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Hai una moneta da 20 centesimi? Guardala bene, potrebbe valere 12mila euro

Una qualsiasi moneta da 20 centesimi potrebbe arrivare a valere anche 12mila euro. Purché abbia particolari requisiti. Vediamo quali sono.

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Hai una moneta da 20 centesimi? Guardala bene, potrebbe valere 12mila euro

In questi giorni stiamo imparando che dietro ad ogni moneta può nascondersi un piccolo tesoro. Anche quando il conio è piccolo e si ferma a venti centesimi. In questi giorni è diventata virale la notizia di un cittadino francese che avrebbe scoperto nel proprio portafoglio una moneta da un euro con un errore di conio. Sfornata dalla Zecca italiana nel 2002, quindi non appena l’euro era stato immesso nel mercato, sarebbe stata venduta per l’incredibile somma di 29.000 euro.

Al di là della veridicità della notizia, dietro ad ogni singolo errore di conio ci potrebbe essere una fortuna. E anche nella moneta dal taglio più piccolo ci potrebbe essere una vera e propria fortuna. Questa volta a finire sotto i riflettori non è tanto la non confermata storia francese, ma una moneta da 20 centesimi, che varrebbe fino a 12.571 euro.

Moneta 20 centesimi, ecco quanto vale

In Europa circola una moneta da 20 centesimi che vale una vera e propria fortuna. Stiamo parlando di un conio a cui nessuno fa molta attenzione: la si usa per pagare il caffè o la colazione al bar, ma proprio per il suo basso valore non la si guarda in modo particolare. Proprio il fatto che le monete da 20 centesimi sono così diffuse, si ritiene che valgano poco.

Indubbiamente il loro valore legale non è poi così alto, ma all’interno di questa ovvietà esistono delle piccole rarità: alcuni coni possono arrivare a valere delle grosse fortune. Una di queste è arrivata a valere la bellezza di 12.571 euro.

In questo caso, però, non ci stiamo riferendo ad una moneta da 20 centesimi specifica o ad un esemplare particolare. Quella che è riuscita a raggiungere questo valore è stata coniata nel 2022, quindi 22 anni fa. Condizionati dal fatto che l’euro era stato appena introdotto, furono commessi diversi errori di conio.

Gli sbagli delle principali zecche europee consistevano in difetti presenti nei diversi tagli. Oggi come oggi, riuscire a trovare una di queste monete è come trovare un tesoro: sono ritenute rare, perché chi fosse riuscito ad entrare in loro possesso e a individuarle le ha conservate in maniera molto gelosa.

È importante sempre ricordare, però che un valore pari a 12.571 euro deve essere necessariamente rapportato alle condizioni della singola moneta e soprattutto a come è stata conservata nel corso del tempo. Nel caso in cui la moneta da 20 centesimi fosse in fior di conio e quindi non dovesse avere alcun segno di usura – perché in questi anni non ha mai circolato – siamo davanti ad un taglio da un valore immenso (almeno rispetto ai venti centesimi nominali).

Moneta da 20 centesimi, quando valgono così tanto

Una moneta da 20 centesimi – ma lo stesso ragionamento vale per qualsiasi altro conio – può arrivare a valere una cifra così alta quando è possibile trovarvi sopra:

  • degli errori di conio;
  • l’anno di coniazione è il 2002;
  • è un fior di conio.

Fatte queste premesse è importante ricordare che non tutte le monete da 20 centesimi hanno tutto questo valore. In linea di principio, la conditio sine qua non perché il loro valore si alzi nel tempo è determinata dall’errore di conio, che può essere costituito da delle lettere o dai dei numeri mancanti. O, volendo, da delle stelle sbagliare. Quando si riscontrano questi tipi di errori, una moneta da 20 centesimi può arrivare a valere tra i 500 ed i 2.000 euro, a seconda dei casi.

Ricordiamo che dei tagli da 20 centesimi ne sono stati coniati alcuni commemorativi, come quello dedicato a Nikola Tesla o quello previsto per il Portogallo. Quelle di carattere commemorativo, a seconda dei casi, possono arrivare ad avere un valore superiore ai 1.500 euro.

Pierpaolo Molinengo è laureato in materie letterarie ed è un giornalista pubblicista iscritto all'Albo dal 2002. Ha iniziato ad occuparsi di Economia fin da subito, concentrandosi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i suoi interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Pierpaolo Molinengo scrive di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.

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