Risparmio
Conto corrente, la fake news del prelievo forzoso che spaventa i risparmiatori
Non è vero che arriverà il prelievo forzoso europeo per finanziare il riarmo. I risparmi depositati sul conto corrente sono al sicuro.
Quanto i risparmi depositati sul conto corrente sono a rischio prelievo forzoso? Davvero l’Unione europea vuole attingere ai risparmi delle famiglie per comprare le armi. Nel corso degli ultimi giorni è circolata una notizia pesante e che ha creato molto allarme tra i risparmiatori: Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, avrebbe intenzione di mettere mano ai soldi depositati sul conto corrente per finanziare l’acquisto delle armi. Stiamo parlando di una notizia che sarebbe dovuta andare a finire sulle prime pagine dei maggiori quotidiani e avrebbe dovuto aprire il telegiornale della sera.
La realtà dei fatti, però, è molto più sfumata e meno preoccupante di quello che potrebbe apparire andando a leggere alcuni siti un po’ allarmistici. E, in realtà, sembrerebbe essere molto più interessante.
Conto corrente, a cosa sta lavorando realmente l’Ue
Abbassiamo immediatamente i toni allarmistici che sono stati letti a destra e a sinistra. Non ci sarà alcun prelievo forzoso. Nessuno metterà mano ai soldi depositati sul conto corrente, senza la volontà dei suoi intestatari.
Nella realtà dei fatti l’Unione europea starebbe lavorando ad un nuovo strumento finanziario, che non ha nulla di impositivo. Anzi è una proposta volontaria. I risparmi sono al sicuro, non bisogna preoccuparsi proprio di niente. L’intento, molto più semplicemente, è sollecitare a mobilitare l’enorme massa di denaro che i risparmiatori tengono bloccati sul conto corrente che, a causa dell’inflazione, si svaluta ed è destinato a valere di meno nel corso del tempo.
A parlare chiaro sono i numeri: nei paesi che fanno parte dell’Unione europea ci sono qualcosa come 10.000 miliardi di euro inattivi. Volendosi soffermare unicamente a quanto accade in Italia, ci sono qualcosa come 1.500 miliardi di euro parcheggiati sui conti correnti che non stanno fruttando nulla. In questo periodo, purtroppo, l’inflazione continua ad essere una scomoda compagna di avventura dei risparmiatori: i soldi iniziano a perdere di valore, perché il costo della vita aumenta. In altre parole i depositi si erodono da soli. Nel Stati Uniti, al contrario di quanto accade in Italia, il 70% dei risparmi privati vengono investiti in strumenti finanziari dinamici, grazie ai quali viene prodotto valore e servono a sostenere la ricchezza.
Partendo proprio da questi presupposti arriva la proposta dell’Unione europea. Attenzione: stiamo parlando di una proposta, a cui eventualmente chi è interessato può aderire, non di un prelievo forzoso. L’ipotesi al vaglio sarebbe quella di creare dei conti deposito – accessibili su base volontaria – che permetterebbero di ottenere dei rendimenti più alti rispetto a quelli del conto corrente tradizionale. I risparmiatori avrebbero la possibilità di trasferire i risparmi su questi prodotti, sapendo fin da subito che i fondi potrebbero saranno utilizzati per finanziare una serie di progetti europei. Tra questi ci rientrerebbe anche il rafforzamento della difesa comune.
Nessun prelievo forzoso sul conto corrente
Se è vero che le parti delle risorse verrebbero utilizzate per finanziare i programmi di riarmo dell’Unione europea, non c’è nulla di vero nella notizia di un prelievo forzoso. L’investimento sarebbe una libera scelta dei singoli risparmiatori.
La proposta nasce guardando il nuovo contesto geopolitico: sono decenni che l’Europa, in questo campo, dipende dagli Stati Uniti. Adesso vuole rendersi autonoma dal punto di vista militare. Ad accelerare questa svolta è stato il conflitto scoppiato in Ucraina, che ha portato i Paesi che fanno parte dell’Unione europea a parlare di un piano di riarmo coordinato e finanziato utilizzando, laddove sia possibile, anche degli strumenti alternativi, come potrebbero essere i nuovi conti di deposito.
È etico usare degli strumenti di risparmio per sostenere la difesa comune? Domanda a cui la politica, in questo momento, non è in grado di rispondere: qualcuno ritiene che questa strada debba essere percorsa necessariamente, alla luce dell’instabilità geopolitica globale. C’è, invece, chi ritiene che queste risorse debbano essere indirizzate alla sanità, al welfare all’istruzione. O anche alla transizione ecologica. Sono due posizioni contrapposte tra di loro: entrambe meritano di essere ascoltate.
Il fattore più importante è che non vige alcun obbligo ad investire in questi prodotti. Non ci sarà alcun prelievo forzoso sul conto corrente: saranno direttamente i risparmiatori, in base alla propria sensibilità, decidere se finanziare o meno il riarmo europeo.
-
Approfondimenti 26 Dicembre 2024
Corsi Trading Online: Migliori del 2024
-
Guide Forex 26 Dicembre 2024
Miglior Corso Forex Gratis 2025 ▶ eBook PDF FACILE 2025
-
Approfondimenti 16 Gennaio 2025
Trading Online: Cos’è e come iniziare da Zero [2025]
-
Approfondimenti 26 Dicembre 2024
Come diventare trader online professionista di successo nel 2025