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Bonus mamme 2025, come richiederlo e i requisiti per presentare la domanda

Le lavoratrici con figli possono accedere al bonus mamme 2025, che permette di ottenere l’esonero dal versamento dei contributi. Scopriamo come richiederlo.

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A partire dal 1° gennaio sotto il cappello di bonus mamme 2025 rientrano una serie di importanti novità che coinvolgono le lavoratrici con figli. Confermata dall’ultima Legge di Bilancio 2025, la misura prevede un esonero – in alcuni casi è, però, solo parziale – dall’obbligo di versare la quota dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici (non viene trattenuto direttamente in busta paga, nel caso delle dipendenti). Il bonus mamme 2025 coinvolge le lavoratrici dipendenti e quelle autonome, con la sola esclusione di quante abbiano optato per il regime forfettario.

Da ricordare, ad ogni modo, che il governo ha introdotto, per il bonus mamme 2025, un limite di reddito a 40.000 euro per poter accedere alla misura. 

Ma entriamo nel dettaglio e vediamo quali sono le novità previste per quest’anno.

Bonus mamme 2025, cosa è cambiato dal 1° gennaio

Varato con la Legge di Bilancio 2024, il bonus mamme 2025 è stato riformato con la Manovra di quest’anno. Dal 1° gennaio la misura è stata estesa anche alle lavoratrici a tempo determinato e alle autonome, purché non abbiano optato per il regime forfettario. È possibile accedere alla misura nel caso in cui si sia in possesso di alcuni requisiti, tra i quali rientra il limite di reddito a 40.000 euro. Nella versione precedente questo paletto non era previsto.

Come funziona il bonus mamme 2025? Volendo sintetizzare al massimo è un esonero – in alcuni casi solo parziale – dal versamento della quota dei contributi che è in capo alle lavoratrici con figli. L’agevolazione vale fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo. A partire dal 2027, nel caso in cui la lavoratrice risulti essere madre di tre o più figli, la misura continuerà ad essere operativa sino al compimento dei 18 anni del figlio più giovane.

Non hanno la possibilità di accedere al bonus mamme 2025 le lavoratrici con un solo figlio, anche se dovesse essere disabile. Sono escluse inoltre:

  • le lavoratrici domestiche, come colf e badanti;
  • le madri disoccupate;
  • le pensionate;
  • le lavoratrici autonome che hanno aderito al regime forfettario.

Per l’anno in corso e per il 2026, la legge di Bilancio 2025 ha previsto esplicitamente che al bonus mamme 2025:

Non spetta alle lavoratrici beneficiarie di quanto disposto dall’articolo 1, comma 180, della legge 30 dicembre 2023, n. 213. 

Cosa significa questo, in altre parole? Volendo sintetizzare al massimo, la norma in questione è la Legge di Bilancio 2024, all’interno della quale era stato previsto che fino al 31 dicembre 2026 era previsto l’esonero dall’obbligo di effettuare i versamenti relativi alla quota di contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti. Il taglio è pari al 100% per la quota a carico delle madri lavoratrici con almeno tre figli, che siano titolari di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. L’esonero spetta fino al compimento dei 18 anni del figlio più piccolo e per un limite massimo di 3.000 euro annui, parametrati su base mensile.

I limiti di spesa previsti dalla Legge di Bilancio 2025

L’ultima Manovra ha previsto, inoltre, quali debbano essere le modalità attuative del bonus mamme 2025 e, sostanzialmente, in quale modo lo stesso debba essere riconosciuto. Il governo ha previsto un limite di spesa pari a 300 milioni di euro ogni anno per la decontribuzione delle madri lavoratrici.

Soffermandosi un attimo sulle regole previste per il 2024, attraverso una circolare datata 31 gennaio 2024, l’Inps ha sottolineato che le lavoratrici impiegate nei settori pubblico e privato interessate a beneficiare dell’esonero, dovevano comunicare al datore di lavoro la propria volontà e indicarre il numero dei figli e i relativi codici fiscali.

Tra l’altro è possibile trasmettere direttamente all’Inps le informazioni complete: dati anagrafici e codici fiscali attraverso l’applicazione dedicata Utility esonero lavoratrici madri, a cui è possibile accedere attraverso il Portale delle Agevolazioni.

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