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Secondo acconto imposte 2024, arriva il rinvio al prossimo anno

Per il secondo acconto imposte 2024 Giorgetti ha aperto la strada al rinvio a gennaio 2025. Al momento, però, mancano i dettagli della misura.

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Secondo acconto imposte 2024, arriva il rinvio al prossimo anno

Il versamento del secondo acconto delle imposte 2024 potrebbe essere rinviato. Ricordiamo che questo importante appuntamento con il fisco è previsto il prossimo 2 dicembre 2024: in calendario, ufficialmente, era il 30 novembre, ma cadendo di sabato ha fatto slittare l’appuntamento di alcuni giorni.

Ad annunciare il rinvio del secondo acconto delle imposte – tra le quali rientra anche l’Irpef  – è stato Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia, nel corso di una risposta ad un’interrogazione parlamentare del 13 novembre 2024 (per l’esattezza la numero 4-01551). La misura, stando almeno alle prime anticipazioni, ricalcherebbe quella dello scorso anno. Nel caso in cui il rinvio dovesse essere confermato dovrebbe essere inserito in un apposito emendamento al collegato fiscale della Legge di Bilancio 2025. In alternativa potrebbe essere prevista con una misura ad hoc, che potrebbe essere inserita in un altro provvedimento dell’esecutivo.

Secondo acconto delle imposte, cosa era previsto lo scorso anno

A differenza di quanto accade con il saldo e primo acconto, i cui importi possono essere tranquillamente rateizzati dai contribuenti, la regola generale impone che il secondo acconto – la cui scadenza è prevista per la fine di novembre di ogni anno – non sia rateizzabile.

Nel 2023 il legislatore intervenne con un una norma eccezionale che cambiò le carte in tavola: attraverso il Decreto Anticipi – o più correttamente il decreto Legge n. 145/2023 convertito in Legge n. 191/2023 – venne data la possibilità ai contribuenti di optare per il rinvio e il rateizzo degli importi dovuti. I diretti interessati potevano scegliere se effettuare il pagamento in un’unica soluzione o rinviarlo. Quanti avevano optato per il rinvio avevano a disposizione due diverse chance:

  • effettuare il versamento in un’unica soluzione entro il 16 gennaio 2024, senza dover pagare delle sanzioni o degli interessi;
  • rateizzare il versamento in un massimo di cinque rate, la cui prima era fissata al 16 gennaio 2024 e le successive cadevano il 16 di ogni mese fino a maggio. Sulle rate successive alla prima cadevano degli interessi.

Ad ogni modo la possibilità di rinviare e rateizzare il versamento del secondo acconto non venne data a tutti i contribuenti. L’opportunità venne riservata unicamente alle persone fisiche titolari di partita Iva con ricavi o compensi che, nel periodo d’imposta 2022, non fossero superiori a 170.000 euro. Per effettuare la scelta era sufficiente il comportamento concludente.

Secondo acconto imposte 2025, cosa cambia ora

Per il momento è possibile basarsi esclusivamente sulle anticipazioni del ministro Giancarlo Giorgetti, secondo il quale si starebbe valutando una norma analoga per il secondo acconto delle imposte 2024, che, almeno per il momento, è in scadenza il prossimo 2 dicembre 2024.

Cosa significa tutto questo? Nel caso in cui la proposta dovesse passare, i contribuenti avranno la possibilità di scegliere se pagare entro il 2 dicembre 2024 o se rimandare il versamento al 16 gennaio 2025. Quanti dovessero optare per questa seconda soluzione si troverebbero di fronte a due differenti possibilità:

  • procedere con il versamento di quanto dovuto in un’unica soluzione entro il prossimo 16 gennaio 2025. In questo caso non sarebbero applicate delle sanzioni o degli interessi;
  • rateizzare gli importi in un massimo di cinque rate, delle quali la prima dovrebbe essere versata entro il 16 gennaio 2025 e le restanti entro il 16 di ogni mese fino a maggio. Anche in questo caso sulle rate successive rispetto alla prima dovranno essere calcolati gli interessi a norma di legge.

Purtroppo le informazioni fornite da Giorgetti attraverso la sua risposta non contengono sufficienti dettagli sulla misura. Ad oggi, quindi, è necessario attendere per sapere se la chance venga data a tutti i contribuenti o se sarà limitata come era avvenuto lo scorso anno.

Pierpaolo Molinengo è laureato in materie letterarie ed è un giornalista pubblicista iscritto all'Albo dal 2002. Ha iniziato ad occuparsi di Economia fin da subito, concentrandosi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i suoi interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Pierpaolo Molinengo scrive di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.

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