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Tether: il gigante crypto compra una parte della Juventus. Giornali italiani in sofferenza

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Tether Juventus

Ingresso shock di Tether nel capitale della Juventus FC. Secondo indiscrezioni di Milano Finanza il gigante del mondo crypto avrebbe acquisito il 5,01% del capitale della squadra di Torino, quota che però deve essere ancora confermata dai diretti interessati. Un caso di proporzioni bibliche, dato che a entrare nel capitale del club più titolato in Italia è una società con sede prima nelle Isole Vergini Britanniche, poi trasferita a El Salvador, che realizza profitti record e che vede alcuni dei dirigenti di massimo rango avvolti da un certo mistero.

Ci sono tutti gli ingredienti per un caso all’italiana: calcio, mistero, capitali che arrivano dall’estero e dispetti (poco) intellettuali tra i sostenitori di diverse squadre. Con il mondo crypto che si gode una nuova vita grazie all’arrivo di Trump alla Casa Bianca, il caso della giornata assume anche una portata, indirettamente, internazionale.

Tether, il 5,01% e il mistero dei misteri

Tether è una società che ha accumulato capitali enormi emettendo quello che in gergo tecnico si chiama uno stablecoin. Si tratta di una criptovaluta, in questo caso USDt, che è ancorato al dollaro e che ha enormi riserve (solo per USDt, 140 e rotti miliardi di dollari). Entità così importante da aver corretto la traiettoria degli USA e l’atteggiamento del primo paese per potenza militare e finanziaria al mondo a suo favore – o comunque a favore del settore. Ma è necessario, prima di arrivare al caso Juventus, fare qualche passo indietro.

  • Profitti incredibili

Tether non è una meteora come tante se ne sono viste nel mondo crypto – e come le tante che hanno sponsorizzato oggi questo oggi l’altro club. Tether è una realtà che vale miliardi, che macina miliardi e che realizza miliardi di profitti. Ha un sistema solido per farlo: gli vengono versati dollari affinché vengano emessi token che valgono 1$. E intanto quell’enorme capitale rende , perché investito in titoli a breve scadenza, che con i tassi alle stelle hanno garantito al gruppo più di 12 miliardi di dollari di profitti per il solo 2024.

Per quanto siano stupiti i giornalisti di blasonate testate italiane, è un gruppo solido, con profitti tali da poter probabilmente comprare un’intera squadra di serie A, e che sta entrando a gamba tesa con investimenti importanti anche in realtà media (vedi l’investimento da 775 milioni di dollari in Rumble).

  • Il mistero della quota

Milano Finanza ha parlato di un ingresso importante. Ovvero il 5,01%. Paolo Ardoino ha prima ritwittato l’annuncio del giornale, poi lo ha cancellato, rinforzando il mistero sull’entità dell’investimento di Tether nella Juventus.

A breve, se dovesse trattarsi effettivamente del 5,01%, dovremmo leggere un annuncio da CONSOB, dato che una quota del genere comanda un aggiornamento anche da parte dell’autorità che regola i mercati in Italia.

Analista economico dal 2009. Collabora con TradingOnline.com offrendo analisi su Forex, Macroeconomia e Azioni, con un occhio vigile sui mercati emergenti come Turchia, Brasile, Indonesia e Cina. Gianluca Grossi è anche caporedattore per la nota testata giornalistica Criptovaluta.it, quotidiano dedicato al mondo Crypto e Bitcoin ed è anche analista per Criptovaluta.it® Magazine, il settimanale della medesima organizzazione. Segue da vicino il mercato ETF, in particolare sulla piazza di New York.

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