Finanza Personale

Bonus per gli studenti, ecco chi può ricevere 1.500 euro all’anno

Il bonus per gli studenti è un voucher del valore di 1.500 euro da spendere nelle scuole paritarie. I requisiti per ottenerlo.

Pubblicato

il

Arriva il bonus studente da 1.500 euro, il contributo destinato alle famiglie i cui figli frequentano le scuole paritarie. Per il momento si tratta unicamente di un emendamento – a firma Lorenzo Malagola, deputato di Forza Italia – alla Manovra 2025, ma la novità è destinata a far discutere. 

Il bonus 1.500 sarebbe riservato alle famiglie con un reddito Isee fino a 40.000 euro. Verrebbe riconosciuto attraverso un voucher, che potrà essere speso esclusivamente presso delle scuole paritarie. L’importo annuale sarà, ovviamente, pari a 1.500 euro, e viene erogato per ogni studente frequentante. Per coprire finanziariamente la misura sono stati stanziati 65 milioni di euro all’anno.

Bonus 1.500 euro, entriamo nel dettaglio

Le informazioni relative al potenziale bonus 1.500 euro per gli studenti sono rintracciabili direttamente dall’emendamento a firma Lorenzo Malagola. La misura partirebbe con l’esercizio finanziario 2025 e verrebbe erogato alle famiglie con un reddito Isee fino a 40.000 euro. Molto pragmaticamente i beneficiari riceveranno un voucher spendibile esclusivamente presso una scuola paritaria, che sarà pari a 1.500 euro ogni anno.

Il bonus 1.500 euro verrà riconosciuto per ogni studente che frequenta una scuola paritaria primaria, secondaria e di primo grado. E il biennio di una scuola paritaria di Secondo grado. Volendo sintetizzare al massimo, il bonus 1.500 euro è spendibile dalle elementari fino al biennio della scuola superiore.

Attenzione, però, che l’ammontare reale del voucher per ogni studente viene calibrato in base agli scaglioni proporzionali al reddito Isee. E soprattutto nei limiti di un finanziamento complessivo della misura pari a 65 milioni di euro ogni anno.

Sempre nel testo della proposta si legge che al momento la previsione di spesa del Ministero dell’Istruzione e del Merito è pari a 16,25 milioni per il 2025, 65 milioni per il 2026 e per il 2027. Sarebbe stato istituito un apposito fondo a copertura dell’iniziativa.

Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione, ha sottolineato come il governo sia consapevole dell’importanza di assicurare il diritto dei ragazzi – a prescindere dal reddito – di studiare nelle scuole paritarie. Valditara ha poi proseguito spiegando che si starebbe riflettendo su questo argomento importante e si sta studiando per individuare delle soluzioni praticabili.

Bonus 1.500 euro per gli studenti, la reazione del mercato

Immediata è stata la presa di posizione dei sindacati in relazione all’emendamento attraverso il quale si vorrebbe introdurre il bonus 1.500 euro.

Un emendamento che va nella direzione opposta alle nostre rivendicazioni – spiega Giuseppe D’Aprile, segretario Uil Scuola – . Se ci sono fondi disponibili, i finanziamenti devono servire, prioritariamente, ad aumentare le retribuzioni del personale per colmare la loro progressiva perdita di potere d’acquisto. Invece, da un lato si incentiva la frequenza della scuola privata, dall’altro, nella scuola statale, si prevedono tagli pari a 5.660 docenti e 2.174 Ata. Più che incentivare indirettamente le iscrizioni alle scuole paritarie, bisognerebbe invece ripartire con il potenziare prima la scuola statale, nazionale e laica di questo Paese per garantire a tutti lo stesso diritto all’istruzione. Sono prove tecniche di privatizzazione? Resteremo vigili e attenti e non resteremo a guardare, a partire dalla mobilitazione del prossimo 29 novembre”.

Vito Carlo Castellana, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, è sconcertato dalla notizia: decine di migliaia di famiglie fanno fatica a vedersi riconosciuto il diritto allo studio previsto dalla Costituzione per i figli che frequentano la scuola pubblica statale. Adesso le risorse vengono dirottate verso le famiglie che si possono permettere la scuola paritaria. Castellana ritiene che sia utile ed auspicabile un voucher che possa coprire le spese dei libri di testo e dei trasporti per gli studenti in difficoltà economica che frequentano la scuola pubblica statale. Prima ancora di essere approvato il bonus studenti sta già facendo discutere.

Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 0 Media: 0]

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Trending

Exit mobile version