Finanza Personale
Assegni familiari 2025 e maggiorazione della pensione, l’Inps comunica i nuovi limiti di reddito
L’Inps ha comunicato i nuovi limiti di reddito per percepire gli assegni familiari e la maggiorazione della pensione. Vediamo in cosa consistono.

Buone notizie per le famiglie che ricevono gli assegni familiari o hanno diritto alla maggiorazione di pensione: alcune importanti novità arrivano dall’Inps, che ha provveduto ad aggiornare i limiti di reddito che vengono utilizzati per cessare l’erogazione o più semplicemente ridurre la corresponsione dei trattamenti riservati alle famiglie.
Come ogni anno l’istituto pubblica una circolare – questa volta è la n. 50/2025 – attraverso la quale vengono fornite le indicazioni che riguardano determinate categorie.
Ma entriamo nel dettaglio e scopriamo quali sono le novità più importanti relative agli assegni familiari e alla maggiorazione di pensione.
Chi riceve gli assegni familiari e la maggiorazione di pensione
Gli assegni familiari sono erogati ai soggetti che non ricevono l’assegno per il nucleo familiari perché ne sono stati esclusi dalla normativa. Rientrano in questa categoria i coltivatori diretti, i coloni, i mezzadri e i piccoli coltivatori diretti, per i quali si continua ad applicare la normativa degli assegni familiari. A questi si aggiungono i pensionati delle Gestioni Speciali per i lavoratori autonomi, per i quali si deve applicare la normativa delle quote relative alla maggiorazione di pensione.
All’interno della già citata circolare n. 50/2025, l’Inps ha messo in evidenza che:
Nei confronti dei predetti soggetti (al pari di quelli cui si applica la normativa concernente l’assegno per il nucleo familiare), la cessazione del diritto alla corresponsione dei trattamenti di famiglia, per effetto delle vigenti disposizioni in materia di reddito familiare, non comporta la cessazione di altri diritti e benefici dipendenti dalla vivenza a carico e/o a essa connessi.
Ma quali sono, sostanzialmente, gli importi che verranno riconosciuti a questi soggetti con gli assegni familiari e la maggiorazione della pensione? In estrema sintesi sono:
- ai coltivatori diretti, ai coloni, ai mezzadri per fratelli sorelle e nipoti: 8,18 euro al mese;
- ai pensionati delle gestioni speciali, ai lavoratori autonomi e ai piccoli coltivatori diretti per coniuge, fratelli, sorelle e nipoti: 10,21 euro al mese;
- ai coltivatori diretti per i genitori ed equiparati spetta 1,21 euro al mese.
Quali sono i limiti di reddito previsti
Aspetto particolarmente importante sul quale si sofferma la circolare dell’Inps è quello relativo ai limiti di reddito che è necessario considerare ai fini della cessazione o della riduzione degli importi erogati come assegni familiari o delle quote di maggiorazione delle pensioni da lavoro autonomo. Come ogni anno questi limiti vengono rivisti e rivalutati tenendo conto del tasso di inflazione programmato, applicando un arrotondamento ai centesimi di euro.
Stando alle indicazioni che sono state fornite direttamente dai vari Ministeri, risulta essere pari al 2,3% la misura del tasso di inflazione che è stata programmata per il 2024.
Questo è il motivo per il quale l’Inps ha provveduto ad aggiornare le tabelle che devono essere applicate, a partire dal 1° gennaio di quest’anno, ai soggetti che sono stati esclusi dalla possibilità di ricevere l’assegno per il nucleo familiare.
Per quanto riguarda le pensionni, le procedure di calcolo vengono aggiornate andando a conformarsi con i nuovi limiti di reddito.
Ma vediamo un po’ nel dettaglio cosa è destinato a cambiare per i diretti interessati. L’Inps spiega che, applicando le norme attualmente in vigore per la perequazione automatica delle pensioni, il trattamento minimo del fondo pensioni lavoratori dipendenti è fissato, a partire dal 1° gennaio 2025 e per l’intero anno, in 603,40 euro.
Questo significa, in altre parole, che in relazione al suddetto trattamento, i limiti di reddito da considerare per accertare il carico e quindi il riconoscimento del diritto degli assegni familiari è stato fissato come segue:
- 849,78 euro per il coniuge, per un genitore, per fratelli, sorelle e nipoti;
- 1.487,13 euro per due genitori ed equiparati.