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La polizza catastrofale diventa obbligatoria, salta la proroga al 31 ottobre 2025

Dal 31 marzo 2025 diventa obbligatoria la polizza catastrofale. È saltata la proroga che da più parti veniva richiesta.

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La polizza catastrofale deve essere sottoscritta entro il 31 marzo 2025. Mancano pochi giorni a questa importante deadline: sfumata l’ipotesi proroga. È stato, infatti, dichiarato inammissibile l’emendamento presentato dalla maggioranza al Dl Bollette, attraverso il quale si chiedeva più tempo per sottoscrivere la polizza catastrofale, una bocciatura che sembra essere figlia di alcuni scontri politici, più che dalla valutazione in merito.

Ma entriamo un po’ più nel dettaglio e cerchiamo di capire cosa sia successo.

Polizza catastrofale, bocciato il rinvio

Il rinvio proposto prevedeva di spostare la scadenza al prossimo 31 ottobre 2025 al posto del 31 marzo 2025. Da sottolineare, ad ogni modo, che per il Dl Bollette c’è ancora tempo un mese per convertirlo in legge: sono in molti, ora come ora, a sperare nella proroga postuma.

Al di là degli scontri politici che hanno determinato il rinvio dei termini per sottoscrivere la polizza catastrofale, da più parti veniva messa in evidenza la necessità di avere più tempo per chiarire una serie di dubbi. Benché l’obbligo sia stato introdotto da oltre un anno, ad oggi molti punti non sono ancora chiari, come, per esempio:

  • i soggetti che sono tenuti a sottoscrivere la polizza catastrofale;
  • cosa debba essere assicurato;
  • quali rischi devono essere coperti;
  • i costi che si devono effettivamente essere sostenuti per stipularla;
  • quali sanzioni si rischiano nel caso in cui non venga sottoscritta.

Questi punti, ad oggi, non sono stati chiari. O quando a questi dubbi sono state fornite delle risposte – perché sono indicazioni previste dalla legge – il decreto ministeriale e gli altri interventi successivi delle associazioni di categoria hanno sollevato delle perplessità sull’applicazione stessa della legge.

Questo è il motivo per cui, ad oggi, si continua a chiedere a gran voce il rinvio del termine entro il quale sottoscrivere la polizza catastrofale.

Il rinvio della scadenza

Confindustria e Confesercenti, in più occasioni, avevano chiesto la proroga. Alcune fonti di Governo avevano anticipato che sarebbe stata inserita all’interno del Decreto Bollette: sull’argomento c’è un emendamento presentato da Fdl (a firma del deputato Riccardo Zucconi), con il quale era stata prevista la proroga della scadenza dell’obbligo di sottoscrivere la polizza catastrofale. La deadline doveva essere spostata dal 31 marzo al 31 ottobre 2025.

Purtroppo l’emendamento è stato bocciato nella giornata di ieri (26 marzo 2025), creando non poche polemiche in Parlamento. È possibile che venga ripreso con una nuova modifica, che andrebbe fatta entro un mese, termine entro il quale scade il termine per la conversione del Dl Bollette. In un certo senso si tratterebbe di una proroga postuma, che arriverebbe oltre il termine entro il quale le aziende avrebbero già dovuto provvedere all’obbligo.

Inutile negarlo, anche se in ritardo una proroga dei termini sarebbe necessaria, quantomeno per chiarire le varie criticità legate alla polizza catastrofale. Nel momento in cui il legislatore introduce un nuovo obbligo per le imprese – o per i contribuenti in generale – deve fornire le indicazioni complete. Ma non solo: le numerose criticità introdotte con questo nuovo obbligo possono portare alle stelle i costi che le imprese devono sostenere per la sottoscrizione delle polizze catastrofali.

Avere ancora qualche mese a disposizione, avrebbe permesso di capire quale sarebbe stato l’impatto effettivo del nuovo obbligo sui sottoscrittori. 

Saremmo davanti, ad ogni modo, alla seconda proroga consecutiva, dopo quella che è arrivata lo scorso anno. Questo ci fa capire come, in buona sostanza, che siamo davanti ad un vero e proprio corto circuito, che si è venuto a generare nel momento stesso in cui si è approvato l’obbligo.

Quello che appare evidente, in questo momento, è che il Dl Bollette non era il provvedimento corretto attraverso il quale proporre il rinvio. La materia è troppo complessa per essere sfiorata solo trasversalmente.

Pierpaolo Molinengo è laureato in materie letterarie ed è un giornalista pubblicista iscritto all'Albo dal 2002. Ha iniziato ad occuparsi di Economia fin da subito, concentrandosi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i suoi interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Pierpaolo Molinengo scrive di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.

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