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Rottamazione delle cartelle esattoriali, ecco perché ne potrebbe arriva una nuova nel 2025

Nel 2025 potrebbe arrivare l’ennesima rottamazione delle cartelle esattoriali. Una sanatoria per permettere al governo di far cassa e ai contribuenti di respirare.

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Rottamazione delle cartelle esattoriali, ecco perché ne potrebbe arriva una nuova nel 2025

In arrivo una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali? Troppo presto per poter dare una risposta definitiva in un senso o nell’altro, ma le indiscrezioni sembrerebbero proprio muoversi verso una sola direzione: il Governo potrebbe andare incontro a quanto chiedono molti contribuenti.

Dal 1° gennaio 2025 sono entrate in vigore alcune nuove regole sulla cancellazione delle cartelle esattoriali con più di cinque anni (ma solo se si riferiscono a particolari pendenze con il fisco): in questo contesto più ampio, la rottamazione quinquies sembrerebbe essere in pista. Un’opportunità – se fosse effettivamente confermata – che si andrebbe ad affiancare alla dilazione in 84 rate dei debiti con il fisco (che può essere fatta molto facilmente con un click). Chi vuole regolarizzare la propria posizione con l’Agenzia delle Entrate ha solo l’imbarazzo della scelta.

Cartelle esattoriali, nuova rottamazione in arrivo

A smuovere un po’ le acque negli ultimi giorni è stato Sandro Biondo, segretario confederale della Uil, che nel corso dell’audizione sul decreto Milleproroghe ha pesantemente criticato l’Esecutivo. Quest’ultimo, almeno stando alle accuse, farebbe troppo ricorso a questo decreto, all’interno del quale farebbe confluire norme e provvedimenti che non riesce a far passare nella Legge di Bilancio. 

Volendo sintetizzare al massimo il ragionamento di Biondo, invece di utilizzare il Milleproroghe per posticipare delle scadenze o fissare sul calendario l’eventuale entrata in vigore di alcuni provvedimenti, lo si utilizzerebbe come una sorta di piano B, grazie al quale verrebbero ripescate delle misure, che altrimenti sarebbero condizionate dalle scarse risorse o dalla mancanza degli accordi da parte della maggioranza di governo.

Nel nuovo decreto Milleproroghe, quindi, ci potrebbe confluire anche la rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali? Il nocciolo della questione è proprio nella domanda che abbiamo appena posto. Tramite questo documento, ora come ora, potrebbe arrivare questa gradita sorpresa: sono in molti ad attendere, infatti, una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali.

Una possibilità, tra l’altro, che non è stata nemmeno esclusa da Maurizio Leo, viceministro all’Economia, che la ha inserita, insieme al taglio dell’Irpef per il ceto medio, in una sorta di agenda del governo.

Tra l’altro la rottamazione delle cartelle esattoriali e il taglio dell’Irpef, benché siano due provvedimenti distinti tra loro, sono anche collegati. I proventi del primo potrebbero servire a finanziare il secondo e supportare il taglio dell’aliquota del secondo scaglione Irpef. Benché previsto nel 2025, quest’ultima iniziativa, non ha visto ancora la luce perché non sono giunti i risultati sperati dal concordato preventivo biennale.

La rottamazione potrebbe essere un’idea perfetta

Prevedere una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali potrebbe dimostrarsi un’idea vincente sotto molti aspetti. Prima di tutto andrebbe a coinvolgere molti contribuenti alle prese con i debiti da saldare con il Fisco. In più permetterebbe allo Stato di finanziare alcune iniziative. Ma soprattutto servirebbe a risolvere uno dei problemi più pesanti che condizionano il sistema fiscale italiano: l’enorme mole di tasse, imposte e multe che non riesce a riscuotere.

Nel caso in cui dovesse debuttare una nuova rottamazione, il lavoro che incombe sull’Agenzia delle Entrate Riscossione verrebbe ridotto drasticamente. Andando a vedere le motivazioni che abbiamo appena elencato, si comprende molto bene perché una nuova sanatoria potrebbe trovare spazio all’interno del decreto Milleproroghe.

Al momento, però, certezze non ci sono, anche se una nuova rottamazione potrebbe essere molto probabile. La Lega ha presentato alcuni emendamenti alla Legge di Bilancio 2025, anche se poi ha deciso di ritirarli: alcuni di questi prevedevano proprio una sanatoria.

Ad ogni modo, le aspettative vedrebbero una rottamazione quinquies leggermente più estesa delle precedenti. Potrebbero essere coinvolte tutte le cartelle esattoriali in carico ai contribuenti fino al 31 dicembre 2023.

Invece di prevedere quattro rate trimestrali all’anno con due maxi versamenti iniziali (sono le caratteristiche dell’ultima sanatoria) potrebbero arrivare 120 rate di eguale importo.

Pierpaolo Molinengo è laureato in materie letterarie ed è un giornalista pubblicista iscritto all'Albo dal 2002. Ha iniziato ad occuparsi di Economia fin da subito, concentrandosi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i suoi interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Pierpaolo Molinengo scrive di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.

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