Finanza Personale
Imu 2024, chi deve passare alla cassa entro il 16 dicembre
Tra pochi giorni è necessario effettuar il saldo Imu 2024. Scopriamo chi è tenuto a passare alla cassa entro questa data.
Manca una settimana alla scadenza del saldo Imu 2024: il versamento deve essere effettuato entro e non oltre il 16 dicembre 2024. Dovranno passare alla cassa i contribuenti che sono titolari di diritti reali immobiliari che non rientrino nelle fattispecie di esonero (come, solo per fare un esempio, le prime case). Volendo entrare un po’ più nel dettaglio è possibile affermare che, con il versamento del saldo Imu 2024, si effettua il conguaglio di quanto dovuto per l’intero anno in corso.
Ma entriamo un po’ più nel dettaglio e cerchiamo di comprendere come funziona il versamento dell’Imposta Municipale Unica a dicembre 2024.
Saldo Imu 2024, chi deve effettuare il versamento
Nel 2024 i contribuenti devono prestare particolare attenzione alle tempistiche relative all’Imu. Le amministrazioni comunali, infatti, avrebbero dovuto inserire gli atti deliberativi all’interno del sito del Dipartimento delle Finanze entro lo scorso 14 ottobre 2024. La pubblicazione sarebbe dovuta avvenire il 28 ottobre e da tale decorrenza dovrebbero essere liberamente consultabili.
Nel caso in cui il Comune nel quale sono ubicati hli immobili non abbia rispettato questi termini, devono essere applicate le aliquote Imu deliberate per il 2023. Per conoscere quale debba essere applicata, quindi, è necessario accedere al portale del Ministero.
Ma chi è interessato al versamento del Saldo Imu? Entro il prossimo 16 dicembre devono passare alla cassa per versare la seconda rata a conguaglio dell’annualità in corso, i contribuenti che risultino essere proprietari di immobili che rientrino nelle seguenti categorie:
- fabbricati;
- aree fabbricabili;
- terreni agricoli.
L’Imu deve essere versato per le abitazioni principali nel caso in cui dovessero appartenere alle seguenti categorie catastali:
- A1, abitazioni di tipo signorile;
- A8, abitazioni in ville;
- A9, castelli, palazzi di pregio o storici.
Le abitazioni principali che rientrano nelle altre categorie, invece, ne sono completamente assenti. Il versamento dell’Imu deve essere effettuato dai seguenti soggetti:
- il contribuente che è proprietario dell’immobile;
- quanti risultino essere titolari di diritti reali di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi o superficie. Non è tenuto ad effettuare il versamento chi è semplicemente il nudo proprietario;
- nel caso in cui gli immobili siano detenuti in leasing, ad effettuare il pagamento deve essere il locatario;
- per le aree demaniali in regime di concessione: il concessionario.
Il codice tributo da utilizzare per la seconda casa è il 3918. Gli immobili devono rientrare nella voce altri fabbricati, che comprendono quelli diversi dalla prima abitazione.
Chi può evitare di effettuare il versamento
È bene ricordare che alcune tipologie di immobili sono soggette alla riduzione del 50% della base imponibile. Possono accedere a questa agevolazione nel caso in cui:
- gli immobili hanno un interesse storico o artistico ai sensi dell’ex articolo 10 del D.Lgs. n. 42/04;
- gli immobili risultino essere inagibili o inabitabili e per questo motivo non siano utilizzabili. L’Imu non deve essere pagata in relazione al periodo dell’anno nel corso del quale sono state appurate le suddette condizioni;
- nel momento in cui le unità immobiliari risultino essere concesse in comodato gratuito a parenti di primo grado, come i genitori o i figli.
Particolari agevolazioni per quanto riguarda l’Imu sono riservate anche ai titolari di una pensione che siano residenti all’estero. L’assegno previdenziale deve essere maturato in regime di convenzione internazionale con il nostro Paese. Una volta che siano state verificate queste condizioni, per i suddetti pensionati l’Imu viene ridotta al 50% /stesso discorso vale anche per la Tari, ossia la tassa sui rifiuti).
Per poter accedere a queste particolari condizioni è necessario che l’unità immobiliare non sia stata data in locazione e non sia stata data in comodato d’uso. È importante, per accedere all’agevolazione, verificare la presenza di una pensione in regime di convenzione internazionale: nel caso in cui dovesse mancare anche solo uno dei requisiti citati, si perderebbe il diritto ad accedere all’agevolazione.