Investimenti
Warren Buffett: altro trimestre di vendite. L’Oracolo di Omaha prevede una crisi?
Warren Buffett punta la luna, la stampa italiana mette la lente di ingrandimento sul dito. Ma c’è molto che…
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Da una stampa italiana storicamente attenta più al pettegolezzo che alle questioni sostanziali, la lettera di Warren Buffett agli azionisti – rito annuale atteso più del Natale dal grosso degli investitori – è passata quasi inosservata. A guadagnarsi i titoli delle prime pagine dei giornali finanziari e non della Penisola è stata infatti l’enorme montagna di liquidità sulla quale ha deciso di sedersi la sua Berkshire Hathaway – montagna di liquidità che almeno secondo i nostri analisti di grido – sarebbe il segnale di una sfiducia nella capacità della Borsa di offrire rendimenti.
Sarà anche probabilmente così – ma nell’ultima e acuta come sempre uscita pubblica dell’Oracolo di Omaha. Dai consigli al neo-presidente Donald Trump, fino agli errori commessi in passato. Errori che però non avrebbe fatto nel designare Greg Abel – sempre secondo l’Oracolo di Omaha, come suo successore. Una sorta di passaggio dell’Età Imperiale romana per quel frangente durante il quale si preferì procedere per adozione piuttosto che di padre in figlio.
Warren Buffett: passano gli anni, ma non l’acume
Quando parla Warren Buffett ci sono due tipi di reazioni: c’è chi cerca un blueprint, un canovaccio per muoversi sui mercati possibilmente con il minimo ragionamento possibile, e c’è chi invece coglie le sfumature di un uomo che verrà ricordato sia per i suoi incredibili ritorni, sia per il suo indubbio acume.
C’è stato spazio per discutere il disimpegno verso tre grandi gruppi finanziari e bancari – Citigroup, Bank of America e Capital One Financial – rispettivamente riducendo le posizioni del 74%, del 15% e del 18% – segnale che può essere però facilmente inquadrato nella fase del ciclo che ci si dovrebbe aspettare tra poco, in termini di politica monetaria – e che dovrebbe prevedere delle possibilità inferiori di crescita proprio per il settore bancario. Come ha scritto qualcuno, sì, Warren Buffett probabilmente sta cercando di fare front run del cambio inevitabile di politica monetaria che dovrà arrivare se non nel 2025 certamente nel 2026.
Sulle vendite in generale e sul loro volume: andrebbe ricordato, in particolare ai cronisti italiani, che Berkishire è venditrice netta di posizioni per il nono trimestre consecutivo – e che dunque il fatto che questo si sia ripetuto anche nell’ultimo trimestre non dovrebbe essere motivo di grande allarme. Non è detto che non inizi di nuovo a comprare a stretto giro, così come non è detto che ci siano tra i motivi del disimpegno graduale di Buffett da diverse posizioni motivazioni inerenti una possibile crisi.
- Lo stile Buffett, che non è per tutti
Si tendono poi a leggere certi movimenti di WB come se si trattasse di vestiti che tutti possono indossare – o per dirla in modo più ortodosso, di mosse tattiche che possono essere applicate a ogni strategia. Non è così però che si muove Buffett e non è così che si è mai mosso in passato.
Buffett cerca investimenti con potenziale upside di lungo periodo molto importante, pena il non meritare il suo capitale. Se questo non si è verificato nel corso degli ultimi trimestri, nove per l’esattezza, ce ne faremo tutti una ragione. E se ne faranno una ragione anche gli indici delle borse USA, che comunque rispetto a 9 trimestri fa sono in una posizione assai invidiabile. Segno che le scelte di riposo di Buffett non sono sempre scelte fatte con il timing di chi investe sempre e soltanto nel breve periodo.