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Bonus elettrodomestici, dal 2025 arriva il contributo da 100 euro per cambiarli

Dal 2025 dovrebbe arrivare il bonus elettrodomestici, il nuovo incentivo per cambiare i grandi apparecchi presenti in casa, diventati ormai obsoleti.

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La stagione degli incentivi e dei contributi non è destinata a fermarsi nel 2025. Un nuovo bonus elettrodomestici potrebbe arrivare a partire dal prossimo anno. A promuovere la misura è la Lega, che attraverso una serie di emendamenti alla Legge di Bilancio 2025 ne ha inserito uno che prevede un incentivo per quanti hanno intenzione di cambiare i grandi elettrodomestici obsoleti e più inquinanti. Andandoli a sostituire con delle apparecchiature più nuove e in una classe energetica più alta, che non dovrà essere inferiore alla B.

Il bonus elettrodomestici, quindi, servirà a sostituire, solo per fare degli esempi, il frigo, la lavatrice, l’asciugatrice o la lavastoviglie. Il contributo sarà costituito da una detrazione Irpef che potrebbe arrivare a coprire il 30% del costo, nel limite massimo di 100 euro. Nel caso in cui la famiglia dovesse avere un Isee inferiore a 25.000 euro il contributo verrebbe aumentato a 200 euro. A firmare il provvedimento è Alberto Gusmeroli, presidente della commissione Attività produttive della Camera e responsabile Fisco della Lega, il quale ritiene che per questa misura possano essere impiegate delle risorse per un importo massimo pari a 100 milioni di euro per il triennio compreso tra il 2025 ed il 2027.

Bonus elettrodomestici, come funziona

Nel caso in cui il bonus elettrodomestici dovesse essere confermato verrà applicato attraverso una detrazione, che arriverà nel momento della presentazione della dichiarazione dei redditi. Il contribuente dovrà inserire i dati relativi all’acquisto e i documenti giustificativi: le fatture e le ricevute di pagamento. 

Il saldo deve essere effettuato con delle modalità tracciabili: potranno essere utilizzati i bonifici, le carte di credito o di debito e qualsiasi altro mezzo che permetta di verificare la transazione. Attraverso il bonus elettrodomestici verranno coperti anche i costi di trasporto e di montaggio, purché queste spese siano assoggettate alle stesse modalità di pagamento tracciabili che vengono impiegate per ottenere la detrazione. Questi costi sono ammissibili solo e soltanto se sono strettamente connessi con gli acquisti incentivati, ma è necessario che siano documentati in maniera adeguata.

Questa agevolazione si andrà a sommare con il bonus mobili, che la Legge di Bilancio 2025 ha già provveduto a prorogare. La misura consiste in un contributo pari al 50% delle spese sostenute, fino ad un massimo di 5.000 euro: può essere utilizzata per l’acquisto di mobili nuovi e di grandi elettrodomestici che siano di una classe energetica elevata.

Quali elettrodomestici si possono acquistare

Cosa si intende per grandi elettrodomestici? A chiarire questo dubbio ci ha pensato direttamente l’Agenzia delle Entrate che ha spiegato che all’interno dell’agevolazione rientrano:

  • frigoriferi;
  • congelatori;
  • lavatrici;
  • lavasciuga;
  • asciugatrici;
  • lavastoviglie;
  • apparecchi di cottura;
  • stufe elettriche;
  • piastre riscaldanti elettriche;
  • forni a microonde;
  • apparecchi elettrici di riscaldamento;
  • radiatori elettrici;
  • ventilatori elettrici;
  • apparecchi per il condizionamento.

Anche per il bonus mobili – come abbiamo visto per il bonus elettrodomestici – all’interno delle spese possono essere considerate quelle per il trasporto ed il montaggio dei beni acquistati, purché siano sostenute con le stesse modalità di pagamento necessario per ottenere le varie detrazioni.

In alcuni casi gli acquisti devono essere comunicati direttamente all’Enea.

Le misure che abbiamo appena visto hanno degli obiettivi ben precisi: quello di andare a svecchiare il parco grandi elettrodomestici presenti in Italia, che è obiettivamente vetusto. Alberto Gusmeroli ha spiegato, inoltre, che la misura permetterà ai beneficiari di risparmiare sul costo delle bollette, grazie ai minori consumi, che porteranno ad un minor inquinamento. Ma non solo: si stimolerà il nostro sistema industriale tutelando i livelli occupazionali e la competitività dei siti produttivi che operano in questo comparto. E si supporta il settore del riciclo dei vecchi elettrodomestici, nel quale il nostro Paese ha un ruolo leader in Europa.

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