Diesel euro 5, pronto lo stop ufficiale. Da questa data non circoleranno più

Diesel euro 5, pronto lo stop ufficiale. Da questa data non circoleranno più

Nel parco auto circolante una presenza importante continuano ad averla le automobili diesel. La loro presenza continua ad essere importante – numericamente parlando – nonostante il fatto che dal 1° luglio 2025 entrerà in vigore la normativa Euro 7 e che sia in atto una progressiva elettrificazione del proprio catalogo da parte dei più importanti gruppi automobilistici europei. I due fattori che abbiamo citato hanno fatto in modo che crescessero i veicoli ibridi, costituiti perlopiù da versioni milf hybrid e pochi plug-in hybrid, ma i veicoli diesel continuano a circolare.

Il numero delle immatricolazioni è calato nettamente, ma ad oggi continuano ad essere presenti – nel parco auto circolante – molte vetture diesel tradizionali. Al 31 dicembre 2023 nel nostro paese circolavano ancora 3.749.484 vetture in classe 5, 235.584 in meno rispetto alla fine del 2019, quando erano 3.985.068.

Ma questi veicoli diesel fino a quando possono continuare a viaggiare? E quando dovranno essere necessariamente sostituiti. Scopriamolo insieme.

Disel euro 5, fino a quando possono circolare

La normativa Euro 5 è entrata in vigore nel 2009. Attraverso la sua approvazione non sono stati unicamente fissati gli standard di emissione ridotte – regole che valgono non solo per i diesel, ma anche per i motori a benzina -, ma è stato fissato anche l’obbligo di montare un filtro antiparticolato per tutte le vetture che circolano a gasolio. L’Unione europea ha, inoltre, deciso di fissare una serie di parametri ben precisi tali da costringere – dopo che erano stati montati su alcuni Euro 4 – ad utilizzare questo dispositivo su tutti i veicoli, in modo da abbassare in modo significativo le polveri.

Per un periodo pari a cinque anni le emissioni di monossido di carbonio non potevano superare i 0,50 g/km, a fronte di 0,23 g/km per la somma fra gli ossidi di azoto (NOx) e gli idrocarburi (Hc), dello 0,18 g/km per gli ossidi di azoto (NOx) e dello 0,005 g/km per il particolato. Parte di questi limiti sono stati ulteriormente rivisti al ribasso a seguito dell’introduzione della normativa euro 6, che è entrata in vigore il 1° settembre 2015.

Fatte queste premesse generiche sui veicoli diesel, proviamo a rispondere alla domanda: fino a quando potranno circolare queste autovetture? Alcune limitazioni stanno già arrivando a Milano e in Lombardia, dove a partire dal 1° ottobre 2022 non è più possibile circolare nell’Area B e nell’Area C del capoluogo lombardo se si è al volante di un auto diesel euro 5 adibito al trasporto di persone.

Una decisione presa in vista di un elettrificazione più ampia da raggiungere guardando al 2030. E che, con ogni probabilità, potrebbe essere emulata al più presto anche in altre zone d’Italia. 

Dal 1° ottobre 2025 la Regione Lombardia ha disposto che entreranno in vigore alcune limitazioni per queste tipologie di auto nei 209 comuni di Fascia 1, tra i quali rientrano:

  • Bergamo;
  • Brescia;
  • Milano;
  • Mantova.

E in quelli in Fascia 2 con oltre 30 mila abitanti:

  • Varese;
  • Lecco;
  • Vigevano;
  • Abbiategrasso;
  • San Giuliano Milanese.

Diesel, cosa accade nelle altre regioni italiane

Indubbiamente Milano è il primo comune italiano ad aver limitato ufficialmente – con un apposito regolamento – la circolazione delle vetture diesel 5 in alcune zone della città. Non è un caso unico, perché ci sono altre realtà pronte a replicare l’esperimento, con delle limitazioni temporanee e con la volontà di introdurre dei divieti più strutturati, che, almeno nella maggior parte dei casi, coinvolgono il centro storico.

Un esempio in questo senso è rappresentato da Roma con le sue domeniche ecologiche, che prevedono lo stop ai veicoli endotermici – i prossimi appuntamenti sono previsti il 16 febbraio ed il 23 marzo 2025 – all’interno della cosiddetta Ztl fascia verde.

Pierpaolo Molinengo: Pierpaolo Molinengo è laureato in materie letterarie ed è un giornalista pubblicista iscritto all'Albo dal 2002. Ha iniziato ad occuparsi di Economia fin da subito, concentrandosi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i suoi interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Pierpaolo Molinengo scrive di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.