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Ecco perché le vendite di Tesla stanno crollando!

Le vendita di Tesla stanno crollando in tutto il mondo. Colpa della discesa in politica di Elon Musk che ha appoggiato l’amministrazione Trump.

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Ecco perché le vendite di Tesla stanno crollando!

Soffocate dalle proteste contro Elon Musk, crollano le vendite delle auto Tesla. E, per la prima volta, il gruppo automobilistico deve correre ai ripari. Nella Giornata di ieri, 23 aprile 2025, infatti, il management ha provveduto ad aggiornare la documentazione presentata alla Sec, l’autorità federale statunitense che vigila i mercati finanziari. Tesla ha dovuto includere le proteste degli attivisti tra i fattori di rischio della proprio business.

Tesla, un trimestre in profondo rosso

Volendo da un’occhiata alle vendite di Tesla in Europa, almeno a quelle del primo trimestre 2025, il gruppo automobilistico guidato da Elon Musk chiude con un profondo rosso. A mettere in evidenza cosa stia accadendo sono i dati diffusi da Acea, l’associazione europea dei costruttori, secondo la quale il mercato registra una crescita a doppia cifra, ma Tesla ha immatricolato solo 36.167 nei Paesi dell’unione europea, portando a casa un crollo del 45% rispetto al primo trimestre del 2024. Rimanendo sempre fermi ai primi tre mesi del 2025, la quota di mercato di Tesla è scesa dal 2,4% all’1,3%: la presenza del marchio nel Vecchio Continente si sta inesorabilmente ridimensionando.

L’andamento negativo di Tesla è stato confermato anche nel corso del mese di marzo, quando – sempre nell’Unione europea – l’azienda ha registrato un calo del 36% su base annua. La quota di mercato, in questo caso, si è assottigliata passando dal 2,8% all’1,8%. I numeri, indubbiamente non sono migliori se si guarda cosa sta accadendo nell’Europa allargata – che comprende l’Ue a 27 + Efta + Regno Unito -: il mese si chiude con un -28,2%, che corrispondono a 28.502 unità immatricolate. Complessivamente nel corso del trimestre sono stati immatricolati 54.020 veicoli, in calo del 37,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Ma perché le vendite di Tesla crollano?

Quali sono le motivazioni del crollo delle vendite di Tesla? A creare grossi problemi all’azienda sono le manifestazioni contro il brand che sono scaturite a seguito del crescente coinvolgimento di Elon Musk nella politica statunitense. Nel corso delle elezioni presidenziali del 2024 l’imprenditore ha voluto sostenere apertamente Donald Trump con una serie di finanziamenti. 

La vittoria elettorale ha portato alla creazione del Doge, acronimo di Department of government efficiency, un particolare dipartimento a cui è stato affidato il compito di ottimizzare la spesa pubblica, alla cui guida è stato messo proprio a Musk. La collaborazione di Musk con l’amministrazione Trump ha generato una serie di critiche in oltre 30 paesi, con dei veri e propri boicottaggi che sono stati organizzati proprio davanti agli showroom e delle campagne online che scoraggiano l’acquisto di veicoli Tesla.

In alcune occasioni lo stesso Elon Musk ha tentato di sminuire il fenomeno. Durante una videoconferenza con gli investitori, il manager ha affermato che i contestatori sarebbero stati finanziati da terze parti, anche se non fornito delle prove che potessero supportare questa ipotesi.

Un calo di vendite drammatico

Il calo delle vendite di Tesla è a dir poco drammatico e non si ferma ai semplici numeri di mercato: ma incide direttamente anche sul brand. Negli Usa l’azienda è sotto pressione e starebbe subendo un danno reputazionale che potrebbe riflettersi anche sulle future performance. Nel vecchio continente, infatti, la sensibilità verso i temi ambientali è particolarmente alta.

Nel tentativo di rilanciare in qualche modo Tesla, Elon Musk adesso punta alla versione aggiornata del Model Y e sull’introduzione del cyber taxi. Il mercato, però, non ha pazienza e i concorrenti si fanno sempre più agguerriti. In Europa il gruppo Volkswagen si conferma leader, registrando 358.210 immatricolazioni a marzo, registrando un + 10,3%, che rende ancora più drammatico il calo dell’azienda statunitense. Vediamo se riuscirà in qualche modo ad uscire da questa crisi nei prossimi mesi.

Pierpaolo Molinengo è laureato in materie letterarie ed è un giornalista pubblicista iscritto all'Albo dal 2002. Ha iniziato ad occuparsi di Economia fin da subito, concentrandosi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i suoi interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Pierpaolo Molinengo scrive di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.

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