Risparmio
Buoni fruttiferi postali, quali sono le soluzioni più interessanti di questo inizio 2025
I buoni fruttiferi postali sono una buona scelta per chi vuole un investimento sicuro, anche se il rendimento non è estremamente alto.
Passano gli anni, ma i buoni fruttiferi postali costituiscono ancora oggi uno dei più importanti strumenti di risparmio che vengono utilizzati dalle famiglie italiane. Sono apprezzati per la loro sicurezza, la garanzia che arriva dallo Stato e la semplicità di gestione.
Purtroppo a partire proprio da quest’anno i rendimenti sono leggermente più bassi rispetto a quanto i risparmiatori erano abituati in passato, ma restano una delle soluzioni più interessanti per quanti siano alla ricerca di uno strumento a basso rischio. Aggiungiamoci poi un fattore che rende i buoni fruttiferi postali ancora più interessanti per gli investitori: fino ad un valore massimo di 50.000 euro non vengono conteggiati ai fini Isee.
Ma vediamo quali sono i prodotti a cui possono accedere i risparmiatori nel corso del mese di febbraio 2025.
Buoni fruttiferi postali, quelli più interessanti
Indubbiamente tra i buoni fruttiferi postali uno dei più interessanti è il Buono Ordinario, una soluzione classica per quanti hanno intenzione di effettuare un investimento a lungo termine, ma non avere delle preoccupazioni. Può avere una durata fino a 20 anni e il rendimento lordo annuo è pari al 2%. Tra le caratteristiche più apprezzate c’è quella di poter richiedere il rimborso del capitale investito in qualsiasi momento: si potranno ottenere gli interessi maturati fino a quel momento. Rendimento non altissimo, ma permette sicurezza e rende l’investimento flessibile.
I buoni fruttiferi postali sono interessanti anche per chi cerca un investimento di medio termine: in questo caso può essere interessante il Buono 4 Anni Plus, che garantisce un rendimento lordo pari all’1,25%. Anche in questo caso è possibile ottenere il rimborso anticipato ottenendo gli interessi maturati fino a quel momento. Una scelta che si adatta bene a quanti hanno un orizzonte temporale definito e cercano una rendita sicura, anche se non particolarmente alta.
Con una struttura leggermente più strutturata, il Buono 3×4 ha una durata che può arrivare a 12 anni, ma il risparmiatore ha la possibilità di riscattarlo ogni tre anni. Il rendimento cresce nel corso del tempo, partendo da un minimo dello 0,75% dopo i primi tre anni, per arrivare al 2% alla scadenza. La scelta diventa interessante per quanti hanno intenzione di mantenere l’investimento per tutta la sua durata.
Tra i buoni fruttiferi postali più interessanti c’è il Buono 3×2, che ha una durata massima di sei anni e permette il rimborso del capitale ogni tre anni. I rendimenti partono dallo 0,75% per arrivare all’1,25% alla scadenza.
Gli altri buoni fruttiferi su cui puntare
Riservato unicamente a quanti avessero dei buoni fruttiferi postali scaduti ed abbiano intenzione di reinvestire, Buono Rinnova ha una durata di quattro anni, mentre il rendimento annuo lordo è pari all’1,50%. Attraverso questo prodotto viene premiata la fedeltà a Poste italiane ed è riservato a quanti non abbiano intenzione di modificare la propria strategia di investimento.
Simile al prodotto che abbiamo già visto è il Rinnova Prima, che è riservato a quanti abbiano dei buoni fruttiferi postali in scadenza nel corso dei 30 giorni successivi. La durata è di quattro anni, ma il rendimento è leggermente più alto: 1,75%. Punta di forza di questo prodotto è poter investire senza interruzioni e con un tasso vantaggioso.
Chi avesse intenzione di tutelare il proprio capitale dall’inflazione può puntare al Buono Indicizzato. Garantisce un tasso fisso annuo dello 0,60% a cui si va ad aggiungere la rivalutazione del capitale sulla base dell’inflazione italiana. L’investimento dura 10 anni ed è possibile ottenere il rimborso anticipato del capitale rivalutato con gli interessi.
Il Buono Dedicato ai Minori, invece, è pensato per i più piccoli ed ha un rendimento pari al 5% annuo lordo a scadenza. La durata varia in base all’età del beneficiario, perché il rimborso arriva solo al raggiungimento della maggiore età.