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Isee 2025, le novità a cui prestare attenzione dal prossimo anno
Scopriamo quali sono le novità dell’Isee 2025 e a cosa devono prestare attenzione le famiglie a partire dal prossimo anno.
Ci avviciniamo alla fine dell’anno ed è tempo di preparare la documentazione per l’Isee 2025. L’Indicatore Situazione Economica Equivalente serve per poter accedere ad alcune prestazioni sociali – come l’assegno unico e quello di inclusione – e diversi bonus.
Ma vediamo nel dettaglio quali sono le novità più importanti che riguardano l’Isee 2025.
Isee 2025, al via le richieste
A partire dal nuovo anno le famiglie avranno la possibilità di accedere all’Isee precompilato 2025 direttamente sul sito ufficiale dell’Inps. I diretti interessati, in questo modo, avranno la possibilità di aggiornare la certificazione, documento determinante per poter accedere ad una serie di agevolazioni previste dallo Stato.
L’Isee 2025, come quello degli scorsi anni, si calcola sulla base dei dati forniti attraverso la Dichiarazione Sostitutiva Unica del nucleo familiare. Per poter ottenere il nuovo indicatore aggiornato, infatti, è necessario fornire le informazioni sul patrimonio mobiliare e immobiliare, sui redditi e indicare se nella famiglia sono presenti delle situazioni particolari, come, per esempio, la disabilità di uno o più componenti.
Parte della Dsu è autocertificata: le informazioni, in altre parole, vengono fornite direttamente dai cittadini – stiamo pensando, per esempio, a quelle relative a delle persone non autosufficienti all’interno della famiglia -. Altre informazioni, invece, vengono verificate in maniera automatica attraverso le banche dati a cui l’Inps e l’Agenzia delle Entrate possono accedere (stiamo pensando, per esempio, ai dati relativi al patrimonio mobiliare e immobiliare).
La compilazione della Dsu per ottenere l’Isee 2025 può essere effettuata attraverso il canale online messo a disposizione dall’Inps. In alternativa è possibile appoggiarsi ai servizi offerti dal Caf. Da segnalare che l’istituto di previdenza mette a disposizione il modello Isee precompilato 2025 già a partire dai primi giorni del prossimo anno: la pratica è stata semplificata, rendendo l’operazione accessibile ad una più ampia platea di potenziali beneficiari.
Accedendo al portale, chi abbia intenzione di muoversi in completa autonomia, ha la possibilità di consultare tutti i dati che sono stati acquisiti in precedenza e registrati dall’Inps. Nel caso in cui non dovessero rispecchiare la reale situazione della famiglia possono, ad ogni modo, essere tranquillamente modificati. Ma non solo: nel caso in cui non dovessero essere presenti delle informazioni, è possibile aggiungerle.
Anche quando le informazioni dovessero essere già presenti è opportuno verificarle e accertarsi, per ogni membro della famiglia, che sia stato inserito tutto e che, soprattutto, non ci siano degli errori. Una volta terminata la procedura – l’Inps fornisce delle istruzioni man mano che si procede per aiutare chi compila – l’utente ha la possibilità di salvare e confermare il tutto. A questo punto sarà possibile scaricare l’Isee 2025 senza muoversi da casa.
Le novità dell’Isee minorenni
Il prossimo anno, tra l’altro, arriveranno importanti novità per quanto riguarda l’Isee Minorenni, un indicatore molto importante nel caso in cui in famiglia ci siano dei figli piccoli. Questo documento serve nel momento in cui si ha intenzione di chiedere alcune agevolazioni, come i bonus bebè, gli assegni familiari, gli aiuti per la scuola e altri contributi che siano destinati ai minori.
È bene ricordare, però, che l’Isee Minorenni 2025 è obbligatorio unicamente quando i genitori non sono sposati e non vivono insieme. Negli altri casi è sufficiente richiedere l’Isee 2025 ordinario.
A richiedere l’Isee Minorenni deve essere il genitore convivente con il figlio. Ad ogni modo il patrimonio ed il reddito del genitore non convivente potrebbero essere inclusi nel calcolo, sempre che non si rientri in particolari eccezioni.
Per richiedere l’Isee Minorenni è necessario avere sotto mano una serie di documenti, tra i quali ci sono:
- codici fiscali e documenti di identità;
- Modelli 730/2024 o Redditi Persone Fisiche 2024;
- estratti conto bancari e postali;
- documentazione su investimenti e immobili;
- certificati di disabilità o non autosufficienza.
La richiesta va fatto compilando l’apposita DSU.