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Oro corregge: -0,50%, ma Goldman Sachs vede i 3.700$ / oz per fine anno!

Goldman Sachs crede ancora nell’oro. Record su record per il 2025.

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GOLDMAN SACHS 3.700$

L’oro vive una giornata di correzione, perdendo nelle ultime 24 ore circa mezzo punto percentuale, pur non essendo cambiate le fonti delle preoccupazioni che ne avevano spinto il prezzo a nuovi record. Rimaniamo comunque in zona massimi, segnale che il sentiment su quello che è considerato ormai – dopo la debacle dei bond USA – rimane comunque alle stelle. Lo confermano le previsioni appena diffuse da Goldman Sachs, che parla di alta probabilità di quota 3.700$ entro la fine dell’anno per singola oncia.

Si tratterebbe di un aumento delle quotazioni di poco inferiore al 20% rispetto a quelle attuali, cosa che segnalerebbe almeno due cose: la prima è che ci si aspetta che l’incertezza che ha dominato l’avvio dell’amministrazione Trump sarà una costante con la quale fare i conti. La seconda è che difficilmente verrà fuori a stretto giro un’alternativa ai bond USA come bene rifugio. Se questa dovesse essere effettivamente l’evoluzione dei mercati, si tratterebbe di uno shock importante, con i bond USA che perderebbero sul medio periodo lo status che conservano praticamente da sempre.

Correzione, ma è solo un momento

Almeno queste sembrerebbero essere le analisi diffuse da Goldman Sachs, grande banca d’affari che rimane un punto di riferimento nel mondo finanziario globale. Nell’ultima analisi diffusa dal gruppo viene indicato come prezzo possibile per il 2025 quello dei 3.700$ l’oncia, prezzo che soltanto pochi mesi fa in tanti avrebbero ritenuto così assurdo probabilmente da stracciare la nota arrivata nella casella di posta e firmata GS.

Invece il nuovo assetto globale del commercio – e le preoccupazioni in campo geopolitico, sembrerebbero essere tali da giustificare una corsa ancora importante dell’oro. D’altronde di questioni che si sarebbero dovute chiudere – a partire da quella tra Russia e Ucraina – per finire a quelle che riguardano invece il Medio Oriente, ce ne sono diverse. Così come si stanno intensificando quelle che riguardano la Cina. Cina che già nel 2024 ha accumulato quantità considerevoli di oro e che con il peggioramento della situazione geopolitica potrebbe continuare a accumularne.

Analista economico dal 2009. Collabora con TradingOnline.com offrendo analisi su Forex, Macroeconomia e Azioni, con un occhio vigile sui mercati emergenti come Turchia, Brasile, Indonesia e Cina. Gianluca Grossi è anche caporedattore per la nota testata giornalistica Criptovaluta.it, quotidiano dedicato al mondo Crypto e Bitcoin ed è anche analista per Criptovaluta.it® Magazine, il settimanale della medesima organizzazione. Segue da vicino il mercato ETF, in particolare sulla piazza di New York.

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