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Spagna: blackout superato. RIUNIONE D’EMERGENZA. Cambia politica energia UE? Come investire ora!

Cambio di programma in UE? Meno ESG più energia alla vecchia maniera? Rispondere da investitori.

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ENERGIA UE

Non c’è nulla di cui preoccuparsi, non ci sono problemi di sicurezza, ma nessuna opzione è esclusa e da questa mattina alle 9 il governo Sanchez è in riunione straordinaria, alla quale sta partecipando anche il re Felipe V. Obiettivo? Analizzare cause e conseguenze del blackout totale che ha colpito la Spagna, per una situazione che è grave, che è seria ma che viene diluita almeno sulla stampa.

Si è tornati lentamente alla normalità: i principali servizi funzionano, il Portogallo ha affermato di aver ripristinato tutte le sottostazioni e di aver stabilizzato perfettamente la rete.

Un grande spavento – e anche un grande assist a chi parla di infrastrutture energetiche insufficienti, anche allo scopo di rendere più tollerabile politicamente un discorso, anche dalle parti nostre, sul nucleare.

Il più grande assist al nucleare e contro le politiche green?

Benché la cosa abbia circolato con relativa scarsità sulla stampa italiana, il blackout spagnolo ha fatto tornare prepotentemente alla ribalta due tipi di discussioni. La prima è quella sulle fonti rinnovabili, che avrebbero aggravato il problema del reboot da zero della rete elettrica. La seconda è quella dell’effettiva resilienza della rete elettrica europea.

Resilienza evidentemente scarsa, dato che con un singolo (per quanto insolito e incerto) problema ha lasciato al buio per quasi 24 ore 60 milioni di cittadini europei.

Produzione energertica UE
La produzione energetica europea, per tipologia. Dati UE

Ora starà ai partiti contro il green deal sfruttare, anche politicamente, quanto si è verificato in Spagna e in Portogallo, che avrà degli strascichi in termini di opinione pubblica speculari a quelli che si hanno in concomitanza dei problemi periodicamente vissuti dalle centrali nucleari.

È il momento di abbandonare il carbone? Quanto rapidamente possiamo intervenire in caso di disastro? Che tipo di effetti avrà questo sui mercati?

In uno dei momenti di massima credibilità dell’Europa – più per strafalcioni degli USA che per meriti propri – la figuraccia di ieri rischia di compromettere tutto.

Il sospetto aggiuntivo è che si tornerà a discuterne con toni non esattamente brillanti e intelligenti, con ciascuno degli schieramenti politici che cercherà di tirare per la giacca un disastro che ancora non ha responsabili.

Per chi opera sui mercati, cominciare a valutare però una ritirata almeno parziale dell’Europa – anche in termini di singoli stati – dal green deal e in avvicinamento a nucleare e al recupero del vecchio e inquinante carbone, potrebbe essere una scelta saggia. Di quelle alle quelli approcciarsi certamente con parsimonia e prudenza. Lasciarsela però scappare senza rifletterci neanche un minuto, potrebbe essere… fatale per il nostro portafoglio.

Analista economico dal 2009. Collabora con TradingOnline.com offrendo analisi su Forex, Macroeconomia e Azioni, con un occhio vigile sui mercati emergenti come Turchia, Brasile, Indonesia e Cina. Gianluca Grossi è anche caporedattore per la nota testata giornalistica Criptovaluta.it, quotidiano dedicato al mondo Crypto e Bitcoin ed è anche analista per Criptovaluta.it® Magazine, il settimanale della medesima organizzazione. Segue da vicino il mercato ETF, in particolare sulla piazza di New York.

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