzazione
Questo è un altro fattore importantissimo del business model di NIO. Il gruppo è nato e si è sviluppato in Cina, ma in realtà guarda con grande appetito anche al mercato europeo. La società ha già aperto un centro di ricerca in Germania e ha iniziato a vendere i suoi veicoli sul mercato scandinavo, ma l’espansione europea non sta procedendo con la velocità che ci si aspettava.
- Tech e posizionamento
NIO non è solo manifattura. Anzi, a nostro avviso è principalmente una società tech: sia per la tecnologia avanzata dei suoi veicoli, sia per il suo modello di ricavi. Con la decisione di puntare su un abbonamento per poter cambiare le batterie scariche in pochi istanti a una stazione di ricarica, si differenzia dai suoi concorrenti e genera ricavi più prevedibili e ricorrenti.
- Pochi modelli
Al contrario dei vecchi gruppi dell’auto che puntano a trasformare con l’elettrico le loro ampie gamme di veicoli, NIO ha sempre concentrato ricerca e produzione su un modello alla volta. La quadra sembrerebbe essere stata trovata nel comparto dei SUV – anche se nulla vieta che in futuro il gruppo si cimenti anche con altri tipi di soluzioni.
NIO: management
La società è ancora saldamente nelle mani di William Li – o in cinese tradizionale Li Bin. Imprenditore giovane, tycoon del mondo auto, che era stato già al centro di Bitauto, fondata da giovanissimo. Un personaggio molto popolare in Cina e molto apprezzato dagli investitori, che, sebbene se ne parli poco, vanta anche un certo favore all’interno del Partito. Il management sembra essere molto solido – e su questo specifico punto non ci sentiamo affatto di contestare la qualità del gruppo.
💰Valore Azioni NIO: quotazione in tempo reale
Le quotazioni in tempo reale ci aiutano a farci un’idea dell’andamento hic et nunc del titolo NIO sui mercati, tracciando la linea del prezzo nel tempo. È un dato di partenza molto importante, tramite il quale informare le proprie decisioni di investimento, pur tenendo conto del fatto che chi vuole fare il suo ingresso su questo titolo nel breve e nel brevissimo periodo dovrà comunque guardare altrove, puntando agli strumenti dell’analisi tecnica.
La performance passata non è mai indicazione della performance futura e questo è qualcosa dal quale dovremo mettere in guardia tutti i nostri lettori. Mai e poi mai entrare sul mercato soltanto perché il trend, ad occhio, potrebbe sembrare positivo. Tutti i migliori intermediari che abbiamo citato nel corso della nostra guida di oggi ci permettono di applicare rapidamente a grafico strumenti di lettura del trend.
Azioni NIO: approfondimenti e consigli utili
Non possiamo basarci soltanto su analisi fondamentale e tecnica per decidere se investire sulle azioni NIO o meno. Questo è valido per qualunque tipo di titolo sia quotato all’interno dei mercati finanziari e lo è ancora di più per un’azienda che deve molto del suo valore al sentiment generale che sta montando intorno al suo settore.
Aggiungiamo dunque gli approfondimenti made in TradingOnline.com, per avere una prospettiva maggiormente chiara della natura di questo titolo.
Quanto investire in Azioni NIO?
La migliore mossa che possiamo fare per iniziare ad inserire NIO all’interno del nostro portafoglio è di bilanciarla con gli altri nostri investimenti. La diversificazione, anche con pochi denari e capitali ridotti, è il primo passo per proteggersi dai rischi sistemici che possono colpire in qualunque momento un comparto, una nazione o l’economia mondiale.
- Meno del 1%
Rimane questa la soglia massima, a seconda del proprio grado di rischio, che consigliamo di investire all’interno delle azioni NIO. È una quantità più che sufficiente per esporsi a una società che non è leader del suo settore, e opera in un mercato ricco di concorrenti. Inoltre è una società che continua a non avere una strada chiara verso il raggiungimento dei profitti, cosa che la rende particolarmente soggetta a volatilità e incertezza.
- Occhio ai gruppi collegati
Come ad esempio Tencent, che partecipa al capitale pur non essendo dello stesso comparto. Il nostro consiglio è di scegliere un solo titolo di questo conglomerato, anche se di settori diversi. No dunque alla commistione con Lenovo, ma anche con Temasek, Sequoia e TPG. Hanno investimenti importanti nella società e dunque meglio diversificare anche in questo senso.
- Guardare anche oltre l’azionario
Un titolo di questo tipo può essere inserito anche in portafogli che guardino al Forex, o alle materie prime o ancora anche al mondo delle criptovalute. Le possibilità che sono offerte dai broker che abbiamo presentato nel corso della nostra guida sono praticamente infinite.
- Non serve molto per iniziare
Tra poco parleremo di lotto minimo. Anticipiamo però che chiunque voglia avventurarsi in questo mercato non dovrà preoccuparsi eccessivamente di quanto capitale ha a disposizione. Oggi gli investimenti in azioni sono aperti praticamente a tutti – e non ci sono limitazioni di sorta che derivano dal capitale da poter impiegare.
Le Azioni NIO sono rischiose?
Tutte le azioni hanno dei rischi incorporati. Nel caso di NIO ci sono però questioni diverse da valutare, almeno rispetto a quello che abbiamo visto con altri titoli del medesimo comparto in Europa o negli USA. Impariamo insieme a valutare questi rischi prima di prendere una posizione netta all’interno del mercato.
- Azienda cinese
E la cosa ha iniziato a destare qualche preoccupazione, in via generale, negli investitori. La Cina ha ribadito la centralità della politica rispetto all’economia e non ha esitato ad attaccare i principali gruppi del suo paese (vedi AliBaba) per asserire questa superiorità.
Per questo anche in presenza di gruppi quotati al NASDAQ, le evoluzioni tra politica e economia nella Repubblica Popolare andranno sempre seguite molto da vicino.
- Settore dove la concorrenza crescerà
Parliamo di concorrenza che è sul mercato da decine di anni e che se anche potrebbe essere un po’ indietro sull’elettrico, comincerà a fare la voce grossa, in particolare con i governi locali. Certo è che di contro NIO potrebbe anche accontentarsi di una fetta importante del mercato cinese – e così comunque crearsi una posizione importante nell’arco internazionale.
- Mercato emergente
La Cina è un mercato importante ma emergente. E alcune delle dinamiche sono più imprevedibili di quanto siamo abituati a vedere in Europa. Per questo motivo non possiamo invitare i nostri lettori ad esercitare una cautela aggiuntiva per questo tipo di titoli, comprese le azioni di NIO.
🤔Azioni NIO: Opinioni e recensioni
Raccogliamo qui le opinioni e le recensioni sulle azioni NIO, elaborate dalla nostra redazione e indicando al tempo stesso anche i forum e i centri di discussione più importanti per questo tipo di azioni. Sono opinioni complementari agli aspetti più tecnici che abbiamo trattato nel corso di questo approfondimento – e che saranno utili per chi ha bisogno di ulteriori punti di vista su questo interessantissimo titolo.
Azioni NIO migliori forum di discussione
Ci sono diversi forum che possiamo utilizzare per saperne di più in particolare sulle azioni NIO e in generale per quanto riguarda l’investimento in azioni. Abbiamo selezionato 5 diversi forum che possono essere utili per dibattere qualunque tipo di questione che riguardi questi titoli, scegliendoli tanto in lingua italiana quanto in lingua inglese.
- FinanzaOnline
È il primo forum in Italia per quanto riguarda tutti i principali mercati finanziari. Ottimo, in questo caso, non solo per il grande volume di utenti e di discussioni, ma anche per l’attenzione a comparti quali il mondo delle auto elettriche. Da seguire sempre, a prescindere da quali siano i nostri interessi nel mercato azionario.
- ShareJunction
Un forum praticamente sconosciuto dalle nostre parti, dove però c’è un grandissimo flusso informativo per quanto riguarda i mercati orientali. Perché è sempre all’Asia che fa capo NIO, nonostante il titolo sia anche quotato al NASDAQ. Per avere preziosissimi insight per quanto riguarda il mondo delle stock dei paesi emergenti asiatici e anche della Cina.
- Reddit /r/stocks
È a nostro avviso il miglior forum in lingua inglese che si occupa di mercati finanziari e azionari. E anche se non è nella nostra lingua val bene lo sforzo. Discussioni molto aperte e un’infrastruttura informatica che permette di seguire molto agilmente anche decine di thread alla volta, con un utile sistema a punti che ci permette facilmente di individuare i migliori utenti da seguire.
- InvestireOggi
Altro conosciutissimo forum in lingua italiana, che segue un po’ tutti i mercati, seppure con un flusso di partecipanti leggermente inferiore rispetto agli hub che abbiamo già citato. Siamo davanti ad un forum di grande spessore, almeno a nostro avviso – e che consigliamo altrettanto di seguire periodicamente se investiamo i nostri denari sui mercati finanziari.
- EliteTraders
Grande forum, anche questo in lingua inglese, con ampio spazio anche per quanto riguarda l’analisi tecnica dei principali titoli. Preziosi anche gli insight che riguardano il mondo dell’analisi fondamentale e la specifica attenzione che si ha per i mercati asiatici. Anche questo un forum di quelli da tenere tra i preferiti, sia se abbiamo iniziato ad investire da poco, sia invece se abbiamo alle spalle già una discreta carriera.
Azioni NIO, vendere o tenere? La nostra opinione
Negli ultimi due anni, le prospettive per NIO sono peggiorate notevolmente. La società è passata dall’essere una stella crescente del mondo degli EVs a una realtà in seria difficoltà, soprattutto economica. Le perdite sono dilaganti e l’azienda, che nel settembre 2023 ha annunciato un’emissione di obbligazioni convertibili da $1 miliardo per rifinanziarsi, sta ricorrendo a strumenti per la diluizione delle quote degli azionisti per non indebitarsi.
Nel corso dei prossimi anni continuerà a essere emessa una valanga di azioni, oppure la società dovrà contrarre un enorme indebitamento per riuscire a mandare avanti le proprie operazioni. Entrambe le prospettive non sono di certo rosee, soprattutto per un’azienda che nel frattempo ha perso il suo ritmo di crescita. Di conseguenza, in questo momento riteniamo più prudente vendere le azioni della società e piuttosto puntare su altre grandi società cinesi come BYD che mostrano segnali decisamente più favorevoli nei loro bilanci.
Alessandro Calvo – Caporedattore di TradingOnline.com
Rimangono però valide tutte le avvertenze che abbiamo dato nel corso del nostro approfondimento: l’azienda potrebbe riuscire a recuperare grazie all’espansione in Europa, e nel caso in cui riuscisse a trovare una tecnologia così innovativa da poter giustificare meglio i prezzi dei propri modelli rispetto ai concorrenti.
Considerazioni finali
Il settore dei veicoli elettrici sta attraversando una fase di forte consolidamento, che inevitabilmente porta con sé la scomparsa di alcuni produttori minori. NIO è già abbastanza grande da poter contare su una forte base di investitori e clienti, ma al contempo non abbastanza grande da poter competere con i numeri di BYD, Tesla e dei produttori storici di automobili. Ecco perché, in questo momento, ci sono dei seri dubbi sulle prospettive dell’azienda a breve e medio termine. Il lungo termine rimane quasi impossibile da giudicare, in base alle informazioni di oggi.
Con migliaia di azioni valide da poter comprare, non è detto che la scelta migliore sia proprio quella di esporsi alle azioni NIO. Potrebbe essere un buon momento per aspettare e osservare, in attesa che la situazione diventi più chiara. La società dovrà dimostrare di saper migliorare i suoi margini operativi e di non diluire a oltranza le quote degli azionisti, altrimenti potrebbe finire dalla parte dei tanti produttori già sconfitti dalla concorrenza nel settore degli EVs.
FAQ Azioni NIO: domande e risposte più comuni
Conviene investire in azioni NIO adesso?
Al momento ci sono forti dubbi riguardo alla capacità competitiva di NIO, tanto nel breve quanto nel lungo periodo. Non è un’azione che mostra solidi fondamentali, a partire dalle perdite di esercizio fino al ridotto tasso di crescita.
Quanto costano ora le azioni NIO?
Le azioni NIO – riportiamo il prezzo in dollari così come da quotazione al NASDAQ – oscillano tra i 5$ e i 7$. Si tratta di prezzi che, come sarà chiaro dalle previsioni che abbiamo incluso nella guida, sono più bassi di quelli attesi anche per il prossimo anno. I prezzi di questo titolo tendono ad essere molto più volatili della media al NASDAQ.
Come comprare azioni NIO?
Dove si possono acquistare le azioni NIO?
Noi consigliamo eToro per l’acquisto di azioni reali e Capital.com (qui il sito), per i CFD: il primo è più adatto a operazioni di lungo termine e il secondo a fare trading in maniera più speculativa.
Quali sono i target price sul titolo NIO?
Per quanto riguarda il target price medio, il consenso degli specialisti è intorno a quota 71$. I più ottimisti vedono come possibile, anno su anno, anche i 41$ di prezzo per ciascuna azione. C’è poi una forbice ampia per quanto riguarda i target basso, fissato a 29$.
Quali sono le previsioni su NIO?
Nonostante la grande corsa che il titolo ha avuto durante l’ultimo anno, c’è grande fiducia sul futuro dell’azienda, che continua senza sosta la sua opera di espansione, sia con le vetture, sia con le stazioni di ricarica e i software di guida automatica. Bull market sia sul breve che sul lungo periodo.
Guide Azioni
Azioni Bancarie: Le Migliori per Investire Oggi
Quali sono le migliori azioni bancarie da comprare italiane ed estere: una guida passo passo per analizzare i titoli bancari e capire se investire oggi conviene.
Le azioni bancarie rappresentano una parte rilevante del settore borsistico di ogni Paese e da sempre uno dei comparti maggiormente scelti dagli investitori. Il loro peso specifico è ancora più alto per il FTSE MIB e per Borsa Italiana nel suo complesso, con Intesa Sanpaolo e Unicredit che occupano rispettivamente i primissimi posti tra le società più capitalizzate del Paese. Molto interessanti anche le banche estere, che avremo modo di approfondire.
La nostra guida sulle migliori azioni bancarie presenta effettivamente una selezione di sette titoli sui quali può essere interessante investire oggi, un paniere di azioni composto dai migliori istituti bancari mondiali, tenendo conto delle diverse realtà geografiche, dei diversi tipi di istituti (dalle banche retail a quelle più spiccatamente d’affari) e delle prospettive delle economie che le sostengono.
È importante notare che il settore bancario presenta, per molti aspetti, un comportamento ciclico. Le azioni bancarie tendono a beneficiare dei periodi di tassi d’interesse in aumento, soffrendo quando i tassi d’interesse scendono. Per questo motivo, rispetto ad altre azioni, la fase del ciclo economico in cui si investe tende ad avere un peso maggiore. Cerchiamo di capire quali sono le azioni del settore bancario più adocchiate e le rispettive previsioni.
🏦 Come investire in azioni bancarie: | Acquisto di azioni diretto / Trading CFD / ETF su titoli bancari |
👍 Conviene comprare oggi: | Valuta pro e contro, considerando sempre i rischi |
📈 Previsioni: | ⬆️ (8,8 su 10) |
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Migliori azioni Bancarie: la top 7
🏦 Azioni bancarie | ⭐ Ranking |
JP Morgan Chase | 9.8/10 |
Deutsche Bank | 9.7/10 |
Bank of America | 9.5/10 |
UniCredit | 9.3/10 |
Intesa Sanpaolo | 9.2/10 |
Mediobanca | 9.1/10 |
Hang Seng Bank | 8.9/10 |
La redazione di TradingOnline.com ha scelto i sette titoli bancari più interessanti del momento, utilizzando criteri univoci, che permetteranno in futuro di aggiornare questa lista, per mantenerla sempre attuale. Abbiamo utilizzato diversi criteri, anche al fine di offrire un paniere variegato e non solo concentrato sulla capitalizzazione, sulle previsioni di breve termine e sulla quota di mercato. Gli analisti si sono basati su aspetti quali:
- 📌 salute generale della banca, che rispecchia a pieno in che modo la stessa sta lavorando ed operando per generare flussi positivi di fatturato;
- 📌 opinioni e valutazione degli esperti, che permettono di farsi un quadro più completo della situazione e stabilire quali istituti bancari sono più solidi;
- 📌 equity valute, ossia un parametro tra i più importanti per valutare un istituto bancario ed il suo reale valore;
- 📌 calcolo ed andamento del Cet1, che si ottiene effettuando il rapporto tra il capitale a disposizione della banca e le sue attività, sempre ponderate per il cosiddetto grado di rischio;
- 📌 valore attuale del TCR, ossia del Total Capital Ratio, che permette essenzialmente di capire quanto la banca è affidabile nella restituzione del capitale ai propri clienti.
1. JP Morgan Chase
📱 ISIN & SIGLA: | US46625H1005 |
🏦 Dov’è quotata: | NYSE |
⚡ Dove comprare: | Capital.com (vai qui) |
👍 Previsioni: | ⬆️ (8 su 10) |
JP Morgan Chase, nata dalla fusione tra i precedenti gruppi JP Morgan – come investment bank e Chase – per il banking retail, è oggi li più importante gruppo bancario degli Stati Uniti e con discrete possibilità anche su scala mondiale. È componente dell’indice S&P 100 e nel complesso uno dei titoli più importanti dell’intero palcoscenico americano.
Con un fatturato di quasi 100 miliardi di dollari e profitti netti di oltre 25 è uno dei gruppi più solidi anche sul piano finanziario e una scelta molto affidabile per qualunque tipo di portafoglio. Inoltre si tratta di una banca anche molto attiva nel mondo degli investimenti, ad esempio attraverso la sottoscrizione di emissioni obbligazionarie e IPOs. Questo ramo di business rende JP Morgan resiliente, con i tassi in rialzo che migliorano i margini della componente retail e i tassi in ribasso che invece favoriscono il lato della banca d’investimento.
È un gruppo che fa anche delle pubbliche relazioni uno dei suoi punti di forza, con una contiguità con la politica che pochi gruppi bancari al mondo sono in grado di vantare. JPM è anche molto attiva nella ricerca e nel fintech, seguendo molto da vicino il mondo delle criptovalute e gestendo anche una blockchain in proprio per le transazioni tra clienti trans-nazionali.
Commento dell’esperto 🖊️
Un gruppo che nonostante abbia fatto la storia del banking mondiale, continua ad essere agile e attento alle ultime novità che il mercato è in grado di offrire. Sicuramente uno di quelli da seguire con maggiore attenzione e che apre la classifica delle potenziali migliori azioni bancarie.
2. Deutsche Bank
📱 ISIN & SIGLA: | DE0005140008 – DBK |
🏦 Dov’è quotata: | Francoforte / Milano |
⚡ Dove comprare: | eToro (vai qui) |
👍 Previsioni: | ⬆️ (6 su 10) |
Deutsche Bank è una delle principali banche europee, con sede primaria in Germania e quotata sia su Borsa tedesca che su Borsa Italiana. Le azioni hanno corso insieme a tutte quelle delle altre principali banche europee per via dei tassi in rialzo della BCE. Nel corso degli anni ha mostrato diverse evoluzioni, che hanno permesso – a chi ha deciso di investire durante gli anni d’oro dell’up – di ottenere ottimi risultati sotto l’aspetto finanziario. Nonostante la situazione di adesso si sia assestata, resta comunque un titolo molto adocchiato.
In ogni caso, sul lungo termine, questa rimane la banca di riferimento per la più grande economia dell’Unione Europea. Anche se le prospettive non sono molto instabili per i 12-24 mesi, non significa che non si possa pensare a un buon investimento di lungo termine, per ricevere i dividendi e lasciare che il ciclo economico faccia il suo corso. Aspetto che deve sempre essere valutato considerando i rischi associati.
A supportare le idee del management, troviamo la presentazione del nuovo piano industriale della banca, finalizzato – a detta loro – all’aumento del proprio business ed all’esplorazione in nuove aree geografiche. Questo è un aspetto importante, perché mette in luce una società che ha ancora molta voglia di crescere, nonostante i dati impressionanti che ha portato a casa nel corso degli anni precedenti. Rientra quindi a pieno tra le potenziali migliori azioni bancarie del momento.
Commento dell’esperto 🖊️
Prendendo come riferimento il grafico dell’andamento storico delle azioni Deutsche Bank, è possibile sottolineare come il titolo abbiamo ottenuto (al momento di questa stesura), una flessione in aumento del +86,44% in 5 anni e del +5,03% nell’ultimo anno. Dati molto interessanti e che devono essere tenuti a mente.
3. Bank of America
📱 ISIN & SIGLA: | US0605051046 – BAC |
🏦 Dov’è quotata: | NYSE |
⚡ Dove comprare: | Capital.com (vai qui) |
👍 Previsioni: | ⬆️ (6,5 su 10) |
Malgrado la tormenta che ha colpito i gruppi bancari americani durante il 2024, Bank of America ne è uscita indenne. Non soltanto: ne è uscita più forte di prima, perché molti clienti delle banche regionali si sono spostati verso le banche più grandi. Di conseguenza, BofA ha conosciuto un aumento dei depositi durante questo periodo e non ha dato alcun segno di cedimento. Non solo, ma i gruppi bancari più grandi sono sottoposti a controlli più stretti rispetto a quelli delle banche più piccole.
Bank of America è solida, ed è probabilmente la più “too big to fail” di tutte le banche private. Ha letteralmente coltivato le finanze di generazioni di americani, e ancora oggi rimane un punto di riferimento per tantissimi cittadini USA. Non avendo sviluppato un ramo di investment banking, è decisamente ben posizionata per trarre vantaggio dei tassi in rialzo senza soffrire altrettanto la poca attività sui mercati finanziari.
Il gruppo ha inoltre acquisito, in seguito alla Crisi del 2008, Merrill Lynch, diventando da quel periodo uno dei principali gestori di capitali terzi di tutti gli Stati Uniti. Il gruppo è tornato in forte espansione ed oggi è uno dei più solidi sui quali investire a livello mondiale. Molti dei parametri di valutazione che hanno esposto i nostri esperti nell’apertura dell’articolo, sono in effetti in verde (ossia in positivo). Questo dimostra la professionalità dell’istituto e la resilienza nel tempo.
Commento dell’esperto 🖊️
In pochi sanno che nella storia di Bank of America si cela in realtà un nostro connazionale. Fu infatti Amadeo Pietro Giannini a fondare Bank of Italy, che poi diventerà azionista di minoranza tra i fondatori di Bank of America. Nell’ultimo anno, al momento in cui scriviamo, le azioni Bank of America mostrano un + 51,64%.
4. UniCredit
📱 ISIN & SIGLA: | IT0005239360 – UCG |
🏦 Dov’è quotata: | Borsa di Milano |
⚡ Dove comprare: | FP Markets (vai qui) |
👍 Previsioni: | ⬆️ (7,5 su 10) |
Unicredit è il primo gruppo bancario italiano per redditività e per presenza sul territorio. Non potrà forse competere, sulla carta, con quanto possono mettere sul piatto i grandi gruppi internazionali, ma continua ad essere uno dei punti di riferimento non solo in Italia e nei Balcani. Gruppo forte e solido, che recentemente è tornato agli onori della cronaca per la complessa operazione MPS.
Insieme ad Intesa, è l’unica banca italiana che riesce a essere molto competitiva anche a livello europeo. Inoltre beneficia, nuovamente, del fatto di essere una banca molto attiva nel ramo dell’investment banking. Il fatto di combinare una forte parte retail e una forte parte commerciale rende Unicredit più resistente a un periodo di tassi d’interesse in calo come quello che stiamo per attraversare.
Il problema, per Unicredit, rimane esattamente lo stesso di Deutsche Bank e di tutte le altre banche europee: il comparto si muove insieme, specialmente nella stessa area geografica. I tassi della BCE non sono più d’aiuto per le banche europee e questo è un fattore che gli istituti hanno imparato a conoscere bene, cercando altre strade innovative per provare a crescere ed a mantenere stabili ed in verde le voci di bilancio. Rientra in ogni caso tra le potenziali migliori azioni bancarie italiane.
Commento dell’esperto 🖊️
Considerando i dati di bilancio, possiamo ricordare che nell’ultima trimestrale disponibile, a settembre 2024, la banca ha registrato miglioramenti sia sul fatturato (+2,35%), sia sull’utile netto (+8,23%). Molto interessante anche la crescita delle azioni su base quinquennale, pari al + 202,24% al momento di questa stesura.
5. Intesa Sanpaolo
📱 ISIN & SIGLA: | IT0000072618 – ISP |
🏦 Dov’è quotata: | Borsa di Milano |
⚡ Dove comprare: | eToro (vai qui) |
👍 Previsioni: | ⬆️ (7,6 su 10) |
Intesa Sanpaolo è una grande banca italiana, nata dalla fusione tra Intesa e San Paolo e che oggi gestisce banche territoriali, banche di investimento, gestione delle assicurazioni, fondi comuni, Insurance, gestione sofferenze di gruppi terzi. Anche in questo caso, così come per il titolo precedente, ci troviamo d’innanzi ad una delle potenziali migliori azioni bancarie europee, o meglio Italiane (data la sua quotazione su Borsa Italiana, Piazza Affari).
Un gruppo integrato che oggi opera sul territorio con oltre 90.000 dipendenti e con un fatturato molto vicino a quello di gruppi storici come Deutsche Bank. Uno dei fiori all’occhiello del capitalismo italiano, che oggi torna ad avere delle buone prospettive di crescita. Questo nonostante i periodi non proprio rosei per l’economia italiana e più in generale per il concetto di risparmio & investimento degli italiani (ossia i clienti primari dell’istituto).
Intesa è riuscita a uscire molto bene dalle difficoltà, con un bilancio solido e pochi crediti deteriorati. Molti di questi sono anche stati impacchettati e venduti a società veicolo, rimuovendoli dai bilanci del gruppo e permettendo alla banca di mantenere un ottimo indice di solidità. Il colosso torinese continua a mietere ottimi risultati e a crescere a livello europeo, tutti segnali di ottimismo per gli azionisti.
Commento dell’esperto 🖊️
Ho potuto apprezzare in modo squisito il nuovo piano industriale della banca, focalizzato molto anche sugli aspetti di sostenibilità e criteri ESG. Ottimi i risultati anche nel lungo periodo, visto che ad oggi, impostando un grafico a 5 anni, le azioni Intesa Sanpaolo hanno guadagnato il +64,03%.
6. Mediobanca
📱 ISIN & SIGLA: | IT0000062957 – MB |
🏦 Dov’è quotata: | Borsa di Milano |
⚡ Dove comprare: | Capital.com (vai qui) |
👍 Previsioni: | ⬆️ (7,2 su 10) |
Anche se di dimensioni ridotte rispetto agli altri gruppi che abbiamo citato nella nostra guida, Mediobanca rappresenta sempre il cuore del capitalismo italiano, anche in termini di azionisti. Oggi raggruppa tra gli investitori principali il gruppo Del Vecchio, il gruppo Bolloré, il fondo BlackRock e anche Mediolanum, a testimonianza dell’enorme rilevanza, anche politica, che il gruppo ex-pubblico ha sempre rivestito in Italia.
Per cercare di incrementare la sua quota di mercato, Mediobanca sta spingendo molto su prodotti digitali e sistemi di investimento smart. Tutto ciò focalizzando l’attenzione anche sulle questioni ambientali e legate alla sostenibilità – che come diciamo spesso sono diventate davvero importanti nella valutazione complessiva degli analisti. Molto interessanti anche le strategie di marketing, finalizzate ad attirare un gruppo di clienti più giovani.
Non ci aspettiamo che il percorso seguito dal titolo possa essere diverso da quello di Unicredit, Intesa, Deutsche Bank e il resto delle banche italiane o europee. In questo momento, il Vecchio Continente è sfidato da una possibile recessione e da tassi in calo. Il mix è tossico per i bilanci delle banche. Mai come in questo caso, risulta fondamentale considerare quanti più fattori possibili e procedere con cautela.
Commento dell’esperto 🖊️
La quota di mercato di Mediobanca al momento in cui analizziamo il titolo ammonta a 11,66 Mld, con un rapporto prezzo utili di 9,25 punti ed un dividend yield del 7,65%. Con una crescita annua del titolo del 31,12%, Mediobanca si posiziona tra le azioni bancarie da dividendo più interessanti ed adocchiate dagli investitori (sia a breve termine che cassettisti, a lungo termine).
7. Hang Seng Bank
📱 ISIN & SIGLA: | HK0011000095 |
🏦 Dov’è quotata: | Hong Kong – 0011 |
⚡ Dove comprare: | Capital.com (vai qui) |
👍 Previsioni: | ⬆️ (6,2 su 10) |
Hang Seng Bank è una delle banche più importanti di Hong Kong e della Cina ed opera come big player sia nel settore del retail banking, sia invece come banca di investimenti. Un titolo che forse in molti non si aspettavano di trovare all’interno di questa guida, ma he abbiamo inserito per diversi motivi.
È un titolo relativamente poco volatile, di un gruppo che è ha una parte di interessi rilevante in una zona del pianeta dove si continua a crescere in doppia cifra e che ha investimenti importanti in molte imprese locali di grande spessore. Parliamo in ogni caso di una realtà che opera in uno dei territori da sempre considerati più forti e solidi di tutto il mondo, anche in confronto a superpotenze del calibro dell’America.
L’outlook di medio e lungo periodo è sicuramente ancora incerto, ma questo non vuol dire che non potremo investire con profitto tenendo una posizione che parta dal forte calo che il titolo ha avuto in seguito all’esplosione del 2020. La politica di Xi Jinping ha sicuramente danneggiato il tessuto finanziario ed economico cinese, al punto che nel 2024 l’economia cinese rimane ancora alla ricerca di una vera e propria ripresa. A lungo termine, però, è difficile giustificare una scommessa contro Pechino e le sue potenzialità.
Come investire in azioni bancarie?
Chi vuole investire sulle azioni bancarie oggi ha disposizione diversi canali per farlo. Dovremo scegliere un intermediario in grado di offrire accesso alle borse europee, italiane e mondiali. Ci sono diversi broker trading che possiamo utilizzare con queste caratteristiche, sia via CFD sia invece per chi vuole operare in modalità DMA. I sistemi per poter puntare su questo segmento sono quindi due:
- Trading CFD – ti permette di investire in azioni bancarie senza diventare possessore reale dell’azione, potendo speculare al rialzo (con posizioni di acquisto), o al ribasso (con posizioni di vendita allo scoperto. Questo sistema ti permette inoltre di avere zero commissioni sugli eseguiti (si applicano bassissimi spread), ma non potrai ricevere dividendi.
- Acquisto diretto sul mercato DMA – in questo caso compri l’azione reale e puoi beneficiare anche degli eventuali dividendi azionari (che come abbiamo avuto modo di sottolineare, per i titoli bancari risultano davvero molto interessanti. L’unica pecca resta l’impossibilità di puntare al ribasso e dovrai quindi conservare le tue azioni in portafoglio, sperando in una crescita del titolo.
Per entrambe le soluzioni, ecco come investire in azioni bancarie in 4 step:
- apri un account su un broker in evidenza (regolamentato ed efficiente), inserendo i tuoi nominativi e procedendo alla verifica dell’identità;
- inserisci un deposito iniziale: puoi investire su titoli del settore bancario anche a partire da appena 100 euro;
- individua le azioni sulle banche che ti interessano ed inizia a studiare il grafico in tempo reale, proposto a costo zero;
- attua la tua strategia di investimento, optando per l’acquisto di azioni reali, o tramite trading CFD.
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Dove comprare le migliori azioni Bancarie?
©TradingOnline.com ti consiglia l’uso delle migliori piattaforme trading, opportunamente testate e certificate dal nostro team, per acquistare le azioni bancarie online. Abbiamo l’imbarazzo della scelta per investire su questo specifico parco di titoli per quanto concerne gli intermediari da scegliere. Non tutti però possono offrire la stessa qualità, la stessa convenienza e gli stessi strumenti.
Per questo motivo, i nostri analisti hanno focalizzato l’attenzione – selezionando per te – solo operatori con reali licenze, con un ottimo conto demo (valido per effettuare test strategici sui titoli bancari di interesse), deposito minimo esiguo (davvero molto basso) ed assistenza sempre disponibile. Completano il tutto praticità d’uso e rapidità, aspetti che permettono anche ai principianti di puntare su questo segmento azionario.
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Investire in azioni bancarie in Banca e Posta
Banche e poste rimangono una soluzione che riteniamo essere di basso livello, per chi vuole fare trading in un settore di azioni sparpagliate ai quattro angoli del mondo. Il primo dei problemi di questo tipo di soluzioni sono sempre le commissioni, altissime sui titoli esteri e comunque importanti anche sul mercato italiano.
Commissioni che sarebbero comprensibili se avessimo poi a disposizione strumenti di alta qualità – o comunque migliori di quelli offerti dai broker specializzati. Invece purtroppo dovremo accontentarci di strumenti spesso vecchi, senza possibilità di organizzazione degli ordini e con limitate capacità di analisi. Questa via rimane, la peggiore che abbiamo effettivamente a disposizione per investire in questo tipo di titoli.
Azioni bancarie: previsioni
Il 2024 non si è aperto come un anno particolarmente favorevole per le banche europee e americane, segnate da una politica di tassi d’interesse che hanno già raggiunto l’apice e sono destinati a scendere. Il credit spread, cioè il tasso che le banche pagano sui depositi dei clienti e quello che ricevono quando prestano denaro, tende ad aumentare notevolmente quando i tassi aumentano e a scendere altrettanto notevolmente quando i tassi delle banche centrali scendono.
In questo momento è importante fare i conti con questo elemento, perché il credit spread è tutt’altro che un elemento secondario. Invece, le prospettive per le banche commerciali sono in netto miglioramento, dal momento che si prevede – secondo i massimi esperti – un record di emissioni obbligazionarie nei prossimi mesi. Fare previsioni sulle azioni bancarie resta tuttavia molto complesso. Per stimare possibili target price, gli analisti utilizzano una combinazione di analisi, focalizzandosi anche su:
- 🏷️ indicazioni derivanti dall’analisi tecnica, considerando quindi i dati erogati dai pattern e degli indicatori/oscillatori tecnici;
- 🏷️ analisi fondamentale: si basa essenzialmente sullo studio delle notizie più interessanti (che puoi leggere anche sui forum) e che possono influenzare in modo positivo, o negativo, l’andamento di un’azione bancaria;
- 🏷️ sentiment degli investitori: ti permette di capire se il titolo bancario sta vivendo un periodo di hype, se è sovrastimato, sottostimato, o se mostra un periodo prettamente stabile;
- 🏷️ opinioni degli investitori: se gli stessi sono fiduciosi, molto probabilmente decideranno di attuare una strategia di acquisto, che – a sua volta – contribuirà a far aumentare la domanda e quindi potenzialmente anche i prezzi;
- 🏷️ target price e valutazioni degli esperti: le grandi banche d’affari ed i professionisti del settore hanno solitamente molti più strumenti previsionali, per stimare target price e prezzi obiettivo.
Considerazione dell’esperto 💡
Gli investimenti sulle azioni bancarie possono essere accompagnati ad investimenti anti-ciclici, ovvero ad impegni di capitale su comparti e titoli che hanno correlazione inversa rispetto al ciclo economico. Parliamo di tutti quei beni e titoli finanziari che hanno un andamento positivo quando l’economia, per farla breve, va bene. L’oro può essere una buona alternativa, anche se secondo molti analisti, si starebbe affacciando anche Bitcoin come possibile bene rifugio, sebbene con rischi impliciti molto alti.
Investire in azioni bancarie conviene?
Capire se investire in azioni bancarie conviene o meno è un’attività ardua anche per i massi esperti del settore. Gli aspetti da tenere sotto controllo sono davvero tanti e se pensiamo alle decisioni dei governi sui tassi di interesse, è chiaro che la valutazione deve essere effettuata in modo continuativo, restando sempre aggiornati. A breve ci occuperemo di analizzare i fattori generalisti, ossia i pro ed i contro di puntare su questa singolare asset class azionaria.
Al tempo stesso, è evidente che oggi le cose stiano cambiando. La BCE ha già deciso di procedere con i primi tagli ai tassi d’interesse e la Federal Reserve ha annunciato pubblicamente di voler fare tre tagli ai tassi nel corso di quest’anno. Questo significa che i presupposti per investire in azioni bancarie sono cambiati, dal momento che le banche guadagnano di più quando i tassi d’interesse crescono. Dati che dovranno tuttavia essere valutati nel corso del tempo e tenuti sempre sotto osservazione.
🟢 Pro | 🔴 Contro |
🟢 Dividendi elevati e costanti: molte banche distribuiscono dividendi regolari, offrendo un flusso di reddito passivo per gli investitori. | 🔴 Sensibilità ai tassi di interesse: i profitti delle banche sono legati ai tassi d’interesse, che possono subire rapide variazioni. |
🟢 Posizione centrale nell’economia: le banche sono fondamentali per il sistema economico e garantiscono una domanda costante dei loro servizi. | 🔴 Rischio di crisi economiche: eventi come recessioni, o crisi finanziarie globali, possono colpire duramente il settore. |
🟢 Potenziale di crescita: con la digitalizzazione e l’espansione internazionale, molte banche innovano e aumentano la loro redditività. | 🔴 Rischio di crediti inesigibili: in periodi di difficoltà economica, le banche possono subire perdite a causa di mutui, o prestiti non pagati. |
🟢 Alta liquidità: le azioni bancarie sono molto scambiate nei mercati e questo permette agli investitori di comprare o vendere con facilità. | 🔴 Regolamentazione stringente: gli istituti finanziari sono sottoposti a normative severe che possono limitare la loro capacità di generare profitti. |
Indicazione dell’esperto sul segmento bancario 💡
La diversificazione è importantissima in qualunque congiuntura economica e in qualunque momento storico. Anche se i titoli del settore bancario dovessero mostrarsi molto solidi e presentare, tutti o quasi, delle ottime prospettive a livello presente e futuro, è sempre indicato non eccedere oltre il 20% del totale del nostro capitale investito.
Investire in azioni bancarie è rischioso?
Gli investimenti azionari sono sempre rischiosi, soprattutto rispetto a titoli storicamente più tranquilli, come le obbligazioni, soprattutto se sovrane e dotate di un buon ratinò. Sono rischiose anche le azioni bancarie, nonostante facciano riferimento a gruppi, come quelli che abbiamo individuato, storicamente solidi e con buone previsioni davanti.
Oltre ai rischi che abbiamo indicato, dovremo tenere conto anche di ulteriori rischi, che sono collegati alla natura di azioni di questo tipo di investimenti:
- 🆘 Rischio di cambio – Per chi opera su titoli che sono denominati in valuta straniera. Nel caso in cui l’Euro dovesse apprezzarsi nei confronti del dollaro, ci troveremmo a fare i conti con una perdita complessiva del valore del nostro investimento, se fatto su azioni USA. Questo rischio può essere contenuto con operazioni di hedging sul Forex, anche tramite le stesse piattaforme che abbiamo scelto per l’investimento in azioni.
- 🆘 Rischio ciclico – Anche le banche rispondono ai cicli economici e come abbiamo visto poco sopra, sono molto reattive nei confronti del cambio di trend a livello macro e microeconomico globale. Dovremo pertanto tenere conto di questi fattori e tutelarci, ricorrendo a strumenti quali la diversificazione, per ridurre l’impatto di eventuali crisi.
Considerazioni finali
Le azioni bancarie potrebbero regalare grandi soddisfazioni a chi le inserisce correttamente all’interno del proprio portafoglio di investimento e rimangono uno dei comparti più studiati da esperti ed analisti. Tenendo però conto del fatto che in momenti così turbolenti per le economie mondiali, il rischio incorporato in questo tipo i titoli non può che essere considerato con maggiore riguardo rispetto ad un tempo.
Anche quando investiamo in colossi come quelli citati nella nostra guida, rimane assolutamente necessario valutare caso per caso e tenere conto dei rischi, senza infatuarsi di titoli soltanto perché ben capitalizzati o con una ottima performance alle spalle. In conclusione, possiamo però affermare che il comparto bancario continua ad essere apprezzatissimo da investitori su diversi mercati, proprio perché duttile, variegato e ricco di potenziali soddisfazioni. Con i titoli che abbiamo scelto – e seguendo le indicazioni per le analisi di breve e lungo periodo, puoi valutare ed attuare la tua strategia.
FAQ
Dulcis in fundo, ecco le domande frequenti poste dai curiosi, lettori della nostra testate ed investitori sulle azioni bancarie.
Conviene investire oggi sulle azioni bancarie?
Oggi l’ambiente di tassi d’interesse in calo suggerisce di evitare le banche retail, concentrando piuttosto gli investimenti sulle banche d’affari, pur considerando i rischi associati al mondo degli investimenti.
Ci sono alternative alle azioni per chi vuole investire sulle azioni bancarie?
Tutte le azioni bancarie che abbiamo segnalato nella nostra guida sono parte dei relativi indici, presso le borse nelle quali sono quotate. In alternativa si possono scegliere prodotti a paniere, come possono essere gli ETF oppure i CopyPortfolios, che permettono di investire in portafogli di azioni selezionate, anche sul settore.
Che cosa sono le azioni bancarie?
Così come molte altre società, anche le banche possono quotarsi in Borsa ed emettere azioni bancarie. Nel nostro approfondimento trovi l’elenco delle potenziali migliori azioni bancarie italiane ed estere, selezionate manualmente dagli esperti del segmento finance e banking.
Guide Azioni
Comprare azioni Beyond Meat: Conviene oggi? Analisi e Previsioni
Come comprare azioni Beyond Meat? Scopriamo come investire oggi sul titolo e se conviene ancora farlo oggi.
Le azioni Beyond Meat permettono agli investitori di esporsi a una società che sta cercando di avere un forte impatto positivo sulla sostenibilità della filiera alimentare, ma che sta anche avendo forti difficoltà economiche. Il titolo è stato per molto tempo sulle montagne russe, con una volatilità molto alta anche per le caratteristiche di una società quotata sul Nasdaq. Con l’aumento del tasso di inflazione e dei tassi di interesse delle banche centrali, ora la società lotta per la sopravvivenza.
Beyond Meat ($BYND) ha un ambizioso progetto: rimpiazzare gradualmente i piatti tipici preparati a base di carne, con ingredienti 100% vegetali. Un progetto che corre su due binari: quello della sostenibilità ambientale, su cui non c’è nulla da dire, e quello della sostenibilità economica su cui invece si manifestano gravi problemi a breve e lungo termine.
Investire in Beyond Meat
In questa guida, aggiornata a giugno 2024, faremo il punto della situazione sulle azioni Beyond Meat e avremo modo di spiegare quali siano i vantaggi e svantaggi di investire su questa società. Lo faremo spiegando anche come investire sul titolo e quali siano le migliori piattaforme con cui farlo.
Caratteristiche azioni Beyond Meat:
📱ISIN & Sigla: | US08862E1091 : BYND |
🏦Dov’è quotata Beyond Meat: | NASDAQ 🇺🇸 |
💰Capitalizzazione: | $307,76 milioni circa |
👍Conviene comprare oggi: | Sfavorevole sul breve periodo. Incertezza sul lungo. |
📈Target price medio BYND: | 6.00$ |
Broker consigliati: | FP Markets / Capital.com / eToro / Skilling |
👍Conviene acquistare azioni Beyond Meat oggi?
Beyond Meat non sta più mostrando il suo tasso di crescita iniziale, i debiti della società sono tanti e i bilanci continuano a essere in perdita. In questo momento è difficile trovare delle ragioni di ottimismo, soprattutto visto il contesto macroeconomico poco favorevole. I tassi di interesse sono alti e l’inflazione riduce il reddito disponibile dei consumatori, rendendo difficile ampliare il mercato per dei prodotti piuttosto costosi come quelli di Beyond Meat.
Sembra anche che la società stia patendo la presenza sempre più forte sul mercato della concorrenza, viste società come The Tattoed Chef che stanno minacciando la leadership di Beyond Meat. Malgrado il 2024 sia stato segnato da un rally di tutti i mercati, incluse le società small-cap -soprattutto negli USA-, il titolo continua a perdere quota: come stiamo indicando ormai da più di due anni, la società sembra aver perso la sua capacità di splendere.
Le azioni di Beyond Meat hanno perso oltre il 97% del loro valore rispetto al loro massimo storico. L’azienda non sembra in grado di generare profitti e al tempo stesso non riesce a trovare delle prospettive di crescita credibili sul lungo termine. Mettendo insieme le due cose, gli investitori fanno bene a chiedersi quanto ancora questa situazione possa continuare prima che l’azienda debba dichiarare bancarotta. Ora vendere nuove azioni e raccogliere capitali non è più facile come nel periodo di tassi centrali azzerati, così come non è affatto semplice convincere gli investitori che questa società sia un buon investimento.
🏦Dove comprare azioni Beyond Meat
FP Markets – Visita la piattaforma;
eToro – Visita la piattaforma;
Capital.com – Visita la piattaforma;
Skilling – Visita la piattaforma;
Trade.com – Visita la piattaforma;
Bitpanda – Visita la piattaforma;
Avatrade – Visita la piattaforma.
Con le azioni Beyond Meat non siamo davanti ad un titolo ad alta capitalizzazione e neanche ad uno dei più importanti, finanziariamente, del NASDAQ. Tuttavia la novità di cui quest’azienda si fa portatrice rende molto allettante il titolo, soprattutto tra chi vuole investire su aziende che puntano sull’innovazione.
Possiamo scegliere anche in questo caso tra broker in CFD, che offrono i contratti per differenza, oppure di rivolgerci a chi propone un accesso diretto al mercato, con acquisto del titolo senza contratti di intermediazione.
In aggiunta, anche le Banche tradizionali e Poste possono fare da tramite per l’acquisto di azioni Beyond Meat, dato che offrono ai propri clienti accesso al mercato del NASDAQ, che rimane tra i più popolari a livello mondiale anche per i piccoli risparmiatori italiani.
- Investire sulle azioni Beyond Meat
La scelta più classica per chi vuole comprare azioni di una società, incluse quelle di Beyond Meat, è quella di comprare il titolo vero e proprio. In questo caso, oggi ci sono diversi intermediari online che offrono bassi costi di intermediazione -talvolta addirittura zero- e permettono di operare in totale autonomia mantenendo pieno controllo del proprio investimento.
Le migliori piattaforme autorizzate Consob per acquistare azioni Beyond Meat sono:
- FP Markets – Visita la piattaforma;
- eToro – Visita la piattaforma;
- Capital.com – Visita la piattaforma;
- Skilling – Visita la piattaforma.
Tutti e tre questi servizi offrono la possibilità di comprare azioni reali con costi minimi, ma nel caso di Beyond Meat permettono addirittura di investire con zero commissioni. Per contro, passare attraverso canali come le banche tradizionali o i promotori finanziari genera facilmente costi di 15-20€ per l’acquisto e altrettanti per la vendita di un pacchetto azionario anche piccolo.
Leggi anche: Guida al trading in DMA
- Comprare azioni Beyond Meat con i broker trading online CFD
I broker che offrono trading in CFD, ovvero la negoziazione di strumenti derivati, permettono di investire anche sulle azioni di Beyond Meat. In questo specifico caso andremo ad acquistare dei contratti, che replicano il prezzo delle azioni, modificato soltanto da un piccolo differenziale, che consiste nelle commissioni del broker.
Questo tipo di contratti è molto popolare anche tra i piccoli investitori, perché permette di ricorrere a strumenti che gli altri canali non possono offrire. Con la leva finanziaria ad esempio possiamo moltiplicare l’andamento del nostro investimento fino a x5 – così da limiti ESMA – e anche puntare al ribasso con la vendita allo scoperto, strumento che, come vedremo, si rivelerà molto utile per questo specifico titolo.
I broker che possono offrire questo tipo di soluzione sono diversi, noi abbiamo selezionato i migliori:
- Capital.com – Visita la piattaforma
- FP Markets – Visita la piattaforma
- eToro – Visita la piattaforma
- Skilling – Visita la piattaforma
Scegliere di investire sulle azioni Beyond Meat tramite i CFD può essere la scelta giusta per i piccoli risparmiatori che vogliono avere a disposizione strumenti avanzati, soprattutto in previsione (è qui il consenso – come vedremo) di un calo del prezzo del titolo.
- Comprare azioni Beyond Meat in banca o alle poste
Banche e poste permettono di investire anche su titoli stranieri – e quindi anche in titoli Beyond Meat. Si tratta dei canali classici per fare trading e investimenti di lungo periodo, quelli che erano utilizzati dai nostri padri fino a qualche tempo fa. Esistono ancora? Certo che sì, anche se rispetto ai broker specializzati che abbiamo descritto poco sopra, hanno sicuramente perso terreno.
Le piattaforme di trading proposte da questo tipo di intermediari non sono, purtroppo, sempre all’altezza e non offrono strumenti di analisi avanzata, sia sul breve che sul medio periodo. Allo stesso modo va sottolineata l’assenza di listini completi, almeno sulle azioni più importanti del momento.
Discorso problematico anche quello delle commissioni: soprattutto sui mercati esteri e extra-europei come il NASDAQ – e quindi sulle azioni Beyond Meat – i costi sono purtroppo molto alti e possono facilmente superare anche i 30 euro per singola operazione. Costi molto alti, che impattano soprattutto sui piccoli e medi investitori.
Ci sono dei gruppi che, anche grazie alla concorrenza dei nuovi arrivati, offrono oggi delle condizioni accettabili:
- FinecoBank
- ING
- Unicredit
- Poste Italiane
La situazione rimane comunque, almeno per il momento, poco conveniente. Rimane pertanto consigliato, almeno dai nostri esperti, scegliere degli intermediari che offrano costi di intermediazione più bassi e piattaforme più semplici da utilizzare.
⚡Come comprare azioni Beyond Meat
Comprare azioni Beyond Meat non è difficile, soprattutto considerando che si tratta di un titolo quotato sul Nasdaq. Tuttavia è importante ricordare i concetti essenziali per la scelta di un buon intermediario: in primo luogo l’autorizzazione Consob, le commissioni e la facilità di utilizzo della piattaforma.
Come comprare azioni Beyond Meat online
Tempo necessario: 10 minuti
1. Scegliere un intermediario affidabile
Il primo step è quello di scegliere un buon broker con cui comprare le azioni. Il nostro consiglio è quello di utilizzare eToro, per approfittare del fatto che non si pagano commissioni di alcun genere sulle azioni Beyond Meat.
2. Eseguire il deposito
Prima di poter investire, dobbiamo aggiungere sul nostro conto di trading i fondi che vogliamo investire su Beyond Meat. Ogni piattaforma prevede i suoi metodi di deposito: nel caso di eToro è possibile depositare tramite bonifico bancario, PayPal, carta di credito e di debito. Il deposito minimo è attualmente fissato a 50€, ma ogni broker ne prevede uno diverso.
3. Cercare le azioni Beyond Meat
Una volta che i fondi sono stati aggiunti sul nostro account, sulla piattaforma possiamo cercare le azioni Beyond Meat. Alcune piattaforme permettono di farlo attraverso un menu con cui navigare tra i vari strumenti finanziari, mentre altre -come nel caso di eToro- hanno una barra di ricerca in cui potremo digitare direttamente il nome dello strumento che ci interessa.
4. Acquistare il titolo
Anche in questo caso possono esserci leggere differenze tra una piattaforma e l’altra. Di solito c’è un pulsante “Acquista” o “Buy”, mentre nel caso di eToro troveremo un pulsante “Investi“. Cliccandoci potremo accedere alla schermata di conferma dell’ordine, dove potremo anche scegliere la quantità di azioni da comprare.
Fornitura:
- 100€ per il deposito minimo
Strumenti:
- Computer o smartphone, connessione a internet, documenti d'identità
Dove conviene investire in Beyond Meat? Confronto piattaforme
Caratteristiche | Broker CFD | Broker DMA | Banca e Posta |
---|---|---|---|
Commissioni: | Spread variabili e 0 commissioni fisse | Spread fissi + variabili (con eToro zero costi di carico) | Commissioni di transazione e sul totale investito |
Investimento minimo: | 1 azione | 100€ | Variabile (almeno 1.000 euro) |
Analisi tecnica: | Disponibile | Disponibile | Disponibile sulle piattaforme trading professionali |
Investire al ribasso: | Disponibile | Non disponibile | Non Disponibile |
Conto demo: | Disponibile | Disponibile | Non Disponibile |
Formazione: | Disponibile | Disponibile | Disponibile su FinecoBank |
Script intelligenti: | Sono disponibili EA su Metatrader. | Non disponibile | Non disponibile |
Leva finanziaria: | Fino a 1:5 | Non Disponibile | Non Disponibile |
Approfondimenti: | Migliori broker CFD | Migliori broker DMA | N.d. |
📊Previsioni azioni Beyond Meat 2025
Indubbiamente Beyond Meat è una delle aziende leader quando si parla di carne alternativa. Gli investitori, in molte occasioni, hanno puntato il loro sguardo sull’andamento di questo titolo. Per il 2025, ad ogni modo, sono diversi gli aspetti che è necessario prendere in considerazione, per capire se sia realmente vantaggioso investire su questo titolo. Prima di tutto è necessario dare uno sguardo alla crescente consapevolezza ambientale. Ma non solo: la domanda di prodotti sostenibili può fornire un importante impulso ai ricavi dell’azienda.
È importante ricordare, inoltre, che Beyond Meat investe molto sull’innovazione, in modo da migliorare in modo costate i propri prodotti e ampliare il più possibile il portafoglio. Questa politica contribuisce ad ampliare notevolmente il bacino dei potenziali consumatori. La concorrenza, ad ogni modo, si sta diventando sempre più forte: sul mercato si affacciano dei colossi e stanno arrivando nuovi attori.
A pesare sul futuro del titolo ci sono anche le incertezze economiche globali, che potrebbero avere un impatto negativo sulla capacità di spesa dei consumatori. Questo è il motivo per il quale gli analisti finanziari consigliano di tenere sotto controllo i report trimestrali dell’azienda, le strategie che sta adottando per espandere i prodotti. Fatte queste premesse il 2025 potrebbe dimostrarsi un periodo molto interessante per l’azienda, ma è necessario tenere sotto controllo i costi.
- REVISIONI DI LUNGO PERIODO (2025-2030)
Nei nostri ultimi aggiornamenti sulle previsioni di Beyond Meat avevamo voluto essere possibilisti e lasciare alla società il beneficio del dubbio, ma ora ci sentiamo di essere più decisi con il nostro giudizio. Allo stato attuale delle cose, le prospettive di medio-lungo termine per Beyond Meat sono estremamente negative. La società rischia di collassare sotto il peso dei suoi debiti e l’unico modo per evitarlo sarebbe tornare a emettere ancora una volta nuove azioni, diluendo di nuovo le quote di proprietà degli azionisti.
Il tasso di crescita è ormai diventato negativo, e i margini continuano a essere così bassi da vendere i prodotti quasi a prezzo di costo. Nel frattempo i punti vendita stanno diminuendo, così come l’interesse del mercato. Riteniamo che entro il 2030 le azioni Beyond Meat varranno meno di 2$ ciascuna e che ci sia addirittura un’alta probabilità di raggiungere la bancarotta prima di quel momento.
Azioni Beyond Meat Target Price
Riportiamo i tre diversi target price, ovvero quello medio, quello alto e quello basso intorno ai quali si è concretizzato il maggior consenso da parte degli analisti.
I target price degli analisti sono ora tutti molto più bassi rispetto a un anno fa, dimostrando ancora una volta che questo tipo di indicazione è poco affidabile. Gli analisti tendono ad alzare le attese quando i mercati sono in crescita e ad abbassarli quando i mercati sono in discesa. Alla fine del 2020, si parlava di target price superiori a 200$ e alla fine del 2021 si era scesi intorno a 100-140$. Ora che il titolo ha perso il 90% rispetto ai massimi, si parla completamente di altre cifre.
Più pessimista | Mediana | Più ottimista |
---|---|---|
3 USD | 6 USD | 9 USD |
La forbice è, come già detto, importante, ma apre a spiragli interessanti per chi vorrà giovarsi anche della vendita allo scoperto, strumento che viene offerto dai migliori broker CFD a costi molto contenuti (e speculari rispetto all’investimento classico).
🏦Analisi fondamentale azioni Beyond Meat
L’analisi fondamentale è invece strumento molto utile per chi vuole fare trading sulle azioni Beyond Meat con un respiro decisamente più ampio, ovvero puntando al lungo periodo piuttosto che al breve. Qui svolgeremo, per conto dei nostri lettori, un’analisi fondamentale introduttiva, rimandando poi agli approfondimenti utili per compierne una completa – utile per indirizzare i nostri investimenti.
Analisi concorrenza Beyond Meat
A Beyond Meat va sicuramente riconosciuto il merito di aver per prima proposto sul mercato prodotti vegetali alternativi alla carne, puntando sul gusto e sulla soddisfazione del cliente. La società è poi però finita al centro di diverse inchieste giornalistiche sulla scarsa qualità del prodotto, con impianti spesso in condizioni non ideali per trattare generi alimentari.
Ci sono anche state forti critiche riguardo alla quantità di sale presente nei prodotti di Beyond Meat, dovuta alle scarse proprietà di sapore delle materie prime impiegate. Questo significa che la società è piuttosto esposta alle minacce dei competitor.
Il primo competitor di Beyond Meat, seppur ancora non quotato, è Impossible Foods, che lavora ormai da tempo – con discreto successo – alla replica per quanto possibile vicina a diversi tagli di carne. Non è possibile conoscere ad oggi gli introiti di Impossible Foods, ma i più preparative settore parlano di una revenue che è circa del 50% quella di Beyond Meat.
Un concorrente invece scomparso è The Tattoed Chef, società che nel 2020 e nel 2021 era stata profittevole. L’azienda si è quotata in Borsa, ha fatto sognare gli investitori con un rialzo di oltre il 160% post-IPO, e alla fine ha dichiarato bancarotta a giugno del 2023: il segno di come anche le migliori aziende non riescano a trovare successo nel mondo dei prodotti plant-based.
Nel settore hanno anche iniziato a muoversi aziende classiche. Kelloggs, leader dei cereali, ha avviato diverse joint venture per realizzare prodotti basati appunto sui cereali e che siano in grado di replicare i più popolari prodotti a base di carne.
Il vero problema per queste società potrebbe però arrivare dai prodotti sostitutivi, in particolar modo dalla carne di laboratorio. Produrre carne in laboratorio elimina i problemi etici e morali della carne tradizionale, ma al contempo offre un profilo nutrizionale nettamente superiore a quello delle alternative plant-based.
Beyond Meat: prospettive di crescita
Le prospettive di crescita sono il punto più critico in questo momento per Beyond Meat. Con la riduzione della forza lavoro sarà più difficile riuscire a espandere l’azienda, ma molti spunti interessanti rimangono. Un esempio è il fatto che la Beyond Steak possa effettivamente sorprendere con i suoi numeri di vendite, anche se in questo momento ci sembra ancora troppo presto per parlare. Indubbiamente il lancio di nuovi prodotti rimane un punto cruciale per l’aumento del fatturato.
Il problema è che ogni prodotto, a modo suo, richiede investimenti in ricerca e sviluppo oltre che una linea di produzione. Se vengono presentati nuovi prodotti ma questi finiscono solo per aumentare il fatturato senza migliorare i margini, per Beyond Meat si prospetta solo un ritmo ancora più alto a cui bruciare cassa. Questo è ciò che è successo, ad esempio, nella storia della collaborazione con Pepsi fino a qui: il Jerky di Beyond Meat (surrogato vegetale del manzo essiccato) vende bene ma ha causato perdite operative fino a questo momento.
In un momento di tassi di interesse in rialzo è essenziale che prima di tutto vengano tappate le falle nel bilancio. Beyond Meat ha messo la crescita davanti alla redditività per troppo tempo, e ora la sopravvivenza stessa della società nel medio termine è minacciata da queste decisioni.
Beyond Meat: Business Model
Il business model di Beyond Meat è molto lineare. Questa impresa può essere considerata come le omologhe che lavorano nel settore delle carni, sebbene ci siano dei processi diversi nella realizzazione del prodotto.
- Ricerca e sviluppo per il sensoriale
L’obiettivo di Beyond Meat è chiaro: rimpiazzare la carne con prodotti a base vegetale, senza che il consumatore finale possa in alcun modo accorgersi della differenza. La ricerca e lo sviluppo di Beyond Meat sono concentrate proprio nella realizzazione di prodotti sempre più affini alla carne vera.
- Distribuzione
Per la distribuzione dei suoi prodotti, Beyond Meat si affida a diversi gruppi esterni. Whole Foods è probabilmente il primo (sebbene l’azienda non diffonda dati in questo senso), ma rimane il fatto che il gruppo, almeno per il momento, si affida a pochi rivenditori, che sono però in linea con la sua mission principale, ovvero quella di un cibo maggiormente ricercato e soprattutto sostenibile.
- Costi premium, ma da abbassare
Ad oggi i prodotti di Beyond Meat hanno un prezzo premium, soprattutto negli USA, dove la carne è venduta a prezzi mediamente più bassi che in Europa. Da un alto è sicuramente una scelta di collocamento del prodotto, dall’altro l’evidente risultato di processi di produzione ancora relativamente costosi. La ricerca e lo sviluppo di Beyond Meat puntano anche su questo aspetto – ovvero sull’ottimizzare i processi produttivi e abbattere i costi. Per essere davvero competitivi, anche per i budget delle famiglie, con la carne classica.
Beyond Meat: management
A capo di Beyond Meat c’è ancora il fondatore Ethan Brown. L’azienda, nata come start up, fu finanziata all’inizio da Kleiner Perkins, Bill Gates, Tyson Foods (che oggi è curiosamente tra le principali concorrenti) e Biz Stone.
Per quando riguarda la capacità del management, c’è sicuramente da sottolineare che Brown ha ancora da dimostrare di essere all’altezza di una grandissima azienda, pur avendo dato in passato ampia riprova di essere capace di entusiasmare i mercati, creare interessare intorno alla sua azienda e attirare nuovi investitori. Qualcosa che sicuramente non è da poco.
Per quanto riguarda la gestione aziendale, per ora non sembra che ci siano dubbi che debba essere Ethan Brown a continuare alla guida dell’azienda. Sarà il tempo a dimostrare la tempra di Brown.
💰Valore azioni BYND: quotazione in tempo reale
Di seguito riportiamo il prezzo in tempo reale delle azioni Beyond Meat, con dati forniti da TradingView.
Azioni Beyond Meat: approfondimenti e consigli utili
Abbiamo affrontato insieme analisi tecnica e analisi fondamentale sul titolo Beyond Meat. Tuttavia, ci sono ulteriori consigli che riteniamo possano essere utili per chi vuole decidere intelligentemente se investire o meno in questo titolo.
Azioni Beyond Meat: vendere o tenere?
A nostro avviso in questo momento ci sono i presupposti per vendere le azioni di Beyond Meat. Il nostro non è un consiglio né una consulenza finanziaria, ma esclusivamente un’opinione personale degli analisti di TradingOnline.com®. Questo è il risultato di una società che sta avendo forti problemi di crescita, redditività ed equilibrio patrimoniale.
Beyond Meat ha un indebitamento estremamente alto, che la società può affrontare soltanto continuando a diluire le sue azioni. Considerati i dati di bilancio, non ci sono nemmeno i presupposti per poter pensare di emettere obbligazioni per raccogliere capitali senza concedere agli investitori dei tassi di rendimento estremamente elevati. L’azienda ha puntato su una crescita che non c’è stata, espandendo eccessivamente le sue operazioni e i suoi debiti.
Non saremmo sorpresi se Beyond Meat si ritrovasse a dichiarare bancarotta entro i prossimi 5 anni. E a lungo termine è quasi inevitabile che la carne coltivata in laboratorio diventi un’alternativa più popolare alla carne tradizionale rispetto ai prodotti a base vegetale, cancellando ogni vantaggio competitivo su cui Beyond Meat aveva inizialmente cercato di basare la sua crescita.
Azioni Beyond Meat Lotto Minimo
Le azioni Beyond Meat non hanno un prezzo molto elevato, ma può essere comunque comodo ricorrere agli investimenti frazionali che vengono garantiti dai broker online di azioni più moderni. Nel caso specifico riportiamo l’offerta di eToro (vai qui per le azioni a zero commissioni), che permette di investire sul titolo con un deposito minimo di appena 100€.
Per quanto concerne invece Capital.com (qui per il conto demo gratuito), il minimo di investimento è una sola azione. Con questi broker potremo dunque investire anche somme minime sul titolo, cosa che non è purtroppo sempre garantita da banche e altri intermediari di vecchio stampo.
Le azioni Beyond Meat sono rischiose?
Tutte le azioni sono rischiose, così come è rischioso qualunque tipo di investimento, finanziario o meno. Le azioni Beyond Meat non fanno eccezione. Piuttosto che illudersi di poter trovare titoli a rischio zero, è sicuramente più intelligente tenere conto della rischiosità insita nel titolo e muoversi di conseguenza.
Beyond Meat è un titolo particolarmente volatile. Il futuro dell’azienda rappresenta oggi il rischio principale, anche sul breve e brevissimo periodo. In aggiunta ad un prezzo che, almeno per il momento, non sembrerebbe giustificato dai dati fondamentali dell’azienda.
La concorrenza, che cresce e che oggi è costituita anche da alcuni tra i più grandi gruppi del food è ulteriore motivo di rischio per chi investe sul medio e lungo periodo su questa azienda. Per riassumere il nostro punto di vista, oggi Beyond Meat è una scommessa, molto più del periodo in cui, ancora vicino temporalmente, decise di quotarsi in borsa.
È questo poi il rischio di ogni titolo trendy, ovvero che dietro il prezzo ci sia entusiasmo non giustificato, che porti ad una bolla sempre pronta ad esplodere. Invitiamo dunque tutti i nostri lettori alla massima possibile prudenza sulle posizioni.
🤔Azioni Beyond Meat: Opinioni e recensioni
Chiudiamo raccogliendo anche altri centri informativi che possono essere utili per chi vuole investire in Beyond Meat. In aggiunta, segnaleremo le nostre opinioni riassuntive sul titolo, maturate a maggioranza all’interno della nostra redazione.
Azioni Beyond Meat forum di discussione migliori
Abbiamo individuato tre forum di discussione che sono ideali per chi vuole seguire in tempo reale il sentiment di mercato sulle azioni Beyond Meat e soprattutto scambiarsi idee con altri trader che puntano al titolo, o che magari lo hanno già in portafoglio.
- Stockaholics
È in inglese, ma è uno dei migliori forum mondiali per chi vuole occuparsi di azioni. Si occupa molto, il forum, anche di azioni americane e dunque non mancano discussioni, talvolta molto accese, su come investire sul titolo. Un ottimo forum da seguire, soprattutto per chi investe in azioni USA.
- FinanzaOnline
Forse il miglior forum italiano che si occupa di finanza e di investimenti e sicuramente il più attivo sulle azioni straniere. Anche questo è un forum che andrebbe seguito a prescindere. Il fatto che le azioni Beyond Meat siano seguite da diversi utenti (che le discutono pubblicamente) è un ulteriore incentivo ad iscriversi.
- Investing.com
La sezione Chat e Forum di Investing.com è un altro ottimo hub di discussioni intorno ai titoli Beyond Meat. Quando visitiamo questo sito, non limitiamoci a quanto viene offerto in termini di quotazioni. C’è molto di più che questo sito offre, soprattutto per chi vuole discutere apertamente dei propri investimenti.
Investire in azioni Beyond Meat: La nostra opinione
Le azioni Beyond Meat sono interessanti perché oggi abbiamo tutti accesso alla vendita allo scoperto. Ci accodiamo anche noi al consenso dei principali analisti e riteniamo che il titolo, almeno nel breve periodo, dovrebbe perdere valore.
La grande scommessa, per chi investe in Beyond Meat, è però sul lungo periodo. Il gruppo sembrerebbe, per gli osservatori meno attenti, aver esaurito la sua spinta propulsiva, almeno in borsa.
Tuttavia esistono ancora enormi mercati da conquistare per il gruppo e un allargamento del management potrebbe spingere proprio verso il raggiungimento di questi risultati. Per noi rimane uno dei titoli da tenere sotto controllo, anche nell’ottica di un investimento futuro, magari approfittando dei prezzi bassi che il titolo potrebbe raggiungere di qui a poco.
Se l’outlook degli esperti è negativo, noi siamo più possibilisti almeno sul lungo periodo. Beyond Meat ha tanto know how, che pone l’azienda ancora in condizioni di assoluto vantaggio rispetto a tanti competitor. Una posizione, questa, che per le aziende può valere molto di più di una quota di mercato importante. Nicchia? Vero. Ma è anche vero che per la categoria di prodotti commercializzati da Beyond Meat l’attenzione del pubblico non può che crescere. Con buona pace dei detrattori.
Conclusioni
Le azioni Beyond Meat sono stati sulla cresta dell’onda, o sarebbe meglio dire sulla cresta dell’hype per diversi mesi. Oggi sono tornate ad essere un titolo normale, di quelli da considerare come azioni potenzialmente da cassettista. Da dimenticare dunque, almeno per il momento, quell’aura start up della quale il gruppo ancora godeva.
Le sfide per il gruppo Beyond Meat sono tante e complicate, ma questo non vuol dire assolutamente che non ci saranno spazi di crescita per il futuro.
Rimarrà pertanto un titolo da seguire attentamente, sul quale magari investire sul breve periodo ricorrendo a quanto viene offerto dai broker CFD tramite vendita allo scoperto. Uno strumento ingiustamente ritenuto speculativo (e dunque turpe, almeno secondo la stampa non specializzata), ma che invece potrebbe offrire molto anche ai piccoli risparmiatori.
FAQ Azioni Beyond Meat: domande e risposte popolari
Conviene investire in azioni Beyond Meat?
Sul breve periodo indicatori tecnici e altri tipi di strumenti puntano ad un ribasso delle azioni BYND. Tuttavia con la vendita allo scoperto potrebbe comunque essere conveniente investirci.
Quanto costano le azioni Beyond Meat Ora?
Negli ultimi periodi il prezzo delle azioni Beyond Meat si è aggirato intorno ai 5$.
Come comprare le azioni Beyond Meat?
Dove acquistare le azioni Beyond Meat?
I migliori broker ad offrire queste azioni sono Capital.com e eToro, broker che permettono di investire a costi molto bassi, con grandi piattaforme e con listini di complemento molto forniti.
Qual è il target price delle azioni Beyond Meat?
Il target price delle azioni Beyond Meat è 5.83 USD per il consenso medio, con oltre 20 analisti istituzionali che hanno espresso la loro opinione in materia.
Quali sono le previsioni sul titolo Beyond Meat?
Il consenso è verso un ribasso di breve periodo. Tuttavia regna l’incertezza (con qualche speranza) sul medio e lungo periodo.
È rischioso fare trading sulle azioni Beyond Meat?
Ogni tipo di investimento è rischioso. Tuttavia si possono prendere delle contromisure per modulare tale rischio, come la diversificazione, ovvero scegliendo da diversi titoli messi a disposizione dai migliori broker trading.
Guide Azioni
Azioni anti inflazione: Miglior portafoglio NO-INFLAZIONE!
Quali sono le migliori azioni su cui puntare in caso di inflazione? Ecco il miglior portafoglio di azioni anti inflazione del 2025.
Alcune azioni anti inflazione sono in grado di performare meglio nei periodi di alta inflazione. Finalmente l’ondata di inflazione che ha seguito la pandemia è passata, e ormai tanto in Europa quanto negli Stati Uniti si è aperto un 2024 segnato da una pressione sui prezzi molto contenuta. Nonostante ciò, è comunque importante sapere come gestire un portafoglio in base all’inflazione.
Ci sono società che riescono facilmente a mantenere i loro margini quando il denaro si svaluta, altre soffrono di più questa situazione. Il settore, il posizionamento di mercato e l’elasticità della domanda sono alcuni dei fattori più importanti da tenere in considerazione. Malgrado non tutte le azioni anti inflazione reggano bene i periodi inflattivi, quando questi si presentano non è il caso di liquidare il portafoglio. Mantenere la liquidità sul conto significa necessariamente lasciare che il denaro si svaluti, mentre investendolo con consapevolezza si può arginare il problema.
Attenzione a non essere in ritardo nel gestire le proprie entrate sul mercato delle azioni anti inflazione. Oggi non è più il momento di orientare un portafoglio verso la protezione dall’inflazione. I prezzi ormai non stanno più aumentando con la velocità di prima, e addirittura le principali banche centrali sono pronte ad affrontare la decisione di abbassare i tassi d’interesse.
Azioni anti inflazione – Riassunto:
💰 Proteggono davvero | Sì |
🔥 Rischio | Medio |
💎 Ritorno potenziale | Alto |
📈 Migliori broker | FP Markets // Capital.com // eToro |
💡 Settori migliori | Commodities, SaaS, immobiliare |
🧐 Settori peggiori | Industriali, abbigliamento, trasporti |
📊 Migliori da comprare | Vedi l’elenco |
Cos’è l’inflazione?
L’inflazione è definita come la svalutazione del denaro che porta i prezzi dei beni ad aumentare nel corso del tempo. Ci sono diverse teorie economiche che tentano di spiegare l’inflazione: la loro radice comune è che sia dovuta a un aumento della liquidità in circolazione, che cresce più rapidamente rispetto all’offerta di prodotti e servizi.
Le banche centrali hanno il compito di mantenere l’inflazione all’interno del loro range desiderato. La maggior parte delle banche centrali delle economie avanzate ha una politica basata su target di inflazione del 2-3% annuo. Un’inflazione lieve è importante per favorire i consumi e di conseguenza l’occupazione, ma non deve essere esagerato per non causare un tracollo dell’economia.
Quando la pandemia ha bloccato l’economia di gran parte del mondo, le banche centrali hanno dovuto stampare molto denaro per aiutare le aziende e le famiglie ad attraversare quel periodo difficile. Più denaro in circolo e meno produzione dovuta alle restrizioni e alle difficoltà logistiche hanno causato l’attuale tasso di inflazione molto elevato.
Misure anti inflazione
Migliori azioni anti inflazione
Gli analisti di TradingOnline.com® sono sempre attivi nella ricerca di titoli che possono performare bene in diversi contesti macroeconomici. In uno scenario segnato da inflazione elevata, è importante tenere conto soprattutto di quanto l’azienda possa controllare i suoi costi di produzione e i suoi ricavi.
Nel caso di una società tech, ad esempio, i costi di produzione non sono molto segnati dall’inflazione. Principalmente queste aziende hanno costi legati agli stipendi, che però si adattano lentamente all’aumento del costo della vita; dall’altra parte, possono aumentare i prezzi come i consumatori si aspettano che accada quando l’inflazione è in aumento.
Dall’altra parte, le aziende manifatturiere devono far fronte all’aumento dei prezzi delle materie prime e dei semilavorati. Si trovano costrette a scegliere se trasferire questi maggiori costi sui clienti, alzando i prezzi e rinunciando a parte della domanda, oppure mantenere i prezzi fissi e sacrificare i margini.
Come insegna anche Warren Buffett, poi, i business migliori in periodo di inflazione sono quelli che si basano sugli attivi fissi. Nel caso di un REIT che investe in immobili da mettere in affitto negli Stati Uniti, ad esempio, ogni casa va comprata solo una volta. Nel tempo l’asset che produce reddito rimane e non c’è bisogno di rinnovarlo, ma il prezzo del canone si alza per effetto della svalutazione del denaro.
Di seguito segnaliamo le 20 migliori azioni anti inflazione su cui investire in periodi inflattivi, la maggior parte delle quali sono compatibili con la funzione RealStock di eToro -qui il sito- e dunque acquistabili senza commissioni sulla piattaforma del broker.
1 – Adobe
📊 Ticker | NASDAQ: ADBE |
💡 Settore | Software as a Service |
🚀 Migliore alternativa | Oracle |
🧐 Resistenza all’inflazione | Alta |
Adobe ha un business perfettamente allineato con ciò che un investitore potrebbe desiderare in periodi di alta inflazione. Una realtà totalmente dedicata al tech, che ha già sviluppato pienamente tutti i suoi prodotti principali e ha un’ampia base di utenti in tutto il mondo. Non ha bisogno di trasportare ciò che vende, non ha bisogno di molti fornitori esterni e ha già effettuato gran parte della sua capital expenditure per lo sviluppo dei software.
L’azienda che ha creato Photoshop, Premiere Pro, After Effects e tutti i programmi più utilizzati dai creator professionisti è una realtà molto consolidata. Potrebbe persino approfittare di un periodo in cui i clienti si attendono alta inflazione per alzare i prezzi, alzando dunque i margini.
Dal momento che la clientela di Adobe è per la maggior parte composta da aziende e professionisti, l’elasticità della domanda è bassa. A differenza dei consumatori finali, i clienti business sono molto restii ad abbandonare i loro abbonamenti: lo staff è formato per utilizzarli, i processi aziendali sono basati su quel tech stack e complessivamente i costi per passare ad altri fornitori sono più dei benefici.
2 – Alerion CleanPower
📊 Ticker | BIT: ARN |
💡 Settore | Energia rinnovabile |
🚀 Migliore alternativa | NextEra Energy |
🧐 Resistenza all’inflazione | Alta |
Alerion è una delle aziende italiane più coinvolte nella produzione e distribuzione di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. Come tale, è una società che ha bisogno di fare grossi investimenti una tantum per comprare pale eoliche, pannelli fotovoltaici e così via. Se l’inflazione è alta, a distanza di qualche anno il valore della produzione di quei pannelli e di quelle pale eoliche diventa in percentuale molto alto rispetto all’investimento iniziale.
Warren Buffett spiegava questo concetto con il celebre esempio del casello autostradale. In un mondo inflattivo, possedere un casello sarebbe l’ideale: lo si è già pagato una volta in “soldi vecchi” che ora valgono meno, dopodiché i prezzi per il pedaggio si alzano di anno in anno grazie all’inflazione. Alerion opera anche in un mercato strategico, cioè proprio quello italiano: essendo una nazione ricca di vento e di sole, ma povera di gas e petrolio, l’Italia dovrà puntare moltissimo su queste fonti di energia.
Il 2023 è stato un pessimo anno per le società che si dedicano alla produzione di energia rinnovabile, ma il 2024 ha portato novità interessanti: molte nazioni hanno già deciso di permettere alle società legate al settore eolico di rinegoziare i loro contratti per adattarli all’inflazione degli scorsi anni, e i tassi in discesa dovrebbero ulteriormente essere una notizia positiva.
Un modo interessante per investire in Alerion è farlo tramite i CFD di Capital.com (qui per la demo gratuita). Capital.com è un broker molto interessante, autorizzato da Consob e famoso per la sua offerta di piattaforme di altissimo livello. Grazie alla possibilità di investire in azioni anti inflazione con una leva fino 1:5, permette di rendere più volatili gli investimenti su titoli altrimenti piuttosto stabili come Alerion.
3 – BHP
📊 Ticker | NYSE: BHP |
💡 Settore | Estrazione mineraria |
🚀 Migliore alternativa | Rio Tinto |
🧐 Resistenza all’inflazione | Alta |
Il BHP Group, fondato nel 1851 in Australia, è una delle realtà più grandi al mondo nel settore dell’estrazione mineraria. Metalli e materie prime in generale tendono a resistere molto bene agli effetti dell’inflazione, principalmente perché non ci sono alternative: le imprese che trattano queste materie prime sono costrette ad accettare i prezzi più alti e a trasferire gli aumenti di prezzo sui consumatori.
Si tratta anche di un settore che tende ad avere basse valutazioni e alti dividendi. BHP è un caso evidente, con un dividendo che nel corso degli anni è tendenzialmente rimasto al di sopra del 6%. Da ultimo, la società è quotata anche in Australia e volendo ne si può approfittare per diversificare la propria esposizione valutaria. L’azienda sta puntando molto sul rame e sugli altri minerali necessari per assemblare batterie al litio e veicoli elettrici: peccato per la mancata acquisizione di Anglo American, ma le prospettive per i prossimi anni rimangono molto valide.
4 – Booking Holdings Inc
📊 Ticker | NASDAQ: BKNG |
💡 Settore | Agenzia di viaggi online |
🚀 Migliore alternativa | Expedia Group |
🧐 Resistenza all’inflazione | Alta |
Booking.com è una grande agenzia di viaggi online, che permette alle persone di prenotare soggiorni, voli e veicoli a noleggio in tutto il mondo. Un business perfetto in periodi di inflazione, soprattutto per il modo in cui l’azienda genera ricavi: Booking trattiene una provvigione in percentuale sulle prenotazioni che vengono effettuate sulla piattaforma. Questo significa che se i prezzi si alzano per via dell’inflazione, la stessa provvigione in percentuale diventa più alta.
Trattandosi di una grande società attiva da anni, tutte le funzioni core del servizio sono ormai ampiamente rodate. Non c’è dubbio sul fatto che la parte più grande della capital expenditure per la realizzazione della piattaforma sia ormai alle spalle. Da quando Booking.com ha iniziato a puntare anche sugli appartamenti, tra l’altro, sta diventando un competitor sempre più agguerrito anche per Airbnb.
Chiaramente il tasso di inflazione può ridurre la domanda di viaggi. Dall’altra parte, però, la piattaforma incassa maggiori commissioni in percentuale sugli ordini e può dunque dimostrarsi più resiliente rispetto al resto dell’industria del turismo.
Come tutte le grandi aziende quotate negli Stati Uniti, anche Booking è compatibile con la funzionalità RealStock di eToro. Questo significa che in qualunque momento è possibile comprare e vendere il titolo senza commissioni: letteralmente zero costi di intermediazione. E per chi non volesse comprare un’azione per intero, sono disponibili anche quelle frazionali.
5 – Visa
📊 Ticker | NYSE: V |
💡 Settore | Circuiti di pagamento |
🚀 Migliore alternativa | Mastercard |
🧐 Resistenza all’inflazione | Molto alta |
Visa è un’altra azienda che tende a riportare risultati ancora migliori del solito quando l’inflazione si fa più alta del previsto. Il motivo è ancora una volta che la società basa il suo business sulle commissioni imposte agli esercenti: quando una persona paga con carta, una parte di quel pagamento viene trattenuta da Visa per averla resa possibile con la sua tecnologia.
Altra cosa interessante è il fatto che Visa, rispetto a Mastercard, abbia sempre puntato di più sulle carte di credito che su quelle di debito. Nei periodi in cui l’inflazione è alta, più persone hanno bisogno di affidarsi al credito per potersi permettere ciò che comprano. Questo porta anche a margini più alti per Visa, dal momento che per gli emittenti le carte di credito sono sensibilmente più redditizie.
Il mondo dei pagamenti da smartphone non sembra nemmeno aver intaccato le prospettive di lungo termine della società, specie dal momento che la app come Apple Pay e Google Pay richiedono comunque una carta emessa da Visa, American Express o Mastercard.
6 – Prologis
📊 Ticker | NYSE: PLD |
💡 Settore | REITs di centri logistici |
🚀 Migliore alternativa | Duke Realty |
🧐 Resistenza all’inflazione | Molto alta |
Prologis è un REIT, cioè un trust d’investimento immobiliare. È una formula molto comune per le aziende quotate in Borsa che si occupano di investire in immobili, conveniente sia per il management che per gli investitori. I REITs hanno l’obbligo di distribuire gran parte dei loro profitti sotto forma di dividendi e sono anche tenuti a rimanere aderenti al loro modello di business nel corso del tempo.
Nel caso specifico di Prologis, l’azienda è specializzata negli investimenti in immobili a uso industriale, particolarmente magazzini per lo stoccaggio delle merci. Non è un caso che il cliente più stretto sia Amazon: la partnership tra le due aziende è di lunga data e molti dei centri logistici della società di Jeff Bezos sono presi in affitto o in leasing da Prologis.
Da una parte, l’inflazione fa aumentare il valore degli immobili: il loro valore intrinseco resta uguale mentre il denaro si svaluta, per cui il prezzo di mercato aumenta. Dall’altra parte, proprio il fatto di operare con dei partner industriali fa in modo che l’elasticità della domanda sia bassa e che Prologis possa aumentare i prezzi senza compromettere la richiesta da parte dei clienti.
Non è l’ultimo REIT a fare parte di questa lista, anche perché il modello di business di queste realtà le rende investimenti ideali in periodi di alta inflazione. Possono sia aumentare i prezzi dei canoni d’affitto e di leasing, sia contare sulla rivalutazione del patrimonio dovuta proprio all’aumento del valore degli immobili. Spesso in periodi di alta inflazione gli investitori scelgono di acquistare seconde o terze case, provocando un ulteriore aumento del prezzo degli immobili.
Per comprare titoli come Prologis, la scelta ideale è aprire un account su eToro. Approfittando della funzionalità RealStock per comprare azioni anti inflazione senza commissioni, i grandi REITs americani diventano ancora più interessanti in un periodo come questo.
7 – Eni
📊 Ticker | BIT: ENI |
💡 Settore | Energetici |
🚀 Migliore alternativa | Chevron |
🧐 Resistenza all’inflazione | Molto alta |
Eni appartiene a un settore molto particolare. I titoli energetici tendono a beneficiare di situazioni in cui normalmente il resto del mercato performa male, un comportamento definito anti-ciclico. Se il prezzo del petrolio aumenta, Eni ottiene margini più alti e un fatturato in forte crescita; anche per questo, la politica di dividendi dell’azienda è strettamente legata al prezzo del greggio.
Normalmente, il prezzo del carburante in crescita è una delle variabili che hanno più impatto sul paniere delle azioni anti inflazione. Ecco perché esiste un collegamento diretto tra l’andamento dell’indice dei prezzi al consumo -l’indice che misura l’inflazione- e l’andamento dei titoli petroliferi. Eni segue la stessa curva di tutte le altre aziende del settore da questo punto di vista.
Pur essendo una delle sette supermajor del petrolio, rimane comunque molto sottovalutata rispetto ad altri titoli di questo stampo. Come spesso accade, Borsa Italiana offre molte opportunità per trovare titoli sottovalutati rispetto a società altrettanto solide quotate negli Stati Uniti.
8 – Newmont Corporation
📊 Ticker | NYSE: NEM |
💡 Settore | Miniere d’oro |
🚀 Migliore alternativa | Barrick Gold |
🧐 Resistenza all’inflazione | Molto alta |
Ci sono tante società che operano in questo settore e per cui vale lo stesso discorso, ma noi abbiamo preferito puntare sulla più grande: Newmont si occupa di estrazione di oro, ed è insieme a Barrick Gold uno dei due colossi di questo settore. Vero strascico della “corsa all’oro”, uno dei più particolari capitoli della storia economica americana, è un titolo che non può mancare quando si parla di azioni anti inflazione.
Come ogni investitore navigato sa, l’oro è uno dei beni che si difendono meglio dall’andamento dell’inflazione. Soprattutto dal momento che gli investitori, quando vedono aumentare il tasso di inflazione, comprano oro per proteggere il proprio patrimonio. E quando il boom della domanda fa aumentare i prezzi, le società che si occupano di estrazione mineraria segnano risultati record.
Newmont Corporation offre agli investitori anche un interessante dividendo, che nel momento in cui scriviamo supera il 5% del prezzo del titolo. Il titolo è molto poco volatile, ma nel tempo è noto che il valore dell’oro tenda ad aumentare. Di conseguenza, specie se si approfitta di un broker come FP Markets per investire nelle azioni anti inflazione in leva, anche la rivalutazione del titolo nel tempo può essere interessante.
9 – Duke Realty
📊 Ticker | NYSE: DRE |
💡 Settore | Trust d’investimento immobiliare |
🚀 Migliore alternativa | Prologis |
🧐 Resistenza all’inflazione | Alta |
Duke Realty è un titolo che abbiamo già menzionato più in alto come migliore alternativa a Prologis, e in periodi di alta inflazione ha assolutamente senso pensare di comprare entrambi i titoli. Anche in questo caso parliamo di un REIT legato al mercato della logistica, che sviluppa soluzioni per aziende che hanno bisogno di centri logistici, magazzini e aree di stoccaggio.
Questo particolare segmento del mercato immobiliare sta attraversando una delle fasi più interessanti della sua storia. Il boom del mondo e-commerce, segnato soprattutto dalla necessità di consegnare gli acquisti dei clienti al loro domicilio, implica che questo tipo di strutture sia sempre più necessario. Quando un rialzo importante del tasso di inflazione si unisce a questo trend di lungo termine, il potenziale rialzista diventa davvero importante.
Non è un caso che i REITs legati al mondo della logistica siano tra i pochissimi titoli che hanno passato indenni i ribassi di inizio 2022, che hanno segnato il peggior semestre per le Borse dal 1972. Attenzione però ai momenti in cui le banche centrali decidono di reagire con forza all’inflazione, alzando i loro tassi d’interesse come è avvenuto tra la fine del 2022 e la gran parte del 2023: tassi in rialzo rischiano di ridurre la valutazione degli immobili.
10 – Irish Residential Properties
📊 Ticker | FRA: IRES |
💡 Settore | Trust d’investimento immobiliare |
🚀 Migliore alternativa | Hiberbia REIT |
🧐 Resistenza all’inflazione | Alta |
Questo è un titolo molto interessante per proseguire il nostro elenco di REITs. A differenza delle società analizzate in precedenza, in questo caso si tratta di un trust irlandese specializzato in immobili residenziali. Il motivo per puntare su questo tipo di impresa è in parte legato a tutti i motivi già menzionati per investire in REITs nei periodi di inflazione, in parte per alcuni ulteriori aspetti.
Il mercato immobiliare irlandese è particolarmente interessante per gli investitori, dal momento che a livello europeo è stato uno dei più competitivi dai tempi della crisi del 2008 in avanti. L’Irlanda è scelta dalla maggior parte delle grandi aziende tech, tanto europee quanto americane, per stabilire il quartier generale o quantomeno la sede fiscale. Questo ha generato un boom per la domanda di uffici, ma anche di immobili residenziali per ospitare i lavoratori.
Nel corso del tempo è nato anche un fervente mercato legato agli immobili destinati a studenti universitari, che si spostano per studiare a Dublino per essere più vicini all’offerta di lavori competitivi. In tutto questo, rimane possibile comprare il titolo sotto forma di CFD con Capital.com -qui per la demo- e approfittare della leva finanziaria per acquistare delle azioni anti inflazione. Visto il modo lento in cui procede il mercato immobiliare, è indubbiamente un’opzione da considerare.
11 – ArcelorMittal
📊 Ticker | BME: MTS |
💡 Settore | Acciaio e derivati |
🚀 Migliore alternativa | Nucor |
🧐 Resistenza all’inflazione | Molto alta |
ArcelorMittal è una multinazionale dell’acciaio diventata famosa in Italia soprattutto per la vicenda Ilva di Taranto. In realtà, per questo colosso incorporato in Lussemburgo, è solo una delle tante attività che costituiscono una rete mondiale legata la business della trasformazione del ferro.
Il prezzo delle materie prime è uno dei primi che aumenta in correlazione all’aumento del tasso di inflazione. Proprio per questo motivo, l’ipotesi di investire in una società come questa in un periodo inflattivo non è affatto qualcosa di insensato. Maggiore è l’inflazione, maggiore è il prezzo a cui ArcelorMittal può vendere il suo acciaio. Trattandosi di una commodity essenziale e quotata in Borsa, non c’è molto margine di negoziazione per i clienti.
Non soltanto questa società può resistere molto bene ai periodi di alta inflazione, ma nel tempo può tendere a crescere grazie all’aumento della popolazione mondiale. Si tratta anche di una società che può fare da hedge sugli investimenti in REITs che abbiamo analizzato: quando il prezzo dell’acciaio aumenta i margini di chi lavora con gli immobili possono diminuire, ma dall’altra parte avendo azioni anti inflazio e come ArcelorMittal questo non è un problema.
12 – Domino’s
📊 Ticker | NYSE: DPZ |
💡 Settore | Catena di pizzerie |
🚀 Migliore alternativa | McDonald’s |
🧐 Resistenza all’inflazione | Medio-alta |
Domino’s Pizza ha annunciato il suo ritiro dal mercato italiano, ma all’estero la “pizza all’americana” continua a guadagnare trazione. In parte per il prodotto in sé, in parte per la famosa politica dell’azienda che da subito l’ha lanciata nel mondo del food delivery. Misto tra pizzeria e fast food, è una società con un modello di business particolare ma indubbiamente in forte crescita.
Il fatto che questa società operi in un business molto tradizionale non significa necessariamente che sia un cattivo investimento in periodi di alta inflazione. Quando i consumatori ripiegano su alternative meno costose, perché i ristoranti tradizionali alzano i prezzi per via dell’inflazione, le grandi catene riescono a contenere meglio questo effetto.
Questo allarga la base di consumatori, ma non è l’unico effetto importante. Domino’s ha un brand molto affermato, che permette alla società di passare l’aumento dei fattori produttivi sui prezzi praticati ai clienti finali. Non è un grosso problema, considerando che la pizza rimane un prodotto largamente accessibile a tutte le fasce di reddito. Utile anche sapere che Domino’s è tra le azioni anti inflazione negoziabili senza commissioni su eToro, così come tutte le altre principali catene di fast food quotate in Borsa.
13 – Unilever
📊 Ticker | LON: ULVR |
💡 Settore | Beni di largo consumo |
🚀 Migliore alternativa | Procter & Gamble |
🧐 Resistenza all’inflazione | Molto alta |
Unilever è un conglomerato aziendale, uno dei frutti degli anni ’80 quando i beni di largo consumo erano al centro di un boom del consumo. Come altri grandi colossi quali P&G o Mondelez, Unilever è il frutto di continue acquisizioni e lanci di nuovi brand. Per questo molti consumatori non conoscono il nome Unilever, ma conoscono molto bene i brand che l’azienda possiede.
Per fare alcuni esempi: i deodoranti Axe e Dove, i gelati Cornetto, Magnum e Ben & Jerry, il tè Lipton e i prodotti per la casa a marchio Cif sono tutti brand di Unilever. In qualunque supermercato italiano di grandi o medie dimensioni si trovano prodotti di questo marchio, che vanta un’impronta globale difficile da eguagliare.
In primis, questa impronta globale significa che Unilever è esposta all’andamento di pressoché qualunque valuta esistente. In periodi di alta inflazione, questa è una buona qualità da ricercare in una stock. Inoltre il dividendo annuale è piuttosto interessante, per cui gli investitori sono ricompensati anche da un flusso di cassa che aumenta nel corso del tempo.
14 – PayPal
📊 Ticker | NASDAQ: PYPL |
💡 Settore | Pagamenti online |
🚀 Migliore alternativa | SoFi |
🧐 Resistenza all’inflazione | Alta |
Le buone motivazioni per investire su PayPal in periodo di alta inflazione non sono molto diverse da quelle legate agli investimenti in Visa, Mastercard e altri titoli connessi al mondo dei pagamenti. Il fatto che la società guadagni denaro dalle commissioni sui pagamenti fa in modo che, nei periodi di alta inflazione, gli investitori siano particolarmente ricompensati.
Più si alzano i prezzi, più la percentuale che PayPal trattiene su ogni pagamento aumenta in valore assoluto. Può essere che non tutti i pagamenti, non in tutto il mondo, risentano di questo effetto dell’inflazione; sul numero di pagamenti che avvengono ogni giorno in tutto il mondo, però, l’effetto finisce per essere visibile nei dati trimestrali della società.
Bisogna fare attenzione, tuttavia, al fatto che PayPal è un’azienda spesso venduta a multipli molto alti rispetto ai dati di bilancio. Per questo può essere interessante considerare delle operazioni di breve termine più legate all’inflazione, rispetto a un “buy and hold” di lungo termine che potrebbe rivelarsi poco efficace su un titolo mediamente sopravvalutato. Un buon modo per farlo è usando i CFD di FP Markets, che permettono anche l’uso della leva e dello short selling.
15 – General Mills
📊 Ticker | NYSE: GIS |
💡 Settore | Alimentari |
🚀 Migliore alternativa | Mondelez |
🧐 Resistenza all’inflazione | Molto alta |
Le azioni anti inflazione General Mills hanno storicamente performato molto bene nei periodi di alta inflazione. La società, nata nel 1886 e con sede a Minneapolis, gestisce un portafoglio di brand di generi alimentari che vanta alcuni tra i nomi più famosi al mondo nel settore alimentare. Tre esempi sono Cheerios, Häagen-Dazs e Old El Paso: nomi che si possono trovare nei supermercati di tutto il mondo e che rappresentano solo una piccola parte del portfolio di General Mills.
Le società che producono generi alimentari sono riuscite a passare molto bene gli aumenti dei propri costi sui consumatori, anche nella più recente ondata di inflazione che ha seguito la pandemia. Al punto che molte di queste imprese hanno beneficiato e non sofferto in una situazione di prezzi crescenti. Spesso i prezzi praticati ai consumatori sono aumentati ben oltre quelli dei fattori produttivi.
16 – American Express
📊 Ticker | NYSE: AXP |
💡 Settore | Carte di credito |
🚀 Migliore alternativa | Visa |
🧐 Resistenza all’inflazione | Alta |
American Express è il brand di carte di credito più amato dai clienti di alta fascia, soprattutto per via del suo generoso programma di ricompense. Esattamente come nel caso di PayPal, questo tipo di società favorisce dell’inflazione dal momento in cui il suo modello di business si basa sul ricevere una percentuale dell’importo speso dai clienti. Se gli importi crescono per via dell’inflazione, crescono anche ricavi e utili di AmEx.
Il motivo per cui questa società può reggere l’inflazione anche meglio di Visa e Mastercard riguarda il tipo di cliente a cui si rivolge. I consumatori più abbienti risentono meno dell’inflazione e abbassano di meno i consumi per farvi fronte, per cui l’effetto dei prezzi in aumento è decisamente più positivo che negativo. Anche in questo caso, investendo sul titolo con eToro è possibile evitare completamente i costi di intermediazione.
17 – Texas Roadhouse
📊 Ticker | NASDAQ: TXRH |
💡 Settore | Ristorazione |
🚀 Migliore alternativa | Wendys Co |
🧐 Resistenza all’inflazione | Alta |
Texas Roadhouse è una catena di ristoranti americana, che fa della carne grigliata il suo punto di forza principale. Le steakhouse sono, tra tutte le sotto-categorie della ristorazione, una delle più capaci di resistere ai momenti di alta inflazione. Lo si deve soprattutto al fatto che i prezzi praticati ai consumatori, in periodi di alta inflazione, crescono sensibilmente di più rispetto al costo delle materie prime e del lavoro.
Tra le varie stocks connesse al mondo della ristorazione, TXRH spicca per la qualità del management. Il titolo stacca un dividendo, ma la gran parte degli utili viene reinvestita per espandere il business -sempre di più anche a livello internazionale-. Fino a ora è stato molto difficile che Texas Roadhouse sbagliasse anche solo l’apertura di una singola location.
Con 639 ristoranti negli Stati Uniti e oltre 30 location nel resto del mondo, Texas Roadhouse sta passando da un colosso americano a uno mondiale. La forza del suo modello di business emerge soprattutto nei momenti di alta inflazione, con la società che nel corso degli ultimi anni ha approfittato del contesto macroeconomico per praticare rialzi importanti ai prezzi del menu.
18 – Blackrock
📊 Ticker | NYSE: BLK |
💡 Settore | Finanza |
🚀 Migliore alternativa | Berkshire Hathaway |
🧐 Resistenza all’inflazione | Alta |
Quando il tasso di inflazione aumenta, la prima reazione degli investitori è per l’appunto investire di più. Molto semplicemente, la paura delle persone è che la svalutazione della loro liquidità possa ridurre il potere d’acquisto dei risparmi. Le società che si occupano di investimenti, proprio per questo motivo, possono avere ritorni importanti proprio in queste fasi di mercato.
Fondata nel 1988, Blackrock è una delle società che hanno letteralmente scritto la storia di Wall Street. Dai fondi comuni d’investimento fino agli ETF, il business aziendale tocca pressoché qualunque ramo della finanza. Pur essendo così grande, però, rimane un’azienda dinamica sempre in grado di presentare soluzioni nuove e interessanti.
Quando il mondo degli investimenti cresce, Blackrock a sua volta ne beneficia. Non è un caso che nel 2022 sia stato uno dei pochi titoli che non ha sofferto, malgrado il pessimo semestre per le Borse. Un’azione interessante, soprattutto in ottica di protezione dall’inflazione. E ancora una volta, un’azione compatibile con la funzionalità RealStock di eToro per comprare il titolo senza commissioni.
19 – Upwork
📊 Ticker | NASDAQ: UPWK |
💡 Settore | Marketplace per freelance |
🚀 Migliore alternativa | Fiverr |
🧐 Resistenza all’inflazione | Molto alta |
Upwork è uno dei titoli che realmente marca tutte le caselle di un buon investimento anti-inflazione. Parliamo ancora una volta di una società tech, che può confidare sul fatto di avere un business con poche materie prime e pochi costi che possano aumentare nel caso di svalutazione del denaro.
Si tratta anche di una società che guadagna da provvigioni sulle transazioni che avvengono all’interno del suo marketplace, interamente dedicato alle aziende che cercano lavoratori freelance. Se il prezzo richiesto dai lavoratori autonomi per i loro servizi aumenta, aumentano anche le provvigioni che Upwork può guadagnare.
Al momento è anche una delle growth stock che la nostra redazione ritiene più interessanti per chi cerca buone prospettive di crescita sul lungo termine. Il lavoro da remoto e le posizioni da freelance sono sempre più richieste, per cui è molto probabile che questa azione small-cap possa rivalutarsi parecchio in futuro.
20 – Salesforce
📊 Ticker | NYSE: CRM |
💡 Settore | Software CRM |
🚀 Migliore alternativa | Oracle |
🧐 Resistenza all’inflazione | Molto alta |
Salesforce è leader mondiale nel ramo dei software CRM, un business tech ma già ampiamente diventato stabile e uscito dalla sua fase di prima espansione. Il motivo principale per cui questo titolo risulta interessante in periodi di inflazione elevata è che è molto costoso per i clienti di Salesforce pensare di abbandonare il servizio.
Uno dei motivi principali per cui i SaaS sono un business fantastico nei periodi di alta inflazione è che, prima di tutto, ogni società tech segue la regola generale di dover utilizzare pochi fattori produttivi. Niente materie prime o semilavorati, permettendo al margine sul venduto di non essere sacrificato con l’aumento dei prezzi delle commodities.
Il rapporto tra prezzo e benefici per le società che utilizzano Salesforce è talmente alto che anche un eventuale aumento dei prezzi degli abbonamenti non sarebbe un grande problema. Dall’altra parte, il costo per cambiare software e insegnare ai dipendenti l’uso di un software differente sarebbe talmente alto che un piccolo risparmio sull’abbonamento non varrebbe la pena di fare il cambiamento.
Dove comprare le azioni anti inflazione
Oltre a scegliere i titoli da comprare nei periodi di alta inflazione, è importante scegliere bene anche il broker con cui farlo. La redazione di TradingOnline.com® è sempre attiva nella ricerca di servizi validi per investire: tutti regolarmente autorizzati da Consob, ma anche convenienti sul fronte dei costi e facili da utilizzare. Di seguito riportiamo l’elenco dei broker attualmente consigliati per investire in azioni anti inflazione.
- FP Markets – Visita la piattaforma;
- eToro – Visita la piattaforma;
- Capital.com – Visita la piattaforma;
- Skilling – Visita la piattafora;
- Trade.com – Visita la piattaforma;
- Bitpanda – Visita la piattaforma;
- Avatrade – Visita la piattaforma.
I migliori broker di azioni anti inflazione sono in grado di offrire un’esperienza facile, con piattaforme complete e alto livello di funzionalità innovative. Per questo il nostro elenco è costantemente aggiornato e segue in ogni momento i valori in campo dimostrati da tutti i principali broker regolamentati e autorizzati dalla Consob.
Conviene investire in azioni se l’inflazione aumenta?
La regola generale dei periodi inflattivi è che investire il proprio denaro sia meglio di tenerlo fermo sul conto corrente. L’unica reale certezza, quando la liquidità si svaluta, è che sarebbe meglio lasciarla ferma il meno possibile. Le azioni anti inflazione possono essere una buona soluzione a questo problema, soprattutto quelle che rispecchiano le caratteristiche di business protetti dall’inflazione.
Detto questo, non sono l’unico asset che ha senso comprare in periodi inflattivi. Ha senso, sicuramente, considerare le obbligazioni indicizzate all’inflazione: attenzione però a comprarle ai primi segnali di un tasso inflattivo in crescita, perché il loro prezzo tende ad aumentare rapidamente. Entrando in ritardo si rischiano perdite importanti, talvolta superiori a un’entrata in ritardo sulle azioni anti inflazione.
Altro asset che protegge molto bene dall’inflazione sono i metalli preziosi. Per chi intende investire in oro, però, è decisamente più conveniente comprare le stocks delle società di estrazione mineraria che il metallo fisico. Non soltanto sono asset produttivi, ma non hanno il problema della conservazione e dei costi di intermediazione.
Lo stesso discorso vale per il mercato immobiliare, altro grande classico su cui investire in periodi inflattivi. Piuttosto che comprare un appartamento al dettaglio, meglio acquistare le quote dei grandi REITs che hanno un patrimonio diversificato e possono accedere a opportunità più grandi rispetto agli investitori retail.
Azioni anti inflazione: la nostra opinione
Confrontarsi è sempre un buon modo per avere una prospettiva più completa, ed è per questo che vogliamo aggiungere l’opinione degli analisti di TradingOnline.com®.
Ormai, nel 2024 si può dire che la lotta mondiale all’inflazione sia giunta al termine. In Europa, la BCE è già arrivata alla fase di tassi calanti; negli Stati Uniti sembra che la pressione sui prezzi sia più ostinata, ma anche in questo caso la traiettoria è ribassista. Per questo non è un grande momento per basare le proprie scelte di investimento sull’ipotesi che l’inflazione possa aumentare improvvisamente. In ogni caso, molti dei titoli segnalati nella guida hanno una valutazione molto attraente e rimangono dei buoni investimenti anche a prescindere dall’inflazione.
Conclusioni sulle azioni anti inflazione
Le azioni anti inflazione sono uno strumento pratico e concreto con cui proteggersi dai possibili danni prodotti dall’inflazione. Quando il denaro si svaluta, è importante tenere conto del fatto che gli asset produttivi sono gli unici che possono mantenere intatto il loro valore. Se a questo si dovesse sommare una recessione, scegliere con attenzione dove investire diventa ancora più importante.
Abbiamo avuto modo di constatare come le criptovalute, ad esempio, anziché proteggere gli investitori dall’inflazione abbiano semplicemente seguito in modo superciclico l’andamento di questo indice. Sono cresciute a dismisura in periodo di bassa inflazione per poi crollare quando il costo della vita è aumentato. Al contrario, però, quando si comprano strumenti sottovalutati rispetto al loro valore intrinseco concreto – pensato come la quantità di denaro che sono in grado di produrre – non c’è problema ad affrontare le fasi di mercato inflattive.
Tutto si riduce sempre alla capacità di un investitore di interpretare il mercato e lo scenario economico, in modo da prendere delle decisioni coerenti. In qualsiasi fase dell’economia esistono strumenti che performano bene, è solo questione di identificarli e comprarli prima che tutti quanti facciano la stessa cosa. A tal fine è molto utile considerare anche di dare uno sguardo quotidiano al calendario economico, disponibile gratis sui siti di broker come eToro e FP Markets.
FAQ: Domande e risposte frequenti sulle azioni anti inflazione
Le azioni anti inflazione resistono bene?
Ogni azione ha un tipo di comportamento diverso di fronte all’inflazione. Alcuni titoli soffrono molto la svalutazione del denaro, ma ci sono anche settori che riescono a mantenere stabili le loro prospettive o addirittura a prosperare quando l’inflazione è alta.
Resistono meglio le azioni o le obbligazioni all’inflazione?
Le obbligazioni indicizzate all’inflazione sono un ottimo investimento quando l’indice dei prezzi al consumo tende ad aumentare, ma ci sono altrettanto titoli azionari che possono fare molto bene in momenti di inflazione elevata.
Quali azioni comprare quando l’inflazione è alta?
Le azioni anti inflazione che hanno resistito meglio ai periodi di inflazione alta, nel tempo, sono state quelle legate a settori che possono mantenere i loro margini o farli crescere in questi periodi: società nel mercato delle materie prime, estrazione mineraria, beni rifugio e quelle operanti nel mercato immobiliare.
Qual è il miglior broker per comprare azioni anti inflazione?
Per investimenti orientati al lungo termine, eToro è senz’altro un broker interessante vista la quantità di titoli che supportano il trading senza commissioni. Per investimenti più speculativi, i CFD di Capital.com e FP Markets rimangono molto convenienti.
Le azioni Amazon resistono bene all’inflazione?
Amazon è un business minacciato dall’inflazione, perché l’aumento dei prezzi dei beni che la società ha in magazzino potrebbe allontanare i consumatori. Allo stesso tempo, però, il business di cloud computing legato ad Amazon Web Services risente molto poco del tasso di inflazione.
Quali sono le migliori azioni ad alti dividendi e anti-inflazione?
Per chi cerca dividendi elevati in periodi di inflazione, è sicuramente utile guardare alle banche e al settore dell’estrazione mineraria. Anche le società che si occupano di petrolio ed energia possono avere ottimi ritorni quando l’inflazione aumenta.
Qual è il miglior ETF contro l’inflazione?
Un ottimo ETF contro l’inflazione è iShares U.S. Real Estate ETF. Si tratta di un ETF che investe su tutte le società americane legate al mercato immobiliare, notoriamente uno dei più resilienti ai periodi di inflazione.
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