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Risparmio

Btp Più disponibile dal 17 febbraio, a chi conviene investire nella nuova emissione

A chi conviene investire nei Btp Più? E soprattutto cosa ci si può aspettare dalla nuova emissione di febbraio? Scopriamolo insieme.

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A breve i risparmiatori potranno investire sui Btp Più. Il mercato sembra attendere con ansia questo nuovo prodotto, il quale, per la prima volta, permette di ottenere anticipatamente il capitale investito. Ma non solo: sono molti gli investitori che guardano agli scenari del 2025, ritenendo questo uno degli anni più interessanti per puntare sui Titoli di Stato. Da tenere a mente, tra l’altro, che il 2024 il loro rendimento medio è stato di poco superiore al 5%, meno del 9,19% del 2023. Ad ogni modo stiamo parlando di un risultato indubbiamente interessante.

Ma vediamo un po’ quali sono le attese relative al Btp Più.

Btp Più e gli altri Titoli di Stato, le attese

L’interesse di risparmiatori ed investitori sul Btp Più è documentato dal bollettino statistico della Consob, dal quale emerge che il volume della negoziazione dei Titoli di Stato italiani è cresciuto, nel corso del 2024, del 77%, pari ad un controvalore di 8.007 miliardi di euro contro i precedenti 4.512 miliardi di euro.

La portata di questo successo ha messo in ombra le azioni, i cui scambi, benché siano aumentati del 17%, sono arrivati a 656 miliardi di euro, contro i precedenti 562 miliardi di euro. Stando sempre ai dati in possesso della Consob, nel corso del 2024 la capitalizzazione di Piazza Affari è salita a 836 miliardi di euro (registrando un +4%), mentre le società quotate italiane hanno registrato un incremento del 12%.

Passando ad analizzare i dati Istat e Banca d’Italia, si evince che le famiglie italiane, almeno nel 2023, hanno aumentato gli investimenti in Titoli di Stato rispetto all’anno precedente.

In questo più ampio contesto si va ad inserire l’arrivo dei Btp Più, che potranno essere sottoscritti a partire da lunedì 17 febbraio fino a venerdì 21 febbraio (si bloccherà tutto alle ore 13). I nuovi Titoli di Stato sono riservati ai piccoli risparmiatori.

Tra le novità che caratterizzano i Btp Più la più importante permette di ottenere il rimborso anticipato del capitale investito. Questo è, a tutti gli effetti, un ulteriore incentivo riservato agli investitori, il cui scopo è quello di invogliare ad investire in un’emissione che ha una durata fino ad otto anni.

Ma come funzionano i Btp Più? Il nuovo strumento di investimento prevede delle cedole fisse, che vengono pagate ogni tre mesi sulla base di un sistema che è stato battezzato step up in due fasi di quattro anni. La tassazione è agevolata al 12,5% ed è prevista l’esenzione dalle imposte di successione. Non bisogna dimenticare, tra l’altro, che come gli altri Titoli di Stato non concorre al calcolo dell’Isee fino ad un ammontare pari a 50.000 euro.

Siamo davanti ad una serie di caratteristiche che stimolano l’interesse degli investitori, in anno – stiamo parlando del 2025 – che potrebbe essere caratterizzato da una serie di cambiamenti nel mercato.

Cosa bisogna aspettarsi quest’anno

Secondo molti osservatori il 2025 potrebbe essere un anno favorevole per effettuare degli investimenti nei Btp Più e, più in generale, nei buoni del tesoro.

Ad ogni modo è importante tenere sotto controllo la diminuzione del valore delle cedole nelle nuove emissioni, che dovrebbe continuare nel corso dell’anno. La Bce, infatti, è intenzionata a ridurre il costo del denaro. Proprio nel corso del mese di gennaio il tasso è sceso dal 3 al 2,75% ed entro la fine dell’anno potrebbe spingersi fino all’1,75%. Questo è il motivo per il quale i Btp Più avranno delle cedole meno generose se confrontate con quelle dei titoli che sono già stati emessi. 

Giusto per avere un’idea di quello che sta circolando al momento basti pensare ai Btp Valore, le emissioni sono tutte trattate sopra la pari: acquistando questi titoli sul mercato secondario le oscillazioni variano tra l’0,5% e l’1%, ma si perde il premio fedeltà. Questo è il motivo per il quale, almeno per il momento, l’attenzione è rivolta ai Btp Più.

Pierpaolo Molinengo è laureato in materie letterarie ed è un giornalista pubblicista iscritto all'Albo dal 2002. Ha iniziato ad occuparsi di Economia fin da subito, concentrandosi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i suoi interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Pierpaolo Molinengo scrive di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.

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