Risparmio
Mutui, le rate mensili potrebbero calare di 50 euro entro la fine dell’anno
Entro la fine dell’anno le rate dei mutui a tasso fisso potrebbero scendere di 50 euro. I riflettori, ora come ora, sono puntati alla riunione della Bce.
La prima riunione del 2025 della Bce è prevista per il 30 gennaio. Cosa si devono aspettare le famiglie alle prese con dei mutui a tasso variabile in quell’occasione? Arriverà un nuovo taglio dei tassi d’interesse? Possono sperare in una riduzione delle rate da pagare mensilmente?
Sono diverse le incognite che possono impattare sulla decisione della Banca Centrale Europea, ma qualche segnale di speranza è arrivato dall’economista Isabel Schnabel, membro del comitato esecutivo della Bce, che nel corso di una recente intervista ha spiegato che la Bce si sarebbe incamminata sulla strada giusta per centrare l’obiettivo dell’inflazione al 2% nel corso del 2025.
Nel caso in cui l’Eurotower dovesse confermare una riduzione di 25 punti base, la rata di un mutuo standard potrebbe scendere, nel corso dei prossimi mesi, di 17 euro. Ma entriamo un po’ più nel dettaglio e cerchiamo di capire quali sono le aspettative.
Mutui di quanto potrebbe scendere la rata
La Bce, il prossimo 30 gennaio 2025, potrebbe tagliare il costo del denaro. Stando ad una stima effettuata da Facile.it e da Mutui.it, nel caso in cui gli indici dovessero essere ridotti di 25 punti base, la rata di un finanziamento a tasso variabile standard passerebbe da 666 euro a 649 euro, determinando un risparmio di 17 euro.
Nel caso in cui a gennaio dovesse essere confermato il taglio, saremmo davanti al quinto consecutivo e al primo di una serie di decisioni in questo senso che potrebbero essere prese in nel corso del 2025. Questo, ovviamente, avrebbe un impatto diretto sui mutui delle famiglie. Andando ad analizzare i Futures sugli Euribor – ci stiamo appoggiando su quelli aggiornati al 20 gennaio 2025 – si evince che gli indici – confermando le anticipazioni – potrebbero continuare a scendere per lo meno per tutto il primo semestre del 2025. Nella seconda parte dell’anno, però, potrebbero rallentare.
Volendo entrare un po’ più nel dettaglio si scopre che l’Euribor a tre mesi – a giugno – dovrebbe attestarsi intorno al 2,22% e dovrebbe riuscire a scendere al di sotto della soglia del 2,10% entro la fine del 2025. Nel caso in cui queste previsioni dovessero venire confermate, le rate dei mutui standard potrebbero attestarsi intorno a 629 euro nel corso del primo semestre 2025, mentre entro il mese di dicembre 2025 potrebbero sfiorare i 620 euro. Complessivamente una famiglia potrebbe riuscire a risparmiare 50 euro rispetto ad oggi.
Se i tassi fissi da un lato iniziano a calare, andando a dare uno sguardo a quelli fissi, nel corso delle ultime settimane, si nota un aumento dell’Irs, ossia l’indice di riferimento di questo tipo di offerta. In questo caso si risente dell’aumento dei rendimenti dei Titoli di Stato europei, che si stanno muovendo sulla scia di quelli statunitensi.
Quale effetto avrà Trump sui mutui
Donald Trump si è insediato alla Casa Bianca da pochi giorni. Ma fin da subito sono stati evidenti i suoi programmi politici ed economici, tanto che gli effetti si sono fatti sentire ancora prima dell’Inauguration Day: le ricadute si sono fatte sentire a cascata e stanno arrivando anche in Europa, tanto che potrebbero colpire anche i tassi dei mutui contratti dalle famiglie italiane.
Ad ogni modo è possibile registrare una buona notizia: l’aumento dell’Irs si è trasmesso solo parzialmente sui tassi che gli istituti di credito propongono alla clientela. Sono molte le banche che hanno deciso di assorbire una parte di questi rincari: sono stati ridotti gli spread applicati ai mutui fissi e questo ha permesso di mantenere l’offerta su livelli competitivi.
Stando alle simulazioni di Facile.it e Mutui.it le migliori offerte per i mutui a tasso fisso prevedono un Tan che parte dal 2,48% e una rata di 564 euro. Sui variabili troviamo delle offerte che partono da un Tan su un 3,45%: la rata iniziale si attesta sui 620 euro.
Nonostante l’andamento degli indici e la riduzione della distanza tra tassi variabili e fissi, questi ultimi rimangono ancora la soluzione più conveniente – spiegano gli esperti di Facile.it -. Il consiglio per chi oggi è alla ricerca di un mutuo, quindi, è di guardare in primis alle offerte a tasso fisso, ricordando che c’è sempre la possibilità di surrogare qualora, in futuro, le condizioni di mercato dovessero cambiare radicalmente.