Connettiti con noi

Guide Azioni

Comprare azioni Unicredit: Conviene Oggi? Previsioni 2025

Importante gruppo bancario al centro della scena europea, Unicredit è un titolo da tenere sotto controllo. Scopriamo perché può essere interessante acquistarne le azioni.

Pubblicato

il

Comprare Azioni Unicredit

Unicredit è tra i primi gruppi bancari in Italia e in Europa. Offre, tramite una capillare rete di sportelli, servizi bancari sia per privati che per aziende, operando anche come banca d’affari e di gestione per capitali altrui.

Chi vuole posizionarsi sul mercato bancario italiano può essere interessato all’acquisto di azioni Unicredit, anche se dovrà fare, come sempre, le giuste analisi prima di prendere posizione sul mercato. Con il settore bancario che ha finalmente ricominciato a crescere negli ultimi anni grazie ai tassi d’interesse in aumento, e Unicredit è stata una dei gruppi bancari che ha maggiormente beneficiato di questa crescita.

Le azioni Unicredit hanno retto molto bene anche la recente crisi di panico che ha coinvolto il comparto bancario a marzo 2023, che invece ha visto soffrire molti dei principali istituti di credito americani. Il titolo ha perso quota in seguito a questo evento, anche se l’azienda non è stata impattata. Per questo motivo, il prezzo dell’azione ora è piuttosto attraente in ottica di value investing.

Azioni Unicredit – Principali caratteristiche introduttive:

📱ISIN & Sigla:IT0005239360 : UCG
🏦Dov’è quotata UCG:Borsa di Milano
💰Capitalizzazione:61,49 Miliardi di Euro Circa
👍Conviene comprare oggi:Sì sul breve periodo, meno sul medio-lungo
📈Target price medio UCG:47.0€
Broker consigliati:eToro / Capital.com / FP Markets
Tabella introduttiva Azioni Unicredit – principali caratteristiche tecniche

👍Conviene acquistare azioni Unicredit nel 2025?

Questo è uno dei momenti migliori per chi investe in azioni delle banche europee, incluse quelle di Unicredit. La banca centrale europea, nell’ultimo anno e mezzo, ha cambiato radicalmente la sua politica economica passando da tassi di interessi stabili e negativi a tassi positivi e in forte aumento. Per le banche, questo significa maggiori profitti. Di conseguenza, nel corso dell’autunno e dell’inverno abbiamo visto il titolo prendere quota rapidamente.

Gli effetti dei tassi di interesse su Unicredit hanno due lati. Da una parte, aumentano gli interessi da riconoscere ai clienti sui loro depositi; dall’altra parte, aumenta il rendimento degli investimenti della banca in strumenti come mutui e obbligazioni. Il risultato complessivo di queste due forze, però, è storicamente stato positivo: per la maggior parte delle banche, tassi in aumento sono una buona notizia.

L’unico momento in cui il titolo ha vacillato, negli ultimi mesi, è stato in seguito al crollo di Silicon Valley Bank e al panico che ne è seguito sui mercati. Unicredit rimane però una banca molto solida e lontana dalle dinamiche che hanno portato al crollo di SVB, per cui non è stata toccata dall’ondata di prelievi che ha travolto Credit Suisse e altri istituti di credito nel mondo.

🏦Dove comprare azioni Unicredit UCG

Abbiamo diversi canali se oggi vogliamo acquistare le azioni Unicredit. Possiamo rivolgerci infatti alle banche, che propongono accesso al mercato italiano sempre o quasi, o in alternativa puntare su soluzioni più specifiche, come quelle offerte dai broker in CFD e in DMA. Sono soluzioni diverse, che potranno incontrare il favore di diverse categorie di investitori e che pertanto inizieremo ad analizzare già dalle primissime battute della nostra guida le differenze, i vantaggi e gli svantaggi dei diversi sistemi.

  • Comprare azioni Unicredit in autonomia

Il modo più semplice, veloce e meno costoso per comprare azioni Unicredit è farlo in autonomia utilizzando la piattaforma di un broker online. Oggi ci sono centinaia di broker che permettono di comprare azioni direttamente dal proprio smartphone o computer, e questa è diventata la scelta più popolare tra gli investitori al dettaglio.

I migliori broker per comprare azioni Unicredit online sono:

  1. FP Markets – Visita la piattaforma;
  2. eToro – Visita la piattaforma;
  3. Capital.com – Visita la piattaforma;
  4. Trade.com – Visita la piattaforma;
  5. Skilling – Visita la piattaforma;
  6. Bitpanda – Visita la piattaforma.
  • Fare trading sulle azioni Unicredit con i CFD

La seconda possibilità è quella di utilizzare i CFD anziché investire direttamente sulle azioni Unicredit. I CFD sono contratti derivati che replicano l’andamento delle azioni, ma non sono azioni vere e proprie. Grazie a questi strumenti, gli investitori al dettaglio possono fare trading in modo più speculativo e flessibile; si tratta di strumenti adatti all’operatività di breve termine, per chi vuole approfittare anche della leva finanziaria e della possibilità di vendere allo scoperto per investire a ribasso sugli strumenti finanziari.

Ci sono diversi broker che possono offrire, tramite CFD, le azioni del gruppo UCG:

  1. FP Markets – Visita la piattaforma;
  2. eToro – Visita la piattaforma;
  3. Capital.com – Visita la piattaforma;
  4. Trade.com – Visita la piattaforma;
  5. Skilling – Visita la piattaforma;
  6. Bitpanda – Visita la piattaforma.
unicredit cfd - infografica a cura di ©TradingOnline.com
I CFD oggi sono molto convenienti per chi vuole puntare anche su azioni italiane come Unicredit
  • Comprare azioni Unicredit UCG in banca o tramite Poste

Se non vogliamo operare in autonomia, possiamo sempre rivolgerci a un professionista. In banca o presso Poste Italiane abbiamo la possibilità di piazzare ordini sia in filiale che al telefono, ma bisogna essere consapevoli che questi intermediari prevedono costi nettamente più alti rispetto alle piattaforme online. Per avere un riferimento, broker come eToro o FP Markets permettono di comprare azioni Unicredit con zero commissioni; una banca può facilmente applicare commissioni fisse per 15-20€ oltre a quelle variabili per ogni ordine di compravendita.

  • FinecoBank
  • Webank
  • ING
  • Servizio Poste Italiane

⚡Come comprare azioni Unicredit in autonomia

Come comprare azioni Unicredit online in autonomia

Tempo necessario: 10 minuti

1. Scegliere una piattaforma e registrarsi

La prima cosa da fare è scegliere il proprio intermediario e iscriversi al servizio. Il nostro consiglio è quello di aprire un account su eToro per approfittare della possibilità di comprare azioni Unicredit con zero commissioni. Per registrarsi bastano solitamente cinque minuti, seguendo la procedura guidata.

2. Eseguire un deposito iniziale

Per poter comprare le azioni che ci interessano dobbiamo prima assicurarci di avere sul nostro account di trading la somma che vogliamo investire. Ogni broker è diverso in fatto di deposito minimo e metodi di pagamento; su eToro si può iniziare anche soltanto con 50€ e vengono accettati carte di credito/debito, bonifici bancari e PayPal.

3. Cercare le azioni Unicredit

A questo punto siamo pronti per investire. Per farlo dovremo prima trovare le azioni Unicredit in mezzo a tutti gli strumenti che il nostro broker offre: per chi usa eToro basta scrivere “Unicredit” nella barra di ricerca nella parte alta della schermata. Altri broker hanno un menu di navigazione con cui cercare gli asset di proprio interesse.

4. Comprare le azioni

Per confermare l’investimento è sufficiente cliccare sul pulsante Investi sulla piattaforma di eToro o sull’equivalente in qualunque altra piattaforma. Vedremo comparire la schermata di conferma dell’ordine e qui potremo decidere quante azioni comprare.

📊Previsioni azioni Unicredit UCG 2025

Ci sono diversi elementi da tenere in considerazione, ma nel complesso riteniamo che questo sia un momento positivo per investire sul comparto bancario. Un’idea condivisa anche in larga parte dagli analisti finanziari istituzionali, con diverse voci che si sono unite a supporto di questa teoria. Come spesso accade, è soprattutto la macroeconomia a dettarci la linea da seguire.

Tassi d’interesse

La BCE ha iniziato a mettere mano al tasso d’interesse e li ha iniziati a tagliare. Difficile capire, al momento, quali possano essere le mosse per il futuro, dato che la Banca Centrale Europea prenderà una decisione di volta in volta. Questo potrebbe avere un impatto negativo sui mutui, i cui tassi sono visti in discesa.

Commerzbank

Sotto i riflettori, in questo momento c’è l’affaire Commerzbank: Unicredit ha acquistato il 9% e avrebbe intenzione di salire ulteriormente. Una delle ipotesi ventilate è di un acquisto e di una fusione con le attività tedesche. Ma al momento non è detto che il colosso bancario italiano riesca nel proprio obiettivo, per il forte ostruzionismo che c’è in Germania. È una situazione da verificare come si potrà andare ad evolvere.

PREVISIONI LUNGO PERIODO UNICREDIT: fare previsioni di lungo termine è più difficile, dal momento che le azioni di Unicredit sono fortemente influenzate dall’andamento del ciclo economico. Nel 2025-26 i tassi potrebbero continuare a scendere, cosa che potrebbe avere un impatto negativo sull’andamento del titolo azionario. La stima è di un valore di 15-20€ a lungo termine, con la possibilità di incassare di anno in anno dei dividendi generosi.

Azioni Unicredit Target Price

Per comodità di consultazione riportiamo in questa sezione della nostra guida i target price. In questo caso, si tratta di quelli fissati dagli analisti istituzionali.

I target price hanno una forbice piuttosto alta per il 2024, il che si spiega facilmente considerando l’incertezza che aleggia intorno ai possibili scenari per il secondo semestre dell’anno.

AltoMedioBasso
50,00€45,50€41,00€
Target price azioni Unicredit – target price UCG Medio, Alto e Basso

🏦Analisi fondamentale Unicredit UCG

Dopo aver affrontato analisti tecnica e previsioni + target price, è il momento dell’analisi fondamentale sulle azioni di Unicredit, cercando di individuare quelli che sono i fattori che potrebbero influenzarne il prezzo nel futuro di lungo periodo.

Analisi concorrenza Unicredit S.P.A.

Unicredit S.P.A. opera in un settore altamente competitivo, seppure con enormi barriere all’ingresso. Esistono diversi gruppi che operano sia negli stessi settori, sia invece sugli stessi territori. Partendo dall’Italia il concorrente più importante del gruppo è sicuramente Banca Intesa San Paolo, che opera gli stessi servizi – anche di tipo assicurativo e di gestione del patrimonio – e che punta da tempo alla supremazia anche in termini di capillarità degli sportelli.

Concorrenza Unicredit - infografica a cura di ©TradingOnline.com
La concorrenza principale per Unicredit

Tra gli altri gruppi importanti che operano sul medesimo territorio non possiamo che includere anche BNP Paribas che controlla in Italia il gruppo Banca Nazionale del Lavoro, nonché il gruppo Credit Agricole che controlla diverse sigle prima legate al credito cooperativo, nonché il gruppo del Banco Popolare, Monte Paschi, e gli altri istituti di credito presenti nel nostro paese.

Sul piano europeo, dove pure Unicredit è presente in diversi paesi, dobbiamo segnalare anche Deutsche Bank. Il gruppo si scontra poi nei paesi dove è maggiormente presente con le realtà locali. Parliamo delle principali banche austriache, della Repubblica Ceca, della Slovacchia, della Turchia, della Bulgaria. Il settore è dunque ricco di competitor, anche se la posizione di Unicredit rimane, anche in ottica europea, una posizione di assoluta rilevanza.

Analisi Bilancio Unicredit S.P.A.

Il 2023 di Unicredit si è chiuso con ricavi pari a 23,84 miliardi di euro, in aumento del 17,3% rispetto ai 20,33 miliardi ottenuti nell’esercizio precedente.

L’utile netto sottostante è salito a 8,61 miliardi di euro, contro i 5,6 miliardi contabilizzati nel 2022 (+53,8%); il risultato netto contabile è stato positivo per 9,51 miliardi.

Sono in miglioramento anche il risultato netto di gestione, che è aumentato da 8,89 miliardi a 13,82 miliardi di euro. Il rapporto costi/ricavi si è ridotto al 39,7%, dal 47% del 2022.

Banca Unicredit: prospettive di crescita

Le prospettive di crescita di Unicredit sono tutte legate al nuovo corso che sarà intrapreso dal nuovo AD Orcel. Ci sono davanti moltissime questioni importanti per il gruppo bancario, che ha perso strada rispetto ad alcuni concorrenti e che sembra avere bisogno di forti sforzi sia sul fronte degli sportelli, sia sul fronte dei servizi integrati.

  • Buddy Bank

Buddy Bank è il nuovo e interessante progetto di Unicredit che punta direttamente a fare concorrenza a Revolut, N26 e tutte le altre carte conto che ormai spopolano presso il pubblico più giovane. Un’intera offerta di banca tramite app, che consente una gestione più facile del proprio denaro con più controllo su risparmi e spese. Ottime anche le tecniche di promozione, con tante collaborazioni con influencer e youtuber del settore finanziario. Un progetto dalle grandi prospettive che assicura a Unicredit un’ottima presa sui più giovani.

buddy bank di Unicredit principali funzionalità
Buddy Bank è un progetto ambizioso, che offre una carta conto controllabile interamente tramite app
  • Presenza estera

Il gruppo continua ad oggi ad avere una grossa presenza all’estero. Agli onori della cronaca è finita, proprio a settembre l’operazione Commerzbank, che vede il colosso bancario italiano impegnato nella scalata dell’istituto tedesco. È necessario, però capire come possa fine l’operazione..

  • Il ridimensionamento delle partecipazioni

Chi segue da vicino le sorti del gruppo si ricorderà che soltanto nel 2019 Unicredit si era liberata delle partecipazioni in MedioBanca e in Fineco, allo scopo principale di far cassa, in seguito a rialzi importanti dei due titoli. Una manovra necessaria per un periodo relativamente complicato per il gruppo.

Oggi, almeno secondo le voci dei principali giornali, Unicredit potrebbe essere addirittura interessata all’acquisizione di una quota di maggioranza di Mediobanca. Dovrebbe venire acquistata con un premium importante per il gruppo rispetto ai prezzi di mercato. Tuttavia si tratterebbe comunque di un asset strategico e fondamentale per il gruppo, che probabilmente ne porterebbe in alto le quotazioni e l’importanza.

Unicredit Banca: business model

Unicredit è una banca a 360°, che si occupa sia di fornire servizi bancari ai privati, sia di fornirli alle imprese. In aggiunta, gestisce tramite controllate e anche direttamente capitali di terzi, operando anche come banca d’affari. Un istituto dunque completo, che è quintessenziale al capitalismo italiano e che oggi presenta delle caratteristiche comunque interessanti anche in termini di gestione.

  • Settore assicurativo in esterna

I prodotti assicurativi, che pur nel segmento retail hanno oggi una rilevanza enorme sui bilanci delle banche, sono forniti da terzi. Per ora Unicredit è in accordo con Allianz, ma alla scadenza prossima del contratto si vocifera di un subentro di Generali. Non vi è ancora alcun tipo di certezza a riguardo.

  • Retail anche all’estero

Come abbiamo già detto, il gruppo Unicredit è oggi presente in 18 paesi, con presenza rilevante in Austria, dove è il primo gruppo bancario, in Repubblica Ceca, in Turchia, in Germania e in altri paesi dell’Europa Centrale. In tutti questi paesi opera in modalità molto simili a quanto fa in Italia e dunque con offerte di conti, di prodotti assicurativi e di credito.

  • La banca in versione mobile

Il gruppo Unicredit è anche possessore della banca only mobile BuddyBank, che ricalca un po’ il fenomeno delle banche completamente digitali e a basso numero di servizi integrati. Sebbene il settore e il brand abbiano avuto una crescita molto importante negli ultimi anni, siamo comunque davanti ad una parte relativamente irrilevante del business condotto dal gruppo.

  • Banca Old School

Nel senso che, come moltissime banche di grandi dimensioni, è sia banca retail che banca d’affari, con una divisione non sempre netta tra le due divisioni. Ad oggi Unicredit gestisce una quantità di capitali molto importante, che deriva sia dall’enorme numero di conti corrente aperti presso le sue filiali, sia dalla gestione di diversi clienti aziendali e istituzionali. Possiamo dire che non ci sono dei servizi bancari che non vengono offerti da Unicredit.

💰Valore azioni Unicredit: Grafico con quotazione aggiornata in tempo reale

Il grafico con quotazione aggiornata in tempo reale di Unicredit ci aiuta a studiare l’andamento storico del prezzo del titolo, raffigurandolo nella modalità più semplice possibile per un’immediata analisi grafica. Come sempre però è bene ricordare a chi ci legge che le indicazioni di prezzo passate non possono essere considerate come valide anche per i prezzi futuri.

🔑Azioni Unicredit S.P.A.: approfondimenti e consigli utili

Ci sono altri approfondimenti e consigli che possiamo valutare per completare il quadro su Unicredit, parlando sia della collocazione all’interno del nostro portafoglio, sia invece dei rischi coinvolti con questo tipo di titolo. Informazioni e consigli aggiuntivi che ci possono fornire uno spaccato ancora più dettagliato per chi investe in Unicredit S.P.A. o ha intenzione di farlo.

Quanto investire in azioni Unicredit?

Nei nostri approfondimenti sulle migliori azioni da comprare abbiamo imparato a costruire un portafoglio e a tenere sempre a mente la diversificazione necessaria per evitare rischi. Questi discorsi, queste strategie e queste tecniche valgono anche per Unicredit, che pur essendo un gruppo molto solido, deve essere comunque inserito in un contesto equilibrato in termini di portafoglio.

  • Attenzione a non esporsi troppo alle banche

Il comparto bancario è estremamente influenzato dall’andamento dei tassi di interesse centrali e dall’andamento del rendimento dei buoni del Tesoro. Per questo motivo, esporsi troppo al comparto bancario può significare avere un portafoglio fortemente ciclico.

  • Bilanciare anche con titoli del settore bancario estero

Consigliamo inoltre, sempre all’interno del comparto bancario, di tenere in considerazione anche i titoli di compagnie che operano in altri paesi. Questo per esporsi alla politica monetaria di diverse banche centrali, diversificando anche i rischi che caratterizzano le banche italiane.

  • Diversificare con titoli in correlazione inversa

Il settore industriale e il mondo tech possono offrire due ottime fonti di diversificazione da unire al portafoglio per bilanciare l’esposizione a Unicredit e altri titoli bancari. Tipicamente l’industria e il settore tecnologico risentono positivamente di tassi d’interesse in calo e risentono negativamente dei tassi in aumento.

Azioni Unicredit UCG Lotto Minimo

Uno dei grandi vantaggi che abbiamo quando scegliamo di operare tramite i CFD è che i lotti minimi sono davvero ridotti. E questo vale anche quando scegliamo dei prodotti in accesso diretto, sempre però facendo riferimento ai broker specializzati in azioni.

Nel caso delle azioni Unicredit, che hanno comunque un costo contenuto, il minimo di investimento con broker come Capital.com è di una singola azione. Tenendo conto del fatto che possiamo investire anche aprendo un conto con soli 20 euro, vuol dire che poteremo partire con un investimento davvero accessibile a tutti.

Per quanto riguarda invece eToro, siamo davanti ad un broker che offre come minimo di investimento sui titoli azionari 50 euro, quando si tratta di titoli quotati nella nostra valuta. Anche qui la quantità di denaro per iniziare ad investire su Unicredit è davvero minima e accessibile per tutti, anche per i piccolissimi risparmiatori.

Investire in azioni Unicredit è rischioso?

I titoli azionari sono sempre rischiosi e questo è il caso anche delle azioni Unicredit, che pure per anni sono state considerate degli autentici titoli da cassettisti. Tutti gli investimenti di tipo finanziario incorporano una certa quantità di rischio, che non va ignorata, ma tenuta in debita considerazione quando strutturiamo il nostro investimento.

  • Il comparto bancario ha dimostrato di essere rischioso

Soprattutto in una fase di ristrutturazione importante del comparto, come sta avvenendo in Italia, con diverse fusioni prima programmate e poi annullate e con la necessità per il settore di concentrarsi. Si preannunciano dei periodi di altissima volatilità nel comparto, con delle Beta che potrebbero diventare anche nel giro di poche settimane completamente fuori fase rispetto a quello che siamo abituati a vedere sulla borsa italiana.

  • Il rischio dell’economia

Quando stiamo investendo in un titolo bancario come Unicredit, stiamo in realtà puntando anche sulla tenuta del sistema economico che rappresenta e dunque nello specifico del sistema economico italiano. Questo rende la scommessa, se vogliamo, ancora più rischiosa. Ne è dimostrazione d’altronde l’ampia forbice che abbiamo incontrato anche per i target price del gruppo Unicredit, che denotano alta incertezza anche tra gli analisti.

  • Il rischio si può controllare

Come abbiamo visto poco sopra, in realtà il rischio può essere contenuto. Basta muoversi con le giuste strategie e inserire in portafoglio titoli di diversi comparti, così da spalmare i rischi di settore su diversi tipi di strumenti. Questo è un passaggio fondamentale per ridurre il rischio di qualunque titolo e non solo per le azioni di Unicredit S.P.A.

👍Azioni Unicredit: Opinioni e recensioni reali

Prima di chiudere raccogliamo anche opinioni e recensioni, terze e della nostra redazione, sulle azioni Unicredit. In aggiunta, indicheremo anche i migliori forum dove possiamo condividere le nostre analisi – o leggere quelle altrui. Dopotutto Unicredit è e rimarrà uno dei titoli più importanti della borsa italiana e dunque discusso anche nelle piazze digitali straniere.

Azioni Unicredit Migliori Forum

Ci sono diversi forum che possono essere utili per chi vuole rimanere aggiornato sulle azioni Unicredit e iniziare magari anche a scambiarsi opinioni e strategie su questo specifico titolo. Essendo un titolo che è quotato alla borsa italiana, i forum da preferire saranno quelli del nostro paese che si occupano prevalentemente o anche in modo accessorio di azioni.

  • FinanzaOnline

È il forum italiano per eccellenza quando si parla di investimenti finanziari. Nello specifico è anche uno dei più attivi quando abbiamo interesse ad informarci su quanto avviene sulla borsa italiana. Per noi uno dei forum più importanti da seguire anche per le azioni Unicredit.

  • Borse.it

È da sempre uno dei più istituzionali tra i forum che parlano di finanza in Italia. E dato che in questo approfondimento ci stiamo per l’appunto dedicando ad uno dei principali titoli della borsa italiana, è uno dei forum da seguire. Qui l’ambiente è sicuramente più ingessato rispetto a quello che troviamo su altri forum, ma ne vale comunque la pena.

  • FinanzaOnline

Altro importantissimo forum che ci permetterà di scambiare informazioni e di seguire thread sulle azioni Unicredit. Anche qui gli iscritti, soprattutto tra i trader indipendenti, sono tantissimi. Le azioni dei gruppi bancari italiani sono da sempre tra le più discusse: un ottimo punto di partenza per chi sta per investire o ha già investito in azioni Unicredit.

  • Investing.com

Sì, è un sito che principalmente utilizziamo per le quotazioni, ma questo non vuol dire che non sia utile anche per altro. La sezione Chat e Forum è utilissima per chi investe o per chi vuole più informazioni prima di iniziare a farlo. Un altro dei siti e dei forum da consultare spesso quando il nostro interesse è per le azioni Unicredit.

  • Reddit /r/investing

Anche se le azioni italiane sono poca cosa, almeno rispetto a quelle statunitensi, Reddit può essere comunque un buon forum da consultare per chi vuole saperne di più sul mondo degli investimenti su Unicredit. Qui la dicussion eè rigorosamente in inglese, anche se mediamente di ottima qualità. Da seguire soprattutto se gestiamo anche dei portafogli relativamente articolati e che contengono azioni anche americane.

Investire in azioni Unicredit: la nostra opinione

Investire all’interno del settore bancario oggi è un’operazione relativamente complicata, soprattutto quando sul tavolo mettiamo il settore del nostro Paese, che come è noto è afflitto da una cronica sotto-capitalizzazione e da un mai avvenuto recupero dalla crisi del 2009. Dall’altro canto però, soprattutto chi è alla ricerca di un buon titolo del comparto e non vuole scegliere i soliti gruppi americani, potrebbe trovare in Unicredit una buona base di appoggio.

Abbiamo visto nella nostra guida come i fondamentali di Unicredit siano in realtà molto solidi e con l’arrivo di un nuovo AD, proiettato verso una crescita importante del gruppo, le cose potrebbero mettersi anche molto bene per il futuro.

Unicredit rimane un gruppo di fondamentale importanza per tutto il capitalismo italiano e pertanto dovrebbe essere sempre tenuto in considerazione quando siamo alla ricerca di buoni titoli azionari bancari. Soprattutto se il gruppo, come si vocifera ormai da tempo, avrebbe delle mire non troppo nascoste verso MedioBanca, la vera cassaforte del capitalismo di relazione italiano.

Investire in questo tipo di titoli comporta comunque sempre dei rischi, che nel nostro approfondimento abbiamo imparato a valutare e riconoscere. Se comunque bancario sarà, ovvero se il nostro portafoglio dovesse avere bisogno di esporsi verso questo settore, anche a scopo di diversificazione, Unicredit rimane uno dei più importanti a livello nazionale ed europeo.

Considerazioni finali

Comprare azioni Unicredit è diventato piuttosto semplice grazie alle piattaforme per investire online. Oggi il titolo è particolarmente appetibile per gli investitori, tra i tassi in aumento che spingono i profitti della banca a rialzo e una valutazione piuttosto bassa rispetto ai dati di bilancio. Molti investitori si sono lasciati prendere dal panico dopo il crollo di Silicon Valley Bank, ma questo non ha fatto altro che abbassare il prezzo delle azioni Unicredit senza cambiarne il valore intrinseco.

Considerando il particolare periodo storico dell’economia, segnato da un aumento costante dei tassi di interesse, le azioni Unicredit sono interessanti per più di un motivo. Particolarmente interessante l’opportunità di comprare su un orizzonte di breve termine, proprio per sfruttare il fatto che la politica monetaria in questo momento è favorevole per le banche europee.

FAQ azioni Unicredit: domande e risposte frequenti

Conviene investire sulle azioni Unicredit?

Gli indicatori tecnici prevedono un trend con rialzo minimo senza eccessivi scossoni, almeno da qui ad un mese. Per quanto riguarda l’analisi fondamentale, il titolo potrebbe essere modernamente al rialzo, anche se ci sono sfide importanti per il gruppo. Unicredit è al momento una scommessa.

Quanto costano adesso le azioni Unicredit?

Attualmente le azioni Unicredit vengono scambiate a circa 20€ per azione (luglio 2023). Il valore oscilla quotidianamente in base agli scambi di Borsa.

Come comprare le azioni Unicredit?

Possiamo rivolgerci ai broker specializzati in borse nazionali e internazionali, che offrono queste azioni in modalità CFD. Così da poter operare sul titolo sia tramite leva finanziaria che con vendita allo scoperto.

Quali sono le piattaforme migliori per le azioni Unicredit?

Le migliori piattaforme per le azioni Unicredit sono eToro e Capital.com. Con entrambe abbiamo a disposizione ottime piattaforme per il trading e un percorso semplice per acquistare titoli, come dimostriamo anche negli ordini di prova presenti nella nostra guida.

Qual è il target price delle azioni Unicredit?

Il Target Price Medio delle azioni Unicredit è di 40,50€. Le previsioni più rialziste prevedono invece un target di 33,23€. I più pessimisti fissano un target in ribasso a 27,10€.

Le azioni Unicredit sono rischiose?

Tutte le azioni sono, per loro natura, rischiose. Le azioni Unicredit sono state anche particolarmente volatili negli ultimi mesi e dunque costituiscono un rischio in più, soprattutto per chi opera con leva. All’interno del nostro approfondimento possiamo comunque trovare strategie per limitare questo rischio.

Quali sono le previsioni sul titolo Unicredit?

Le previsioni sulle azioni Unicredit sono fortemente incerte sul breve periodo. Per il medio e lungo periodo sono previsti invece dei moderati rialzi, che vanno comunque verificati con le nuove condizioni che si verificheranno a mercato.

Imprenditore digitale dal 2008, è CEO e Founder della ALESSIO IPPOLITO S.R.L., editore specializzato nella pubblicazione di progetti nel campo finanziario. Giornalista iscritto all'albo dal 22/02/2022 [Link per verifica iscrizione]. Direttore responsabile in carica della nota testata giornalistica a tema Crypto, Criptovaluta.it®, da Marzo 2023 direttore responsabile anche di Tradingonline.com®.

Clicca per commentare

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Guide Azioni

Azioni da Dividendo: TOP Titoli che staccano la cedola!

Elenco delle migliori azioni da dividendo del 2025 da scegliere consigliate dagli analisti di TradingOnline.com. Top titoli che staccano le migliori cedole.

Pubblicato

il

Azioni da Dividendo: TOP Titoli che staccano la cedola!

Le azioni da dividendo sono titoli che staccano dividendi particolarmente stabili ed elevati rispetto al prezzo del titolo. Sono strumenti che interessano soprattutto chi cerca una rendita dal proprio capitale, più che una grossa rivalutazione nel corso del tempo. Grandi investitori, primo fra tutti Warren Buffett, hanno sempre dimostrato grande attaccamento alle value stocks e specialmente ai titoli ad alto dividendo.

Il dividend yield di un’azione viene spesso sottovalutato dagli investitori che hanno iniziato a interessarsi di Borsa negli ultimi 10-15 anni. Arriviamo da un periodo storico in cui le azioni growth senza dividendo hanno offerto ritorni stellari, spostando l’attenzione dalle società più stabili che dividono l’utile con i loro soci.

La storia dei mercati finanziari, però, ci insegna che i dividendi rappresentano uno dei driver principali per i ritorni di lungo termine. Al netto di quello che abbiamo vissuto con la rivoluzione digitale, è importante non dimenticare tutte le azioni che possono remunerare con dividendi crescenti i loro azionisti.

In questa guida, gli analisti di TradingOnline.com® hanno raccolto le loro migliori dividend stocks da tenere d’occhio per il 2025. Un mix di società italiane, europee, americane e asiatiche che dimostrano la capacità di mantenere in modo sostenibile alti dividendi e buone prospettive di crescita.

Azioni da dividendo – Riassunto:

💰 Conviene investire
🔥 RischioMedio-basso
💎 Ritorno potenzialeMedio-Alto
📈 Migliori brokerFP Markets // Capital.com // eToro
💡 Settori miglioriREITs, finanza, industriali
🧐 Settori peggioriTech, EVs, utilities
📊 Migliori da comprareVedi l’elenco
Azioni da dividendo – Riassunto sintetico tabellare

Cosa sono i dividendi?

I dividendi rappresentano la parte dell’utile netto di una società che viene distribuita agli azionisti. Quando viene chiuso il bilancio annuale, ciò che rimane pagate tutte le spese -incluse tasse e interessi – è l’utile netto. Una società può decidere che cosa farne, avendo sostanzialmente due scelte a disposizione:

  • Reinvestire il suo risultato d’esercizio nel business, espandendo le sue operazioni per generare ancora più utili negli anni successivi;
  • Distribuire gli utili ai soci, cioè alle persone a cui l’azienda appartiene, lasciandoli liberi di decidere cosa farne.

Non tutte le azioni, dunque, staccano un dividendo. Alcune aziende sono in perdita, altre possono decidere di lasciare tutto il loro utile nelle casse aziendali per reinvestire su nuove infrastrutture, personale e così via. Normalmente sono le aziende più tradizionali, già affermate e con basse prospettive di crescita, che decidono di distribuire una quota maggiore degli utili come dividendi.

Nel caso delle società quotate in Borsa, a ricevere i dividendi sono gli azionisti. Come ricordava Peter Lynch, infatti, bisogna ricordare che le azioni da dividendo non sono biglietti della lotteria ma reali quote di partecipazione alla proprietà di un’azienda. In qualità di comproprietari della società, si è titolati a riceverne i dividendi.

Azioni da dividendo: le migliori 15 del 2025

L’elenco che presentiamo si compone di 15 diverse aziende scelte, prima di tutto, tenendo a mente il dividend yield. Per chi non fosse familiare con questo termine, si tratta del rapporto tra dividendo e prezzo del titolo espresso in percentuale. Questo, però, non è stato l’unico fattore che abbiamo tenuto in considerazione né dovrebbe mai esserlo.

Una società che stacca un dividendo alto un anno e non lo stacca l’anno dopo, presenta risultati molto volatili o è minacciata tecnologicamente da competitor più evoluti rischia di pagare bene solo nel breve termine. La logica di un cercatore di dividendi, invece, dovrebbe combinare i flussi di cassa prodotti dalle azioni da dividendo e le prospettive delle aziende sul lungo termine. Per questo abbiamo tenuto conto anche di altri elementi:

  • Aumento del dividendo nel corso degli anni;
  • Capacità di competere nel proprio mercato ora e in futuro;
  • Volatilità dei risultati e dei dividendi nel corso del tempo;
  • Tasso di crescita annuo del settore (CAGR);
  • Possibilità di vedere aumentare il prezzo del titolo negli anni.

Attraverso tutti questi criteri di scelta abbiamo identificato dei titoli che possono comporre un portafoglio solido e diversificato per accumulare o addirittura vivere di dividendi. Interessante anche la possibilità di comprare molti di questi titoli senza commissioni (su azioni da dividendo estere) su eToro, inclusi tutti quelli quotati negli Stati Uniti, Regno Unito, Spagna e Germania.

#1 – Cairo Communication

🔎 TickerBIT: CAI
💲 ValutaEUR
💰 Dividend yield7.60%
📊 Prospettive di crescitaBasse
Azioni da dividendo: Cairo Communications

Cairo Communications è un gruppo editoriale italiano gestito dal Presidente Urbano Cairo. Il gruppo non ha avuto grande fortuna online, mancando un tassello importante del cambiamento dell’editoria. Negli ultimi 10 anni ha comunque rivisto la sua struttura, riuscendo a dimostrarsi profittevole in modo costante.

Il 2024 si prospetta un anno migliore rispetto a quelli scorsi, per via dei tassi di interesse in probabile calo e il generale recupero della mercato della pubblicità che si nota già da diversi mesi. Il gruppo Cairo ottiene gran parte dei suoi ricavi proprio da questo revenue stream, ma a lungo termine le prospettive rimangono comunque solide. Nel frattempo gli azionisti ricevono un dividendo molto generoso, superiore al 7% del prezzo del titolo.

#2 – Shell

🔎 TickerLON: SHEL
💲 ValutaGBP
💰 Dividend yield3.77%
📊 Prospettive di crescitaMedie
Azioni da dividendo: Shell

Shell è una delle supermajor del petrolio, una di quelle compagnie petrolifere così grandi da avere una voce importante in capitolo quando si guarda al mercato del greggio. La società ha sede a Londra e il suo dividend yield potrebbe non sembrare nulla di particolarmente speciale, ma è importante considerare l’aumento del payout agli azionisti nel corso del tempo.

Attualmente lo yield delle azioni Shell è basso, ma si tratta di sola apparenza. Il dividendo tende a essere correlato al prezzo del petrolio e non all’andamento generale dei mercati: questo significa che, all’interno di un portafoglio ben diversificato e orientato ai dividendi, questo titolo aiuta ad aumentare la decorrelazione tra i vari strumenti.

#3 – Vonovia

🔎 TickerETR: VNA
💲 ValutaEUR
💰 Dividend yield2.99%
📊 Prospettive di crescitaMedie
Azioni da dividendo: Vonovia SE

Vonovia SE è un REIT tedesco che gestisce oltre 500.000 appartamenti divisi tra Germania, Svezia e Austria. Per via dei tassi di interesse in rialzo, gli investitori hanno perso fiducia nel mercato immobiliare e la valutazione del titolo è crollata nel corso del 2022. Andando a guardare dati e prospettive per gli immobili residenziali in Europa, però, pare che il calo sia esagerato rispetto ai fondamentali del mercato.

Società così grandi possono sviluppare enormi progetti immobiliari, costruendoli da zero, nelle zone più esclusive delle città più ambite. Possono accedere a forti scontistiche sui costi di costruzione grazie al volume d’affari che procurano ai fornitori e hanno sistemi previsionali per capire quali immobili sia meglio liquidare e acquisire. Il rendimento netto è dunque molto maggiore di quello che potrebbe ottenere un privato.

Al momento è una delle azioni da dividendo su cui vorremmo puntare di più nel portafoglio di TradingOnline.com® su eToro. Per chi lo desidera, è possibile copiarlo gratis in automatico e ottenere da subito esposizione a tutte le società su cui investe la nostra redazione. Gli stessi redattori di TradingOnline.com® hanno investito una parte importante del loro portafoglio su questa società, e ci aspettiamo che la valutazione possa aumentare del 15-20% entro la prima parte del 2025.

#4 – Enbridge

🔎 TickerTSE: ENB
💲 ValutaCAD
💰 Dividend yield7.58%
📊 Prospettive di crescitaMedio-alte
Azioni da dividendo: Enbridge

Enbridge è una società canadese che costruisce e gestisce infrastrutture per il trasporto del gas naturale. Fino a un paio di anni fa, questo era considerato uno dei business più stabili e prevedibili in assoluto. Con il forte cambiamento dello scenario geopolitico nel corso del 2024, però, è improvvisamente diventato un settore ad altissimo potenziale.

Nel momento in cui l’Unione Europea ha deciso di prendere le distanze dal gas russo, un’enorme quantità di flussi di gas naturale ha dovuto cambiare destinazione. Una svolta nel mercato con effetti di lungo termine, perché non è stato possibile reperire immediatamente e facilmente del gas sostitutivo a prezzi contenuti.

L’Unione importava gas naturale dalla Russia attraverso dei gasdotti che ora sono totalmente inutili. È diventato necessario realizzare nuove infrastrutture per la liquefazione e la gassificazione del metano: i paesi esportatori devono liquefarne di più per trasportarlo sulle navi e i paesi dell’Unione devono costruire centri di gassificazione e stoccaggio per riceverlo.

Tutto questo fa pensare a un aumento del giro d’affari per Enbridge e a un aumento del dividendo sul lungo termine. Ad esempio, si può investire sul titolo con Capital.com e approfittare del fatto che con questo broker le azioni Enbridge si possono comprare con commissioni basse.

#5 – Best Buy

🔎 TickerNYSE: BBY
💲 ValutaUSD
💰 Dividend yield4.46%
📊 Prospettive di crescitaMedie
Azioni da dividendo: Best Buy

Anche ai tempi del commercio online, ci sono aziende che riescono con i loro negozi fisici ad avere successo nella vendita al dettaglio. Best Buy è una catena di negozi di elettronica di consumo con punti vendita sparsi in tutti gli Stati Uniti e una larga base di clienti affezionati. Prezzi bassi, scelta e sconti fanno in modo che anche nel contesto odierno il business continui a generare ottimi numeri.

Negli ultimi 5 anni, l’utile netto di Best Buy ha rappresentato la metà della capitalizzazione di mercato dell’azienda. Niente male, sia in ottica di value investing che di rendita tramite dividendi. Ottimo anche il fatto che Best Buy abbia già dimostrato forte resilienza a periodi di recessione e inflazione, costruendosi la reputazione di titolo a prova di tempi difficili.

Il dividendo non è altissimo per gli standard europei, ma è comunque molto elevato per gli standard statunitensi. Inoltre è importante notare la crescita del flusso di cassa condiviso con gli azionisti: più che quintuplicato nel corso degli ultimi 10 anni, rendendo Best Buy una delle azioni regine per crescita del dividendo.

perché investire nelle azioni Best Buy se si va in cerca di dividendi
Best Buy ha battuto la performance storica dello S&P 500 se si considera la performance dall’anno della sua quotazione fino al 2023

#6 – General Mills

🔎 TickerNYSE: GIS
💲 ValutaUSD
💰 Dividend yield3.70%
📊 Prospettive di crescitaMedio-alte
Azioni da dividendo: General Mills

General Mills è una delle principali aziende mondiali di alimenti preconfezionati, con una storia che risale al 1866. La sede è a Minneapolis, ma l’impatto di General Mills arriva in tutto il mondo. L’azienda è famosa per i suoi prodotti popolari, come Cheerios, Häagen-Dazs e molti altri: il portafoglio di brand cresce e si rinnova continuamente nel corso del tempo. Negli ultimi anni, in particolare, la strategia ha iniziato a ruotare sempre di più sui prodotti per animali domestici.

Il titolo è quotato negli Stati Uniti, per cui registrandosi gratis su FP Markets è possibile comprarlo in sicurezza e con poche commissioni. Il dividend yield attuale è leggermente superiore al 3%, che può sembrare poco ma non lo è se si considera la crescita nel corso del tempo. Le azioni GIS sono state tra le più costanti in assoluto nell’aumentare le distribuzioni agli azionisti di anno in anno.

Le azioni di General Mills rappresentano un investimento interessante per coloro che cercano stabilità e un crescente flusso di dividendi. Le azioni da dividendo sono state tradizionalmente considerate una buona aggiunta a un portafoglio diversificato a causa della loro resilienza durante i periodi di volatilità del mercato, oltre che per il basso rischio generale del business dell’azienda.

#7 – Unipol

🔎 TickerBIT: UNI
💲 ValutaEUR
💰 Dividend yield4.15%
📊 Prospettive di crescitaMedio-basse
Azioni da dividendo: Unipol Gruppo SpA

Unipol è una delle più grandi compagnie assicurative italiane, un business estremamente solido che cresce poco ma produce utili e prospettive stabili. Il dividendo che supera il 4% è un motivo evidente per aggiungere questo titolo alla lista di quelli che possono remunerare molto bene gli azionisti attraverso la distribuzione degli utili.

Uno dei grandi vantaggi di Unipol è il fatto che l’azienda sia parte di un mercato interno difficilmente raggiungibile da nuovi competitor. Il settore delle assicurazioni in Italia si limita a crescere al passo dell’economia, senza necessariamente puntare a un’espansione all’estero ma senza vedere minacciato il business domestico.

L’utile prodotto negli ultimi quattro anni sarebbe quasi sufficiente a ripagare l’intera capitalizzazione di mercato, indicando che Unipol è un titolo deep value fortemente sottovalutato dal mercato. Ottima azione per raccogliere dividendi e free cash flow.

#8 – Adecco

🔎 TickerSWX: ADEN
💲 ValutaCHF
💰 Dividend yield8.34%
📊 Prospettive di crescitaMedie
Azioni da dividendo: Adecco

Adecco è una delle più grandi agenzie al mondo per la ricerca di lavoratori. Il gruppo si occupa di ricevere richieste da parte di aziende in cerca di lavoratori e di trovare talenti in grado di occupare con successo quelle posizioni. La presenza è forte in tutto il mondo e insieme a Randstad è leader di mercato.

Per avere una capitalizzazione da 5 miliardi di franchi, il gruppo ottiene delle performance molto buone in termini di utile netto e free cash flow. Il dividendo è notevole ed è sempre interessante, in ottica di diversificazione, considerare di ottenere esposizione a una valuta forte come il franco svizzero.

principali dati di bilancio di Adecco e storia degli ultimi dividendi
Il dividendo delle azioni Adecco è interessante, ma da anni non è più in aumento

Il business delle risorse umane è ciclico e potrebbe soffrire leggermente nel breve termine, ma su un orizzonte più lungo non mancano le opportunità di crescita. Ormai è anche diventato facile trovare dei broker con cui negoziare azioni da dividendo sul mercato svizzero, e ancora di più grazie alla possibilità di usare eToro per comprare il titolo evitando completamente i costi di intermediazione.

#9 – Brasilagro

🔎 TickerBVMF: AGRO3
💲 ValutaBRL
💰 Dividend yield12.19%
📊 Prospettive di crescitaMedie
Azioni da dividendo: BrasilAgro Companhia Brasileira de Propriedades Agrícolas

Azione molto interessante quotata in Brasile, che opera in uno dei settori più antichi dell’economia: agricoltura e allevamento. Un business che prospera in una nazione tanto grande, fertile e benedetta da un clima tropicale come il Brasile. Non a caso, si tratta di uno dei principali esportatori di materie prime agricole al mondo.

Brasilagro è talmente grande che, sommate, le sue proprietà basterebbero a coprire tutto il territorio svizzero e di più. Letteralmente, i terreni di questa società sono più grandi di molte nazioni. Nel corso del tempo le operazioni sono state estese anche a paesi confinanti, come Paraguay e Bolivia. Indubbiamente l’agricoltura può avere anni migliori e peggiori, ma un business così diversificato per estensione geografica tende a non risentirne troppo.

Le linee di business di BrasilAgro sono ben posizionate per il lungo termine, dal momento che il valore dei terreni tende a crescere nel tempo. Inoltre è sempre più prezioso il ruolo di imprese come questa in un mondo sempre più popolato, che necessita di sempre più cibo per poter sfamare tutti quanti.

Non molti broker permettono di operare sulle azioni da dividendo brasiliane, ma uno dei nostri preferiti offre anche questa possibilità: si tratta di Capital.com -qui per la demo 100% gratis-, con cui si può investire sul titolo con o senza leva finanziaria.

#10 – Icade SA

🔎 TickerEPA: ICAD
💲 ValutaEUR
💰 Dividend yield18.05%
📊 Prospettive di crescitaMedio-alte
Azioni da dividendo: Icade SA

Icade è un REIT francese che opera soprattutto nella regione di Parigi, investendo in immobili destinati a uso commerciale o sanitario. Le due linee di business vengono portate avanti in parallelo e nel corso del tempo il management si è dimostrato molto capace di capire quali immobili liquidare e quali aggiungere al proprio portafoglio.

La capitale francese si è storicamente dimostrata un ottimo mercato per gli immobili. Soprattutto per i grandi progetti in cui è coinvolta Icade, che tendono a concentrarsi nei quartieri più esclusivi per i quali la domanda aumenta maggiormente nel corso del tempo.

Prima che la pandemia rimescolasse le carte, il dividendo stava crescendo di anno in anno a un ritmo prossimo al 10%. Ora che l’emergenza sanitaria è passata e la società si è dimostrata solida anche durante questo periodo, la prospettiva è ancora più interessante per gli anni a venire.

#11 – Vale SA

🔎 TickerNYSE: VALE
💲 ValutaUSD
💰 Dividend yield10.71%
📊 Prospettive di crescitaMedie
Azioni da dividendo: Vale SA

Vale SA è una delle aziende che staccano i dividendi più generosi in assoluto agli azionisti, se si considera la storia recente della società. Il motivo è soprattutto il fatto che si tratta di una società mineraria con un forte coinvolgimento in minerali che, grazie alla crescita del settore della guida autonoma, stanno registrando una performance ottima.

Nello specifico, attualmente Vale è il più grande singolo operatore al mondo nel mercato del nickel e persino la più grande società mineraria nel mercato del ferro. Due metalli estremamente importanti per l’economia, su cui Vale ha un peso specifico molto alto. L’azienda ha sede in Brasile, ma grazie alla quotazione delle azioni da dividendo anche negli Stati Uniti è possibile ora investire anche in dollari.

Oltre 74.000 dipendenti e più di 50 miliardi di dollari in fatturato annuo fanno di questa società una delle più importanti aziende minerarie mai esistite. Con il ritorno alla normalità per il mercato dei metalli, non ci aspettiamo comunque che il dividendo possa scendere sotto al 5% del valore del titolo; inoltre, anche in questo caso aprendo un account su eToro è possibile approfittare della politica di zero commissioni.

#12 – Rio Tinto

🔎 TickerASX: RIO
💲 ValutaAUD
💰 Dividend yield5.45%
📊 Prospettive di crescitaMedio-basse
Azioni da dividendo: Rio Tinto

Rio Tinto è una multinazionale australiana che opera nel mondo dell’estrazione mineraria ed è particolarmente coinvolta nel mercato dell’oro. Notoriamente l’Australia è una delle regioni con il sottosuolo più ricco di materie prime, e Rio Tinto è stata una delle prime grandi società a investire sullo sviluppo del settore in questa zona.

Con oltre 49.000 dipendenti, anche in questo caso parliamo di un vero e proprio colosso. Per quanto il mercato dei metalli sia ciclico, specialmente nel caso dell’oro, sul lungo termine l’effetto della ciclicità tende ad annullarsi da solo tra periodi migliori e periodi peggiori. Nello stesso tempo, il dividendo rimane mediamente alto e in regolare crescita.

A differenza di molte società che operano nel settore dell’estrazione mineraria, Rio Tinto non si concentra su un singolo metallo. Come nel caso di Vale, ci sono più linee di business. Questo contribuisce ad aumentare ulteriormente la stabilità dei risultati, in quanto un metallo potrebbe performare meglio e uno peggio durante lo stesso periodo.

Per il 2024 ci aspettiamo che il prezzo dei metalli possa aumentare, soprattutto in corrispondenza dei tagli ai tassi delle banche centrali, facendo ritrovare slancio al titolo.

#13 – Unilever

🔎 TickerLON: ULVR
💲 ValutaGBP
💰 Dividend yield3.37%
📊 Prospettive di crescitaMedie
Azioni da dividendo: Unilever

Unilever è uno dei più grandi conglomerati aziendali mai esistiti. Alcuni potrebbero non conoscere il nome della società, ma sicuramente il nome di molti dei brand in portafoglio è noto quasi a tutti: Algida, Dove, Magnum e Lipton sono solo alcuni dei nomi che compongono l’universo Unilever.

Il dividendo annuo non sembra particolarmente alto rispetto ad altri titoli che abbiamo menzionato nel corso della guida, ma è importante in questo caso considerarne la crescita sul lungo termine. Il dividendo di oggi è circa tre volte più alto di quello che il titolo staccava nel 2009, per cui chi ha pazienza ed è orientato sul lungo termine potrebbe davvero trarne grande vantaggio.

i brands di Unilever organizzati in base alla categoria di appartenenza
Qui sono riportati i principali brand di Unilever in Italia, ma il portafoglio di prodotti venduti è diverso a seconda della nazione

La Borsa di Londra è nota anche per i premium price che gli investitori sono disposti a pagare sulle azioni dividendo, per cui il valore delle quote di proprietà rappresentate dalle azioni da dividendo può aumentare lentamente ma stabilmente nel corso degli anni. Per chi volesse accelerare le cose, è sempre possibile investire su Unilever con Capital.com per approfittare della leva finanziaria.

Per quanto la leva possa causare della volatilità aggiuntiva, le azioni Unilever sono estremamente stabili. A ognuno la valutazione sul proprio profilo di rischio, ma il nostro team di analisti non disdegna qualche piccolo rischio extra quando è ben calcolato.

#14 – Sonaecom

🔎 TickerELI: SNC
💲 ValutaEUR
💰 Dividend yield2.69%
📊 Prospettive di crescitaMedie
Azioni da dividendo: Sonaecom SGPS SA

Sonaecom è una società portoghese del settore delle telecomunicazioni, una controllata della parent company Sonae. Questa divisione si occupa di gestire quotidiani, canali televisivi e siti internet editoriali che guadagnano principalmente dagli abbonamenti dei clienti e dalle inserzioni pubblicitarie.

Il mercato portoghese si estende per affinità linguistica anche al Brasile, che rimane una delle nazioni con il maggior tasso di crescita al mondo. Il business di Sonaecom, concretamente, è poco minacciato dalla presenza di competitor e per questo l’azienda riesce a staccare dividendi importanti di anno in anno.

Con una capitalizzazione prossima agli 800 milioni di euro, Sonaecom è una delle azioni da dividendo small-cap europee più redditizie in termini di dividendo e di rapporto P/E. Il free cash flow negli ultimi anni è stato prossimo a zero, ma è da notare che questo è dovuto soprattutto a investimenti in capitale fisso che potrebbero pagare bene a lungo termine.

#15 – Cubesmart

🔎 TickerNYSE: CUBE
💲 ValutaUSD
💰 Dividend yield4.54%
📊 Prospettive di crescitaMedio-alta
Azioni da dividendo: Cubesmart

Cubesmart è un self-storage REIT, cioè un trust di investimento immobiliare che investe in spazi dove le persone possono conservare i loro oggetti. Da qualche anno si vedono anche nelle grandi città italiane, ma rimangono un servizio tipicamente americano. Anziché accumulare le proprie cose nel garage o nella cantina di casa, molte persone preferiscono tenere gli oggetti che usano poco in questi box in affitto.

Questo tipo di servizio è ormai presente negli Stati Uniti da oltre 70 anni, motivo per cui non c’è assolutamente il rischio di vedere il self-storage scomparire da un giorno all’altro. Il business è molto semplice e produce ricavi prevedibili, dal momento che una volta costruiti gli spazi rimane soltanto da affittarli a terzi.

come funzionano i self-storage REITs con esempio pratico di CubeSmart
CubeSmart investe il capitale degli investitori in spazi di stoccaggio e poi restituisce gran parte dei profitti agli investitori stessi

Come tutti i grandi REITs americani, anche CubeSmart è disponibile come azione RealStock su eToro e si può dunque comprare senza commissioni. Anche se il dividendo attuale non è altissimo rispetto al prezzo del titolo, la crescita nel corso degli anni è stata regolare e significativa. Sul lungo termine siamo piuttosto convinti che questo sia un REIT da tenere d’occhio.

Conviene investire in azioni da dividendo?

Per quanto i dividendi siano utili a chi cerca una rendita dai propri investimenti, non sono necessariamente la caratteristica più importante per valutare un’azione. Di fatto i dividendi rappresentano l’ammissione, da parte di un’azienda, di non essere in grado di investire il suo utile meglio di quanto farebbero gli investitori se lo ricevessero nelle loro tasche.

Per una società giovane, in forte espansione, reinvestire i profitti nel business aiuta a far aumentare ancora più rapidamente il ritmo a cui l’azienda genera denaro. In qualità di azionisti, il nostro obiettivo dovrebbe essere quello di veder rivalutare gli investimenti nel modo più efficiente possibile. Questo significa che una società dovrebbe staccare dividendi solo quando non è in grado di reinvestirli con una redditività migliore nel proprio core business.

Di fatto questo è il motivo per cui la maggior parte degli analisti utilizza il free cash flow per valutare un’azienda. Il free cash flow rappresenta la quantità di denaro liquido che una società può produrre dal suo business, che questa venga o meno distribuita con gli azionisti. Non a caso, mediamente i titoli con i dividendi più alti sono quelli che vedono il loro prezzo aumentare di meno nel corso del tempo.

Un altro motivo per cui i dividendi non sono sempre convenienti è la tassazione. Nel momento in cui un’azienda decide di condividere con gli azionisti una parte del suo utile, questo è solitamente soggetto a una ritenuta alla fonte e a una successiva imposta da pagare nel paese di residenza del socio. Per contro, se l’utile viene trattenuto e reinvestito, aumenta il prezzo del titolo ma non si incorre in nessuna tassazione fino al momento in cui lo si vende.

Nel caso si voglia comunque investire su azioni da dividendo, è utile scegliere un broker come eToro che offre delle semplificazioni molto concrete per la rendicontazione delle imposte. Inoltre non opera come sostituto d’imposta, permettendo agli investitori di mantenere la liquidità più a lungo prima di dover versare le imposte dovute.

Come funzionano i dividendi delle azioni?

Molti investitori scelgono di puntare su azioni da dividendo senza comprendere a pieno il modo in cui questi funzionino. In Italia, l’organo deputato a deliberare sullo stacco dei dividendi è l’assemblea dei soci. Negli Stati Uniti e nella maggior parte dei paesi anglofoni, invece, è il consiglio di amministrazione che delibera lo stacco dei dividendi e i soci si limitano a poter cambiare i direttori nel caso ritengano inappropriate le loro decisioni.

Una volta che la società ha stabilito il suo dividendo, viene stabilita anche una ex-dividend date. Le persone che posseggono il titolo alla data della ex-dividend date sono quelle che riceveranno il dividendo; in italiano abbiamo ormai adottato la terminologia inglese, ma talvolta si parla ancora di “data di stacco” del dividendo. Fa fede la proprietà dell’azione nel momento in cui apre la Borsa in questo preciso giorno.

Successivamente, di solito nell’arco della settimana successiva, arriva la data di pagamento. Questo è semplicemente il giorno in cui viene effettivamente fatto il bonifico ai destinatari del dividendo, che nel frattempo potrebbero avere anche venduto il titolo. Finché ne si era proprietari alla data di stacco, non fa differenza.

Il compito di ricevere e distribuire i dividendi spetta, da ultimo, ai broker di azioni da dividendo. Se ad esempio un investitore decide di investire in azioni su Capital.com, anche se si tratta di CFD azionari, sarà comunque Capital.com a fare in modo che nella data di pagamento del dividendo questo risulti correttamente accreditato sul conto dell’azionista.

L’impatto dei dividendi sulle azioni

La decisione di staccare un dividendo e l’entità di tale pagamento agli azionisti hanno un impatto diretto sulla quotazione delle azioni da dividendo. Una domanda tipica degli investitori alle prime armi è “Perché non dovrei comprare le azioni il giorno prima di ricevere il dividendo e venderle il giorno dopo?”. Questa è una domanda legittima, ma parte da una mancata comprensione dei rapporti tra dividendi e azioni.

Quando arriva la ex-dividend date, il prezzo del titolo cala dello stesso valore del dividendo staccato. Un’azione che chiude la sessione di Borsa precedente a 10€ e stacca un dividendo da 0,40€, ad esempio, aprirà il giorno successivo a 9,60€. Questo perché fino al giorno prima il valore del dividendo era direttamente incorporato nel prezzo del titolo.

Dal momento in cui il titolo apre durante la data di stacco, il suo prezzo torna a essere unicamente dettato dall’incontro tra domanda e offerta. Gli investitori potrebbero essere molto ottimisti sull’andamento della società e riportare il prezzo dell’azione ai suoi livelli precedenti molto in fretta, oppure essere pessimisti e trascinarlo più in basso.

Nel caso dei dividendi molto contenuti rispetto al prezzo del titolo, l’impatto potrebbe persino non essere accusato dall’andamento delle azioni da dividendo. Un dividendo del 1%, ad esempio, potrebbe essere semplicemente inferiore alla normale volatilità di un’azione nel corso di una seduta di Borsa.

Dove comprare azioni da dividendo

Il primo passo per investire in azioni da dividendo, ancora prima di scegliere quali titoli comprare, è affidarsi a un broker serio e conveniente. Ci sono diverse caratteristiche da valutare in un servizio di intermediazione, ma in primo luogo è imprescindibile che questo operi con una valida licenza a livello europeo e che sia autorizzato da Consob a svolgere il ruolo di broker in Italia.

Accertata la sicurezza del servizio diventa poi importante tenere conto di fattori come i costi di intermediazione, la facilità di utilizzo delle piattaforme, la qualità del servizio clienti e così via. Oggi sono migliaia le aziende che si contendono il capitale dei risparmiatori europei e può essere difficili navigare da soli questo mare di offerta. Per questo, gli analisti di TradingOnline.com® hanno approntato un elenco di servizi consigliati scelti in base a tutte le caratteristiche rilevanti per chi investe. Sono riportati nella tabella che segue.

FP Markets – Visita la piattaforma;

eToro – Visita la piattaforma;

Capital.com – Visita la piattaforma;

Skilling – Visita la piattaforma;

Trade.com – Visita la piattaforma;

Bitpanda – Visita la piattaforma.

La tabella viene aggiornata costantemente per riflettere sempre l’elenco dei servizi che riteniamo più meritevoli. Inoltre ricordiamo che tutti questi broker offrono la possibilità di fare trading online in demo, provandone così tutte le funzionalità con solo denaro virtuale.

Azioni da dividendo: la nostra opinione

TradingOnline.com® è gestito da una redazione di investitori, per cui noi stessi ci ritroviamo ogni giorno di fronte alla scelta degli strumenti finanziari su cui investire. Parlando di dividendi, solo una manciata di azioni da dividendo che distribuiscono l’utile agli azionisti fanno parte del nostro portafoglio azionario copiabile su eToro. Non perché sia “sbagliato” investire in azioni da dividendo, quanto per l’impronta orientata alla crescita del prezzo dei titoli che distingue il nostro orientamento.

Quando una società distribuisce larga parte dei suoi utili sotto forma di dividendi, sta implicitamente dicendo agli azionisti di non confidare troppo nella crescita del business. Per espandere fatturato e utili bisogna investire, e l’autofinanziamento è proprio la fonte più vicina e conveniente di capitale a disposizione delle aziende.

Per chi sta cercando di ottenere una rendita dal proprio capitale investito in Borsa, indubbiamente i dividendi rappresentano un modo efficiente e comodo di ritrovarsi ogni anno con flussi di cassa relativamente stabili. Non quanto quelli di un’obbligazione, ma mediamente più alti in termini di rendimento netto.

Dall’altra parte, chi investe per l’accumulo dovrebbe bilanciare bene il suo portafoglio tra azioni growth e altre azioni da dividendo più stabili da cui ottenere anche dei dividendi. Inoltre in questo caso è importante reinvestire il dividendo per sfruttare l’effetto della capitalizzazione composta nel corso del tempo.

Questa opinione è soprattutto il frutto dell’osservazione dell’andamento storico dei mercati. Dal 1930 al 2021 i dividendi hanno rappresentato in media il 40% del ritorno totale ottenuto dagli investitori (Fonte: The Power of Dividends, 2022, Hartford Funds). Una percentuale molto interessante, ma che dimostra comunque che il ritorno ottenuto dal capital gain è stato maggiore nel corso del tempo.

Grafico che compara il rendimento dello S&P 500 reinvestendo o non reinvestendo i dividendi
Più si considera un orizzonte di lungo termine, più diventa grande la differenza tra reinvestire e non reinvestire i dividendi ®TradingOnline.com

Considerazioni finali sulle azioni da dividendo

Le azioni da dividendo rimangono un solido investimento per tutti coloro che cercano rendita e stabilità dal proprio portafoglio azionario. Per quanto la crescita del prezzo dell’azione nel tempo sia limitata, reinvestendo i dividendi è comunque possibile ottenere un’ottima base per un piano di accumulo a lungo termine.

Una curiosità: dal gennaio 1992 al gennaio 2024, chi ha investito sullo S&P 500 prelevando i dividendi ha ottenuto un ritorno complessivo del 895,02%. Sicuramente una performance interessante, ma il capitale si sarebbe rivalutato meno di nove volte nell’arco di trent’anni. Questo risultato quasi impallidisce di fronte al ritorno del 1.690,05% ottenuto da chi ha reinvestito il dividendo, una performance quasi raddoppiata.

Il potere dei dividendi rimane indiscutibile, anche in questa epoca di azioni da dividendo tech che possono esplodere nell’arco di pochi anni. Specialmente per chi approfitta di broker come eToro -qui per la demo gratuita e illimitata-, che offrono la possibilità di investire su molte azioni da dividendo senza pagare commissioni. Nel caso specifico di eToro, l’elenco include tutte le stocks americane e molte di quelle europee: l’elenco completo è disponibile sul sito ufficiale.

Rimane infine interessante osservare la differenza tra i listini di Borsa americani e quelli europei: nella grande maggioranza dei casi, a parità di rischio i titoli europei presentano un dividend yield più alto. Anche per questo motivo, il numero di azioni americane presenti all’interno della nostra guida è piuttosto contenuto.

FAQ: Domande e risposte frequenti sulle azioni da dividendo

Come sono tassati i dividendi?

I dividendi per gli investitori al dettaglio, in Italia, sono soggetti a un’imposta del 26% dal momento che non raggiungono una partecipazione qualificata. Il dividendo potrebbe essere soggetto a ritenuta alla fonte, ed è importante verificare gli accordi tra l’Italia e la nazione dove la società ha sede per evitare la doppia imposizione fiscale.

A chi spettano i dividendi di un’azione?

I dividendi spettano a tutti gli azionisti proprietari del titolo alla data di stacco del dividendo. L’azione può anche essere venduta tra la data di stacco e la data di pagamento, ricevendo comunque il flusso di cassa previsto.

Chi versa la ritenuta sui dividendi?

Se un dividendo è soggetto a ritenuta alla fonte, è compito della società versare il dovuto importo all’erario. All’azionista, in questo caso, non spetta alcun obbligo.

Dove sono riportati i dividendi nel bilancio di un’azienda?

I dividendi vengono riportati nel rendiconto finanziario, il documento che riporta tutte le entrate e le uscite di cassa. Non trattandosi di costi né di ricavi, non sono riportati nel conto economico.

Cos’è un dividendo ordinario?

Il dividendo ordinario rappresenta una quota degli utili che una società ha realizzato durante l’anno precedente. Si tratta dunque di una parte dell’utile netto dell’esercizio appena concluso che viene distribuita ai soci.

Cos’è un dividendo straordinario?

Un dividendo straordinario non riguarda la distribuzione dell’utile netto dell’esercizio appena concluso. Si tratta della distribuzione di liquidità che l’azienda detiene nelle sue riserve e in cassa, per cui non è legato ai profitti dell’anno precedente.

Come evitare le tasse sui dividendi?

Un modo per evitare l’imposizione fiscale sui dividendi è investire in ETF ad accumulo: in questo caso ogni dividendo è subito reinvestito dal fondo nel suo patrimonio, senza distribuirlo agli azionisti. Di conseguenza, non nasce alcun obbligo fiscale finché non si vendono le proprie quote.

Continua a leggere

Guide Azioni

Comprare azioni NIO: Conviene oggi? Analisi e Previsioni

Pubblicato

il

Comprare azioni NIO: Conviene oggi? Analisi e Previsioni

NIO Inc. è un’azienda cinese che si occupa della produzione di auto elettriche – e ad oggi, dato il grande mercato della Repubblica Popolare – anche uno dei principali concorrenti di Tesla. Malgrado il suo numero di veicoli venduti e il suo fatturato rimangano indietro a BYD, il più grande produttore di auto elettriche in Cina, NIO continua a essere un concorrente molto temuto soprattutto per la sua alta competitività tecnologica.

Un titolo che è ben posizionato anche sul trend dell’elettrificazione del mondo auto – che condurrà con ogni probabilità nei prossimi anni gli acquisti di tutto il comparto – e dove anche i marchi storici si stanno dando battaglia.

Dopo aver avuto un boom nel corso del 2020-21, le azioni NIO hanno iniziato ad attraversare un trend ribassista dovuto a diverse cause. Alcune di queste sono interne al settore: Tesla ha iniziato a praticare delle politiche aggressive di taglio ai prezzi, rendendo i suoi modelli più competitivi sul mercato; nel frattempo, l’economia cinese è stata in forte difficoltà per tutto il 2023. Il 2024 si è aperto con le stesse difficoltà, ma Pechino sembra avere un piano per rilanciare l’economia nazionale.

Principali caratteristiche Azioni NIO:

📱ISIN & Sigla:US62914V1061: NIO
🏦Dov’è quotata NIO:NYSE, Hong Kong
💰Capitalizzazione:9.95 miliardi di dollari circa
👍Conviene comprare oggi:, con orizzonte di lungo termine
📈Target price medio NIO:49.75$
👌Broker consigliati:Capital.com / FP Markets / eToro / Skilling
Azioni NIO – principali caratteristiche tecniche

👍Conviene acquistare Azioni NIO oggi?

A nostro avviso, non è un buon momento per comprare azioni NIO. Addirittura può essere un momento per considerare di esporsi a ulteriori ribassi dell’andamento del titolo, che mostra dei fondamentali in forte indebolimento. Il mercato degli EVs si sta facendo estremamente complicato, con i produttori tradizionali che hanno ormai colmato gran parte del gap con le società specializzate.

Nel frattempo si stanno manifestando anche dei forti problemi legati all’andamento dell’economia cinese, il mercato principale dove NIO conduce vendite e operazioni. Nel frattempo continua ad allontanarsi il momento in cui la società dovrebbe finalmente diventare profittevole: l’ultimo bilancio annuale si è chiuso con $3 miliardi in perdite e il primo trimestre del 2024 ha dimostrato che la redditività non sta migliorando. Nel terzo trimestre 2024 la perdita netta pari a $721,0 milioni, che rappresenta:

  • un aumento dell’11,0% rispetto alla perdita nel Q3 2023
  • un leggero aumento dello 0,3% rispetto nel Q2 2024

Da ultimo, NIO non mostra più quel forte tasso di crescita che stava avendo nel periodo durato fino al 2022. Solo una parte di questo calo può essere spiegato dal fatto che l’economia cinese sia in difficoltà o che i tassi d’interesse siano molto alti; nel concreto, il vero problema è che i concorrenti stanno continuando a crescere velocemente. Nel Q1 2024 la società ha visto i ricavi aumentare appena del 6% su base annua, il che non è entusiasmante nel mondo degli EVs.

🏦Dove comprare Azioni NIO

FP Markets – Visita la piattaforma;

eToro – Visita la piattaforma;

Capital.com – Visita la piattaforma;

Skilling – Visita la piattaforma;

Trade.com – Visita la piattaforma;

Bitpanda – Visita la piattaforma.

La scelta per quanto riguarda i canali per acquistare azioni NIO è vasta. Il mondo degli investimenti, in particolare quello per i risparmiatori – i cosiddetti investitori retail – è cambiato considerevolmente negli ultimi anni ed è diventato molto più democratico. Potremo poi scegliere anche di accedere al mercato e comprare azioni NIO tramite broker specializzati, che offrono servizi di livello professionale (ma tarati su chi inizia da poco), cosa che soltanto qualche anno fa non avremmo mai potuto fare. Sia in modalità accesso diretto, sia invece utilizzando i cosiddetti CFD – dei quali parleremo più diffusamente tra pochissimo.

Rimane ovviamente aperta l’opzione Banca, oppure anche Poste Italiane, anche se su un titolo che è quotato il NASDAQ (o in lontano oriente) le convenienze sono davvero pochissime. Anche di questo però avremo modo di occuparci più avanti nel corso della nostra guida.

  • Investire in azioni NIO a lungo termine

La scelta più comune, soprattutto per chi vuole investire con un orizzonte di lungo termine, è quella di investire su NIO comprando le azioni vere e proprie. In questo modo si diventa a tutti gli effetti azionisti della società, magari partecipando in futuro alle distribuzioni di utili.

Le migliori piattaforme per comprare azioni NIO sono:

  1. FP Markets – Visita la piattaforma;
  2. eToro – Visita la piattaforma;
  3. Capital.com – Visita la piattaforma;
  4. Skilling – Visita la piattaforma.
  1. Comprare azioni NIO con i broker CFD

La seconda strada percorribile è quella di fare trading sui CFD delle azioni NIO. Questi contratti derivati, pensati per essere negoziati in modo speculativo, sono più adatti agli investitori di breve termine e a chi vuole fare trading intraday. Offrendo la possibilità di accedere alla leva finanziaria e alla vendita allo scoperto, si adattano molto bene a questo tipo di operatività. In questo caso i broker consigliati sono:

  1. Capital.com – Visita la piattaforma
  2. FP Markets – Visita la piattaforma
  3. eToro – Visita la piattaforma
  4. Skilling – Visita la piattaforma
  • Comprare azioni NIO: l’alternativa di banche e Poste

C’è anche questa possibilità per chi vuole comprare azioni NIO attraverso i canali se vogliamo… tradizionali. Tuttavia – ma questo sarà molto più chiaro più avanti nel corso della nostra guida alle azioni del gruppo – oggi parliamo di canali e intermediari che hanno perso il predominio del comparto e che offrono condizioni molto meno vantaggiose di un tempo. Costi molto alti, lungaggini burocratiche e piattaforme non all’altezza dei competitor più moderni hanno causato una migrazione di massa verso i broker online più moderni, decisamente migliori sia per servizi che per profilo di commissioni.

⚡Come comprare Azioni NIO

Come acquistare azioni NIO in sicurezza

Tempo necessario: 10 minuti

1. Scegliere un broker autorizzato da Consob

schermata di apertura del conto su eToro

La prima cosa da fare per poter investire sul titolo in sicurezza è quella di aprire un account con un broker autorizzato da Consob. Ce ne sono diversi, ognuno con la sua offerta di piattaforme e con i suoi costi di intermediazione. Il nostro consiglio è di registrarsi su eToro, dove è possibile investire su NIO e su migliaia di altre azioni senza commissioni.

2. Eseguire il deposito dei fondi

screenshot della schermata di eToro dedicata al deposito

Una volta verificata la propria identità con il processo guidato, obbligatorio per legge, si può procedere con il deposito dei fondi. Anche in questo caso, i metodi di pagamento accettati e gli importi minimi cambiano tra un broker e l’altro; nel caso di eToro, è possibile investire a partire da 50€ e utilizzando PayPal, bonifico bancario, carte di credito e carte di debito.

3. Cercare le azioni sulla piattaforma

Quando i fondi sono disponibili sul conto, si può passare al terzo step che prevede di cercare le azioni NIO sulla piattaforma di trading. Nel caso di eToro, tutto ciò che bisogna fare è scrivere “NIO” nella barra di ricerca in alto.

4. Acquistare il titolo

Cliccando sul pulsante “Investi” sulla piattaforma di eToro, o sull’analogo in qualunque altra piattaforma di trading, si possono selezionare il numero di azioni da comprare e il tipo di ordine da inviare al broker. Una volta confermata l’operazione, il broker la eseguirà e aggiungerà le azioni al nostro portafoglio titoli.

Fornitura:

  • 100€ per il deposito minimo

Strumenti:

  • Computer o smartphone
  • Documenti d'identità
  • Connessione a internet

Dove conviene investire in Nio Inc.? Confronto piattaforme

Per aiutare ulteriormente i nostri lettori nella scelta del giusto intermediario per comprare azioni NIO, alleghiamo una tabella sintetica e riassuntiva di tutte le principali caratteristiche che riguardano ciascuno dei canali a nostra disposizione.

CaratteristicheBroker CFDBroker DMABanca e Posta
Commissioni:Spread variabili e 0 commissioni fisseSpread fissi + variabili (con eToro zero costi di carico)Commissioni di transazione e sul totale investito
Investimento minimo:1 azione50 USDVariabile (almeno 1.000 euro)
Analisi tecnica:DisponibileDisponibileDisponibile sulle piattaforme trading sicure
Investire al ribasso:DisponibileNon disponibileNon Disponibile
Conto demo:DisponibileDisponibileNon Disponibile
Formazione:DisponibileDisponibileDisponibile su FinecoBank
Script intelligenti:Sono disponibili EA su Metatrader.Non disponibileNon disponibile
Leva finanziaria:Fino a 1:5Non DisponibileNon Disponibile
Approfondimenti:Migliori broker CFDMigliori broker DMAN.d.
Confronto piattaforme e tipologie di investimento in NIO: cosa conviene?

Anche con un colpo d’occhio rapido è evidente che quanto viene offerto da CFD e broker con accesso in DMA è di molto superiore a quanto hanno da mettere sul tavolo gli intermediari bancari. Cosa che emerge anche dai test che conduciamo nella redazione di TradingOnline.com – che utilizza tutti i servizi che propone poi sulle sue pagine, per offrire anche un’analisi di prima mano.

📊Previsioni Azioni NIO 2025

Sono diversi i fattori che andranno ad impattare sulle performance di NIO nel 2025. TRa questi, indubbiamente, ci saranno la crescita delle consegne dei veicoli, i progressi tecnologici e la domanda del mercato. Alcuni analisti ritengono che nel corso del prossimo anno le azioni NIO potrebbero registrare un movimento significativo, condizionato in maniera determinante da delle influenze interne, ma anche esterne

Entro la fine del 2025 si prevede che le consegne di veicoli di NIO raddoppieranno rispetto al 2023, riuscendo a raggiungere quota 165.000 unità. Questo dato è molto importante perché è sinonimo della forte espansione che l’azienda sta registrando e della costante domanda in arrivo dai consumatori. Con ogni probabilità l’aumento delle consegne dovrebbe contribuire a rafforzare la fiducia degli investitori e a far aumentare il valore delle azioni. Un ruolo cruciale per far migliorare l’appeal dell’azienda nel mercato sono le continue innovazioni effettuate da NIO nella tecnologia delle batterie. E, soprattutto, nella capacità di guida autonoma.

A pesare sul titolo, però potrebbero essere le condizioni di mercato più ampie e i potenziali rischi a cui la società potrebbe andare incontro. Il segmento dei veicoli elettrici risulta essere particolarmente competitivo: sono molti i costruttori che competono per potersi conquistare una fetta di mercato. A creare dei problemi, inoltre, ci potrebbero essere le interruzioni della catena di fornitura e le varie fluttuazioni economiche, che potrebbre determinare un pesante impatto sull’andamento delle azioni.

PREVISIONI LUNGO PERIODO: Difficile dire se la società riuscirà davvero a ritrovare la propria competitività, anche sul lungo termine. Questo anche in virtù dell’aumento della concorrenza domestica da parte di società come BYD, Lucid e Xpeng. Non è facile in questo momento credere nelle prospettive a lungo termine di una società che perde 6-700 milioni di dollari a trimestre e che non sta più crescendo rapidamente quanto prima. Ci sentiamo di dire che siamo pessimisti riguardo alle prospettive di NIO sul lungo termine.

Azioni NIO Target Price

Riportiamo un sintetico tabellare che ci aiuterà ad individuare in un pratico specchietto i target price previsti dagli specialisti.

Ricordiamo che i target price sono obiettivi di prezzo che gli analisti fissano con un orizzonte temporale di 12 mesi. Nel caso specifico di NIO, questo è un orizzonte temporale estremamente breve per valutare le reali potenzialità future -tanto nel bene quanto nel male- della società. Quando si tratta di growth stock in particolare, questo tipo di informazione è poco utile e poco attendibile.

AltoMedianoBasso
8.90$5.84$3.90$
Target price azioni NIO

🏦Analisi fondamentale Azioni NIO

L’analisi fondamentale su NIO è forse più importante che sulla media dei titoli che affrontiamo sul nostro sito, perché parliamo pur sempre di un’azienda che vive in una nicchia ancora relativamente ristretta, ma con grandi prospettive future.

Per intenderci, ci sono pochissime probabilità che il suo mercato di riferimento sia di taglia più piccola rispetto ad oggi – e sarà pertanto fondamentale, per comprendere le potenzialità di crescita, valutare il posizionamento dell’azienda all’interno del comparto.

Analisi concorrenza Nio Inc.

La concorrenza di NIO è costituita tanto da aziende che operano esclusivamente nel suo segmento, come Tesla, quanto dalle aziende che invece hanno iniziato a muoversi nello dell’elettrico da poco. Stiamo parlando – lo ribadiamo ancora – del futuro del mondo dell’auto, con nessuno dei gruppi che potrà escludersi e con tutti che stanno orientandosi verso questa tecnologia.

Quindi anche Stellantis, per rimanere almeno in parte nel segmento di prezzo sul quale opera NIO. Ci sono anche Renault, tutto il gruppo di auto giapponesi come Honda, e anche le coreane. Pertanto si tratta di un settore molto affollato, dove NIO dovrà sgomitare parecchio per affermarsi, in particolare in mercati lontani dalla Cina.

Vale la pena di segnalare già da questa sezione che NIO opera anche stazioni di ricarica – già in discreto numero all’interno del territorio di Repubblica Popolare Cinese. Il settore però, complici anche i piani di Green New Deal che sono partiti o partiranno in tutto il mondo.

Concorrenza di NIO - gruppi comparto auto - infografica di TradingOnline.com
Oltre a Tesla, le aziende più importanti del settore auto

NIO: prospettive di crescita

Indubbiamente NIO è una società molto proiettata verso il futuro, con una grande capacità di innovare. L’azienda ha avuto ottimi risultati in termini di sviluppo tecnologico fino a questo momento, ma si tratta ancora di una realtà non profittevole e non più in forte crescita. Saranno i prossimi 2-5 anni a dare realmente una direzione al business di NIO e a dirci quanto potrà arrivare a valere questa azienda.

  • Guida autonoma

NIO, tanto quanto Tesla, Xpeng, Lucid e gli altri principali concorrenti nel mondo delle auto elettriche, stanno lavorando sullo sviluppo di soluzioni per la guida autonoma. Questo potrebbe essere il loro grande vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti più tradizionali, dal momento che NIO nasce già con un’impronta molto tech nel suo business.

  • Crescita del mercato interno

Fino a questo momento, in Cina non abbiamo ancora assistito all’avvento di una società del peso che ebbe Ford negli Stati Uniti, Volkswagen in Germania o Fiat in Italia. Quando una nazione si sviluppa in modo diffuso sul piano sociale e industriale -cioè non soltanto per una piccola parte di cittadini più abbienti- è inevitabile che nasca un settore automotive locale.

La Cina, in qualità di nazione più popolosa al mondo, con il suo miracolo economico, rappresenta un mercato incredibilmente ricco di potenziale per le aziende del comparto automobilistico. E fin da subito, la clientela cinese ha mostrato una certa predilezione per le auto elettriche. Con la crescita economica della Cina, crescono anche le prospettive di NIO.

  • Espansione internazionale

Se la Cina rappresenta il trampolino di lancio per NIO, il resto del mondo rappresenta la sua ancora di sicurezza. Non parliamo soltanto di crescita internazionale delle vendite, ma anche e soprattutto della nascita di nuovi centri di sviluppo e di produzione. Questo è un percorso comunque fortemente minacciato dai dazi. Già oggi è praticamente impossibile per NIO competere nel mercato statunitense, e se l’Europa dovesse seguire la stessa strada le cose si faranno molto difficili per la società.

  • Onvo

Trovandosi in difficoltà nel mercato del lusso, NIO ha deciso di puntare sul grande punto di forza degli EVs cinesi: la produzione a basso costo. Per questo, a maggio 2024, la società ha presentato il suo nuovo brand low cost che sfrutterà le batterie di BYD e CATL per contenere i prezzi. L’obiettivo è produrre almeno 7 modelli entro il 2030, che possano competere nella fascia 20.000-35.000$. Questo è potenzialmente un progetto in grado di aiutare NIO a fare un salto di dimensione, ma sbagliare l’esecuzione sarebbe estremamente pericoloso per una società già molto indebitata.

Leggi anche: Come comprare azioni Tesla

NIO: Business Model

Il Business Model di NIO è su più livelli e non riguarda soltanto il mondo delle auto elettriche. Il gruppo è infatti attivo anche nella produzione e nella commercializzazione di batterie, anche in modalità battery as a service, nonché nella costruzione e implementazione di colonnine di ricarica.

  • Controllo di tutto il ciclo

Dalla produzione fino alla commercializzazione di tutto quanto attenga al mondo dell’auto elettrica. NIO punta a creare, un po’ alla Tesla, un ciclo completo dell’elettrico nel suo controllo, all’interno del quale poter ospitare anche soluzioni tecnologiche minoritarie della concorrenza.

  • Forte presenza in Cina, ma pronta all’internazionalizzazione

Questo è un altro fattore importantissimo del business model di NIO. Il gruppo è nato e si è sviluppato in Cina, ma in realtà guarda con grande appetito anche al mercato europeo. La società ha già aperto un centro di ricerca in Germania e ha iniziato a vendere i suoi veicoli sul mercato scandinavo, ma l’espansione europea non sta procedendo con la velocità che ci si aspettava.

  • Tech e posizionamento

NIO non è solo manifattura. Anzi, a nostro avviso è principalmente una società tech: sia per la tecnologia avanzata dei suoi veicoli, sia per il suo modello di ricavi. Con la decisione di puntare su un abbonamento per poter cambiare le batterie scariche in pochi istanti a una stazione di ricarica, si differenzia dai suoi concorrenti e genera ricavi più prevedibili e ricorrenti.

  • Pochi modelli

Al contrario dei vecchi gruppi dell’auto che puntano a trasformare con l’elettrico le loro ampie gamme di veicoli, NIO ha sempre concentrato ricerca e produzione su un modello alla volta. La quadra sembrerebbe essere stata trovata nel comparto dei SUV – anche se nulla vieta che in futuro il gruppo si cimenti anche con altri tipi di soluzioni.

NIO: management

La società è ancora saldamente nelle mani di William Li – o in cinese tradizionale Li Bin. Imprenditore giovane, tycoon del mondo auto, che era stato già al centro di Bitauto, fondata da giovanissimo. Un personaggio molto popolare in Cina e molto apprezzato dagli investitori, che, sebbene se ne parli poco, vanta anche un certo favore all’interno del Partito. Il management sembra essere molto solido – e su questo specifico punto non ci sentiamo affatto di contestare la qualità del gruppo.

💰Valore Azioni NIO: quotazione in tempo reale

Le quotazioni in tempo reale ci aiutano a farci un’idea dell’andamento hic et nunc del titolo NIO sui mercati, tracciando la linea del prezzo nel tempo. È un dato di partenza molto importante, tramite il quale informare le proprie decisioni di investimento, pur tenendo conto del fatto che chi vuole fare il suo ingresso su questo titolo nel breve e nel brevissimo periodo dovrà comunque guardare altrove, puntando agli strumenti dell’analisi tecnica.

La performance passata non è mai indicazione della performance futura e questo è qualcosa dal quale dovremo mettere in guardia tutti i nostri lettori. Mai e poi mai entrare sul mercato soltanto perché il trend, ad occhio, potrebbe sembrare positivo. Tutti i migliori intermediari che abbiamo citato nel corso della nostra guida di oggi ci permettono di applicare rapidamente a grafico strumenti di lettura del trend.

Azioni NIO: approfondimenti e consigli utili

Non possiamo basarci soltanto su analisi fondamentale e tecnica per decidere se investire sulle azioni NIO o meno. Questo è valido per qualunque tipo di titolo sia quotato all’interno dei mercati finanziari e lo è ancora di più per un’azienda che deve molto del suo valore al sentiment generale che sta montando intorno al suo settore.

NIO - scheda sintetica e riassuntiva - creata di TradingOnline.com
L’azienda è di qualità indubbia – e un titolo tra i più ricercati al NASDAQ

Aggiungiamo dunque gli approfondimenti made in TradingOnline.com, per avere una prospettiva maggiormente chiara della natura di questo titolo.

Quanto investire in Azioni NIO?

La migliore mossa che possiamo fare per iniziare ad inserire NIO all’interno del nostro portafoglio è di bilanciarla con gli altri nostri investimenti. La diversificazione, anche con pochi denari e capitali ridotti, è il primo passo per proteggersi dai rischi sistemici che possono colpire in qualunque momento un comparto, una nazione o l’economia mondiale.

  • Meno del 1%

Rimane questa la soglia massima, a seconda del proprio grado di rischio, che consigliamo di investire all’interno delle azioni NIO. È una quantità più che sufficiente per esporsi a una società che non è leader del suo settore, e opera in un mercato ricco di concorrenti. Inoltre è una società che continua a non avere una strada chiara verso il raggiungimento dei profitti, cosa che la rende particolarmente soggetta a volatilità e incertezza.

  • Occhio ai gruppi collegati

Come ad esempio Tencent, che partecipa al capitale pur non essendo dello stesso comparto. Il nostro consiglio è di scegliere un solo titolo di questo conglomerato, anche se di settori diversi. No dunque alla commistione con Lenovo, ma anche con Temasek, Sequoia e TPG. Hanno investimenti importanti nella società e dunque meglio diversificare anche in questo senso.

  • Guardare anche oltre l’azionario

Un titolo di questo tipo può essere inserito anche in portafogli che guardino al Forex, o alle materie prime o ancora anche al mondo delle criptovalute. Le possibilità che sono offerte dai broker che abbiamo presentato nel corso della nostra guida sono praticamente infinite.

  • Non serve molto per iniziare

Tra poco parleremo di lotto minimo. Anticipiamo però che chiunque voglia avventurarsi in questo mercato non dovrà preoccuparsi eccessivamente di quanto capitale ha a disposizione. Oggi gli investimenti in azioni sono aperti praticamente a tutti – e non ci sono limitazioni di sorta che derivano dal capitale da poter impiegare.

Le Azioni NIO sono rischiose?

Tutte le azioni hanno dei rischi incorporati. Nel caso di NIO ci sono però questioni diverse da valutare, almeno rispetto a quello che abbiamo visto con altri titoli del medesimo comparto in Europa o negli USA. Impariamo insieme a valutare questi rischi prima di prendere una posizione netta all’interno del mercato.

  • Azienda cinese

E la cosa ha iniziato a destare qualche preoccupazione, in via generale, negli investitori. La Cina ha ribadito la centralità della politica rispetto all’economia e non ha esitato ad attaccare i principali gruppi del suo paese (vedi AliBaba) per asserire questa superiorità.

NIO - rischi inclusi nel titolo - a cura di TradingOnline.com
I rischi ci sono – e sono per ora tutti esogeni al titolo $NIO

Per questo anche in presenza di gruppi quotati al NASDAQ, le evoluzioni tra politica e economia nella Repubblica Popolare andranno sempre seguite molto da vicino.

  • Settore dove la concorrenza crescerà

Parliamo di concorrenza che è sul mercato da decine di anni e che se anche potrebbe essere un po’ indietro sull’elettrico, comincerà a fare la voce grossa, in particolare con i governi locali. Certo è che di contro NIO potrebbe anche accontentarsi di una fetta importante del mercato cinese – e così comunque crearsi una posizione importante nell’arco internazionale.

  • Mercato emergente

La Cina è un mercato importante ma emergente. E alcune delle dinamiche sono più imprevedibili di quanto siamo abituati a vedere in Europa. Per questo motivo non possiamo invitare i nostri lettori ad esercitare una cautela aggiuntiva per questo tipo di titoli, comprese le azioni di NIO.

🤔Azioni NIO: Opinioni e recensioni

Raccogliamo qui le opinioni e le recensioni sulle azioni NIO, elaborate dalla nostra redazione e indicando al tempo stesso anche i forum e i centri di discussione più importanti per questo tipo di azioni. Sono opinioni complementari agli aspetti più tecnici che abbiamo trattato nel corso di questo approfondimento – e che saranno utili per chi ha bisogno di ulteriori punti di vista su questo interessantissimo titolo.

Azioni NIO migliori forum di discussione

Ci sono diversi forum che possiamo utilizzare per saperne di più in particolare sulle azioni NIO e in generale per quanto riguarda l’investimento in azioni. Abbiamo selezionato 5 diversi forum che possono essere utili per dibattere qualunque tipo di questione che riguardi questi titoli, scegliendoli tanto in lingua italiana quanto in lingua inglese.

  • FinanzaOnline

È il primo forum in Italia per quanto riguarda tutti i principali mercati finanziari. Ottimo, in questo caso, non solo per il grande volume di utenti e di discussioni, ma anche per l’attenzione a comparti quali il mondo delle auto elettriche. Da seguire sempre, a prescindere da quali siano i nostri interessi nel mercato azionario.

  • ShareJunction

Un forum praticamente sconosciuto dalle nostre parti, dove però c’è un grandissimo flusso informativo per quanto riguarda i mercati orientali. Perché è sempre all’Asia che fa capo NIO, nonostante il titolo sia anche quotato al NASDAQ. Per avere preziosissimi insight per quanto riguarda il mondo delle stock dei paesi emergenti asiatici e anche della Cina.

  • Reddit /r/stocks

È a nostro avviso il miglior forum in lingua inglese che si occupa di mercati finanziari e azionari. E anche se non è nella nostra lingua val bene lo sforzo. Discussioni molto aperte e un’infrastruttura informatica che permette di seguire molto agilmente anche decine di thread alla volta, con un utile sistema a punti che ci permette facilmente di individuare i migliori utenti da seguire.

  • InvestireOggi

Altro conosciutissimo forum in lingua italiana, che segue un po’ tutti i mercati, seppure con un flusso di partecipanti leggermente inferiore rispetto agli hub che abbiamo già citato. Siamo davanti ad un forum di grande spessore, almeno a nostro avviso – e che consigliamo altrettanto di seguire periodicamente se investiamo i nostri denari sui mercati finanziari.

  • EliteTraders

Grande forum, anche questo in lingua inglese, con ampio spazio anche per quanto riguarda l’analisi tecnica dei principali titoli. Preziosi anche gli insight che riguardano il mondo dell’analisi fondamentale e la specifica attenzione che si ha per i mercati asiatici. Anche questo un forum di quelli da tenere tra i preferiti, sia se abbiamo iniziato ad investire da poco, sia invece se abbiamo alle spalle già una discreta carriera.

Azioni NIO, vendere o tenere? La nostra opinione

Negli ultimi due anni, le prospettive per NIO sono peggiorate notevolmente. La società è passata dall’essere una stella crescente del mondo degli EVs a una realtà in seria difficoltà, soprattutto economica. Le perdite sono dilaganti e l’azienda, che nel settembre 2023 ha annunciato un’emissione di obbligazioni convertibili da $1 miliardo per rifinanziarsi, sta ricorrendo a strumenti per la diluizione delle quote degli azionisti per non indebitarsi.

Nel corso dei prossimi anni continuerà a essere emessa una valanga di azioni, oppure la società dovrà contrarre un enorme indebitamento per riuscire a mandare avanti le proprie operazioni. Entrambe le prospettive non sono di certo rosee, soprattutto per un’azienda che nel frattempo ha perso il suo ritmo di crescita. Di conseguenza, in questo momento riteniamo più prudente vendere le azioni della società e piuttosto puntare su altre grandi società cinesi come BYD che mostrano segnali decisamente più favorevoli nei loro bilanci.

Alessandro Calvo – Caporedattore di TradingOnline.com

Rimangono però valide tutte le avvertenze che abbiamo dato nel corso del nostro approfondimento: l’azienda potrebbe riuscire a recuperare grazie all’espansione in Europa, e nel caso in cui riuscisse a trovare una tecnologia così innovativa da poter giustificare meglio i prezzi dei propri modelli rispetto ai concorrenti.

Considerazioni finali

Il settore dei veicoli elettrici sta attraversando una fase di forte consolidamento, che inevitabilmente porta con sé la scomparsa di alcuni produttori minori. NIO è già abbastanza grande da poter contare su una forte base di investitori e clienti, ma al contempo non abbastanza grande da poter competere con i numeri di BYD, Tesla e dei produttori storici di automobili. Ecco perché, in questo momento, ci sono dei seri dubbi sulle prospettive dell’azienda a breve e medio termine. Il lungo termine rimane quasi impossibile da giudicare, in base alle informazioni di oggi.

Con migliaia di azioni valide da poter comprare, non è detto che la scelta migliore sia proprio quella di esporsi alle azioni NIO. Potrebbe essere un buon momento per aspettare e osservare, in attesa che la situazione diventi più chiara. La società dovrà dimostrare di saper migliorare i suoi margini operativi e di non diluire a oltranza le quote degli azionisti, altrimenti potrebbe finire dalla parte dei tanti produttori già sconfitti dalla concorrenza nel settore degli EVs.

FAQ Azioni NIO: domande e risposte più comuni

Conviene investire in azioni NIO adesso?

Al momento ci sono forti dubbi riguardo alla capacità competitiva di NIO, tanto nel breve quanto nel lungo periodo. Non è un’azione che mostra solidi fondamentali, a partire dalle perdite di esercizio fino al ridotto tasso di crescita.

Quanto costano ora le azioni NIO?

Le azioni NIO – riportiamo il prezzo in dollari così come da quotazione al NASDAQ – oscillano tra i 5$ e i 7$. Si tratta di prezzi che, come sarà chiaro dalle previsioni che abbiamo incluso nella guida, sono più bassi di quelli attesi anche per il prossimo anno. I prezzi di questo titolo tendono ad essere molto più volatili della media al NASDAQ.

Come comprare azioni NIO?

Dovremo cercare un broker che le abbia a listino e che offra strumenti adeguati a prezzi contenuti. Nella nostra guida abbiamo indicato tutti i migliori tra quelli che offrono sia DMA – ovvero accesso diretto, sia quelli che offrono invece CFD, ovvero i popolarissimi contratti per differenza.

Dove si possono acquistare le azioni NIO?

Noi consigliamo eToro per l’acquisto di azioni reali e Capital.com (qui il sito), per i CFD: il primo è più adatto a operazioni di lungo termine e il secondo a fare trading in maniera più speculativa.

Quali sono i target price sul titolo NIO?

Per quanto riguarda il target price medio, il consenso degli specialisti è intorno a quota 71$. I più ottimisti vedono come possibile, anno su anno, anche i 41$ di prezzo per ciascuna azione. C’è poi una forbice ampia per quanto riguarda i target basso, fissato a 29$.

Quali sono le previsioni su NIO?

Nonostante la grande corsa che il titolo ha avuto durante l’ultimo anno, c’è grande fiducia sul futuro dell’azienda, che continua senza sosta la sua opera di espansione, sia con le vetture, sia con le stazioni di ricarica e i software di guida automatica. Bull market sia sul breve che sul lungo periodo.

Continua a leggere

Guide Azioni

Azioni Bancarie: Le Migliori per Investire Oggi

Quali sono le migliori azioni bancarie da comprare italiane ed estere: una guida passo passo per analizzare i titoli bancari e capire se investire oggi conviene.

Pubblicato

il

Azioni bancarie

Le azioni bancarie rappresentano una parte rilevante del settore borsistico di ogni Paese e da sempre uno dei comparti maggiormente scelti dagli investitori. Il loro peso specifico è ancora più alto per il FTSE MIB e per Borsa Italiana nel suo complesso, con Intesa Sanpaolo e Unicredit che occupano rispettivamente i primissimi posti tra le società più capitalizzate del Paese. Molto interessanti anche le banche estere, che avremo modo di approfondire.

La nostra guida sulle migliori azioni bancarie presenta effettivamente una selezione di sette titoli sui quali può essere interessante investire oggi, un paniere di azioni composto dai migliori istituti bancari mondiali, tenendo conto delle diverse realtà geografiche, dei diversi tipi di istituti (dalle banche retail a quelle più spiccatamente d’affari) e delle prospettive delle economie che le sostengono. 

È importante notare che il settore bancario presenta, per molti aspetti, un comportamento ciclico. Le azioni bancarie tendono a beneficiare dei periodi di tassi d’interesse in aumento, soffrendo quando i tassi d’interesse scendono. Per questo motivo, rispetto ad altre azioni, la fase del ciclo economico in cui si investe tende ad avere un peso maggiore. Cerchiamo di capire quali sono le azioni del settore bancario più adocchiate e le rispettive previsioni.

🏦 Come investire in azioni bancarie:Acquisto di azioni diretto / Trading CFD / ETF su titoli bancari
👍 Conviene comprare oggi:Valuta pro e contro, considerando sempre i rischi
📈 Previsioni:⬆️ (8,8 su 10)
Broker consigliato:FP Markets (clicca qui per registrarti) – Migliore piattaforma per questa tipologia di azioni
Azioni Bancarie – principali caratteristiche tecniche

Migliori azioni Bancarie: la top 7

🏦 Azioni bancarieRanking
JP Morgan Chase9.8/10
Deutsche Bank9.7/10
Bank of America9.5/10
UniCredit9.3/10
Intesa Sanpaolo9.2/10
Mediobanca9.1/10
Hang Seng Bank8.9/10
Migliori azioni bancarie

La redazione di TradingOnline.com ha scelto i sette titoli bancari più interessanti del momento, utilizzando criteri univoci, che permetteranno in futuro di aggiornare questa lista, per mantenerla sempre attuale.  Abbiamo utilizzato diversi criteri, anche al fine di offrire un paniere variegato e non solo concentrato sulla capitalizzazione, sulle previsioni di breve termine e sulla quota di mercato. Gli analisti si sono basati su aspetti quali:

  • 📌 salute generale della banca, che rispecchia a pieno in che modo la stessa sta lavorando ed operando per generare flussi positivi di fatturato;
  • 📌 opinioni e valutazione degli esperti, che permettono di farsi un quadro più completo della situazione e stabilire quali istituti bancari sono più solidi;
  • 📌 equity valute, ossia un parametro tra i più importanti per valutare un istituto bancario ed il suo reale valore;
  • 📌 calcolo ed andamento del Cet1, che si ottiene effettuando il rapporto tra il capitale a disposizione della banca e le sue attività, sempre ponderate per il cosiddetto grado di rischio;
  • 📌 valore attuale del TCR, ossia del Total Capital Ratio, che permette essenzialmente di capire quanto la banca è affidabile nella restituzione del capitale ai propri clienti.

1. JP Morgan Chase

📱 ISIN & SIGLA:US46625H1005
🏦 Dov’è quotata:NYSE
Dove comprare:Capital.com (vai qui)
👍 Previsioni:⬆️ (8 su 10)

JP Morgan Chase, nata dalla fusione tra i precedenti gruppi JP Morgan – come investment bank e Chase – per il banking retail, è oggi li più importante gruppo bancario degli Stati Uniti e con discrete possibilità anche su scala mondiale. È componente dell’indice S&P 100 e nel complesso uno dei titoli più importanti dell’intero palcoscenico americano. 

Con un fatturato di quasi 100 miliardi di dollari e profitti netti di oltre 25 è uno dei gruppi più solidi anche sul piano finanziario e una scelta molto affidabile per qualunque tipo di portafoglio. Inoltre si tratta di una banca anche molto attiva nel mondo degli investimenti, ad esempio attraverso la sottoscrizione di emissioni obbligazionarie e IPOs. Questo ramo di business rende JP Morgan resiliente, con i tassi in rialzo che migliorano i margini della componente retail e i tassi in ribasso che invece favoriscono il lato della banca d’investimento.

Azioni bancarie - JP Morgan
Azioni bancarie – JP Morgan

È un gruppo che fa anche delle pubbliche relazioni uno dei suoi punti di forza, con una contiguità con la politica che pochi gruppi bancari al mondo sono in grado di vantare. JPM è anche molto attiva nella ricerca e nel fintech, seguendo molto da vicino il mondo delle criptovalute e gestendo anche una blockchain in proprio per le transazioni tra clienti trans-nazionali.

Commento dell’esperto 🖊️

Un gruppo che nonostante abbia fatto la storia del banking mondiale, continua ad essere agile e attento alle ultime novità che il mercato è in grado di offrire. Sicuramente uno di quelli da seguire con maggiore attenzione e che apre la classifica delle potenziali migliori azioni bancarie.

2. Deutsche Bank

📱 ISIN & SIGLA:DE0005140008 – DBK
🏦 Dov’è quotata:Francoforte / Milano 
Dove comprare:eToro (vai qui)
👍 Previsioni:⬆️ (6 su 10)

Deutsche Bank è una delle principali banche europee, con sede primaria in Germania e quotata sia su Borsa tedesca che su Borsa Italiana. Le azioni hanno corso insieme a tutte quelle delle altre principali banche europee per via dei tassi in rialzo della BCE. Nel corso degli anni ha mostrato diverse evoluzioni, che hanno permesso – a chi ha deciso di investire durante gli anni d’oro dell’up – di ottenere ottimi risultati sotto l’aspetto finanziario. Nonostante la situazione di adesso si sia assestata, resta comunque un titolo molto adocchiato.

In ogni caso, sul lungo termine, questa rimane la banca di riferimento per la più grande economia dell’Unione Europea. Anche se le prospettive non sono molto instabili per i 12-24 mesi, non significa che non si possa pensare a un buon investimento di lungo termine, per ricevere i dividendi e lasciare che il ciclo economico faccia il suo corso. Aspetto che deve sempre essere valutato considerando i rischi associati.

Migliori azioni bancarie - Deutsche Bank
Migliori azioni bancarie – Deutsche Bank

A supportare le idee del management, troviamo la presentazione del nuovo piano industriale della banca, finalizzato – a detta loro – all’aumento del proprio business ed all’esplorazione in nuove aree geografiche. Questo è un aspetto importante, perché mette in luce una società che ha ancora molta voglia di crescere, nonostante i dati impressionanti che ha portato a casa nel corso degli anni precedenti. Rientra quindi a pieno tra le potenziali migliori azioni bancarie del momento.

Commento dell’esperto 🖊️

Prendendo come riferimento il grafico dell’andamento storico delle azioni Deutsche Bank, è possibile sottolineare come il titolo abbiamo ottenuto (al momento di questa stesura), una flessione in aumento del +86,44% in 5 anni e del +5,03% nell’ultimo anno. Dati molto interessanti e che devono essere tenuti a mente.

3. Bank of America

📱 ISIN & SIGLA:US0605051046 – BAC
🏦 Dov’è quotata:NYSE
Dove comprare:Capital.com (vai qui)
👍 Previsioni:⬆️ (6,5 su 10)

Malgrado la tormenta che ha colpito i gruppi bancari americani durante il 2024, Bank of America ne è uscita indenne. Non soltanto: ne è uscita più forte di prima, perché molti clienti delle banche regionali si sono spostati verso le banche più grandi. Di conseguenza, BofA ha conosciuto un aumento dei depositi durante questo periodo e non ha dato alcun segno di cedimento. Non solo, ma i gruppi bancari più grandi sono sottoposti a controlli più stretti rispetto a quelli delle banche più piccole.

Bank of America è solida, ed è probabilmente la più “too big to fail” di tutte le banche private. Ha letteralmente coltivato le finanze di generazioni di americani, e ancora oggi rimane un punto di riferimento per tantissimi cittadini USA. Non avendo sviluppato un ramo di investment banking, è decisamente ben posizionata per trarre vantaggio dei tassi in rialzo senza soffrire altrettanto la poca attività sui mercati finanziari.

Azioni sul settore bancario - Bank of America
Azioni sul settore bancario – Bank of America

Il gruppo ha inoltre acquisito, in seguito alla Crisi del 2008, Merrill Lynch, diventando da quel periodo uno dei principali gestori di capitali terzi di tutti gli Stati Uniti. Il gruppo è tornato in forte espansione ed oggi è uno dei più solidi sui quali investire a livello mondiale. Molti dei parametri di valutazione che hanno esposto i nostri esperti nell’apertura dell’articolo, sono in effetti in verde (ossia in positivo). Questo dimostra la professionalità dell’istituto e la resilienza nel tempo.

Commento dell’esperto 🖊️

In pochi sanno che nella storia di Bank of America si cela in realtà un nostro connazionale. Fu infatti Amadeo Pietro Giannini a fondare Bank of Italy, che poi diventerà azionista di minoranza tra i fondatori di Bank of America. Nell’ultimo anno, al momento in cui scriviamo, le azioni Bank of America mostrano un + 51,64%.

4. UniCredit

📱 ISIN & SIGLA:IT0005239360 – UCG
🏦 Dov’è quotata:Borsa di Milano
Dove comprare:FP Markets (vai qui)
👍 Previsioni:⬆️ (7,5 su 10)

Unicredit è il primo gruppo bancario italiano per redditività e per presenza sul territorio. Non potrà forse competere, sulla carta, con quanto possono mettere sul piatto i grandi gruppi internazionali, ma continua ad essere uno dei punti di riferimento non solo in Italia e nei Balcani. Gruppo forte e solido, che recentemente è tornato agli onori della cronaca per la complessa operazione MPS

Insieme ad Intesa, è l’unica banca italiana che riesce a essere molto competitiva anche a livello europeo. Inoltre beneficia, nuovamente, del fatto di essere una banca molto attiva nel ramo dell’investment banking. Il fatto di combinare una forte parte retail e una forte parte commerciale rende Unicredit più resistente a un periodo di tassi d’interesse in calo come quello che stiamo per attraversare.

Azioni bancarie Unicredit
Azioni bancarie Unicredit

Il problema, per Unicredit, rimane esattamente lo stesso di Deutsche Bank e di tutte le altre banche europee: il comparto si muove insieme, specialmente nella stessa area geografica. I tassi della BCE non sono più d’aiuto per le banche europee e questo è un fattore che gli istituti hanno imparato a conoscere bene, cercando altre strade innovative per provare a crescere ed a mantenere stabili ed in verde le voci di bilancio. Rientra in ogni caso tra le potenziali migliori azioni bancarie italiane.

Commento dell’esperto 🖊️

Considerando i dati di bilancio, possiamo ricordare che nell’ultima trimestrale disponibile, a settembre 2024, la banca ha registrato miglioramenti sia sul fatturato (+2,35%), sia sull’utile netto (+8,23%). Molto interessante anche la crescita delle azioni su base quinquennale, pari al + 202,24% al momento di questa stesura.

5. Intesa Sanpaolo

📱 ISIN & SIGLA:IT0000072618 – ISP
🏦 Dov’è quotata:Borsa di Milano
Dove comprare:eToro (vai qui)
👍 Previsioni:⬆️ (7,6 su 10)

Intesa Sanpaolo è una grande banca italiana, nata dalla fusione tra Intesa e San Paolo e che oggi gestisce banche territoriali, banche di investimento, gestione delle assicurazioni, fondi comuni, Insurance, gestione sofferenze di gruppi terzi. Anche in questo caso, così come per il titolo precedente, ci troviamo d’innanzi ad una delle potenziali migliori azioni bancarie europee, o meglio Italiane (data la sua quotazione su Borsa Italiana, Piazza Affari).

Un gruppo integrato che oggi opera sul territorio con oltre 90.000 dipendenti e con un fatturato molto vicino a quello di gruppi storici come Deutsche Bank. Uno dei fiori all’occhiello del capitalismo italiano, che oggi torna ad avere delle buone prospettive di crescita. Questo nonostante i periodi non proprio rosei per l’economia italiana e più in generale per il concetto di risparmio & investimento degli italiani (ossia i clienti primari dell’istituto).

Migliori azioni bancarie italiane - Intesa Sanpaolo
Migliori azioni bancarie italiane – Intesa Sanpaolo

Intesa è riuscita a uscire molto bene dalle difficoltà, con un bilancio solido e pochi crediti deteriorati. Molti di questi sono anche stati impacchettati e venduti a società veicolo, rimuovendoli dai bilanci del gruppo e permettendo alla banca di mantenere un ottimo indice di solidità. Il colosso torinese continua a mietere ottimi risultati e a crescere a livello europeo, tutti segnali di ottimismo per gli azionisti.

Commento dell’esperto 🖊️

Ho potuto apprezzare in modo squisito il nuovo piano industriale della banca, focalizzato molto anche sugli aspetti di sostenibilità e criteri ESG. Ottimi i risultati anche nel lungo periodo, visto che ad oggi, impostando un grafico a 5 anni, le azioni Intesa Sanpaolo hanno guadagnato il +64,03%.

6. Mediobanca

📱 ISIN & SIGLA:IT0000062957 – MB
🏦 Dov’è quotata:Borsa di Milano
Dove comprare:Capital.com (vai qui)
👍 Previsioni:⬆️ (7,2 su 10)

Anche se di dimensioni ridotte rispetto agli altri gruppi che abbiamo citato nella nostra guida, Mediobanca rappresenta sempre il cuore del capitalismo italiano, anche in termini di azionisti. Oggi raggruppa tra gli investitori principali il gruppo Del Vecchio, il gruppo Bolloré, il fondo BlackRock e anche Mediolanum, a testimonianza dell’enorme rilevanza, anche politica, che il gruppo ex-pubblico ha sempre rivestito in Italia.

Per cercare di incrementare la sua quota di mercato, Mediobanca sta spingendo molto su prodotti digitali e sistemi di investimento smart. Tutto ciò focalizzando l’attenzione anche sulle questioni ambientali e legate alla sostenibilità – che come diciamo spesso sono diventate davvero importanti nella valutazione complessiva degli analisti. Molto interessanti anche le strategie di marketing, finalizzate ad attirare un gruppo di clienti più giovani.

Azioni Mediobanca
Azioni Mediobanca

Non ci aspettiamo che il percorso seguito dal titolo possa essere diverso da quello di Unicredit, Intesa, Deutsche Bank e il resto delle banche italiane o europee. In questo momento, il Vecchio Continente è sfidato da una possibile recessione e da tassi in calo. Il mix è tossico per i bilanci delle banche. Mai come in questo caso, risulta fondamentale considerare quanti più fattori possibili e procedere con cautela.

Commento dell’esperto 🖊️

La quota di mercato di Mediobanca al momento in cui analizziamo il titolo ammonta a 11,66 Mld, con un rapporto prezzo utili di 9,25 punti ed un dividend yield del 7,65%. Con una crescita annua del titolo del 31,12%, Mediobanca si posiziona tra le azioni bancarie da dividendo più interessanti ed adocchiate dagli investitori (sia a breve termine che cassettisti, a lungo termine).

7. Hang Seng Bank

📱 ISIN & SIGLA:HK0011000095
🏦 Dov’è quotata:Hong Kong – 0011
Dove comprare:Capital.com (vai qui)
👍 Previsioni:⬆️ (6,2 su 10)

Hang Seng Bank è una delle banche più importanti di Hong Kong e della Cina ed opera come big player sia nel settore del retail banking, sia invece come banca di investimenti. Un titolo che forse in molti non si aspettavano di trovare all’interno di questa guida, ma he abbiamo inserito per diversi motivi. 

È un titolo relativamente poco volatile, di un gruppo che è ha una parte di interessi rilevante in una zona del pianeta dove si continua a crescere in doppia cifra e che ha investimenti importanti in molte imprese locali di grande spessore. Parliamo in ogni caso di una realtà che opera in uno dei territori da sempre considerati più forti e solidi di tutto il mondo, anche in confronto a superpotenze del calibro dell’America.

Migliori azioni bancarie estere - Hang Seng Bank
Migliori azioni bancarie estere – Hang Seng Bank

L’outlook di medio e lungo periodo è sicuramente ancora incerto, ma questo non vuol dire che non potremo investire con profitto tenendo una posizione che parta dal forte calo che il titolo ha avuto in seguito all’esplosione del 2020. La politica di Xi Jinping ha sicuramente danneggiato il tessuto finanziario ed economico cinese, al punto che nel 2024 l’economia cinese rimane ancora alla ricerca di una vera e propria ripresa. A lungo termine, però, è difficile giustificare una scommessa contro Pechino e le sue potenzialità.

Come investire in azioni bancarie?

Chi vuole investire sulle azioni bancarie oggi ha disposizione diversi canali per farlo. Dovremo scegliere un intermediario in grado di offrire accesso alle borse europee, italiane e mondiali. Ci sono diversi broker trading che possiamo utilizzare con queste caratteristiche, sia via CFD sia invece per chi vuole operare in modalità DMA. I sistemi per poter puntare su questo segmento sono quindi due:

  • Trading CFD – ti permette di investire in azioni bancarie senza diventare possessore reale dell’azione, potendo speculare al rialzo (con posizioni di acquisto), o al ribasso (con posizioni di vendita allo scoperto. Questo sistema ti permette inoltre di avere zero commissioni sugli eseguiti (si applicano bassissimi spread), ma non potrai ricevere dividendi.
  • Acquisto diretto sul mercato DMA – in questo caso compri l’azione reale e puoi beneficiare anche degli eventuali dividendi azionari (che come abbiamo avuto modo di sottolineare, per i titoli bancari risultano davvero molto interessanti. L’unica pecca resta l’impossibilità di puntare al ribasso e dovrai quindi conservare le tue azioni in portafoglio, sperando in una crescita del titolo.

Per entrambe le soluzioni, ecco come investire in azioni bancarie in 4 step:

  1. apri un account su un broker in evidenza (regolamentato ed efficiente), inserendo i tuoi nominativi e procedendo alla verifica dell’identità;
  2. inserisci un deposito iniziale: puoi investire su titoli del settore bancario anche a partire da appena 100 euro;
  3. individua le azioni sulle banche che ti interessano ed inizia a studiare il grafico in tempo reale, proposto a costo zero;
  4. attua la tua strategia di investimento, optando per l’acquisto di azioni reali, o tramite trading CFD.

👉 Clicca qui per investire in azioni bancarie

Dove comprare le migliori azioni Bancarie?

©TradingOnline.com ti consiglia l’uso delle migliori piattaforme trading, opportunamente testate e certificate dal nostro team, per acquistare le azioni bancarie online. Abbiamo l’imbarazzo della scelta per investire su questo specifico parco di titoli per quanto concerne gli intermediari da scegliere. Non tutti però possono offrire la stessa qualità, la stessa convenienza e gli stessi strumenti.

Per questo motivo, i nostri analisti hanno focalizzato l’attenzione – selezionando per te – solo operatori con reali licenze, con un ottimo conto demo (valido per effettuare test strategici sui titoli bancari di interesse), deposito minimo esiguo (davvero molto basso) ed assistenza sempre disponibile. Completano il tutto praticità d’uso e rapidità, aspetti che permettono anche ai principianti di puntare su questo segmento azionario.

Migliori broker per investire in azioni bancarie 👇

Investire in azioni bancarie in Banca e Posta

Banche e poste rimangono una soluzione che riteniamo essere di basso livello, per chi vuole fare trading in un settore di azioni sparpagliate ai quattro angoli del mondo. Il primo dei problemi di questo tipo di soluzioni sono sempre le commissioni, altissime sui titoli esteri e comunque importanti anche sul mercato italiano. 

Investimenti in azioni bancarie tramite banca e poste - infografica a cura di ©TradingOnline.com
Banche e Poste sono oggi l’alternativa meno valida per investire in azioni bancarie

Commissioni che sarebbero comprensibili se avessimo poi a disposizione strumenti di alta qualità – o comunque migliori di quelli offerti dai broker specializzati. Invece purtroppo dovremo accontentarci di strumenti spesso vecchi, senza possibilità di organizzazione degli ordini e con limitate capacità di analisi. Questa via rimane, la peggiore che abbiamo effettivamente a disposizione per investire in questo tipo di titoli.

Azioni bancarie: previsioni

Il 2024 non si è aperto come un anno particolarmente favorevole per le banche europee e americane, segnate da una politica di tassi d’interesse che hanno già raggiunto l’apice e sono destinati a scendere. Il credit spread, cioè il tasso che le banche pagano sui depositi dei clienti e quello che ricevono quando prestano denaro, tende ad aumentare notevolmente quando i tassi aumentano e a scendere altrettanto notevolmente quando i tassi delle banche centrali scendono.

In questo momento è importante fare i conti con questo elemento, perché il credit spread è tutt’altro che un elemento secondario. Invece, le prospettive per le banche commerciali sono in netto miglioramento, dal momento che si prevede – secondo i massimi esperti – un record di emissioni obbligazionarie nei prossimi mesi. Fare previsioni sulle azioni bancarie resta tuttavia molto complesso. Per stimare possibili target price, gli analisti utilizzano una combinazione di analisi, focalizzandosi anche su:

  • 🏷️ indicazioni derivanti dall’analisi tecnica, considerando quindi i dati erogati dai pattern e degli indicatori/oscillatori tecnici;
  • 🏷️ analisi fondamentale: si basa essenzialmente sullo studio delle notizie più interessanti (che puoi leggere anche sui forum) e che possono influenzare in modo positivo, o negativo, l’andamento di un’azione bancaria;
  • 🏷️ sentiment degli investitori: ti permette di capire se il titolo bancario sta vivendo un periodo di hype, se è sovrastimato, sottostimato, o se mostra un periodo prettamente stabile;
  • 🏷️ opinioni degli investitori: se gli stessi sono fiduciosi, molto probabilmente decideranno di attuare una strategia di acquisto, che – a sua volta – contribuirà a far aumentare la domanda e quindi potenzialmente anche i prezzi;
  • 🏷️ target price e valutazioni degli esperti: le grandi banche d’affari ed i professionisti del settore hanno solitamente molti più strumenti previsionali, per stimare target price e prezzi obiettivo.
Considerazione dell’esperto 💡

Gli investimenti sulle azioni bancarie possono essere accompagnati ad investimenti anti-ciclici, ovvero ad impegni di capitale su comparti e titoli che hanno correlazione inversa rispetto al ciclo economico. Parliamo di tutti quei beni e titoli finanziari che hanno un andamento positivo quando l’economia, per farla breve, va bene. L’oro può essere una buona alternativa, anche se secondo molti analisti, si starebbe affacciando anche Bitcoin come possibile bene rifugio, sebbene con rischi impliciti molto alti. 

Investire in azioni bancarie conviene?

Capire se investire in azioni bancarie conviene o meno è un’attività ardua anche per i massi esperti del settore. Gli aspetti da tenere sotto controllo sono davvero tanti e se pensiamo alle decisioni dei governi sui tassi di interesse, è chiaro che la valutazione deve essere effettuata in modo continuativo, restando sempre aggiornati. A breve ci occuperemo di analizzare i fattori generalisti, ossia i pro ed i contro di puntare su questa singolare asset class azionaria.

Al tempo stesso, è evidente che oggi le cose stiano cambiando. La BCE ha già deciso di procedere con i primi tagli ai tassi d’interesse e la Federal Reserve ha annunciato pubblicamente di voler fare tre tagli ai tassi nel corso di quest’anno. Questo significa che i presupposti per investire in azioni bancarie sono cambiati, dal momento che le banche guadagnano di più quando i tassi d’interesse crescono. Dati che dovranno tuttavia essere valutati nel corso del tempo e tenuti sempre sotto osservazione.

🟢 Pro🔴 Contro
🟢 Dividendi elevati e costanti: molte banche distribuiscono dividendi regolari, offrendo un flusso di reddito passivo per gli investitori.🔴 Sensibilità ai tassi di interesse: i profitti delle banche sono legati ai tassi d’interesse, che possono subire rapide variazioni.
🟢 Posizione centrale nell’economia: le banche sono fondamentali per il sistema economico e garantiscono una domanda costante dei loro servizi.🔴 Rischio di crisi economiche: eventi come recessioni, o crisi finanziarie globali, possono colpire duramente il settore.
🟢 Potenziale di crescita: con la digitalizzazione e l’espansione internazionale, molte banche innovano e aumentano la loro redditività.🔴 Rischio di crediti inesigibili: in periodi di difficoltà economica, le banche possono subire perdite a causa di mutui, o prestiti non pagati.
🟢 Alta liquidità: le azioni bancarie sono molto scambiate nei mercati e questo permette agli investitori di comprare o vendere con facilità.🔴 Regolamentazione stringente: gli istituti finanziari sono sottoposti a normative severe che possono limitare la loro capacità di generare profitti.
Pro e contro di investire nelle migliori azioni bancarie
Indicazione dell’esperto sul segmento bancario 💡

La diversificazione è importantissima in qualunque congiuntura economica e in qualunque momento storico. Anche se i titoli del settore bancario dovessero mostrarsi molto solidi e presentare, tutti o quasi, delle ottime prospettive a livello presente e futuro, è sempre indicato non eccedere oltre il 20% del totale del nostro capitale investito. 

Investire in azioni bancarie è rischioso?

Gli investimenti azionari sono sempre rischiosi, soprattutto rispetto a titoli storicamente più tranquilli, come le obbligazioni, soprattutto se sovrane e dotate di un buon ratinò. Sono rischiose anche le azioni bancarie, nonostante facciano riferimento a gruppi, come quelli che abbiamo individuato, storicamente solidi e con buone previsioni davanti. 

Titoli bancari contro ciclo economico - infografica a cura di ©TradingOnline.com
In parallelo l’andamento dell’economia generale e l’andamento dei titoli bancari

Oltre ai rischi che abbiamo indicato, dovremo tenere conto anche di ulteriori rischi, che sono collegati alla natura di azioni di questo tipo di investimenti: 

  • 🆘 Rischio di cambio – Per chi opera su titoli che sono denominati in valuta straniera. Nel caso in cui l’Euro dovesse apprezzarsi nei confronti del dollaro, ci troveremmo a fare i conti con una perdita complessiva del valore del nostro investimento, se fatto su azioni USA. Questo rischio può essere contenuto con operazioni di hedging sul Forex, anche tramite le stesse piattaforme che abbiamo scelto per l’investimento in azioni. 
  • 🆘 Rischio ciclico – Anche le banche rispondono ai cicli economici e come abbiamo visto poco sopra, sono molto reattive nei confronti del cambio di trend a livello macro e microeconomico globale. Dovremo pertanto tenere conto di questi fattori e tutelarci, ricorrendo a strumenti quali la diversificazione, per ridurre l’impatto di eventuali crisi.

Considerazioni finali

Le azioni bancarie potrebbero regalare grandi soddisfazioni a chi le inserisce correttamente all’interno del proprio portafoglio di investimento e rimangono uno dei comparti più studiati da esperti ed analisti. Tenendo però conto del fatto che in momenti così turbolenti per le economie mondiali, il rischio incorporato in questo tipo i titoli non può che essere considerato con maggiore riguardo rispetto ad un tempo. 

Anche quando investiamo in colossi come quelli citati nella nostra guida, rimane assolutamente necessario valutare caso per caso e tenere conto dei rischi, senza infatuarsi di titoli soltanto perché ben capitalizzati o con una ottima performance alle spalle. In conclusione, possiamo però affermare che il comparto bancario continua ad essere apprezzatissimo da investitori su diversi mercati, proprio perché duttile, variegato e ricco di potenziali soddisfazioni. Con i titoli che abbiamo scelto – e seguendo le indicazioni per le analisi di breve e lungo periodo, puoi valutare ed attuare la tua strategia.

FAQ

Dulcis in fundo, ecco le domande frequenti poste dai curiosi, lettori della nostra testate ed investitori sulle azioni bancarie.

Conviene investire oggi sulle azioni bancarie?

Oggi l’ambiente di tassi d’interesse in calo suggerisce di evitare le banche retail, concentrando piuttosto gli investimenti sulle banche d’affari, pur considerando i rischi associati al mondo degli investimenti.

Ci sono alternative alle azioni per chi vuole investire sulle azioni bancarie?

Tutte le azioni bancarie che abbiamo segnalato nella nostra guida sono parte dei relativi indici, presso le borse nelle quali sono quotate. In alternativa si possono scegliere prodotti a paniere, come possono essere gli ETF oppure i CopyPortfolios, che permettono di investire in portafogli di azioni selezionate, anche sul settore. 

Che cosa sono le azioni bancarie?

Così come molte altre società, anche le banche possono quotarsi in Borsa ed emettere azioni bancarie. Nel nostro approfondimento trovi l’elenco delle potenziali migliori azioni bancarie italiane ed estere, selezionate manualmente dagli esperti del segmento finance e banking.

Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 1 Media: 5]
Continua a leggere

Guide Azioni

Comprare azioni Beyond Meat: Conviene oggi? Analisi e Previsioni

Come comprare azioni Beyond Meat? Scopriamo come investire oggi sul titolo e se conviene ancora farlo oggi.

Pubblicato

il

Comprare azioni Beyond Meat

Le azioni Beyond Meat permettono agli investitori di esporsi a una società che sta cercando di avere un forte impatto positivo sulla sostenibilità della filiera alimentare, ma che sta anche avendo forti difficoltà economiche. Il titolo è stato per molto tempo sulle montagne russe, con una volatilità molto alta anche per le caratteristiche di una società quotata sul Nasdaq. Con l’aumento del tasso di inflazione e dei tassi di interesse delle banche centrali, ora la società lotta per la sopravvivenza.

Beyond Meat ($BYND) ha un ambizioso progetto: rimpiazzare gradualmente i piatti tipici preparati a base di carne, con ingredienti 100% vegetali. Un progetto che corre su due binari: quello della sostenibilità ambientale, su cui non c’è nulla da dire, e quello della sostenibilità economica su cui invece si manifestano gravi problemi a breve e lungo termine.

Azioni beyond Meat

Investire in Beyond Meat

In questa guida, aggiornata a giugno 2024, faremo il punto della situazione sulle azioni Beyond Meat e avremo modo di spiegare quali siano i vantaggi e svantaggi di investire su questa società. Lo faremo spiegando anche come investire sul titolo e quali siano le migliori piattaforme con cui farlo.

Caratteristiche azioni Beyond Meat:

📱ISIN & Sigla:US08862E1091 : BYND
🏦Dov’è quotata Beyond Meat:NASDAQ 🇺🇸
💰Capitalizzazione:$307,76 milioni circa
👍Conviene comprare oggi:Sfavorevole sul breve periodo. Incertezza sul lungo.
📈Target price medio BYND:6.00$
Broker consigliati:FP MarketsCapital.com / eToro / Skilling
Azioni Beyond Meat – principali caratteristiche tecniche

👍Conviene acquistare azioni Beyond Meat oggi?

Beyond Meat non sta più mostrando il suo tasso di crescita iniziale, i debiti della società sono tanti e i bilanci continuano a essere in perdita. In questo momento è difficile trovare delle ragioni di ottimismo, soprattutto visto il contesto macroeconomico poco favorevole. I tassi di interesse sono alti e l’inflazione riduce il reddito disponibile dei consumatori, rendendo difficile ampliare il mercato per dei prodotti piuttosto costosi come quelli di Beyond Meat.

Sembra anche che la società stia patendo la presenza sempre più forte sul mercato della concorrenza, viste società come The Tattoed Chef che stanno minacciando la leadership di Beyond Meat. Malgrado il 2024 sia stato segnato da un rally di tutti i mercati, incluse le società small-cap -soprattutto negli USA-, il titolo continua a perdere quota: come stiamo indicando ormai da più di due anni, la società sembra aver perso la sua capacità di splendere.

Le azioni di Beyond Meat hanno perso oltre il 97% del loro valore rispetto al loro massimo storico. L’azienda non sembra in grado di generare profitti e al tempo stesso non riesce a trovare delle prospettive di crescita credibili sul lungo termine. Mettendo insieme le due cose, gli investitori fanno bene a chiedersi quanto ancora questa situazione possa continuare prima che l’azienda debba dichiarare bancarotta. Ora vendere nuove azioni e raccogliere capitali non è più facile come nel periodo di tassi centrali azzerati, così come non è affatto semplice convincere gli investitori che questa società sia un buon investimento.

🏦Dove comprare azioni Beyond Meat

FP Markets – Visita la piattaforma;

eToro – Visita la piattaforma;

Capital.com – Visita la piattaforma;

Skilling – Visita la piattaforma;

Trade.com – Visita la piattaforma;

Bitpanda – Visita la piattaforma;

Avatrade – Visita la piattaforma.

Con le azioni Beyond Meat non siamo davanti ad un titolo ad alta capitalizzazione e neanche ad uno dei più importanti, finanziariamente, del NASDAQ. Tuttavia la novità di cui quest’azienda si fa portatrice rende molto allettante il titolo, soprattutto tra chi vuole investire su aziende che puntano sull’innovazione.

Possiamo scegliere anche in questo caso tra broker in CFD, che offrono i contratti per differenza, oppure di rivolgerci a chi propone un accesso diretto al mercato, con acquisto del titolo senza contratti di intermediazione.

In aggiunta, anche le Banche tradizionali e Poste possono fare da tramite per l’acquisto di azioni Beyond Meat, dato che offrono ai propri clienti accesso al mercato del NASDAQ, che rimane tra i più popolari a livello mondiale anche per i piccoli risparmiatori italiani.

  • Investire sulle azioni Beyond Meat

La scelta più classica per chi vuole comprare azioni di una società, incluse quelle di Beyond Meat, è quella di comprare il titolo vero e proprio. In questo caso, oggi ci sono diversi intermediari online che offrono bassi costi di intermediazione -talvolta addirittura zero- e permettono di operare in totale autonomia mantenendo pieno controllo del proprio investimento.

Le migliori piattaforme autorizzate Consob per acquistare azioni Beyond Meat sono:

  1. FP Markets – Visita la piattaforma;
  2. eToro – Visita la piattaforma;
  3. Capital.com – Visita la piattaforma;
  4. Skilling – Visita la piattaforma.

Tutti e tre questi servizi offrono la possibilità di comprare azioni reali con costi minimi, ma nel caso di Beyond Meat permettono addirittura di investire con zero commissioni. Per contro, passare attraverso canali come le banche tradizionali o i promotori finanziari genera facilmente costi di 15-20€ per l’acquisto e altrettanti per la vendita di un pacchetto azionario anche piccolo.

Leggi anche: Guida al trading in DMA

  • Comprare azioni Beyond Meat con i broker trading online CFD

I broker che offrono trading in CFD, ovvero la negoziazione di strumenti derivati, permettono di investire anche sulle azioni di Beyond Meat. In questo specifico caso andremo ad acquistare dei contratti, che replicano il prezzo delle azioni, modificato soltanto da un piccolo differenziale, che consiste nelle commissioni del broker.

Questo tipo di contratti è molto popolare anche tra i piccoli investitori, perché permette di ricorrere a strumenti che gli altri canali non possono offrire. Con la leva finanziaria ad esempio possiamo moltiplicare l’andamento del nostro investimento fino a x5 – così da limiti ESMA – e anche puntare al ribasso con la vendita allo scoperto, strumento che, come vedremo, si rivelerà molto utile per questo specifico titolo.

I broker che possono offrire questo tipo di soluzione sono diversi, noi abbiamo selezionato i migliori:

  1. Capital.com – Visita la piattaforma
  2. FP Markets – Visita la piattaforma
  3. eToro – Visita la piattaforma
  4. Skilling – Visita la piattaforma

Scegliere di investire sulle azioni Beyond Meat tramite i CFD può essere la scelta giusta per i piccoli risparmiatori che vogliono avere a disposizione strumenti avanzati, soprattutto in previsione (è qui il consenso – come vedremo) di un calo del prezzo del titolo.

  • Comprare azioni Beyond Meat in banca o alle poste

Banche e poste permettono di investire anche su titoli stranieri – e quindi anche in titoli Beyond Meat. Si tratta dei canali classici per fare trading e investimenti di lungo periodo, quelli che erano utilizzati dai nostri padri fino a qualche tempo fa. Esistono ancora? Certo che sì, anche se rispetto ai broker specializzati che abbiamo descritto poco sopra, hanno sicuramente perso terreno.

Le piattaforme di trading proposte da questo tipo di intermediari non sono, purtroppo, sempre all’altezza e non offrono strumenti di analisi avanzata, sia sul breve che sul medio periodo. Allo stesso modo va sottolineata l’assenza di listini completi, almeno sulle azioni più importanti del momento.

Discorso problematico anche quello delle commissioni: soprattutto sui mercati esteri e extra-europei come il NASDAQ – e quindi sulle azioni Beyond Meat – i costi sono purtroppo molto alti e possono facilmente superare anche i 30 euro per singola operazione. Costi molto alti, che impattano soprattutto sui piccoli e medi investitori.

Ci sono dei gruppi che, anche grazie alla concorrenza dei nuovi arrivati, offrono oggi delle condizioni accettabili:

  • FinecoBank
  • ING
  • Unicredit
  • Poste Italiane

La situazione rimane comunque, almeno per il momento, poco conveniente. Rimane pertanto consigliato, almeno dai nostri esperti, scegliere degli intermediari che offrano costi di intermediazione più bassi e piattaforme più semplici da utilizzare.

⚡Come comprare azioni Beyond Meat

Comprare azioni Beyond Meat non è difficile, soprattutto considerando che si tratta di un titolo quotato sul Nasdaq. Tuttavia è importante ricordare i concetti essenziali per la scelta di un buon intermediario: in primo luogo l’autorizzazione Consob, le commissioni e la facilità di utilizzo della piattaforma.

Come comprare azioni Beyond Meat online

Tempo necessario: 10 minuti

1. Scegliere un intermediario affidabile

come aprire un account su etoro gratis e senza deposito

Il primo step è quello di scegliere un buon broker con cui comprare le azioni. Il nostro consiglio è quello di utilizzare eToro, per approfittare del fatto che non si pagano commissioni di alcun genere sulle azioni Beyond Meat.

2. Eseguire il deposito

screenshot della schermata di eToro dedicata al deposito

Prima di poter investire, dobbiamo aggiungere sul nostro conto di trading i fondi che vogliamo investire su Beyond Meat. Ogni piattaforma prevede i suoi metodi di deposito: nel caso di eToro è possibile depositare tramite bonifico bancario, PayPal, carta di credito e di debito. Il deposito minimo è attualmente fissato a 50€, ma ogni broker ne prevede uno diverso.

3. Cercare le azioni Beyond Meat

Una volta che i fondi sono stati aggiunti sul nostro account, sulla piattaforma possiamo cercare le azioni Beyond Meat. Alcune piattaforme permettono di farlo attraverso un menu con cui navigare tra i vari strumenti finanziari, mentre altre -come nel caso di eToro- hanno una barra di ricerca in cui potremo digitare direttamente il nome dello strumento che ci interessa.

4. Acquistare il titolo

Anche in questo caso possono esserci leggere differenze tra una piattaforma e l’altra. Di solito c’è un pulsante “Acquista” o “Buy”, mentre nel caso di eToro troveremo un pulsante “Investi“. Cliccandoci potremo accedere alla schermata di conferma dell’ordine, dove potremo anche scegliere la quantità di azioni da comprare.

Fornitura:

  • 100€ per il deposito minimo

Strumenti:

  • Computer o smartphone, connessione a internet, documenti d'identità

Dove conviene investire in Beyond Meat? Confronto piattaforme

CaratteristicheBroker CFDBroker DMABanca e Posta
Commissioni:Spread variabili e 0 commissioni fisseSpread fissi + variabili (con eToro zero costi di carico)Commissioni di transazione e sul totale investito
Investimento minimo:1 azione100€Variabile (almeno 1.000 euro)
Analisi tecnica:DisponibileDisponibileDisponibile sulle piattaforme trading professionali
Investire al ribasso:DisponibileNon disponibileNon Disponibile
Conto demo:DisponibileDisponibileNon Disponibile
Formazione:DisponibileDisponibileDisponibile su FinecoBank
Script intelligenti:Sono disponibili EA su Metatrader.Non disponibileNon disponibile
Leva finanziaria:Fino a 1:5Non DisponibileNon Disponibile
Approfondimenti:Migliori broker CFDMigliori broker DMAN.d.
Confronto piattaforme e tipologie di investimento in Beyond Meat: cosa conviene?

📊Previsioni azioni Beyond Meat 2025

Indubbiamente Beyond Meat è una delle aziende leader quando si parla di carne alternativa. Gli investitori, in molte occasioni, hanno puntato il loro sguardo sull’andamento di questo titolo. Per il 2025, ad ogni modo, sono diversi gli aspetti che è necessario prendere in considerazione, per capire se sia realmente vantaggioso investire su questo titolo. Prima di tutto è necessario dare uno sguardo alla crescente consapevolezza ambientale. Ma non solo: la domanda di prodotti sostenibili può fornire un importante impulso ai ricavi dell’azienda.

È importante ricordare, inoltre, che Beyond Meat investe molto sull’innovazione, in modo da migliorare in modo costate i propri prodotti e ampliare il più possibile il portafoglio. Questa politica contribuisce ad ampliare notevolmente il bacino dei potenziali consumatori. La concorrenza, ad ogni modo, si sta diventando sempre più forte: sul mercato si affacciano dei colossi e stanno arrivando nuovi attori.

A pesare sul futuro del titolo ci sono anche le incertezze economiche globali, che potrebbero avere un impatto negativo sulla capacità di spesa dei consumatori. Questo è il motivo per il quale gli analisti finanziari consigliano di tenere sotto controllo i report trimestrali dell’azienda, le strategie che sta adottando per espandere i prodotti. Fatte queste premesse il 2025 potrebbe dimostrarsi un periodo molto interessante per l’azienda, ma è necessario tenere sotto controllo i costi.

  • REVISIONI DI LUNGO PERIODO (2025-2030)

Nei nostri ultimi aggiornamenti sulle previsioni di Beyond Meat avevamo voluto essere possibilisti e lasciare alla società il beneficio del dubbio, ma ora ci sentiamo di essere più decisi con il nostro giudizio. Allo stato attuale delle cose, le prospettive di medio-lungo termine per Beyond Meat sono estremamente negative. La società rischia di collassare sotto il peso dei suoi debiti e l’unico modo per evitarlo sarebbe tornare a emettere ancora una volta nuove azioni, diluendo di nuovo le quote di proprietà degli azionisti.

Il tasso di crescita è ormai diventato negativo, e i margini continuano a essere così bassi da vendere i prodotti quasi a prezzo di costo. Nel frattempo i punti vendita stanno diminuendo, così come l’interesse del mercato. Riteniamo che entro il 2030 le azioni Beyond Meat varranno meno di 2$ ciascuna e che ci sia addirittura un’alta probabilità di raggiungere la bancarotta prima di quel momento.

Azioni Beyond Meat Target Price

Riportiamo i tre diversi target price, ovvero quello medio, quello alto e quello basso intorno ai quali si è concretizzato il maggior consenso da parte degli analisti.

I target price degli analisti sono ora tutti molto più bassi rispetto a un anno fa, dimostrando ancora una volta che questo tipo di indicazione è poco affidabile. Gli analisti tendono ad alzare le attese quando i mercati sono in crescita e ad abbassarli quando i mercati sono in discesa. Alla fine del 2020, si parlava di target price superiori a 200$ e alla fine del 2021 si era scesi intorno a 100-140$. Ora che il titolo ha perso il 90% rispetto ai massimi, si parla completamente di altre cifre.

Più pessimistaMedianaPiù ottimista
3 USD6 USD9 USD
Target price azioni Beyond Meat

La forbice è, come già detto, importante, ma apre a spiragli interessanti per chi vorrà giovarsi anche della vendita allo scoperto, strumento che viene offerto dai migliori broker CFD a costi molto contenuti (e speculari rispetto all’investimento classico).

🏦Analisi fondamentale azioni Beyond Meat

L’analisi fondamentale è invece strumento molto utile per chi vuole fare trading sulle azioni Beyond Meat con un respiro decisamente più ampio, ovvero puntando al lungo periodo piuttosto che al breve. Qui svolgeremo, per conto dei nostri lettori, un’analisi fondamentale introduttiva, rimandando poi agli approfondimenti utili per compierne una completa – utile per indirizzare i nostri investimenti.

Analisi concorrenza Beyond Meat

Beyond Meat va sicuramente riconosciuto il merito di aver per prima proposto sul mercato prodotti vegetali alternativi alla carne, puntando sul gusto e sulla soddisfazione del cliente. La società è poi però finita al centro di diverse inchieste giornalistiche sulla scarsa qualità del prodotto, con impianti spesso in condizioni non ideali per trattare generi alimentari.

Competitor di Beyond Meat - infografica a cura di ©TradingOnline.com
I principali competitor di Beyond Meat

Ci sono anche state forti critiche riguardo alla quantità di sale presente nei prodotti di Beyond Meat, dovuta alle scarse proprietà di sapore delle materie prime impiegate. Questo significa che la società è piuttosto esposta alle minacce dei competitor.

Il primo competitor di Beyond Meat, seppur ancora non quotato, è Impossible Foods, che lavora ormai da tempo – con discreto successo – alla replica per quanto possibile vicina a diversi tagli di carne. Non è possibile conoscere ad oggi gli introiti di Impossible Foods, ma i più preparative settore parlano di una revenue che è circa del 50% quella di Beyond Meat.

Un concorrente invece scomparso è The Tattoed Chef, società che nel 2020 e nel 2021 era stata profittevole. L’azienda si è quotata in Borsa, ha fatto sognare gli investitori con un rialzo di oltre il 160% post-IPO, e alla fine ha dichiarato bancarotta a giugno del 2023: il segno di come anche le migliori aziende non riescano a trovare successo nel mondo dei prodotti plant-based.

Nel settore hanno anche iniziato a muoversi aziende classiche. Kelloggs, leader dei cereali, ha avviato diverse joint venture per realizzare prodotti basati appunto sui cereali e che siano in grado di replicare i più popolari prodotti a base di carne.

Il vero problema per queste società potrebbe però arrivare dai prodotti sostitutivi, in particolar modo dalla carne di laboratorio. Produrre carne in laboratorio elimina i problemi etici e morali della carne tradizionale, ma al contempo offre un profilo nutrizionale nettamente superiore a quello delle alternative plant-based.

Beyond Meat: prospettive di crescita

Le prospettive di crescita sono il punto più critico in questo momento per Beyond Meat. Con la riduzione della forza lavoro sarà più difficile riuscire a espandere l’azienda, ma molti spunti interessanti rimangono. Un esempio è il fatto che la Beyond Steak possa effettivamente sorprendere con i suoi numeri di vendite, anche se in questo momento ci sembra ancora troppo presto per parlare. Indubbiamente il lancio di nuovi prodotti rimane un punto cruciale per l’aumento del fatturato.

Il problema è che ogni prodotto, a modo suo, richiede investimenti in ricerca e sviluppo oltre che una linea di produzione. Se vengono presentati nuovi prodotti ma questi finiscono solo per aumentare il fatturato senza migliorare i margini, per Beyond Meat si prospetta solo un ritmo ancora più alto a cui bruciare cassa. Questo è ciò che è successo, ad esempio, nella storia della collaborazione con Pepsi fino a qui: il Jerky di Beyond Meat (surrogato vegetale del manzo essiccato) vende bene ma ha causato perdite operative fino a questo momento.

In un momento di tassi di interesse in rialzo è essenziale che prima di tutto vengano tappate le falle nel bilancio. Beyond Meat ha messo la crescita davanti alla redditività per troppo tempo, e ora la sopravvivenza stessa della società nel medio termine è minacciata da queste decisioni.

Beyond Meat: Business Model

Il business model di Beyond Meat è molto lineare. Questa impresa può essere considerata come le omologhe che lavorano nel settore delle carni, sebbene ci siano dei processi diversi nella realizzazione del prodotto.

  • Ricerca e sviluppo per il sensoriale

L’obiettivo di Beyond Meat è chiaro: rimpiazzare la carne con prodotti a base vegetale, senza che il consumatore finale possa in alcun modo accorgersi della differenza. La ricerca e lo sviluppo di Beyond Meat sono concentrate proprio nella realizzazione di prodotti sempre più affini alla carne vera.

  • Distribuzione

Per la distribuzione dei suoi prodotti, Beyond Meat si affida a diversi gruppi esterni. Whole Foods è probabilmente il primo (sebbene l’azienda non diffonda dati in questo senso), ma rimane il fatto che il gruppo, almeno per il momento, si affida a pochi rivenditori, che sono però in linea con la sua mission principale, ovvero quella di un cibo maggiormente ricercato e soprattutto sostenibile.

  • Costi premium, ma da abbassare

Ad oggi i prodotti di Beyond Meat hanno un prezzo premium, soprattutto negli USA, dove la carne è venduta a prezzi mediamente più bassi che in Europa. Da un alto è sicuramente una scelta di collocamento del prodotto, dall’altro l’evidente risultato di processi di produzione ancora relativamente costosi. La ricerca e lo sviluppo di Beyond Meat puntano anche su questo aspetto – ovvero sull’ottimizzare i processi produttivi e abbattere i costi. Per essere davvero competitivi, anche per i budget delle famiglie, con la carne classica.

Beyond Meat: management

A capo di Beyond Meat c’è ancora il fondatore Ethan Brown. L’azienda, nata come start up, fu finanziata all’inizio da Kleiner Perkins, Bill Gates, Tyson Foods (che oggi è curiosamente tra le principali concorrenti) e Biz Stone.

Per quando riguarda la capacità del management, c’è sicuramente da sottolineare che Brown ha ancora da dimostrare di essere all’altezza di una grandissima azienda, pur avendo dato in passato ampia riprova di essere capace di entusiasmare i mercati, creare interessare intorno alla sua azienda e attirare nuovi investitori. Qualcosa che sicuramente non è da poco.

Per quanto riguarda la gestione aziendale, per ora non sembra che ci siano dubbi che debba essere Ethan Brown a continuare alla guida dell’azienda. Sarà il tempo a dimostrare la tempra di Brown.

💰Valore azioni BYND: quotazione in tempo reale

Di seguito riportiamo il prezzo in tempo reale delle azioni Beyond Meat, con dati forniti da TradingView.

Azioni Beyond Meat: approfondimenti e consigli utili

Abbiamo affrontato insieme analisi tecnica e analisi fondamentale sul titolo Beyond Meat. Tuttavia, ci sono ulteriori consigli che riteniamo possano essere utili per chi vuole decidere intelligentemente se investire o meno in questo titolo.

Beyond Meat - recap infografica a cura di ©TradingOnline.com
La scheda delle azioni Beyond Meat

Azioni Beyond Meat: vendere o tenere?

A nostro avviso in questo momento ci sono i presupposti per vendere le azioni di Beyond Meat. Il nostro non è un consiglio né una consulenza finanziaria, ma esclusivamente un’opinione personale degli analisti di TradingOnline.com®. Questo è il risultato di una società che sta avendo forti problemi di crescita, redditività ed equilibrio patrimoniale.

Beyond Meat ha un indebitamento estremamente alto, che la società può affrontare soltanto continuando a diluire le sue azioni. Considerati i dati di bilancio, non ci sono nemmeno i presupposti per poter pensare di emettere obbligazioni per raccogliere capitali senza concedere agli investitori dei tassi di rendimento estremamente elevati. L’azienda ha puntato su una crescita che non c’è stata, espandendo eccessivamente le sue operazioni e i suoi debiti.

Non saremmo sorpresi se Beyond Meat si ritrovasse a dichiarare bancarotta entro i prossimi 5 anni. E a lungo termine è quasi inevitabile che la carne coltivata in laboratorio diventi un’alternativa più popolare alla carne tradizionale rispetto ai prodotti a base vegetale, cancellando ogni vantaggio competitivo su cui Beyond Meat aveva inizialmente cercato di basare la sua crescita.

Azioni Beyond Meat Lotto Minimo

Le azioni Beyond Meat non hanno un prezzo molto elevato, ma può essere comunque comodo ricorrere agli investimenti frazionali che vengono garantiti dai broker online di azioni più moderni. Nel caso specifico riportiamo l’offerta di eToro (vai qui per le azioni a zero commissioni), che permette di investire sul titolo con un deposito minimo di appena 100€.

Per quanto concerne invece Capital.com (qui per il conto demo gratuito), il minimo di investimento è una sola azione. Con questi broker potremo dunque investire anche somme minime sul titolo, cosa che non è purtroppo sempre garantita da banche e altri intermediari di vecchio stampo.

Le azioni Beyond Meat sono rischiose?

Tutte le azioni sono rischiose, così come è rischioso qualunque tipo di investimento, finanziario o meno. Le azioni Beyond Meat non fanno eccezione. Piuttosto che illudersi di poter trovare titoli a rischio zero, è sicuramente più intelligente tenere conto della rischiosità insita nel titolo e muoversi di conseguenza.

Beyond Meat è un titolo particolarmente volatile. Il futuro dell’azienda rappresenta oggi il rischio principale, anche sul breve e brevissimo periodo. In aggiunta ad un prezzo che, almeno per il momento, non sembrerebbe giustificato dai dati fondamentali dell’azienda.

La concorrenza, che cresce e che oggi è costituita anche da alcuni tra i più grandi gruppi del food è ulteriore motivo di rischio per chi investe sul medio e lungo periodo su questa azienda. Per riassumere il nostro punto di vista, oggi Beyond Meat è una scommessa, molto più del periodo in cui, ancora vicino temporalmente, decise di quotarsi in borsa.

È questo poi il rischio di ogni titolo trendy, ovvero che dietro il prezzo ci sia entusiasmo non giustificato, che porti ad una bolla sempre pronta ad esplodere. Invitiamo dunque tutti i nostri lettori alla massima possibile prudenza sulle posizioni.

🤔Azioni Beyond Meat: Opinioni e recensioni

Chiudiamo raccogliendo anche altri centri informativi che possono essere utili per chi vuole investire in Beyond Meat. In aggiunta, segnaleremo le nostre opinioni riassuntive sul titolo, maturate a maggioranza all’interno della nostra redazione.

Azioni Beyond Meat forum di discussione migliori

Abbiamo individuato tre forum di discussione che sono ideali per chi vuole seguire in tempo reale il sentiment di mercato sulle azioni Beyond Meat e soprattutto scambiarsi idee con altri trader che puntano al titolo, o che magari lo hanno già in portafoglio.

  • Stockaholics

È in inglese, ma è uno dei migliori forum mondiali per chi vuole occuparsi di azioni. Si occupa molto, il forum, anche di azioni americane e dunque non mancano discussioni, talvolta molto accese, su come investire sul titolo. Un ottimo forum da seguire, soprattutto per chi investe in azioni USA.

  • FinanzaOnline

Forse il miglior forum italiano che si occupa di finanza e di investimenti e sicuramente il più attivo sulle azioni straniere. Anche questo è un forum che andrebbe seguito a prescindere. Il fatto che le azioni Beyond Meat siano seguite da diversi utenti (che le discutono pubblicamente) è un ulteriore incentivo ad iscriversi.

  • Investing.com

La sezione Chat e Forum di Investing.com è un altro ottimo hub di discussioni intorno ai titoli Beyond Meat. Quando visitiamo questo sito, non limitiamoci a quanto viene offerto in termini di quotazioni. C’è molto di più che questo sito offre, soprattutto per chi vuole discutere apertamente dei propri investimenti.

Investire in azioni Beyond Meat: La nostra opinione

Le azioni Beyond Meat sono interessanti perché oggi abbiamo tutti accesso alla vendita allo scoperto. Ci accodiamo anche noi al consenso dei principali analisti e riteniamo che il titolo, almeno nel breve periodo, dovrebbe perdere valore.

La grande scommessa, per chi investe in Beyond Meat, è però sul lungo periodo. Il gruppo sembrerebbe, per gli osservatori meno attenti, aver esaurito la sua spinta propulsiva, almeno in borsa.

Tuttavia esistono ancora enormi mercati da conquistare per il gruppo e un allargamento del management potrebbe spingere proprio verso il raggiungimento di questi risultati. Per noi rimane uno dei titoli da tenere sotto controllo, anche nell’ottica di un investimento futuro, magari approfittando dei prezzi bassi che il titolo potrebbe raggiungere di qui a poco.

Se l’outlook degli esperti è negativo, noi siamo più possibilisti almeno sul lungo periodo. Beyond Meat ha tanto know how, che pone l’azienda ancora in condizioni di assoluto vantaggio rispetto a tanti competitor. Una posizione, questa, che per le aziende può valere molto di più di una quota di mercato importante. Nicchia? Vero. Ma è anche vero che per la categoria di prodotti commercializzati da Beyond Meat l’attenzione del pubblico non può che crescere. Con buona pace dei detrattori.

Conclusioni

Le azioni Beyond Meat sono stati sulla cresta dell’onda, o sarebbe meglio dire sulla cresta dell’hype per diversi mesi. Oggi sono tornate ad essere un titolo normale, di quelli da considerare come azioni potenzialmente da cassettista. Da dimenticare dunque, almeno per il momento, quell’aura start up della quale il gruppo ancora godeva.

Le sfide per il gruppo Beyond Meat sono tante e complicate, ma questo non vuol dire assolutamente che non ci saranno spazi di crescita per il futuro.

Rimarrà pertanto un titolo da seguire attentamente, sul quale magari investire sul breve periodo ricorrendo a quanto viene offerto dai broker CFD tramite vendita allo scoperto. Uno strumento ingiustamente ritenuto speculativo (e dunque turpe, almeno secondo la stampa non specializzata), ma che invece potrebbe offrire molto anche ai piccoli risparmiatori.

FAQ Azioni Beyond Meat: domande e risposte popolari

Conviene investire in azioni Beyond Meat?

Sul breve periodo indicatori tecnici e altri tipi di strumenti puntano ad un ribasso delle azioni BYND. Tuttavia con la vendita allo scoperto potrebbe comunque essere conveniente investirci.

Quanto costano le azioni Beyond Meat Ora?

Negli ultimi periodi il prezzo delle azioni Beyond Meat si è aggirato intorno ai 5$.

Come comprare le azioni Beyond Meat?

Le azioni Beyond Meat possono essere acquistate tramite CFD oppure tramite broker che offrano accesso in DMA. I primi offrono vendita allo scoperto, particolarmente utile per un titolo che è previsto al ribasso sul breve.

Dove acquistare le azioni Beyond Meat?

I migliori broker ad offrire queste azioni sono Capital.com e eToro, broker che permettono di investire a costi molto bassi, con grandi piattaforme e con listini di complemento molto forniti.

Qual è il target price delle azioni Beyond Meat?

Il target price delle azioni Beyond Meat è 5.83 USD per il consenso medio, con oltre 20 analisti istituzionali che hanno espresso la loro opinione in materia.

Quali sono le previsioni sul titolo Beyond Meat?

Il consenso è verso un ribasso di breve periodo. Tuttavia regna l’incertezza (con qualche speranza) sul medio e lungo periodo.

È rischioso fare trading sulle azioni Beyond Meat?

Ogni tipo di investimento è rischioso. Tuttavia si possono prendere delle contromisure per modulare tale rischio, come la diversificazione, ovvero scegliendo da diversi titoli messi a disposizione dai migliori broker trading.

Continua a leggere

Guide Azioni

Azioni anti inflazione: Miglior portafoglio NO-INFLAZIONE!

Quali sono le migliori azioni su cui puntare in caso di inflazione? Ecco il miglior portafoglio di azioni anti inflazione del 2025.

Pubblicato

il

Azioni anti inflazione: Miglior portafoglio NO-INFLAZIONE!

Alcune azioni anti inflazione sono in grado di performare meglio nei periodi di alta inflazione. Finalmente l’ondata di inflazione che ha seguito la pandemia è passata, e ormai tanto in Europa quanto negli Stati Uniti si è aperto un 2024 segnato da una pressione sui prezzi molto contenuta. Nonostante ciò, è comunque importante sapere come gestire un portafoglio in base all’inflazione.

Ci sono società che riescono facilmente a mantenere i loro margini quando il denaro si svaluta, altre soffrono di più questa situazione. Il settore, il posizionamento di mercato e l’elasticità della domanda sono alcuni dei fattori più importanti da tenere in considerazione. Malgrado non tutte le azioni anti inflazione reggano bene i periodi inflattivi, quando questi si presentano non è il caso di liquidare il portafoglio. Mantenere la liquidità sul conto significa necessariamente lasciare che il denaro si svaluti, mentre investendolo con consapevolezza si può arginare il problema.

Attenzione a non essere in ritardo nel gestire le proprie entrate sul mercato delle azioni anti inflazione. Oggi non è più il momento di orientare un portafoglio verso la protezione dall’inflazione. I prezzi ormai non stanno più aumentando con la velocità di prima, e addirittura le principali banche centrali sono pronte ad affrontare la decisione di abbassare i tassi d’interesse.

Azioni anti inflazione – Riassunto:

💰 Proteggono davvero
🔥 RischioMedio
💎 Ritorno potenzialeAlto
📈 Migliori broker FP Markets // Capital.com // eToro
💡 Settori miglioriCommodities, SaaS, immobiliare
🧐 Settori peggioriIndustriali, abbigliamento, trasporti
📊 Migliori da comprareVedi l’elenco
Azioni anti inflazione – Riassunto sintetico tabellare

Cos’è l’inflazione?

L’inflazione è definita come la svalutazione del denaro che porta i prezzi dei beni ad aumentare nel corso del tempo. Ci sono diverse teorie economiche che tentano di spiegare l’inflazione: la loro radice comune è che sia dovuta a un aumento della liquidità in circolazione, che cresce più rapidamente rispetto all’offerta di prodotti e servizi.

Le banche centrali hanno il compito di mantenere l’inflazione all’interno del loro range desiderato. La maggior parte delle banche centrali delle economie avanzate ha una politica basata su target di inflazione del 2-3% annuo. Un’inflazione lieve è importante per favorire i consumi e di conseguenza l’occupazione, ma non deve essere esagerato per non causare un tracollo dell’economia.

Quando la pandemia ha bloccato l’economia di gran parte del mondo, le banche centrali hanno dovuto stampare molto denaro per aiutare le aziende e le famiglie ad attraversare quel periodo difficile. Più denaro in circolo e meno produzione dovuta alle restrizioni e alle difficoltà logistiche hanno causato l’attuale tasso di inflazione molto elevato.

Politica antiinflazione

Misure anti inflazione

Migliori azioni anti inflazione

Gli analisti di TradingOnline.com® sono sempre attivi nella ricerca di titoli che possono performare bene in diversi contesti macroeconomici. In uno scenario segnato da inflazione elevata, è importante tenere conto soprattutto di quanto l’azienda possa controllare i suoi costi di produzione e i suoi ricavi.

Nel caso di una società tech, ad esempio, i costi di produzione non sono molto segnati dall’inflazione. Principalmente queste aziende hanno costi legati agli stipendi, che però si adattano lentamente all’aumento del costo della vita; dall’altra parte, possono aumentare i prezzi come i consumatori si aspettano che accada quando l’inflazione è in aumento.

Dall’altra parte, le aziende manifatturiere devono far fronte all’aumento dei prezzi delle materie prime e dei semilavorati. Si trovano costrette a scegliere se trasferire questi maggiori costi sui clienti, alzando i prezzi e rinunciando a parte della domanda, oppure mantenere i prezzi fissi e sacrificare i margini.

Come insegna anche Warren Buffett, poi, i business migliori in periodo di inflazione sono quelli che si basano sugli attivi fissi. Nel caso di un REIT che investe in immobili da mettere in affitto negli Stati Uniti, ad esempio, ogni casa va comprata solo una volta. Nel tempo l’asset che produce reddito rimane e non c’è bisogno di rinnovarlo, ma il prezzo del canone si alza per effetto della svalutazione del denaro.

Di seguito segnaliamo le 20 migliori azioni anti inflazione su cui investire in periodi inflattivi, la maggior parte delle quali sono compatibili con la funzione RealStock di eToro -qui il sito- e dunque acquistabili senza commissioni sulla piattaforma del broker.

1 – Adobe

📊 TickerNASDAQ: ADBE 
💡 SettoreSoftware as a Service
🚀 Migliore alternativaOracle
🧐 Resistenza all’inflazioneAlta
Azioni anti inflazione: Adobe

Adobe ha un business perfettamente allineato con ciò che un investitore potrebbe desiderare in periodi di alta inflazione. Una realtà totalmente dedicata al tech, che ha già sviluppato pienamente tutti i suoi prodotti principali e ha un’ampia base di utenti in tutto il mondo. Non ha bisogno di trasportare ciò che vende, non ha bisogno di molti fornitori esterni e ha già effettuato gran parte della sua capital expenditure per lo sviluppo dei software.

L’azienda che ha creato Photoshop, Premiere Pro, After Effects e tutti i programmi più utilizzati dai creator professionisti è una realtà molto consolidata. Potrebbe persino approfittare di un periodo in cui i clienti si attendono alta inflazione per alzare i prezzi, alzando dunque i margini.

Dal momento che la clientela di Adobe è per la maggior parte composta da aziende e professionisti, l’elasticità della domanda è bassa. A differenza dei consumatori finali, i clienti business sono molto restii ad abbandonare i loro abbonamenti: lo staff è formato per utilizzarli, i processi aziendali sono basati su quel tech stack e complessivamente i costi per passare ad altri fornitori sono più dei benefici.

2 – Alerion CleanPower

📊 TickerBIT: ARN
💡 SettoreEnergia rinnovabile
🚀 Migliore alternativaNextEra Energy
🧐 Resistenza all’inflazioneAlta
Azioni anti inflazione: Alerion Cleanpower

Alerion è una delle aziende italiane più coinvolte nella produzione e distribuzione di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. Come tale, è una società che ha bisogno di fare grossi investimenti una tantum per comprare pale eoliche, pannelli fotovoltaici e così via. Se l’inflazione è alta, a distanza di qualche anno il valore della produzione di quei pannelli e di quelle pale eoliche diventa in percentuale molto alto rispetto all’investimento iniziale.

Warren Buffett spiegava questo concetto con il celebre esempio del casello autostradale. In un mondo inflattivo, possedere un casello sarebbe l’ideale: lo si è già pagato una volta in “soldi vecchi” che ora valgono meno, dopodiché i prezzi per il pedaggio si alzano di anno in anno grazie all’inflazione. Alerion opera anche in un mercato strategico, cioè proprio quello italiano: essendo una nazione ricca di vento e di sole, ma povera di gas e petrolio, l’Italia dovrà puntare moltissimo su queste fonti di energia.

Il 2023 è stato un pessimo anno per le società che si dedicano alla produzione di energia rinnovabile, ma il 2024 ha portato novità interessanti: molte nazioni hanno già deciso di permettere alle società legate al settore eolico di rinegoziare i loro contratti per adattarli all’inflazione degli scorsi anni, e i tassi in discesa dovrebbero ulteriormente essere una notizia positiva.

Un modo interessante per investire in Alerion è farlo tramite i CFD di Capital.com (qui per la demo gratuita). Capital.com è un broker molto interessante, autorizzato da Consob e famoso per la sua offerta di piattaforme di altissimo livello. Grazie alla possibilità di investire in azioni anti inflazione con una leva fino 1:5, permette di rendere più volatili gli investimenti su titoli altrimenti piuttosto stabili come Alerion.

3 – BHP

📊 TickerNYSE: BHP
💡 SettoreEstrazione mineraria
🚀 Migliore alternativaRio Tinto
🧐 Resistenza all’inflazioneAlta
Azioni anti inflazione: BHP Group Ltd

Il BHP Group, fondato nel 1851 in Australia, è una delle realtà più grandi al mondo nel settore dell’estrazione mineraria. Metalli e materie prime in generale tendono a resistere molto bene agli effetti dell’inflazione, principalmente perché non ci sono alternative: le imprese che trattano queste materie prime sono costrette ad accettare i prezzi più alti e a trasferire gli aumenti di prezzo sui consumatori.

bhp group principali prodotti minerari
BHP è un’impresa che estrae ed esporta le ricche risorse del sottosuolo australiano

Si tratta anche di un settore che tende ad avere basse valutazioni e alti dividendi. BHP è un caso evidente, con un dividendo che nel corso degli anni è tendenzialmente rimasto al di sopra del 6%. Da ultimo, la società è quotata anche in Australia e volendo ne si può approfittare per diversificare la propria esposizione valutaria. L’azienda sta puntando molto sul rame e sugli altri minerali necessari per assemblare batterie al litio e veicoli elettrici: peccato per la mancata acquisizione di Anglo American, ma le prospettive per i prossimi anni rimangono molto valide.

4 – Booking Holdings Inc

📊 TickerNASDAQ: BKNG
💡 SettoreAgenzia di viaggi online
🚀 Migliore alternativaExpedia Group
🧐 Resistenza all’inflazioneAlta
Azioni anti inflazione: Booking Holdings Inc

Booking.com è una grande agenzia di viaggi online, che permette alle persone di prenotare soggiorni, voli e veicoli a noleggio in tutto il mondo. Un business perfetto in periodi di inflazione, soprattutto per il modo in cui l’azienda genera ricavi: Booking trattiene una provvigione in percentuale sulle prenotazioni che vengono effettuate sulla piattaforma. Questo significa che se i prezzi si alzano per via dell’inflazione, la stessa provvigione in percentuale diventa più alta.

Trattandosi di una grande società attiva da anni, tutte le funzioni core del servizio sono ormai ampiamente rodate. Non c’è dubbio sul fatto che la parte più grande della capital expenditure per la realizzazione della piattaforma sia ormai alle spalle. Da quando Booking.com ha iniziato a puntare anche sugli appartamenti, tra l’altro, sta diventando un competitor sempre più agguerrito anche per Airbnb.

Chiaramente il tasso di inflazione può ridurre la domanda di viaggi. Dall’altra parte, però, la piattaforma incassa maggiori commissioni in percentuale sugli ordini e può dunque dimostrarsi più resiliente rispetto al resto dell’industria del turismo.

Come tutte le grandi aziende quotate negli Stati Uniti, anche Booking è compatibile con la funzionalità RealStock di eToro. Questo significa che in qualunque momento è possibile comprare e vendere il titolo senza commissioni: letteralmente zero costi di intermediazione. E per chi non volesse comprare un’azione per intero, sono disponibili anche quelle frazionali.

5 – Visa

📊 TickerNYSE: V
💡 SettoreCircuiti di pagamento
🚀 Migliore alternativaMastercard
🧐 Resistenza all’inflazioneMolto alta
Azioni anti inflazione: Visa

Visa è un’altra azienda che tende a riportare risultati ancora migliori del solito quando l’inflazione si fa più alta del previsto. Il motivo è ancora una volta che la società basa il suo business sulle commissioni imposte agli esercenti: quando una persona paga con carta, una parte di quel pagamento viene trattenuta da Visa per averla resa possibile con la sua tecnologia.

Altra cosa interessante è il fatto che Visa, rispetto a Mastercard, abbia sempre puntato di più sulle carte di credito che su quelle di debito. Nei periodi in cui l’inflazione è alta, più persone hanno bisogno di affidarsi al credito per potersi permettere ciò che comprano. Questo porta anche a margini più alti per Visa, dal momento che per gli emittenti le carte di credito sono sensibilmente più redditizie.

Il mondo dei pagamenti da smartphone non sembra nemmeno aver intaccato le prospettive di lungo termine della società, specie dal momento che la app come Apple Pay e Google Pay richiedono comunque una carta emessa da Visa, American Express o Mastercard.

6 – Prologis

📊 TickerNYSE: PLD
💡 SettoreREITs di centri logistici
🚀 Migliore alternativaDuke Realty
🧐 Resistenza all’inflazioneMolto alta
Azioni anti inflazione: Prologis

Prologis è un REIT, cioè un trust d’investimento immobiliare. È una formula molto comune per le aziende quotate in Borsa che si occupano di investire in immobili, conveniente sia per il management che per gli investitori. I REITs hanno l’obbligo di distribuire gran parte dei loro profitti sotto forma di dividendi e sono anche tenuti a rimanere aderenti al loro modello di business nel corso del tempo.

Nel caso specifico di Prologis, l’azienda è specializzata negli investimenti in immobili a uso industriale, particolarmente magazzini per lo stoccaggio delle merci. Non è un caso che il cliente più stretto sia Amazon: la partnership tra le due aziende è di lunga data e molti dei centri logistici della società di Jeff Bezos sono presi in affitto o in leasing da Prologis. 

Da una parte, l’inflazione fa aumentare il valore degli immobili: il loro valore intrinseco resta uguale mentre il denaro si svaluta, per cui il prezzo di mercato aumenta. Dall’altra parte, proprio il fatto di operare con dei partner industriali fa in modo che l’elasticità della domanda sia bassa e che Prologis possa aumentare i prezzi senza compromettere la richiesta da parte dei clienti.

Non è l’ultimo REIT a fare parte di questa lista, anche perché il modello di business di queste realtà le rende investimenti ideali in periodi di alta inflazione. Possono sia aumentare i prezzi dei canoni d’affitto e di leasing, sia contare sulla rivalutazione del patrimonio dovuta proprio all’aumento del valore degli immobili. Spesso in periodi di alta inflazione gli investitori scelgono di acquistare seconde o terze case, provocando un ulteriore aumento del prezzo degli immobili.

Per comprare titoli come Prologis, la scelta ideale è aprire un account su eToro. Approfittando della funzionalità RealStock per comprare azioni anti inflazione senza commissioni, i grandi REITs americani diventano ancora più interessanti in un periodo come questo.

7 – Eni

📊 TickerBIT: ENI
💡 SettoreEnergetici
🚀 Migliore alternativaChevron
🧐 Resistenza all’inflazioneMolto alta
Azioni anti inflazione: Eni

Eni appartiene a un settore molto particolare. I titoli energetici tendono a beneficiare di situazioni in cui normalmente il resto del mercato performa male, un comportamento definito anti-ciclico. Se il prezzo del petrolio aumenta, Eni ottiene margini più alti e un fatturato in forte crescita; anche per questo, la politica di dividendi dell’azienda è strettamente legata al prezzo del greggio.

Normalmente, il prezzo del carburante in crescita è una delle variabili che hanno più impatto sul paniere delle azioni anti inflazione. Ecco perché esiste un collegamento diretto tra l’andamento dell’indice dei prezzi al consumo -l’indice che misura l’inflazione- e l’andamento dei titoli petroliferi. Eni segue la stessa curva di tutte le altre aziende del settore da questo punto di vista.

spiegazione della relazione tra mercato del petrolio e inflazione
Correlazione tra inflazione e azioni di società petrolifere

Pur essendo una delle sette supermajor del petrolio, rimane comunque molto sottovalutata rispetto ad altri titoli di questo stampo. Come spesso accade, Borsa Italiana offre molte opportunità per trovare titoli sottovalutati rispetto a società altrettanto solide quotate negli Stati Uniti.

8 – Newmont Corporation

📊 TickerNYSE: NEM
💡 SettoreMiniere d’oro
🚀 Migliore alternativaBarrick Gold
🧐 Resistenza all’inflazioneMolto alta
Azioni anti inflazione: Newmont Corporation

Ci sono tante società che operano in questo settore e per cui vale lo stesso discorso, ma noi abbiamo preferito puntare sulla più grande: Newmont si occupa di estrazione di oro, ed è insieme a Barrick Gold uno dei due colossi di questo settore. Vero strascico della “corsa all’oro”, uno dei più particolari capitoli della storia economica americana, è un titolo che non può mancare quando si parla di azioni anti inflazione.

Come ogni investitore navigato sa, l’oro è uno dei beni che si difendono meglio dall’andamento dell’inflazione. Soprattutto dal momento che gli investitori, quando vedono aumentare il tasso di inflazione, comprano oro per proteggere il proprio patrimonio. E quando il boom della domanda fa aumentare i prezzi, le società che si occupano di estrazione mineraria segnano risultati record.

Newmont Corporation offre agli investitori anche un interessante dividendo, che nel momento in cui scriviamo supera il 5% del prezzo del titolo. Il titolo è molto poco volatile, ma nel tempo è noto che il valore dell’oro tenda ad aumentare. Di conseguenza, specie se si approfitta di un broker come FP Markets per investire nelle azioni anti inflazione in leva, anche la rivalutazione del titolo nel tempo può essere interessante.

9 – Duke Realty

📊 TickerNYSE: DRE
💡 SettoreTrust d’investimento immobiliare
🚀 Migliore alternativaPrologis
🧐 Resistenza all’inflazioneAlta
Azioni anti inflazione: Duke Realty

Duke Realty è un titolo che abbiamo già menzionato più in alto come migliore alternativa a Prologis, e in periodi di alta inflazione ha assolutamente senso pensare di comprare entrambi i titoli. Anche in questo caso parliamo di un REIT legato al mercato della logistica, che sviluppa soluzioni per aziende che hanno bisogno di centri logistici, magazzini e aree di stoccaggio.

Questo particolare segmento del mercato immobiliare sta attraversando una delle fasi più interessanti della sua storia. Il boom del mondo e-commerce, segnato soprattutto dalla necessità di consegnare gli acquisti dei clienti al loro domicilio, implica che questo tipo di strutture sia sempre più necessario. Quando un rialzo importante del tasso di inflazione si unisce a questo trend di lungo termine, il potenziale rialzista diventa davvero importante.

Non è un caso che i REITs legati al mondo della logistica siano tra i pochissimi titoli che hanno passato indenni i ribassi di inizio 2022, che hanno segnato il peggior semestre per le Borse dal 1972. Attenzione però ai momenti in cui le banche centrali decidono di reagire con forza all’inflazione, alzando i loro tassi d’interesse come è avvenuto tra la fine del 2022 e la gran parte del 2023: tassi in rialzo rischiano di ridurre la valutazione degli immobili.

10 – Irish Residential Properties

📊 TickerFRA: IRES
💡 SettoreTrust d’investimento immobiliare
🚀 Migliore alternativaHiberbia REIT
🧐 Resistenza all’inflazioneAlta
Azioni anti inflazione: Irish Residential Properties

Questo è un titolo molto interessante per proseguire il nostro elenco di REITs. A differenza delle società analizzate in precedenza, in questo caso si tratta di un trust irlandese specializzato in immobili residenziali. Il motivo per puntare su questo tipo di impresa è in parte legato a tutti i motivi già menzionati per investire in REITs nei periodi di inflazione, in parte per alcuni ulteriori aspetti.

Il mercato immobiliare irlandese è particolarmente interessante per gli investitori, dal momento che a livello europeo è stato uno dei più competitivi dai tempi della crisi del 2008 in avanti. L’Irlanda è scelta dalla maggior parte delle grandi aziende tech, tanto europee quanto americane, per stabilire il quartier generale o quantomeno la sede fiscale. Questo ha generato un boom per la domanda di uffici, ma anche di immobili residenziali per ospitare i lavoratori.

perché investire in REITs nei periodi più inflattivi
Ci sono vantaggi importanti nell’investire in REITs anziché direttamente in immobili

Nel corso del tempo è nato anche un fervente mercato legato agli immobili destinati a studenti universitari, che si spostano per studiare a Dublino per essere più vicini all’offerta di lavori competitivi. In tutto questo, rimane possibile comprare il titolo sotto forma di CFD con Capital.com -qui per la demo- e approfittare della leva finanziaria per acquistare delle azioni anti inflazione. Visto il modo lento in cui procede il mercato immobiliare, è indubbiamente un’opzione da considerare.

11 – ArcelorMittal

📊 TickerBME: MTS
💡 SettoreAcciaio e derivati
🚀 Migliore alternativaNucor
🧐 Resistenza all’inflazioneMolto alta
Azioni anti inflazione: ArcelorMittal

ArcelorMittal è una multinazionale dell’acciaio diventata famosa in Italia soprattutto per la vicenda Ilva di Taranto. In realtà, per questo colosso incorporato in Lussemburgo, è solo una delle tante attività che costituiscono una rete mondiale legata la business della trasformazione del ferro.

Il prezzo delle materie prime è uno dei primi che aumenta in correlazione all’aumento del tasso di inflazione. Proprio per questo motivo, l’ipotesi di investire in una società come questa in un periodo inflattivo non è affatto qualcosa di insensato. Maggiore è l’inflazione, maggiore è il prezzo a cui ArcelorMittal può vendere il suo acciaio. Trattandosi di una commodity essenziale e quotata in Borsa, non c’è molto margine di negoziazione per i clienti.

Non soltanto questa società può resistere molto bene ai periodi di alta inflazione, ma nel tempo può tendere a crescere grazie all’aumento della popolazione mondiale. Si tratta anche di una società che può fare da hedge sugli investimenti in REITs che abbiamo analizzato: quando il prezzo dell’acciaio aumenta i margini di chi lavora con gli immobili possono diminuire, ma dall’altra parte avendo azioni anti inflazio e come ArcelorMittal questo non è un problema.

12 – Domino’s

📊 TickerNYSE: DPZ
💡 SettoreCatena di pizzerie
🚀 Migliore alternativaMcDonald’s
🧐 Resistenza all’inflazioneMedio-alta
Azioni anti inflazione: Domino’s

Domino’s Pizza ha annunciato il suo ritiro dal mercato italiano, ma all’estero la “pizza all’americana” continua a guadagnare trazione. In parte per il prodotto in sé, in parte per la famosa politica dell’azienda che da subito l’ha lanciata nel mondo del food delivery. Misto tra pizzeria e fast food, è una società con un modello di business particolare ma indubbiamente in forte crescita.

Il fatto che questa società operi in un business molto tradizionale non significa necessariamente che sia un cattivo investimento in periodi di alta inflazione. Quando i consumatori ripiegano su alternative meno costose, perché i ristoranti tradizionali alzano i prezzi per via dell’inflazione, le grandi catene riescono a contenere meglio questo effetto.

Questo allarga la base di consumatori, ma non è l’unico effetto importante. Domino’s ha un brand molto affermato, che permette alla società di passare l’aumento dei fattori produttivi sui prezzi praticati ai clienti finali. Non è un grosso problema, considerando che la pizza rimane un prodotto largamente accessibile a tutte le fasce di reddito. Utile anche sapere che Domino’s è tra le azioni anti inflazione negoziabili senza commissioni su eToro, così come tutte le altre principali catene di fast food quotate in Borsa.

13 – Unilever

📊 TickerLON: ULVR
💡 SettoreBeni di largo consumo
🚀 Migliore alternativaProcter & Gamble
🧐 Resistenza all’inflazioneMolto alta
Azioni anti inflazione: Unilever

Unilever è un conglomerato aziendale, uno dei frutti degli anni ’80 quando i beni di largo consumo erano al centro di un boom del consumo. Come altri grandi colossi quali P&G o Mondelez, Unilever è il frutto di continue acquisizioni e lanci di nuovi brand. Per questo molti consumatori non conoscono il nome Unilever, ma conoscono molto bene i brand che l’azienda possiede.

Per fare alcuni esempi: i deodoranti Axe e Dove, i gelati Cornetto, Magnum e Ben & Jerry, il tè Lipton e i prodotti per la casa a marchio Cif sono tutti brand di Unilever. In qualunque supermercato italiano di grandi o medie dimensioni si trovano prodotti di questo marchio, che vanta un’impronta globale difficile da eguagliare.

In primis, questa impronta globale significa che Unilever è esposta all’andamento di pressoché qualunque valuta esistente. In periodi di alta inflazione, questa è una buona qualità da ricercare in una stock. Inoltre il dividendo annuale è piuttosto interessante, per cui gli investitori sono ricompensati anche da un flusso di cassa che aumenta nel corso del tempo.

14 – PayPal

📊 TickerNASDAQ: PYPL
💡 SettorePagamenti online
🚀 Migliore alternativaSoFi
🧐 Resistenza all’inflazioneAlta
Azioni anti inflazione: PayPal

Le buone motivazioni per investire su PayPal in periodo di alta inflazione non sono molto diverse da quelle legate agli investimenti in Visa, Mastercard e altri titoli connessi al mondo dei pagamenti. Il fatto che la società guadagni denaro dalle commissioni sui pagamenti fa in modo che, nei periodi di alta inflazione, gli investitori siano particolarmente ricompensati.

Più si alzano i prezzi, più la percentuale che PayPal trattiene su ogni pagamento aumenta in valore assoluto. Può essere che non tutti i pagamenti, non in tutto il mondo, risentano di questo effetto dell’inflazione; sul numero di pagamenti che avvengono ogni giorno in tutto il mondo, però, l’effetto finisce per essere visibile nei dati trimestrali della società.

Perché investirei in titoli legati ai pagamenti quando l'inflazione aumenta
I business legati al mondo dei pagamenti hanno grandi opportunità in periodi di alta inflazione

Bisogna fare attenzione, tuttavia, al fatto che PayPal è un’azienda spesso venduta a multipli molto alti rispetto ai dati di bilancio. Per questo può essere interessante considerare delle operazioni di breve termine più legate all’inflazione, rispetto a un “buy and hold” di lungo termine che potrebbe rivelarsi poco efficace su un titolo mediamente sopravvalutato. Un buon modo per farlo è usando i CFD di FP Markets, che permettono anche l’uso della leva e dello short selling.

15 – General Mills

📊 TickerNYSE: GIS
💡 SettoreAlimentari
🚀 Migliore alternativaMondelez
🧐 Resistenza all’inflazioneMolto alta
Azioni anti inflazione: General Mills

Le azioni anti inflazione General Mills hanno storicamente performato molto bene nei periodi di alta inflazione. La società, nata nel 1886 e con sede a Minneapolis, gestisce un portafoglio di brand di generi alimentari che vanta alcuni tra i nomi più famosi al mondo nel settore alimentare. Tre esempi sono Cheerios, Häagen-Dazs e Old El Paso: nomi che si possono trovare nei supermercati di tutto il mondo e che rappresentano solo una piccola parte del portfolio di General Mills.

Le società che producono generi alimentari sono riuscite a passare molto bene gli aumenti dei propri costi sui consumatori, anche nella più recente ondata di inflazione che ha seguito la pandemia. Al punto che molte di queste imprese hanno beneficiato e non sofferto in una situazione di prezzi crescenti. Spesso i prezzi praticati ai consumatori sono aumentati ben oltre quelli dei fattori produttivi.

16 – American Express

📊 TickerNYSE: AXP
💡 SettoreCarte di credito
🚀 Migliore alternativaVisa
🧐 Resistenza all’inflazioneAlta
Azioni anti inflazione: American Express

American Express è il brand di carte di credito più amato dai clienti di alta fascia, soprattutto per via del suo generoso programma di ricompense. Esattamente come nel caso di PayPal, questo tipo di società favorisce dell’inflazione dal momento in cui il suo modello di business si basa sul ricevere una percentuale dell’importo speso dai clienti. Se gli importi crescono per via dell’inflazione, crescono anche ricavi e utili di AmEx.

Il motivo per cui questa società può reggere l’inflazione anche meglio di Visa e Mastercard riguarda il tipo di cliente a cui si rivolge. I consumatori più abbienti risentono meno dell’inflazione e abbassano di meno i consumi per farvi fronte, per cui l’effetto dei prezzi in aumento è decisamente più positivo che negativo. Anche in questo caso, investendo sul titolo con eToro è possibile evitare completamente i costi di intermediazione.

17 – Texas Roadhouse

📊 TickerNASDAQ: TXRH
💡 SettoreRistorazione
🚀 Migliore alternativaWendys Co
🧐 Resistenza all’inflazioneAlta
Azioni anti inflazione: Texas Roadhouse

Texas Roadhouse è una catena di ristoranti americana, che fa della carne grigliata il suo punto di forza principale. Le steakhouse sono, tra tutte le sotto-categorie della ristorazione, una delle più capaci di resistere ai momenti di alta inflazione. Lo si deve soprattutto al fatto che i prezzi praticati ai consumatori, in periodi di alta inflazione, crescono sensibilmente di più rispetto al costo delle materie prime e del lavoro.

Tra le varie stocks connesse al mondo della ristorazione, TXRH spicca per la qualità del management. Il titolo stacca un dividendo, ma la gran parte degli utili viene reinvestita per espandere il business -sempre di più anche a livello internazionale-. Fino a ora è stato molto difficile che Texas Roadhouse sbagliasse anche solo l’apertura di una singola location.

Con 639 ristoranti negli Stati Uniti e oltre 30 location nel resto del mondo, Texas Roadhouse sta passando da un colosso americano a uno mondiale. La forza del suo modello di business emerge soprattutto nei momenti di alta inflazione, con la società che nel corso degli ultimi anni ha approfittato del contesto macroeconomico per praticare rialzi importanti ai prezzi del menu.

18 – Blackrock

📊 TickerNYSE: BLK
💡 SettoreFinanza
🚀 Migliore alternativaBerkshire Hathaway
🧐 Resistenza all’inflazioneAlta
Azioni anti inflazione: Blackrock

Quando il tasso di inflazione aumenta, la prima reazione degli investitori è per l’appunto investire di più. Molto semplicemente, la paura delle persone è che la svalutazione della loro liquidità possa ridurre il potere d’acquisto dei risparmi. Le società che si occupano di investimenti, proprio per questo motivo, possono avere ritorni importanti proprio in queste fasi di mercato.

Fondata nel 1988, Blackrock è una delle società che hanno letteralmente scritto la storia di Wall Street. Dai fondi comuni d’investimento fino agli ETF, il business aziendale tocca pressoché qualunque ramo della finanza. Pur essendo così grande, però, rimane un’azienda dinamica sempre in grado di presentare soluzioni nuove e interessanti.

Quando il mondo degli investimenti cresce, Blackrock a sua volta ne beneficia. Non è un caso che nel 2022 sia stato uno dei pochi titoli che non ha sofferto, malgrado il pessimo semestre per le Borse. Un’azione interessante, soprattutto in ottica di protezione dall’inflazione. E ancora una volta, un’azione compatibile con la funzionalità RealStock di eToro per comprare il titolo senza commissioni.

19 – Upwork

📊 TickerNASDAQ: UPWK
💡 SettoreMarketplace per freelance
🚀 Migliore alternativaFiverr
🧐 Resistenza all’inflazioneMolto alta
Azioni anti inflazione: Upwork

Upwork è uno dei titoli che realmente marca tutte le caselle di un buon investimento anti-inflazione. Parliamo ancora una volta di una società tech, che può confidare sul fatto di avere un business con poche materie prime e pochi costi che possano aumentare nel caso di svalutazione del denaro.

Si tratta anche di una società che guadagna da provvigioni sulle transazioni che avvengono all’interno del suo marketplace, interamente dedicato alle aziende che cercano lavoratori freelance. Se il prezzo richiesto dai lavoratori autonomi per i loro servizi aumenta, aumentano anche le provvigioni che Upwork può guadagnare.

Al momento è anche una delle growth stock che la nostra redazione ritiene più interessanti per chi cerca buone prospettive di crescita sul lungo termine. Il lavoro da remoto e le posizioni da freelance sono sempre più richieste, per cui è molto probabile che questa azione small-cap possa rivalutarsi parecchio in futuro.

20 – Salesforce

📊 TickerNYSE: CRM
💡 SettoreSoftware CRM
🚀 Migliore alternativaOracle
🧐 Resistenza all’inflazioneMolto alta
Azioni anti inflazione: Salesforce

Salesforce è leader mondiale nel ramo dei software CRM, un business tech ma già ampiamente diventato stabile e uscito dalla sua fase di prima espansione. Il motivo principale per cui questo titolo risulta interessante in periodi di inflazione elevata è che è molto costoso per i clienti di Salesforce pensare di abbandonare il servizio.

Uno dei motivi principali per cui i SaaS sono un business fantastico nei periodi di alta inflazione è che, prima di tutto, ogni società tech segue la regola generale di dover utilizzare pochi fattori produttivi. Niente materie prime o semilavorati, permettendo al margine sul venduto di non essere sacrificato con l’aumento dei prezzi delle commodities.

Il rapporto tra prezzo e benefici per le società che utilizzano Salesforce è talmente alto che anche un eventuale aumento dei prezzi degli abbonamenti non sarebbe un grande problema. Dall’altra parte, il costo per cambiare software e insegnare ai dipendenti l’uso di un software differente sarebbe talmente alto che un piccolo risparmio sull’abbonamento non varrebbe la pena di fare il cambiamento.

Dove comprare le azioni anti inflazione

Oltre a scegliere i titoli da comprare nei periodi di alta inflazione, è importante scegliere bene anche il broker con cui farlo. La redazione di TradingOnline.com® è sempre attiva nella ricerca di servizi validi per investire: tutti regolarmente autorizzati da Consob, ma anche convenienti sul fronte dei costi e facili da utilizzare. Di seguito riportiamo l’elenco dei broker attualmente consigliati per investire in azioni anti inflazione.

  1. FP Markets – Visita la piattaforma;
  2. eToro – Visita la piattaforma;
  3. Capital.com – Visita la piattaforma;
  4. Skilling – Visita la piattafora;
  5. Trade.com – Visita la piattaforma;
  6. Bitpanda – Visita la piattaforma;
  7. Avatrade – Visita la piattaforma.

I migliori broker di azioni anti inflazione sono in grado di offrire un’esperienza facile, con piattaforme complete e alto livello di funzionalità innovative. Per questo il nostro elenco è costantemente aggiornato e segue in ogni momento i valori in campo dimostrati da tutti i principali broker regolamentati e autorizzati dalla Consob.

Conviene investire in azioni se l’inflazione aumenta?

La regola generale dei periodi inflattivi è che investire il proprio denaro sia meglio di tenerlo fermo sul conto corrente. L’unica reale certezza, quando la liquidità si svaluta, è che sarebbe meglio lasciarla ferma il meno possibile. Le azioni anti inflazione possono essere una buona soluzione a questo problema, soprattutto quelle che rispecchiano le caratteristiche di business protetti dall’inflazione.

Detto questo, non sono l’unico asset che ha senso comprare in periodi inflattivi. Ha senso, sicuramente, considerare le obbligazioni indicizzate all’inflazione: attenzione però a comprarle ai primi segnali di un tasso inflattivo in crescita, perché il loro prezzo tende ad aumentare rapidamente. Entrando in ritardo si rischiano perdite importanti, talvolta superiori a un’entrata in ritardo sulle azioni anti inflazione.

Altro asset che protegge molto bene dall’inflazione sono i metalli preziosi. Per chi intende investire in oro, però, è decisamente più conveniente comprare le stocks delle società di estrazione mineraria che il metallo fisico. Non soltanto sono asset produttivi, ma non hanno il problema della conservazione e dei costi di intermediazione.

Lo stesso discorso vale per il mercato immobiliare, altro grande classico su cui investire in periodi inflattivi. Piuttosto che comprare un appartamento al dettaglio, meglio acquistare le quote dei grandi REITs che hanno un patrimonio diversificato e possono accedere a opportunità più grandi rispetto agli investitori retail.

Azioni anti inflazione: la nostra opinione

Confrontarsi è sempre un buon modo per avere una prospettiva più completa, ed è per questo che vogliamo aggiungere l’opinione degli analisti di TradingOnline.com®.

Ormai, nel 2024 si può dire che la lotta mondiale all’inflazione sia giunta al termine. In Europa, la BCE è già arrivata alla fase di tassi calanti; negli Stati Uniti sembra che la pressione sui prezzi sia più ostinata, ma anche in questo caso la traiettoria è ribassista. Per questo non è un grande momento per basare le proprie scelte di investimento sull’ipotesi che l’inflazione possa aumentare improvvisamente. In ogni caso, molti dei titoli segnalati nella guida hanno una valutazione molto attraente e rimangono dei buoni investimenti anche a prescindere dall’inflazione.

Conclusioni sulle azioni anti inflazione

Le azioni anti inflazione sono uno strumento pratico e concreto con cui proteggersi dai possibili danni prodotti dall’inflazione. Quando il denaro si svaluta, è importante tenere conto del fatto che gli asset produttivi sono gli unici che possono mantenere intatto il loro valore. Se a questo si dovesse sommare una recessione, scegliere con attenzione dove investire diventa ancora più importante.

Abbiamo avuto modo di constatare come le criptovalute, ad esempio, anziché proteggere gli investitori dall’inflazione abbiano semplicemente seguito in modo superciclico l’andamento di questo indice. Sono cresciute a dismisura in periodo di bassa inflazione per poi crollare quando il costo della vita è aumentato. Al contrario, però, quando si comprano strumenti sottovalutati rispetto al loro valore intrinseco concreto – pensato come la quantità di denaro che sono in grado di produrre – non c’è problema ad affrontare le fasi di mercato inflattive.

Tutto si riduce sempre alla capacità di un investitore di interpretare il mercato e lo scenario economico, in modo da prendere delle decisioni coerenti. In qualsiasi fase dell’economia esistono strumenti che performano bene, è solo questione di identificarli e comprarli prima che tutti quanti facciano la stessa cosa. A tal fine è molto utile considerare anche di dare uno sguardo quotidiano al calendario economico, disponibile gratis sui siti di broker come eToro e FP Markets.

FAQ: Domande e risposte frequenti sulle azioni anti inflazione

Le azioni anti inflazione resistono bene?

Ogni azione ha un tipo di comportamento diverso di fronte all’inflazione. Alcuni titoli soffrono molto la svalutazione del denaro, ma ci sono anche settori che riescono a mantenere stabili le loro prospettive o addirittura a prosperare quando l’inflazione è alta.

Resistono meglio le azioni o le obbligazioni all’inflazione?

Le obbligazioni indicizzate all’inflazione sono un ottimo investimento quando l’indice dei prezzi al consumo tende ad aumentare, ma ci sono altrettanto titoli azionari che possono fare molto bene in momenti di inflazione elevata.

Quali azioni comprare quando l’inflazione è alta?

Le azioni anti inflazione che hanno resistito meglio ai periodi di inflazione alta, nel tempo, sono state quelle legate a settori che possono mantenere i loro margini o farli crescere in questi periodi: società nel mercato delle materie prime, estrazione mineraria, beni rifugio e quelle operanti nel mercato immobiliare.

Qual è il miglior broker per comprare azioni anti inflazione?

Per investimenti orientati al lungo termine, eToro è senz’altro un broker interessante vista la quantità di titoli che supportano il trading senza commissioni. Per investimenti più speculativi, i CFD di Capital.com e FP Markets rimangono molto convenienti.

Le azioni Amazon resistono bene all’inflazione?

Amazon è un business minacciato dall’inflazione, perché l’aumento dei prezzi dei beni che la società ha in magazzino potrebbe allontanare i consumatori. Allo stesso tempo, però, il business di cloud computing legato ad Amazon Web Services risente molto poco del tasso di inflazione.

Quali sono le migliori azioni ad alti dividendi e anti-inflazione?

Per chi cerca dividendi elevati in periodi di inflazione, è sicuramente utile guardare alle banche e al settore dell’estrazione mineraria. Anche le società che si occupano di petrolio ed energia possono avere ottimi ritorni quando l’inflazione aumenta.

Qual è il miglior ETF contro l’inflazione?

Un ottimo ETF contro l’inflazione è iShares U.S. Real Estate ETF. Si tratta di un ETF che investe su tutte le società americane legate al mercato immobiliare, notoriamente uno dei più resilienti ai periodi di inflazione.

Continua a leggere

Trending