Finanza Personale
Assegno più basso per chi percepisce la pensione anticipata, lo certificano i dati Inps 2025
La pensione è più bassa? Sì, certo. Adesso lo certificato anche l’Inps che ha reso noti i dettagli degli assegni previdenziali di chi esce dal lavoro anticipatamente.
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Assegni più bassi per quanti decidano di optare per la pensione anticipata. È quanto emerge dagli ultimi dati diffusi dall’Inps, che rilevano che i nuovi trattamenti previdenziali erogati ai soggetti con meno di 64 anni sono stati più bassi. Nel corso del 2024 sono state erogate la bellezza di 261.300 pensioni anticipate, grosso modo 50mila in meno rispetto al 2023.
Cerchiamo di capire cosa sta accadendo.
Pensione anticipata, siano davanti ad una stretta
Stando ai dati resi noti dall’Inps, sono diminuiti i lavoratori che hanno maturato i requisiti per accedere alla pensione anticipata grazie a Quota 103, la misura che permette ai dipendenti di uscire dal mondo del lavoro al compimento di 62 anni dopo aver maturato 41 anni di contributi. Meccanismo introdotto nel 2023, la possibilità di accedere a Quota 103 è stata prorogata per il biennio 2024-25, anche se il calcolo dell’assegno è diventato completamente ed interamente contributivo.
L’assegno previdenziale che viene erogato non deve superare quattro volte il trattamento minimo fino a quando il beneficiario non raggiunge i requisiti per accedere alla pensione di vecchiaia. In un primo momento il rapporto era di cinque volte. Sono stati allungati, inoltre, i tempi delle finestre mobili per quanti abbiano raggiunto i requisiti: è possibile andare in pensione dopo 9 mesi di finestra, mentre in precedenza ne bastavano 6.
A partire dal 1° gennaio 2024 il legislatore ha introdotto una stretta che coinvolge anche l’accesso all’Ape sociale. Questa misura, è bene ricordarlo, permette di uscire anticipatamente dal mondo del lavoro una volta che siano stati raggiunti almeno 63 anni e 5 mesi, ma è necessario rientrare in una di queste categorie:
- caregiver;
- disoccupati;
- lavoratori che svolgono delle mansioni gravose;
- soggetti che abbiano un’invalidità civile pari almeno al 74%.
È previsto, inoltre, il regime di incumulabilità: la possibilità di continuare a percepire l’Ape Sociale decade nel momento in cui si stia svolgendo un qualsiasi lavoro – dipendente, autonomo od occasionale, non importa – dal quale derivi un reddito supereiore a 5.000 euro lordi l’anno.
Stando sempre ai dati diffusi dall’Osservatorio Inps, nel 2024 risulterebbe essere calato anche il numero delle lavoratrici che hanno deciso di aderire ad un altro strumento che permette di andare in pensione anticipatamente: Opzione Donna. Le motivazioni di questo calo sono da cercare nei requisiti più stringenti rispetto al passato, ma anche alla penalizzazione economica determinata dal fatto che l’ammontare dell’assegno previdenziale viene determinato esclusivamente con il sistema contributivo: l’importo può essere addirittura decurtato del 50%.
Pensione anticipata, si esaurisce l’effetto delle Quote
Nel 2024, guardando i dati in termini percentuali, la quota degli assegni che sono stati erogati a soggetti con meno di 64 anni è scesa del 15%. Ad oggi rappresenta il 41% del totale dei trattamenti che vengono erogati dall’Inps.
Non sono calate esclusivamente le uscite anticipate, ma anche le nuove pensioni erogate a persone che abbiano più di 65 anni: nel 2024 sono arrivati a 417mila contro i 442mila del 2023.
Nel corso di un anno sono stati conteggiati qualcosa come 50mila nuovi trattamenti in meno a quanti avessero meno di 64 anni e 25,5mila per i cosiddetti over 65. Stando ai dati diffusi dall’Inps la diminuzione avrebbe impattato su quasi tutte le tipologie di gestione, con la sola eccezione dei parasubordinati. Unicamente per quest’ultima categoria di lavoratori, gli assegni sono stati 41.777 nel 2024 contro i 40.880 del 2023.
Il calo più consistente che è stato registrato coinvolge il Fondo Pensione dei lavoratori dipendenti (Fpld), nel quale gli assegni che sono stati erogati agli under 64 sono scesi da 164 a 143mila. Sono calati, sempre nello stesso fondo, anche i trattamenti previsti per gli under 65, passati da 200 a 189mila.