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Bollette, addio al mercato liberalizzato. Chi potrà tornare al servizio tutelato

I soggetti vulnerabili avranno la possibilità di tornare al servizio di maggior tutela. Con la speranza di avere bollette più economiche.

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Riflettori puntati sulle bollette di luce e gas di casa, per le quali potrebbe esserci qualche novità all’orizzonte. Che potrebbero mettere in allarme le principali compagnie elettriche. A destare le principali preoccupazioni degli addetti ai lavori è il Ddl Concorrenza, che sta passando in Commissione Attività Produttive della Camera. In questi giorni si entra nel vivo del voto in vista del passaggio in Aula il prossimo 26 novembre 2024.

A mettere in allarme le principali utility italiane è una novità che dovrebbe riguardare le bollette delle utenze di casa: firmata da Alberto Gusmeroli, deputato della Lega, punterebbe a tutelare maggiormente glli utenti.

Ma entriamo un po’ più nel dettaglio e cerchiamo di capire cosa sta accadendo.

Bollette di casa, maggiore tutela per i consumatori

Importanti novità le bollette sono arrivate a partire dallo scorso mese di luglio, quando il mercato è stato completamente liberalizzato. I clienti del servizio di maggior tutela che non avessero esercitato alcuna opzione per passare ad un nuovo contratto sono diventati clienti, in maniera automatica, delle società che si sono aggiudicate le aste area per area. A questi soggetti vengono applicate le tariffe Stg, acronimo di servizio a tutele graduali.

La migrazione automatica alle nuove tariffe, però, non ha coinvolto tutti gli utenti. Ne sono rimasti esclusi i seguenti soggetti:

  • gli anziani over 75;
  • i disabili per i quali viene applicata la Legge 104;
  • le famiglie che si trovano in difficoltà economica e che stanno accedendo al bonus elettrico grazie all’Isee;
  • le persone che sono gravemente malate e che, per questo, devono utilizzare delle apparecchiature elettriche per la sopravvivenza;
  • quanti stanno vivendo in abitazioni di fortuna a seguito di un evento calamitoso;
  • gli abitanti delle isole che non sono interconnesse con la rete nazionale elettrica.

I soggetti che abbiamo appena citato sono rimasti con il vecchio fornitore, che eroga loro il servizio di maggior tutela per i vulnerabili.

A settembre, però, questi soggetti hanno ricevuto un’amara sorpresa. Le bollette riservate agli utenti vulnerabili sono diventate meno convenienti rispetto a quelle che vengono applicate per l’Stg. Stando alle prime stime che sono circolate nel corso delle ultime settimane, sembrerebbe che l’aggravio sulle bollette si aggirerebbe tra i 120 e i 170 euro. Una bella mazzata per i soggetti più deboli.

Bollette, l’emendamento per aiutare i soggetti vulnerabili

Bollette, l’emendamento per aiutare i soggetti vulnerabili

In questo contesto si inserisce l’emendamento a firma Gusmeroli al Ddl Concorrenza, che proporrebbe di permettere agli utenti vulnerabili, che attualmente sono nel mercato libero o in maggior tutela, di accedere all’Stg. Un passaggio che darebbe la possibilità di usufruire di tariffe più economiche e risparmiare, direttamente sulle bollette, fino a 113 euro all’anno a famiglia. Complessivamente si parlerebbe di un risparmio di 1,3 miliardi di euro.

Ma non solo. Viene avanzata anche la proposta di istituire un numero unico, gestito dallo Sportello del consumatore Arera, attraverso il quale dare assistenza ai diretti interessati e facilitare i vari passaggi. Cercando di ridurre al massimo le barriere burocratiche.

Benché al momento non ci sia nulla di certo – stiamo parlando di un emendamento che deve essere ancora analizzato ed eventualmente approvato – il dibattito si è già aperto. La proposta ha iniziato a preoccupare le principali società elettriche: per loro si tratterebbe di un aggravio che potrebbe arrivare a costare quasi 2 miliardi di euro nell’arco di tre anni. Non si tratterebbe, infatti, di computare nel calcolo i 3,7 milioni di attuali utenti vulnerabili, ma l’obiettivo sarebbe quello di estendere la portata del beneficio a qualcosa come 5 milioni di utenti, considerando anche il trend demografico in corso che potrebbe portare molti clienti entrati nel mercato libero a tornare sui propri passi.

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