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Buoni fruttiferi postali 2025, convengono davvero? Facciamo due conti

Investire nei buoni fruttiferi postali conviene davvero? Proviamo a fare due conti e a vedere quanto rendono realmente.

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Tranquillità e sicurezza sono i motivi che portano molte famiglie a scegliere i buoni fruttiferi postali per investire i propri risparmi. Ma è davvero così? Conviene davvero affidare a questo prodotto i propri risparmi?

I buoni fruttiferi postali, nel corso degli anni, sono diventati sempre più popolari tra i consumatori. L’obiettivo che porta a sceglierli è sempre lo stesso: far in modo che il proprio gruzzoletto cresca nel tempo. Il contesto economico però sta cambiando: il fatto che i tassi d’interesse stiano scendendo, apre un dubbio quanto mai legittimo: questo tipo di strumento di investimento è ancora conveniente? Nel 2025 ha ancora senso guardare ai buoni fruttiferi postali?

Cerchiamo di capire quali possano essere le soluzioni migliori e se, soprattutto, parcheggiare i propri risparmi in questo prodotto possa avere ancora senso.

Buoni fruttiferi postali, hanno ancora senso?

Emessi da Cassa Depositi e Prestiti e collocati da Poste Italiane i buoni fruttiferi postali sono un prodotto di investimento molto apprezzato dalle famiglie. A renderli particolarmente sicuri è la garanzia che arriva direttamente dallo Stato Italiano: il capitale investito viene sempre rimborsato integralmente, qualunque cosa accada. I buoni fruttiferi postali sono disponibili in diverse tipologie: ognuna di queste ha una propria caratteristica, una durata e dei rendimenti differenti. Sono dei prodotti molto duttili e sono adatti ad una vasta gamma di risparmiatori.

Il rendimento dei buoni fruttiferi postali è caratterizzato da una formula di capitalizzazione mista, che riesce a combinare quella semplice con quella composta. Nel corso dell’anno gli interessi maturano ma, ogni dodici mesi, si vanno a sommare al capitale iniziale, contribuendo a generare nuovi interessi.

Per riuscire a determinare il valore del rimborso alla scadenza è necessario effettuare un calcolo molto semplice:

[ \text{Valore rimborso} = (1+i)^t \times (1+ i \times n/12) ]

Nella formula che abbiamo appena riportato:

  • i costituisce il tasso di interesse, che deve essere indicato in forma decimale;
  • t rappresenta gli anni trascorsi da quando quel determinato buono è stato emesso;
  • n sono i mesi aggiuntivi. In questo caso devono essere considerati i multipli di due, perché gli interessi maturano ogni due mesi.

A dire il vero conoscere il rendimento dei buoni fruttiferi postali è molto più semplice, perché basta utilizzare il simulatore fornito direttamente da Poste italiane o da Cassa Depositi e Prestiti. Qui sarà sufficiente inserire l’importo da investire e la durata dell’investimento per riuscire ad avere una stima del rendimento.

I buoni fruttiferi postali disponibili nel 2025

Sono diverse le tipologie di buoni fruttiferi postali che sono a disposizione da quest’anno. I più importanti sono i seguenti:

  • buoni ordinari: permettono di ottenere un rendimento crescente che nel primo anno è pari allo 0,50% e arriva al 2,25% al ventesimo anno;
  • buono rinnova 4 anni: in questo caso il rendimento è al 2% quando si arriva al quarto anno. È riservato a quanti abbiano dei buoni fruttiferi postali in scadenza;
  • buono rinnova prima: come il precedente è riservato a quanti abbiano dei prodotti in scadenza e permette di avere un rendimento al 2,5% al termine del quarto anno;
  • buoni 4 anni plus: permettono di ottenere un rendimento dell’1,25% nel momento in cui si arriva al quarto anno;
  • buoni indicizzati all’inflazione: è una soluzione ottimale per quanti abbiano intenzione di proteggere i propri risparmi dal costo della vita. Il rendimento è legato all’inflazione.

Inutile negarlo, il vantaggio principale dei buoni fruttiferi postali è determinato dalla loro sicurezza. Sono garantiti direttamente dallo Stato Italiano: permettono, quindi, di investire con assoluta tranquillità, con la sicurezza che il capitale venga restituito.

A differenza di altre soluzioni di investimento – come ad esempio le azioni – non sono soggetti alle fluttuazioni di mercato. Il loro rendimento è più prevedibile. Possono essere una soluzione per chi sia alla ricerca di sicurezza e stabilità, ma è necessario valutare se i rendimenti corrispondono realmente a quanto si sta cercando.

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