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Enel, investimenti per 43 miliardi di euro. La cedola sale a 0,46 euro

Nel triennio 2025-2027 gli investimenti di Enel saliranno a 43 miliardi di euro. A partire da quest’anno la cedola sarà più alta.

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L’obiettivo è spingere al massimo sugli investimenti: Enel ha presentato il nuovo piano strategico 2025-27, dal quale si intravede la volontà del colosso elettrico di investire qualcosa come 43 miliardi di euro – stiamo parlando di una cifra superiore di 7 miliardi rispetto al piano precedente -. il 78% degli investimenti sarà concentrato in Italia e in Spagna, mentre il 22% sarà effettuato in America Latina.

Ma non solo: Enel ha intenzione di aumentare gli investimenti nelle rinnovabili. La capacità dovrebbe essere aumentata di circa 12 GW, arrivando ad un totale complessivo pari a 76 GW di capacità, arrivando ad incrementare la produzione rinnovabile, entro il 2026, di oltre il 15%. Nei clienti, invece, saranno investiti 2,7 miliardi di euro.

A partire dal 2024 viene, inoltre, aumentata la cedola minima, che viene portata a 0,46 euro per azione rispetto al precedente 0,43 euro: è previsto, almeno potenzialmente, un ulteriore incremento fino ad un payout del 70% sull’utile netto ordinario dal 2025.

Enel, gli investimenti previsti

Come verranno dislocati geograficamente gli investimenti di Enel? Il gruppo ha deciso di suddividerli in base ai contributi all’Ebitda: in Europa andrà il 75%, mentre al Nord America e all’America Latina il 25%. Saranno principalmente le reti a rappresentare il fulcro degli investimenti di Enel: le infrastrutture di distribuzione costituiranno il ruolo di abilitatore della transizione energetica e verranno effettuati i maggiori investimenti per riuscire a gestire le crescenti capacità che arrivano dalle fonti rinnovabili. Ma non solo: gli investimenti punteranno a renderle maggiormente resilienti agli eventi meteorologici estremi, che stanno diventando sempre più frequenti. L’obiettivo di investimenti in questo segmento sale al 40% a circa 26 miliardi di euro.

In Italia e in Spagna è concentrato il 78% degli investimenti: i due Paesi sono caratterizzati da dei quadri regolatori favorevoli a incentivare gli investimenti. Entrando un po’ più nel dettaglio in Italia Enel prevede di investire 16 miliardi di euro, in Spagna 4 miliardi di euro e altri 6 miliardi di euro in America Latina. attraverso questa serie di investimenti le reti elettriche di Enel diventeranno più resilienti, digitalizzate ed efficienti. Ma non solo, il gruppo continuerà con il proprio impegno nell’attività di advocacy per favorire quadri regolatori che supportino il ruolo centrale delle reti nella transizione energetica. Enel ritiene che le reti possano contribuire per circa il 40% all’Ebitda ordinario. nel 2027.

Enel prevede di investire qualcosa come 12 miliardi di euro nelle rinnovabili, andando ad aggiungere 12 GW: il miglioramento del mix tecnologico prevede oltre il 70% di eolico onshore e tecnologie programmabili (idroelettrico e batterie). Entro il 2027 la capacità rinnovabile e dovrebbe raggiungere una capacità installata pari a 76 GW.

Complessivamente la produzione di energia rinnovabili di Enel dovrebbe aumentare del 15% in tutte i mercati nei quali il gruppo è presente, anche se gli apporti maggiori dovrebbero arrivare da Europa e Stati Uniti, che arriveranno a contribuire per circa il 55% alla produzione totale di energia rinnovabile dell’intero gruppo da qui al 2027.

Enel, obiettivo zero emissioni

Enel ha confermato l’ambizione di riuscire a centrare le zero emissioni in tutti gli scope entro il 2040. Il gruppo ha intenzione di proseguire con la politica di riduzione delle proprie emissioni dirette e indirette di gas ad effetto serra, in linea con l’accordo di Parigi. rispettando, inoltre, lo scenario di 1,5°C, come certificato dalla Science Based Targets initiative.

Viene anche confermato l’obiettivo di chiudere tutti gli impianti a carbone che rimangono entro il 2027, dopo aver chiesto l’autorizzazione delle autorità competenti. Per quanto riguarda la riconversione Enel ha intenzione di analizzare e valutare le migliori tecnologie presenti sul mercato, sulla base delle esigenze indicate dai gestori delle reti di trasmissione.

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