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Manovra 2025, chi avrà lo stipendio più alto grazie al taglio del cuneo fiscale

Grazie alla Manovra 2025 saranno in molti ad avere uno stipendio più alto. Vediamo chi ci guadagnerà di più dal taglio del cuneo fiscale.

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Manovra 2025, chi avrà lo stipendio più alto grazie al taglio del cuneo fiscale

Via libera definitivo dal Senato alla Manovra 2025. Passaggio importante, perché con la sua approvazione definitiva entra in vigore anche la norma che ha reso strutturale il taglio del cuneo fiscale. Stiamo parlando di uno degli interventi più importanti sui quali ha puntato il governo guidato da Giorgia Meloni e che avrà un impatto diretto sugli stipendi dei dipendenti. La novità era già stata introdotta per il 2024 in via provvisoria: adesso è diventata definitiva e strutturale.

Grazie alla Manovra 2025, è arrivata una riforma che andrà ad impattare sulla busta paga della maggior parte dei lavoratori dipendenti, anche se con dei risultati diversi a seconda del reddito percepito annualmente. Rispetto al 2024, dal prossimo anno ci guadagnano principalmente quanti hanno un reddito compreso tra i 35.000 ed i 40.000 euro. Chi, invece, dovesse avere un reddito inferiore a 20.000 euro si vedrà inserire un aumento direttamente nella busta paga.

Manovra 2025, come funziona il taglio del cuneo fiscale

Grazie alla Manovra 2025, a partire dal prossimo anno il meccanismo del taglio del cuneo cambierà: non ci sarà una secca riduzione dei contributi. Nel 2024, infatti, i dipendenti con un reddito fino a 35.000 avevano una busta paga più corposa perché erano esentati dal versare una parte dei contributi dovuti per la pensione. Sostanzialmente quella parte di contributi rimaneva loro direttamente in busta paga: lo Stato da parte sua provvedeva a compensare per far sì che non ci fossero degli effetti negativi sul fronte degli assegni previdenziali una volta che i diretti interessati fossero andati in pensioni.

Con la Manovra 2025 a partire dal nuovo anno le cose cambiano leggermente e ci saranno due meccanismi diversi. Per quanti hanno reddito complessivo al di sotto dei 20.000 euro lordi percepiranno un aumento direttamente in busta paga, costituita da un’indennità che verrà calcolata come percentuale sul suo reddito con il seguente sistema:

  • per quanti hanno un reddito inferiore a 8.500 euro: 7,5%;
  • per chi ha un reddito compreso tra 8.500 euro e 15.000 euro: 5,3%;
  • per chi ha un reddito compreso tra i 15.000 ed i 20.000 euro: 4,8%.

In altre parole il guadagno cresce man mano che aumenta il reddito.

Il secondo meccanismo di calcolo comprende quanti hanno un reddito compreso tra 20.000 e 40.000 euro. In questo caso viene riconosciuta una detrazione Irpef, che corrisponde, in altre parole ad uno sconto sulle tasse da pagare. La detrazione ammonta a:

  • 1.000 euro per quanti hanno un reddito compreso tra 20.000 e 32.000 euro;
  • decrescente fino ad azzerarsi per chi ha un reddito compreso tra 32.000 e 40.000 euro.

Pierpaolo Molinengo è laureato in materie letterarie ed è un giornalista pubblicista iscritto all'Albo dal 2002. Ha iniziato ad occuparsi di Economia fin da subito, concentrandosi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i suoi interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Pierpaolo Molinengo scrive di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.

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