Investimenti
DeepSeek: il Garante Privacy si muove per il blocco. Risposte inadeguate dall’azienda.
DeepSeek bocciato dal Garante: provvedimento d’urgenza per limitare trattamento dati utenti italiani.
I paralleli tra OpenAI e DeepSeek continuano, almeno in Italia. Il Garante per la protezione dei dati personali è intervenuto con un provvedimento d’urgenza limitando il trattamento dei dati degli utenti italiani da parte di Hangzhou DeepSeek Artificial Intelligence e di Beijing DeepSeek Artificial Intelligence, che sono le due società che offrono il servizio interattivo di chat che ha, come suo motore, DeepSeek. Si tratta di un provvedimento che arriva dopo una richiesta di informazioni verso le due società, che hanno risposto – si legge nel provvedimento – in modo insufficiente.
Non sarebbe dunque assicurato il corretto trattamento dei dati degli utenti italiani e pertanto si procede con la limitazione del trattamento dei dati. Il provvedimento arriva dopo che già nella giornata di ieri erano stati eliminati, dalle versioni italiane di AppStore di Apple e di Google Play Store le App del servizio. Intanto continuano le schermaglie con OpenAI, anche se di natura più strettamente tecnologica e non – per il momento – legale.
Presto il sito inaccessibile?
Secondo quanto è stato riportato da RaiNews, il sito dovrebbe diventare inagibile a breve. Nel momento in cui pubblichiamo questa notizia il sito è comunque ancora raggiungibile dall’Italia anche senza l’utilizzo di VPN.
Il Garante per la Privacy ha inoltre confermato nel comunicato l’apertura di un’istruttoria nei confronti delle due società. Non è ancora chiaro quali potrebbero essere i possibili esiti dell’istruttoria.
Per il momento sembra difficile che DeepSeek possa fornire ulteriori risposte, soddisfacenti per il Garante, a stretto giro. Seguiremo da vicino le possibili evoluzioni di una questione legale che ricalca quanto avvenuto con il lancio di OpenAI. Anche il sistema ChatGPT, legato a Sam Altman, fu oggetto di attenzioni – e di interventi – da parte del Garante della Privacy – salvo poi apportare i correttivi richiesti per tornare a offrire i propri servizi nel nostro Paese. Un percorso che – almeno per il momento – sembrerebbe impossibile per DeepSeek.