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I prezzi di benzina e gasolio scendono, ma nel 2025 preoccupano i dazi statunitensi
I prezzi della benzina e del gasolio scendono. Ma a preoccupare i consumatori sono i dazi che annunciati da Donald Trump, che potrebbero pesare sui carburanti.
![I prezzi di benzina e gasolio scendono, ma nel 2025 preoccupano i dazi statunitensi](https://tradingonline.com/wp-content/uploads/2025/02/benzina.jpg)
Tornano sotto i riflettori il prezzo della benzina e quello del gasolio a seguito di una serie di tagli che gli operatori hanno effettuato in maniera differenziata un po’ su tutto il territorio. Le quotazioni dei carburanti, ad ogni modo, sembrerebbero essere condizionate dal rischio dazi Usa, uno dei cavalli di battaglia del neo eletto presidente Donald Trump.
Ma entriamo nel dettaglio e cerchiamo di capire come si stanno muovendo i prezzi di benzina e gasolio.
Benzina e gasolio, quanto costa fare il pieno
A fare il punto della situazione dei prezzi dei carburanti ci ha pensato Quotidiano Energia, che ha elaborato i dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Mimie, che sono stati aggiornati alle ore 8 del 9 febbraio 2025. In modalità self, il prezzo medio della benzina è pari a 1,824 euro al litro contro 1,826 del 6 febbraio: sono state registrate delle oscillazioni che vanno da 1,811 a 1,842, con i no logo che si attestano intorno a 1,814.
Per quanto riguarda il diesel self, il prezzo è pari a 1,731 euro al litro – contro 1,734 – con dei prezzi che vanno da un minimo di 1,718 ad un massimo di 1,749. In questo caso i no logo sono sui 1,721 euro al litro.
Passando, invece, al servito, il prezzo medio della benzina è intorno a 1,965 euro al litro, contro la rilevazione del 6 febbraio che lo vedeva a 1,967 euro al litro. I prezzi vanno da un minimo di 1,913 a 2,046 euro al litro, con i no logo che si attestano a 1,870. Per il diesel servito il prezzo medio è intorno a 1,872 euro al litro, contro i precedenti 1,875. I prezzi delle compagnie oscillano tra 1,822 e 1,952 euro al litro, mentre i no logo sono intorno a 1,777.
Secondo una recente analisi effettuata dall’Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori (Adoc) e pubblicata su Il Messaggero, l’Italia risulta essere tra i primi paesi dell’Europa per il costo dei carburanti. Soffermandosi sulle medie del 2024, i rifornimenti in modalità servito hanno raggiunto, mediamente, quota 1,98 euro al litro, con dei picchi – registrati tra marzo ed aprile – che hanno sfiorato i 2,05.
Benzina e gasolio, rincari in tutta Italia
Stando ai dati del report, in Italia i rincari hanno impattato anche sulla modalità self-service, che nel corso del 2024 ha sfiorato quota 1,82 euro al litro: un dato indubbiamente superiore rispetto a quello che è stato registrato negli altri 23 paesi dell’Unione europea. In modalità self service, in Europa, fare il pieno di benzina costa di più solo in Olanda, Danimarca, Grecia, Norvegia e Svizzera, dove i prezzi oscillano tra 1,84 e 2 euro al litro. In prezzi migliori, invece, sono stati registrati in Francia, Portogallo, Germania, Belgio e Spagna: in questo caso si arriva a pagare tra 1,56 e 1,76 euro al litro.
A preoccupare, per il momento, è il timore dei dazi Usa annunciati da Donald Trump, che potrebbero determinare ulteriori salassi quando si acquista benzina o diesel. Nel caso in cui dovessero essere confermati, le quotazioni del Brent e Wti potrebbero registrare un rialzo immediato.
Ovviamente i rincari avrebbero un impatto immediato sui prezzi alla pompa dei carburanti, che potrebbero arrivare a quota 1,9 euro al litro in modalità self.
Purtroppo, poi, ad appesantire ulteriore il costo dei carburanti nel nostro Paese sono principalmente le accise, che stando ai calcoli effettuati dalle associazioni dei consumatori gravano per 1,05 euro al litro. Volendo ipotizzare una situazione nella quale non ci sono le tasse, il prezzo della materia prima non arriverebbe a sfiorare l’euro.