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Il riscatto della laurea per andare in pensione conviene davvero? Nel 2025 i costi aumentano

Nel 2025 riscattare la laurea conviene davvero per andare in pensione? Quale impatto può avere sull’ammontare dell’assegno previdenziale? Scopriamolo insieme.

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Il riscatto della laurea per andare in pensione conviene davvero? Nel 2025 i costi aumentano

Andare in pensione riscattando gli anni di laurea conviene davvero? Per avvicinare il più possibile il momento in cui ritirarsi dal mondo del lavoro, è possibile, infatti, riscattare gli anni passati a studiare per ottenere una laurea. Il costo dell’operazione, però, è completamente a carico del singolo: dal 2025 gli importi richiesti sono saliti, rendendo leggermente più difficile anticipare la pensione. 

Questo è il motivo per il quale è necessario chiedersi se riscattare gli anni della laurea sia davvero conveniente. La risposta, ovviamente, non è uguale per tutti: molto dipende dal tempo che manca per andare in quiescenza. A condizionare la scelta, poi, intervengono una serie di fattori personali, come gli anni in cui si è stati disoccupati, il tipo di lavoro che si sta svolgendo, eventuali periodi di malattia prolungati.

Ma entriamo un po’ più nel dettaglio e cerchiamo di capire quanto sia conveneinete effettuare questa operazione.

Come funziona il riscatto della laurea per la pensione

Sono due le strade che si possono intraprendere per riscattare la laurea:

  • il riscatto agevolato, che nel 2025 costa 6.100 euro ogni anno da riscattare, 50 euro in più rispetto allo scorso anno;
  • il riscatto ordinario, il cui riscatto è condizionato dai redditi percepiti dal richiedente nel corso dei dodici mesi antecedenti la richiesta.

Quanti si dovessero essere laureati prima del 1996 possono optare unicamente per il riscatto ordinario.

Ma come funziona, in estrema sintesi, il riscatto della laurea per poter andare in pensione prima? Lo strumento è stato introdotto nel 1997 e permette di trasformare in anni di lavoro quelli passati a studiare, versando i relativi contributi. Per gli anni fuori corso non è possibile beneficiare di questa possibilità. In alcuni casi – come ha chiarito la stessa Inps – è possibile riscattare anche gli anni per ottenere i diplomi degli Istituti tecnici e tecnologici superiori.

Il periodo per il quale è possibile ottenere il riscatto dal 1° novembre dell’anno di immatricolazione al 31 ottobre dell’ultimo anno di durata legale del corso.

Per poter riscattare gli anni della laurea per la pensione è possibile fare la domanda direttamente sul sito dell’Inps. Il costo della formula agevolata, a partire dal 2025, è pari a 6.100 euro euro l’anno: a determinare l’aumento rispetto allo scorso anno è stata l’inflazione, che incide direttamente sugli importi delle pensioni da erogare o dell’assegno unico. Ma anche sui contributi che devono essere versati.

Gli aumenti si basano sul livello medio dei costi dello scorso anno: l’Istat ha fissato una crescita allo 0,8%. Nell’arco di sei anni il rincaro ha superato il 17%: riscattare una laurea triennale costa quasi 3.000 euro in più e nel caso in cui si dovesse aggiungere quella magistrale l’aumento è pari a 4.500 euro.

Conviene davvero riscattare la laurea

I costi per riscattare la laurea sono alti: considerando che stiamo parlando di 6.100 euro l’anno, per un corso triennale significa spendere almeno 18.300 euro, sempre che non si dilazioni il pagamento, e si debbano prendere in considerazione anche gli interessi. Il costo può arrivare a 23.000 nel caso in cui dovesse essere doppio.

Quando serve fare questa operazione? In generale il riscatto della laurea serve per anticipare l’età nella quale andare in pensione, che stando alle regole attuali per i giovani potrebbe superare i 70 anni.

L’operazione conviene se si è iniziato a lavorare da poco e non si sono ancora compiuti i 30 anni o se si è già vicini all’età della pensione. Nel primo caso per avvicinare l’età della quiescenza, nel secondo per aumentare l’assegno previdenziale.

Il suggerimento, ad ogni modo, è quello di verificare sul sito dell’Inps quanto costa l’operazione e calcolare quali siano gli effettivi benefici che si riuscirebbe ad ottenere riscattando la propria laurea. In questo modo si riesce ad avere prontezza del ritorno dell’investimento che si ha intenzione di fare.

Pierpaolo Molinengo è laureato in materie letterarie ed è un giornalista pubblicista iscritto all'Albo dal 2002. Ha iniziato ad occuparsi di Economia fin da subito, concentrandosi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i suoi interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Pierpaolo Molinengo scrive di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.

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