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Al via due nuove emissioni di Bot, ma sono davvero la scelta giusta per chi vuole investire?

Il Mef ha comunicato l’emissione di due nuovi Bot. Scopriamo se sono una buona scelta per chi ha intenzione di investire la propria liquidità.

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Al via due nuove emissioni di Bot, ma sono davvero la scelta giusta per chi vuole investire?

Lunedì 28 aprile 2025 il Ministero dell’Economia e delle finanze mette in asta 4 miliardi di euro di Bot, la cui data di regolamento è stata fissata per mercoledì 30 aprile. Domani 24 aprile, invece, vengono collocati i Btp Short Term – per un valore complessivo pari a 3 miliardi di euro -. In questo caso la data di regolamento è stata fissata a martedì 29 aprile 2025.

Questo è quanto è stato reso noto, attraverso un comunicato stampa ufficiale, direttamente dal Mef. Ma entriamo nel dettaglio e vediamo quali sono le caratteristiche di questi nuovi prodotti.

Bot e Btp Short Term, cosa va all’asta

Volendo entrare un po’ più nel dettaglio, per i Btp con scadenza 25 febbraio 2027, il Tesoro ha messo all’asta un importo compreso tra 2,5 e 3 miliardi di euro con una cedola annuale al 2,55%. L’asta prevista per lo stesso giorno dei titoli Btp€i non avrà luogo a seguito della recente emissione sindacata.

Per quanto riguarda i Bot 12 mesi, per i quali è prevista una riapertura con una vita residua di 4 mesi, il Mef ha deciso di offrire 2 miliardi di euro, con scadenza fissata al 12 settembre 2025. Per i Bot 6 mesi, invece, vengono offerti 2 miliardi di euro, mentre la scadenza è fissata al 30 settembre 2025.

Vediamo nel dettaglio quali sono le caratteristiche dei due prodotti.

Bot Annuali

Trancheterza (riapertura – vita residua 4 mesi)
Emissione13 settembre 2024
Scadenza12 settembre 2025
Importo offerto2 miliardi di euro
Durata giorni135
Codice ISINIT0005611659
Data di regolamento30 aprile 2025

Bot Semestrali

Trancheterza (riapertura – vita residua 5 mesi)
Emissione31 marzo 2025
Scadenza30 settembre 2025
Importo offerto2 miliardi di euro
Durata giorni153
Codice ISINIT0005643009
Data di regolamento30 aprile 2025

Bot e Btp, per chi sono adatti

A chi sono adatti questi tipi di investimenti? I Bot sono un prodotto adatto a chi ha degli obiettivi di investimento nel breve periodo, risultando particolarmente utilizza quanti abbiano la necessità di tenere ferma, almeno temporaneamente, la propria liquidità. I Buoni del Tesoro risultano essere più adatti a quanti abbiano un obiettivo di medio, lungo o lunghissimo periodo.

L’impatto dei tassi d’interesse

Con l’obiettivo di contrastare l’inflazione, Stati Uniti ed Unione europea hanno aumentato i tassi d’interesse. La Federal Reserve e la Bce hanno adottato una politica molto simile.

Quando il costo della vita ha iniziato a rallentare e ha iniziato ad avvicinarsi alla soglia prefissata del 2% hanno sollevato il piede dall’acceleratore e hanno iniziato a ridurre i tassi.

Cosa aspettarsi dai rendimenti dei Bot?

Cosa bisogna aspettarsi, ora come ora, dai rendimenti dei Bot? Per il momento le possibilità di guadagno appaiono risicate. I titoli di Stato sono uno strumento di investimento che servono principalmente a proteggere il capitale dell’inflazione e permettono di avere una liquidità alternativa al contante o al semplice deposito sul conto corrente.

Ad ogni modo continuano ad essere un prodotto soddisfacente, soprattutto se si vogliono andare a guardare i rendimenti in altri settori.

Conviene investire nei Bot?

Investire nei Bot una parte della propria liquidità può essere una scelta per proteggere dall’inflazione parte del capitale. Non è lungimirante, però, pensare esclusivamente ai titoli di Stato senza diversificare le varie risorse, soprattutto se si vanno a considerare i costi e gli interessi.

Ricordiamo, comunque, che i Bot possono essere negoziati anche sul mercato secondario – ossia il Mot, Mercato Telematico Obbligazionario – dove è possibile sfruttare la fase rialzista dei prezzi.

È bene sottolineare, inoltre, che la plusvalenza che si realizza con i Bot viene assoggettata all’imposta sostitutiva del 12,50%. Questa imposizione si applica alle emissioni italiane e ai titoli governativi emessi da altri emittenti pubblici europei.

Pierpaolo Molinengo è laureato in materie letterarie ed è un giornalista pubblicista iscritto all'Albo dal 2002. Ha iniziato ad occuparsi di Economia fin da subito, concentrandosi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i suoi interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Pierpaolo Molinengo scrive di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.

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