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Perché Tesla crolla in Europa: -59% in Germania, peggio in Francia. C’entra la politica?
Crollo di vendite di Tesla in Europa. Ma c’entra davvero la politica?
Diventa caso politico il crollo di vendite di Tesla in diversi paesi europei, che in realtà non fa che confermare dati che si erano già visti in Australia 48 ore fa. Il crollo non è omogeneo: in Germania il gruppo guidato da Elon Musk ha perso il 59% delle vendite, in Francia il 63% ma nel Regno Unito “soltanto” il 12%. La ragione individuata dal grosso dei giornali è la vicinanza di Elon Musk a Donald Trump e le sue recenti ingerenze anche nella politica interna di paesi europei.
Teoria che però cozza con altre questioni che pur sono state sollevate da chi segue professionalmente il mondo dell’auto: il primo è che Elon Musk si è impegnato tanto quanto in Germania quanto nel Regno Unito, e comunque più nella politica britannica che in quella francese. Il secondo è che ci sono diversi fattori, tra i quali l’importante avvicendamento di Model Y attuale con Juniper, che dovrebbe essere disponibile a partire da marzo con le prime consegne.
Il prezzo della politica? Oppure un grosso frainteso?
Per quanto la teoria politica sia suggestiva, probabilmente in minima parte anche vera e reazione istintiva a un’Europa che si sente fortemente minacciata da Donald Trump, dai dazi e forse dalla necessità imposta di cambiare marcia, non c’è soltanto una disaffezione del grande pubblico nei confronti di Elon Musk.
Il suo impegno politico non è certo di gennaio. E anche se volessimo prendere come spartiacque l’avvio delle operazioni di DOGE, il dipartimento che sta sforbiciando diverse agenzie federali USA, si tratterebbe comunque di un terzo del mese di gennaio, dato che suddetto dipartimento ha avviato le sue operazioni dopo il giuramento di Trump, avvenuto lo scorso 20 gennaio.
Il calo di vendite non è stato comunque – a prescindere da quali siano le motivazioni reali – salutato con entusiasmo dai mercati. Il titolo perde in chiusura oltre il 3,8%, all’interno di una giornata altrimenti moderatamente positiva per NASDAQ.