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Per l’intelligenza artificiale la Francia vuole correre da sola e contrapporsi ad Usa e Cina

Per quanto riguarda l’intelligenza artificiale la Francia vuole correre da sola e vuole proporsi come una valida alternativa a Cina e Stati Uniti d’America.

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Per l'intelligenza artificiale la Francia vuole correre da sola e contrapporsi ad Usa e Cina

Facendo leva sulla propria capacità di produrre energia elettrica con il nucleare, la Francia vuole essere indipendente nella corsa all’intelligenza artificiale. Da quanto è emerso dal Summit internazionale sull’intelligenza artificiale del 10 e 11 febbraio, Parigi ha intenzione di abbandonare l’Unione europea.

Le intenzioni della Francia sono state espresse chiaramente dal presidente Emmanuel Macron, che ha dichiarato di voler andare avanti da solo, insistendo sulla volontà di procedere molto più velocemente e in maniera più forte.

Nel corso dei prossimi anni le aziende private investiranno in Francia qualcosa come 109 miliardi di euro proprio sull’AI. In questa cifra è compreso un enorme data center che è stato finanziato dagli Emirati Arabi Uniti, che rientra in un progetto più ampio all’interno di un campus dedicato all’intelligenza artificiale il cui valore complessivo è compreso tra i 30 ed i 50 miliardi di euro, ai quali si dovrebbero aggiungere altri 2o miliardi di euro provenienti dal fondo canadese Brookfield per realizzare dei nuovi data center in Francia.

Intelligenza artificiale, gli obiettivi di Parigi

L’obiettivo della Francia è quello di competere con gli Stati Uniti d’America e la loro potenza di fuoco. Ma anche con la Cina. Macron ha spiegato che Parigi ha intenzione di mettere a disposizione un gigawatt di energia per sostenere un super potente progetto di calcolo che si basa proprio sull’intelligenza artificiale.

Nel corso di un’intervista rilasciata al Wall Street Journal, Macron ha sottolineato che il nuovo progetto nucleare punta a realizzare una prima tranche di 260 megawatt di potenza collegati a chip di calcolo entro il mese di dicembre 2026. Ma non solo: il suo obiettivo è riuscire a rivaleggiare con i colossi statunitensi, su tutti il progetto Stargate, che è sostenuto da SoftBank e OpenAI. Ricordiamo che questo progetto è partito in un campus del Texas, il quale in un primo momento era alimentato da 200 megawatt di potenza, ma il cui obiettivo è riuscire a raggiungere 1,2 gigawatt.

Le intenzioni – almeno nelle intenzioni di FluidStack che guida il cluster AI francese che è alimentato attraverso l’energia nucleare – sono quelle di iniziare a costruire già nel corso del terzo trimestre 2025. Ricordiamo che l’intelligenza artificiale richiede grandi quantità di elettricità, che vengono utilizzati da enormi cluster di chip.

FluidStack ha anticipato che in questo momento sarebbero in corso alcuni importanti colloqui che degli sviluppatori AI per utilizzare la nuova struttura, che sarebbe in grado, una volta completata, di ospitare qualcosa come 120.000 chip Nvidia di intelligenza artificiale nella sua prima fase, per poi arrivare complessivamente a 500.000 entro il 2028 nel momento in cui la struttura sarà completata.

La Francia attualmente possiede 57 reattori distribuiti in 18 impianti e copre circa due terzi del proprio fabbisogno elettrico con l’energia nucleare. Nel 2024 ha prodotto un quinto di elettricità in più rispetto a quella consumata, esportando quella non impiegata.

Mistral AI lancia Le Chat

L’annuncio di Macron arriva contemporaneamente all’annuncio di Mistral AI che ha lanciato l’app Le Chat, un nuovo assistente virtuale il cui obiettivo è quello di sfidare i colossi dell’intelligenza artificiale come OpenAI e Google.

Al momento il nuovo modello è disponibile sui dispositivi iOs e Android e viene presentato come un’alternativa europea al predominio statunitense e cinese nel settore. Anche se, a questo punto, potrebbe essere più corretto dire che una novità francese, data la volontà di Parigi di correre da sola in questo campo.

Una delle caratteristiche della nuova applicazione è quella di combinare l’intelligenza artificiale con l’accesso diretto al web, in modo da aiutare gli utenti a scoprire il mondo.

Siamo davanti al primo risultato della strategia targata Macron che punta a far diventare la Francia un leader in questo campo? Difficile dare una risposta a questa domanda ora come ora, ma indubbiamente il lancio dell’applicazione proprio a ridosso della presa di posizione del presidente francese potrebbe non essere una semplice coincidenza.

Pierpaolo Molinengo è laureato in materie letterarie ed è un giornalista pubblicista iscritto all'Albo dal 2002. Ha iniziato ad occuparsi di Economia fin da subito, concentrandosi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i suoi interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Pierpaolo Molinengo scrive di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.

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