L’Agenzia delle Entrate Riscossione permette di rateizzare i debiti fino a 10 anni

Le cartelle esattoriali potranno essere pagate a rate suddividendo i pagamenti in 7 anni. L’operazione può essere effettuata con un semplice click online, senza recarsi in alcun ufficio dell’Agenzia delle Entrate Riscossione. La novità è stata prevista dal Decreto Legislativo n. 110/2024, che ha rimesso mano alle regole sulle rateizzazioni e dal fatto che AdER ha reso disponibile sul proprio sito la nuova release del servizio“Rateizza adesso per inviare telematicamente le richieste.

Ma entriamo un po’ più nel dettaglio e cerchiamo di capire quali siano le nuove novità e come usufruirne direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossioni.

Agenzia delle Entrate Riscossioni si adegua al decreto

Accedendo all’area riservata dell’Agenzia delle Entrate Riscossione è possibile presentare la domanda per la rateizzazione dei debiti con il Fisco fino a 84 rate. L’istanza può essere inoltrata attraverso il servizio Rateizza adesso, che è accessibile attraverso l’area riservata del sito. In alternativa è possibile presentare la modulistica – attenzione: è necessario utilizzare quella nuova – trasmettendo il tutto via Pec o consegnandola presso uno degli sportelli fisici.

Indipendentemente dalla cifra che si ha intenzione di rateizzare – quindi per gli importi superiori a 120.000 euro indipendentemente dalla data di presentazione della domanda o per quelli inferiori a questa cifra per le domande presentate nel biennio 2025-2026 -, il contribuente deve dimostrare la propria situazione di temporanea difficoltà economica. All’istanza, quindi, deve essere allegata la documentazione necessaria per dimostrare la propria situazione (come, per esempio, l’Isee per le persone fisiche).

Nel caso in cui le richieste siano opportunamente documentate, se il richiedente è in possesso dei requisiti la dilazione può arrivare ad un massimo di 120 rate mensili, pari a 10 anni. Le richieste che sono state presentate entro lo scorso 31 dicembre 2024 all’Agenzia delle Entrate Riscossioni restano valide con le modalità prevista dalla normativa precedente.

Nel caso in cui sia necessario presentare delle istanze di rateizzazione per debiti inferiori o pari a 120.000 euro, è possibile presentare l’istanza in autonomia, accedendo al servizio Rateizza adesso, nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate Riscossioni o nell’App Equiclick. L’accesso è condizionato all’uso delle credenziali Spid, Cie o Cns.

La documentazione necessaria

Per riuscire a rateizzare i debiti con il fisco, la normativa prevede che sia necessario documentare la propria situazione di obiettiva difficoltà economica.

Per valutare la sussistenza dei requisiti e il numero delle rate massime concedibili, vengono prese in considerazione le modalità di applicazione e documentazione che sono state previste dal Decreto del 27 dicembre 2024 firmato dal vice ministro dell’economia e delle finanze. I documenti da presentare sono i seguenti:

• Isee – ossia l’Indicatore della situazione economica equivalente – del nucleo familiare per le persone fisiche e i titolari di ditte individuali in regimi fiscali semplificati;
• l’indice di Liquidità;
• l’indice Alfa per i soggetti diversi da persone fisiche e titolari di ditte individuali in regimi fiscali semplificati;
• l’indice Beta per i condomini.

Sono previste, inoltre, delle certificazioni specifiche per le amministrazioni pubbliche, così, come previsto dall’articolo 1, comma 2, del Decreto Legislativo n. 165 del 30 marzo 2001. La stessa documentazione è prevista per quanti siano stati colpiti da eventi atmosferici, da calamità naturali, incendi o altri tipi di eventi eccezionali, che come conseguenza abbiano determinato l’inagibilità totale dell’unico immobile usato come abitazione principale o di quello utilizzato come studio professionale o sede dell’impresa.

L’Agenzia delle Entrate Riscossione ha inoltre reso disponibile il servizio Rateizzazioni Documentate – Simula il numero delle rate, al quale si accedere dalla sezione Rateizzazione del sito, in modo da poter verificare in via preventiva se sussiste l’obiettiva difficoltà economico-finanziaria. E nel caso in cui la risposta sia positiva conoscere il numero massimo di rate che possono essere concesse e il loro importo.