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Allarme Agenzia delle Entrate, le lettere inviate sono sbagliate. Cosa fare se sono state ricevute

Per un errore di un fornitore esterno, molti contribuenti hanno ricevuto delle lettere sbagliate dall’Agenzia delle Entrate. Ecco come riconoscerle e cosa fare se le si ha in mano.

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Allarme Agenzia delle Entrate, le lettere inviate sono sbagliate. Cosa fare se sono state ricevute

Tra il 19 ed il 21 marzo 2025 sono state recapitate una serie di lettere provenienti dall’Agenzia delle Entrate: queste missive sono frutto di un errore che si è verificato nei giorni antecedenti al loro invio. Sono state riscontrate, infatti, una serie di anomalie nei vari processi di stampa, di imbustamento e di invio dei documenti che erano riservati ai contribuenti.

Gli errori non sono stati commessi direttamente dall’Agenzia delle Entrate, ma sono frutto di un disguido tecnico di una società a cui era stato appaltato il servizio di gestione logistica della corrispondenza, che fin da subito ha ammesso le imprecisioni riscontrate proprio nella finestra temporale del 19/21 marzo.

Ma vediamo cosa sta accadendo nel dettaglio.

L’Agenzia delle Entrate ha inviato delle comunicazioni sbagliate

A seguito degli inconvenienti che si sono verificati a seguito dell’invio delle lettere, l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a diffondere una nota informativa attraverso i propri canali ufficiali, attraverso la quale ha chiarito quanto fosse accaduto. Ma soprattutto ha cercato di limitare al massimo quelle che potevano essere le conseguenze.

Prima di tutto l’Agenzia delle Entrate ha preso le distanze dall’errore: il servizio è dipeso da una criticità esterna. Anche se ha dovuto riconoscere i disagi che dovranno affrontare i contribuenti.

Cosa devono fare i contribuenti?

A spiegare come si debbano comportare i contribuenti che ricevono queste lettere è stata la stessa AdE: nel caso in cui siano arrivate delle lettere anomale o che, al loro interno contengono degli elementi che sono vistosamente errati non si devono ritenere validi i suddetti documenti. È possibile, quindi, cestinare immediatamente la documentazione ricevuta.

L’Agenzia delle Entrate raccomanda, quindi, di non dar seguito ad eventuali atti che, al loro interno, contengono degli errori evidenti di forma o contenuto, che, con ogni probabilità, sono stati generati dal malfunzionamento tecnico che è stato segnalato.

Come si fa a riconoscere l’anomalia?

A questo punto uno dei dubbi che potrebbe sorgere tra i contribuenti è come riconoscere una lettera sbagliata, che non deve essere confusa con una lettera di compliance corretta. I documenti sbagliati potrebbero contenere al loro interno delle difformità che possono essere riconosciute facilmente. Gli errori possono essere costituiti da:

  • informazioni incomplete;
  • dati errati;
  • codice fiscale che non corrisponde;
  • intestazione assente;
  • contenuti confusi.

È importante fare molta attenzione  a questi dettagli prima di prendere una qualsiasi iniziativa: è importante, infatti, evitare di attivare delle pratiche o rispondere a degli atti che potrebbero molto semplicemente non essere validi.

Ma non solo: come spiega la stessa Agenzia delle Entrate, le lettere che sono state inviate nel corso di quei giorni sono, sembra ombra di dubbio, da ritenersi compromesse. Anche se l’anomalia ha coinvolto solo parte delle missive che sono state inviate nel corso di quei giorni, l’AdE ha preferito adottare una linea prudente all’insegna della cautela. Ha avvisato il pubblico nel più breve tempo possibile, in modo da evitare di ingenerare il panico tra i contribuenti.

Come contattare l’AdE per avere chiarimenti?

Per i contribuenti che avessero ricevuto delle lettere potenzialmente errate l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione i propri canali istituzionali per fornire il supporto necessario.

È importante che chiunque abbia dei dubbi o dei sospetti sulla documentazione ricevuta si interfacci con gli uffici di riferimento – contattando le Direzioni Provinciali o gli Uffici Territoriali – in modo da capire quale sia la propria posizione e muoversi in modo adeguato.

Direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate è possibile trovare un elenco aggiornato dei riferimenti utili, che è possibile contattare per ricevere gli aggiornamenti necessari sulla propria posizione.

Alcune perplessità sull’accaduto

Benché l’Agenzia delle Entrate si sia fatta parte diligente per chiarire il disguido e porvi rimedio,l’episodio apre la porta ad una più ampia riflessione sulle modalità di comunicazione che intercorrono tra la pubblica amministrazione e i privati cittadini.

Benché i canali digitali si stiano diffondendo sempre di più e siano stati adottati, buona parte della corrispondenza continua a transitare attraverso i canali di comunicazione postali. e se il servizio transita attraverso dei fornitori esterni, il rischio errori cresce esponenzialmente.

Pierpaolo Molinengo è laureato in materie letterarie ed è un giornalista pubblicista iscritto all'Albo dal 2002. Ha iniziato ad occuparsi di Economia fin da subito, concentrandosi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i suoi interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Pierpaolo Molinengo scrive di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.

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