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Migliori azioni Value: Ecco su quali puntare nel 2025!
Cosa sono e come funzionano le azioni value? Quali sono le migliori su cui investire nel 2025? In questo articolo risponderemo a queste domande.
Le azioni value sono titoli scambiati in Borsa a un prezzo inferiore al loro reale valore. Questo offre agli investitori la possibilità di comprare in sconto, scommettendo sul fatto che presto o tardi il valore del titolo e il suo prezzo saranno nuovamente allineati.
Il value investing – la strategia che prevede di trovare delle value stocks su cui investire – è storicamente stata una delle più efficaci in assoluto. Non a caso è il tipo di approccio utilizzato da investitori come Warren Buffett, Charlie Munger e Bill Ackman, personalità che hanno scritto la storia di Wall Street.
La logica dietro a questa strategia è estremamente solida, ma applicarla non è così semplice. Bisogna infatti conoscere molto bene i modelli per la valutazione delle aziende, soprattutto quelli che partono dai dati di bilancio e dalle notizie del calendario economico.
Nella guida di oggi presenteremo le migliori azioni value del 2025, insieme ai concetti fondamentali per poter trovare le azioni vendute in sconto. Sono insegnamenti in gran parte invariati da un secolo a questa parte, e che presumibilmente rimarranno invariati in futuro.
Azioni value – Introduzione:
🤔Cosa sono: | Azioni sottovalutate dal mercato |
📈Strategia correlata: | Value investing |
💪🏽Punto di forza: | Alta probabilità di successo |
👎Punto di debolezza: | Necessario molto tempo e competenza |
🚀Principali esponenti: | Warren Buffett, Ben Graham, Peter Lynch |
🏦Dove investire: | Scopri i migliori broker |
🤑Quali comprare: | Vedi l’elenco completo |
Cosa sono le value stocks
Azioni value – in inglese value stocks – è il termine generico con cui si indicano le società sottovalutate dal mercato. Con value investing si intende invece la strategia che prevede di comprare le azioni value e mantenerle in portafoglio finché il mercato non avrà smesso di sottovalutarle, in modo da poterle poi vendere a un prezzo maggiore.
Chi segue il value investing nega la teoria dei mercati efficienti, secondo cui la domanda e l’offerta si incontrano sempre nel punto in cui il prezzo di uno strumento finanziario è uguale al suo valore. Se così fosse non esisterebbero le azioni value, così come non esisterebbero le azioni sopravvalutate, e sarebbe possibile battere il mercato solo avendo fortuna.
Il dilemma sull’efficienza dei mercati è uno dei più divisivi fin dalle origini delle Borse. Se però guardiamo alla storia dei mercati finanziari, è abbastanza chiaro che i mercati non siano perfettamente efficienti: abbiamo avuto bolle speculative, crolli dovuti al panico, eccessi di ottimismo e value investor che sono davvero riusciti a battere il mercato a lungo.
L’evidenza, dunque, ci suggerisce che esistano davvero delle azioni sottovalutate e delle azioni sopravvalutate. Il compito di un investitore è riconoscere le azioni value, tenendo conto di tutte le informazioni disponibili e poi mettendole insieme per stimare correttamente la differenza tra prezzo e valore di una società.
Vale la pena di notare che tradizionalmente i value investor tendono a preferire l’acquisto di azioni vere e proprie all’uso di strumenti derivati come le opzioni o i CFD. Per questo un broker come eToro – qui per il sito ufficiale – risulta particolarmente appropriato per applicare il value investing.
Migliori azioni value 2025: quali sono?
La redazione di TradingOnline.com è composta di analisti che seguono quotidianamente i mercati: qui vogliamo condividere le nostre previsioni sulle migliori azioni value da tenere d’occhio nel post-pandemia.
In questo particolare momento di tassi d’interesse elevati, che rendono gli investitori ghiotti di obbligazioni, ci sono tante azioni che offrono valutazioni interessanti. Valutazioni che sarebbero stati impensabili fino a pochi anni fa, e che ora rendono molto più facile comprare azioni a prezzi realmente validi.
Azioni value italiane
Borsa Italiana è un ottimo raccoglitore di azioni value. Quella del nostro Paese è una Borsa con pochi occhi addosso, e proprio grazie alla sua distanza dai riflettori le valutazioni delle aziende tendono ad avere moltiplicatori molto contenuti rispetto alle controparti americane e inglesi.
Inoltre le azioni value sono spesso legate a settori tradizionali, come quello energetico e bancario. Questi sono proprio i settori più rappresentati nei principali panieri di Piazza Affari, per cui i value investor troveranno sicuramente delle idee interessanti da valutare. Qui riportiamo di seguito le società da tenere d’occhio secondo la nostra analisi.
Moncler
Moncler è una icona del lusso senza tempo, che nella stagione invernale vende milioni di capi in tutto il mondo. Alla fine del 2024 il titolo continua ad essere penalizzato dal proseguire della guerra in Ucraina, che impedisce all’azienda di sfruttare pienamente il potenziale del mercato russo. Una situazione però transitoria, che potrebbe premiare gli investitori disposti a comprare il titolo oggi e a mantenerlo su un orizzonte di lungo termine.
Il rapporto P/E del titolo può sembrare alto, ma il free cash flow prodotto da Moncler ogni anno è perfettamente allineato con il profilo di una value stock. Inoltre si tratta di un’azienda che può facilmente evitare i problemi legati all’inflazione, avendo margini molto alti sul venduto e puntando a un pubblico che non ha problemi di spesa.
Essendo uno dei principali titoli di Borsa Italiana, è anche facile investire su Moncler con costi ridotti. Usando Capital.com (apri una demo gratis qui) possiamo investire sull’andamento delle azioni Moncler con spread inferiori allo 0,20%. La piattaforma web mette gratuitamente a disposizione dei clienti anche i report Refinitiv delle varie aziende, che semplificano notevolmente la ricerca delle azioni value.
Enel
Un titolo assolutamente ottimo per chi sta considerando di fare un investimento sulla transizione energetica. Molto spesso si parla di energia rinnovabile, eolico e fotovoltaico, dimenticando che la prima cosa necessaria per seguire l’agenda climatica europea è potenziare la rete di distribuzione. Anche per questo, nel corso del 2024, le Commissioni Europee che si occupano di imprese e di sostenibilità hanno pianificato alcuni importanti investimenti in società come Enel.
La logica è molto semplice. Se l’Unione europea intende realmente mettere milioni di veicoli elettrici sulle strade, c’è bisogno di una capacità maggiore di trasportare e servire corrente elettrica. Non solo, ma in generale il mondo si sta muovendo verso un futuro dove tutto è sempre più elettrico e meno alimentato da combustibili fossili. Questo presenta un’opportunità di crescita secolare per le aziende come Enel.
Nel caso specifico del colosso delle utilities italiano, si tratta anche di un’azienda che offre una valutazione estremamente bassa rispetto ai suoi dati di bilancio. La bassa valutazione di oggi e le ottime prospettive future ci rendono quasi forzati a inserirla nell’elenco delle migliori azioni value italiane.
Pirelli
Il titolo ha già segnato una performance del +30% rispetto a quando lo abbiamo inserito in questa lista, ma riteniamo che ci siano ancora tutti i presupposti per vederlo crescere oltre. Il primo target è quantomeno si attesta intorno ai 7-7,50€ per azione.
In questo momento di ripresa, però, è indubbiamente una delle società posizionate meglio per un rilancio. Consideriamo anche che Pirelli è un vero brand mondiale, apprezzato universalmente anche per la fornitura di pneumatici nelle massime competizioni mondiali di automobilismo e motociclismo.
Nel settore automotive, Pirelli è nota per essere il metro di riferimento a livello di tecnologia e innovazione. Non è minacciata dai cambiamenti che si stanno verificando nel mondo dell’automobilismo: che si tratti di auto elettriche o con motore a combustione, in sharing o di proprietà, a guida autonoma o manuale, nessun’automobile può fare a meno delle gomme.
Il fatto che Pirelli abbia anche un dividendo in crescita nel corso degli anni completa il quadro di una value stock italiana di grande spessore.
Value stocks europee
Chi investe in value stocks tende a non voler correre un eccessivo rischio di cambio, per cui i mercati emergenti sono solitamente tagliati fuori dalle analisi dei value investors. Ecco che il Vecchio Continente ci mette di fronte a altre ipotesi interessanti al di là dei titoli italiani; società solide, spesso sottovalutate, quotate in Borsa con una valuta molto solida.
Ai fini della nostra analisi considereremo l’Europa geografica anziché quella politica, includendo dunque anche Svizzera e Regno Unito. Il franco svizzero e la sterlina inglese, d’altronde, sono altrettanto valute molto solide. Inoltre la gran parte delle Borse europee è compatibile con la funzione RealStock di eToro, grazie alla quale possiamo investire su questi titoli esteri con zero commissioni.
Air France-KLM
Air France-KLM è uno dei più grandi gruppi legati al trasporto aereo al mondo. La società nasce dalla fusione di Air France, compagnia di bandiera francese, e l’olandese KLM.
Per decenni le due società hanno operato con successo in uno dei settori più competitivi in assoluto, consolidando la propria base di clienti e offrendo uno standard di servizio che le distingue per affidabilità, sicurezza e puntualità. Questo consente all’azienda di applicare prezzi sostenuti e mantenere un margine operativo interessante anche nei momenti difficili.
Dopo la pandemia la domanda di voli è tornata a esplodere. Anche se il prezzo del petrolio rimane piuttosto alto, danneggiando i margini delle compagnie aeree, i fondamentali restano estremamente interessanti. Inoltre Air France-KLM è uno dei gruppi mondiali che stanno investendo di più in combustibili sostenibili per l’aviazione (SAFs) e ricerca sull’abbattimento delle emissioni inquinanti. Con sempre più paletti ecologici imposti alle compagnie aeree, questo si traduce in prospettive di crescita interessanti a medio-lungo termine.
Covestro
Passiamo ora a un’azione quotata in Germania, a nostro avviso una delle migliori value stocks in circolazione. Si tratta di Covestro, azienda specializzata nella produzione di materiali per l’industria. Nello specifico, l’impresa produce polimeri avanzati che vengono impiegati in vari settori: dalla medicina all’elettronica, fino ai macchinari industriali.
Poche aziende al mondo sono in grado di produrre i materiali trattati da Covestro, che per altro richiedono impianti estremamente tecnologici e dispendiosi da costruire. Questo pone l’impresa al riparo dal possibile intervento di nuovi concorrenti, grazie a delle barriere d’ingresso molto alte nel settore. Non solo, ma permette all’azienda di applicare margini particolarmente alti sul venduto.
La finestra di opportunità è molto interessante, e l’azienda sta anche lavorando su nuove soluzioni che le permetteranno di attecchire in nuovi segmenti di mercato. Covestro in questo momento è una value stock su cui tenere gli occhi puntati, perché il prezzo potrebbe iniziare una corsa rialzista in qualunque momento.
Mapfre
Mapfre è una società di origine spagnola, quotata sulla Borsa di Madrid, che si occupa di assicurazioni. Forse non è il settore più entusiasmante su cui investire, ma è uno di quelli che offre il maggior numero di spunti per chi è in cerca di azioni value.
Il motivo principale per cui Mapfre rientra nel nostro elenco è la combinazione tra un settore molto stabile e una quota di mercato molto alta. Le due cose spiegano i risultati positivi e costanti che l’azienda ha ottenuto nel corso del tempo, grazie ai quali gli investitori ricevono dividendi molto interessanti.
Nel momento in cui scriviamo, il dividendo annuo supera addirittura il 6,35%. Il motivo sono i risultati superiori alle attese ottenuti lo scorso anno.
Azioni value americane
Non potevano mancare nel nostro elenco anche le azioni value americane. I value investor vanno spesso alla ricerca di opportunità nel mercato a stelle e strisce, dal momento che la trasparenza e i volumi delle Borse di New York non hanno rivali intorno al mondo.
Il problema principale delle azioni value americane è che tendono ad avere molti osservatori, sia tra gli investitori al dettaglio che tra quelli istituzionali. Per questo è più difficile trovare dei titoli che il mercato stia sottovalutando, anche se decisamente non impossibile. Ne abbiamo selezionati alcuni dei principali, tutti negoziabili a zero costi di carico su eToro.
Berkshire Hathaway
Non potremmo iniziare il nostro elenco da un punto diverso: Berkshire Hathaway, la società fondata da Warren Buffett e Charlie Munger, rappresenta l’anima stessa del value investing. L’impresa investe in altre società, sia quotate in Borsa che non, utilizzando il proprio capitale.
Dal momento che Warren Buffett è il più iconico value investor della storia, investire in Berkshire Hathaway significa indirettamente esporsi a tante altre value stocks. Non solo quelle che potremmo acquistare direttamente in Borsa, ma anche molte che non sono accessibili sul mercato aperto al pubblico.
Un altro motivo importante per cui investire in Berkshire è diverso dall’applicare il value investing in prima persona è il controllo delle aziende su cui si investe. La società di Warren Buffett preferisce acquisire quote di maggioranza, o comunque di controllo, con cui influenzare l’andamento delle aziende e massimizzare il loro potenziale.
L’unico svantaggio è che le azioni di Berkshire hanno un costo unitario molto alto, strategia voluta dagli stessi fondatori per attirare esclusivamente persone davvero interessate a investire sulla società con un orizzonte di lungo termine. Per questo non è mai stato effettuato uno stock split, e dunque il titolo si trova oggi intorno ai 450$ per azione.
Oggi, in realtà, si può aggirare il problema grazie ai broker come eToro (qui per aprire una demo gratis) che offrono la possibilità di investire in azioni valure frazionali. Potremo investire qualunque cifra ci interessi, e il broker si occuperà di aggregare il nostro ordine a quello di altri clienti per trasmetterci parte della proprietà dell’azione. Avremo pieni diritti sulla nostra quota, incluso quello di rivenderla in qualunque momento.
FedEx
Società che non ha davvero bisogno di presentazioni: FedEx è uno dei colossi mondiali del mondo delle spedizioni, con una forte presenza soprattutto negli Stati Uniti dove la società è quotata. Il settore è molto interessante: da una parte tradizionale, dall’altra connesso all’avvento dell’e-commerce in tutto il mondo.
Il fatto che FedEx sia un importante player a livello globale le permette di trattare qualunque tipo di spedizione, oltre che di perseguire una campagna di regolari acquisizioni di società più piccole. Per quanto riguarda il titolo, invece, gli investitori possono contare su una società storicamente profittevole che stacca anche un buon dividendo.
Per quanto FedEx sia una società grande e matura, è anche una value stock con vero potenziale di crescita e innovazione. La consegna con droni e veicoli elettrici potrebbe aumentare i margini e ridurre il numero di concorrenti in grado di competere con il prezzo di FedEx, spalancando le porte a un’espansione ancora più grande del business.
American Tower
American Tower è un REIT di telecomunicazioni. Per i meno familiari con la materia, un REIT è un tipo di società quotata in Borsa che investe su immobili e li mette a rendita con l’obiettivo di generare un profitto per gli investitori. Questo tipo di società è anche tenuto a distribuire la gran parte degli utili sotto forma di dividendi, offrendo dunque il profilo di un’azione molto adatta agli investitori in cerca di titoli value e di rendite crescenti nel corso del tempo.
Nel caso specifico di American Tower, si tratta di un REIT che investe in infrastrutture per le telecomunicazioni come antenne e satelliti. Queste vengono poi messe a disposizione degli operatori di internet e telefonia, che possono stipulare con American Tower dei contratti di usufrutto o leasing. Con oltre 200.000 infrastrutture di questo genere sparse in tutti i continenti, si tratta dell’azienda più grande al mondo in questo settore.
Dopo alcuni anni in cui il settore ha performato piuttosto male, ora sembra che il comparto delle telecomunicazioni sia tornato a crescere. Nella prima parte del 2023 ha messo a segno delle ottime performance rispetto al mercato, dimostrando che nel tempo le Borse ribilanciano l’andamento dei vari settori economici.
Dove investire in azioni value
FP Markets – Visita la piattaforma;
eToro – Visita la piattaforma;
Bybit – Visita la piattaforma;
Capital.com – Visita la piattaforma;
Skilling – Visita la piattaforma;
Trade.com – Visita la piattaforma;
Bitpanda – Visita la piattaforma.
In questa tabella riportiamo le migliori piattaforme trading per investire in azioni value. Sono stati tutti selezionati dai nostri analisti a fronte di un’estensiva e continua ricerca di mercati, e l’elenco viene aggiornato regolarmente con l’evoluzione dei vari broker, tutti autorizzati dalla Consob.
La redazione di TradingOnline.com® invita sempre i suoi lettori a fare attenzione ai broker con cui si decide di investire. Non solo per quanto riguarda la sicurezza, che ovviamente viene sempre al primo posto; soprattutto quando si parla di value investing, è essenziale valutare anche le commissioni e la quantità di strumenti negoziabili.
Molti dei broker inclusi nella nostra tabella offrono anche delle piattaforme con cui è possibile accedere ai dati di bilancio delle società negoziabili. Si tratta di una caratteristica molto utile per chi è in cerca di azioni value, dal momento che gran parte dell’analisi si concentra proprio sui numeri delle varie aziende.
Come scegliere una value stock in modo corretto
Il vero limite del value investing è che capire quali siano le società sottovalutate dal mercato non è affatto semplice. Bisogna conoscere bene i modelli di valutazione aziendale; questi richiedono a loro volta competenza nell’analisi di bilancio e del contesto economico, tutti aspetti assolutamente necessari per distinguere un’azione value da un’azione sopravvalutata.
Esistono decine di modelli per la valutazione aziendale, e ogni investitore cerca di perfezionare le sue analisi in un modo unico. Tuttavia ci sono degli elementi comuni, essenziali per le strategie di value investing. Questi aspetti comuni sono proprio quelli su cui ora vogliamo concentrare la nostra analisi.
In generale è possibile distinguere le variabili necessarie per valutare una società in due categorie: le variabili note, come i dati di bilancio, e le variabili sconosciute come il prezzo del petrolio tra un anno. Purtroppo la presenza di variabili sconosciute rende impossibile effettuare delle analisi sicure al 100%, ma questo è anche il motivo per cui si presentano delle opportunità: senza incognite, prezzo e valore sarebbero sempre allineati.
Un buon value investor cercherà di studiare nel modo più approfondito possibile le variabili note, cercando di fare delle previsioni attendibili su quelle sconosciute.
Conto economico
Il conto economico è il primo documento del bilancio aziendale, in cui sono riportati costi e ricavi di una società. Ci dice quanto un’azienda stia fatturando e quanto sia spendendo per ottenere quel fatturato. In alto troveremo i ricavi e le scorte di magazzino, mentre di seguito si trova il conteggio e la ripartizione dei costi.
Dal conto economico di un’azienda è subito possibile reperire dei dati fondamentali per l’analisi di una value stock. Tra questi:
- Utile netto – Il profitto della società al netto di tutte le spese, tasse e interessi;
- Fatturato – Il ricavo totale di tutte le vendite di un’azienda;
- EPS (Earnings Per Share) – L’utile netto che corrisponde a ciascuna azione, ottenuto dividendo l’utile netto per il numero totale di azioni in circolazione;
- Rapporto P/E – Il rapporto tra prezzo di un’azione e gli EPS;
- Margine operativo – Il profitto che la società ottiene considerando solo i costi vivi sostenuti per mettere sul mercato i suoi prodotti e servizi.
Un value investor solitamente compara diverse società di un settore, andando alla ricerca di quelle che hanno un miglior rapporto P/E e un maggior margine operativo. Inoltre nel conto economico vengono riportati i dividendi staccati dalla società, altro elemento importante per identificare le azioni value.
Stato patrimoniale
Lo stato patrimoniale è il documento del bilancio aziendale che riporta il patrimonio della società, i suoi crediti e i suoi debiti. È molto importante, perché non vale a nulla una società che genera buoni profitti se poi questa crolla sotto al peso dei suoi debiti.
Lo stato patrimoniale è diviso in due sezioni: l’attivo e il passivo. Studiandole entrambe, è possibile capire quanto sia solida una società. Ci sono aziende sottovalutate dal mercato non per quanto stanno già realizzando in termini di profitti, ma per gli asset in portafoglio.
Per l’analisi di un value investor, i punti più importanti dello stato patrimoniale sono:
- Immobilizzazioni – I beni materiali, immateriali e finanziari che fanno parte del patrimonio di una società, e di cui diventiamo “parzialmente proprietari” nel momento in cui compriamo il titolo;
- Book value per share – Il valore del patrimonio di una società rapportato al numero di azioni in circolazione;
- Indice di indebitamento – La quantità totale di debiti di un’azienda divisa per il valore totale dei suoi attivi;
- Debiti totali – La quantità di debiti a breve e lungo termine a carico dell’impresa;
- Struttura del debito – Il rapporto tra debiti a breve e lungo termine, insieme al loro costo e alla redditività dei capitali presi a debito.
Una delle mancanze più comuni nel mondo del value investing è proprio quella di trascurare l’aspetto patrimoniale di un’azienda, concentrandosi troppo sul conto economico. Attenzione, però, perché i debiti possono diventare il fardello più grande di una società nel lungo termine.
Rendiconto finanziario
Nel rendiconto finanziario è indicato il dettaglio dei flussi di cassa in entrata e in uscita da un’impresa. Questi includono tutti i movimenti di conto corrente: incassi ricevuti dai clienti, capitali presi a debito, fonti di finanziamento alternative e uscite di qualunque natura.
Il più importante dato analizzato dai value investor è il free cash flow (FCF). In parole molto semplici, rappresenta i soldi disponibili che un’azienda può utilizzare per scopi come pagare i suoi debiti, distribuire dividendi agli azionisti o investire in nuove opportunità di business. Questo non si può evincere da metriche come l’utile netto, dal momento che nel calcolo dell’utile rientrano anche molte spese non monetarie (es. ammortamenti).
Per calcolare il FCF, si parte dal flusso di cassa operativo e si sottraggono i costi di investimento in attività come l’acquisto di macchinari, l’espansione o il rinnovo degli impianti. Infine si sottraggono le spese finanziarie come gli interessi sul debito. Il risultato è l’effettiva liquidità che la società ha prodotto, nel periodo considerato dal bilancio, per i suoi azionisti.
Variabili macroeconomiche
La migliore finestra di opportunità per investire in azioni value si presenta quando abbiamo a che fare con periodi di crisi e recessione. Quando tutti i mercati tendono a prendere una direzione ribassista, la valutazione delle società si sgonfia ed è decisamente più semplice trovare titoli venduti in sconto.
Lo stesso è vero al contrario: dopo un lungo periodo di mercato rialzista, potrebbe diventare molto difficile identificare delle azioni value. Ecco perché analizzare lo scenario economico è parte integrante del processo con cui identificare le azioni value.
Tra le principali variabili macroeconomiche da tenere in considerazione:
- PIL
- Tasso di disoccupazione
- Tasso di interessi delle principali banche centrali
- Inflazione
- Andamento del mercato immobiliare
- Prezzo delle materie prime
Nel lungo termine, le recessioni sono meno lunghe e meno forti rispetto alle fasi di espansione dell’economia. Questo significa che i periodi di recessione aprono ottime opportunità per investire in azioni value; l’apice dei momenti di crescita e le bolle speculative sono invece i momenti ideali per vendere.
Investire in azioni value conviene?
Il value investing è un approccio utilizzato da oltre un secolo, con risultati ottimi per chi effettivamente è in grado di praticarlo nel modo corretto. Il razionale dietro a questa strategia è perfettamente sensato: qualunque cosa si riesca a comprare per un prezzo inferiore al suo valore, rappresenta un’opportunità di mercato.
Questo non vale soltanto per i mercati finanziari: un’automobile, una casa o un quadro acquistati a un prezzo inferiore al loro valore possono essere rivenduti con profitto. Le azioni value sono solo uno dei tanti modi di applicare il value investing.
Chiaramente il problema è capire se ci sia effettivamente un margine di sicurezza nell’operazione che stiamo facendo: uno scarto tra prezzo e valore che si possa mantenere aperto anche nel caso in cui le variabili esterne fossero sfavorevoli.
Proprio perché non è possibile controllare alla perfezione l’andamento di alcuni fattori, è molto difficile dire se effettivamente la quotazione di mercato sia inferiore al reale valore di un’impresa. Inoltre servono varie competenze per poter analizzare a fondo un titolo, tenendo in considerazione ogni singolo elemento che potrebbe influenzarne l’andamento.
Ammesso di avere una buona capacità di fare previsioni e tutte le competenze che servono, il value investing è un approccio realmente conveniente con cui affrontare i mercati finanziari.
Le prospettive per il 2025
Il 2024 si è aperto come un anno decisamente positivo, sia per le Borse europee che per quelle americane. Le banche centrali hanno iniziato a tagliare i tassi d’interesse e, con ogni probabilità, nel corso del 2025 dovrebbero arrivare ulteriori sforbiciate al costo della vista. I mercati cinesi stanno facendo fatica a ritrovare slancio, mentre l’Europa, nell’ultimo scorcio dell’anno, sta attraversando un momento di crisi economica, che coinvolge le tre economie più importanti: Germania, Francia ed Italia. Complessivamente, comunque vada, i fondamentali sono molto buoni per chi investe in azioni value e sul comparto azionario più in generale.
Detto questo, rimangono delle importanti differenze tra le varie aree geografiche. Nello specifico, negli Stati Uniti la crescita continua a essere molto buona e l’inflazione sta tornando sotto controllo a passo spedito. Questo suggerisce che, al momento, la fase del ciclo economico americano sia molto valida per chi è interessato ad acquistare azioni value.
Azioni growth, value e deep value: cosa significa?
Con i termini growth, value e deep value si intendono diversi tipi di azioni con caratteristiche molto diverse tra loro. Nel corso del tempo, infatti, con azioni value si è passati a intendere per estensione tutte quelle società che hanno numeri di bilancio stabili e operano in settori altrettanto stabili, con bassi moltiplicatori e dividendi generosi.
Questa sembra una presa di distanze dal significato originale del termine, che invece indicava i titoli sottovalutati dal mercato. In realtà le due cose spesso coincidono: le società più mature che operano in settori consolidati sono spesso anche quelle che gli investitori sottovalutano, specie nelle forti fasi di crescita dei mercati.
Gli altri due termini, growth e deep value, si allontanano da una parte e dall’altra. Le società growth sono in forte crescita, spesso in perdita, non staccano dividendi e sono delle scommesse sul fatto che il titolo possa crescere di svariate volte nel corso del tempo; le azioni deep value, invece, sono ancora più tradizionali e mature di quelle value, talvolta anche in decrescita, ma pagano ottimi dividendi.
Pro e contro delle azioni growth
Le azioni growth hanno un grande potenziale di crescita a lungo termine, ma prevedono anche una volatilità sopra la media. Solitamente sono i titoli che beneficiano di più dei periodi con bassi tassi di interesse centrali, crescita economica e un mercato dei capitali molto dinamico.
I titoli growth sono connessi a società giovani, per le quali la priorità è appunto il tasso di crescita. Questo significa puntare il più possibile sulle quote di mercato e sull’aumento del fatturato, trascurando nella prima fase l’utile netto e i dividendi. Quasi nessuna azione growth stacca dividendi, perché l’intento è quello di reinvestire eventuali profitti nel business.
I principali punti di forza delle azioni growth riguardano la rivalutazione del titolo nel lungo termine. I growth investor cercano di identificare società in fase embrionale che hanno il potenziale per diventare le prossime Amazon, Airbnb o Uber. Se su dieci growth stock su cui si investe, una o due dovessero riuscire realmente a fare questo percorso, sarebbe già sufficiente per avere un ottimo ritorno.
Questo è anche il motivo per cui solitamente i growth investor tendono a diversificare molto il portafoglio, investendo pochi capitali su tante aziende e sapendo in partenza che non tutte sono destinate al successo. Anche nel growth investing, comunque, c’è una traccia di value investing: una società growth può comunque essere sopravvalutata o sottovalutata rispetto al suo potenziale. Diventa solo più difficile stimare correttamente il potenziale stesso.
Esempi di azioni growth sono:
- Robinhood
- Delivery Hero
- Coinbase
- Nio
Chiaramente questi esempi sono tratti da società già piuttosto grandi, ma un growth investor realmente orientato alla crescita potrebbe andare alla ricerca di titoli ancora meno capitalizzati.
Pro e contro delle azioni value
Le azioni value tendono a reggere bene anche i momenti di alta volatilità, ma crescono di meno nelle fasi in cui il mercato è rialzista. Solitamente si tratta di società che hanno già una quota di mercato molto grande, per cui per quanto possano investire sulla loro espansione sono già molto vicine al limite fisico del loro fatturato.
Questo non significa che le azioni value non possano crescere, ma tenderanno sicuramente a farlo a un ritmo ridotto. Di solito il ritmo di crescita mantenuto da queste società è vicino al tasso di crescita dell’economia globale, o quantomeno a quello del mercato in cui operano.
Esempi di azioni value sono:
- Coca-Cola
- Nike
- Luxottica
- Exxon-Mobil
- Verizon
Proprio il fatto che queste aziende abbiano già degli utili stabili e buone riserve di liquidità fa sì che resistano meglio delle growth stock ai periodi di recessione. Tuttavia il loro andamento è spesso legato a quello delle materie prime energetiche o di altre materie prime, trattandosi in gran parte di società al di fuori del campo della tecnologia e dei servizi.
Pro e contro delle azioni deep value
Le azioni deep value rappresentano società ancora più tradizionali e più consolidate rispetto alle azioni value, al punto che talvolta si tratta di settori ormai in declino. Ci sono diversi motivi per cui un investitore potrebbe voler investire su società che non stanno più crescendo, al contrario di quanto si potrebbe pensare.
Per cominciare, i moltiplicatori tendono a essere molto bassi e i dividendi invece molto alti in rapporto al prezzo del titolo. Questo significa che mantenendo l’azione in portafoglio anche soltanto per alcuni anni, diventa fattibile ripagare l’investimento iniziale attraverso i flussi di cassa ottenuti dal titolo.
In alcuni casi gli investitori puntano su queste società anche per via del loro patrimonio, che tende a essere piuttosto alto dopo tanti anni di profitti. A un certo punto, anche solo il valore dei terreni e delle infrastrutture in mano a un’azienda è in grado di giustificare la sua capitalizzazione di mercato.
Da ultimo, alcune volte i settori conoscono un rilancio. Un esempio è quello delle società legate alla produzione di petrolio e gas naturale: per diversi anni gli investitori le hanno scartate per puntare sull’energia rinnovabile, finché nel 2021-22 la crisi energetica mondiale ha riportato in auge il settore.
Opinioni sulle azioni value
Essendo una delle più storiche strategie con cui affrontare i mercati finanziari, si è detto molto nel tempo sul value investing e sulle azioni value. Vogliamo qui raccogliere una serie di investitori di successo che si sono espressi in merito, oltre a dare poi la nostra opinione.
Come sempre, il nostro obiettivo è eliminare il rumore di sottofondo per cercare di presentare solo i pensieri più autorevoli sul tema della nostra guida.
Opinioni autorevoli sul value investing
La paternità del value investing è associata da Ben Graham, professore universitario e primo datore di lavoro di Warren Buffett. Nella sua frase “Il prezzo è ciò che paghi, il valore è ciò che ottieni” è raccolta l’essenza degli investimenti in azioni value: pagare meno di ciò che si riceve in cambio del proprio capitale.
Anche il socio di Warren Buffett, il leggendario Charlie Munger, si è espresso chiaramente su questa strategia dicendo “Tutti gli investimenti intelligenti applicano il value investing -ottenere più di quanto stai pagando-. Devi valutare il business per poter valutare l’azione“.
Altro storico value investor è Phil Fisher. Oltre a essere famoso per la sua carriera da investitore, il suo libro “Common stocks, uncommon profits” è considerato uno dei migliori da leggere per imparare le basi e le tecniche del value investing. Una sua frase passata di generazione in generazione a Wall Street è “I mercati sono pieni di gente che conosce il prezzo di tutto, e il valore di niente”.
Possiamo poi passare in rassegna i nomi di tanti altri value investor di successo. A cominciare, per esempio, da Bill Ackman, noto per essere uno dei principali activist investor degli Stati Uniti: oltre a investire sul valore delle società, Ackman ne acquisisce quote di controllo o si impegna a realizzare campagne mediatiche per diffondere le sue idee e velocizzare la riconciliazione tra prezzo e valore.
A livello europeo, forse il value investor più conosciuto è Francisco Garcìa Paramés. Considerato il “Warren Buffett spagnolo”, ha fondato la società Bestinver con cui si occupa di value investing attraverso la gestione di fondi comuni d’investimento e fondi pensione.
La nostra opinione
Per concludere la raccolta di opinioni e considerazioni sul value investing, riteniamo opportuno esprimere il parere degli autori della guida. La redazione di TradingOnline.com® è formata da analisti che investono in prima persona sui mercati finanziari, seguendone quotidianamente l’andamento.
Il value investing rappresenta forse la massima espressione della logica degli investimenti: l’idea di comprare asset a un prezzo inferiore al loro valore, per quanto non innovativa, è alla base di qualunque operazione profittevole che non sia semplicemente dettata dalla fortuna.
Nessuno può rinnegare l’importanza dei fondamentali di un’azione. Comprare un titolo significa diventare parzialmente proprietari della società, per cui ha senso solo se realisticamente crediamo che i risultati dell’azienda giustificherebbero un prezzo maggiore per il titolo su cui stiamo investendo.
Detto questo è importante ricordare che fare value investing nella pratica richiede un set di competenze piuttosto importante, che spazia dall’analisi di bilancio fino ai modelli previsionali macroeconomici. Tutti elementi che è possibile apprendere sia nella teoria che nella pratica, ma indubbiamente elementi che richiedono tempo per averne una piena padronanza.
Per fare pratica con tutto questo, è oggettivamente consigliabile cominciare utilizzando denaro virtuale anziché quello reale. Lo si può fare, ad esempio, aprendo un conto demo su eToro e approfittando del capitale virtuale da 100.000$ che il broker mette a disposizione gratuitamente per tutti gli utenti.
Azioni value: Considerazioni finali
Il value investing è uno degli approcci che storicamente si sono rivelati più efficaci e più lungimiranti per chi investe in azioni. Con decine di migliaia di titoli azionari quotati sulle Borse di tutto il mondo, alcune asimmetrie esistono necessariamente e possono essere sfruttate da chi conosce la differenza tra prezzo e valore.
Dall’altra parte è importante ricordare che andare alla ricerca di azioni value è un processo che richiede tempo e dedizione, oltre che inevitabilmente qualche passo falso. Persino Warren Buffett ha commesso degli errori nella sua carriera, per cui sarebbe eccessivo pretendere di non sbagliare mai.
Per chi ha tempo e voglia di dedicarsi all’apprendimento dei modelli di valutazione aziendale, e soprattutto per chi ha interesse nello scoprire i veri fondamentali che stanno dietro alla valutazione di una società. Questa è la motrice dei mercati finanziari e non c’è dubbio sul fatto che lo rimarrà, nel lungo termine, finché i mercati esisteranno.
FAQ: Domande e risposte frequenti sulle azoni value
Quali sono i migliori libri sul value investing?
I migliori libri sul value investing sono L’investitore intelligente di Ben Graham, One up on Wall Street di Peter Lynch e Modern value investing di Sven Carlin.
Qual è un buon rapporto P/E per le azioni value?
La maggior parte delle azioni value viene tipicamente scambiata a un rapporto P/E inferiore a 12. Si tratta tuttavia di un’approssimazione molto generica, che non tiene conto del tasso di crescita annuo dell’utile netto.
Amazon si può considerare una value stock?
Amazon si colloca a metà tra le azioni value e le azioni growth, dal momento che genera già profitti molto ampi ma non stacca ancora dividendi e che il business è ancora in forte espansione.
Quali sono i migliori ETF di azioni value?
I più validi ETF di azioni value sono l’Invesco S&P 500 Revenue ETF e il iShares MSCI USA Value Factor ETF.
Dove si può investire in azioni value?
È possibile investire in azioni value con qualunque broker autorizzato Consob. I più consigliati dalla nostra redazione sono eToro, Capital.com e FP Markets.
Come si riconosce un’azione value?
Per capire se un’azione sia realmente venduta in sconto rispetto al suo valore reale è necessario analizzare i fondamentali della società, cominciando dai bilanci di esercizio, realizzando una propria stima del suo valore.
Il value investing riguarda solo le azioni?
No, il value investing può essere applicato a qualunque asset. L’idea alla radice rimane sempre quella di acquistare l’asset a un prezzo inferiore al suo valore, che si tratti di azioni, immobili, NFT o altro ancora.
Guide Azioni
Comprare azioni Coinbase: Conviene oggi? Analisi 2025
Come si comprano le azioni Coinbase? Ma soprattutto è un’operazione conveniente da fare quest’anno? In questo articolo ti forniao tutte le risposte a queste domande.
Coinbase Global Inc. è il più grande exchange di criptovalute negli Stati Uniti e il primo ad essersi quotato presso una grande Borsa. Una novità assoluta al NASDAQ, che permette di avere esposizione verso il mondo crypto senza detenere direttamente Bitcoin e operando con strumenti totalmente regolamentati.
Il 2025 si preannuncia un anno importante e molto interessante per Coinbase, dopo un buon 2024. Stando ai dati relativi al terzo trimestre 2024, l’utile netto attribuibile agli azionisti è stato di 75,46 milioni di dollari, o 28 centesimi per azione, rispetto alla perdita di 2,27 milioni di dollari, o 1 centesimo per azione, dell’anno precedente. Le prospettive, quindi, per il 2025 sembrano essere relativamente buone.
A fronte di tutto questo, è interessante capire quali siano le prospettive per Coinbase nel 2025 e per gli anni successivi. La nostra guida è aggiornata a dicembre 2024, sia per quanto riguarda l’analisi del titolo che per quanto riguarda le migliori piattaforme con cui investire.
Principali caratteristiche Azioni Coinbase:
📱ISIN & Sigla: | US19260Q1076: COIN |
🏦Dov’è quotata Coinbase: | NASDAQ 🇺🇸 |
💰Capitalizzazione: | 313,60 miliardi di dollari |
👍Conviene comprare oggi: | Sì |
📈Target price medio Coinbase: | 250$ |
👌Broker consigliati: | Capital.com / eToro / FP Markets |
👍Conviene acquistare Azioni Coinbase $COIN oggi?
Le azioni Coinbase oggi rappresentano un investimento ad alto rischio, con il potenziale per ottenere allo stesso tempo una grande ricompensa. Bisogna tenere conto del fatto che Coinbase guadagna nettamente di più quando il prezzo delle criptovalute aumenta. Questo per due motivi:
- In minor parte è il fatto che la società ottiene una provvigione in percentuale sul valore delle crypto scambiate sulla sua piattaforma. Maggiore è il valore delle criptovalute, maggiore è il valore delle provvigioni;
- In gran parte è il risultato del fatto che gli investitori comprano molto di più quando le crypto sono in trend rialzista. Soprattutto gli investitori al dettaglio tendono a investire quando vedono che le quotazioni sono in aumento, moltiplicando il volume di scambi su Coinbase e sugli altri exchange.
Per questo motivo esiste una correlazione molto stretta tra l’andamento delle azioni Coinbase e l’andamento di Bitcoin e tutto il comparto crypto. Eventi rialzisti per Bitcoin sono rialzisti per Coinbase, e viceversa.
Tutti questi segnali di ripresa interni al mondo crypto sono anche favoriti dal fatto che i tassi d’interesse delle banche centrali – in primis quelli della Federal Reserve – sono iniziati a scendere nel corso del 2024. Questo è stato un evento molto atteso, che potrebbe continuare anche nel 2025 fornendo un’iniezione di liquidità ai mercati finanziari e dunque anche più slancio alle criptovalute.
🏦Dove comprare Azioni Coinbase
FP Markets – Visita la piattaforma;
eToro – Visita la piattaforma;
Bybit – Visita la piattaforma;
Capital.com – Visita la piattaforma;
Skilling – Visita la piattaforma;
Trade.com – Visita la piattaforma;
Bitpanda – Visita la piattaforma.
Coinbase è un titolo che, sebbene giovane, è stato rapidamente inserito presso tutti i principali listini dei principali operatori finanziari del mondo. Lo si può scegliere pertanto sia tramite intermediari che offrono CFD – i famosi e popolari contratti per differenza – sia invece tramite i broker e gli intermediari che permettono di comprare il titolo vero e proprio. Due alternative le cui differenze, i vantaggi e gli svantaggi diventeranno più chiari nel seguito di questo approfondimento.
- Comprare azioni reali Coinbase Global Inc.
Acquistare le azioni vere e proprie della società permette di diventarne azionisti a tutti gli effetti. Questo è il modo più classico di operare ed è quello che si adatta meglio agli investitori di lungo termine. Se l’obiettivo è quello di comprare azioni Coinbase per mantenerle in portafoglio a lungo, allora l’acquisto diretto delle azioni vere e proprie è la scelta più coerente. Le migliori piattaforme per farlo sono:
- Comprare azioni Coinbase Global Inc. con i broker CFD
I CFD sono un’alternativa alle azioni reali che permette di investire su contratti che replicano il prezzo delle azioni Coinbase, senza essere direttamente proprietari del titolo. Si tratta dunque di strumenti derivati, che si limitano a mantenere sempre lo stesso prezzo dell’azione. Sono più adatti al trading di breve termine e alle operazioni speculative, anche grazie al fatto di poter essere negoziati con la leva finanziaria. Inoltre permettono di investire a ribasso sulle azioni Coinbase in un modo molto efficiente, approfittando della vendita allo scoperto che nel mondo dei CFD trova largo impiego. Le migliori piattaforme in questo caso sono:
- FP Markets – Visita la piattaforma;
- eToro – Visita la piattaforma;
- Bybit – Visita la piattaforma;
- Capital.com – Visita la piattaforma;
- Skilling – Visita la piattaforma.
- Comprare azioni Coinbase: banche e Poste come alternativa
Possiamo anche rivolgerci agli intermediari storici per muvoerci sul territorio delle azioni. Intermediari storici che permettono anche di accedere al NASDAQ e di puntare sulle azioni di Coinbase. In questo caso, però, dobbiamo essere disposti a pagare dei costi di intermediazione più alti e spesso a rinunciare a una piattaforma online con cui gestire in autonomia le nostre operazioni.
⚡Come comprare Azioni Coinbase
Come comprare azioni Coinbase in autonomia
Tempo totale: 10 minuti
1. Aprire un account con un broker sicuro
Ci sono tanti intermediari che permettono di comprare azioni Coinbase online. L’importante è assicurarsi sempre che il servizio sia sicuro, regolamentato e che abbia ricevuto l’autorizzazione di Consob per operare come intermediario finanziario in Italia. Il broker che consigliamo di più per comprare azioni Coinbase è eToro, con il quale si può comprare il titolo senza commissioni.
2. Eseguire il deposito
Una volta completato il processo di registrazione, bisogna aggiungere dei fondi per poter comprare l’azione. Non bisogna preoccuparsi se il broker chiede di inviare la foto dei propri documenti di identità: si tratta di un processo obbligatorio per tutte le istituzioni finanziarie europee, rivolto a limitare il riciclaggio di denaro. Su eToro è possibile depositare con PayPal, carta di credito e debito, oppure con un bonifico bancario.
3. Cercare le azioni Coinbase
Tutte le piattaforme di trading hanno un menu per cercare i vari strumenti finanziari o, per una comodità ancora maggiore, una barra di ricerca che permette di filtrare direttamente un singolo strumento. Nel caso di eToro è sufficiente scrivere “Coinbase” nella barra di ricerca per accedere alla pagina dedicata.
4. Comprare le azioni
Non rimane altro che cliccare su “Acquista” o “Investi“, a seconda delle piattaforme. In automatico apparirà una schermata in cui si può scegliere la quantità di azioni da comprare, oltre a personalizzare i vari dettagli dell’operazione. Dalla sezione Portafoglio sarà poi possibile monitorare l’andamento del titolo e chiudere la posizione.
Fornitura:
- 100$ per il deposito minimo
Strumenti:
- Smartphone o altro dispositivo connesso a internet
Dove conviene investire in Coinbase Global Inc.? Confronto piattaforme
Abbiamo preparato uno schema di rapida consultazione per aiutare tutti coloro i quali vogliono rapidamente confrontare i canali che abbiamo a disposizione per investire sulle azioni Coinbase. Da questo schema emergono tutti i dettagli più importanti tra i diversi intermediari che ci propongono il titolo.
Caratteristiche | Broker CFD | Broker DMA | Banca e Posta |
---|---|---|---|
Commissioni: | Spread variabili e 0 commissioni fisse | Spread fissi + variabili (con eToro zero costi di carico) | Commissioni di transazione e sul totale investito |
Investimento minimo: | 1 azione | 50 USD | Variabile (almeno 1.000 euro) |
Analisi tecnica: | Disponibile | Disponibile | Disponibile sulle piattaforme trading professionali e sicure |
Investire al ribasso: | Disponibile | Non disponibile | Non Disponibile |
Conto demo: | Disponibile | Disponibile | Non Disponibile |
Formazione: | Disponibile | Disponibile | Disponibile su FinecoBank |
Script intelligenti: | Sono disponibili EA su Metatrader. | Non disponibile | Non disponibile |
Leva finanziaria: | Fino a 1:5 | Non Disponibile | Non Disponibile |
Approfondimenti: | Migliori broker CFD | Migliori broker DMA | N.d. |
Dal confronto emerge chiara la superiorità dei broker CFD e dei broker DMA rispetto alle soluzioni classiche su praticamente tutti i fronti. Un’opinione che da TradingOnline.com ci siamo formati utilizzando tutte le piattaforme che abbiamo messo a confronto, prima di poter offrire un’analisi completa e totale degli intermediari che abbiamo davanti.
📊Previsioni Azioni Coinbase 2025
Indubbiamente le previsioni 2025 sono positive, considerando che tutti gli elementi importanti sembrano ormai essersi allineati per Coinbase. Le crypto stanno andando incontro a un forte trend rialzista, cosa che premia tutto il mondo degli exchange di criptovalute; inoltre la concorrenza si è nettamente indebolita, con Binance che è stato costretto ad abbandonare gran parte dei suoi clienti americani tra problemi di legge e le dimissioni forzate dello storico CEO Changpeng Zhao.
- Tassi di interesse
Il costo del denaro ha iniziato ad abbassarsi, anche se continua ad essere alto. Si prevede che, nel corso del 2025, sia la Banca Centrale Europea che la Federal Reserve continueranno ad abbassare i tassi, anche se non si sa ancora con preciso con quali tempistiche. Questo significherà più liquidità nell’economia, un clima generale di crescita e quindi condizioni particolarmente favorevoli per un boom delle criptovalute.
- Meno concorrenza
È legittimo pensare che ci sarà meno concorrenza nel corso del 2025 per Coinbase, quantomeno negli Stati Uniti. Dopo il “piazza pulita” della SEC, che ha drasticamente ridimensionato Binance e proibito varie altre pratiche che exchange minori stavano utilizzando, Coinbase si ritrova nella sua miglior posizione competitiva di sempre. Se le crypto continueranno ad attraversare il momento di grazia che stanno vivendo, allora è molto probabile che i risultati arriveranno.
Azioni Coinbase Target Price
Riassumiamo in uno schema di pratica consultazione i tre target price su Coinbase, secondo gli analisti medi, ottimisti e pessimisti sul futuro del titolo da qui a un anno.
Il target price è storicamente un riferimento poco affidabile, anche quando si parla di titoli poco volatili. Un anno fa i target price non avevano minimamente previsto il valore odierno del titolo, dunque consigliamo di prendere con molta prudenza le stime proposte dagli analisti.
Mediano | Alto | Basso |
---|---|---|
329$ | 400$ | 165$ |
🏦Analisi fondamentale Azioni Coinbase
Dopo aver affrontato l’analisi tecnica e le previsioni, presentiamo l’analisi fondamentale su Coinbase, per avere una prospettiva di orizzonte più ampio, che ci permetterà di capire anche il suo posizionamento all’interno del relativo mercato.
Un mercato giovanissimo e che non potrà essere affrontato soltanto con i classici strumenti con i quali valutiamo le aziende quotate in borsa da tempo – e in settori che hanno una solidità da diversi decenni.
Analisi concorrenza Coinbase Global Inc.
Coinbase è un exchange di criptovalute, che è il primo ad essersi quotato in borsa. Nonostante sia stato il primo a fare questo tipo di passo, deve comunque affrontare, tanto negli USA quando in Europa, una concorrenza feroce e che punta a sottrargli quote di mercato importanti.
Dopo il drastico ridimensionamento di Binance negli Stati Uniti, a conti fatti l’unica concorrenza credibile in questo momento per Coinbase negli USA è rappresentata da Kraken. La situazione è diversa altrove, dove l’exchange fondato da Changpeng Zhao continua a essere competitivo: in Europa e in Medio Oriente, ad esempio, la concorrenza tra Coinbase e Binance è ancora molto forte.
Attenzione anche alle piattaforme più piccole che potrebbero dire la loro, specialmente nel caso in cui si ritorni a investire molto su marketing e pubblicità. Una società in particolare a cui prestare attenzione è Crypto.com, che durante il boom del 2021 aveva giocato un ruolo importante e potrebbe tornare a farlo in futuro. Negli ultimi anni è emerso sempre di più anche ByBit, un altro exchange che ha saputo costruirsi un’immagine forte grazie alle sponsorship sportive e che pone particolarmente l’accento sulla privacy dei clienti.
La situazione è comunque nel complesso affollata, ma in un mercato che – almeno secondo le previsioni di tutti i principali analisti – continuerà a crescere nel futuro. Una crescita che permetterà a tutti i gruppi, compreso Coinbase, di spartirsi una fetta di una torta molto più interessante.
Coinbase: prospettive di crescita
Le prospettive di crescita di Coinbase sono legate a diverse situazioni che potrebbero svilupparsi o meno nel mondo delle criptovalute e dei mercati finanziari. All’interno di questo mondo, sarà anche da valutarsi la crescita possibile di Coinbase rispetto alla concorrenza.
- Rally del mondo crypto
I risultati di Coinbase rimangono estremamente ancorati all’andamento del mondo delle criptovalute in generale, per cui è molto importante quello che succederà nel 2024 con la presidenza negli Stati Uniti di Donald Trump. Questo è il punto importante per il breve termine, dopodiché rimarrà anche importante scoprire cosa succederà in seguito: un altro crypto winter, oppure una corsa di lungo termine? Questa è la domanda che attualmente ci si sta facendo di più nel mondo della finanza decentralizzata.
- Coinbase in vantaggio in termini di regole e licenze
Coinbase, rispetto alla concorrenza che abbiamo visto poco sopra, si è preparata con largo anticipo a quello che sarà l’ovvio arrivo del regolatore – ovvero lo stato – nello spazio delle criptovalute. Si è dotato di licenza di custode e di intermediario negli USA, in Giappone e in America e ha progetti di allargamento anche presso altre giurisdizioni.
Questo è un vantaggio che riteniamo essere cruciale per gli sviluppi futuri di Coinbase – rispetto a intermediari come Binance – che stanno cercando ancora di sottrarsi a questi obblighi. Ma anche rispetto ad altri tipi di exchange che sono in ritardo nel percorso della loro istituzionalizzazione.
- Commissioni alte ma sostenibili
Uno dei punti di forza di Coinbase è sicuramente il fatto di aver saputo comandare un premium price in termini di commissioni, senza però perdere quote di mercato. Altri exchange hanno voluto promuoversi tagliando i costi di intermediazione degli utenti, attirando più capitali ma finendo per avere risultati discutibili nei bilanci. Ora che il settore è in caduta libera, i concorrenti che hanno tagliato i costi si trovano in estreme difficoltà finanziarie mentre Coinbase vanta un bel cuscinetto di liquidità.
- Concorrenza agguerrita, anche se…
Difficilmente potrà conquistare le quote di mercato che Coinbase sta rinsaldando grazie ai servizi offerti ai grandi e grandissimi investitori. Fondi, trust e gestori di capitali hanno bisogno di garanzie, licenze e di una presenza solida.
Questa è una combinazione di fattori che per il momento soltanto Coinbase e pochissimi altri sono in grado di offrire ai propri clienti.
Coinbase: Business Model
Parlare di exchange di criptovalute quando stiamo analizzando il business model di Coinbase è sicuramente riduttivo. Stiamo infatti parlando di un intermediario che si occupa di molto di più dello scambio tra valute fiat e criptovalute.
- Servizio di custodia
Il che vuol dire che gli investitori (in particolare quelli di grande taglia) possono rivolgersi a Coinbase per ottenere custodia dei loro investimenti in criptovalute. È in servizio non solo utile, ma necessario per i grandi investitori che puntano sulle criptovalute.
L’evoluzione di questo ramo dei servizi di Coinbase diventerà ancora più interessante nei prossimi mesi, quando il gruppo entrerà nel mercato tedesco, che ha aperto all’investito fino al 20% degli Spezialfunds proprio nel comparto delle criptovalute.
- L’istituzionalità delle criptovalute
Questo è il ruolo che Coinbase sta cercando di assumere all’interno del comparto. Il mondo di Bitcoin, ma anche di coin e token minori è ancora agli albori per quanto riguarda l’ingresso degli investitori istituzionali. Coinbase è già il riferimento, insieme ad altri pochissimi player su scala globale. In questo senso la quotazione in borsa contribuirà ad offrire una base maggiormente solida anche per ospitare i grandi gruppi.
- Exchange
Per tutti. Da chi vuole acquistare poche decine di euro in criptovalute ai grandissimi investitori. Anche Tesla ha utilizzato, per i suoi acquisti, Coinbase, così come fanno centinaia di aziende in tutto il mondo. Coinbase è inoltre in grado, rispetto alla concorrenza, di esigere un prezzo premium in termini di commissioni, che è giustificato dalla maggiore sicurezza che questo exchange è in grado di offrire agli investitori.
- Listing di progetti emergenti
Un recente annuncio del CEO della compagnia ha segnato il cambio di paradigma per quanto riguarda l’inserimento a listino gli asset di nuova generazione. Ha fatto recentemente scalpore l’inserimento di Shiba Inu, che non sarà però, almeno secondo quanto affermano i dirigenti, l’ultimo.
Pertanto Coinbase ha voluto inserire nel suo business model anche un’attenzione alle novità più volatili del mondo delle criptovalute, allargando così il suo raggio d’azione e permettendo a moltissimi di utilizzarlo in alternativa, per fare un esempio, a Binance. L’obiettivo dichiarato è di inserire a listino tutte le criptovalute con un minimo di capitalizzazione a mercato.
- Stablecoin
Coinbase è anche in collaborazione con Circle per la gestione di USD Coin, il secondo stablecoin per capitalizzazione al mondo, ancorato al dollaro USA. La crescita è ampia – la liquidità nelle casse ha dei discreti rendimenti e l’attacco a Tether sembrerebbe essere oggi possibile. Un ramo di impresa che in pochi tengono in considerazione, ma che depone a favore del gruppo e del suo futuro.
Coinbase: management
A capo dell’azienda si trova ancora Brian Armstrong che è stato il fondatore, insieme a Fred Ehrsam, dell’exchange. Una leadership che si è mantenuta intatta nel corso degli anni – con Armstrong che si è confermato l’uomo giusto per traghettare le operazioni del gruppo in oltre 100 paesi. Tra le altre figure chiave non possiamo che segnalare anche Emilie Choi, che riveste il ruolo di COO e di Alesia Haas, che invece riveste il ruolo di CFO, per una delle aziende più rosa dell’intero palcoscenico del NASDAQ.
Il management si è dimostrato molto solido, in particolare in fasi cruciali come quella della quotazione al NASDAQ e anche per il momento attuale, mentre il gruppo prova ad allargare il suo reach e ad affermarsi come intermediario ideale per chi vuole andare ad operare da istituzionale nel mondo delle criptovalute. Possiamo dire, senza alcun tipo di timore di essere smentiti, che il management è uno dei pezzi forti dell’azienda e uno dei motivi di speranza da parte di chi ha già investito nel gruppo.
💰Valore Azioni Coinbase: quotazione in tempo reale
Il valore in tempo reale delle azioni Coinbase ci permette di verificare il valore di questa azienda nel tempo. È un buon punto di partenza per iniziare ad analizzare l’andamento del titolo, anche se non dovrebbe essere considerato in modo eccessivo, se il nostro interesse è valutare il punto di ingresso corretto in questa azione.
Azioni Coinbase: approfondimenti e consigli utili
Coinbase è un titolo molto particolare – e riteniamo che non possa essere efficacemente e correttamente fotografato soltanto dall’analisi tecnica e dall’analisi fondamentale. L’azienda opera in un comparto che è sicuramente tra i più vivaci e nuovi – e per capire come muoverci riteniamo che sia assolutamente necessario aggiungere altri dettagli ed analisi al di fuori degli schemi convenzionali.
Sono approfondimenti che sono stati realizzati dalla nostra redazione e che troverete soltanto su TradingOnline.com, con il nostro staff che ha analizzato tutte le altre caratteristiche fondamentali del mondo di Coinbase e dintorni.
Quanto investire in Azioni Coinbase?
La tentazione di andare all-in sulle azioni Coinbase deve essere messa a freno – e questo non perché l’azienda non sia valida (e a nostro avviso la migliore del comparto). Qualunque tipo di investimento va correttamente ponderato tenendo conto di tutti i possibili fattori. Per questo riteniamo di dover fare qualche considerazione in termini di composizione del portafoglio prima di procedere con l’acquisto o meno di questo titolo.
- Il rischio c’è ed è collegato alle criptovalute
E questo dovrebbe spingerci a non replicare all’interno dello stesso portafoglio un investimento in criptovalute e uno parallelo in Coinbase. Il valore del secondo asset dipende dal primo e principalmente dai volumi di scambio che questo mercato è in grado di realizzare.
- Fino al 2% ma solo in determinate situazioni
Sulle azioni Coinbase convergono tante questioni di fondamentale importanza e che lo rendono un titolo piuttosto rischioso (come vedremo all’interno della specifica sezione). Siamo infatti davanti ad un titolo che è arrivato recentemente sul mercato, che dipende da un mercato altrettanto nuovo e che dunque può essere oggetto di grandi movimenti in termini di volatilità. Si può puntare fino al 2% su questo specifico titolo, a patto però di non avere ulteriore esposizione verso il comparto.
- Diversificare vuol dire guardare oltre il settore strettamente finanziario
Le criptovalute e le società ad esse collegate si sono dimostrate in correlazione importante con le azioni del settore finanziario. Per questo motivo andranno diversificate evitando di affidarsi troppo al mondo delle banche e anche degli investimenti strettamente finanziari. L’investimento in Coinbase, in termini di distribuzione, può essere equiparato a quello sulle banche della nuova era, ovvero quelle che sfruttano il più possibile i nuovi servizi di carattere digitale.
Azioni Coinbase lotto minimo
Uno dei vantaggi principali che riguardano l’investimento tramite intermediari specifici per le azioni è la possibilità di partecipare agli investimenti azionari con minimi molto bassi. Il lotto minimo offerto dai migliori broker è infatti pari o inferiore ad 1 azione.
Abbiamo a disposizione il broker di azioni eToro, che ci permette di investire a partire da soli 50$, il che equivale a meno di 1/4 del valore del singolo titolo azionario. Per quanto riguarda la piattaforma affidabile Capital.com possiamo invece investire a partire da 1 azione.
Le Azioni Coinbase sono rischiose?
Non esistono azioni – o investimenti di qualunque tipo – che siano privi di rischio. Le azioni Coinbase tuttavia hanno una configurazione particolare in questo senso, che invitiamo tutti a prendere in considerazione prima di iniziare ad investire.
- Azienda giovane
Coinbase è un’azienda che ha poco più di 10 anni e che è quotata al NASDAQ da poco tempo. Questo tipo di aziende sono in genere molto instabili anche in termini di prezzo, nonché in termini di redditività. Coinbase aggiunge altri elementi a questa potenziale instabilità.
Le criptovalute sono un mercato di investimento più che legittimo, tuttavia dovremo prendere in considerazione la sua intrinseca volatilità. Coinbase vi dipende per la totalità dei servizi che vengono offerti. Oggi sono in pochissimi a puntare sulla scomparsa del comparto, ma per chi investe in azioni Coinbase Global Inc. anche la volatilità accentuata può essere un problema.
🤔Azioni Coinbase: Opinioni e recensioni
Le opinioni e recensioni della nostra redazione sono qui accompagnate alle migliori fonti informative che possiamo trovare online. Abbiamo scelto forum e centri informativi, che rimangono una risorsa molto preziosa non solo per chi vuole investire in azioni Coinbase, ma per tutti gli investitori in generale.
Azioni Coinbase migliori forum di discussione
Informarsi sui Forum è ancora oggi un’ottima idea per chi vuole saperne di più di una singola azione oppure ancora di quanto viene offerto dai mercati finanziari. Abbiamo raccolto pertanto i 5 forum che riteniamo essere superiori per quanto riguarda le informazioni sulle azioni Coinbase – sia in italiano che in inglese, tenendo conto anche della specificità del titolo.
- Bitcointalk
È un forum dedicato a tutti gli aspetti di Bitcoin – e da qualche tempo anche a quello finanziario. Si parla anche di exchange e troviamo delle informazioni di prima mano sulle attività e sulle iniziative di Coinbase. Per noi è da seguire da parte di tutti coloro i quali hanno a qualunque livello un coinvolgimento nel mercato delle criptovalute.
Oltre al classico r/stocks/ possiamo guardare anche a /r/Cryptocurrencies. Sono entrambe delle ottime sotto-sezioni di Reddit che offrono uno spaccato di informazioni interessante per chi vuole investire in azioni Coinbase. In inglese anche questo, ma chi vuole informazioni di primissima fascia sul mondo della finanza dovrà fare di necessità virtù.
- FinanzaOnline
Ottimo forum italiano e di gran lunga il più frequentato quando si parla di investimenti azionari, anche all’estero. Quello che possiamo consigliare è di seguirlo sempre, che si decida poi di investire in Coinbase Global Inc. o meno. Ottimo il livello delle discussioni e anche quanto riguarda il mondo delle criptovalute e delle aziende che vi investono o che fanno parte dell’ecosistema.
- Investing.com
Ideale per chi cerca un formato più simile alla chat, dato che per ogni quotazione è disponibile un servizio che ci permette di interagire con utenti con messaggi brevi. Disponibile sia in italiano che in inglese, è il posto ideale per chi vuole informazioni spot su come si sta muovendo il mercato sul breve e sul brevissimo periodo.
- Borse.it
Un forum da sempre maggiormente attento ai mercati italiani, ma che sta vivendo un revival anche verso i mercati stranieri, in particolare se importanti come il NASDAQ. È forse il meno indicato dei 5 che abbiamo segnalato all’interno di questa guida, ma vale comunque la pena frequentarlo.
Investire in Azioni Coinbase: la nostra opinione
Ottenere esposizione alle azioni Coinbase è un modo alternativo per ottenere esposizione al mercato delle criptovalute, con il titolo che riflette da vicino le stesse fluttuazioni delle crypto principali. La differenza è che, trattandosi di azioni, si opera direttamente su strumenti regolamentati.
Siamo stati scettici sulle azioni Coinbase nel passato e a ragion veduta: senza alcun segnale di ripresa per il mondo crypto, non c’era modo di vedere come il titolo avrebbe potuto iniziare una corsa rialzista. Oggi però riteniamo che la situazione sia molto diversa e che la corsa rialzista del mercato crypto possa realmente portare il titolo verso un nuovo picco storico. La società oggi è più snella, opera in un contesto meno affollato e negli Stati Uniti si è imposta come leader di mercato. Anche se il lungo termine rimane incerto, nel breve termine ci sono molti segnali positivi.
Chi punta su Coinbase sta puntando, anche se indirettamente, sul mondo delle criptovalute. I rischi sono stati debitamente evidenziati all’interno della nostra guida: sta ora al singolo investitore decidere se inserire o meno questo titolo in portafoglio.
Considerazioni finali
A Coinbase deve essere riconosciuto un grande merito: aver fatto entrare il mondo degli exchange nella Borsa più importante del mondo. Questo non è avvenuto per caso, ma per una solidità intrinseca dell’azienda, che oggi si candida a rappresentare il mondo delle criptovalute anche nel comparto istituzionale.
Chi vuole investire in questo tipo di imprese difficilmente troverà di meglio oggi sui mercati – e Coinbase rimarrà un punto di riferimento anche quando altre aziende arriveranno sul mercato. Tra quelle di prossima quotazione ci sarà Kraken – ma la grande crescita del comparto creerà spazi per queste due imprese, anche per altre. Coinbase inoltre, partita in netto anticipo rispetto alla concorrenza, potrà comunque far pesare il suo ruolo predominante anche in futuro.
FAQ Azioni Coinbase: domande e risposte comuni
Conviene investire in azioni Coinbase?
Le azioni Coinbase sono uno dei titoli migliori se dovessimo tenere conto dei risultati dell’analisi fondamentale e i target price intorno ai quali hanno trovato consenso gli specialisti. Questo quantomeno sul breve periodo, grazie allo stato di grazia in cui si sono trovate le criptovalute per tutto il 2024.
Come comprare le azioni Coinbase Global Inc.?
Dove acquistare azioni Coinbase?
Possiamo acquistare azioni Coinbase su quasi tutti gli intermediari che offrono accesso al NASDAQ. Tuttavia abbiamo individuato i migliori in Capital.com, FP Markets e eToro, intermediari che offrono le migliori piattaforme di trading online, sempre nel segno della massima sicurezza e facilità d’uso.
Quali sono le previsioni su Coinbase?
Le azioni Coinbase continueranno, molto probabilmente, a seguire lo stesso andamento di Bitcoin e delle principali criptovalute. Per questo ci si attende che il titolo continui a rimanere piuttosto volatile e che possa prendere quota con l’avvicinamento del prossimo halving di BTC.
È rischioso fare trading sulle azioni Coinbase?
Ci sono sempre dei rischi insiti negli investimenti. Nel caso di Coinbase sono relativi alla novità rappresentata dall’azienda e al suo mercato di riferimento, che è quello delle criptovalute. Rischi che possiamo però bilanciare efficacemente con una bona diversificazione del nostro portafoglio.
Guide Azioni
Comprare azioni Tilray: Conviene? Analisi e Previsioni 2025
Conviene acquistare azioni Tilray? E, soprattutto, quali sono le migliori piattaforme per fare questo tipo di operazioni? In questo articolo troverai tutte le risposte.
Tilray è una delle imprese del settore cannabis più importanti al mondo. È stata anche oggetto, durante il boom delle meme stocks nel 2021, di una forte attenzione mediatica. L’attenzione per l’azienda, sommata a quella per il settore, ha reso questo titolo uno dei più caldi di tutto il NASDAQ. Da quel momento le sorti della società sono però cambiate, con un drastico calo del prezzo del titolo.
Tilray ($TLRY) è azienda tra le leader del settore della marijuana medica, commercializzata direttamente o tramite terzi. Con sede in Canada, è stata tra le prime aziende ad operare nel settore. Un settore oggi in forte crescita, dove il gruppo sta cercando di allargare la sua posizione anche tramite fusioni e acquisizioni.
Nonostante si tratti di un titolo bassa capitalizzazione rispetto a quelli che siamo abituati a scegliere sul NASDAQ, sono diversi gli intermediari finanziari che offrono le azioni Tilray. Non tutti sono di quale qualità e non tutti offrono i migliori canali e strumenti di accesso.
La nostra guida è attualmente aggiornata a dicembre 2024 e contiene un tutorial dettagliato sul comprare azioni Tilray, oltre che le previsioni sul titolo sia nostre che degli analisti, tanto a breve quanto a lungo termine.
Le principali caratteristiche delle azioni Tilray:
📱ISIN & Sigla: | US88688T1007 : TLRY |
🏦Dov’è quotata TLRY: | NASDAQ 🇺🇸 |
💰Capitalizzazione: | ~1.17 miliardi di dollari |
⚡Come comprare azioni TLRY | Vai al tutorial |
👍Conviene comprare oggi: | Incertezza sul breve periodo, ok sul lungo |
📈Target price medio TLRY | 2.34 USD |
Broker consigliati: | eToro / Capital.com / FP Markets |
👍Conviene acquistare azioni Tilray oggi?
Le azioni Tilray sono un investimento rischioso, considerando che l’azienda è in perdita e che il tasso di crescita è diminuito molto negli ultimi due anni. Non si può trascurare il fatto che la società si sia quotata in Borsa a 1,90$ per azione e a distanza di pochi anni abbia perso oltre il 90% del proprio valore. E malgrado le cose stiano andando leggermente meglio di prima in termini di crescita, gli altri fondamentali rimangono piuttosto negativi.
Le azioni Tilray hanno chiuso in positivo per l’ultima volta nel 2018, quando il titolo è riuscito a registrare una crescita del 215%. Stiamo parlando dell’anno nel quale il Canada ha legalizzato la marijuana per uso ricreativo. Sempre che nel futuro non arrivi un catalizzatore simile, appare assai difficile che Tilray possa ripetere un suggesso del genere. Il 2025 potrebbe dimostrarsi un anno particolarmente difficile per la società.
🏦Dove comprare azioni Tilray
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Anche se le azioni Tilray non sono tra i titoli più famosi e con maggiore capitalizzazione della Borsa americana, sono comunque disponibili per l’acquisto tramite diversi canali. Qui abbiamo riportato le migliori piattaforme scelte dalla redazione di TradingOnline.com® che rispecchiano precise caratteristiche:
- Sono piattaforme sicure, regolamentate in Europa e registrate Consob;
- Hanno un lungo storico alle spalle e una base diffusa di recensioni positive dei clienti;
- Hanno superato i nostri test fatti di persona su queste piattaforme;
- Offrono piattaforme intuitive e facili da utilizzare;
- Prevedono costi di intermediazione bassi, o addirittura nulli, per comprare azioni Tilray.
Bisogna soltanto decidere se si vuole operare attraverso le azioni vere e proprie o attraverso i CFD.
Opzione 1: Azioni Tilray vere e proprie
La prima possibilità è quella di comprare azioni reali di Tilray, cioè diventare azionisti dell’azienda a tutti gli effetti. Questa è la scelta più conveniente per gli investitori di lungo termine che sono interessati a mantenere il titolo stabilmente in portafoglio.
Le migliori app per comprare azioni Tilray sono:
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Opzione 2: operare con i CFD
Il trading di CFD offre un modo più speculativo per esporsi alle azioni Tilray. Si tratta di strumenti derivati che replicano il prezzo delle azioni Tilray, riflettendo ogni loro movimento, ma non sono azioni reali. Questi contratti derivati sono particolarmente utili per fare operazioni di trading intraday e per speculare sulle oscillazioni che si possono formare sul grafico delle azioni Tilray nel breve termine.
I migliori broker di CFD per investire su Tilray sono:
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Opzione 3: investire in banca o alle Poste
Volendo è possibile utilizzare l’home banking o rivolgersi alla propria filiale bancaria per acquistare azioni Tilray. Lo stesso si può fare attraverso Poste Italiane, ma in entrambi i casi non ci sono dei buoni motivi per farlo: i costi di intermediazione sono decisamente più alti, normalmente con commissioni fisse di 15-20€ per eseguito e altrettanti costi variabili. Oggi è sconsigliabile acquistare azioni in questo modo, visto il poco controllo, la mancanza di una piattaforma intuitiva, i costi elevati e il processo complicato.
⚡Come comprare azioni Tilray
Come comprare azioni Tilray senza commissioni
Durata totale: 10 minuti
1. Scegliere la piattaforma
La prima cosa da fare è scegliere una piattaforma sicura, meglio ancora se facile da utilizzare e con bassi costi di intermediazione. Quella più consigliata dalla nostra redazione per acquistare azioni Tilray è eToro, che permette di comprare le azioni Tilray senza commissioni.
2. Aggiungere i fondi
Il secondo step è aggiungere i fondi che si vogliono investire. Su eToro è possibile depositare con bonifico bancario, PayPal, carta di credito e carta di debito. Prima di accettare il deposito, ogni broker regolamentato è tenuto a verificare l’account con l’invio della foto di un documento d’identità.
3. Cercare le azioni Tilray
Ogni piattaforma ha una sua interfaccia grafica, ma tutte generalmente prevedono un menu e una barra di ricerca per selezionare lo strumento desiderato. Nel caso di eToro, è sufficiente scrivere “Tilray” nella barra di ricerca in alto per trovare la pagina dedicata al titolo.
4. Comprare il titolo
Da ultimo si può procedere con l’acquisto delle azioni, cliccando a seconda della piattaforma sul pulsante “Acquista” o “Investi“. Il broker chiederà, prima di confermare l’ordine, quante azioni si vogliono comprare e se si vogliono impostare dei livelli di chiusura automatica della posizione.
Dove conviene investire in Tilray? Confronto piattaforme
Qual è il miglior canale per investire nelle azioni Tilray? Con la nostra tabella comparativa possiamo analizzare i vantaggi e gli svantaggi dei diversi approcci, anche in relazione alle nostre necessità di risparmiatori e investitori.
Caratteristiche | Broker CFD | Broker DMA | Banca e Posta |
---|---|---|---|
Commissioni: | Spread variabili e 0 commissioni fisse | Spread fissi + variabili (con eToro zero commissioni) | Commissioni di transazione e sul totale investito |
Investimento minimo: | 1 azione | 50 USD | Variabile (almeno 1.000 euro) |
Analisi tecnica: | Disponibile | Disponibile | Disponibile sulle piattaforme trading professionali |
Investire al ribasso: | Disponibile | Non disponibile | Non Disponibile |
Conto demo: | Disponibile | Disponibile | Non Disponibile |
Formazione: | Disponibile | Disponibile | Disponibile su FinecoBank |
Script intelligenti: | Sono disponibili Expert Advisor su Metatrader. | Non disponibile | Non disponibile |
Leva finanziaria: | Fino a 1:5 | Non Disponibile | Non Disponibile |
Approfondimenti: | Migliori broker CFD | Migliori broker DMA | N.d. |
A seconda di quale sarà la nostra strategia, del capitale a disposizione e del nostro portafoglio generale, può essere più conveniente investire tramite CFD, oppure tramite accesso in DMA. Investire tramite banca o Poste rimane meno conveniente, cosa che emerge chiaramente dalla nostra analisi comparativa.
📊Previsioni azioni Tilray 2025
In un settore ancora molto segnato dall’imprevedibilità legislativa, c’è da dire che fare previsioni non è facile. Tilray è anche una delle poche aziende nordamericane che sta puntando sul mercato della cannabis legale in Europa, il che aggiunge un altro livello di incertezza. Per questo motivo è più consigliabile un approccio di lungo termine che uno di breve.
Detto questo, è impossibile negare che il clima politico e sociale sia sempre più favorevole per le azioni connesse alla marijuana. Il movimento per la legalizzazione si fa sempre più forte, soprattutto in Europa. Non soltanto a scopo medico, ma anche per l’uso ricreativo: non è tanto una questione di se, ma di quando questo mercato verrà reso totalmente aperto alla libera concorrenza.
- Rallentamento nella legalizzazione nei mercati chiave
La Thailandia, dove Tilray non opera, è stata in ordine cronologico l’ultima nazione fino a oggi a legalizzare la cannabis a scopo ricreativo. Alcune prospettive, invece, si sono aperte in Germania, dove il 1° aprile 2024 è entrata in vigore la legge che legalizza la cannabis: la normativa permette alle persone che abbiano compiuto almeno 18 anni di coltivare tre piante per il consumo privato e di possedere delle quantità limitate della sostanza. È possibile averne fino a 25 grammi
Negli Stati Uniti è stato altrettanto un anno di poche novità, salvo la legalizzazione della cannabis a scopo ricreativo in Ohio. La cosa era già nell’aria da tempo e non ha avuto un grande impatto sul mercato, per cui è poco incisiva in termini di cambiamento delle dinamiche di mercato: Tilray aveva già una grande quota nel mondo della cannabis a scopo medico in questo Stato, e per molti versi gli affari vanno meglio dove la società opera solo nel settore medico e non in quello ricreativo.
- Il settore è molto dinamico
Ci sono pochi settori che oggi sono dinamici tanto quanto quello della cannabis terapeutica. Nascono nuove aziende ogni giorno e tra quelle presenti già sul mercato, la lotta è effettivamente senza quartiere. I mercati stanno crescendo, così come sta crescendo la domanda negli USA e in Canada per questo tipo di prodotti. Le possibilità future date dalla cannabis ricreativa – nella quale però Tilray ad oggi non è ancora attiva – permetterebbero in futuro ulteriori espansioni.
- Non è detto che il modello sia vincente
Dove la cannabis è legale, i consumatori hanno la possibilità di coltivarla in casa o di comprarla presso negozi specializzati. Ci si può attendere che i consumatori abituali, quindi teoricamente i migliori clienti potenziali, scelgano la coltivazione per passione personale e/o per contenere i costi. La coltivazione è molto poco costosa, mentre nei negozi degli Stati Uniti costa mediamente 15$ per grammo.
Allo stesso tempo, negli ultimi dati trimestrali Tilray ha riportato un prezzo medio di vendita di 3.23$, influenzato soprattutto dal fatto che la società vende a rivenditori con un grosso sconto per le quantità. Come risultato di tutto questo, almeno in questa fase Tilray non si trova in una posizione competitiva forte.
PREVISIONI 2025: Le uniche prospettive che si possono aprire nel 2025 per il titolo Tilray sono legate alla politica dei tassi della Fed. Il calo potrebbe continuare ad avere un effetto positivo su questo titolo (cosa che avverrebbe anche per qualsiasi altro tipo di azione). Salvo per questo aspetto, il cui sicuramente si andrà ad infievolire nel corso del tempo, la società continua a mostrare dei risultati molto deboli e a non avere forza per rendersi profittevole. Il problema principale a nostro avviso riguarda la diluizione delle azioni, un’operazione che si renderà indubbiamente necessaria per permettere a Tilray di finanziare le proprie operazioni. Di conseguenza, la nostra previsione per l’anno nel suo complesso è negativa.
PREVISIONI LUNGO TERMINE: i risultati a lungo termine dipenderanno molto dalla capacità di Tilray di aumentare i margini sul venduto e dalle decisioni sulla legalizzazione dei governi dei mercati chiave. Per questo motivo è molto difficile fare previsioni, ma se la società continuerà a registrare perdite e margini molto bassi è difficile che possa sopravvivere a lungo. Anche sul lungo termine, non siamo ottimisti sulle prospettive della società.
Azioni Tilray Target Price
Riassumiamo qui in forma tabellare il target price sulle azioni Tilray, a scopo di consultazione rapida da parte dei nostri lettori che stanno preparando le strategie di investimento.
Considerando che il target price di un anno fa era dieci volte più alto di quello attuale, questa è un’ulteriore conferma di quanto siano inaffidabili le previsioni degli analisti in questo senso. Consigliamo sempre di prendere con estrema diffidenza, specie per azioni volatili come quelle di Tilray, le raccomandazioni sul target price.
Mediano | Alto | Basso |
---|---|---|
2,34$ | 2,94$ | 2$ |
🏦Analisi fondamentale azioni TLRY
Tilray opera sin dalla sua nascita in un settore, se vogliamo, particolare: quello della cannabis medica. Un settore che è arrivato da poco sulle borse e sui mercati, anche perché le aperture, fino a qualche anno fa, erano state molto fiacche, anche nei confronti di aziende che operavano storicamente nel settore medico.
Oggi il settore è florido e punta ad una crescita importante su scala globale. Crescita della quale Tilray potrebbe continuare a far parte, soprattutto in virtù della sua già importante posizione di mercato. Ci sono però altri tipi di analisi che vanno fatte all’interno della categoria fondamentale, per valutare quali possano essere i valori effettivamente messi in campo da Tilray.
In un settore che è sì in forte crescita di domanda e di fatturato, ma anche di concorrenza. Il tutto a fronte di compagnie che sono ancora molto piccole sia per numero di dipendenti che per output produttivo, nonché per capitalizzazione di borsa.
Analisi concorrenza Tilray
Il primo punto da cui partire per farci un’idea chiara della posizione di mercato di Tilray è la concorrenza. Il gruppo canadese opera in un mercato dove sono in realtà molte le aziende che producono e vendono prodotti, soprattutto in Canada e negli USA, dove anche sul piano medico si vive una stagione di completa apertura ai cannabinoidi.
Tra i principali concorrenti di Tilray troviamo al primo posto GW Pharmaceuticals, che è stata azienda pionieristica nel settore e oggi propone direttamente sul mercato preparati medici a base di estratti di marijuana, principalmente basati sul THC. Settore che è solo collateralmente sovrapponibile a quello occupato da Tilray, che si preoccupa maggiormente di vendere prodotto da inalare.
Una delle concorrenti principali, Aphrai, è diventata parte di Tilray in una fusione è stata annunciata nel Dicembre 2020. Tra gli altri concorrenti non possiamo che citare Aurora Cannabis, attiva nel medesimo settore, così come Cronos e anche Canopy Growth.
Il settore della cannabis terapeutica e ricreativa è oggi tra i più attivi e dinamici, con diversi competitor che cercano anche di sviluppare soluzioni in proprio e brevettabili, con forti dipartimenti di ricerca e una lotta senza quartiere per accaparrarsi nuovi mercati.
Non possiamo che considerare la competizione come un potenziale problema per Tilray, nonostante il gruppo canadese (ma quotato negli USA) abbia già ampiamente dimostrato di poter far fronte a qualunque tipo di concorrenza, guadagnando dopo la fusione con Aphrai la prima posizione in termini di produzione e distribuzione nel settore.
Tilray: prospettive di crescita
Le prospettive di crescita sono legate innanzitutto alla crescita del mercato della cannabis terapeutica e ricreativa, che rimane il settore di primo interesse per il gruppo.
Secondo molti analisti il settore della cannabis medica è destinato a crescere nel futuro. Il problema maggiore, però, è determinato dal fortissimo frazionamento tra le società che se ne occupano. Ne sono già nate centinaia, decine delle quali quotate in Borsa, generando una concorrenza sfrenata.
Tilray ha inoltre una posizione di vantaggio, dovuta al fatto di essere stata la prima compagnia con certificazione GMP per la fornitura di infiorescenze di cannabis per scopo medico, certificazione che ne ha fatto l’azienda considerata premium nel settore, con tutto quanto ne consegue in termini di margini di profitto rispetto alla concorrenza.
Le altre prospettive di crescita per il gruppo sono sicuramente legate all’allargamento dell’utilizzo di cannabis per scopi medici anche in paesi dove non c’è ancora molta trazione. Canada e USA hanno sicuramente fatto da apripista, ma c’è ancora molto lavoro da fare anche nelle altre economie sviluppate. Tutto, almeno per il momento, sembra giocare a favore del futuro di Tilray in termini di crescita.
Tilray: Business Model
Il business model di Tilray è completamente integrato, dalla coltivazione alla raccolta, dal confezionamento alla distribuzione. Il gruppo controlla diversi campi di produzione controllata di cannabis, la quale viene poi trattata – per essiccazione – all’interno di stabilimenti di proprietà della stessa Tilray.
Anche la distribuzione, verso medici, farmacisti e pazienti è affidata a Tilray stessa, che dunque ha controllo totale sulla filiera dei propri prodotti. Un controllo della filiera che ha garantito la possibilità di realizzare un prodotto percepito come premium dai propri clienti e con un buon sovrapprezzo rispetto agli altri prodotti analoghi.
Da sottolineare anche la presenza di un buon reparto ricerca, che oggi continua a sviluppare nuove varietà e nuove tecniche di coltivazione, indoor e Outdoor, per fornire prodotti vari, adatti a diversi tipi di esigenze, con THC controllato e da qualche tempo anche con CBD in varie gradazioni.
Le ricerche riguardano anche le possibili applicazioni dei cannabinoidi per determinate patologie, condotte insieme a diversi istitituti universitari. Ricerche che permetteranno di aumentare il reach dei prodotti realizzati da Tilray stessa.
Il modello di business di Tilray si basa anche su un’assistenza clienti sempre di prima risposta e maniacale nelle attenzioni. L’azienda rimane a piena disposizione dei medici che somministrano i suoi prodotti e anche dei pazienti, anche per il tracciamento dei potenziali effetti collaterali e per monitorare lo stato di salute dei pazienti.
Un’azienda completamente integrata, che oggi è una di quelle con il miglior posizionamento sul mercato anche grazie ad un business model che si è rivelato, almeno fino ad oggi, vincente. Diverso il discorso per quanto concerne i profitti: l’azienda ha giustamente scelto di procedere con ulteriori acquisizione e con l’espansione dei propri reparti piuttosto che mantenere denaro in cassa.
Quanto piantato oggi – ci sia passata la metafora – verrà con ogni probabilità raccolto in futuro, anche in termini finanziari.
Tilray: management
Il CEO di Tilray è Irwin D. Simon, pioniere nel settore dei prodotti biologici e naturali, con oltre quattro decenni di esperienza come imprenditore visionario.
Per il momento non esistono motivi di preoccupazione per chi investe nell’azienda in termini di qualità del management. Siamo di fronte ad un’azienda molto solida, a partire dal suo CdA.
💰Valore azioni Tilray: quotazione in tempo reale
La quotazione in tempo reale può aiutarci ad individuare il momento giusto per entrare sul mercato di Tilray. Di seguito sono riportati il grafico in tempo reale e l’andamento storico del titolo.
Azioni Tilray: approfondimenti e consigli utili
Ci sono altri approfondimenti che possono tornarci utili se vogliamo iniziare ad investire in azioni Tilray e capire che tipo di titolo abbiamo davvero davanti. Con l’analisi tecnica e fondamentale siamo riusciti a collocare l’azienda nella sua prospettiva futura. Con questa approfondimenti invece, potremo cominciare ad immaginarla anche all’interno del nostro portafoglio di investimento.
Quanto investire in azioni Tilray?
A nostro avviso oggi è semplicemente meglio non investire in Tilray. Questa è semplicemente la nostra opinione e non rappresenta consulenza d’investimento. Semplicemente, riteniamo che non ci siano i presupposti per poter veder crescere questa posizione a lungo termine quantomeno con le informazioni disponibili oggi. La società ha una struttura di costi troppo svantaggiosa, che la spinge a chiudere di anno in anno i bilanci in perdita senza avere un’idea chiara di come arrivare a una redditività positiva.
Considerando anche che il tasso di crescita è diminuito notevolmente nel tempo -malgrado la spesa in marketing sia rimasta elevata-, non ci sembrano i presupposti per una rivalutazione del titolo. Sembra più probabile che l’azienda continuerà a bruciare liquidità e a distruggere valore per gli investitori, che a intervalli regolari si trovano a sopportare nuove emissioni di azioni che diluiscono le loro quote.
Azioni Tilray Lotto Minimo
Uno dei vantaggi dei broker specializzati nel trading online è che i lotti minimi sono molto ridotti, consentendo così di poter investire su Tilray anche a chi non ha grandi somme a disposizione. Nello specifico con eToro (qui in demo gratuita), possiamo iniziare ad investire in azioni Tilray con soli 50$ sulla posizione.
Capital.com (qui per la demo gratuita) permette invece di investire a partire da una sola azione e quindi investendo, ai prezzi attuali, una cifra tra i 15$ e i 20$. Anche in questo caso l’investimento si rende accessibile per tutti, anche per chi ha capitali minimi da investire.
Le azioni Tilray sono rischiose?
Sì, le azioni di Tilray sono molto rischiose e dovrebbero essere maneggiate con cura da parte di chi non vuole correre rischi. La Beta altissima del titolo, come abbiamo mostrato nella parte dedicata ai dati fondamentali, segnala un’azienda dal prezzo molto volatile, anche rispetto al resto del NASDAQ, che viene comunque da un 2022 molto turbolento.
Il rischio è comunque insito in ogni tipo di investimento e quello che possiamo fare è gestirlo, tenendo conto della sua portata effettiva. Ci sono oggi strumenti che ci permettono di fare trading distribuendo il rischio insito nelle azioni Tilray su tutto il portafoglio.
- La diversificazione rimane fondamentale
Tilray andrebbe inserita come titolo unico del settore cannabis all’interno del proprio portafoglio. Le aziende del settore cannabis sono infatti tutte altamente correlate e quando la crisi colpisce, seguono tutte un trend negativo. Nelle fasi di crescita tendono a seguire, praticamente tutte e di nuovo, lo stesso trend.
Si può fare hedging efficacemente sul settore farmaceutico, anche se alternativo come quello di Tilray. Nella nostra guida spieghiamo attentamente come fare. Partiamo però sempre dalla scelta di broker e intermediari che ci offrano i migliori strumenti per inserire in un portafoglio equilibrato Tilray e qualunque altro tipo di azione dovessimo scegliere.
- Rischio di cambio
Ricordiamo ai nostri lettori che le azioni di Tilray sono quotate in USD e che dunque esiste anche un rischio di cambio. Eventuali perdite di valore del Dollaro USA nei confronti dell’Euro risulterebbero per gli investitori europei in una perdita di profitti. Contro questo rischio di cambio, le tecniche di hedging possono essere una soluzione a basso costo ed estremamente efficace.
🤔Azioni Tilray: Opinioni e recensioni
Prima di avviarci alla conclusione indichiamo le nostre opinioni e le nostre recensioni, corroborate anche da opinioni terze, da fonti affidabili come i migliori forum che si occupano anche di azioni. Queste considerazioni potranno aiutarci a completare il quadro introno alle azioni Tilray – al fine di decidere se investire o meno in questo titolo, o semplicemente per saperne di più.
Azioni Tilray forum di discussione migliori
Abbiamo individuato i cinque migliori forum che possono permetterci di approfondire la conoscenza sulle azioni Tilray, sia tra quelli in lingua italiana, sia invece tra quelli in inglese.
Il grande raccoglitore di discussioni contiene diversi subreddit che si occupano di investimenti in azioni, di settore finanziario legato alla cannabis e anche al NASDAQ. Si possono seguire tutti e tre, sebbene in inglese, per conoscere di più sulle azioni Tilray, e anche per confrontare le proprie idee con quelle degli altri investitori.
- MT5.com
Su questo Forum si discute principalmente di Forex e di piattaforme, anche se la sezione dedicata alle azioni è comunque molto frequentata e ricca di discussioni che vengono aperte ogni giorno. Questo è uno dei forum che consigliamo più spesso di seguire per chi vuole investire in azioni in modo efficace e con quella cognizione di causa che soltanto il confronto con i migliori può offrire.
- FinanzaOnline
Il miglior Forum in lingua italiana e il più frequentato. Seppur maggiormente concentrato sul mercato italiano, FinanzaOnline si occupa anche di NASDAQ e di mercati stranieri in generale. Esistono già discussioni su Tilray, alle quali possiamo accordarci, oppure semplicemente aprirne di nuove per scambiare le nostre idee sul network.
- Investing.com
Forse più conosciuto per le quotazioni che offre su tutti gli asset quotati sui mercati. Ma al suo interno, per ciascun titolo, offre anche una chat e un Forum relativi, anche in lingua italiana. Per noi uno dei migliori e di più moderni, sicuramente da seguire se si vorrà essere parte del mercato che ruota intorno a Tilray.
- Stockaholics
Il primo Forum al mondo dedicato soltanto alle azioni, sia per numero di iscritti, sia per numero di discussioni. Ad oggi è una delle fonti principali di informazioni per chi segue qualunque tipo di azione. Anche se in inglese, questo forum andrebbe sempre seguito, anche sulle azioni Tilray.
Investire in azioni Tilray: La nostra opinione
Siamo estremamente scettici sul futuro di Tilray. A parte la fusione con HEXA, che comunque non basta a risollevare le sorti dei bilanci del gruppo, non sembrano esserci buone notizie a cui aggrapparsi per poter rimanere ottimisti sull’andamento del titolo. Non ci sono soltanto problemi di crescita e redditività, ma iniziano a esserci anche problemi di debiti. Il patrimonio di Tilray riportato nell’ultimo bilancio è di $4.4 miliardi, ma la grande maggioranza ($3 miliardi) è costituita da “asset intangibili”.
Parlando invece di asset tangibili, la liquidità in cassa era di $445 milioni alla fine di giugno 2023, con debiti da ripagare nel corso del prossimo anno di $432 milioni. Considerando che l’azienda perde denaro, la liquidità non basterà per far fronte alle uscite dei prossimi 12 mesi e la società sarà costretta a rifinanziarsi per l’ennesima volta, con una nuova emissione di azioni o cercando di emettere obbligazioni convertibili a rendimenti attraenti per gli investitori. Nel complesso i fondamentali di Tilray rimangono davvero poco buoni, almeno fino a questo momento.
Conclusioni
Tilray incarna alla perfezione il comparto cannabis già quotato in borsa. Dopo un grande boom nel 2018, il settore ha subito un forte ridimensionamento in termini di capitalizzazione, con una nuova crescita forte nel 2020/21 e un tracollo nel 2022/23. La volatilità continua a regnare sovrana e tutto lascia pensare che per i prossimi mesi continueremo ad assistere a turbolenze, sia al ribasso sia al rialzo, su questo titolo.
Chi investe in Tilray è concio di queste possibili difficoltà e deve inserire le azioni TLRY all’interno di un portafoglio maggiormente bilanciato. Pena il rischiare anche il dimezzamento del proprio portafoglio, se le previsioni di medio periodo dovessero essere confermate.
La presenza della vendita allo scoperto aiuta grandemente chi vuole cercare occasioni e finestre di profitto anche in periodi convulsi e di trend negativo. Uno strumento che oggi diversi broker mettono a disposizione e che fa parte dello strumentario al quale tutti possiamo avere accesso.
Chi cerca lidi più tranquilli in borsa dovrà necessariamente guardare altrove, verso titoli che hanno prospettive di crescita magari meno esplosive, ma con al contempo meno rischi sul breve e medio periodo.
FAQ Azioni Tilray: domande e risposte popolari
Conviene investire in azioni Tilray?
Le azioni Tilray hanno un futuro di breve periodo incerto sul fronte dei prezzi e target Price a medio termine negativi. Tuttavia, ci sono ottime opportunità per chi vuole investire con vendita allo scoperto e per chi invece guarda al lungo e lunghissimo periodo.
Come comprare le azioni Tilray?
Possiamo comprare le azioni Tilray ricorrendo ai broker che ci offrono accesso in DMA ai mercati. In alternativa ci sono i broker con CFD, che offrono contratti che replicano l’andamento delle azioni Tilray, con la possibilità di usare leva finanziaria e vendita allo scoperto.
Dove acquistare le azioni Tilray?
Le migliori piattaforme per acquistare oggi azioni Tilray sono eToro e Capital.com. Sono broker che propongono ottime condizioni, grandi strumenti per interagire con il mercato, solidità e sicurezza. Le commissioni sono, in entrambi i casi, molto buone.
Qual è il target price delle azioni Tilray?
Il target price delle azioni Tilray è di 2.34$ per i valori medi intorno ai quali si è creato consenso.
Quali sono le previsioni sulle azioni Tilray?
Difficile dire dove andranno le azioni Tilray nel breve periodo. Tra la necessità di emettere nuove azioni e le operazioni ancora fortemente in perdita, le prospettive sono tutt’altro che rosee.
È rischioso fare trading sulle azioni Tilray?
Le azioni Tilray sono rischiose e molto volatili. Tuttavia questo è un problema che affligge tutti gli investimenti nel settore azionario. Possiamo ricorrere a tecniche specifiche che ci permettono di investire modulando il rischio.
Guide Azioni
Azioni da Dividendo: TOP Titoli che staccano la cedola!
Elenco delle migliori azioni da dividendo del 2025 da scegliere consigliate dagli analisti di TradingOnline.com. Top titoli che staccano le migliori cedole.
Le azioni da dividendo sono titoli che staccano dividendi particolarmente stabili ed elevati rispetto al prezzo del titolo. Sono strumenti che interessano soprattutto chi cerca una rendita dal proprio capitale, più che una grossa rivalutazione nel corso del tempo. Grandi investitori, primo fra tutti Warren Buffett, hanno sempre dimostrato grande attaccamento alle value stocks e specialmente ai titoli ad alto dividendo.
Il dividend yield di un’azione viene spesso sottovalutato dagli investitori che hanno iniziato a interessarsi di Borsa negli ultimi 10-15 anni. Arriviamo da un periodo storico in cui le azioni growth senza dividendo hanno offerto ritorni stellari, spostando l’attenzione dalle società più stabili che dividono l’utile con i loro soci.
La storia dei mercati finanziari, però, ci insegna che i dividendi rappresentano uno dei driver principali per i ritorni di lungo termine. Al netto di quello che abbiamo vissuto con la rivoluzione digitale, è importante non dimenticare tutte le azioni che possono remunerare con dividendi crescenti i loro azionisti.
In questa guida, gli analisti di TradingOnline.com® hanno raccolto le loro migliori dividend stocks da tenere d’occhio per il 2025. Un mix di società italiane, europee, americane e asiatiche che dimostrano la capacità di mantenere in modo sostenibile alti dividendi e buone prospettive di crescita.
Azioni da dividendo – Riassunto:
💰 Conviene investire | Sì |
🔥 Rischio | Medio-basso |
💎 Ritorno potenziale | Medio-Alto |
📈 Migliori broker | FP Markets // Capital.com // eToro |
💡 Settori migliori | REITs, finanza, industriali |
🧐 Settori peggiori | Tech, EVs, utilities |
📊 Migliori da comprare | Vedi l’elenco |
Cosa sono i dividendi?
I dividendi rappresentano la parte dell’utile netto di una società che viene distribuita agli azionisti. Quando viene chiuso il bilancio annuale, ciò che rimane pagate tutte le spese -incluse tasse e interessi – è l’utile netto. Una società può decidere che cosa farne, avendo sostanzialmente due scelte a disposizione:
- Reinvestire il suo risultato d’esercizio nel business, espandendo le sue operazioni per generare ancora più utili negli anni successivi;
- Distribuire gli utili ai soci, cioè alle persone a cui l’azienda appartiene, lasciandoli liberi di decidere cosa farne.
Non tutte le azioni, dunque, staccano un dividendo. Alcune aziende sono in perdita, altre possono decidere di lasciare tutto il loro utile nelle casse aziendali per reinvestire su nuove infrastrutture, personale e così via. Normalmente sono le aziende più tradizionali, già affermate e con basse prospettive di crescita, che decidono di distribuire una quota maggiore degli utili come dividendi.
Nel caso delle società quotate in Borsa, a ricevere i dividendi sono gli azionisti. Come ricordava Peter Lynch, infatti, bisogna ricordare che le azioni da dividendo non sono biglietti della lotteria ma reali quote di partecipazione alla proprietà di un’azienda. In qualità di comproprietari della società, si è titolati a riceverne i dividendi.
Azioni da dividendo: le migliori 15 del 2025
L’elenco che presentiamo si compone di 15 diverse aziende scelte, prima di tutto, tenendo a mente il dividend yield. Per chi non fosse familiare con questo termine, si tratta del rapporto tra dividendo e prezzo del titolo espresso in percentuale. Questo, però, non è stato l’unico fattore che abbiamo tenuto in considerazione né dovrebbe mai esserlo.
Una società che stacca un dividendo alto un anno e non lo stacca l’anno dopo, presenta risultati molto volatili o è minacciata tecnologicamente da competitor più evoluti rischia di pagare bene solo nel breve termine. La logica di un cercatore di dividendi, invece, dovrebbe combinare i flussi di cassa prodotti dalle azioni da dividendo e le prospettive delle aziende sul lungo termine. Per questo abbiamo tenuto conto anche di altri elementi:
- Aumento del dividendo nel corso degli anni;
- Capacità di competere nel proprio mercato ora e in futuro;
- Volatilità dei risultati e dei dividendi nel corso del tempo;
- Tasso di crescita annuo del settore (CAGR);
- Possibilità di vedere aumentare il prezzo del titolo negli anni.
Attraverso tutti questi criteri di scelta abbiamo identificato dei titoli che possono comporre un portafoglio solido e diversificato per accumulare o addirittura vivere di dividendi. Interessante anche la possibilità di comprare molti di questi titoli senza commissioni (su azioni da dividendo estere) su eToro, inclusi tutti quelli quotati negli Stati Uniti, Regno Unito, Spagna e Germania.
#1 – Cairo Communication
🔎 Ticker | BIT: CAI |
💲 Valuta | EUR |
💰 Dividend yield | 7.60% |
📊 Prospettive di crescita | Basse |
Cairo Communications è un gruppo editoriale italiano gestito dal Presidente Urbano Cairo. Il gruppo non ha avuto grande fortuna online, mancando un tassello importante del cambiamento dell’editoria. Negli ultimi 10 anni ha comunque rivisto la sua struttura, riuscendo a dimostrarsi profittevole in modo costante.
Il 2024 si prospetta un anno migliore rispetto a quelli scorsi, per via dei tassi di interesse in probabile calo e il generale recupero della mercato della pubblicità che si nota già da diversi mesi. Il gruppo Cairo ottiene gran parte dei suoi ricavi proprio da questo revenue stream, ma a lungo termine le prospettive rimangono comunque solide. Nel frattempo gli azionisti ricevono un dividendo molto generoso, superiore al 7% del prezzo del titolo.
#2 – Shell
🔎 Ticker | LON: SHEL |
💲 Valuta | GBP |
💰 Dividend yield | 3.77% |
📊 Prospettive di crescita | Medie |
Shell è una delle supermajor del petrolio, una di quelle compagnie petrolifere così grandi da avere una voce importante in capitolo quando si guarda al mercato del greggio. La società ha sede a Londra e il suo dividend yield potrebbe non sembrare nulla di particolarmente speciale, ma è importante considerare l’aumento del payout agli azionisti nel corso del tempo.
Attualmente lo yield delle azioni Shell è basso, ma si tratta di sola apparenza. Il dividendo tende a essere correlato al prezzo del petrolio e non all’andamento generale dei mercati: questo significa che, all’interno di un portafoglio ben diversificato e orientato ai dividendi, questo titolo aiuta ad aumentare la decorrelazione tra i vari strumenti.
#3 – Vonovia
🔎 Ticker | ETR: VNA |
💲 Valuta | EUR |
💰 Dividend yield | 2.99% |
📊 Prospettive di crescita | Medie |
Vonovia SE è un REIT tedesco che gestisce oltre 500.000 appartamenti divisi tra Germania, Svezia e Austria. Per via dei tassi di interesse in rialzo, gli investitori hanno perso fiducia nel mercato immobiliare e la valutazione del titolo è crollata nel corso del 2022. Andando a guardare dati e prospettive per gli immobili residenziali in Europa, però, pare che il calo sia esagerato rispetto ai fondamentali del mercato.
Società così grandi possono sviluppare enormi progetti immobiliari, costruendoli da zero, nelle zone più esclusive delle città più ambite. Possono accedere a forti scontistiche sui costi di costruzione grazie al volume d’affari che procurano ai fornitori e hanno sistemi previsionali per capire quali immobili sia meglio liquidare e acquisire. Il rendimento netto è dunque molto maggiore di quello che potrebbe ottenere un privato.
Al momento è una delle azioni da dividendo su cui vorremmo puntare di più nel portafoglio di TradingOnline.com® su eToro. Per chi lo desidera, è possibile copiarlo gratis in automatico e ottenere da subito esposizione a tutte le società su cui investe la nostra redazione. Gli stessi redattori di TradingOnline.com® hanno investito una parte importante del loro portafoglio su questa società, e ci aspettiamo che la valutazione possa aumentare del 15-20% entro la prima parte del 2025.
#4 – Enbridge
🔎 Ticker | TSE: ENB |
💲 Valuta | CAD |
💰 Dividend yield | 7.58% |
📊 Prospettive di crescita | Medio-alte |
Enbridge è una società canadese che costruisce e gestisce infrastrutture per il trasporto del gas naturale. Fino a un paio di anni fa, questo era considerato uno dei business più stabili e prevedibili in assoluto. Con il forte cambiamento dello scenario geopolitico nel corso del 2024, però, è improvvisamente diventato un settore ad altissimo potenziale.
Nel momento in cui l’Unione Europea ha deciso di prendere le distanze dal gas russo, un’enorme quantità di flussi di gas naturale ha dovuto cambiare destinazione. Una svolta nel mercato con effetti di lungo termine, perché non è stato possibile reperire immediatamente e facilmente del gas sostitutivo a prezzi contenuti.
L’Unione importava gas naturale dalla Russia attraverso dei gasdotti che ora sono totalmente inutili. È diventato necessario realizzare nuove infrastrutture per la liquefazione e la gassificazione del metano: i paesi esportatori devono liquefarne di più per trasportarlo sulle navi e i paesi dell’Unione devono costruire centri di gassificazione e stoccaggio per riceverlo.
Tutto questo fa pensare a un aumento del giro d’affari per Enbridge e a un aumento del dividendo sul lungo termine. Ad esempio, si può investire sul titolo con Capital.com e approfittare del fatto che con questo broker le azioni Enbridge si possono comprare con commissioni basse.
#5 – Best Buy
🔎 Ticker | NYSE: BBY |
💲 Valuta | USD |
💰 Dividend yield | 4.46% |
📊 Prospettive di crescita | Medie |
Anche ai tempi del commercio online, ci sono aziende che riescono con i loro negozi fisici ad avere successo nella vendita al dettaglio. Best Buy è una catena di negozi di elettronica di consumo con punti vendita sparsi in tutti gli Stati Uniti e una larga base di clienti affezionati. Prezzi bassi, scelta e sconti fanno in modo che anche nel contesto odierno il business continui a generare ottimi numeri.
Negli ultimi 5 anni, l’utile netto di Best Buy ha rappresentato la metà della capitalizzazione di mercato dell’azienda. Niente male, sia in ottica di value investing che di rendita tramite dividendi. Ottimo anche il fatto che Best Buy abbia già dimostrato forte resilienza a periodi di recessione e inflazione, costruendosi la reputazione di titolo a prova di tempi difficili.
Il dividendo non è altissimo per gli standard europei, ma è comunque molto elevato per gli standard statunitensi. Inoltre è importante notare la crescita del flusso di cassa condiviso con gli azionisti: più che quintuplicato nel corso degli ultimi 10 anni, rendendo Best Buy una delle azioni regine per crescita del dividendo.
#6 – General Mills
🔎 Ticker | NYSE: GIS |
💲 Valuta | USD |
💰 Dividend yield | 3.70% |
📊 Prospettive di crescita | Medio-alte |
General Mills è una delle principali aziende mondiali di alimenti preconfezionati, con una storia che risale al 1866. La sede è a Minneapolis, ma l’impatto di General Mills arriva in tutto il mondo. L’azienda è famosa per i suoi prodotti popolari, come Cheerios, Häagen-Dazs e molti altri: il portafoglio di brand cresce e si rinnova continuamente nel corso del tempo. Negli ultimi anni, in particolare, la strategia ha iniziato a ruotare sempre di più sui prodotti per animali domestici.
Il titolo è quotato negli Stati Uniti, per cui registrandosi gratis su FP Markets è possibile comprarlo in sicurezza e con poche commissioni. Il dividend yield attuale è leggermente superiore al 3%, che può sembrare poco ma non lo è se si considera la crescita nel corso del tempo. Le azioni GIS sono state tra le più costanti in assoluto nell’aumentare le distribuzioni agli azionisti di anno in anno.
Le azioni di General Mills rappresentano un investimento interessante per coloro che cercano stabilità e un crescente flusso di dividendi. Le azioni da dividendo sono state tradizionalmente considerate una buona aggiunta a un portafoglio diversificato a causa della loro resilienza durante i periodi di volatilità del mercato, oltre che per il basso rischio generale del business dell’azienda.
#7 – Unipol
🔎 Ticker | BIT: UNI |
💲 Valuta | EUR |
💰 Dividend yield | 4.15% |
📊 Prospettive di crescita | Medio-basse |
Unipol è una delle più grandi compagnie assicurative italiane, un business estremamente solido che cresce poco ma produce utili e prospettive stabili. Il dividendo che supera il 4% è un motivo evidente per aggiungere questo titolo alla lista di quelli che possono remunerare molto bene gli azionisti attraverso la distribuzione degli utili.
Uno dei grandi vantaggi di Unipol è il fatto che l’azienda sia parte di un mercato interno difficilmente raggiungibile da nuovi competitor. Il settore delle assicurazioni in Italia si limita a crescere al passo dell’economia, senza necessariamente puntare a un’espansione all’estero ma senza vedere minacciato il business domestico.
L’utile prodotto negli ultimi quattro anni sarebbe quasi sufficiente a ripagare l’intera capitalizzazione di mercato, indicando che Unipol è un titolo deep value fortemente sottovalutato dal mercato. Ottima azione per raccogliere dividendi e free cash flow.
#8 – Adecco
🔎 Ticker | SWX: ADEN |
💲 Valuta | CHF |
💰 Dividend yield | 8.34% |
📊 Prospettive di crescita | Medie |
Adecco è una delle più grandi agenzie al mondo per la ricerca di lavoratori. Il gruppo si occupa di ricevere richieste da parte di aziende in cerca di lavoratori e di trovare talenti in grado di occupare con successo quelle posizioni. La presenza è forte in tutto il mondo e insieme a Randstad è leader di mercato.
Per avere una capitalizzazione da 5 miliardi di franchi, il gruppo ottiene delle performance molto buone in termini di utile netto e free cash flow. Il dividendo è notevole ed è sempre interessante, in ottica di diversificazione, considerare di ottenere esposizione a una valuta forte come il franco svizzero.
Il business delle risorse umane è ciclico e potrebbe soffrire leggermente nel breve termine, ma su un orizzonte più lungo non mancano le opportunità di crescita. Ormai è anche diventato facile trovare dei broker con cui negoziare azioni da dividendo sul mercato svizzero, e ancora di più grazie alla possibilità di usare eToro per comprare il titolo evitando completamente i costi di intermediazione.
#9 – Brasilagro
🔎 Ticker | BVMF: AGRO3 |
💲 Valuta | BRL |
💰 Dividend yield | 12.19% |
📊 Prospettive di crescita | Medie |
Azione molto interessante quotata in Brasile, che opera in uno dei settori più antichi dell’economia: agricoltura e allevamento. Un business che prospera in una nazione tanto grande, fertile e benedetta da un clima tropicale come il Brasile. Non a caso, si tratta di uno dei principali esportatori di materie prime agricole al mondo.
Brasilagro è talmente grande che, sommate, le sue proprietà basterebbero a coprire tutto il territorio svizzero e di più. Letteralmente, i terreni di questa società sono più grandi di molte nazioni. Nel corso del tempo le operazioni sono state estese anche a paesi confinanti, come Paraguay e Bolivia. Indubbiamente l’agricoltura può avere anni migliori e peggiori, ma un business così diversificato per estensione geografica tende a non risentirne troppo.
Le linee di business di BrasilAgro sono ben posizionate per il lungo termine, dal momento che il valore dei terreni tende a crescere nel tempo. Inoltre è sempre più prezioso il ruolo di imprese come questa in un mondo sempre più popolato, che necessita di sempre più cibo per poter sfamare tutti quanti.
Non molti broker permettono di operare sulle azioni da dividendo brasiliane, ma uno dei nostri preferiti offre anche questa possibilità: si tratta di Capital.com -qui per la demo 100% gratis-, con cui si può investire sul titolo con o senza leva finanziaria.
#10 – Icade SA
🔎 Ticker | EPA: ICAD |
💲 Valuta | EUR |
💰 Dividend yield | 18.05% |
📊 Prospettive di crescita | Medio-alte |
Icade è un REIT francese che opera soprattutto nella regione di Parigi, investendo in immobili destinati a uso commerciale o sanitario. Le due linee di business vengono portate avanti in parallelo e nel corso del tempo il management si è dimostrato molto capace di capire quali immobili liquidare e quali aggiungere al proprio portafoglio.
La capitale francese si è storicamente dimostrata un ottimo mercato per gli immobili. Soprattutto per i grandi progetti in cui è coinvolta Icade, che tendono a concentrarsi nei quartieri più esclusivi per i quali la domanda aumenta maggiormente nel corso del tempo.
Prima che la pandemia rimescolasse le carte, il dividendo stava crescendo di anno in anno a un ritmo prossimo al 10%. Ora che l’emergenza sanitaria è passata e la società si è dimostrata solida anche durante questo periodo, la prospettiva è ancora più interessante per gli anni a venire.
#11 – Vale SA
🔎 Ticker | NYSE: VALE |
💲 Valuta | USD |
💰 Dividend yield | 10.71% |
📊 Prospettive di crescita | Medie |
Vale SA è una delle aziende che staccano i dividendi più generosi in assoluto agli azionisti, se si considera la storia recente della società. Il motivo è soprattutto il fatto che si tratta di una società mineraria con un forte coinvolgimento in minerali che, grazie alla crescita del settore della guida autonoma, stanno registrando una performance ottima.
Nello specifico, attualmente Vale è il più grande singolo operatore al mondo nel mercato del nickel e persino la più grande società mineraria nel mercato del ferro. Due metalli estremamente importanti per l’economia, su cui Vale ha un peso specifico molto alto. L’azienda ha sede in Brasile, ma grazie alla quotazione delle azioni da dividendo anche negli Stati Uniti è possibile ora investire anche in dollari.
Oltre 74.000 dipendenti e più di 50 miliardi di dollari in fatturato annuo fanno di questa società una delle più importanti aziende minerarie mai esistite. Con il ritorno alla normalità per il mercato dei metalli, non ci aspettiamo comunque che il dividendo possa scendere sotto al 5% del valore del titolo; inoltre, anche in questo caso aprendo un account su eToro è possibile approfittare della politica di zero commissioni.
#12 – Rio Tinto
🔎 Ticker | ASX: RIO |
💲 Valuta | AUD |
💰 Dividend yield | 5.45% |
📊 Prospettive di crescita | Medio-basse |
Rio Tinto è una multinazionale australiana che opera nel mondo dell’estrazione mineraria ed è particolarmente coinvolta nel mercato dell’oro. Notoriamente l’Australia è una delle regioni con il sottosuolo più ricco di materie prime, e Rio Tinto è stata una delle prime grandi società a investire sullo sviluppo del settore in questa zona.
Con oltre 49.000 dipendenti, anche in questo caso parliamo di un vero e proprio colosso. Per quanto il mercato dei metalli sia ciclico, specialmente nel caso dell’oro, sul lungo termine l’effetto della ciclicità tende ad annullarsi da solo tra periodi migliori e periodi peggiori. Nello stesso tempo, il dividendo rimane mediamente alto e in regolare crescita.
A differenza di molte società che operano nel settore dell’estrazione mineraria, Rio Tinto non si concentra su un singolo metallo. Come nel caso di Vale, ci sono più linee di business. Questo contribuisce ad aumentare ulteriormente la stabilità dei risultati, in quanto un metallo potrebbe performare meglio e uno peggio durante lo stesso periodo.
Per il 2024 ci aspettiamo che il prezzo dei metalli possa aumentare, soprattutto in corrispondenza dei tagli ai tassi delle banche centrali, facendo ritrovare slancio al titolo.
#13 – Unilever
🔎 Ticker | LON: ULVR |
💲 Valuta | GBP |
💰 Dividend yield | 3.37% |
📊 Prospettive di crescita | Medie |
Unilever è uno dei più grandi conglomerati aziendali mai esistiti. Alcuni potrebbero non conoscere il nome della società, ma sicuramente il nome di molti dei brand in portafoglio è noto quasi a tutti: Algida, Dove, Magnum e Lipton sono solo alcuni dei nomi che compongono l’universo Unilever.
Il dividendo annuo non sembra particolarmente alto rispetto ad altri titoli che abbiamo menzionato nel corso della guida, ma è importante in questo caso considerarne la crescita sul lungo termine. Il dividendo di oggi è circa tre volte più alto di quello che il titolo staccava nel 2009, per cui chi ha pazienza ed è orientato sul lungo termine potrebbe davvero trarne grande vantaggio.
La Borsa di Londra è nota anche per i premium price che gli investitori sono disposti a pagare sulle azioni dividendo, per cui il valore delle quote di proprietà rappresentate dalle azioni da dividendo può aumentare lentamente ma stabilmente nel corso degli anni. Per chi volesse accelerare le cose, è sempre possibile investire su Unilever con Capital.com per approfittare della leva finanziaria.
Per quanto la leva possa causare della volatilità aggiuntiva, le azioni Unilever sono estremamente stabili. A ognuno la valutazione sul proprio profilo di rischio, ma il nostro team di analisti non disdegna qualche piccolo rischio extra quando è ben calcolato.
#14 – Sonaecom
🔎 Ticker | ELI: SNC |
💲 Valuta | EUR |
💰 Dividend yield | 2.69% |
📊 Prospettive di crescita | Medie |
Sonaecom è una società portoghese del settore delle telecomunicazioni, una controllata della parent company Sonae. Questa divisione si occupa di gestire quotidiani, canali televisivi e siti internet editoriali che guadagnano principalmente dagli abbonamenti dei clienti e dalle inserzioni pubblicitarie.
Il mercato portoghese si estende per affinità linguistica anche al Brasile, che rimane una delle nazioni con il maggior tasso di crescita al mondo. Il business di Sonaecom, concretamente, è poco minacciato dalla presenza di competitor e per questo l’azienda riesce a staccare dividendi importanti di anno in anno.
Con una capitalizzazione prossima agli 800 milioni di euro, Sonaecom è una delle azioni da dividendo small-cap europee più redditizie in termini di dividendo e di rapporto P/E. Il free cash flow negli ultimi anni è stato prossimo a zero, ma è da notare che questo è dovuto soprattutto a investimenti in capitale fisso che potrebbero pagare bene a lungo termine.
#15 – Cubesmart
🔎 Ticker | NYSE: CUBE |
💲 Valuta | USD |
💰 Dividend yield | 4.54% |
📊 Prospettive di crescita | Medio-alta |
Cubesmart è un self-storage REIT, cioè un trust di investimento immobiliare che investe in spazi dove le persone possono conservare i loro oggetti. Da qualche anno si vedono anche nelle grandi città italiane, ma rimangono un servizio tipicamente americano. Anziché accumulare le proprie cose nel garage o nella cantina di casa, molte persone preferiscono tenere gli oggetti che usano poco in questi box in affitto.
Questo tipo di servizio è ormai presente negli Stati Uniti da oltre 70 anni, motivo per cui non c’è assolutamente il rischio di vedere il self-storage scomparire da un giorno all’altro. Il business è molto semplice e produce ricavi prevedibili, dal momento che una volta costruiti gli spazi rimane soltanto da affittarli a terzi.
Come tutti i grandi REITs americani, anche CubeSmart è disponibile come azione RealStock su eToro e si può dunque comprare senza commissioni. Anche se il dividendo attuale non è altissimo rispetto al prezzo del titolo, la crescita nel corso degli anni è stata regolare e significativa. Sul lungo termine siamo piuttosto convinti che questo sia un REIT da tenere d’occhio.
Conviene investire in azioni da dividendo?
Per quanto i dividendi siano utili a chi cerca una rendita dai propri investimenti, non sono necessariamente la caratteristica più importante per valutare un’azione. Di fatto i dividendi rappresentano l’ammissione, da parte di un’azienda, di non essere in grado di investire il suo utile meglio di quanto farebbero gli investitori se lo ricevessero nelle loro tasche.
Per una società giovane, in forte espansione, reinvestire i profitti nel business aiuta a far aumentare ancora più rapidamente il ritmo a cui l’azienda genera denaro. In qualità di azionisti, il nostro obiettivo dovrebbe essere quello di veder rivalutare gli investimenti nel modo più efficiente possibile. Questo significa che una società dovrebbe staccare dividendi solo quando non è in grado di reinvestirli con una redditività migliore nel proprio core business.
Di fatto questo è il motivo per cui la maggior parte degli analisti utilizza il free cash flow per valutare un’azienda. Il free cash flow rappresenta la quantità di denaro liquido che una società può produrre dal suo business, che questa venga o meno distribuita con gli azionisti. Non a caso, mediamente i titoli con i dividendi più alti sono quelli che vedono il loro prezzo aumentare di meno nel corso del tempo.
Un altro motivo per cui i dividendi non sono sempre convenienti è la tassazione. Nel momento in cui un’azienda decide di condividere con gli azionisti una parte del suo utile, questo è solitamente soggetto a una ritenuta alla fonte e a una successiva imposta da pagare nel paese di residenza del socio. Per contro, se l’utile viene trattenuto e reinvestito, aumenta il prezzo del titolo ma non si incorre in nessuna tassazione fino al momento in cui lo si vende.
Nel caso si voglia comunque investire su azioni da dividendo, è utile scegliere un broker come eToro che offre delle semplificazioni molto concrete per la rendicontazione delle imposte. Inoltre non opera come sostituto d’imposta, permettendo agli investitori di mantenere la liquidità più a lungo prima di dover versare le imposte dovute.
Come funzionano i dividendi delle azioni?
Molti investitori scelgono di puntare su azioni da dividendo senza comprendere a pieno il modo in cui questi funzionino. In Italia, l’organo deputato a deliberare sullo stacco dei dividendi è l’assemblea dei soci. Negli Stati Uniti e nella maggior parte dei paesi anglofoni, invece, è il consiglio di amministrazione che delibera lo stacco dei dividendi e i soci si limitano a poter cambiare i direttori nel caso ritengano inappropriate le loro decisioni.
Una volta che la società ha stabilito il suo dividendo, viene stabilita anche una ex-dividend date. Le persone che posseggono il titolo alla data della ex-dividend date sono quelle che riceveranno il dividendo; in italiano abbiamo ormai adottato la terminologia inglese, ma talvolta si parla ancora di “data di stacco” del dividendo. Fa fede la proprietà dell’azione nel momento in cui apre la Borsa in questo preciso giorno.
Successivamente, di solito nell’arco della settimana successiva, arriva la data di pagamento. Questo è semplicemente il giorno in cui viene effettivamente fatto il bonifico ai destinatari del dividendo, che nel frattempo potrebbero avere anche venduto il titolo. Finché ne si era proprietari alla data di stacco, non fa differenza.
Il compito di ricevere e distribuire i dividendi spetta, da ultimo, ai broker di azioni da dividendo. Se ad esempio un investitore decide di investire in azioni su Capital.com, anche se si tratta di CFD azionari, sarà comunque Capital.com a fare in modo che nella data di pagamento del dividendo questo risulti correttamente accreditato sul conto dell’azionista.
L’impatto dei dividendi sulle azioni
La decisione di staccare un dividendo e l’entità di tale pagamento agli azionisti hanno un impatto diretto sulla quotazione delle azioni da dividendo. Una domanda tipica degli investitori alle prime armi è “Perché non dovrei comprare le azioni il giorno prima di ricevere il dividendo e venderle il giorno dopo?”. Questa è una domanda legittima, ma parte da una mancata comprensione dei rapporti tra dividendi e azioni.
Quando arriva la ex-dividend date, il prezzo del titolo cala dello stesso valore del dividendo staccato. Un’azione che chiude la sessione di Borsa precedente a 10€ e stacca un dividendo da 0,40€, ad esempio, aprirà il giorno successivo a 9,60€. Questo perché fino al giorno prima il valore del dividendo era direttamente incorporato nel prezzo del titolo.
Dal momento in cui il titolo apre durante la data di stacco, il suo prezzo torna a essere unicamente dettato dall’incontro tra domanda e offerta. Gli investitori potrebbero essere molto ottimisti sull’andamento della società e riportare il prezzo dell’azione ai suoi livelli precedenti molto in fretta, oppure essere pessimisti e trascinarlo più in basso.
Nel caso dei dividendi molto contenuti rispetto al prezzo del titolo, l’impatto potrebbe persino non essere accusato dall’andamento delle azioni da dividendo. Un dividendo del 1%, ad esempio, potrebbe essere semplicemente inferiore alla normale volatilità di un’azione nel corso di una seduta di Borsa.
Dove comprare azioni da dividendo
Il primo passo per investire in azioni da dividendo, ancora prima di scegliere quali titoli comprare, è affidarsi a un broker serio e conveniente. Ci sono diverse caratteristiche da valutare in un servizio di intermediazione, ma in primo luogo è imprescindibile che questo operi con una valida licenza a livello europeo e che sia autorizzato da Consob a svolgere il ruolo di broker in Italia.
Accertata la sicurezza del servizio diventa poi importante tenere conto di fattori come i costi di intermediazione, la facilità di utilizzo delle piattaforme, la qualità del servizio clienti e così via. Oggi sono migliaia le aziende che si contendono il capitale dei risparmiatori europei e può essere difficili navigare da soli questo mare di offerta. Per questo, gli analisti di TradingOnline.com® hanno approntato un elenco di servizi consigliati scelti in base a tutte le caratteristiche rilevanti per chi investe. Sono riportati nella tabella che segue.
FP Markets – Visita la piattaforma;
eToro – Visita la piattaforma;
Capital.com – Visita la piattaforma;
Skilling – Visita la piattaforma;
Trade.com – Visita la piattaforma;
Bitpanda – Visita la piattaforma.
La tabella viene aggiornata costantemente per riflettere sempre l’elenco dei servizi che riteniamo più meritevoli. Inoltre ricordiamo che tutti questi broker offrono la possibilità di fare trading online in demo, provandone così tutte le funzionalità con solo denaro virtuale.
Azioni da dividendo: la nostra opinione
TradingOnline.com® è gestito da una redazione di investitori, per cui noi stessi ci ritroviamo ogni giorno di fronte alla scelta degli strumenti finanziari su cui investire. Parlando di dividendi, solo una manciata di azioni da dividendo che distribuiscono l’utile agli azionisti fanno parte del nostro portafoglio azionario copiabile su eToro. Non perché sia “sbagliato” investire in azioni da dividendo, quanto per l’impronta orientata alla crescita del prezzo dei titoli che distingue il nostro orientamento.
Quando una società distribuisce larga parte dei suoi utili sotto forma di dividendi, sta implicitamente dicendo agli azionisti di non confidare troppo nella crescita del business. Per espandere fatturato e utili bisogna investire, e l’autofinanziamento è proprio la fonte più vicina e conveniente di capitale a disposizione delle aziende.
Per chi sta cercando di ottenere una rendita dal proprio capitale investito in Borsa, indubbiamente i dividendi rappresentano un modo efficiente e comodo di ritrovarsi ogni anno con flussi di cassa relativamente stabili. Non quanto quelli di un’obbligazione, ma mediamente più alti in termini di rendimento netto.
Dall’altra parte, chi investe per l’accumulo dovrebbe bilanciare bene il suo portafoglio tra azioni growth e altre azioni da dividendo più stabili da cui ottenere anche dei dividendi. Inoltre in questo caso è importante reinvestire il dividendo per sfruttare l’effetto della capitalizzazione composta nel corso del tempo.
Questa opinione è soprattutto il frutto dell’osservazione dell’andamento storico dei mercati. Dal 1930 al 2021 i dividendi hanno rappresentato in media il 40% del ritorno totale ottenuto dagli investitori (Fonte: The Power of Dividends, 2022, Hartford Funds). Una percentuale molto interessante, ma che dimostra comunque che il ritorno ottenuto dal capital gain è stato maggiore nel corso del tempo.
Considerazioni finali sulle azioni da dividendo
Le azioni da dividendo rimangono un solido investimento per tutti coloro che cercano rendita e stabilità dal proprio portafoglio azionario. Per quanto la crescita del prezzo dell’azione nel tempo sia limitata, reinvestendo i dividendi è comunque possibile ottenere un’ottima base per un piano di accumulo a lungo termine.
Una curiosità: dal gennaio 1992 al gennaio 2024, chi ha investito sullo S&P 500 prelevando i dividendi ha ottenuto un ritorno complessivo del 895,02%. Sicuramente una performance interessante, ma il capitale si sarebbe rivalutato meno di nove volte nell’arco di trent’anni. Questo risultato quasi impallidisce di fronte al ritorno del 1.690,05% ottenuto da chi ha reinvestito il dividendo, una performance quasi raddoppiata.
Il potere dei dividendi rimane indiscutibile, anche in questa epoca di azioni da dividendo tech che possono esplodere nell’arco di pochi anni. Specialmente per chi approfitta di broker come eToro -qui per la demo gratuita e illimitata-, che offrono la possibilità di investire su molte azioni da dividendo senza pagare commissioni. Nel caso specifico di eToro, l’elenco include tutte le stocks americane e molte di quelle europee: l’elenco completo è disponibile sul sito ufficiale.
Rimane infine interessante osservare la differenza tra i listini di Borsa americani e quelli europei: nella grande maggioranza dei casi, a parità di rischio i titoli europei presentano un dividend yield più alto. Anche per questo motivo, il numero di azioni americane presenti all’interno della nostra guida è piuttosto contenuto.
FAQ: Domande e risposte frequenti sulle azioni da dividendo
Come sono tassati i dividendi?
I dividendi per gli investitori al dettaglio, in Italia, sono soggetti a un’imposta del 26% dal momento che non raggiungono una partecipazione qualificata. Il dividendo potrebbe essere soggetto a ritenuta alla fonte, ed è importante verificare gli accordi tra l’Italia e la nazione dove la società ha sede per evitare la doppia imposizione fiscale.
A chi spettano i dividendi di un’azione?
I dividendi spettano a tutti gli azionisti proprietari del titolo alla data di stacco del dividendo. L’azione può anche essere venduta tra la data di stacco e la data di pagamento, ricevendo comunque il flusso di cassa previsto.
Chi versa la ritenuta sui dividendi?
Se un dividendo è soggetto a ritenuta alla fonte, è compito della società versare il dovuto importo all’erario. All’azionista, in questo caso, non spetta alcun obbligo.
Dove sono riportati i dividendi nel bilancio di un’azienda?
I dividendi vengono riportati nel rendiconto finanziario, il documento che riporta tutte le entrate e le uscite di cassa. Non trattandosi di costi né di ricavi, non sono riportati nel conto economico.
Cos’è un dividendo ordinario?
Il dividendo ordinario rappresenta una quota degli utili che una società ha realizzato durante l’anno precedente. Si tratta dunque di una parte dell’utile netto dell’esercizio appena concluso che viene distribuita ai soci.
Cos’è un dividendo straordinario?
Un dividendo straordinario non riguarda la distribuzione dell’utile netto dell’esercizio appena concluso. Si tratta della distribuzione di liquidità che l’azienda detiene nelle sue riserve e in cassa, per cui non è legato ai profitti dell’anno precedente.
Come evitare le tasse sui dividendi?
Un modo per evitare l’imposizione fiscale sui dividendi è investire in ETF ad accumulo: in questo caso ogni dividendo è subito reinvestito dal fondo nel suo patrimonio, senza distribuirlo agli azionisti. Di conseguenza, non nasce alcun obbligo fiscale finché non si vendono le proprie quote.
Guide Azioni
Comprare azioni NIO: Conviene oggi? Analisi e Previsioni
NIO Inc. è un’azienda cinese che si occupa della produzione di auto elettriche – e ad oggi, dato il grande mercato della Repubblica Popolare – anche uno dei principali concorrenti di Tesla. Malgrado il suo numero di veicoli venduti e il suo fatturato rimangano indietro a BYD, il più grande produttore di auto elettriche in Cina, NIO continua a essere un concorrente molto temuto soprattutto per la sua alta competitività tecnologica.
Un titolo che è ben posizionato anche sul trend dell’elettrificazione del mondo auto – che condurrà con ogni probabilità nei prossimi anni gli acquisti di tutto il comparto – e dove anche i marchi storici si stanno dando battaglia.
Dopo aver avuto un boom nel corso del 2020-21, le azioni NIO hanno iniziato ad attraversare un trend ribassista dovuto a diverse cause. Alcune di queste sono interne al settore: Tesla ha iniziato a praticare delle politiche aggressive di taglio ai prezzi, rendendo i suoi modelli più competitivi sul mercato; nel frattempo, l’economia cinese è stata in forte difficoltà per tutto il 2023. Il 2024 si è aperto con le stesse difficoltà, ma Pechino sembra avere un piano per rilanciare l’economia nazionale.
Principali caratteristiche Azioni NIO:
📱ISIN & Sigla: | US62914V1061: NIO |
🏦Dov’è quotata NIO: | NYSE, Hong Kong |
💰Capitalizzazione: | 9.95 miliardi di dollari circa |
👍Conviene comprare oggi: | Sì, con orizzonte di lungo termine |
📈Target price medio NIO: | 49.75$ |
👌Broker consigliati: | Capital.com / FP Markets / eToro / Skilling |
👍Conviene acquistare Azioni NIO oggi?
A nostro avviso, non è un buon momento per comprare azioni NIO. Addirittura può essere un momento per considerare di esporsi a ulteriori ribassi dell’andamento del titolo, che mostra dei fondamentali in forte indebolimento. Il mercato degli EVs si sta facendo estremamente complicato, con i produttori tradizionali che hanno ormai colmato gran parte del gap con le società specializzate.
Nel frattempo si stanno manifestando anche dei forti problemi legati all’andamento dell’economia cinese, il mercato principale dove NIO conduce vendite e operazioni. Nel frattempo continua ad allontanarsi il momento in cui la società dovrebbe finalmente diventare profittevole: l’ultimo bilancio annuale si è chiuso con $3 miliardi in perdite e il primo trimestre del 2024 ha dimostrato che la redditività non sta migliorando. Nel terzo trimestre 2024 la perdita netta pari a $721,0 milioni, che rappresenta:
- un aumento dell’11,0% rispetto alla perdita nel Q3 2023
- un leggero aumento dello 0,3% rispetto nel Q2 2024
Da ultimo, NIO non mostra più quel forte tasso di crescita che stava avendo nel periodo durato fino al 2022. Solo una parte di questo calo può essere spiegato dal fatto che l’economia cinese sia in difficoltà o che i tassi d’interesse siano molto alti; nel concreto, il vero problema è che i concorrenti stanno continuando a crescere velocemente. Nel Q1 2024 la società ha visto i ricavi aumentare appena del 6% su base annua, il che non è entusiasmante nel mondo degli EVs.
🏦Dove comprare Azioni NIO
FP Markets – Visita la piattaforma;
eToro – Visita la piattaforma;
Capital.com – Visita la piattaforma;
Skilling – Visita la piattaforma;
Trade.com – Visita la piattaforma;
Bitpanda – Visita la piattaforma.
La scelta per quanto riguarda i canali per acquistare azioni NIO è vasta. Il mondo degli investimenti, in particolare quello per i risparmiatori – i cosiddetti investitori retail – è cambiato considerevolmente negli ultimi anni ed è diventato molto più democratico. Potremo poi scegliere anche di accedere al mercato e comprare azioni NIO tramite broker specializzati, che offrono servizi di livello professionale (ma tarati su chi inizia da poco), cosa che soltanto qualche anno fa non avremmo mai potuto fare. Sia in modalità accesso diretto, sia invece utilizzando i cosiddetti CFD – dei quali parleremo più diffusamente tra pochissimo.
Rimane ovviamente aperta l’opzione Banca, oppure anche Poste Italiane, anche se su un titolo che è quotato il NASDAQ (o in lontano oriente) le convenienze sono davvero pochissime. Anche di questo però avremo modo di occuparci più avanti nel corso della nostra guida.
- Investire in azioni NIO a lungo termine
La scelta più comune, soprattutto per chi vuole investire con un orizzonte di lungo termine, è quella di investire su NIO comprando le azioni vere e proprie. In questo modo si diventa a tutti gli effetti azionisti della società, magari partecipando in futuro alle distribuzioni di utili.
Le migliori piattaforme per comprare azioni NIO sono:
- FP Markets – Visita la piattaforma;
- eToro – Visita la piattaforma;
- Capital.com – Visita la piattaforma;
- Skilling – Visita la piattaforma.
- Comprare azioni NIO con i broker CFD
La seconda strada percorribile è quella di fare trading sui CFD delle azioni NIO. Questi contratti derivati, pensati per essere negoziati in modo speculativo, sono più adatti agli investitori di breve termine e a chi vuole fare trading intraday. Offrendo la possibilità di accedere alla leva finanziaria e alla vendita allo scoperto, si adattano molto bene a questo tipo di operatività. In questo caso i broker consigliati sono:
- Capital.com – Visita la piattaforma
- FP Markets – Visita la piattaforma
- eToro – Visita la piattaforma
- Skilling – Visita la piattaforma
- Comprare azioni NIO: l’alternativa di banche e Poste
C’è anche questa possibilità per chi vuole comprare azioni NIO attraverso i canali se vogliamo… tradizionali. Tuttavia – ma questo sarà molto più chiaro più avanti nel corso della nostra guida alle azioni del gruppo – oggi parliamo di canali e intermediari che hanno perso il predominio del comparto e che offrono condizioni molto meno vantaggiose di un tempo. Costi molto alti, lungaggini burocratiche e piattaforme non all’altezza dei competitor più moderni hanno causato una migrazione di massa verso i broker online più moderni, decisamente migliori sia per servizi che per profilo di commissioni.
⚡Come comprare Azioni NIO
Come acquistare azioni NIO in sicurezza
Tempo necessario: 10 minuti
1. Scegliere un broker autorizzato da Consob
La prima cosa da fare per poter investire sul titolo in sicurezza è quella di aprire un account con un broker autorizzato da Consob. Ce ne sono diversi, ognuno con la sua offerta di piattaforme e con i suoi costi di intermediazione. Il nostro consiglio è di registrarsi su eToro, dove è possibile investire su NIO e su migliaia di altre azioni senza commissioni.
2. Eseguire il deposito dei fondi
Una volta verificata la propria identità con il processo guidato, obbligatorio per legge, si può procedere con il deposito dei fondi. Anche in questo caso, i metodi di pagamento accettati e gli importi minimi cambiano tra un broker e l’altro; nel caso di eToro, è possibile investire a partire da 50€ e utilizzando PayPal, bonifico bancario, carte di credito e carte di debito.
3. Cercare le azioni sulla piattaforma
Quando i fondi sono disponibili sul conto, si può passare al terzo step che prevede di cercare le azioni NIO sulla piattaforma di trading. Nel caso di eToro, tutto ciò che bisogna fare è scrivere “NIO” nella barra di ricerca in alto.
4. Acquistare il titolo
Cliccando sul pulsante “Investi” sulla piattaforma di eToro, o sull’analogo in qualunque altra piattaforma di trading, si possono selezionare il numero di azioni da comprare e il tipo di ordine da inviare al broker. Una volta confermata l’operazione, il broker la eseguirà e aggiungerà le azioni al nostro portafoglio titoli.
Fornitura:
- 100€ per il deposito minimo
Strumenti:
- Computer o smartphone
- Documenti d'identità
- Connessione a internet
Dove conviene investire in Nio Inc.? Confronto piattaforme
Per aiutare ulteriormente i nostri lettori nella scelta del giusto intermediario per comprare azioni NIO, alleghiamo una tabella sintetica e riassuntiva di tutte le principali caratteristiche che riguardano ciascuno dei canali a nostra disposizione.
Caratteristiche | Broker CFD | Broker DMA | Banca e Posta |
---|---|---|---|
Commissioni: | Spread variabili e 0 commissioni fisse | Spread fissi + variabili (con eToro zero costi di carico) | Commissioni di transazione e sul totale investito |
Investimento minimo: | 1 azione | 50 USD | Variabile (almeno 1.000 euro) |
Analisi tecnica: | Disponibile | Disponibile | Disponibile sulle piattaforme trading sicure |
Investire al ribasso: | Disponibile | Non disponibile | Non Disponibile |
Conto demo: | Disponibile | Disponibile | Non Disponibile |
Formazione: | Disponibile | Disponibile | Disponibile su FinecoBank |
Script intelligenti: | Sono disponibili EA su Metatrader. | Non disponibile | Non disponibile |
Leva finanziaria: | Fino a 1:5 | Non Disponibile | Non Disponibile |
Approfondimenti: | Migliori broker CFD | Migliori broker DMA | N.d. |
Anche con un colpo d’occhio rapido è evidente che quanto viene offerto da CFD e broker con accesso in DMA è di molto superiore a quanto hanno da mettere sul tavolo gli intermediari bancari. Cosa che emerge anche dai test che conduciamo nella redazione di TradingOnline.com – che utilizza tutti i servizi che propone poi sulle sue pagine, per offrire anche un’analisi di prima mano.
📊Previsioni Azioni NIO 2025
Sono diversi i fattori che andranno ad impattare sulle performance di NIO nel 2025. TRa questi, indubbiamente, ci saranno la crescita delle consegne dei veicoli, i progressi tecnologici e la domanda del mercato. Alcuni analisti ritengono che nel corso del prossimo anno le azioni NIO potrebbero registrare un movimento significativo, condizionato in maniera determinante da delle influenze interne, ma anche esterne
Entro la fine del 2025 si prevede che le consegne di veicoli di NIO raddoppieranno rispetto al 2023, riuscendo a raggiungere quota 165.000 unità. Questo dato è molto importante perché è sinonimo della forte espansione che l’azienda sta registrando e della costante domanda in arrivo dai consumatori. Con ogni probabilità l’aumento delle consegne dovrebbe contribuire a rafforzare la fiducia degli investitori e a far aumentare il valore delle azioni. Un ruolo cruciale per far migliorare l’appeal dell’azienda nel mercato sono le continue innovazioni effettuate da NIO nella tecnologia delle batterie. E, soprattutto, nella capacità di guida autonoma.
A pesare sul titolo, però potrebbero essere le condizioni di mercato più ampie e i potenziali rischi a cui la società potrebbe andare incontro. Il segmento dei veicoli elettrici risulta essere particolarmente competitivo: sono molti i costruttori che competono per potersi conquistare una fetta di mercato. A creare dei problemi, inoltre, ci potrebbero essere le interruzioni della catena di fornitura e le varie fluttuazioni economiche, che potrebbre determinare un pesante impatto sull’andamento delle azioni.
PREVISIONI LUNGO PERIODO: Difficile dire se la società riuscirà davvero a ritrovare la propria competitività, anche sul lungo termine. Questo anche in virtù dell’aumento della concorrenza domestica da parte di società come BYD, Lucid e Xpeng. Non è facile in questo momento credere nelle prospettive a lungo termine di una società che perde 6-700 milioni di dollari a trimestre e che non sta più crescendo rapidamente quanto prima. Ci sentiamo di dire che siamo pessimisti riguardo alle prospettive di NIO sul lungo termine.
Azioni NIO Target Price
Riportiamo un sintetico tabellare che ci aiuterà ad individuare in un pratico specchietto i target price previsti dagli specialisti.
Ricordiamo che i target price sono obiettivi di prezzo che gli analisti fissano con un orizzonte temporale di 12 mesi. Nel caso specifico di NIO, questo è un orizzonte temporale estremamente breve per valutare le reali potenzialità future -tanto nel bene quanto nel male- della società. Quando si tratta di growth stock in particolare, questo tipo di informazione è poco utile e poco attendibile.
Alto | Mediano | Basso |
---|---|---|
8.90$ | 5.84$ | 3.90$ |
🏦Analisi fondamentale Azioni NIO
L’analisi fondamentale su NIO è forse più importante che sulla media dei titoli che affrontiamo sul nostro sito, perché parliamo pur sempre di un’azienda che vive in una nicchia ancora relativamente ristretta, ma con grandi prospettive future.
Per intenderci, ci sono pochissime probabilità che il suo mercato di riferimento sia di taglia più piccola rispetto ad oggi – e sarà pertanto fondamentale, per comprendere le potenzialità di crescita, valutare il posizionamento dell’azienda all’interno del comparto.
Analisi concorrenza Nio Inc.
La concorrenza di NIO è costituita tanto da aziende che operano esclusivamente nel suo segmento, come Tesla, quanto dalle aziende che invece hanno iniziato a muoversi nello dell’elettrico da poco. Stiamo parlando – lo ribadiamo ancora – del futuro del mondo dell’auto, con nessuno dei gruppi che potrà escludersi e con tutti che stanno orientandosi verso questa tecnologia.
Quindi anche Stellantis, per rimanere almeno in parte nel segmento di prezzo sul quale opera NIO. Ci sono anche Renault, tutto il gruppo di auto giapponesi come Honda, e anche le coreane. Pertanto si tratta di un settore molto affollato, dove NIO dovrà sgomitare parecchio per affermarsi, in particolare in mercati lontani dalla Cina.
Vale la pena di segnalare già da questa sezione che NIO opera anche stazioni di ricarica – già in discreto numero all’interno del territorio di Repubblica Popolare Cinese. Il settore però, complici anche i piani di Green New Deal che sono partiti o partiranno in tutto il mondo.
NIO: prospettive di crescita
Indubbiamente NIO è una società molto proiettata verso il futuro, con una grande capacità di innovare. L’azienda ha avuto ottimi risultati in termini di sviluppo tecnologico fino a questo momento, ma si tratta ancora di una realtà non profittevole e non più in forte crescita. Saranno i prossimi 2-5 anni a dare realmente una direzione al business di NIO e a dirci quanto potrà arrivare a valere questa azienda.
- Guida autonoma
NIO, tanto quanto Tesla, Xpeng, Lucid e gli altri principali concorrenti nel mondo delle auto elettriche, stanno lavorando sullo sviluppo di soluzioni per la guida autonoma. Questo potrebbe essere il loro grande vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti più tradizionali, dal momento che NIO nasce già con un’impronta molto tech nel suo business.
- Crescita del mercato interno
Fino a questo momento, in Cina non abbiamo ancora assistito all’avvento di una società del peso che ebbe Ford negli Stati Uniti, Volkswagen in Germania o Fiat in Italia. Quando una nazione si sviluppa in modo diffuso sul piano sociale e industriale -cioè non soltanto per una piccola parte di cittadini più abbienti- è inevitabile che nasca un settore automotive locale.
La Cina, in qualità di nazione più popolosa al mondo, con il suo miracolo economico, rappresenta un mercato incredibilmente ricco di potenziale per le aziende del comparto automobilistico. E fin da subito, la clientela cinese ha mostrato una certa predilezione per le auto elettriche. Con la crescita economica della Cina, crescono anche le prospettive di NIO.
- Espansione internazionale
Se la Cina rappresenta il trampolino di lancio per NIO, il resto del mondo rappresenta la sua ancora di sicurezza. Non parliamo soltanto di crescita internazionale delle vendite, ma anche e soprattutto della nascita di nuovi centri di sviluppo e di produzione. Questo è un percorso comunque fortemente minacciato dai dazi. Già oggi è praticamente impossibile per NIO competere nel mercato statunitense, e se l’Europa dovesse seguire la stessa strada le cose si faranno molto difficili per la società.
- Onvo
Trovandosi in difficoltà nel mercato del lusso, NIO ha deciso di puntare sul grande punto di forza degli EVs cinesi: la produzione a basso costo. Per questo, a maggio 2024, la società ha presentato il suo nuovo brand low cost che sfrutterà le batterie di BYD e CATL per contenere i prezzi. L’obiettivo è produrre almeno 7 modelli entro il 2030, che possano competere nella fascia 20.000-35.000$. Questo è potenzialmente un progetto in grado di aiutare NIO a fare un salto di dimensione, ma sbagliare l’esecuzione sarebbe estremamente pericoloso per una società già molto indebitata.
Leggi anche: Come comprare azioni Tesla
NIO: Business Model
Il Business Model di NIO è su più livelli e non riguarda soltanto il mondo delle auto elettriche. Il gruppo è infatti attivo anche nella produzione e nella commercializzazione di batterie, anche in modalità battery as a service, nonché nella costruzione e implementazione di colonnine di ricarica.
- Controllo di tutto il ciclo
Dalla produzione fino alla commercializzazione di tutto quanto attenga al mondo dell’auto elettrica. NIO punta a creare, un po’ alla Tesla, un ciclo completo dell’elettrico nel suo controllo, all’interno del quale poter ospitare anche soluzioni tecnologiche minoritarie della concorrenza.
- Forte presenza in Cina, ma pronta all’internazionalizzazione
Questo è un altro fattore importantissimo del business model di NIO. Il gruppo è nato e si è sviluppato in Cina, ma in realtà guarda con grande appetito anche al mercato europeo. La società ha già aperto un centro di ricerca in Germania e ha iniziato a vendere i suoi veicoli sul mercato scandinavo, ma l’espansione europea non sta procedendo con la velocità che ci si aspettava.
- Tech e posizionamento
NIO non è solo manifattura. Anzi, a nostro avviso è principalmente una società tech: sia per la tecnologia avanzata dei suoi veicoli, sia per il suo modello di ricavi. Con la decisione di puntare su un abbonamento per poter cambiare le batterie scariche in pochi istanti a una stazione di ricarica, si differenzia dai suoi concorrenti e genera ricavi più prevedibili e ricorrenti.
- Pochi modelli
Al contrario dei vecchi gruppi dell’auto che puntano a trasformare con l’elettrico le loro ampie gamme di veicoli, NIO ha sempre concentrato ricerca e produzione su un modello alla volta. La quadra sembrerebbe essere stata trovata nel comparto dei SUV – anche se nulla vieta che in futuro il gruppo si cimenti anche con altri tipi di soluzioni.
NIO: management
La società è ancora saldamente nelle mani di William Li – o in cinese tradizionale Li Bin. Imprenditore giovane, tycoon del mondo auto, che era stato già al centro di Bitauto, fondata da giovanissimo. Un personaggio molto popolare in Cina e molto apprezzato dagli investitori, che, sebbene se ne parli poco, vanta anche un certo favore all’interno del Partito. Il management sembra essere molto solido – e su questo specifico punto non ci sentiamo affatto di contestare la qualità del gruppo.
💰Valore Azioni NIO: quotazione in tempo reale
Le quotazioni in tempo reale ci aiutano a farci un’idea dell’andamento hic et nunc del titolo NIO sui mercati, tracciando la linea del prezzo nel tempo. È un dato di partenza molto importante, tramite il quale informare le proprie decisioni di investimento, pur tenendo conto del fatto che chi vuole fare il suo ingresso su questo titolo nel breve e nel brevissimo periodo dovrà comunque guardare altrove, puntando agli strumenti dell’analisi tecnica.
La performance passata non è mai indicazione della performance futura e questo è qualcosa dal quale dovremo mettere in guardia tutti i nostri lettori. Mai e poi mai entrare sul mercato soltanto perché il trend, ad occhio, potrebbe sembrare positivo. Tutti i migliori intermediari che abbiamo citato nel corso della nostra guida di oggi ci permettono di applicare rapidamente a grafico strumenti di lettura del trend.
Azioni NIO: approfondimenti e consigli utili
Non possiamo basarci soltanto su analisi fondamentale e tecnica per decidere se investire sulle azioni NIO o meno. Questo è valido per qualunque tipo di titolo sia quotato all’interno dei mercati finanziari e lo è ancora di più per un’azienda che deve molto del suo valore al sentiment generale che sta montando intorno al suo settore.
Aggiungiamo dunque gli approfondimenti made in TradingOnline.com, per avere una prospettiva maggiormente chiara della natura di questo titolo.
Quanto investire in Azioni NIO?
La migliore mossa che possiamo fare per iniziare ad inserire NIO all’interno del nostro portafoglio è di bilanciarla con gli altri nostri investimenti. La diversificazione, anche con pochi denari e capitali ridotti, è il primo passo per proteggersi dai rischi sistemici che possono colpire in qualunque momento un comparto, una nazione o l’economia mondiale.
- Meno del 1%
Rimane questa la soglia massima, a seconda del proprio grado di rischio, che consigliamo di investire all’interno delle azioni NIO. È una quantità più che sufficiente per esporsi a una società che non è leader del suo settore, e opera in un mercato ricco di concorrenti. Inoltre è una società che continua a non avere una strada chiara verso il raggiungimento dei profitti, cosa che la rende particolarmente soggetta a volatilità e incertezza.
- Occhio ai gruppi collegati
Come ad esempio Tencent, che partecipa al capitale pur non essendo dello stesso comparto. Il nostro consiglio è di scegliere un solo titolo di questo conglomerato, anche se di settori diversi. No dunque alla commistione con Lenovo, ma anche con Temasek, Sequoia e TPG. Hanno investimenti importanti nella società e dunque meglio diversificare anche in questo senso.
- Guardare anche oltre l’azionario
Un titolo di questo tipo può essere inserito anche in portafogli che guardino al Forex, o alle materie prime o ancora anche al mondo delle criptovalute. Le possibilità che sono offerte dai broker che abbiamo presentato nel corso della nostra guida sono praticamente infinite.
- Non serve molto per iniziare
Tra poco parleremo di lotto minimo. Anticipiamo però che chiunque voglia avventurarsi in questo mercato non dovrà preoccuparsi eccessivamente di quanto capitale ha a disposizione. Oggi gli investimenti in azioni sono aperti praticamente a tutti – e non ci sono limitazioni di sorta che derivano dal capitale da poter impiegare.
Le Azioni NIO sono rischiose?
Tutte le azioni hanno dei rischi incorporati. Nel caso di NIO ci sono però questioni diverse da valutare, almeno rispetto a quello che abbiamo visto con altri titoli del medesimo comparto in Europa o negli USA. Impariamo insieme a valutare questi rischi prima di prendere una posizione netta all’interno del mercato.
- Azienda cinese
E la cosa ha iniziato a destare qualche preoccupazione, in via generale, negli investitori. La Cina ha ribadito la centralità della politica rispetto all’economia e non ha esitato ad attaccare i principali gruppi del suo paese (vedi AliBaba) per asserire questa superiorità.
Per questo anche in presenza di gruppi quotati al NASDAQ, le evoluzioni tra politica e economia nella Repubblica Popolare andranno sempre seguite molto da vicino.
- Settore dove la concorrenza crescerà
Parliamo di concorrenza che è sul mercato da decine di anni e che se anche potrebbe essere un po’ indietro sull’elettrico, comincerà a fare la voce grossa, in particolare con i governi locali. Certo è che di contro NIO potrebbe anche accontentarsi di una fetta importante del mercato cinese – e così comunque crearsi una posizione importante nell’arco internazionale.
- Mercato emergente
La Cina è un mercato importante ma emergente. E alcune delle dinamiche sono più imprevedibili di quanto siamo abituati a vedere in Europa. Per questo motivo non possiamo invitare i nostri lettori ad esercitare una cautela aggiuntiva per questo tipo di titoli, comprese le azioni di NIO.
🤔Azioni NIO: Opinioni e recensioni
Raccogliamo qui le opinioni e le recensioni sulle azioni NIO, elaborate dalla nostra redazione e indicando al tempo stesso anche i forum e i centri di discussione più importanti per questo tipo di azioni. Sono opinioni complementari agli aspetti più tecnici che abbiamo trattato nel corso di questo approfondimento – e che saranno utili per chi ha bisogno di ulteriori punti di vista su questo interessantissimo titolo.
Azioni NIO migliori forum di discussione
Ci sono diversi forum che possiamo utilizzare per saperne di più in particolare sulle azioni NIO e in generale per quanto riguarda l’investimento in azioni. Abbiamo selezionato 5 diversi forum che possono essere utili per dibattere qualunque tipo di questione che riguardi questi titoli, scegliendoli tanto in lingua italiana quanto in lingua inglese.
- FinanzaOnline
È il primo forum in Italia per quanto riguarda tutti i principali mercati finanziari. Ottimo, in questo caso, non solo per il grande volume di utenti e di discussioni, ma anche per l’attenzione a comparti quali il mondo delle auto elettriche. Da seguire sempre, a prescindere da quali siano i nostri interessi nel mercato azionario.
- ShareJunction
Un forum praticamente sconosciuto dalle nostre parti, dove però c’è un grandissimo flusso informativo per quanto riguarda i mercati orientali. Perché è sempre all’Asia che fa capo NIO, nonostante il titolo sia anche quotato al NASDAQ. Per avere preziosissimi insight per quanto riguarda il mondo delle stock dei paesi emergenti asiatici e anche della Cina.
- Reddit /r/stocks
È a nostro avviso il miglior forum in lingua inglese che si occupa di mercati finanziari e azionari. E anche se non è nella nostra lingua val bene lo sforzo. Discussioni molto aperte e un’infrastruttura informatica che permette di seguire molto agilmente anche decine di thread alla volta, con un utile sistema a punti che ci permette facilmente di individuare i migliori utenti da seguire.
- InvestireOggi
Altro conosciutissimo forum in lingua italiana, che segue un po’ tutti i mercati, seppure con un flusso di partecipanti leggermente inferiore rispetto agli hub che abbiamo già citato. Siamo davanti ad un forum di grande spessore, almeno a nostro avviso – e che consigliamo altrettanto di seguire periodicamente se investiamo i nostri denari sui mercati finanziari.
- EliteTraders
Grande forum, anche questo in lingua inglese, con ampio spazio anche per quanto riguarda l’analisi tecnica dei principali titoli. Preziosi anche gli insight che riguardano il mondo dell’analisi fondamentale e la specifica attenzione che si ha per i mercati asiatici. Anche questo un forum di quelli da tenere tra i preferiti, sia se abbiamo iniziato ad investire da poco, sia invece se abbiamo alle spalle già una discreta carriera.
Azioni NIO, vendere o tenere? La nostra opinione
Negli ultimi due anni, le prospettive per NIO sono peggiorate notevolmente. La società è passata dall’essere una stella crescente del mondo degli EVs a una realtà in seria difficoltà, soprattutto economica. Le perdite sono dilaganti e l’azienda, che nel settembre 2023 ha annunciato un’emissione di obbligazioni convertibili da $1 miliardo per rifinanziarsi, sta ricorrendo a strumenti per la diluizione delle quote degli azionisti per non indebitarsi.
Nel corso dei prossimi anni continuerà a essere emessa una valanga di azioni, oppure la società dovrà contrarre un enorme indebitamento per riuscire a mandare avanti le proprie operazioni. Entrambe le prospettive non sono di certo rosee, soprattutto per un’azienda che nel frattempo ha perso il suo ritmo di crescita. Di conseguenza, in questo momento riteniamo più prudente vendere le azioni della società e piuttosto puntare su altre grandi società cinesi come BYD che mostrano segnali decisamente più favorevoli nei loro bilanci.
Alessandro Calvo – Caporedattore di TradingOnline.com
Rimangono però valide tutte le avvertenze che abbiamo dato nel corso del nostro approfondimento: l’azienda potrebbe riuscire a recuperare grazie all’espansione in Europa, e nel caso in cui riuscisse a trovare una tecnologia così innovativa da poter giustificare meglio i prezzi dei propri modelli rispetto ai concorrenti.
Considerazioni finali
Il settore dei veicoli elettrici sta attraversando una fase di forte consolidamento, che inevitabilmente porta con sé la scomparsa di alcuni produttori minori. NIO è già abbastanza grande da poter contare su una forte base di investitori e clienti, ma al contempo non abbastanza grande da poter competere con i numeri di BYD, Tesla e dei produttori storici di automobili. Ecco perché, in questo momento, ci sono dei seri dubbi sulle prospettive dell’azienda a breve e medio termine. Il lungo termine rimane quasi impossibile da giudicare, in base alle informazioni di oggi.
Con migliaia di azioni valide da poter comprare, non è detto che la scelta migliore sia proprio quella di esporsi alle azioni NIO. Potrebbe essere un buon momento per aspettare e osservare, in attesa che la situazione diventi più chiara. La società dovrà dimostrare di saper migliorare i suoi margini operativi e di non diluire a oltranza le quote degli azionisti, altrimenti potrebbe finire dalla parte dei tanti produttori già sconfitti dalla concorrenza nel settore degli EVs.
FAQ Azioni NIO: domande e risposte più comuni
Conviene investire in azioni NIO adesso?
Al momento ci sono forti dubbi riguardo alla capacità competitiva di NIO, tanto nel breve quanto nel lungo periodo. Non è un’azione che mostra solidi fondamentali, a partire dalle perdite di esercizio fino al ridotto tasso di crescita.
Quanto costano ora le azioni NIO?
Le azioni NIO – riportiamo il prezzo in dollari così come da quotazione al NASDAQ – oscillano tra i 5$ e i 7$. Si tratta di prezzi che, come sarà chiaro dalle previsioni che abbiamo incluso nella guida, sono più bassi di quelli attesi anche per il prossimo anno. I prezzi di questo titolo tendono ad essere molto più volatili della media al NASDAQ.
Come comprare azioni NIO?
Dove si possono acquistare le azioni NIO?
Noi consigliamo eToro per l’acquisto di azioni reali e Capital.com (qui il sito), per i CFD: il primo è più adatto a operazioni di lungo termine e il secondo a fare trading in maniera più speculativa.
Quali sono i target price sul titolo NIO?
Per quanto riguarda il target price medio, il consenso degli specialisti è intorno a quota 71$. I più ottimisti vedono come possibile, anno su anno, anche i 41$ di prezzo per ciascuna azione. C’è poi una forbice ampia per quanto riguarda i target basso, fissato a 29$.
Quali sono le previsioni su NIO?
Nonostante la grande corsa che il titolo ha avuto durante l’ultimo anno, c’è grande fiducia sul futuro dell’azienda, che continua senza sosta la sua opera di espansione, sia con le vetture, sia con le stazioni di ricarica e i software di guida automatica. Bull market sia sul breve che sul lungo periodo.
Guide Azioni
Azioni Bancarie: Le Migliori per Investire Oggi
Quali sono le migliori azioni bancarie da comprare italiane ed estere: una guida passo passo per analizzare i titoli bancari e capire se investire oggi conviene.
Le azioni bancarie rappresentano una parte rilevante del settore borsistico di ogni Paese e da sempre uno dei comparti maggiormente scelti dagli investitori. Il loro peso specifico è ancora più alto per il FTSE MIB e per Borsa Italiana nel suo complesso, con Intesa Sanpaolo e Unicredit che occupano rispettivamente i primissimi posti tra le società più capitalizzate del Paese. Molto interessanti anche le banche estere, che avremo modo di approfondire.
La nostra guida sulle migliori azioni bancarie presenta effettivamente una selezione di sette titoli sui quali può essere interessante investire oggi, un paniere di azioni composto dai migliori istituti bancari mondiali, tenendo conto delle diverse realtà geografiche, dei diversi tipi di istituti (dalle banche retail a quelle più spiccatamente d’affari) e delle prospettive delle economie che le sostengono.
È importante notare che il settore bancario presenta, per molti aspetti, un comportamento ciclico. Le azioni bancarie tendono a beneficiare dei periodi di tassi d’interesse in aumento, soffrendo quando i tassi d’interesse scendono. Per questo motivo, rispetto ad altre azioni, la fase del ciclo economico in cui si investe tende ad avere un peso maggiore. Cerchiamo di capire quali sono le azioni del settore bancario più adocchiate e le rispettive previsioni.
🏦 Come investire in azioni bancarie: | Acquisto di azioni diretto / Trading CFD / ETF su titoli bancari |
👍 Conviene comprare oggi: | Valuta pro e contro, considerando sempre i rischi |
📈 Previsioni: | ⬆️ (8,8 su 10) |
✅ Broker consigliato: | FP Markets (clicca qui per registrarti) – Migliore piattaforma per questa tipologia di azioni |
Migliori azioni Bancarie: la top 7
🏦 Azioni bancarie | ⭐ Ranking |
JP Morgan Chase | 9.8/10 |
Deutsche Bank | 9.7/10 |
Bank of America | 9.5/10 |
UniCredit | 9.3/10 |
Intesa Sanpaolo | 9.2/10 |
Mediobanca | 9.1/10 |
Hang Seng Bank | 8.9/10 |
La redazione di TradingOnline.com ha scelto i sette titoli bancari più interessanti del momento, utilizzando criteri univoci, che permetteranno in futuro di aggiornare questa lista, per mantenerla sempre attuale. Abbiamo utilizzato diversi criteri, anche al fine di offrire un paniere variegato e non solo concentrato sulla capitalizzazione, sulle previsioni di breve termine e sulla quota di mercato. Gli analisti si sono basati su aspetti quali:
- 📌 salute generale della banca, che rispecchia a pieno in che modo la stessa sta lavorando ed operando per generare flussi positivi di fatturato;
- 📌 opinioni e valutazione degli esperti, che permettono di farsi un quadro più completo della situazione e stabilire quali istituti bancari sono più solidi;
- 📌 equity valute, ossia un parametro tra i più importanti per valutare un istituto bancario ed il suo reale valore;
- 📌 calcolo ed andamento del Cet1, che si ottiene effettuando il rapporto tra il capitale a disposizione della banca e le sue attività, sempre ponderate per il cosiddetto grado di rischio;
- 📌 valore attuale del TCR, ossia del Total Capital Ratio, che permette essenzialmente di capire quanto la banca è affidabile nella restituzione del capitale ai propri clienti.
1. JP Morgan Chase
📱 ISIN & SIGLA: | US46625H1005 |
🏦 Dov’è quotata: | NYSE |
⚡ Dove comprare: | Capital.com (vai qui) |
👍 Previsioni: | ⬆️ (8 su 10) |
JP Morgan Chase, nata dalla fusione tra i precedenti gruppi JP Morgan – come investment bank e Chase – per il banking retail, è oggi li più importante gruppo bancario degli Stati Uniti e con discrete possibilità anche su scala mondiale. È componente dell’indice S&P 100 e nel complesso uno dei titoli più importanti dell’intero palcoscenico americano.
Con un fatturato di quasi 100 miliardi di dollari e profitti netti di oltre 25 è uno dei gruppi più solidi anche sul piano finanziario e una scelta molto affidabile per qualunque tipo di portafoglio. Inoltre si tratta di una banca anche molto attiva nel mondo degli investimenti, ad esempio attraverso la sottoscrizione di emissioni obbligazionarie e IPOs. Questo ramo di business rende JP Morgan resiliente, con i tassi in rialzo che migliorano i margini della componente retail e i tassi in ribasso che invece favoriscono il lato della banca d’investimento.
È un gruppo che fa anche delle pubbliche relazioni uno dei suoi punti di forza, con una contiguità con la politica che pochi gruppi bancari al mondo sono in grado di vantare. JPM è anche molto attiva nella ricerca e nel fintech, seguendo molto da vicino il mondo delle criptovalute e gestendo anche una blockchain in proprio per le transazioni tra clienti trans-nazionali.
Commento dell’esperto 🖊️
Un gruppo che nonostante abbia fatto la storia del banking mondiale, continua ad essere agile e attento alle ultime novità che il mercato è in grado di offrire. Sicuramente uno di quelli da seguire con maggiore attenzione e che apre la classifica delle potenziali migliori azioni bancarie.
2. Deutsche Bank
📱 ISIN & SIGLA: | DE0005140008 – DBK |
🏦 Dov’è quotata: | Francoforte / Milano |
⚡ Dove comprare: | eToro (vai qui) |
👍 Previsioni: | ⬆️ (6 su 10) |
Deutsche Bank è una delle principali banche europee, con sede primaria in Germania e quotata sia su Borsa tedesca che su Borsa Italiana. Le azioni hanno corso insieme a tutte quelle delle altre principali banche europee per via dei tassi in rialzo della BCE. Nel corso degli anni ha mostrato diverse evoluzioni, che hanno permesso – a chi ha deciso di investire durante gli anni d’oro dell’up – di ottenere ottimi risultati sotto l’aspetto finanziario. Nonostante la situazione di adesso si sia assestata, resta comunque un titolo molto adocchiato.
In ogni caso, sul lungo termine, questa rimane la banca di riferimento per la più grande economia dell’Unione Europea. Anche se le prospettive non sono molto instabili per i 12-24 mesi, non significa che non si possa pensare a un buon investimento di lungo termine, per ricevere i dividendi e lasciare che il ciclo economico faccia il suo corso. Aspetto che deve sempre essere valutato considerando i rischi associati.
A supportare le idee del management, troviamo la presentazione del nuovo piano industriale della banca, finalizzato – a detta loro – all’aumento del proprio business ed all’esplorazione in nuove aree geografiche. Questo è un aspetto importante, perché mette in luce una società che ha ancora molta voglia di crescere, nonostante i dati impressionanti che ha portato a casa nel corso degli anni precedenti. Rientra quindi a pieno tra le potenziali migliori azioni bancarie del momento.
Commento dell’esperto 🖊️
Prendendo come riferimento il grafico dell’andamento storico delle azioni Deutsche Bank, è possibile sottolineare come il titolo abbiamo ottenuto (al momento di questa stesura), una flessione in aumento del +86,44% in 5 anni e del +5,03% nell’ultimo anno. Dati molto interessanti e che devono essere tenuti a mente.
3. Bank of America
📱 ISIN & SIGLA: | US0605051046 – BAC |
🏦 Dov’è quotata: | NYSE |
⚡ Dove comprare: | Capital.com (vai qui) |
👍 Previsioni: | ⬆️ (6,5 su 10) |
Malgrado la tormenta che ha colpito i gruppi bancari americani durante il 2024, Bank of America ne è uscita indenne. Non soltanto: ne è uscita più forte di prima, perché molti clienti delle banche regionali si sono spostati verso le banche più grandi. Di conseguenza, BofA ha conosciuto un aumento dei depositi durante questo periodo e non ha dato alcun segno di cedimento. Non solo, ma i gruppi bancari più grandi sono sottoposti a controlli più stretti rispetto a quelli delle banche più piccole.
Bank of America è solida, ed è probabilmente la più “too big to fail” di tutte le banche private. Ha letteralmente coltivato le finanze di generazioni di americani, e ancora oggi rimane un punto di riferimento per tantissimi cittadini USA. Non avendo sviluppato un ramo di investment banking, è decisamente ben posizionata per trarre vantaggio dei tassi in rialzo senza soffrire altrettanto la poca attività sui mercati finanziari.
Il gruppo ha inoltre acquisito, in seguito alla Crisi del 2008, Merrill Lynch, diventando da quel periodo uno dei principali gestori di capitali terzi di tutti gli Stati Uniti. Il gruppo è tornato in forte espansione ed oggi è uno dei più solidi sui quali investire a livello mondiale. Molti dei parametri di valutazione che hanno esposto i nostri esperti nell’apertura dell’articolo, sono in effetti in verde (ossia in positivo). Questo dimostra la professionalità dell’istituto e la resilienza nel tempo.
Commento dell’esperto 🖊️
In pochi sanno che nella storia di Bank of America si cela in realtà un nostro connazionale. Fu infatti Amadeo Pietro Giannini a fondare Bank of Italy, che poi diventerà azionista di minoranza tra i fondatori di Bank of America. Nell’ultimo anno, al momento in cui scriviamo, le azioni Bank of America mostrano un + 51,64%.
4. UniCredit
📱 ISIN & SIGLA: | IT0005239360 – UCG |
🏦 Dov’è quotata: | Borsa di Milano |
⚡ Dove comprare: | FP Markets (vai qui) |
👍 Previsioni: | ⬆️ (7,5 su 10) |
Unicredit è il primo gruppo bancario italiano per redditività e per presenza sul territorio. Non potrà forse competere, sulla carta, con quanto possono mettere sul piatto i grandi gruppi internazionali, ma continua ad essere uno dei punti di riferimento non solo in Italia e nei Balcani. Gruppo forte e solido, che recentemente è tornato agli onori della cronaca per la complessa operazione MPS.
Insieme ad Intesa, è l’unica banca italiana che riesce a essere molto competitiva anche a livello europeo. Inoltre beneficia, nuovamente, del fatto di essere una banca molto attiva nel ramo dell’investment banking. Il fatto di combinare una forte parte retail e una forte parte commerciale rende Unicredit più resistente a un periodo di tassi d’interesse in calo come quello che stiamo per attraversare.
Il problema, per Unicredit, rimane esattamente lo stesso di Deutsche Bank e di tutte le altre banche europee: il comparto si muove insieme, specialmente nella stessa area geografica. I tassi della BCE non sono più d’aiuto per le banche europee e questo è un fattore che gli istituti hanno imparato a conoscere bene, cercando altre strade innovative per provare a crescere ed a mantenere stabili ed in verde le voci di bilancio. Rientra in ogni caso tra le potenziali migliori azioni bancarie italiane.
Commento dell’esperto 🖊️
Considerando i dati di bilancio, possiamo ricordare che nell’ultima trimestrale disponibile, a settembre 2024, la banca ha registrato miglioramenti sia sul fatturato (+2,35%), sia sull’utile netto (+8,23%). Molto interessante anche la crescita delle azioni su base quinquennale, pari al + 202,24% al momento di questa stesura.
5. Intesa Sanpaolo
📱 ISIN & SIGLA: | IT0000072618 – ISP |
🏦 Dov’è quotata: | Borsa di Milano |
⚡ Dove comprare: | eToro (vai qui) |
👍 Previsioni: | ⬆️ (7,6 su 10) |
Intesa Sanpaolo è una grande banca italiana, nata dalla fusione tra Intesa e San Paolo e che oggi gestisce banche territoriali, banche di investimento, gestione delle assicurazioni, fondi comuni, Insurance, gestione sofferenze di gruppi terzi. Anche in questo caso, così come per il titolo precedente, ci troviamo d’innanzi ad una delle potenziali migliori azioni bancarie europee, o meglio Italiane (data la sua quotazione su Borsa Italiana, Piazza Affari).
Un gruppo integrato che oggi opera sul territorio con oltre 90.000 dipendenti e con un fatturato molto vicino a quello di gruppi storici come Deutsche Bank. Uno dei fiori all’occhiello del capitalismo italiano, che oggi torna ad avere delle buone prospettive di crescita. Questo nonostante i periodi non proprio rosei per l’economia italiana e più in generale per il concetto di risparmio & investimento degli italiani (ossia i clienti primari dell’istituto).
Intesa è riuscita a uscire molto bene dalle difficoltà, con un bilancio solido e pochi crediti deteriorati. Molti di questi sono anche stati impacchettati e venduti a società veicolo, rimuovendoli dai bilanci del gruppo e permettendo alla banca di mantenere un ottimo indice di solidità. Il colosso torinese continua a mietere ottimi risultati e a crescere a livello europeo, tutti segnali di ottimismo per gli azionisti.
Commento dell’esperto 🖊️
Ho potuto apprezzare in modo squisito il nuovo piano industriale della banca, focalizzato molto anche sugli aspetti di sostenibilità e criteri ESG. Ottimi i risultati anche nel lungo periodo, visto che ad oggi, impostando un grafico a 5 anni, le azioni Intesa Sanpaolo hanno guadagnato il +64,03%.
6. Mediobanca
📱 ISIN & SIGLA: | IT0000062957 – MB |
🏦 Dov’è quotata: | Borsa di Milano |
⚡ Dove comprare: | Capital.com (vai qui) |
👍 Previsioni: | ⬆️ (7,2 su 10) |
Anche se di dimensioni ridotte rispetto agli altri gruppi che abbiamo citato nella nostra guida, Mediobanca rappresenta sempre il cuore del capitalismo italiano, anche in termini di azionisti. Oggi raggruppa tra gli investitori principali il gruppo Del Vecchio, il gruppo Bolloré, il fondo BlackRock e anche Mediolanum, a testimonianza dell’enorme rilevanza, anche politica, che il gruppo ex-pubblico ha sempre rivestito in Italia.
Per cercare di incrementare la sua quota di mercato, Mediobanca sta spingendo molto su prodotti digitali e sistemi di investimento smart. Tutto ciò focalizzando l’attenzione anche sulle questioni ambientali e legate alla sostenibilità – che come diciamo spesso sono diventate davvero importanti nella valutazione complessiva degli analisti. Molto interessanti anche le strategie di marketing, finalizzate ad attirare un gruppo di clienti più giovani.
Non ci aspettiamo che il percorso seguito dal titolo possa essere diverso da quello di Unicredit, Intesa, Deutsche Bank e il resto delle banche italiane o europee. In questo momento, il Vecchio Continente è sfidato da una possibile recessione e da tassi in calo. Il mix è tossico per i bilanci delle banche. Mai come in questo caso, risulta fondamentale considerare quanti più fattori possibili e procedere con cautela.
Commento dell’esperto 🖊️
La quota di mercato di Mediobanca al momento in cui analizziamo il titolo ammonta a 11,66 Mld, con un rapporto prezzo utili di 9,25 punti ed un dividend yield del 7,65%. Con una crescita annua del titolo del 31,12%, Mediobanca si posiziona tra le azioni bancarie da dividendo più interessanti ed adocchiate dagli investitori (sia a breve termine che cassettisti, a lungo termine).
7. Hang Seng Bank
📱 ISIN & SIGLA: | HK0011000095 |
🏦 Dov’è quotata: | Hong Kong – 0011 |
⚡ Dove comprare: | Capital.com (vai qui) |
👍 Previsioni: | ⬆️ (6,2 su 10) |
Hang Seng Bank è una delle banche più importanti di Hong Kong e della Cina ed opera come big player sia nel settore del retail banking, sia invece come banca di investimenti. Un titolo che forse in molti non si aspettavano di trovare all’interno di questa guida, ma he abbiamo inserito per diversi motivi.
È un titolo relativamente poco volatile, di un gruppo che è ha una parte di interessi rilevante in una zona del pianeta dove si continua a crescere in doppia cifra e che ha investimenti importanti in molte imprese locali di grande spessore. Parliamo in ogni caso di una realtà che opera in uno dei territori da sempre considerati più forti e solidi di tutto il mondo, anche in confronto a superpotenze del calibro dell’America.
L’outlook di medio e lungo periodo è sicuramente ancora incerto, ma questo non vuol dire che non potremo investire con profitto tenendo una posizione che parta dal forte calo che il titolo ha avuto in seguito all’esplosione del 2020. La politica di Xi Jinping ha sicuramente danneggiato il tessuto finanziario ed economico cinese, al punto che nel 2024 l’economia cinese rimane ancora alla ricerca di una vera e propria ripresa. A lungo termine, però, è difficile giustificare una scommessa contro Pechino e le sue potenzialità.
Come investire in azioni bancarie?
Chi vuole investire sulle azioni bancarie oggi ha disposizione diversi canali per farlo. Dovremo scegliere un intermediario in grado di offrire accesso alle borse europee, italiane e mondiali. Ci sono diversi broker trading che possiamo utilizzare con queste caratteristiche, sia via CFD sia invece per chi vuole operare in modalità DMA. I sistemi per poter puntare su questo segmento sono quindi due:
- Trading CFD – ti permette di investire in azioni bancarie senza diventare possessore reale dell’azione, potendo speculare al rialzo (con posizioni di acquisto), o al ribasso (con posizioni di vendita allo scoperto. Questo sistema ti permette inoltre di avere zero commissioni sugli eseguiti (si applicano bassissimi spread), ma non potrai ricevere dividendi.
- Acquisto diretto sul mercato DMA – in questo caso compri l’azione reale e puoi beneficiare anche degli eventuali dividendi azionari (che come abbiamo avuto modo di sottolineare, per i titoli bancari risultano davvero molto interessanti. L’unica pecca resta l’impossibilità di puntare al ribasso e dovrai quindi conservare le tue azioni in portafoglio, sperando in una crescita del titolo.
Per entrambe le soluzioni, ecco come investire in azioni bancarie in 4 step:
- apri un account su un broker in evidenza (regolamentato ed efficiente), inserendo i tuoi nominativi e procedendo alla verifica dell’identità;
- inserisci un deposito iniziale: puoi investire su titoli del settore bancario anche a partire da appena 100 euro;
- individua le azioni sulle banche che ti interessano ed inizia a studiare il grafico in tempo reale, proposto a costo zero;
- attua la tua strategia di investimento, optando per l’acquisto di azioni reali, o tramite trading CFD.
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Dove comprare le migliori azioni Bancarie?
©TradingOnline.com ti consiglia l’uso delle migliori piattaforme trading, opportunamente testate e certificate dal nostro team, per acquistare le azioni bancarie online. Abbiamo l’imbarazzo della scelta per investire su questo specifico parco di titoli per quanto concerne gli intermediari da scegliere. Non tutti però possono offrire la stessa qualità, la stessa convenienza e gli stessi strumenti.
Per questo motivo, i nostri analisti hanno focalizzato l’attenzione – selezionando per te – solo operatori con reali licenze, con un ottimo conto demo (valido per effettuare test strategici sui titoli bancari di interesse), deposito minimo esiguo (davvero molto basso) ed assistenza sempre disponibile. Completano il tutto praticità d’uso e rapidità, aspetti che permettono anche ai principianti di puntare su questo segmento azionario.
Migliori broker per investire in azioni bancarie 👇
Investire in azioni bancarie in Banca e Posta
Banche e poste rimangono una soluzione che riteniamo essere di basso livello, per chi vuole fare trading in un settore di azioni sparpagliate ai quattro angoli del mondo. Il primo dei problemi di questo tipo di soluzioni sono sempre le commissioni, altissime sui titoli esteri e comunque importanti anche sul mercato italiano.
Commissioni che sarebbero comprensibili se avessimo poi a disposizione strumenti di alta qualità – o comunque migliori di quelli offerti dai broker specializzati. Invece purtroppo dovremo accontentarci di strumenti spesso vecchi, senza possibilità di organizzazione degli ordini e con limitate capacità di analisi. Questa via rimane, la peggiore che abbiamo effettivamente a disposizione per investire in questo tipo di titoli.
Azioni bancarie: previsioni
Il 2024 non si è aperto come un anno particolarmente favorevole per le banche europee e americane, segnate da una politica di tassi d’interesse che hanno già raggiunto l’apice e sono destinati a scendere. Il credit spread, cioè il tasso che le banche pagano sui depositi dei clienti e quello che ricevono quando prestano denaro, tende ad aumentare notevolmente quando i tassi aumentano e a scendere altrettanto notevolmente quando i tassi delle banche centrali scendono.
In questo momento è importante fare i conti con questo elemento, perché il credit spread è tutt’altro che un elemento secondario. Invece, le prospettive per le banche commerciali sono in netto miglioramento, dal momento che si prevede – secondo i massimi esperti – un record di emissioni obbligazionarie nei prossimi mesi. Fare previsioni sulle azioni bancarie resta tuttavia molto complesso. Per stimare possibili target price, gli analisti utilizzano una combinazione di analisi, focalizzandosi anche su:
- 🏷️ indicazioni derivanti dall’analisi tecnica, considerando quindi i dati erogati dai pattern e degli indicatori/oscillatori tecnici;
- 🏷️ analisi fondamentale: si basa essenzialmente sullo studio delle notizie più interessanti (che puoi leggere anche sui forum) e che possono influenzare in modo positivo, o negativo, l’andamento di un’azione bancaria;
- 🏷️ sentiment degli investitori: ti permette di capire se il titolo bancario sta vivendo un periodo di hype, se è sovrastimato, sottostimato, o se mostra un periodo prettamente stabile;
- 🏷️ opinioni degli investitori: se gli stessi sono fiduciosi, molto probabilmente decideranno di attuare una strategia di acquisto, che – a sua volta – contribuirà a far aumentare la domanda e quindi potenzialmente anche i prezzi;
- 🏷️ target price e valutazioni degli esperti: le grandi banche d’affari ed i professionisti del settore hanno solitamente molti più strumenti previsionali, per stimare target price e prezzi obiettivo.
Considerazione dell’esperto 💡
Gli investimenti sulle azioni bancarie possono essere accompagnati ad investimenti anti-ciclici, ovvero ad impegni di capitale su comparti e titoli che hanno correlazione inversa rispetto al ciclo economico. Parliamo di tutti quei beni e titoli finanziari che hanno un andamento positivo quando l’economia, per farla breve, va bene. L’oro può essere una buona alternativa, anche se secondo molti analisti, si starebbe affacciando anche Bitcoin come possibile bene rifugio, sebbene con rischi impliciti molto alti.
Investire in azioni bancarie conviene?
Capire se investire in azioni bancarie conviene o meno è un’attività ardua anche per i massi esperti del settore. Gli aspetti da tenere sotto controllo sono davvero tanti e se pensiamo alle decisioni dei governi sui tassi di interesse, è chiaro che la valutazione deve essere effettuata in modo continuativo, restando sempre aggiornati. A breve ci occuperemo di analizzare i fattori generalisti, ossia i pro ed i contro di puntare su questa singolare asset class azionaria.
Al tempo stesso, è evidente che oggi le cose stiano cambiando. La BCE ha già deciso di procedere con i primi tagli ai tassi d’interesse e la Federal Reserve ha annunciato pubblicamente di voler fare tre tagli ai tassi nel corso di quest’anno. Questo significa che i presupposti per investire in azioni bancarie sono cambiati, dal momento che le banche guadagnano di più quando i tassi d’interesse crescono. Dati che dovranno tuttavia essere valutati nel corso del tempo e tenuti sempre sotto osservazione.
🟢 Pro | 🔴 Contro |
🟢 Dividendi elevati e costanti: molte banche distribuiscono dividendi regolari, offrendo un flusso di reddito passivo per gli investitori. | 🔴 Sensibilità ai tassi di interesse: i profitti delle banche sono legati ai tassi d’interesse, che possono subire rapide variazioni. |
🟢 Posizione centrale nell’economia: le banche sono fondamentali per il sistema economico e garantiscono una domanda costante dei loro servizi. | 🔴 Rischio di crisi economiche: eventi come recessioni, o crisi finanziarie globali, possono colpire duramente il settore. |
🟢 Potenziale di crescita: con la digitalizzazione e l’espansione internazionale, molte banche innovano e aumentano la loro redditività. | 🔴 Rischio di crediti inesigibili: in periodi di difficoltà economica, le banche possono subire perdite a causa di mutui, o prestiti non pagati. |
🟢 Alta liquidità: le azioni bancarie sono molto scambiate nei mercati e questo permette agli investitori di comprare o vendere con facilità. | 🔴 Regolamentazione stringente: gli istituti finanziari sono sottoposti a normative severe che possono limitare la loro capacità di generare profitti. |
Indicazione dell’esperto sul segmento bancario 💡
La diversificazione è importantissima in qualunque congiuntura economica e in qualunque momento storico. Anche se i titoli del settore bancario dovessero mostrarsi molto solidi e presentare, tutti o quasi, delle ottime prospettive a livello presente e futuro, è sempre indicato non eccedere oltre il 20% del totale del nostro capitale investito.
Investire in azioni bancarie è rischioso?
Gli investimenti azionari sono sempre rischiosi, soprattutto rispetto a titoli storicamente più tranquilli, come le obbligazioni, soprattutto se sovrane e dotate di un buon ratinò. Sono rischiose anche le azioni bancarie, nonostante facciano riferimento a gruppi, come quelli che abbiamo individuato, storicamente solidi e con buone previsioni davanti.
Oltre ai rischi che abbiamo indicato, dovremo tenere conto anche di ulteriori rischi, che sono collegati alla natura di azioni di questo tipo di investimenti:
- 🆘 Rischio di cambio – Per chi opera su titoli che sono denominati in valuta straniera. Nel caso in cui l’Euro dovesse apprezzarsi nei confronti del dollaro, ci troveremmo a fare i conti con una perdita complessiva del valore del nostro investimento, se fatto su azioni USA. Questo rischio può essere contenuto con operazioni di hedging sul Forex, anche tramite le stesse piattaforme che abbiamo scelto per l’investimento in azioni.
- 🆘 Rischio ciclico – Anche le banche rispondono ai cicli economici e come abbiamo visto poco sopra, sono molto reattive nei confronti del cambio di trend a livello macro e microeconomico globale. Dovremo pertanto tenere conto di questi fattori e tutelarci, ricorrendo a strumenti quali la diversificazione, per ridurre l’impatto di eventuali crisi.
Considerazioni finali
Le azioni bancarie potrebbero regalare grandi soddisfazioni a chi le inserisce correttamente all’interno del proprio portafoglio di investimento e rimangono uno dei comparti più studiati da esperti ed analisti. Tenendo però conto del fatto che in momenti così turbolenti per le economie mondiali, il rischio incorporato in questo tipo i titoli non può che essere considerato con maggiore riguardo rispetto ad un tempo.
Anche quando investiamo in colossi come quelli citati nella nostra guida, rimane assolutamente necessario valutare caso per caso e tenere conto dei rischi, senza infatuarsi di titoli soltanto perché ben capitalizzati o con una ottima performance alle spalle. In conclusione, possiamo però affermare che il comparto bancario continua ad essere apprezzatissimo da investitori su diversi mercati, proprio perché duttile, variegato e ricco di potenziali soddisfazioni. Con i titoli che abbiamo scelto – e seguendo le indicazioni per le analisi di breve e lungo periodo, puoi valutare ed attuare la tua strategia.
FAQ
Dulcis in fundo, ecco le domande frequenti poste dai curiosi, lettori della nostra testate ed investitori sulle azioni bancarie.
Conviene investire oggi sulle azioni bancarie?
Oggi l’ambiente di tassi d’interesse in calo suggerisce di evitare le banche retail, concentrando piuttosto gli investimenti sulle banche d’affari, pur considerando i rischi associati al mondo degli investimenti.
Ci sono alternative alle azioni per chi vuole investire sulle azioni bancarie?
Tutte le azioni bancarie che abbiamo segnalato nella nostra guida sono parte dei relativi indici, presso le borse nelle quali sono quotate. In alternativa si possono scegliere prodotti a paniere, come possono essere gli ETF oppure i CopyPortfolios, che permettono di investire in portafogli di azioni selezionate, anche sul settore.
Che cosa sono le azioni bancarie?
Così come molte altre società, anche le banche possono quotarsi in Borsa ed emettere azioni bancarie. Nel nostro approfondimento trovi l’elenco delle potenziali migliori azioni bancarie italiane ed estere, selezionate manualmente dagli esperti del segmento finance e banking.
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