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Finanza Personale

Assegno unico aprile 2025, ecco perché il pagamento avverrà di nuovo in ritardo

Ad aprile 2025 l’assegno unico viene erogato nuovamente in ritardo: l’accredito è al 20 del mese. La situazione si ripeterà a maggio e a giugno.

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Quando verrà messo in pagamento l’assegno unico nel corso del mese di aprile? Generalmente l’accredito è atteso intorno alla metà del mese, ma questa volta slitterà di un po’ di giorni e arriverà non prima del 20. I beneficiari del contributo dovranno, almeno fino a giugno, abituarsi all’idea di ricevere l’assegno unico con qualche giorno di ritardo: è stato, infatti, modificato il calendario dei pagamenti. 

Ma cerchiamo di capire nel dettaglio cosa stia accadendo e cosa sta accadendo in questi giorni.

Assegno unico, a chi è destinato

Prima di addentrarci con precisione e verificare quali siano le scadenze entro le quali viene erogato l’assegno unico, ricordiamo in quale contesto si muove questa misura. L’AUU è destinato ai genitori con figli a carico: come tali vengono considerati i figli che fanno parte del nucleo familiare ai fini dell’Isee.

L’erogazione dell’assegno unico segue una linea di principio ben precisa: può essere percepito quando in famiglia sia presente almeno un figlio minorenne e, nel caso in cui siano rispettati alcuni requisiti, fino al compimento dei ventuno anni. Nell’eventualità cui i figli dovessero avere delle disabilità non sono previsti dei limiti: viene garantita, in questo modo, una tutela continuativa per quei nuclei familiari che abbiano alle spalle dei carichi assistenziali permanenti.

A condizionare gli importi che vengono erogati sono l’Isee, la composizione familiare e la presenza di determinate maggiorazioni che sono previste nel momento in cui ci dovessero essere delle situazioni particolari. Una di queste è la presenza di mamme con un’età riferita a 21 anni o, come abbiamo visto in precedenza, dei nuclei familiari nei quali siano presenti dei figli affetti da disabilità.

Aprile 2025, il nodo delle tempistiche

Anche nel mese di aprile 2025 il pagamento dell’assegno unico non seguirà le consuete tempistiche. Di alcune novità i percettori del contributo se ne erano già accorti nel corso degli ultimi mesi: l’accredito, che generalmente arriva intorno alla metà del mese, viene posticipato al 20. Siamo davanti ad una vera e propria modifica del calendario dei pagamenti e non ad un involontario ritardo: la posticipazione, però, rimarrà in vigore solo fino al mese di giugno, poi dovrebbero tornare in vigore le vecchie scadenze.

A determinare il ritardo non sono dei problemi amministrativi o dei disguidi burocratici. Molto semplicemente si è davanti ad un aggiornamento infrastrutturale di ampio respiro, che starebbe coinvolgendo la gestione della Tesoreria di Stato.

Le nuove tempistiche sono state determinate dal progetto di reingegnerizzazione delle procedure telematiche della Banca d’Italia, note ai tecnici come Re.Tes (Reingegnerizzazione Tesoreria). Grazie a questo piano sarà modernizzato l’intero sistema dei pagamenti pubblici: l’obiettivo è quello di migliorare l’efficienza e la tracciabilità.

Cosa cambia per le prime domande

Nessun cambiamento all’orizzonte, invece, per le famiglie che presentano la domanda per ottenere l’assegno unico e lo devono ricevere la prima volta. Quanti dovessero rientrare in questa casistica si vedranno accreditare la prima rata del contributo nel corso dell’ultima settimana del mese successivo a quello nel quale è stata inoltrata l’istanza. Volendo dare una risposta molto pratica alla domanda su quando verrà erogato il primo pagamento dell’assegno unico ad aprile la risposta è la seguente: tra il 24 ed il 30.

Seguiranno le stesse scadenze previste per il primo pagamento anche i conguagli: in questo caso si tratta di somme che spettano in più o in meno ai beneficiari del contributo. L’erogazione, quindi, avverrà a fine mese. I conguagli possono essere determinati da un aggiornamento dell’Isee, dalla modifica della composizione del nucleo familiare o da eventuali rettifiche che sono state introdotte direttamente dall’Inps.

L’impatto degli aggiornamenti

Sarebbe limitato credere che il ritardo dell’erogazione dell’assegno unico nel corso del mese di aprile sia un semplice cambiamento di data. In realtà è la fotografia di un processo che sta sostanzialmente trasformando tutto l’apparato tecnologico della pubblica amministrazione. Almeno sotto il profilo dei pagamenti.

Attraverso il sistema Re.Tes si vogliono gestire in modalità più avanzate i flussi finanziari che partano dallo Stato destinazione cittadini. Anche se il primo impatto della castità rappresenta un ritardo, in realtà ci si muove verso una gestione più trasparente e sostenibile del denaro pubblico.

Pierpaolo Molinengo è laureato in materie letterarie ed è un giornalista pubblicista iscritto all'Albo dal 2002. Ha iniziato ad occuparsi di Economia fin da subito, concentrandosi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i suoi interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Pierpaolo Molinengo scrive di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.

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