Finanza Personale
Moneta da 1 centesimo, attenzione a cosa hai in tasca. Può valere 550 o 6.600 euro
Quanto può valere una moneta da 1 centesimo? 550 euro o 6.600 euro? Tutto dipende da quello che hai in tasca e dagli errori che contiene.
È tempo di rompere il salvadanaio e controllare ogni moneta da 1 centesimo che si trova al suo interno. Una di queste potrebbe valere fino a 550 euro.
No, non stiamo scherzando. Sono diversi i coni che, seppur con un valore nominale molto basso, in realtà valgono molti soldi, magari per un banale errore, che ha fatto diventare queste monete delle vere e proprie rarità da collezione.
Da quando è nato l’euro sono stati molti i modelli di monete che sono state coniate nei paesi che hanno aderito all’euro. Molti sono stati i valori nominali e diversi sono stati i design che si sono susseguiti nel corso degli anni. Complice qualche vista o qualche grossolano errore, alcuni pezzi sono diventati particolarmente rari e, proprio per questo, molto ricercati tra gli appassionati.
Ma cerchiamo di capire il motivo per il quale una moneta da 1 centesimo può arrivare a valere fino a 550 euro.
Moneta da 1 centesimo che vale 550 euro
A finire sotto i riflettori degli appassionati di numismatica, in questi giorni, c’è la moneta da 1 centesimo che può arrivare a valere fino a 550 euro.
Nello specifico ci stiamo riferendo ad un conio unilaterale: l’incisione, in questo caso è presente unicamente sul retro e non ci sono riferimenti all’anno di conio. Nel caso in cui la moneta da 1 centesimo dovesse essere un fior di conio, il suo valore può arrivare fino a 550 euro. Un bel investimento, considerando che viene scambiata per un valore nominale da 1 centesimo: chi dovesse accorgersi di averla in tasca, la può vendere e ottenere un bel gruzzoletto.
Questo non è il solo caso di moneta da 1 centesimo che può arrivare ad avere un buon valore sul mercato dei collezionisti. Anche se non è detto che riescano sempre ad avere una valutazione così alta. Un altro esempio è costituito da un conio del 2004 della Grecia, dell’Olanda e del Lussemburgo, che arriva a valere 1 euro, purché sia in fior di conio. Un conio proveniente dai Paesi Bassi, invece, è arrivata a valere 1,20 euro: è datata 1999.
Fin qui abbiamo semplicemente scaldato i muscoli, perché andando a ben vedere con una moneta da 1 centesimo gli affari possono essere ben maggiori. Però si è davanti a dei casi molto rari e che sono costituiti da dei centesimi sbagliati. Giusto per fare qualche riferimento basti pensare che una moneta da 1 centesimo è stata messa in vendita dalla casa d’aste Bolaffi nel 2013: venduta con una base d’aste di 2.500 euro, gli esemplari messi in vendita erano complessivamente 6.
L’operazione, per la casa d’aste, fu un bel colpo, considerando che la vendita record venne realizzata perché del pezzo in circolazione si è ipotizzato potessero essercene almeno un centinaio, che erano sfuggiti alla distruzione (complessivamente ne furono mandati al macero 7.000 pezzi).
La moneta da 1 centesimo venduta a 6.600 euro
In questa sede ci stiamo riferendo ad uno dei casi più emblematici che hanno coinvolto una moneta da 1 centesimo: quella che raffigura la Mole Antonelliana anziché Castel del Monte, facendo diventare questo conio uno dei più ambiti dai collezionisti, tanto che in molti sono disposti a pagare delle somme altissime pur di poterle aggiungere alla propria collezione.
È bene ricordarlo, l’errore è avvenuto nel 2002 e ha fatto diventare molto rara questa moneta da 1 centesimo: una di queste monete è stata venduta all’asta a 6.600 euro.
L’errore venne scoperto direttamente da Bolaffi, una delle più importanti società di numismatica a livello internazionale, che aveva notato l’incongruenza all’interno di alcuni set di monete che le erano state affidate.
In un primo momento la Guardia di finanza aveva sequestrato i sei kit per indagare sulla questione. Nel 2013 con la sentenza 1278/13 un giudice legittimò la proprietà di Bolaffi, che poté mettere all’asta le monete e realizzare un ottimo guadagno.