Finanza Personale

Bonus 2025, quali rimarranno in vigore e come verranno modificati

A partire dal 2025 alcuni bonus rimarranno in vigore, ma cambieranno completamente rispetto a come li conosciamo oggi. Tutte le novità previste.

Pubblicato

il

Con la fine dell’anno arriveranno al loro termine molti bonus e diverse agevolazioni fiscali. Alcuni incentivi, però, sono stati confermati e, almeno per tutto il 2025, le famiglie potranno continuare ad accedervi. Anche se, in quest’ultimo caso, rispetto alla normativa vigente sono state apportate alcune importanti modifiche.

Ma quali sono le novità che dovremmo aspettarci con l’arrivo del nuovo anno? Come cambieranno i vari incentivi per effettuare degli interventi edilizi? E, soprattutto, a quali contributi potranno accedere le famiglie? Cerchiamo di scoprirlo insieme.

Bonus, cosa cambierà nel corso del 2025

Nato da pochi anni, il Superbonus si è letteralmente trasformato, tanto da perdere il suo appeal iniziale. Ormai l’aliquota al 110% è solo un lontano ricordo, che ha aiutato le famiglie a ristrutturare il proprio immobile. La misura, il cui scopo è quello di migliorare l’efficienza energetica degli edifici, è stata oggetto di una serie di interventi ed è finita sotto il fuoco incrociato del Governo Meloni ancora prima che venisse eletto nel settembre 2022. I costi troppo alti per l’Erario e il suo impatto sul debito pubblico ne hanno determinato il ridimensionamento.

Il Superbonus verrà nuovamente depotenziato nel corso del 2025: il 31 dicembre 2024, infatti, scadrà definitivamente l’aliquota del 70% e verrà sostituita da quella al 65%. Potranno accedere al Superbonus, però, solo i soggetti che hanno presentato la Cilas entro lo scorso 15 ottobre 2024 e i condomini che abbiano già approvato la delibera assembleare per l’approvazione dei lavori.

Tra le agevolazioni che sono finite sotto la lente d’ingrandimento c’è anche l’Ecobonus, che è stato ridefinito attraverso la Legge di Bilancio. Ricordiamo che la misura, fino alla fine dell’anno, permette di avere una detrazione Irpef o Ires pari al 50 o al 65%, che in alcuni casi arrivavano fino all’85% per interventi effettuati all’interno dei condomini. A partire dal 2025 l’Ecobonus scenderà al 50% per la prima casa e al 36% per gli altri immobili.

Sostanzialmente lo stesso schema che abbiamo visto coinvolge anche il bonus ristrutturazioni. Solo e soltanto per le prime abitazioni rimarrà come adesso (ossia al 50%), con il tetto di spesa fissato a 96.000 euro. Per tutti gli altri immobili l’agevolazione fiscale scenderà al 36% a partire dal 1° gennaio 2025: verrà, inoltre, previsto un restringimento del tetto massimo di spesa, che scenderà a 48.000 euro. Ulteriori decrescite sono previste per il 2026 ed il 2027.

Anche per il sismabonus è previsto un deciso ridimensionamento (attualmente la detrazione prevista è all’85%). Come l’agevolazione relativa alle ristrutturazioni anche in questo caso si passerà al 50% per le prime case e al 36% per tutte le altre proprietà immobiliari.

Cosa accadrà agli altri bonus

In un primo momento sembrava che si dovesse dire addio al bonus verde, ossia alla detrazione Irpef del 36% che, almeno nel corso degli ultimi anni, ha permesso a molte famiglie di rimettere a posto le aree verdi. Nulla è ancora stato deciso definitivamente, ma tre emendamenti della maggioranza – uno dei quali arriva da Fratelli d’Italia – ne chiedono la proroga. Dobbiamo solo rimanere in attesa di eventuali novità.

È destinato, invece, a scomparire completamente il bonus decoder tv, l’agevolazione – il cui importo era pari a 50 euro – che permetteva di acquistare televisori e decoder per ricevere i programmi televisivi con i nuovi standard tecnologici.

Sembra non trovare spazio nemmeno il bonus rottamazione tv, che consiste in uno sconto per quanti hanno intenzione di acquistare un nuovo televisore rottamando quello vecchio.

Stesso destino anche per il bonus colonnine di ricarica e il bonus carburante per i lavoratori (un contributo da 200 euro che le aziende danno ai propri dipendenti e che rientrano nei cosiddetti fringe benefit).

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Trending

Exit mobile version