Connettiti con noi

Investimenti

Perché Piazza Affari vola. Banche al top, male solo le utility

Ottima performance di Piazza Affari, anche se i fuoriclasse sono tutti o quasi del settore bancario.

Pubblicato

il

ITALIA AZIONI OK

Siamo ancora lontani dai massimi toccati dopo la, soprattutto per l’Italia azionaria, atroce crisi del 2007, ma in chiusura di seduta il FTSE MIB ha superato agilmente quota 37.121, riportandosi su livelli che non si vedevano dal 2008. È un momento felice per l’Italia finanziaria, trainata soprattutto dalla vivacità del settore bancario, per i più cinici unico settore rimasto in quello che è un quasi-deserto azionario.

Cala anche lo spread, arrivato a 106, segnale anche questo di una certa fiducia dei mercati nel sistema Italia, che però deve essere considerato anche su una crescente sfiducia in quella che era un tempo la locomotiva europea. Una Germania che è diventata il grande malato d’Europa sia in termini di stabilità politica che di prospettive di crescita.

Vola il settore bancario

A volare è principalmente il settore bancario. Molto bene Banco BPM che chiude quasi al +5%, in reazione all’OPA lanciata su Anima, che rende gli intrighi a Piazza Affari particolarmente interessanti anche per gli storici della finanza, dato che il gruppo è anche oggetto delle attenzioni e delle offerte di UniCredit.

Buona la performance anche di BPER e di Popolare Sondrio. Ottima anche Mediolanum, che chiude la seduta di scambi a quasi il 3%.

Anche i tre che sono coinvolti nell’affaire MPS, ovvero la stessa Monte Paschi, Mediobanca e Generali (per quanto siano state chiaramente esternate preferenze per non andare avanti con l’acquisizione, almeno da parte di Generali), chiudono rispettivamente con +3,2% per Mediobanca, +1,6% per Generali e un più modesto ma comunque interessante +1,4% per MPS.

È segno della forza, importante, di un settore che nel corso degli ultimi mesi è stato in grado anche di fare shopping all’estero, testimoniando una posizione di relativa superiorità rispetto a sistemi bancari che un tempo erano considerati inavvicinabili. Questioni che stanno agitando però la politica: dalle pressioni per la nascita del terzo polo (che ha condizionato favorevolmente l’ok governativo per l’affaire MPS-Mediobanca) al terrore di scalate ostili da parte di altri gruppi stranieri che possano rompere la pax bancaria italiana.

Un settore bancario che si gode un momento di grande forza nonostante sia chiaro che a Francoforte l’intenzione sia quella di procedere, finché se ne avvertirà il bisogno, con tagli ai tassi.

Parentesi negativa – condizionata dal prezzo del gas – per A2A, all’interno di una giornata di grande positività che però dovrà essere confermata dalla seduta di venerdì.

Analista economico dal 2009. Collabora con TradingOnline.com offrendo analisi su Forex, Macroeconomia e Azioni, con un occhio vigile sui mercati emergenti come Turchia, Brasile, Indonesia e Cina. Gianluca Grossi è anche caporedattore per la nota testata giornalistica Criptovaluta.it, quotidiano dedicato al mondo Crypto e Bitcoin ed è anche analista per Criptovaluta.it® Magazine, il settimanale della medesima organizzazione. Segue da vicino il mercato ETF, in particolare sulla piazza di New York.

Trending